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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/29/14 in tutte le aree
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Come promesso agli organizzatori mi sono recato ieri al convegno dove ho fatto l'iscrizione al nascente Circolo Numismatico Partenopeo. Purtroppo come si sa bene la domenica è il giorno meno indicato per i convegni ma gli impegni di lavoro mi bloccavano. In effetti la sala non era al completo ma di questo non credo si possa colpevolizzare gli organizzatori. Bisogna tenere conto anche delle necessità ed esigenze dei commercianti presenti. E' stato comunque un piacevole modo per ritrovare vecchi amici e scoprirne di nuovi. Quello che mi preme però sottolineare è il ritorno di un convegno di livello a Napoli e, non secondo, la rinascita di un Circolo Numismatico. Impossibile accontentare tutti ma credo che un plauso per tale iniziativa sia meritato e vada fatto agli organizzatori. E' stato il primo di una lunga serie e sicuramente ci sarà tempo per correggere errori ed eventalmente far fronte alle richieste di tutti. Foto??? Ne ho fatta una sola ma credo meriti di essere pubblicata:8 punti
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Per prima cosa, come socio fondatore del Circolo Numismatico Partenopeo più anziano, voglio ringraziare di cuore tutti gli amici espositori intervenuti al convegno. Ne cito solo qualcuno che conosco meglio, Christian (Hatria), Cesare (Picena), Mazzarino, Cavaliere, Pratesi, Cavicchi (Eugubium), Morello, Num. Katane, Matteo e Giancarlo (Nomisma), Gaetano, Sergio, Lucio (Num. Raponi), il grande Matteo Cavedoni, e mi scuso se ne ho dimenticato qualcuno. Poi voglio ringraziare tutti i collezionisti, i curiosi, gli amici che ci hanno onorato con la loro presenza. Siete tutti voi che avete fatto si che la manifestazione riuscisse. Un grazie particolare va al nostro Presidente, Antonio Cava che ha creduto nel convegno sin da subito. Un plauso anche al segretario, Antonio Rennella (Borbone) per la sua instancabile opera. Grazie al mitico Jhonny e a Giovanni. Cito anche Layer che ci ha aiutato ad allestire la sala. Ho lasciato per ultimo Francesco Di Rauso, e non è un caso, perchè ha svolto un lavoro eccezionale di organizzazione a 360 gradi che poche volte nella mia vita ho avuto modo di vedere, qualcosa la possiamo fare meglio vero Frank?, ma nel complesso sei stato fantastico e mi scuso se qualche volta, a causa di vedute diverse, ho polemizzato con te. Con l'augurio di rivederci tutti l'anno prossimo al Numisnapoli2 organizzato in maniera ancora migliore, ringrazio tutti gli utenti del sito che stanno scrivendo post per noi. Raffaele Trocciola4 punti
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Una foto scattata ad una monetina esposta al convegno di Napoli.3 punti
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Va bene, continuo domani visto che sono abbastanza stanca. Mi piacerebbe che la discussione non venisse chiusa per un problema che non riguarda solo il Convegno di Napoli ma tutto il mondo commerciale numismatico. Lo troviamo infatti in qualsiasi Convegno, dal più piccolo e locale al più importante, potremmo lamentarci con gli organizzatori di Veronafil ad esempio dove la domenica mattina troviamo un terzo, e forse meno, dei commercianti che ci dovrebbero essere oppure pensiamo di poterlo risolvere ora? Mi sembra che sulla disponibilità dello staff del Circolo, per cercare una soluzione che accontenti tutti, o quasi, non ci siano dubbi, quindi mi sembra inutile che continuiate ad inviarvi battutine o risposte ironiche. Cercate di essere propositivi e inviate suggerimenti alla mail del Circolo Partenopeo che vi ha indicato Francesco77, in questo modo il vostro parere avrà un peso concreto che non si fermerà alla sola controbattuta. Questo Convegno è stato un'eccezione alla regola, ne ho visti diversi di "Primi Convegni" e vi posso assicurare che alcuni, purtroppo, non hanno raccolto tanti consensi e presenze come gli organizzatori speravano. Il Convegno di Napoli verrà senz'altro migliorato negli anni, e questo anche grazie a voi se collaborerete, ed è quello che ci auspichiamo tutti. Buona serata a tutti. Giò :) :)3 punti
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Cesare Antonio Vergara Le Monete del regno di Napoli da Roggiero primo sino all'augustissimo regnante Carlo V I imperatore e III re cattolico, raccolte e spiegate Napoli 17153 punti
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Questo è errato... È la somma di tutti e 11 i numeri del seriale ad essere uguale (per l'aitalianad esempio 7)... Quindi l'ultima cifra del seriale puó essere benissimo 0...3 punti
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Buon pomeriggio In tutto il mondo è conosciuto come “Ponte di Rialto”. E’ il magnifico ponte in pietra d’Istria ad unica arcata, posto a cavallo del Canal Grande di Venezia e che, su progetto di Antonio da Ponte (Nomen, omen), venne ultimato nel 1591. Da allora è ancora li, al suo posto, a discapito delle “cassandre” che, all'epoca, gli avevano pronosticato una vita molto breve. Le cronache ci dicono che il primo modo per attraversare il Canal Grande, in veneziano “Canalazzo”, fosse di barche, ma l'epoca della sua costruzione è incerta; più notizie si hanno riguardo il primo ponte vero e proprio, edificato in legno su palafitte e di tipo levatoio, perché a metà della campata c’era l’esigenza che le tavole dovessero sollevarsi , affinchè potessero passare le alberature delle imbarcazioni in transito sul canale. Particolare del ponte da un quadro di Vittore Carpaccio Questo primo ponte in legno venne edificato nel periodo a cavallo del dogato di Sebastiano Ziani e di Orio Malipiero (anni 1178-1179) e gli si attribuì il nome di “Ponte de la moneda” poiché si trovava in prossimità dell'area dove una volta doveva essere edificata la vecchia officina monetaria, posta a sua volta tra le chiese di San Bartolomeo e San Salvatore, probabilmente lungo il Canal della Fava. Dalla foto di Paolo Steffan potete vedere il campanile di San Bartolomeo e quanto sia vicino al Ponte di Rialto Taluni affermano che il nome attribuitogli derivi dal fatto che per percorrerlo si doveva pagare una “gabella” pari ad un quartarolo. Quartarolo a nome del doge Iacopo Tiepolo (1229-1249) Personalmente la trovo una “forzatura”; se così fosse stato - ne sono convinto – l'avrebbero chiamato “Ponte del quartarolo”. E' nota l'abitudine dei veneziani di intitolare un fondaco, una riva, una calle della città a ciò che di particolare o di più cospicuo vi stava vicino ed il “Palazzo della moneta” era certamente un sito importante e qualificante del luogo. Non dimentichiamoci che all'epoca l'officina monetaria era chiamata ancora con questo termine, “Palazzo della moneta”; quello di “Zecca” doveva venire adottato successivamente, mutuandolo tall'arabo “Sikka”. Solo in un secondo momento, probabilmente quando il palazzo della moneta stava già in prossimità di San Marco, il nome fu cambiato in Ponte di Rialto, forse considerando che ci volesse un riferimento all'altezza per rimarcare l'importanza dell'area di Rialto, che era già allora deputata al mercato, agli scambi commerciali più importanti, alle transazioni bancarie e finanziarie, alla sottoscrizione dei contratti assicurativi. Il Ponte di Rialto subì, nel tempo, vari rifacimenti dovuti a guasti e crolli e nella prima metà del XV secolo vi vennero costruite, da entrambi i lati della campata, delle botteghe; cosa che venne replicata nel ponte in pietra e che ancora caratterizza questa struttura. saluti luciano2 punti
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Penso che dal catalogo non vada tolto un gran ché come ipotetico plusvalore, secondo il mio modesto punto di vista dovremmo iniziare a considerare la conservazione sempre un po' al di sotto di quella che spesso intendiamo, questo è un piccolo segreto che aiuta a tenerci con i piedi saldi al terreno ed evitare di farci prendere la mano. Per me la piastra del 1836 in oggetto è un buon BB ed ha un valore commerciale di circa 70-80 euro come da Gigante 2015 ma è chiaro che se si ha la fortuna di pagarla di meno è tanto di guadagnato. Complimenti per aver incamminato la strada giusta. A presto. :good:2 punti
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Metto le foto della Piastra 1841 "testa grande" visibili al Primo Convegno di Napoli presso il Ns Spazio, scattate con due esposizioni di luce diversa.2 punti
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Queste foto le dedico a @@borghobaffo @@giancarlone e @@milites Placche in argento a sbalzo e cesellate (confraternite e congreghe varie) di fattura napoletana e siciliana tra '700 e '800, dimensioni cm 16x12 circa. Non sono un esperto su queste produzioni e per tanto, se possibile, qualche nozione storica sarebbe utile da parte degli esperti. Ne ho presa una anch'io riguardante l'Immacolata Concezione perchè è stato amore a prima vista, più tardi ve la mostro.2 punti
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E visto che parliamo di parpagliole, diciamolo almeno qui dai cosa ha fatto il buon Tiziano, un vero studioso di questa moneta, ha fatto un importante articolo con una classificazione di tutte le tipologie, varianti, imitazioni della parpagliola. E' in copertina sul numero di ottobre di Panorama Numismatico e sul sito Nomisma si può già leggere un estratto dell'articolo stesso. Lo dico qui e ora, primo perchè domani ne parleremo credo ampiamente di questa moneta milanese, che tra l'altro ha generato la discussione nella sezione monete moderne con più interventi a oggi, e poi perchè se lo anticipassi io nella sezione riviste il buon odjob sicuramente come in altri casi mi censurerebbe subito l'intervento :blum: e allora limitiamoci qui per il momento, ma credo che sia giusto parlarne sia per l'autore che per la moneta stessa, una moneta povera, corrente, del popolo, citata anche nei Promessi Sposi che conquista il suo momento di celebrità in vista dell'incontro di domani.....una ulteriore puntata di monete povere alla riscossa....2 punti
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@@Giovanna l'arditi detiene anche il record di età della storia umana.... se nel 1797 acquista castelvetere e nel 1938 muore è evidente fosse figlio di highlander :D2 punti
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Dovrebbe essere questa, ciao. https://www.google.it/search?q=roma+1939+J.O.C.&client=firefox-a&hs=eWz&rls=org.mozilla:it:official&channel=nts&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=-3wpVNS6CcLj7Qa6xIDYAg&ved=0CE8QsAQ&biw=1024&bih=642#facrc=_&imgdii=_&imgrc=2sZGjtpuRMUD4M%253A%3BGI1g0jarNWR6kM%3Bhttp%253A%252F%252Fimages-01.delcampe-static.net%252Fimg_thumb%252Fauction%252F000%252F276%252F949%252F821_001.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.delcampe.net%252Fitems%253FcatLists%25255B0%25255D%253D7540%2526language%253DE%2526searchString%253D%2526page%253D4%2526useAsDefault%253D%2526layoutForm%25255Blistitemsperpage%25255D%253D250%3B66%3B1002 punti
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Ciao , Sergio, assomiglia molto piu' al secondo tipo e con la sigla C (Chambery) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/112 punti
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Secondo me hai ragione è questo il vero motivo. Quando comincia Verona è una vera corsa ad ostacoli :D Ciao, Raf2 punti
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Penso semplicemente perchè hanno "fame" di accaparrarsi in fretta le più belle e/o rare prima che vengano comprate da altri...2 punti
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un piccolo consiglio , il prossimo convegno da fare in 2 gg, venerdi' pomeriggio e sabato intera giornata, si risparmia tempo e soldi.....i collezionisti che lamentano la scarsa presenza dei commercianti di domenica, si possono organizzare con laaargo anticipo, visto che si sa da quasi 1 anno di questo convegno, si prendono un bel giorno di ferie e vengono il sabato.2 punti
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Concordo in pieno, infatti il nostro prossimo convegno sarà ampliato sia commercialmente che scientificamente, non si esclude anche una partecipazione da parte di alcuni collezionisti per l'esposizione della propria collezione a tema con relativa premiazione. Non mancheranno contributi scientifici e la presentazione di testi numismatici.2 punti
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Come socio fondatore del C.N.P. non posso che ringraziare di vero cuore TUTTI coloro i quali hanno fatto sì che questo nostro primo evento si svolgesse nel migliore dei modi : siamo davvero fieri e soddisfatti del lavoro svolto ma garantiamo ampi margini di miglioramento per il nostro secondo convegno! Sottoscrivo tutto ciò che l' amico Raffaele ha appena scritto e mi sembra doveroso, dopo che ha ringraziato tutti, dire grazie anche a lui! Giovanni Lavitola2 punti
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@@refero1980 Intervengo ora e devo dirti che, a parte la solita discussione tra alte e basse conservazione (su questo mi sono gia' espresso piu' volte) questa moneta a 35 euro e' piu' difficile da trovare che un fdc a 400; ma questo non vuol dire che sia piu' o meno rara. Detto questo la moneta a quel prezzo e' stato veramente un ottimo acquisto. Ciao2 punti
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Appena pubblicato il nuovo numero del Bollettino del Circolo Numismatico di Beinasco (TO) https://drive.google.com/file/d/0B-RR8l00j9GVdExjYXd6ZUlnQzQ/edit?usp=sharing2 punti
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Verona resta unico nel suo genere come numero di espositori. Torino è sicuramente un buon convegno e ben organizzato. Troverai monete di tutti i tipi e la possibilità di farle periziare da diversi periti.2 punti
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Partendo dall'alto a sinistra nella teca rossa: - n.2 medaglie della serie uomini illustri dedicate a Giuseppe Gioeni. Di cui una con scatolino. D'Auria n.186 - n.3 medaglie di cui una in argento del Congresso degli scienziati italiani in napoli con scatolino originale. D'Auria n.208 - medaglia per l'inaugurazione dell'illuminazione a gas di Napoli. D'Auria n.205 - medaglia per l'ospitalità di Ferdinando II a Pio IX nel 1848. D'Auria n.222 - n.3 medaglie, in bronzo, bronzo dorato e argento, per l'inaugurazione del bacino di raddobbo in Napoli. D'Auria 238 E direi che per adesso posso anche fermarmi qua2 punti
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Continuo domani con le Conferenze, scusate gli scherzi ma il bello dei Convegni è anche questo. Ci si ritrova tra amici e si gioca un po' in attesa di una prossima occasione per rivedersi... Buonanotte a tutti, Giò Sfrutto il post per presentarvi intanto il Presidente dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici, il dott. Giuseppe Ruotolo, che ha moderato la serie di relazioni che si sono avvicendate nel pomeriggio aggiungendo spesso altre notizie.2 punti
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:rofl: Vendetta...tremenda vendetta... Continuo con...guardate e spalancate bene gli occhi 1) ecco un bel trio di organizzatori: Numitoria a destra, Giovanni nel centro e Gionni a sinistra 2) beh che dire...due medagliette in esposizione...belleeeeeeeee è dir troppo poco...2 punti
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Ah beh, questa è una vignetta un po' ritoccata ...ma a me piace tanto e credo possa star bene in questa magnifica carrellata di vignette ...ovviamente il "cacciatore" è anche un collezionista numismatico che frequenta le aste ...2 punti
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Visti gli apprezzamenti arrivati, che ovviamente non merito …vi ringrazio e vi concedo il bis. Perché in fondo sono un “romantico” e mi piacciono le storie d’amore ….in questo caso sono in argomento perché questa storia riguarda il re di Francia Luigi XII d’Orleans (o Ludovico XII che dir si voglia). Dietro ad una finestra nel nugolo di case dei carruggi genovesi, in Piazza dell’Amor Perfetto, una bellissima e giovane donna del casato degli Spinola si strugge d’amore, il suo nome è Tommasina e siamo nel 1502. In quei giorni il re di Francia, Luigi XII, è a Genova in visita e la città lo accoglie con tutti gli onori. Durante una festa organizzata in suo onore, nella villa Cattaneo nel quartiere di Albaro, Tommasina, già sposa di Luca Battista Spinola, ha l’occasione di incontrare il re e la bella nobildonna elegge il sovrano di Francia a suo “intendio”, che nel linguaggio dell’amor cortese significa amor puro, perfetto, casto e virtuoso. Poi, il giorno successivo Luigi XII lascia la città e Tommasina rimane nel suo palazzo, nella piazza citata, a cullarsi con il suo sentimento, vero, platonico e sincero, si estranea dal mondo e si mette alla finestra per aspettare il ritorno del suo amato. Il tempo trascorre e arriviamo al 23 aprile 1503. In città arriva un cavaliere dei Doria che porta una cupa notizia: Luigi XII è caduto durante la battaglia di Cerignola. La notizia è falsa, ma Tommasina non lo sa, si dispera e piange straziata dal dolore, si strugge per il suo amore perduto, si perde nella sua sofferenza e muore nella sua stanza in quella piazza. Intanto, dalla Francia, re Luigi invia a Genova Jean D’Auton, scrittore di Corte e Cavaliere che, appresa la notizia della storia e della prematura fine di Tommasina, la riferisce al re e la tramanda ai posteri. L’originale dello scritto, si dice, venne riposto nella tomba di Tommasina. Anni dopo, narra la leggenda, che re Luigi tornò a Genova e volle vedere la casa nella quale Tommasina aveva esalato l’ultimo respiro. Si affacciò alla finestra del palazzo Spinola dove Tommasina aspettava, seduta giorno e notte, e disse: “Avrebbe potuto essere un amor perfetto!” Oggi possiamo ammirare nella Pala di Ognissanti, nella Chiesa di Santa maria di Castello, eseguita da Ludovico Brea, il bel volto di Tommasina con sua madre, fra i 215 personaggi raffigurati c'è una giovane donna che che spicca con l’abito verde, carnagione chiara, ed è l’unica che volge lo sguardo indietro e i suoi occhi incontrano l’osservatore, è proprio lei che ci guarda con infinita dolcezza, Tommasina, che s’è lasciata morire d’amore.2 punti
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Rileggendo questa discussione mi viene una riflessione subito, spesso sul forum è difficile, a volte quasi impossibile, unire su argomenti numismatici, ecco devo dire che gli animali, in questo caso i cani, i cani che hanno sofferto e che soffrono, l'amore, l'affetto che ci danno e trasmettono, invece ci hanno unito tutti e questo mi fa enormemente piacere perchè i nostri migliori amici meritano anche belle parole e bei ricordi..... Per quanto mi riguarda la vita continua, ho provato a resistere....non ce l'ho fatta, il vuoto era enorme l'esigenza fortissima, quasi fisica.....e allora mi sono rimesso a sognare.....sognare......vedere, guardare se c'erano situazioni di bisogno, di aiuto, ce n'erano tante.....era difficile scegliere.... E alla fine un annuncio pubblicato di una piccola cagnolina, femmina questa volta, che avrà il nome di Sissi come la principessina, ha prevalso su di me. Era stata abbandonata e girava sperduta nella campagna vicino a Cassino,una volontaria con già tanti cani in stallo l'ha salvata, forse senza questo provvidenziale gesto sarebbe morta, ma Sissi soffriva e soffre, quegli occhi che parlano, tristi, sperano in qualcuno e qualcosa.... Martedì per me sarà un gran giorno.....Sissi arriverà a Milano accompagnata dai volontari da Cassino e per me e lei sarà un gran giorno....la ruota continua finchè potremo.... Ovviamente questo post non finisce qui, continuera'......per il momento un saluto a tutti gli amici dei nostri cari e amati trovatelli....che tanto ci possono insegnare ve lo assicuro.... Mario2 punti
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Ah......ok, in bibliografia Ducato :) @@Jacopo92 ... ti ho conosciuto al convegno, (salutami anche papà Pasquale) sei un ragazzo giovane e quindi hai davanti a te molto tempo per coltivare questa passione, ti stai inserendo alla grande (postando delle ottime e particolari monete) in questo mondo e come gli amici @ e @@Layer1986 spero che tu possa fare dei passi da gigante ... la monetazione di Napoli avrà bisogno di persone come voi. Detto questo ... un domanda: se ho ben capito secondo una tua analisi quello che ti evidenzio dovrebbero essere degli artigli ? se ho capito male correggimi.1 punto
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Ecco le nostre gentili signore impegnate nel promuovere le attività e le iscrizioni al nostro circolo numismatico. Secondo voi è importante la presenza femminile al convegno?1 punto
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Non ho molte monete ma partecipo anche io a questo interessante gioco... Spero di essere sempre in tempo per il 1809...E' messa maluccio ma l'anno si legge... Svezia Gustavo IV Adolfo 1/2 Skilling 1809 KM #565 Rame1 punto
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Quei quei pezzi di pura arte potevano venir fuori solo da discendenti dei grandi maestri Italiani del passato che hanno fatto del nostro paese la culla dell'arte e della bellezza. Almeno di questo noi italiani possiamo essere fieri. :guitarist:1 punto
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In attesa di pubblicare altre foto scattate con il mio stativo aritigianale :blum: , pubblico questa scattate sempre con il cellulare ma questa volta con luce naturale. Credo che già da queste si riesce ad intuire una certa freschezza.... Dritto:1 punto
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ahahahah, grandiosa questa! Ok, comunque non preoccupatevi, una soluzione la troveremo, vi do la mia parola che faremo in modo da accontentare tutti, mal che vada potremmo allungare il convegno di un giorno anticipandolo (in stile Riccione). Intanto se avete idee da darci inviatele a circolopartenopeo(chiocciola)libero.it , risponderemo a tutti.1 punto
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@@francesco77 un paio d'ore fa' la gentilissima e simpaticissima 'giovanna', che ringrazio molto, mi ha consegnato la tessera del CNP ed il Bollettino n°I! Per la cronaca tessera n° 46: sono contento di essere stato tra i primi ad iscrivermi! Leggendo l'indice del Bollettino ho notato argomenti molto interessanti, sarà uno studio molto proficuo. Ottime le illustrazioni, però un paio sfocate. Complimenti e grazie. Claudio1 punto
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Personalmente sono pienamente d'accordo con quanto scritto da Mario, Asti nel terzo periodo oltre ai doppi grossi affiancherà i grossi tornesi con chiara ispirazione alla monetazione dei suoi vicini francesi ; per quanto riguarda i grossi da circa 1 g. abbiamo quello definito grosso terzarolo, che si avvicina a mio avviso, in modo impressionante allo stile grafico e ci caratteri usati nel grosso tornese e nel doppio grosso. Io sarei per la coniazione di tre monete nel terzo periodo, indispensabili per qualsiasi tipo di commercio e di prezzi.. Del resto come diceva Mario, chi meglio dei mercanti astigiani conosceva i mercati francesi, la Champagne, coonosceva i suoi vicini sia finanziarmente che a livello monetario al punto di riferirsi a loro come monetazione, onde tenere buoni rapporti con loro negli scambi commerciali con una moneta (o tre) che prende spunto dalle loro!1 punto
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Bellissimo convegno, belle monete, ospitalità squisita e tanti amici la visita al museo nazionale di Napoli è stata una chicca fantastica unica pecca ...si mangia troppo bene e un chiletto in tre giorni l'ho messo su Grazie a tutti !!!!!1 punto
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@Alberto Varesi Alberto caro, io sono riuscito a liberarmi salvo imprevisti dell'ultimo secondo ci sarò ... Tu potersti fare altrettanto ;) !1 punto
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Estate 1968, scuola era fuori e vacanze estive erano arrivato con i suoi ettari ed ettari di tempo libero. Una settimana che sperimentato con una nuova "tiratura", apparentemente non molto tempo dopo che avevo imparato così numeri orientali l'estate potuto data mia moneta giapponese. Mio 1968 "modelli:" A sinistra è la denominazione di c.15mm "5", con la c.18mm "10" a destra (ho ancora il "20" ma corrosione ha sorpassato esso.) Ho usato un planchet più spessa rispetto con il "monete romane" l'anno prima, che ha consentito un disegno bifacciale. Sono di piombo ancora una volta e sarebbe stata dipinta, ma non sono mai stati. E naturalmente i bambini sono bambini, quindi non voglio essere troppo imbarazzato a recitare i dettagli di progettazione. L'Oriental "1" sotto l'alba recto è una data fatta stile dinastica e qui sta per 1968. Orientale grande "5" e "10" occupano il centro di inverte i due. Mie iniziali ci sono, e la "S", beh, collezionisti di monete americane riconoscerà marchio di zecca di San Francisco, che era un mini-ossessione entro l'hobby quando ho conosciuto monete. La zecca di San Francisco aveva chiuso nel 1955, ma aveva riaperto in metà -anni '60 a seguito della carenza di moneta. A causa della carenza di moneta, tuttavia, tutti mintmarks era stato rimosso dalle monete americane a partire dal 1965 nel tentativo di ridurre la domanda di collezionista. Mintmarks—e soprattutto di San Francisco "S"—restituito alla monetazione degli Stati Uniti nel 1968. E non per coincidenza, fece la sua comparsa prima quell'anno sul mio "monete". Ma questi modelli 1968 sarebbe la mia ultima avventura in coniatura. Io avevo esaurito il mio metallo approvvigionamento (i piombo piombini da pesca nella cassetta degli attrezzi di papà) e poi—come nel post di ottima di zenith1 sopra—la stessa cosa è successa a me come finalmente succede a tutti i bambini... smettere di essere bambini. :) v. --------------------------------------------------------- Summertime 1968, school was out and summer vacation had arrived with its acres and acres of free time. One week that summer I experimented with a new “coinage,” apparently not long after I had learned Oriental numbers so I could date my Japanese coin. My 1968 “patterns:” At left is the c.15mm “5” denomination, with the c.18mm “10” at right (I still have the “20” but corrosion has overtaken it. ) I used a much thicker planchet than with the “Roman coins” the year before, which enabled a two-sided design. They’re of lead again, and would have been painted, but never were. And of course kids are kids, so I won’t be too embarrassed at reciting the design details. The Oriental “1” beneath the obverse sunrise is a date done dynastic style, and here stands for 1968. The large Oriental “5” and “10” occupy the center of the two reverses. My initials are there, and the “S,” well, collectors of American coins will recognize San Francisco’s mintmark, which was a mini-obsession within the hobby when I first met coins. The San Francisco mint had closed in 1955, but had reopened in the mid-‘60s as a result of the coin shortage. Because of the coin shortage, however, all mintmarks had been removed from American coins beginning in 1965 in an attempt to reduce collector demand. Mintmarks—and especially San Francisco’s “S”—returned to U.S. coinage in 1968. And not coincidentally, made its first appearance that year on my own “coins.” But these 1968 patterns would be my last adventure in coining. I had exhausted my metal supply (the lead fishing sinkers in Dad’s toolbox), and then—as in zenith1’s excellent post above—the same thing happened to me as finally happens to all kids…we stop being kids. :) v.1 punto
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Allora, ho scoperto una cosa. Inizialmente la risposta che mi ero dato é la stessa di nikita_, ovvero che le banche private ritirassero queste banconote da clienti ignoranti in materia nell'intento, in qualche modo, di venderle in seguito al mercato numismatico ad un prezzo maggiore di quello a cui le avevano acquistate. Tuttavia questa spiegazione mi è sembrata troppo forzata per essere plausibile (anche perché le banche non sono dei negozi di numismatica) e così ho scoperto che dietro alla compravendita di questi biglietti fuori corso c'è, a quanto ho capito, un mercato semi-illegale che utilizza questi ingenti quantitativi di ormai carta straccia per "gonfiare" i conti di fantomatiche societá in modo da attirare su di queste gli investimenti dei più sprovveduti frequentatori delle borse a cui viene tenuta nascosta l'inconvertibilitá delle banconote in moneta corrente e quindi il loro valore pressoché nullo. In particolare alcuni anni fa si sono tenuti processi in merito all'uso illecito di quantitá enormi di dinari iracheni, risalenti al periodo di Saddam e quindi non più validi, detenuti nelle banche svizzere che sono stati usati per i fini illegali di cui sopra. Inoltre, tanto per citare altri casi, sono stati arrestati, anni fa, diversi soggetti appartenenti anche a cosche mafiose che avevano utilizzato 2,7 mld di dinari croati, usciti di corso legale e caduti in prescrizione negli anni '90, rubati alla banca centrale con l'intento di riciclare denaro sporco attraverso degli investimenti o qualcosa del genere. In allegato la discussione che ho citato al #1 e che mi ha incuriosito sulle proposte che alcuni privati fanno per l'acquisto e la vendita di marchi ex DDR che, ad oggi, hanno un valore poco più che legato alle vicende della Guerra Fredda e alla divisione in blocchi dell'Europa e del mondo. http://www.paradisi-fiscali.com/12-cambio-valuta/5558-cambio-valute-fuori-corso1 punto
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Eccome se esiste il disprezzo. Io cammino sempre con gli occhi a terra e trovo frequentemente centesimi, spesso in mezzo alla gente che li ha egualmente notati ma non si degna di raccoglierli. Anche mie conoscenze mi hanno detto di vergognarsi a raccogliere la moneta per terra "perché fan la figura delle accattone". Ma la migliore mi è capitata proprio stamani, all'aeroporto di Orio al Serio, con il solito tizio accanto alla macchinetta per pagare il parcheggio che chiede di lasciargli il resto. Mentre pago vedo proprio accanto alla colonnina una moneta da 1 centesimo e gli dico "guardi, lì a terra ce n'è una", il tizio la guarda, poi torna a guardare me e chiede nuovamente di avere il mio resto. Ovviamente ho preso il mio resto, ho raccolto il centesimo, ho messo tutto nel portafogli e me ne sono andato.1 punto
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Le monete del nostro ultimo re, sono altamente significative. Sono monete in movimento. Esprimono forza di un re', di una nazione, di un sistema che credeva in se'. Implacabile e spietato con i nemici. Le idee che alcune monete volevano dare a significare, sono potenza pura. Il significato delle monete e' sempre stato molto importante. Sin dall'antichita' le monete sono state usate come mezzo si divulgazione, venivano usate per far conoscere il potere, la forza, il coraggio di un re, la forza di una nazione. Di un regno. Immaginate Alessandro Magno che si faceva ritrarre sulle monete con una faccia giovanile, fiera e tosta, indossando nientemeno che la testa di un leone come copricapo. La forza ed il coraggio di un re' che nemmeno un leone puo' fermare. Gli imperatori romani, con la testa laureata. Si comparavano a degli dei. A delle figure che nessuno poteva eguagliare, a delle stature cosi' alte da potersi solo guardare dal basso, come inferiori esseri che, adoratori e penitenti, guardavano il suo dio. Le monete del regno di italia sono belle, ma solo il nostro ultimo re riprende questa metodologia, legando un significato ancora piu' profondo alla monetazione. Alla storia. Prendiamo in esame la serie della quadriga briosa, la mia preferita. Guardate il re. Fiero, gagliardo. Raffigurato con linee cosi' decise, da sembrare quasi roccioso. Duro. Un re giusto e severo. Il re che tutti avrebbero voluto. Dall'altro lato una quadriga di cavalli. Ci sono i simboli della guerra, della potenza, della forza militare. Da' l'idea dell'inarrestabile, dell'arrivare alla meta ed anche della protezione. Ti fa' sentire fiero e possente di far parte di cotanta forza. Immaginatevi di essere in quegli anni. Vedere il re in persona, ti avrebbe messo in imbarazzo, in secondo piano rispetto a lui, seppur molto minuto di corporatura. Questa monetazione ha tanto da poter dire se si prova a dare una personale lettura fra le righe. Se si riesce ad andare oltre alla moneta con bava o graffiata o patinata. Questa moneta esprime storia, e' la nostra storia, da dove si viene ed ha segnato anche dove andremo. Spesso parlare solo di conservazione, e' molto riduttivo. E' come se, davanti ad un ''Monet'' vedi solo un tramonto. E' limitante non trovate?1 punto
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Nella prima moneta mi sembra di scorgere due uomini in piedi ( nella prima foto ) e un volto di profilo volto a destra sull'altra faccia ....1 punto
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andiamo in ordine. la moneta della Monografia seconda parte è questa la n. 194 di pag. 71 indicata come certa "zecca di Sardegna " la 194 è quella che più si avvicina alla tua qui l monete sono indicate come "zecca di Sardegna" qui ti allego anche il riferimento delle "Civiche raccolte del Comune di Milano" le monete n. 96-97-98- qui indicate come zecca italiana-forse qui c'è il testo della monete, ed i pesi che come vedi sono allineati alla tua la 98 è la più simile immagini prese da due cataloghi penso in ordine comprensibile se posso essere ancora utile, sono qui ciao Pietro1 punto
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Mi vergogno di appartenere ad una nazione dove dei burocrati assetati di carriera preferiscono sprecare risorse ed energie contro poveri cittadini inermi anzichè tutelare e preservare una città patrimonio dell'Unesco come Pompei.1 punto
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