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  1. francesco77

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/19/14 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutti, sabato 4 Ottobre 2014 alle ore 17,00, verrà presentato a Nepi, nella Sala Nobile del Palazzo Comunale, il Quaderno del Museo Civico nepesino: "ARCHEOLOGIA E STORIA A NEPI" A cura del dott. Francocci Stefano ed edito dalla Casa Editrice "Dadive Galeb Editore". Il quaderno comprende l'estratto delle Conferenze che si sono tenute nel 2013/2014 a Nepi, organizzate dal dott. Francocci, nella Sala Nobile del Palazzo Comunale. Tra i relatori compaiono anche due nostri carissimi amici, Marco Guglielmi, Zecchiere, e Maurizio Carlo Alberto Gorra, Corbiniano. Che ne dite di andare a mangiare una pizza dopo la presentazione? Vi aspetto tutti, Giò P.S.- ho appena presentato il Quaderno nell'apposita sezione. Ciao http://www.lamoneta.it/topic/128241-archeologia-e-storia-a-nepi/
    4 punti
  2. Visto che arrivo a Napoli in treno quasi alle 9 e perciò in anticipo all'orario, approfitterò per fare una passeggiata a piedi e prendere un buon caffè con l'immancabile sfogliatella (visto che poi faremo una bella tirata, con rischio di calo ipoglicemico….) per essere alle 10 davanti al Museo. Mi consigliate di munirmi intanto del biglietto alla cassa e aspettarvi, oppure faremo tutti insieme come comitiva, ma con conseguente ressa alla cassa…..
    3 punti
  3. Al convegno di Riccione di quest'anno, ho preso questo quartaro per sostituire quello che avevo prima, scambiato con una moneta napoletana. Non è bello come quello che avevo prima, ma mi pare che sia un'altro TOMAINVS. La foto non è riuscita granchè, perchè vista in mano la moneta è un'altra cosa. Pesa grammi 0.73 per un diametro di 14-15 mm. A voi i commenti per una esatta catalogazione.
    3 punti
  4. Per chi non e’ di Roma , un argomento breve , facile , senza tante difficolta’ , un “reperto” archeologico quasi sicuramente non conosciuto , spero sia gradito dagli amici non Romani della sezione . Il Muro Torto , denominazione attuale , è un massiccio antico muro di sostruzione in opera reticolata di Roma , di epoca repubblicana , che Aureliano inglobo’ lungo il percorso delle sue mura , ora dà il nome odierno al Viale del Muro Torto , alle falde a nord del Pincio e dirimpetto alla Villa Borghese , si trova lungo il tratto delle Mura Aureliane esattamente tra la Porta Flaminia e la Porta Pinciana , nel punto piu’ vicino alla prima Porta . Si tratta di un enorme resto murario databile alla fine dell'età repubblicana che sosteneva il pendio a nord del colle del Pincio , sul lato dove si trovavano , in ordine di tempo , le Ville gentilizie quali quella degli Acilli , degli Anicii ed infine dei Pincii che in ultimo diede il nome odierno alla collina . Oggi vicino al Muro si trovano , sopra , il bellissimo e grande parco del Pincio e Villa Medici , mentre di rimpetto , Villa Borghese . Negli anni della Roma papalina al Muro Ruptus , che da ora in poi chiameremo con suo nome moderno Torto , era diventato un luogo di sepoltura , dove venivano deposti i corpi di suicidi , di ladri , di vagabondi e delle prostitute . Da Procopio , Guerra Gotica , sappiamo che e’ da almeno dai tempi di Belisario , che il muro veniva chiamato "muro ruptus" , infatti pareva così tanto inclinato che si aveva la costante impressione che sarebbe potuto venir giu’ da un momento all'altro . Proprio a Belisario venne in mente di abbattere il muro per ricostruirlo , ma i romani glielo impedirono categoricamente : esso era sotto la protezione dell'apostolo Pietro ; Egli infatti aveva promesso ai Romani che avrebbe sempre difeso la città di Roma , combattendo e allontanando ogni tipo di assedio e violenza che si fossero avventurati verso quel tratto della Mura . Miracolosamente cio' è sempre avvenuto , sin dai tempi dell'assedio dei Goti , nessun gruppo armato si è mai avvicinato a quel tratto di mura , pur essendo all’ apparenza facilmente espugnabile . Il Muro Torto è stato anche denominato "muro malo", in quanto il terreno circostante veniva utilizzato come detto ad uso sepolcrale . Fin dai tempi della Roma papale vi venivano , ad esempio , sepolte le prostitute che , a causa della loro vita libertina e dissoluta , secondo le leggi dell’ epoca non meritavano un funerale religioso ; insieme a loro , ladri , vagabondi , suicidi , impenitenti . Secondo le leggende che si raccontavano in quei tempi , erano proprio i fantasmi di queste anime infelici che , di notte , vagavano inquieti , convincendo i più deboli a suicidarsi gettandosi da sopra le mura con loro , infatti per evitare l'accaduto venne costruita una rete sotto il parapetto del muro , visto l'alto numero di suicidi che un tempo avvenivano nella zona . Da Svetonio sappiamo che anche Nerone e’ stato sepolto in prossimita’ del Muro Torto , infatti i Domizii avevano qui la loro tomba gentilizia : Vita di Nerone , Tomo L : “Gli vennero fatti i funerali con la spesa di duecentomila sesterzi e fu avvolto nelle coperte bianche intessute d’oro che aveva usato alle calende di Gennaio . Le nutrici Egloge e Alessandria e la concubina Atte posero i suoi resti nella Tomba di famiglia dei Domizi che si scorge dal Campo Marzio sulla collina dei Giardini (odierno Pincio) . Nella tomba ebbe un sarcofago di porfido sormontato da un altare in piertra di Luni (marmo bianco di Carrara) e circondato da una balaustra in pietra di Taso (marmo bianco con macchie gialle dell’ isola di Taso) “ La leggenda seguita alla sua morte , narra che durante la sua sepoltura , la terra stessa si fosse aperta perchè l'inferno voleva farne sparire la tomba , si racconta che nel medioevo i terreni circostanti siano stati ritenuti "maledetti" proprio per questo motivo e che sulla tomba di Nerone fosse cresciuto un sinistro e alto noce sopra il quale fossero avvezzi posarsi corvi ancor più sinistri . Papa Pasquale II , nel 1100 circa , fece piazza pulita togliendo sepolcro e noce ed esorcizzò il terreno , facendovi costruire sopra la chiesa di Santa Maria del Popolo . Alcuni disegni antichi e foto a cavallo del '900 , di varie epoche che ci tramandano il Muro Rotto , a testimonianza del fascino avuto da questo luogo nell' antichita' , lo stato attuale del Muro , la piantina di Roma antica all' epoca della Guerra Gotica con la posizione del Muro lungo il percorso delle Mura di Aureliano , l' ingresso di Villa Borghese e il Palazzo di Villa Medici , vicino il Muro .
    2 punti
  5. Lo scorso agosto ho avuto modo di visitare Amburgo e Lubecca e, in un paio di negozi numismatici, facevano bella mostra di sé alcune monetine coniate da Amburgo nel periodo del Reich (dal 1870 al 1914). Tanto è bastato per farmi prendere dal desiderio di mettere in collezione un tondello amburghese :D anche se ho preferito cercare prezzi più onesti su internet. Durante questi anni i vari staterelli che avevano formato la Germania unita battevano moneta con una faccia comune (quella con l'aquila, la scritta Deutesche Reich, la data e il valore) e una faccia "locale". Le monete "personalizzate" erano quelle nei tagli da 2-3-5 marchi (argento), 10-20 marchi (oro). Gli spiccioli del valore da 1 marco in giù presentavano lo stesso rovescio e lo stesso diritto. La maggior parte degli staterelli aveva un sovrano (re, duca, granduca) e di conseguenza sulle monete compariva il profilo del sovrano. Alcuni emittenti, però, facevano eccezione e preferivano mostrare il loro stemma: tra queste Amburgo, città-stato che da secoli si fregia del titolo di "Città Libera e Anseatica". Con questo appellativo Amburgo batteva le proprie monete, coniate nella zecca che è attiva ancora oggi. Lo stesso succedeva per le monete coniate durante negli anni a cavallo tra XIX e XX secolo dall'altra città-stato anseatica, Brema. Vi presento questo pezzo da 3 marchi del 1909. Nella faccia "locale" presenta lo stemma di Amburgo, tuttora usato, e l'indicazione "Freie und Hansestad Hamburg", ossia "Città Libera e Anseatica di Amburgo). La faccia comune mostra l'aquila tedesca. Nel taglio è scritto, in incuso, "Gott mit Uns" Questo lo stemma di Amburgo "a colori", presente sulla facciata del Municipio La bandiera di Amburgo
    2 punti
  6. Lunga ed interessante è la storia di questa piccola zecca gestita dai fratelli Mazzetti. Il Bobba & Vergano dedica varie pagine (p.66-90): I fratelli Mazzetti ebbero il diritto di battere moneta nel 1487 per concessione imperiale (secondo quanto risulta da un inventario citato dal Promis in Monete dei Radicati e dei Mazzetti, Torino, 1860, p. 26): "li Massetti signori di Frinco dalle investiture del 1487 ottennerro da Cesare il privilegio di batter monete d'oro e d'argento colla impressione e marche d'essi signori...". Pare che solo nella seconda metà del secolo XVI i Mazzetti abbiano usufruito dell'importante privilegio. Ma in lettere del 13 maggio 1581 il Duca di Savoia proibiva il corso e transito per il Piemonte delle monete basse di Frinco, con minaccia di confisca e di multa di duecento scudi a chi ne portasse. Il commercio e il traffico di monete false doveva infatti essere molto lucroso, tant'è che queste attraversano spesso i confini Lombardi e della Serenissima. Fu proprio quest'ultima ad intraprendere una vera e proprio indagine, inviando un certo Priuli in quei di Asti, per indagare sull'operato dei Mazzetti. Il Vergano Bobba riporta parecchie delle lettere del Priuli dove si dimostrava l'attività di falsari dei Mazzetti, che gli costò la condanna a morte per decapitazione da parte della Serenissima, ai due fratelli così come agli zecchieri che operavano nel castello di Frinco. Presso l'Archivio Storico di Asti ho trovato una: "Givstificatione del Sig.Giulio Cesare di Frinco al Sereniss. Senato Veneto", conservata in duplice copia, dove i Mazzetti cercano di negare l'evidenza e di dimostrare la propria innocenza. Al di là di questo, ancora il Vergano Bobba scrive che le monete uscite dalla zecca di Frinco sono ora considerate di altissimo valore dai numismatici per la loro rarità e riporta 63 tipi di monete uscite da quella zecca, di cui almeno 52 sono delle contraffazioni! Spero di fare cosa gradita proponendo di seguito sei di queste monete, trovate sul catalogo d'Asta Varesi n. 64, del 29 aprile 2014. 1) FRINCO ANONIME CONSORTILI (1581-1601) Bianco al tipo di quello di Casale. D/ Croce ornata R/ Stemma coronato. CNI 7/10 MIR 609 Mi g 4,03 Rarissima q.BB 2) FRINCO ANONIME CONSORTILI (1581-1601) Giulio s.d. al tipo di quello papale per Bologna. D/ Leone con vessillo R/ Busto barbuto di Pontefice. CNI 3/6 MIR 608 Ag g 4,41 Rarissima MB 3) FRINCO ANONIME CONSORTILI (1581-1601) Grosso 1585 ai tipo di quello di Francia. D/ Grande H coronata e accantonata da gigli R/ Croce con gigli alle estremità. CNI 18/19 MIR 612/3 Mi g 3,14 Rarissima SPL 4) FRINCO ANONIME CONSORTILI (1581-1601) Grosso Dozzeno s.d. al tipo di quello francese. D/ Stemma coronato affiancato da iniziali C coronate R/ Croce con due corone e due delfini a guisa di C nei quarti. CNI 24/26 MIR 620 Mi g 2,44 Rarissima BB 5) FRINCO ANONIME CONSORTILI (1581-1601) Parpagliola al tipo di Parma. D/ Testa galeata di Pallade R/ Busto di Alessandro Farnese. CNI 42 MIR 623 Mi g 1,42 Estremamente rara q.SPL 6) FRINCO ANONIME CONSORTILI (1581-1601) Parpagliola al tipo di Piacenza. D/ Busti accollati di Ottavio ed Antonio Farnese R/ Minerva seduta. CNI 37/41 MIR 622 Mi g 2,11 Molto rara BB
    2 punti
  7. Dopo il medagliere non mancate di vedere la collezione Farnese, in particolare la statuaria.
    2 punti
  8. @@alfgio eccola :D:D:D la mia però è anche in super conservazione avrà passato poche mani per fortuna
    2 punti
  9. Appena ritornati dal nostro primo sopralluogo al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sezione numismatica. CONFERMIAMO LA STRAORDINARIA IMPORTANZA DELLE MONETE E DELLE MEDAGLIE ESPOSTE NELLE SEI SALE E CON UNA BUONA ILLUMINAZIONE. Un grazie di vero cuore allo staff del museo ed in particolar modo alla dott.ssa Teresa Giove per il buon livello qualitativo e conservativo in cui si trova oggi uno dei musei più importanti del mondo. Volevo poi ricordare a tutti per l'ennesima volta che il costo del biglietto è molto contenuto, abbiamo preventivato una visita di circa un'ora e mezza alla sezione numismatica, poichè la visita al museo durerà circa tre ore (10,30 - 13,30) abbiamo pensato di visitare nei restanti 90 minuti (12,00 - 13,30) le altre sezioni della struttura, chi non ha mai avuto modo di visitare questo museo prima d'ora sappia che avrà modo di ammirare reperti archeologici unici al mondo. Leggendo nella pagina ufficiale in internet potrete rendervi conto de tesori in esso custoditi. http://cir.campania.beniculturali.it/museoarcheologiconazionale/storia-del-museo/storia-del-museo
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  10. Se non ne sei convinto lascia stare.
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  11. 2 punti
  12. In effetti il peso (3,63) è un po' basso per questo periodo, sebbene comunque nella norma. Forse la moneta aveva una frattura di conio e si è spezzata. In effetti il retro è molto bello. Da notare che questo, insieme alla (forse contemporanea) emissione di Tito Veturio, è il primo denario che esce dallo schema fisso durato quasi un secolo che prevedeva, al retro, la raffigurazione di divinità con due cavalli (Dioscuri, Luna o Vittoria), onde i denari venivano anche chiamati "bigati". Non è quindi un caso che riprenda una raffigurazione (la lupa) già comparsa in passato (sulle didracme Ercole/lupa): il monetiere voleva giustificare la propria "innovazione" con un richiamo alla tradizione, sebbene in realtà fosse tesa a celebrare una presunta discendenza da Faustolo, il pastore che trovò e soccorse i gemelli allattati dalla lupa
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  13. Mi dispiace, ma il Montenegro ha fatto un pò casino e non appare corretta la relativa cronologia, che è quella che ho spiegato nel post # 8.
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  14. NUMISNAPOLI Ritorna il convegno numismatico a Napoli! Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 settembre 2014. Hotel Terme di Agnano, via Agnano Astroni, 24 80125 Napoli Ampia sala, ambiente confortevole ed ampio parcheggio custodito. Per info: circolopartenopeo(chiocciola)libero.it ci trovate anche su Facebook in CIRCOLO NUMISMATICO PARTENOPEO Finalmente amici! Siamo lieti di annunciare che il 26, 27 e 28 settembre ci sarà il convegno numismatico a Napoli organizzato dal nascente Circolo Numismatico Partenopeo, l'ultimo organizzato in questa città risale, ahimè, a circa otto anni fà. Abbiamo scelto come location una struttura alberghiera - termale situata a circa 500 metri dall'uscita AGNANO della tangenziale di Napoli, la scelta di questo luogo è stata dettata dalla necessità di evitare ai visitatori i soliti problemi di viabilità e sosta urbana. http://www.termediagnano.it/hotel.html Abbiamo verificato nel calendario eventi e nel periodo da noi scelto non ci sono analoghe manifestazioni, questo per evitare sovrapposizioni e malcontento. Per chi verrà in auto sarà comodissimo, chi vorrà venire invece in aereo o in treno verrà informato in questa sede sugli orari dei collegamenti e varie. La struttura è ubicata in un'area storicamente famosa e lontana dal caos cittadino, con un parcheggio interno custudito di 250 posti auto ed una sala dedicata agli espositori di circa 300 mq., ampi saloni attigui ed un ampio spazio esterno alla sala. L'hotel terme di Agnano offre discrete camere a prezzi accessibilissimi. La sala ospiterà circa 35 espositori tra numismatici, editori numismatici e case d'aste e sarà un convegno improntato sulla qualità, non mancheranno nomi importanti (agli inizi di settembre saremo in grado di postare una lista dei commercianti partecipanti) e nell'occasione sarà offerto un piccolo rinfresco-buffet dal Circolo Numismatico Partenopeo. Mi rivolgo ora all'amministratore @@Reficul e @@Giovanna per comunicare che desideriamo in quell'occasione creare un luogo di incontro per noi utenti Lamoneta e se reficul ha a disposizione qualche locandina o gigantografia pubblicitaria del forum potremo esporla a titolo gratuito nella sala e all'esterno, un po' di pubblicità per il nostro forum fa sempre bene. Ci auguriamo che sia un successo e faremo del nostro meglio affinchè tutto proceda nel migliore dei modi! Siete tutti invitati! .......... Ingresso gratuito ovviamente. Un grazie a tutti per l'attenzione.
    1 punto
  15. Ciao, in questi giorni, cercando sul web per una ricerca che sto compiendo dati sulla monetazione romana del I secolo nell’area della Moesia-Tracia , ho trovato su Academia.edu questo recente articolo: “Die for striking republican and early imperial coins from Moesia and Thrace: ancient forgeries or something else?” di Evgeni I. Paunov Link: https://www.academia.edu/6077208/Dies_for_striking_Republican_and_early_Imperial_coins_from_Moesia_and_Thrace_ancient_forgeries_or_something_else Penso di potervelo tranquillamente presentare in quanto messo a disposizione di questo libero circuito scientifico senza infrangere regole di copyright… Si tratta di un brano che presenta 12 punzoni di conio (o comunque manufatti inerenti al processo di coniazione) rinvenuti in questo territorio e che coprono un periodo che va dalla Tarda Repubblica al Primo Impero. Ve li presento, dal momento che le immagini dei conii non sono tanto frequenti e approfitto per porgervi una richiesta alla fine dell’esposizione: (NB: i valori rappresentano altezza e diametro) 28 mm x 28.8 mm 1 ) AVGVSTVS / DIVI F – Lugdunum mint 15-13 a.C. (RIC 162 a) Aureo/denario In bronzo su supporto in ferro, 23 mm x 24.8 mm 2 ) SPQR CAESARI AVGVSTO – Colonia Patricia (?) 17-16 a.C. (RIC 148)
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  16. Entrambi questi esemplari fanno parte della mia piccola collezione. Tutte e due le monete hanno, per ragioni decisamente opposte, il loro fascino. Ognuna, indipendentemente dalla sua conservazione racconta qualcosa di se. La prima ha svolto appieno la sua funzione, è passata di mano in mano, ha assolto allo scopo per il quale è stata ideata, essere spesa. La seconda è stata tesaurizzata e penso abbia visto poche mani. Non voglio prendere in considerazione il loro valore economico, in questo momento non interessa. Voglio invece soffermarmi sulla capacità che ha la prima e la seconda di raccontare e far ben leggere il lavoro fatto da Romagnoli e Motti. Già di suo la "Biga", a mio avviso non è una delle meglio monete di Vittorio Emanuele III, purtroppo se ne apprezza la bellezza, modesta a mio avviso, solo in conservazioni molto alte. Renato
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  17. l'ho saputo solo oggi Borsa scambio del collezionista sabato 20 settembre 2014 Week end dedicato al collezionismo, al Palazzo delle Esposizioni di piazza Guido Guerra. La manifestazione, giunta alla XXIV edizione, è organizzata dal Circolo filatelico numismatico empolese con il patrocinio del Comune di Empoli. Chiudi Programma della giornata: ore 7.30 apertura ai soli commercianti ore 9.00 apertura al pubblico della mostra ore 11.00 intervento della professoressa Patrizia Vezzosi e premiazione dei vincitori del concorso rivolto alle scuole medie ore 15.30 riunione dei Circoli Filatelici e Numismatici della Toscana ore 19.00 chiusura Borsa scambio del collezionista domenica 21 settembre 2014 Week end dedicato al collezionismo, al Palazzo delle Esposizioni di piazza Guido Guerra. La manifestazione, giunta alla XXIV edizione, è organizzata dal Circolo filatelico numismatico empolese con il patrocinio del Comune di Empoli. Chiudi Programma della giornata: ore 9.00 apertura Borsa Scambio del Collezionista ore 18.00 chiusura manifestazione
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  18. 1 punto
  19. @@mper.....bravissimo, trovi scritto tutto nel 1° Bollettino del Circolo: ;) Napoli lì 20 Febbraio 1856; Lettera del Ministero delle Finanze inviata al Direttore Generale dell’Amministrazione delle Monete: “ poiché Ella ne faccia verificare il conio manifestandone poscia a questo Ministero i risultamenti, le fo tenere condizionati così come mi son pervenuti due pezzi di dodici carlini coniati nel 1855 e ritirati dal Controloro di Barletta da una quantità di ducati 200, che portava il Cutter toscano (la Fenice) proveniente dall’Elba e da Malta”; Risposta : “eccellenza, in pronta esecuzione degli ordini di V.E. contenuti nella ministeriale dei 20 di questo mese n. 503, mi sono recato questa mane nel locale della zecca ed ho chiamati in mia presenza il “Controloro” ed i due incisori Don Luigi Arnaud e Don Scipione Catenacci per provvedere alla verificazione delle due monete di Grana 120, che V.S. a tale uopo si degnava rimettermi; tutti e tre han riconosciuto la legale coniazione delle medesime qui eseguita ed anzi, il Sig. Arnaud ha soggiunto: che il menomo dubbio non poteva sussistere da poiché egli non solamente ravvisava sua nella incisione del ritratto del Re, N.S.; ma ancora alcuni segni d’impressione a lui particolarmente noti; il rovescio è antico perché fu costruito da Don Achille Arnaud, padre dell’attuale incisore”.
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  20. Mi fermerei al BB, lavata e lucidata. L'usura è evidente e il bordo ha dei colpetti. Questa va patinata, ci guadagnerà molto. L'inverno si avvicina, piazzala dentro ad un termosifone, in un bel panno di pura lava vergine :blum: ...la riprendi a primavera e posti nuove foto!
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  21. Ottimo! Considerate però che i minori di 18 anni e gli insegnanti di scuole medie e superiori (muniti di tesserino) non pagano. Tutti coloro che hanno un'età compresa tra i 18 e i 24 anni pagano solo quattro euro. Tutti gli altri pagano otto euro. ...................... soldi benedetti e ben spesi se consideriamo ciò che andremo ad ammirare. :hi:
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  22. @@eracle62 come sempre si fa desiderare :D
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  24. concordo con@@vickydog@@Legio II Italica@@skubydu piuttosto vorrei riflettere sul rapporto conservazione/rarita'. al contrario di@@cliff,ritengo la conservazione strettamente correlata alla rarita'....non si puo pretendere sempre la luna.,ci sono delle tipologie particolarmente rare dove non possiamo andare oltre il BB sempre se vogliamo monete vere. :pleasantry:
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  25. l'incisore dovrebbe essere Andrea Cariello.
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  26. ciao, vedo che hai messo le stesse due monete del 1807 che possiedo io. A quanto pare facciamo la stessa collezione. p.s. Anche se il sovrano è sempre lo stesso, non si chiama più Francesco II del SRI. Dopo aver dichiarato decaduto il SRI, si è proclamato imperatore d'Austria e come tale è Francesco I°. :rolleyes:
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  28. Ho trovato questo 2 euro borghesi circolato in rete
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  29. Anche io considero questa moneta tra le meno belle,inoltre mi da sempre la sensazione che vi sia una sproporzione tra i cavalli e la biga, come se la biga fosse stata inserita a forza nello spazio rimasto dopo aver messo i bei cavalli.
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  30. In realtà fra i magistrati monetrari, il nostro Sesto Pompeo, è propro del 137 a.C.
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  31. A me la prima piace da morire.....al rovescio è uno spettacolo...... Le monete devono patinare altrimenti si devono comprare con meno anni sulle spalle...... Non mettere nessuna moneta a bagno mai.......
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  32. L'Italia siamo tutti noi. Se ognuno nel suo piccolo fa qualcosa per migliorare, migliorerà tutto. Forza Italiani muoviamoci! W la numismatica! :D Arka
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  33. Buongiorno a tutti!!! Volevo un parere sulla conservazione di questa moneta vi ringrazio!!!
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  34. @@numa numa, non vorrei stufarvi ma qui abbiamo ,per me, una ennesima prova che questi avvallamenti circolari non sono dovuti al " risucchio " ma ad una pressione di un anello . si vede una sbavatura con rialzo del metallo non possibile in un risucchio.
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  35. Le foto sono troppo piccole per giudicare, pare attorno allo SPL, difficile dire se con qualcosina in più o in meno... La patina a me non piace, ma quelli son gusti... a me piacciono omogenee e soffuse, non così che pare che il re abbia la psoriasi. Se a te va bene con quella patina, il prezzo mi pare buono.
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  36. @@TONDELLO... Prova a guardare qua... http://www.lente-ingrandimento.it/Schweizer-Optik-/?XTCsid=09cdfbf8ee22fc4827b694cb9c1d65b3 Ciao
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  37. @@Sanni diciamo che mi sono trovato al posto giusto al momento giusto per questa moneta...il merito è stato tutto di @@francesco77 :D @@Rex Neap qualche mese di relax ci voleva, ora si torna alla riscossa :P comunque sotto la P è una frattura di conio. Domani faccio delle belle foto con la fotocamera anche a questo dettaglio Gaetano
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  38. In effetti... Se ne era già discusso:
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  39. Le monetine messe da parte alle casse il più delle volte sono centesimi che non vengono ritirati come resto dai clienti. Succede non di rado. Bah... cose che comunque non capisco. E non lo dico da collezionista, ma come uno che mette le mani anche in una pozzanghera per raccogliere un singolo centesimino. D'altronde sono dell'idea che chi disprezza il piccolo non è degno del grande.
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  40. @@apollonia Cercando ho trovato tra i miei libri "Atti del VI convegno del centro internazionale di studi numismatici; Napoli 17/22 Aprile 1977--pag. 400 comprese tavole e bibliografia. Qui ci sono interventi di PRICE sulle monete di SELINOUS da pag 79 a pag 90.; il volume ha 400 pagine circa con tavole ecc.L'intervento è in inglese per ora ti invio in scansione le prime due pagine ---se ti interessa ti invierò anche le altre. saluti Pietro
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  41. Erano commemorativi ma circolavano, peraltro con tirature anche elevate, nell'ordine dei milioni di pezzi. Sono stati effettivamente ritirati dalla circolazione nel '98. Inoltre mi ricordo la Germania con i 5 marchi fino al 1974, la Francia con i 5 franchi che hai citato tu, i 10 franchi fino al '73 e i 50 franchi di fine anni Settanta. Queste monete circolavano davvero, si potevano ottenere come resto, anche se finirono tesaurizzate quando il franco si svalutò. Per quanto riguarda le 500 lire, mi è stato riferito che al principio degli anni Settanta erano già praticamente scomparse dalla circolazione.
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  42. @@Luca-AT mi sei piaciuto per come sei partito sul forum, 30 anni, quindi per noi ancora giovane, inizia a studiare la sua identità Asti, e dopo soli 6 post dimostra di saper riconoscere i denari di Asti e di avere letto e girato molto per documentarsi.....credo che tu debba essere incentivato sulla strada che stai intraprendendo anche con personalità. Quindi spero di leggere altro di tuo su Asti, Frinco o altro, non nasciamo sapendo tutto, è un cammino graduale, lungo, faticoso, che se lo seguirai, ti darà soddisfazioni. Sul forum ormai è stato scritto di tutto e di più, vedi anche la bella discussione su Frinco, però se ne può riparlare sempre giustamente....se no che ci staremmo a fare qui ancora.... Un consiglio per finire per qualunque zecca tu decida di studiare è fondamentale leggere più fonti bibliografiche possibili, il consiglio è di procurarsi il libro di Lucia Travaini " Le zecche italiane fino all'Unità ", qui troverai per ogni zecca delle schede su ogni monetazione e cosa più importante la relativa ampia bibliografia, per Frinco per esempio c'è una bella sezione curata dal bravissimo Luca Gianazza. Non sempre le fonti bibliografiche sono facilmente reperibili, in questo per esempio le biblioteche aiutano e importante sarebbe secondo me, se la passione continuasse, iscriversi alla Società Numismatica Italiana di Milano, lì con una visita troverai quasi tutto e potrai portarti a casa da leggere i libri che ti interessano. Spero di esserti stato utile e penso che il tuo percorso debba essere incoraggiato, spero di leggerti presto qui sul forum, magari ancora su Asti o perchè no Frinco, Mario
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  43. Ordinati 3 pezzi. Grazie @@Luca Tecnorete che ha segnalato la disponibilità delle coincards :good:
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  44. Non e facile x un inesperto! Piano piano imparero ...
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  45. Ricordo qualche anno fa ad un convegno all estero che alcuni personaggi proponevano bronzi imperiali "nature" a commercianti e privati a medie di 100 euro. Risultato nessun interesse. Questo perché il mercato vuole il prodotto finito salvo poi giudicare chi ha eseguito la pulitura. Diciamo pure che i bravi restauratori sono veramente pochi e in linea di massima oltre oceano ci sono dei veri criminali. A parte il vespasiano stravolto sulle altre non mi sembra di notare delle mostruosità
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  46. Ed infine, eccola qui! Taglio: 2 euro Nazione: Principato di Monaco Anno: 2009 Tiratura: 250.000 Condizioni: BB Città: Varese Note:
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  47. Me ne andavo … “bordeggiando, bordeggiando” …nei caruggi dei Doria quando sentii uno strano suono, sembrava un lamento, non veniva da lontano e la mia curiosità provò a cercare da dove provenisse …mi accorsi che veniva da un negozio …ben noto a molti di voi …dove si effettuano le aste di Ghiglione … Era il pianto di un grifo che, racchiuso nella bustina si dibatteva per spiccare il volo …riuscii a capire che era umiliato e offeso: “Ma come? –diceva nella lingua dei grifi che vi traduco per vostra comodità – Sono così bello, con tutti quei puntini, e nessuno mi ha preso all’ultima asta”, era ancora lì, invenduto, non si era offeso così tanto dal 1815 quando i genovesi chiesero al Re sabaudo la concessione di usare l’antico stemma, con i grifi, appunto, che reggono lo scudo con la croce rossa in campo bianco e il Re sabaudo rappresentò i due grifi con la coda fra le gambe, si dice “in segno di sottomissione e perduta indipendenza” andando a prendere tra tutti i grifi esistenti quelli delle monete con lo “scudo nuovo” che dal 1793 in poi li aveva rappresentati così. Insomma è stato amore a prima vista, purtroppo non sono un bravo fotografo e non riesco a farvi vedere la “profondità” dell’incisione …ma accontentatevi. Ora è libero nel suo vassoio e svolazza che è un piacere… ed è anche un po’ meno offeso, in fondo lui ha la coda ben sinuosa e, all’epoca sua, Genova era grande e orgogliosa. Ve lo evidenzio con uno dei miei disegnini così che possiate apprezzarlo anche dalla fotografia.
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