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  1. francesco77

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/09/14 in tutte le aree

  1. A conti fatti mi è costata poche decine di euro ma onestamente avrei speso anche qualcosina in più per averla. Sono quei pezzi che ti attraggono e che ti fanno dimenticare " l'aspetto economico " della numismatica ( altrimenti non sarebbe solo un business? ) facendoti piuttosto focalizzare sulla storia che una moneta porta con sè o sul traguardo che, da piccolo collezionista, hai raggiunto. Sono sicuro che ognuno di noi faccia questo tipo di ragionamento con alcune monete che, per un motivo o per un altro, ha più a cuore ed a mio parere sono proprio queste monete a tener viva in noi la passione per questo splendido HOBBY. Buona giornata a tutti, saluti :)
    4 punti
  2. Chi non ha mai avuto a che fare con la nostra "passione" o "scienza" crede che la numismatica sia una sorta di patologia virale o sintomo di malessere fisico (confuso forse con il termine "asmatico" o amenità varie). Una volta un amico di famiglia mi presentò ad una sua conoscenza: " ........ ti presento il mio caro amico Francesco .......è un numismatico..." e lui, guardandomi con aria penosa "ah, mi spiace tanto, è da molto che lo sei...?". :rofl:
    4 punti
  3. Direi che è ora di finirla con queste polemiche futili e infantili. Questo forum va avanti con il contributo di molte persone che, gratuitamente, tolgono tempo al loro lavoro e ai propri affetti. E' il caso di sottolinearlo e di ricordarsene sempre prima di avanzare pretese, che in questo caso risultano anche irragionevoli. Sulla assurda richiesta di scuse poi...è meglio se non commento.
    3 punti
  4. Ma il giovane Paperone non si perde d'animo Che mi serva di lezione! La vita è piena di lavori duri, e ci saranno sempre dei furbi pronti a imbrogliarmi! Bene, sarò più duro dei duri e più furbo dei furbi...e farò quadrare i miei conti! Dopodiché si lancia alla ricerca di un nuovo cliente, mentre suo padre, poco lontano, commenta Ho la sensazione che questo sia l'inizio di qualcosa di GRANDIOSO! Per noi, è l'inizio di una nuova storia, nella quale cercheremo di ripercorrere le tappe di una "moneta da nulla", quella americana da 10 centesimi meglio conosciuta come "DIME". Dai primi campioni, coniati quasi clandestinamente in una cantina con l'argento fornito dalla famiglia Washington, alla moneta "orfana" del 1844, dalle "dime novels" alla "marcia dei dimes", dalla raffigurazione (presunta) di un dio, alla firma (anch'essa presunta) di un dittatore...e molto altro ancora, attraverso 220 anni di storia. Tutto questo, naturalmente, senza avere la presunzione che la nostra storia sia GRANDIOSA come quella di Paperon de' Paperoni, perchè in fondo...it's only a dime! petronius
    3 punti
  5. Gentile Odjob, in primis, i problemi che Lei riscontra non mi pare siano ricorrenti. In secondo luogo, chi vuole aprire una discussione su un'asta potrebbe avere l'accortezza di controllare se non sia già visibile ed aperta da altro utente. Ben vero che c'è chi le seleziona altrettanto vero che può accadere un errore. Il mese cui Lei fa riferimento è agosto ed in tutta franchezza ed onestà in vacanza molte volte si hanno altre forme di svago oppure, di difficile connessione a linee wi-fi e, quindi non è detto che l'ammissione della discussione in chiaro sia simultanea; non essendo un farmaco salvavita, un giorno eventualmente di ritardo non è la morte presunta di alcun collezionista. Quanto all'organizzarsi economicamente, conoscendo bene questo lavoro le garantisco che le offerte vengono formalizzate, per l'80%, negli ultimi cinque giorni antecedenti all'asta. A monitorare la sezione, oltre allo scrivente c'è più di una persona tra cui Amministratore e Vice, può essere che questo generi confusione, mi creda (se non lo vuole fare fa poca differenza) che è un impegno tutt'altro che trascurabile ed un "controllore" solo per una selezione così delicata è compito improbo. Personalmente sono propenso ad unire discussioni doppie che portino un minimo di rilievo per interventi, altrimenti preferisco chiuderle. Ho autorizzato la discussione proposta da Luigi78 dopo aver fatto scorrere quattro pagine, mi sembrava strano che nessuno l'avesse già proposta. Fatto ciò ho dato il via libera. Ieri ne è stata autorizzata una seconda, non so da chi ne per come ma la cosa si risolve in un secondo chiudendola. Mi collego tutti i giorni, è un impegno, dato che la mia esistenza non ruota attorno alla sezione Aste, e come tutti abbiamo altri precisi impegni giornalieri. Per l'asta di Varesi nel giro di due ore ci sono state 3 richieste, mi pare non ci siano stati problemi anzi c'è chi ha ringraziato ... questo per il discorso di "chi più ne ha più ne metta". Per concludere La ringrazio per l'invito di "fare come ci pare", lo avremmo fatto comunque.
    3 punti
  6. Per me somiglia molto di più a Nerone che a Galba. Se avessi visto quel ritratto completamente consunto, solo dal profilo avrei detto Nerone.
    3 punti
  7. Salve. Avevo postato questo gettone in ‘Medaglistica” http://www.lamoneta.it/topic/112893-medaglia-di-farmacia/ ritendendolo una medaglia pubblicitaria della farmacia Zambeletti di Milano in quanto provvisto di un occhiello. D/ Libro di Galeno, coppa e serpente con fascia a Z con la scritta “FARMACIA ZAMBELETTI MILANO”. In esergo SJ (Stefano Johnson) R/ Stemma con sopra un elmo, contornato da fronde e in basso da un nastro con la scritta ZAMBELETTI; sul bordo IN . FERRI . ARSENIATO . SANITAS Bronzo: 4,957 g ; 27 mm. Ho visto poi che si trattava di un gettone in quanto l’occhiello serviva a cucirne uno ad ogni estremità di tre nastri di cotone di circa 45 cm di lunghezza, che portavano stampati uno i dodici mesi dell’anno, uno i numeri da 1 a 31, cioè il massimo numero dei giorni in un mese del nostro calendario, e uno i sette giorni della settimana. Con questi tre nastri si assemblava un calendario molto particolare, in cui la coppia di gettoni cucita alle estremità di ciascuno di essi serviva a bilanciare e far scorrere i nastri dei numeri e dei giorni giorno dopo giorno. Vedrò di documentare in seguito i tre nastri ‘gettonati’ con questa insolita funzione dei gettoni oltre a quella pubblicitaria. apollonia
    2 punti
  8. ...è solo un decino, una moneta da nulla Eppure, è su questa moneta da nulla che un giovane papero ha costruito la sua fortuna, fino a diventare il papero più ricco del mondo, come ci racconta Don Rosa Il primo soldino guadagnato col mio lavoro! Ma quel soldino, guadagnato lucidando scarpe, era una moneta americana, inutile in Scozia, dove viveva il giovane protagonista di questa storia Aspetta! Questa è una moneta americana! Un DIME! Quell'imbroglione mi ha ingannato! petronius
    2 punti
  9. Leggendo l'articolo di: Albizzati C., Varietà di Museografia Numismatica, Numismatica, Santamaria Anno VII, Roma 1941, pag. 1-5. che già mi aveva ispirato la discussione sul falso sesterzio di Otone, incautamente acquistato dal Museo Nazionale Romano per la somma di 6000 lire…. ho trovato anche un interessante retroscena che riguarda una delle più famose e belle monete di Taras, con la bellissima testa femminile di Satyra circondata da corona di foglie di olivo. L'emissione è descritta sul Fischer-Bossert, al n. 130, che riporto in scansione: Quindi attualmente si conoscono in tutto 7 esemplari. L'ultimo ad essere comparso era quello della famosa raccolta Moretti, nell'asta NAC 13 (corrispondente al pezzo a) di Fischer-Bossert 130): Poi c'è l'esemplare Luynes 268 a Parigi (esemplare e) di FB 130): e l'esemplare che era della collezione di Vlasto (Vlasto 154) poi venduto da MuM di Basilea 8/1949, 701 e mai più ricomparso (esemplare g) di FB 130): Riporto sotto le frasi dell'articolo di Albizzati che racconta le vicende di un altro esemplare, corrispondente al b) di FB 130, ma che doveva essere appartenuto in origine alla collezione Brera di Milano (!!!): L'articolista accenna di avere scoperto che si tratterebbe dello stesso pezzo Jameson 2389. Ecco la sua immagine sul volume IV del catalogo della collezione Jameson (stampato nel 1932): In effetti sembra essere lo stesso esemplare. Tuttavia, se si legge bene il catalogo Jameson, al n. 2389 accenna che forse proveniva dalla collezione Torremuzza (col punto interrogativo !!!). Come faceva un esemplare Torremuzza a finire alla collezione Brera di Milano…? Resta quella vecchia traccia nel manoscritto del 1864 che catalogava tutte le monete della collezione Brera a quel tempo e questo statere figurava al n. 379. Resta il fatto, facilmente accertabile, che il Garrucci, tav. XCVII, n. 22, disegnava questo esemplare, definito "della collezione Brera" !! Non so quando morì il collezionista Robert Jameson e quindi se aveva la possibilità di rispondere alla domanda sulla provenienza della sua moneta, che gli era stata rivolta da Albizzati. Il fatto che lui abbia citato come forse proveniente dalla collezione Torremuzza puzza molto: forse si era creato un antico pedigree per distogliere l'attenzione da una possibile provenienza dalla collezione pubblica milanese. Sembra proprio che sia un esemplare misteriosamente sparito, forse tra il 1927 a il 1931, dalla collezione Brera di Milano e finito nella collezione Jameson. Si vede che nemmeno al tempo del fascismo c'era una sufficiente attenzione verso il proprio patrimonio numismatico nazionale…. Questo esemplare fu venduto nel 1946 al famoso collezionista portoghese Calouste Gulbenkian e ora giace nella meravigliosa raccolta nel museo di Lisbona. Ecco l'immagine tratta dal Gulbenkian: Dal Corpus di Fischer-Bossert sembra quindi che l'unico esemplare ancora presente in una raccolta italiana sia quella della collezione Gagliardi, ora nel Museo Orsi di Siracusa. Ovviamente manca la sua fotografia e chissà quando aspetteremo…..
    2 punti
  10. @@Exergus,ho fatto un errore: pensavo che quelle non fossero incrostazioni,ma vere e proprie fratture e smagliature. Però io non invio messaggi per aumentare il mio rango, proprio l'unica cosa che non mi importa! Comunque la prossima volta ci penserò due volte ed osserverò meglio la moneta.
    2 punti
  11. Ciao, non so se ti possa servire, io ho e potrei passarti il file di excell di: Aurei romani ( primo impero da Augusto a Gordiano III) nr 2.390 passaggi di aste dal 2001 al 20111; Monetazione decimale aurea ( Lire 5/10/20/50/100) di Pio IX 230 passaggi dal 2005 al 2011; Monetazione aurea dello Stato Pontificio dal XIV secolo al pontificato di Paolo III compreso ( fiorini, ducati, loro multipli, scudi ) nr 9.215 passaggi dal 1892 al 2012; saluti TIBERIVS
    2 punti
  12. Ti ringrazio :) Visto che siete un po' ad aver scritto, ora vi annoio spiegandovi il motivo dell'acquisto (qualcuno forse lo saprà già, se si ricorda di mie vecchie discussioni :D ). Raccolgo monete romane in cui è possibile individuare i primi simboli cristiani (e aggiungerei anche i presunti tali, come nel caso della moneta in questione). Ticinum ha coniato una serie di monete, nel 316 e 318-319, recanti come simbolo di zecca nei campi una croce greca. Alcuni hanno ritenuto plausibile che questi simboli potessero essere riconducibili all'operato di qualche funzionario della zecca di fede cristiana. A supporto di questa tesi vi sarebbe il fatto che a Ticinum, in quegli anni, era presente un'importante comunità cristiana. Diciamo che una croce in una moneta di Ticinum effettivamente può dar da pensare, ma io la ritengo un semplice simbolo. Certo, se avessero utilizzato una X come in molte altre monete del periodo non ci sarebbe stato il dubbio! Però penso che non ci siano prove sufficienti per considerarlo un simbolo con qualche valenza religiosa (ed è questa la teoria che va per la maggiore). Le altre monete incriminate potete trovarle in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/105798-costantino-ric-vii-ticinum-86/ Saluti, Matteo :)
    2 punti
  13. Don Rosa, l'artista disneyano che con la sua monumentale Saga di Paperon de' Paperoni (The Life and Times of $crooge McDuck) ha dato nuova vita al personaggio creato da Carl Barks, ci dice anche con precisione che tipo di dime è la moneta che sarebbe diventata la "Numero Uno" di Zio Paperone. Un Seated Liberty del 1875, proprio come questo petronius
    2 punti
  14. Bellissima iniziativa, speriamo che tuo nipote si appassioni e continui. Ricordati, per il futuro, che quando si prendono spunti da qualsiasi fonte: forum, giornali, libri, riviste, internet ecc... è sempre meglio riportare in calce l'origine da cui si è preso quello che è stato scritto. In questo caso sarebbe stato corretto riportare in fondo: Bibliografia - lamoneta.it.
    2 punti
  15. Ciao @@Giovanna e tutti,prova a dire la mia su questo gettone. Vorrei partire dal gettone del post 187 "Impresa viveri f.lli Cassanello fu Pietro". Come già identificato da @@apollonia,abbiamo Francesco Tomaso Cassanello figlio di pietro che una volta finita l'impresa garibaldina,nel 1870 torna a Genova nella bottega del papà Pietro e ne continua l'attività con i fratelli nel negozio denominato "pastificio alimentare" in Genova ingrandendo sempre più l'attività. Nel 1921 abbiamo un cambio di denominazione in "Cassanello e figli";questo gettone "impresa viveri" molto probabilmente veniva usato in cambio di 5 centesimi di pasta o simili. Passano gli anni,arriviamo nel 1926 a genova viene fondata la S.S.S. Società Saccarifera Somala da Cassanello P. in rappresentanza del "consorzio nazionale zuccheri". Scusate il salto ma vi dovevo portare in SOMALIA! Piccolo salto indietro....nel 1920 nasce sempre in Somalia il villaggio "duca degli abruzzi" detto Villabruzzi dove materialmente viene costruito il primo zuccherificio coloniale italiano (che fa parte della s.s.s di Cassanello) si insediano poco alla volta molti coloni italiani fino a contarne alcune migliaia nella seconda metà degli anni 30 e il duca (Luigi Amedeo di Savoia-aosta) vi realizza tutte le strutture sociali tra cui-importanti per questa ricerca-spacci vari,il bazar e il mercato italiano. Possiamo pensare ad un utilizzo del gettone di Giovanna,simile a quello dei fratelli Cassanello (ora probabilmente in somalia) cioè veniva usato in cambio di merce. Abbiamo notizie certe di 2 gettoni somali uno di simile utilizzo già apparso nel sito(non ricordo dove) che recita nel rovescio "Azienda cesare maria Devecchi Kaitoi somalia italiana buono per 50 bese" con al dritto appunto la scritta 50 Il secondo gettone già identificato da @@sandokan nel tread "gettone bar nazionale di mogadiscio" ci porta ha scoprire la ditta che li ha realizzati entrambi:C.Villarboito torino diventata successivamente f.co villarboito e figli come recita l'insegna del negozio...non e dato sapere se il gettone di giovanna è stato prodotto in questo storico negozio di"incisori metalli"di Torino ormai chiuso da anni. Più concretamente analizzando il rovescio del gettone di giovanna si trovano molte analogie con l'antico stemma Somalo del 8 giugno 1919 (uno scudo diviso da una linea tratteggiata dove nella parte alta troviamo un leopardo con sopra una stella a 5 punte e nella parte bassa troviamo due stelle a 6 punte)elementi entrambi presenti nel gettone. La famosa j(la lingua somala non ebbe un alfabeto ufficiale fino al 1972)secondo me è voluta e oltre a essere "accomodante" verso la popolazione locale si collega direttamente con la stella a 6 punte(come detto da altri utenti) che a sua volta si collega con la religione dei somali,quasi tutti musulmani. Seguendo il ragionamento tenuto con gli altri gettoni somali si può affermare che 20 sia il valore riferito alle bese. Io direi,semplicemente, un gettone del valore di 20 bese, utilizzato in somalia tra il 1920 e il 1940,nato da un idea di italiani che in patria avevano già adottato questo "sistema" vedi Cassanello. Saluti.
    2 punti
  16. Poverino...Il messaggio che voleva trasmettere era bel altro secondo me rispetto a quello che la conduttrice gli ha cavato dalla bocca con 2 numeri in croce. Secondo me era opposto. Lui voleva dire a quelli a casa: non valgono quasi mai un granchè (o nulla) perchè a casa nelle monete rimaste non li trovate in fior di conio. Quello che è arrivato alle persone a casa è: avete un tesoro in casa. Non a caso il titolo dietro. In questi casi (come nel 99 percento delle volte) sono felice di non possedere una TV!
    2 punti
  17. L'intervento di Gigante è stato di un paio di minuti ed ha parlato per pochissimi secondi. Nella TV ci sono determinati tempi da rispettare ed in questo caso la Numismatica non è stata rispettata. --Salutoni -odjob
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  18. dopo tanti rotolini aperti ecco una gran gioia: Taglio: 50 cent Nazione: Olanda Anno: 2004 Tiratura: 300.000 Condizioni: BB++ Città: Piea Note: Ps: dalla gioia mi ero dimenticato di mettere la foto :D
    2 punti
  19. Riportiamola su che è meglio......................
    2 punti
  20. Ciao @@Matteo91, per me è solo un conio stanco, fatto che capita anche con gli antoniniani del III° secolo. Ti saluto
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  21. Mi sono accorto solo ora che il mio post col 50 cent San Marino 2014 trovato nei giorni scorsi ha avuto parecchio successo, Grazie a Tutti......................... :D
    2 punti
  22. Ex asta Civitas Neapolis, Varesi 42, novembre 2003.
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  23. Potresti fare lo stesso ragionamento anche sulla corona d'alloro. Otone non l'ha mai avuta ne sull'oro ne sull'argento.
    2 punti
  24. La risposta alla tua domanda è al punto 4 delle f.a.q. del vaticano, non ti metto il link così ti "obbligo" a cercarla :blum:
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  25. Fantapolitica... Ma tu credi che la Russia intervenga in Ucraina perchè l'Ucraina è "in mano ai nazisti" o qualche altra favoletta demente della propaganda di guerra? L'Ucraina è finita in questa situazione perchè non ne voleva sapere di entrare nella sfera d'influenza russa, cosa che non è stata provocata da complotti americani che hanno appoggiato la rivolta neonazista contro il governo Janukovich, o qualche altra idiozia simile, ma era un problema in incubazione da un pezzo. Cosa ti dice che il nostro buon Vladimir con la sua strategia generale d'influenza e divide et impera si fermerà lì una volta finito in Ucraina? Lui che parla di "nuovo progetto per l'integrazione dell'Eurasia" e di "comunità armoniosa di economie da Lisbona a Vladivostok". Devo tradurre dal politichese all'italiano queste belle frasi o arriviamo ad afferrare cosa ci sta sotto? Col discorso del "Putin di turno" constatavo che siccome a molti il sistema che governa la Russia va bene e in Putin vedono una specie di eroe liberatore salta spesso fuori il ragionamento che ben venga "la comunità armoniosa" di chi in inverno rimarrà al freddo se non farà come piace al nostro Vladimir-faccio-spaccare-la-testa-a-chi-mi-intralcia (riferimento al deputato della Duma che ha scoperto i funerali nascosti dei soldati russi morti in Ucraina)... del resto noi italiani siamo esperti nell'arte della genuflessione al potente di turno. "Franza o Spagna, purchè se magna" e baciamano a Vossignorìa. A questo punto forse avrai pensato che sono "filo-americano" perchè non sostengo Putin che è tanto buono e ci vuole tanto bene (ma chiuderà i rubinetti del gas se ora o domani facciamo i bimbi cattivi): sbagliato. Io sono un sostenitore dell'unità e indipendenza europea, cioè dell'essere padroni a casa nostra e decidere cosa fare senza essere soggetti alle paturnie degli USA o del primo fascistoide che va al potere in Russia con l'idea d'allargarsi gradualmente oltre i confini del suo paese, che sia annettendo territori qua e là o cercando di tenere appesi per i testicoli gli altri col gas. Poi, se vogliamo ridurre tutto quanto al discorso gas (ma il gas lo produce solo la Russia al mondo?) e i danni per le sanzioni facciamo pure, ma facciamo politica da bar. Dico io, non sarà il caso di perseguire una politica d'indipendenza (ci fa così paura questa parola?) energetica come hanno fatto i gran cattivoni USA, o almeno di maggior differenziazione dei fornitori, o quest'idea di dover impostare la nostra esistenza in funzione del gas russo o il petrolio arabo ci esalta così tanto? Meglio così, se no sarebbe noioso :blum: Quanto ai movimenti neonazisti entrambe le parti ne fanno ampio e voluto uso nelle proprie milizie (l'Ucraina combatte molto anche lei attraverso i miliziani e la Guardia Nazionale oltre che con le forze regolari), quindi è un discorso che alla fine non ha senso. Ne troviamo a volontà da entrambe le parti sfruttati come soldati o agitatori. Prima di pensare allo scacchiere mediorientale pensiamo a quello europeo e al fatto che la UE non esiste come entità unitaria in grado di gestire i propri interessi come vuole, invece di correre puntualmente a mendicare la protezione degli USA con la loro fissa di voler fare i guardiani del mondo o masturbarsi al pensiero dello zar Putin e il suo mitico gas. Ma forse era meglio Gheddafi a cui si baciava umilmente la mano e si consegnava qualche miliarduccio ogni tanto perchè Vossignorìa non ci sommergesse d'immigrati e ci concedesse il suo prezioso petrolio, mentre la miccia della polveriera libica sotto il buon dittatore arrivava all'ultimo centimetro (la Libia sarà anche stato il "paese più ricco d'Africa" nelle statistiche, ma alla gente di soldi ne arrivavano ben pochi). Franza o Spagna, purchè se magna e il gas non manca!
    2 punti
  26. @@Atletica, cerco di aiutarti... :pleasantry: Il risultato non ufficiale di agosto è: 1) Nando 12 ( 50 Cent Olanda 2007, 50 Cent S. Marino 2007 e 1 Euro S. Marino 2013 per un tot. di tirature di 1.167.906) 2) Arciduca ( 2€ San Marino 2013, 2 € S.Marino 2013, 2 € S. marino 2012 per un tot. di tirature di 1.997.497) 3) Daniele 90 ( 2 € CC S. Marino 2007, 1 € Monaco 2001, 1 € Monaco 2014 per un tot. di tirature di 2.132.600) 4) Medusa 51 ( 1 € S. Marino 2013, 50 Cent S Marino 2014, 2 € CC Monaco 2013 per un tot. di tirature di 2.517.611) 5 Rossano ( 1 moneta soltanto, 2 € Malta 2013). Ovviamente non sono i risultati ufficiali, ma uno spunto perchè tutti possano capire circa la loro posizione.
    2 punti
  27. Parto dal principio che non sono un tecnico, potrò anche sbagliare, ma.... Io non vedo nessuna traccia di montatur, ripeto potrò sbagliarmi.
    2 punti
  28. Vorrei raccontare un episodio che accadde negli anni ’30-40. C’era una famosa studiosa di monete romane, Lorenzina Cesano, che ebbe modo di esaminare sul mercato antiquario un sesterzio inedito di Otone (quando si sa che questo imperatore non coniò nessuna moneta di bronzo per la zecca di Roma, ma solo come emissioni provinciali ad Antiochia ed Alessandria). Nel suo lavoro poi pubblicato, di ben 25 pagine: Cesano S.L., Sesterzio unico e inedito dell’imperatore Ottone, Atti e Memorie dell’Istituto Italiano di Numismatica, vol. 6, Roma 1930, p. 117-133 cercò di confermare l’autenticità di questo inedito sesterzio: D/: IMP M OTHO CAESAR AVGVSTVS [TR P] Testa laureata di Otone a destra R/: VICTORIA AVG S C Vittoria a sinistra con corona e palma g. 21,80 mm. 33-34 Circa la provenienza della moneta, la studiosa ha appurato solo che veniva da Roma ed era stata rinvenuta in parte illeggibile per incrostazioni e che solo dopo una buona ripulitura si poté leggervi il nome di Otone. Lei era sicura della sua autenticità ed ecco come si esprimeva: “esso è … coperto di uniforme ed omogenea patina verde scuro, cristallina; scheggiato superficialmente nel segmento inferiore, sotto il collo del ritratto e al bordo, lascia intravvedere il metallo cristallizzato dell’interno. Il pezzo è stato ribattuto ai bordi, i quali si rialzano sensibilmente sui due piani del diritto e del rovescio, dando al pezzo una duplice leggera concavità che ne diminuisce il diametro, onde assume l’aspetto dei pezzi antichi a bordi ribattuti, ben noto ai numismatici.” Poi analizza i tipi. Per il diritto sostiene che un antico incisore ha inciso un nuovo conio per Otone, utilizzando un vecchio conio di Nerone imberbe e lo ha ritoccato esclusivamente nella capigliatura, eliminando soprattutto le lunghe ciocche sull’occipite e sul collo, per modificarla al fine di avvicinarsi alla nota parrucca di Otone. Per il rovescio il tipo è stato elaborato sulla base di noti aurei e denari d’argento di Otone con la Vittoria: da UBS 78/2008, 1536 Per il resto la Cesano fa solite disquisizioni accademiche, che qui non interessano, salvo che poi conclude che si è di fronte all’unica testimonianza di un reale sesterzio a nome di Otone, al di fuori delle numerose falsificazioni che furono perpetrate già dai tempi del Rinascimento, specialmente ad opera di Giovanni Cavino (detto il Padovano). Circa l’assenza di emissioni note di bronzo per la zecca di Roma sotto il regno di Otone, molto è stato discusso. Infatti a diversi studiosi è apparso strano che Otone, a differenza del suo predecessore Galba e del suo successore Vitellio, non avesse coniato a Roma alcuna moneta enea. Le ragioni probabilmente risiedono semplicemente nel fatto che al suo tempo ancora circolava una enorme quantità di bronzi emessi dai precedenti imperatori delle famiglie Giulia e Claudia. Questo rese al momento superflua, almeno nei soli 95 giorni del suo regno, la coniazione di sesterzi e di altri nominali di bronzo a nome di Otone, preferendo la coniazione di aurei e di denari che servivano alle sue fedeli truppe. Probabilmente, se fosse tornato a Roma da vincitore contro il nuovo avversario, Vitellio, avrebbe iniziato a coniare anche i bronzi. Un altro fattore da tenere conto è che la emissione di bronzi romani cade sotto la dipendenza del Senato romano e Otone era notoriamente inviso, almeno nei primi tempi, al Senato (come fanno capire chiaramente Plutarco e Tacito). Il suo potere era soprattutto in mano ai pretoriani (Svetonio fu esplicito a dichiarare che Otone spese circa un milione di sesterzi per corromperli: ogni pretoriano avrebbe ricevuto prima 10.000 sesterzi durante la congiura contro Galba e altri 50.000 sesterzi dopo la proclamazione a imperatore). Invece perse la guerra contro Vitellio e morì suicida nel 17 aprile 69 d.C., a 37 anni, a Brixellum (l’attuale Brescello, famoso per i film con Don Camillo e Peppone). Grazie alla comparsa di un successivo articolo: Albizzati C., Varietà di Museografia Numismatica, Numismatica, Santamaria Anno VII, Roma 1941, pag. 1-5. ho scoperto che la Cesano, dopo la pubblicazione del suo dotto articolo, fece acquistare il sesterzio di Otone dal Museo Nazionale Romano per la bella somma di 6000 lire (dell’epoca). “La buona fede del venditore era coperta dalla competenza di chi aveva deciso e autorizzato l’acquisto”. Albizzati rivela che Ludovico Laffranchi, noto studioso di numismatica imperiale romana, aveva mostrato seri dubbi sull’autenticità, sostenendo che la moneta “sarebbe semplicemente un gran bronzo di Galba, pasticciato da un cesellatore secondo la tecnica consueta di certi imbroglioni”. I principali indizi di frode erano: 1) Peso mancante: un peso di 21,80 è veramente scarso per un sesterzio d’epoca, che pesa di solito 27 gr. Trattandosi di un bronzo rilavorato, la diminuzione di peso diventa spiegabile, in quanto il bulino toglie e non aggiunge il peso). 2) Modellazione incongruente: il ritratto non è quello di Otone e la Cesano aveva giustificato come un conio di Nerone aggiustato per adattarlo al nuovo imperatore. La scusa appare modesta. “perché l’incisore “senatorio” avrebbe dovuto ridursi ad abborracciare uno sgorbio iconografico?.... Se l’incisore copiava un Nerone, come ha creduto la prof. Cesano, lo poteva copiare un po’ meglio. Qui, la mandibola e il mento hanno le forme tipiche dei ritratti di Servio Sulpicio, ed è assai più logico pensare a un Galba, ringiovanito per l’occasione da un cesellatore moderno: mi sembra ben difficile spiegare il fatto diversamente”. 3) Iscrizione sospetta, tanto nell’aspetto epigrafico quanto per la paleografia: “Sembra che all’incisore mancasse un criterio nel calcolare la distribuzione della formula epigrafica, pur tanto comune: non ha voluto rinunciare alle ultime cinque lettere di Augustus e gli è mancato lo spazio per la terminazione consueta di tre lettere, TR(ibunicia) P(otestas). La signorina [Cesano] le supplisce nella sua trascrizione, ma non vedo, sul metallo come mai ci potessero stare”. Inoltre “lo stile dei singoli segni, nell’epigrafe, è di una vacuità quasi infantile….. basta vedere quant’è incerto e mal condotto il cerchio dell’O e quanto meschino l’angolo dell’A , specialmente nel 1° del diritto, mancante della traversa, con aste ineguali e senza accenno di apice. Il modo poi d’appiccicar le lettere contro la testa, è semplicemente odioso e, per così dire, del tutto antiromano, ché il distacco tra figura e scritto, anche quando è minimo il solco, mette sempre in evidenza il senso profondo del chiaroscuro, peculiare all’arte di Roma, e rende maestosi anche i conii più rozzi”….. Resta interessante e istruttiva questa testimonianza su una vecchia contraffazione di Otone, che ha ingannato pure una studiosa del calibro della Cesano (della quale però dobbiamo dubitare circa le sue reali capacità di riconoscere vecchi falsi ed è noto il suo violento attacco, con argomentazioni basate solo sullo stile, contro l’unico aureo noto degli Italici, presente nel medagliere di Parigi, quando molto probabilmente è invece autentico….), fino a fare spendere dallo Stato una bella sommetta per averla nel Museo. Piuttosto sarebbe utile provare a capire come un moderno incisore abbia potuto ricavare un simile falso. Secondo il Laffranchi, ripreso da Albizzati, probabilmente era partito da un sesterzio di Galba come il seguente: Non so se la teoria della semplice rilavorazione di un sesterzio autentico di Galba possa spiegare tutto, ovviamente seguita da accurata ripatinatura (e siamo alla fine degli anni '20)…. Qualche parere?
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  29. Salve a tutti Sto portando avanti uno studio sulla variabilità del prezzo di un campione di monete d'oro (campione ancora in formazione) rispetto al valore di listino dell'oro, ai fini del completamento della mia tesi di laurea magistrale. Lo scopo sarebbe determinare l'elasticità del valore di tali monete rispetto alle variazioni del valore dell'oro. Il tutto da inserire in uno studio di convenienza su determinati investimenti alternativi da inserire in portafoglio, in ottica di diversificazione del rischio. Per fare cio dovrei risalire a diverse serie storiche di passaggi d'asta riguardanti le monete in questione. Se qualcuno fosse in grado di aiutarmi volendo condividere il proprio database di passaggi d'asta mi aiuterebbe infinitamente nel completamento di questo lavoro. So che sto chiedendo molto a chi ha costruito con fatica un database personale che custodisce gelosamente, ma se qualcuno di voi sarà disposto ad aiutarmi mi puo scrivere in MP. Purtroppo in cambio non posso fare altro che citare chiunque vorrà aiutarmi, ovviamente previo accordo, nei ringraziamenti e, se vorrà, fargli avere una copia del lavoro ultimato. Ringrazio infinitamente chiunque vorrà darmi una mano. Luca
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  30. Il Vespasiano è completamente reinciso ( lettere,capelli. ecc. ecc.) e stuccato ( punto 1,naso e gamba ) non ha senso comprare una moneta così stravolta,il Traiano oltre ad una lieve ripatinatura è più manipolato nel diritto ( fondi abbassati e lettere da ore 5 ad ore 9 dietro la nuca ) nel rovescio è stato solo pulito difatti, ho segnalato la corrosione dei piani, ed un pò abbassato nei fondi da ore 4 ad ore 7 ma tutto sommato il lavoro non ha stravolto molto la moneta ed in una collezione ci potrebbe anche stare tutto dipende dal prezzo di acquisto,sugli altri due si può discutere solo per la leggera patinatura e qualche piccolo intervento. La competenza e la disponibilità economica di chi acquista naturalmente è decisiva,personalmente preferisco i primi due ma anche il Traiano non mi dispiace anche se già è aggredito in un punto dal cancro. Saluti Babelone
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  31. Certe cose bisogna dirle, non tutti leggono nel pensiero... "Comune, valore pochi euro" mi sembra una cosa proprio buttata là, si può dire per un bronzetto tardoimpero, non certo per un asse di Druso, tra l'altro, le condizioni della moneta in esame, a parer mio, sono tutte da verificare. Meglio pensarci due volte prima di scrivere, nel dubbio, è ancora meglio non scrivere affatto, a meno che non si voglia semplicemente aumentare il numero di messaggi per salire la "scala sociale" del Forum.
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  32. La superficie buona è quella verde, la patina, le concrezioni sono in rilievo rispetto ad essa, ed una mano esperta può eliminarle, per la corrosione purtroppo non c'è nulla da fare.
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  33. l´osservazione fatta da odjob e´piu´che giusta ..... la risposta giusta sarebbe stata un " chiedo scusa per la confusione in futuro faro´piu´attenzione"....
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  34. Ti ringrazio, spero per l'anno prossimo di riprendere le ricerche, ho qualche traccia da seguire. Grazie ancora, Giò
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  35. A giudicare dall'incipit ..... SPL
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  36. Scusa, ma è possibile che tutte le volte che gli anti-russi perdono le elezioni debbano abbattere il governo? No perchè questa è la seconda volta consecutiva. Sarebbe questo il paese democratico che vogliamo nella UE?
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  37. Ci sono e pure abbastanza molesto, nel senso che pubblico discorsi politicamente scorretti e non troppo in linea con il "comune buon senso italico" :D
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  38. Salve "chi vuole aprire una discussione su un'asta potrebbe avere l'accortezza di controllare se non sia già visibile ed aperta da altro utente".Rispondo:Se s'impiegano ,addirittura, giorni prima di pubblicare la discussione su una determinata asta ,le segnalazioni di più utenti riguardanti la medesima asta si accumulano e non sono visibili agli utenti che le hanno effettuate se non prima che vengano approvate dal moderatore quindi è normale(visti i ritardi per le approvazioni sulle segnalazioni delle aste) che i moderatori si trovino più segnalazioni per la medesima asta da approvare e da unire in unica discussione.Inoltre si finisce per approvare e rendere in chiaro discussioni che riguardano la medesima asta e questa mancanza non deriva dagli utenti che segnalano le aste ma dai moderatori. "A monitorare la sezione, oltre allo scrivente c'è più di una persona tra cui Amministratore e Vice, può essere che questo generi confusione"Rispondo:proprio perchè c'è più di una persona ci dovrebbe essere più solerzia nell'approvare discussioni nuove sulle aste "non essendo un farmaco salvavita, un giorno eventualmente di ritardo non è la morte presunta di alcun collezionista"Rispondo:come ho precedentemente scritto nell'intervento di ieri,l'urgenza non è tanto per l'effettuare offerte ma nell'organizzarsi per reperire fondi economici e fare in modo che qualche amata moneta venga fatta nostra e poi studiata(si selezionano i lotti fra le varie aste e si divide un determinato budget da spendere) ;) Ma la cosa più importante è che prima si viene a conoscenza in questo forum delle aste numismatiche indette e prima gli utenti più esperti in determinate monete possono far presente alla casa d'aste quando la tal moneta è di dubbia autenticità oppure quando le è stata attribuita dalla casa d'aste una classificazione errata,ed in questi casi (lo si è visto più volte)la casa d'aste ha effettuato le dovute correzioni. Altro motivo per cui è utile la tempestiva approvazione ,da parte dei moderatori ,delle discussioni da pubblicare sulle prossime aste numismatiche è che in tal modo si consente agli utenti che non ricevono il cartaceo di una determinata casa d'aste,vedendo l'asta annunciata sul forum con il rimando al link ,possono richiedere per tempo il cartaceo alla casa d'aste laddove vi siano monete d'interesse per le proprie collezioni. --Salutoni -odjob
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  39. Ho registrato in videocassetta l'intervento del buon Traina a porta a porta. Sembra che quando si parla di monete o cartamoneta, l'importante sia solo "Quanto vale?" Anche da parte di giornalisti che dovrebbero avere una visione un po' più ampia dell'argomento. Premettendo che quello che dicono in video è concordato precedentemente.
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  40. Sto lat, sto lat, niech zyje nam...! :drinks: Arka
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  41. L'ultima postata ha un retro talmente grezzo da sembrare incisa a mano la figura centrale. Certo è che le ricerche allargate a tutto il mondo possono portare tante medaglie inedite e ricche di significato. Complimenti ancora per la dedizione nella ricerca
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  42. Mai lasciarsi ingannare dai colori delle monete nelle immagini postate ?
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  43. Secondo me hai fatto un discorso che a volte dimentichiamo....troppo spesso ci facciamo abbindolare dal fattore economico e ci dimentichiamo che magari la nostra amata moneta a volte ha uno, due secoli, che magari ha visto le guerre e che e' passata di mano in mano decine e decine di volte....e che un bel giorno ci ha fatto innamorare.... bella storia..... Sent from my JY-G3 using Lamoneta.it Forum mobile app
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  44. Venezia si identifica nel suo leone. E' vero che è preso dalla rappresentazione dell'evangelista S.Marco, ma l'identificazione della città con il leone è fortissima. Ecco il primo leone su una moneta di Venezia: E' rappresentato sul rovescio del soldino di Francesco Dandolo (1329-1339). Tra l'altro il leone è nimbato, porta il vessillo e non è alato. Per la prima personificazione di Venezia bisognerà attendere il dogado di Alvise Mocenigo (1570-1577). Infatti Venezia compare seduta su un leone nel suo primo 40 soldi con PRO FIDE. Arka
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  45. In breve. L'intervento è durato 5 minuti o forse anche meno. L'argomento erano le classiche lire che potrebbero avere valore e che potrebbero stare in un cassetto di ogni casa. Tesori nascosti. La conduttrice ha praticamente parlato solo lei insistendo per sapere quanto valevano. Inutile provare a spiegare che dipendeva dalla moneta o dalla conservazione... - Cosa vuol dire "fior di conio"? Mancano 30 secondi prima della pubblicità (incalzando e interrompendo la spiegazione) ci dica solo quanto valgono. Ridicolo.
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  46. Veramente interessante Acraf e sconcertante per la vicenda Brera La collezione Torremuzza, ricchissima, fu dispersa in diversi filoni ed e' possibile che l'esemplare in questione sia approdato in una delle raccolte menzionate inclusa, perche no, anche Brera . La colleziond dovette essere dispersa non piu' tardi dell 'inizio del 1800 Per la Gagliardi non manca solo la foto ( chissa' richiederla all'Orsi che risultati sortirebbe ?) bensi un catalogo dell'intero lascito. Non voglio poi menzionare il mio chiodo fisso : la Pennisi ...
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  47. Ipotizzando che Chievolan abbia ragione e che a ore 11 ci sia una crocetta, a ore 10 dovrebbe esserci una X, a ore 9 una V e a ore 8 una D (cose che non vedo e la mezzaluna mi turba). Tuttavia a ore 6 vedo chiaramente una O. E dopo la crocetta mi sembra una A... Che sia + AVRIO DVX...? Molto tirata, ma possibile. Arka
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  48. @@numa numa temo che per i grossi senatoriali con stemmi ci sia poco o nulla di edito. Ma so che qualcuno ci sta lavorando e qualcosa inizia ad essere pubblicato (vedi articolo di @@adolfos). Gli studi sulla Roma medievale sono abbastanza recenti. Purtroppo c'è sempre stato uno scarso interesse per la Roma medievale, mettici anche che di fatto, oltre agli archivi, anche i documenti architettonici sono stati quasi del tutto spazzati via...
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  49. Ciao Gianvito, scusa se ti rispondo con ritardo: sono tante le cause che portano a patine irregolari o ossidazioni. Difficile stabilire da una foto le motivazioni delle macchie al rovescio. Tra le cause più diffuse possono esserci agenti atmosferici sia esterni che all'interno dell'ambiente in cui è stata tesaurizzata, non dimenticare che il metallo di un tondello di una moneta o medaglia è composto da una lega metallica ed il metallo non nobile in essa contenuta ossida a secondo delle condizioni conservative. Ecco perché spesso troviamo porosità superficiali e macchie di diverse tonalità. Personalmente ho avuto esperienze negative con alcune monete e medaglie in rame e argento e sulla presenza di macchie formatesi improvvisamente in casa, alla fine capii che si trattava di una piccola percentuale di sostanze acide nell'aria. .... cambiai location dei plateau e posi fine al problema. Non dimentichiamo che spesso le monete possono subire cambiamenti di patina a seconda delle eventuali puliture subite negli anni.
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  50. Sì ... ordinaria considerazione, ma lasciamolo, per piacere, a R3. Qualcuno tende a farlo scendere di rarità ... sbagliando però! :blum:
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