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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/14/14 in tutte le aree
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La moneta è apparsa per la prima volta nella XXXVII Asta della ditta Artemide tenutasi l’8 dicembre del 2012 al lotto 393, e realizzò un prezzo di € 550 più diritti d’asta, dopo 6 offerte partendo da una base d’asta € 400. E’ descritta da detta ditta d’asta come “Follaro o frazione di follaro (?). D/ Volto frontale, ai lati legenda non decifrabile. R/ Croce a punte con lettere inquartate. AE. g. 1.30 Unico. BB”. Segue “La moneta non ci risulta presente in nessuno dei testi consultati. L'attribuzione alla zecca di Salerno è stata fatta in base allo stile ed alle analogie con follari e mezzi follati del XII sec. (Guglielmo Gran Conte di Sicilia e Duca di Puglia, Ruggero II Gran Conte di Sicilia e Duca di Puglia e Guglielmo I il Malo)”. Io dato il peso propenderei per classicifarla come frazione di follaro. Guglielmo I d’Altavilla, detto il Malo, per le atrocità commesse, che vedremo in tale dissertazione, fu re di Sicilia dal 1154 al 1166, dopo essere stato associato al trono paterno nel 1151. Quarto figlio di Ruggero II e di Elvira Alfonso di Castiglia, ebbe la pesante eredità di condurre una monarchia di recente costituzione, essendo morti i fratelli maggiori ed essedo stato il padre il primo a riunire sotto un unico regno le regioni dalla Puglia alla Sicilia. Fu un tiranno, privo di moderazione, che si lanciava nella guerra senza giudizio, che infliggeva pene crudeli ai traditori e che governava attraverso l’oppressione e la violenza, ma riuscì a mantenere unito il regno, tramite un accentramento dei poteri, finalizzato a contrastare le forze centrifughe dei nobili della regione. Inoltre dovette fronteggiare l’attacco da parte dell’Imperatore Manuele I Commeno alle coste pugliesi. Nel 1156 venne a patti col Papa Adriano IV (concordato di Benevento) e nel 1158 stipulò la pace con l’Imperatore Manuele I Commeno, ma a causa dell’attacco degli Almohadi perdette, nel lustro 1155 – 1160, molti domini africani. Nel 1160 fronteggiò la congiura capeggiata da Matteo Bonello, signore di Caccamo, che dapprincipio gli era fedele, ma quando fu inviato in Calabria come suo ambasciatore, per cercare una soluzione diplomatica alle controversie con la nobiltà locale gli si rivoltò contro mettendosi a capo dei nobili rivoltosi calabresi e pugliesi. Il 10 novembre del 1160 in nottata Matteo Bonello giunse sino a Palermo e catturò e giustiziò il gran cancelliere Maione di Bari, ammiraglio del regno, fra il giubilo dei popolani, che non ebbero alcun ritegno nel profanare il cadavere, prendendolo a calci, coprendolo di sputi, strappandogli i capelli e la barba e trascinandolo lungo le strade. L’efferato assassinio del gran cancelliere Maione di Bari avvenne davanti al palazzo arcivescovile, sul cui portone d'ingresso, secondo una tradizione popolare, ancora oggi si troverebbe infissa l'elsa della spada del Bonello. Il re Guglielmo I d’Altavilla fu costretto, per placare la rivolta a dichiarare che non avrebbe arrestato Bonello. Nel marzo del 1161 lo stesso Bonello organizzò una congiura contro il re Guglielmo I d’Altavilla, che catturato ed imprigionato, fu dichiarato decaduto e venne proclamato re il figlio Ruggero, ancora di minore età. La rivolta divenne una sommossa incontrollata: vennero massacrati molti membri della corte e decine e decine di mussulmani, inoltre vennero saccheggiati e dati alle fiamme i palazzi reali, distruggendo un ingente patrimonio economico ed artistico. Bonello non movendo le proprie truppe perse il controllo della rivolta e, in seguito ad un tradimento, venne arrestato da re Guglielmo, ritornato sul trono, nel suo stesso castello a Caccamo. Il re Guglielmo I d’Altavilla perseguì spietatamente i responsabili della congiura: Bonello fu sfigurato e rinchiuso sino alla morte nei sotterranei dello stesso castello, mentre lasciò salva la vita a Tancredi e a Ruggero, che confinò fuori dal Regno: Tancredi riparò a Bisanzio, Ruggero forse si recò in Terra Santa e l’antica città di Piazza che ospitò parte dei ribelli, diventò il luogo in cui il re esercitò la cosiddetta crudelitas regis, ossia l’esercizio del terrore come manifestazione della propria regalità e del proprio potere, dopo di che venne distrutta. Il re Guglielmo I d’Altavilla, riuscì così a concedere al regno di Sicilia alcuni anni di pace, grazie anche alla tregua stipulata con l’Impero di Bisanzio e all’alleanza con il papato, avendo modo di arricchire la capitale Palermo di importanti opere architettoniche, come il grande palazzo della Zisa. Morì a 46 anni il 7 maggio 1166 e fu sepolto nella cripta della Cappella Palatina del Castello Soprano o Palazzo Reale di Palermo. Nel 1182 il figlio Guglielmo II traslò la salma in un mausoleo all'interno del Duomo di Monreale. «Guglielmo I (detto il Malo), successore di Ruggero, trascorse la maggior parte del suo periodo di regno in Palermo, e la maggior parte delle sue giornate - come sussurravano le malelingue - nei giardini e negli harem del suo palazzo. La presenza fisica del sovrano in Sicilia consentì perciò l'evolversi di un sistema amministrativo alquanto diverso, impostato su fondamenta ad un tempo arabe e bizantine» (David Samuel Harvard Abulafia – storico britannico)5 punti
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Spero di fare cosa gradita segnalandovi l'esistenza di questo prezioso database di oltre 30.000 monete tardo imperiali. http://www.nummus-bible-database.com/ http://www.nummus-bibleii.com/forum Saluti, N. PS Se masticate un po' di francese, vi consiglio anche di dare un'occhiata al forum annesso ;)3 punti
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Complimenti ad Angel, post altamente simbolico e importante il suo, se avessi avuto la possibilità gli avrei dato due mi piace :blum:, ma sono sicuro che a questo penseranno poi altri amici.... Poiché nella vita bisogna far di necessità virtù e bisogna anche essere eclettici mi cimenterò volutamente ora ricollegandomi al post precedente nella continuazione di quanto raccontato. Se una moneta è bella, è bella....non c'è periodo, non c'è zecca che tenga..., a me piacciono tutte le monete indistintamente che mi danno emozioni a tenerle in mano e questa da sempre me ne ha date tante.... Rimaniamo in Sicilia e passiamo al successivo Guglielmo II ( 1166 - 1189 ), è un trifollaro, moneta in rame, che si trova abbastanza facilmente, ma con un modulo così' ampio forse meno.... Alte simbologie presenti dalla testa di leone frontale che richiama simboli classici, con quegli occhi del leone che sembrano fissarti e quasi ammonirti, e poi al rovescio un simbolo dell'identità, la palma coi datteri, un mix di classico e di identità, moneta che è un piacere girarsela nelle mani e vedersela, spero che questo sia un buon incentivo, da buon milanese, per queste splendide monete siciliane....poi le monete sono simboli universali che devono abbracciare giustamente tutti e insegnare e raccontare....a voi.....a noi....3 punti
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Salve a tutti volevo farvi vedere le foto del mio monetiere , premetto che è la prima volta che creo qualcosa del genere, però vedendo che molti utenti hanno provato e notando che i prezzi di tali oggetti sono tutt'altro che accessibili, ho deciso anche io di prendere esempio da qualche utente più esperto di me. Le foto non sono nitidissime perché ho dovuto riadattare le dimensioni per inserirle nel forum :pardon: Pareri? In questi giorni gli darò una passata di pittura. Allego le foto :2 punti
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Buongiorno, vorrei condividere con voi, questo esemplare di 50 pfennig 1950 A, della Repubblica Democratica Tedesca, km 4, moneta coniata solo con quella data nella zecca di Berlino, in bronzo, in 67 milioni di esemplari. Nonostante l'alta tiratura, non è una moneta facile da trovare (infatti proviene dalla Germania, e l'ho avuta tramite scambio). Fu sostituita con l'equivalente in alluminio coniata nel 1958 e negli anni successivi . Questa in bronzo fu ritirata dalla circolazione. Notate che al dritto non è riportato l'esatto nome dello Stato (Deutsche Demokratische Republik) ma solo "Deutschland", poichè a quell'epoca (1950) la DDR aveva la presunzione di rappresentare l'intera Germania (la Germania Federale veniva indicata come "Zona d'occupazione occidentale della Germania") e questa leggenda era riportata su tutte le monete della DDR del primo periodo. Al rovescio c'è la tipica rappresentazione del'industria e agricoltura , come allegorie del lavoro, tipiche della monetazione dei Paesi socialisti.2 punti
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Io quando ho iniziato a collezionare ho avuto lo stesso problema risolto iscrimendomi al circolo numismatico della mia città li trovai tutti i libri che non mi potevo permettermi. Blaise2 punti
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Anch'io ne sono fornito, si tratta di una medaglia in alluminio coniata forse a Napoli intorno al 1930-1940 (lo denoto dallo stile dei caratteri e delle immagini), qui in allegato qualche altra tipologia in bronzo del diametro da mm. 25,8 coniata nel 1889, si tratta di medaglie napoletane coniate dalla ditta De Gregorio di Napoli e spesso riportano diversi accoppiamenti di dritti e rovesci utilizzati anche negli anni precedenti.2 punti
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@@Cristian97 te lo dico perche abbiamo quasi la stessa età : non fare l'errore di non comprare libri perche con quella cifra ti compri una moneta .....anch'io quando compro qualche libro ,che magari costa 60-100€ ci penso pero ti posso assicurare che sono soldi ben spesi .... Le monete sono rotonde , rotolano di collezione in collezione e specie noi che siamo giovani basta avere un po' di pazienza ;) Ciao Matteo Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App2 punti
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IL FDC E' UN'ALTRA COSA... e sugli scudi......ci andrei un po' cauto sui veri FDC.... una cosa e' una moneta non circolata..con segni di contatto...ma il FDC e' un'altra cosa ...e questa non mi sembra che anche se poco ..non circolata....diciamo un SPl + ...a mio parere..2 punti
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Ho sistemato ...finalmente ...la mia collezione di denari genovesi ...che pensavate che non ne avessi? La collezione è quasi completa, mi mancano una decina di varianti ...ma non vi dirò mai quali, altrimenti ...alzeranno i prezzi... Quindi per il piacere degli occhi, della mente e del cuore ...e anche per far vedere agli amici Còrsi che non ce li hanno solo loro i "tesoretti" :blum: ... Ecco a voi il risultato delle mie fatiche.... Ma continuate a postare denari che, se non li ho, mi stampo le fotografie... Saluti PS: ho cancellato la parte del testo che è indirizzata ai miei ...lontanissimi ...futuri eredi ...non è proprio il caso renderla pubblica.2 punti
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Recentemente mi sono aggiudicato alla Künker quattro gettoni del gioco del Whist (precursore del Bridge) in ottone che presentano da un lato un giocatore in diversi atteggiamenti tipici del gioco stesso e dall’altro una notazione (simple, double, triple, quadruple) con dei numeri e dei tondelli simili alle fiches. Primo gettone (5,240 g, 25 mm): ICH FORDERE (io chiedo) Il giocatore chiede al compagno di giocare la carta migliore che possiede nel colore di quella giocata. apollonia1 punto
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Per il momento, vi "offro" questo piccolo antipasto. A settembre, dopo il rientro dalle ferie, approfondirò con un articolo, dapprima per il forum e successivamente, non lo escludo, per una eventuale versione cartacea. Salonino Antoninianus AE; 3,40 gr; 24 mm Zecca di Colonia D\ "IMP SALON VALERIANVS AVG", busto radiato a destra R\ "PIETAS AVG", strumenti sacrificali Moneta apparsa qualche settimana fa su ebay, poi ritirata, poi rimessa in vendita e finita in qualche collezione chissà dove. Probabilmente è rimasta nel paese di vendiita, in Inghilterra. L'esemplare proveniva da una vecchia collezione ed era corredato dal suo cartellino originale (probabilmente risalente almeno alla prima metà del '900): Per ora mi fermo qui, spero che qualche buon gustaio del III secolo apprezzi e commenti. Buon'estate (quel che ne resta) e buone vacanze a tutti!1 punto
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Confermo l'identificazione di Altrove ! Puoi vedere la moneta qui sul nostro catalogo : http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VA2DU/7 Saluti Andrea1 punto
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Ciao, personalmente mi sembra piu' una moneta Savoia, di Vittorio Amedeo II (Duca) 2,5 Soldi 1693 ?? ma attendiamo glie esperti..1 punto
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Buonasera. Allego la foto di un anello che ho trovato recentemente. E' in argento, inciso a mano, non presenta alcun punzone, dal saggio del titolo che ho effettuato risulta 850/1000. Da come è posizionato l'elmo potrebbe essere di un Marchese, ma manca la corona nobiliare. @@Corbiniano cosa ne pensi?1 punto
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il mio modesto aviso di osservatore.... anche 0.03 grs di titolo fino di suberazione??...una manera di da un attrazione di piu che numeraio a la moneta......aspecto brillante....passata a sacci pieni...........qui controlava?... :lol: dipende l'imbiente dove la moneta a passati secoli....quella suberazione spariva ,e il rame messo ne la mistura li dava quel aspecto verde....tanti secoli dopo... :lol: buone feste di Santa Maria a tutti.......!!... :lol:1 punto
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@@Giovanna ti ringrazio con affetto per il gentile pensiero :) Saluto1 punto
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Ciao, grazie per il messaggio, spero di divertirmi... Aspetta a postarle... Non rovinarmi la sorpresa... :-) Un caro saluto Skuby1 punto
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Mi basterebbe andare nel futuro di pochi giorni per scoprire i prossimi sei numeri del superenalotto ............... :crazy: .... e poi ........ un bel calcio al passato!1 punto
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Scusate se mi intrometto Sarebbe l'ideale, in quanto molti viaggiano con mezzi pubblici. Anche io, pur non avendo dato la mia adesione perchè non so ancora se riesco a venire a Napoli, se verrò sicuramente lo farò con mezzi di linea. Ancora complimenti1 punto
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Argomento interessante, anche se non ho capito cosa pensi di svilupparlo: una descrizione della monetazioe di Salonino a Colonia Agrippinae (attuale Colonia, in Germania)? Comunque bisogna partire dal fondamentale studio di Goebl, anche se scritto in tedesco (e si trova nella biblioteca Germanica, che riaprirà a Settembre): Göbl, Robert.. Die Münzprägung der Kaiser Valerianus I., Gallienus, Saloninus (253/268), Regalianus (260) und Macrianus, Quietus (260/262) / Robert Göbl. Wien : Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 2000. 2 v. ; 30 cm. ( Moneta Imperii romani ; 36; 43-44.) Rom. Sign.: Z Oesterr 10 (286,1.2) Ecco alcuni interessanti links: http://www.tantaluscoins.com/browse.php?type=2&page=1&cur=1&sbt=5&sbc=186 http://www.thirdcentury.nl/Demonetization,%20Saloninus%20Augustus.html1 punto
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Avoglia se si ossidano.Io infatti le ho messe nell'album e sigillate.Non capisco come si possa fare una divisionale(questa davvero FDC e non UNC o cose varie)e non sigillarla.Bisogna proprio non avere la cultura del collezionismo.Poi insomma,costasse poco almeno,tipo quelle dell'Olanda.Visto che non penso tu l'abbia pagata meno di 25 euro dato che il prezzo all'emissione era di 24,50 mi pare(prese dalla zecca Belga)1 punto
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A parte che non è stato solo Gorbaciov ad accelerare il processo di caduta dell'URSS (che era ormai un morto vivente da più di 10 anni), ma anche altri, in primis Reagan. Per il resto... beh piuttosto che ritrovarmi all'università o in ufficio con una falce e martello svettanti ovunque preferisco che il muro sia caduto nell'89 e l'URSS tre anni dopo :)1 punto
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Certo, è normale. Oltretutto non va guardato il millesimo di conio con l'ottica del "1° gennaio", nel senso che la previsione di tiratura annuale viene stabilita tramite decreti, ma la coniazione però non necessariamente comincia ad inizio anno, anzi, a volte monete con un determinato millesimo vengono coniate solo l'anno successivo. Ed in ogni caso non necessariamente la tiratura viene completamente smaltita entro l'anno. Solo quando la coniazione delle monete con quel determinato millesimo viene completata (con eventuali aggiustamenti rispetto al decreto iniziale) viene poi anche ufficializzato il numero definitivo, e questo può avvenire anche un paio anni dal millesimo riportato dalle monete. E' poi evidente che più sono le monete coniate più è probabile che si dilatino i tempi sia della coniazione che della successiva ufficializzazione dei numeri finali. Va poi inoltre detto che in passato ci sono stati diversi casi in cui i numeri inizialmente ufficializzati sono poi stati addirittura corretti.1 punto
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Per me non esiste la "ferraglia da ciotola". Le monete le tengo tutte, siano fdc o mb. Evidentemente cambia il valore economico ma spesso ci si dimentica della storia vissuta dalle monete. Saluti1 punto
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Perfetto ha avuto il merito in questo articolo di aver riesumato un interessante argomento ma in sostanza sono solo ipotesi. Ammetto che lo studio mi è piaciuto molto ma alla fine continuerò a classificare questi augustali come da sempre classificati. Grottaferrata? Lanciano? Sono ipotesi suggestive ma pur sempre ipotesi, le zecche ufficiali di quell'epoca furono Brindisi e Messina e se davvero Federico II fece battere moneta a Grottaferrata con metallo proveniente da arredi sacri la domanda sorge spontanea: supponendo di prendere in esame tutti quelli con testa laureata, come è possibile distinguere tali emissioni da quelle emesse nelle due suddette zecche ufficiali? Non dimentichiamo che in ogni asta salta fuori un augustale diverso, questo comprova che all'epoca vi fu un'abbondante coniazione di augustali e numerosi furono i conii utilizzati, quali di questi furono quelli di Grottaferrata ..........? :pardon: :help: Forse un metodo ci sarebbe: per stabilire quali di queste furono coniate nella cittadina laziale bisognerebbe saggiare tutti gli augustali presenti sul mercato, compresi i pochi con testa coronata (cosa impossibile :pardon: ), e verificare quali di questi contiene una piccola percentuale di metallo "diversamente aureo", la storia ci insegna che spesso gli arredi sacri erano (e sono) in argento dorato o argento con incastonature d'oro e per tanto i metalli ottenuti dalla loro fusione non saranno mai puri, mi riferisco alle emissioni in oro e in altri metalli.1 punto
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Ma sai, forse sono concetti troppo astratti, le banalità a volte funzionano meglio, ma io ho sempre creduto in questo forum e in tutti coloro che lo rappresentano, rimarrebbe un'altra ipotesi come dicevano qualcuno, sono solo dei ragazzi...1 punto
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Mi inserisco tra i ritrovamenti di Alessandro e pubblico per oggi solo questa piccola news (per le altre nei prossimi giorni...) Taglio: 10 cent Nazione: Grecia Anno: 2013 Tiratura: 18.980.000 Condizioni: BB++ Città: Milano Note: NEWS1 punto
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Il culto di santa Rita da Cascia era diffusissimo a Napoli, ne ho diverse in collezione commissionate nel XIX secolo da diverse chiese della città che si affidavano alla sua protezione, ecco ad esempio una medaglia coniata a Napoli nel 1900 per la canonizzazione e commissionata dalla Congregazione di San Giovanni a Carbonara di Napoli, tale congregazione era nota anche come Agostiniani Carbonaristi, mm. 34x29.1 punto
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Per la verità avrei preferito che avesse fatto ancora 20 km e fosse arrivata da me......................... :blum: Complimenti comunque............................... :good:1 punto
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Qui ci sono altre leggende.......... http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_della_Madonna_di_Polsi1 punto
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@@dareios it ... per me questa dovrebbe essere una gran bella medaglietta da studiare....ho fatto alcune ricerche ma non risulta una chiesa a Napoli...ma una cappella sì....bisognerebbe indagare a fondo; ognuna di queste medagliette ha una storia particolare a se stante. http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant'Angelo_a_Nilo Comunque complimenti per le tue ricerche sempre attive in questo campo.1 punto
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UNITI TUTTI SOTTO LA STESSA BANDIERA....in una unica discussione è un sogno ? Forse si Eros e chi sta leggendo, ma lasciateci da idealisti sognare......non si sa mai, per il momento aspettiamo che si muova per esempio quella che tu chiami una intera grande compagnia del Regno delle Due Sicilie :blum:, personalmente ritengo incredibile non vedere esempi in una discussione come questa che vuole abbracciare tutto e tutti di questa seguitissima e bellissima monetazione.....ma così è a quanto pare....vediamo se troviamo un volontario.... :blum: anche perché è giusto e bello che tutti siano rappresentati e presenti o sbaglio ? Probabilmente sbaglio, sbagliamo a questo punto....1 punto
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D'accordo Legio, torniamo pure al focus della discussione.....fammi però prima stringere la mano virtualmente ad ARES III e collezionistadibari, i cui ultimi interventi sono in completa sintonia con il mio pensiero. Quanto al tesoro di Boscoreale, come ho già scritto non sono affatto persuaso che sia un caso di trafugamento clandestino di opere d'arte.....se ritieni posso anche entrare nel merito. Altrimenti possiamo anche occuparci di altri casi acclarati di trafugamento clandestino all'estero di opere d'arte. saluti. michele1 punto
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...la Guerra Civile americana? ^_^ Non se ne è mai parlato molto, se non per qualcuno che ogni tanto viene a mostrare qualche banconota confederata....9 su 10 falsa :rolleyes: Questa da 50 dollari (vera, dalla mia collezione ;)), fa parte della sesta (di sette) serie di emissione, rilasciata in base all'Atto del 23 marzo 1863, mentre la data che compare sulla banconota è il 6 aprile 1863. Oltre a questa data, comune a tutti gli esemplari, sulla destra potete vederne un'altra, impressa con un timbro rosso, febbraio 1864, ultima data di stampa per la sesta serie. Il motivo di questa seconda data, quella di effettiva stampa e messa in circolazione, sta nel fatto che queste banconote avrebbero potuto essere convertite in obbligazioni confederate al 6% se la cosa fosse stata fatta entro 12 mesi dall'emissione. La banconota riporta anche la dicitura "pagabile entro due anni dalla ratifica del trattato di pace tra gli Stati Confederati e gli Stati Uniti". In precedenza, a partire dalla terza serie del settembre 1861, questo termine era stato ridotto a sei mesi, perché i sudisti, dopo la vittoria di Bull Run, pensavano che la guerra sarebbe potuta effettivamente terminare entro pochi mesi, naturalmente con la loro vittoria. Ma nella primavera del 1863, anche se i nordisti non avevano ancora ottenuto le decisive vittorie di Vicksburg e Gettysburg, le cose per il Sud incominciavano a farsi complicate, e si era tornati all'antico, due anni per la conversione delle banconote, come era già per quelle della seconda serie. Infatti, oltre alla situazione militare, anche quella economica si stava deteriorando. L'inflazione era sempre più pesante, all'inizio del 1864 per acquistare 1 dollaro d'oro erano necessari 20 dollari confederati di carta, contro i 6 di pochi mesi prima (un'inflazione del 300% su base annua) e il governo si era visto costretto a imporre una tassa del 10% su tutte le attività produttive. Anche il blocco navale operato dai nordisti diventava sempre più efficace, ed era sempre più difficile far affluire merci di qualsiasi genere dal resto del mondo. Questo si rifletteva anche sull'arruolamento, serviva a poco arruolare uomini se non c'era di che equipaggiarli, e i contrabbandieri che forzavano il blocco, piuttosto che attrezzature militari (armi, munizioni e quant'altro) preferivano importare generi di lusso, sebbene fosse vietato, perché per loro il guadagno era molto maggiore. Quando entrarono in circolazione le ultime banconote della sesta serie, nel febbraio 1864, il Sud aveva perso il controllo del fiume Mississippi, la grande battaglia di Gettysburg, tutto il Tennesse e gran parte dello stato del Mississippi. Il giorno in cui fu autorizzata l'emissione della settima serie, 17 febbraio 1864, i Confederati scrissero però un'importante pagina di storia militare con il loro sottomarino Hunley, primo sommergibile della storia ad affondare una nave nemica. Concludo segnalando che il personaggio raffigurato al centro della banconota è Jefferson Davis, presidente della Confederazione, sulla cui figura non mi dilungo, perché uscirei dall'ambito della discussione...vi basterà digitarne il nome nei motori di ricerca per sapere tutto di lui :D petronius oo)1 punto
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Ho modificato il titolo (è Giovanni XXIII e non XXII ;)) Per quanto riguarda la medaglia, dovrebbe trattarsi di una coniazione privata, sicuramente postuma, visto che riporta le date del pontificato, ma qualcuno ne saprà senz'altro di più. petronius :)1 punto
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Salve a tutt* intervengo rapidamente dopo tanto tempo anzitutto per salutarvi e auguravi un buon week-end di Ferragosto (o buona festa dell'Assunta, se la ricordate). Quindi dico la mia sugli ultimi due denari postati da DZ chiedendovi poi di intervenire commentando il mio post. Ovvero: secondo me il primo potrebbe essere un falso d'epoca - per quanto assai ben fatto.... ;) - mentre il secondo no. Come mai secondo voi mi sono formulata questo pensiero? E voi - oltre a Matteo che è già intervenuto - cosa ne pensate di questi due esemplari? Un caro saluto e alla prossima MB1 punto
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2 euro CC san marino 2008!!!!! Beccatevi questa di rarithahahaha trovata oggi a 20 km da @MEDUSA51 :D:D:D:D Taglio: 2 euro Nazione: san marino Anno:2008 Tiratura:130.000 Condizioni:qFDC citt࠺࠺ຠCodigoro ( fe ) Sent from my GT-I8190N using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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E' una moneta simbolo, da studio dell'età moderna, che merita grandi spazi in questa sezione, moneta che nasce in un modo e poi si trasforma....., assume altre connotazioni, facendola diventare un fenomeno economico, un affare dei tempi....., da un certo punto di vista ricorda molte monete medievali, sempre uguali, immobilizzate, ma nel contempo sempre diverse, con qualche segno diverso da studio, analisi, dopo le ferie ne posterò uno di una zecca diversa, meno conosciuta che aprirà il campo ad ulteriori riflessioni sicuramente......a più avanti..... Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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A me sembra proprio dello stesso stampo di quello che ho postato, non è una questione di die-match, sono proprio IDENTICI, caratteri, rilievi, forma del tondello, distanza delle legende dal contorno, come è tagliata la M di MAVRETANIA, come è tagliato SC in esergo, sono uguali addirittura i colpi sul bordo, prova a guardare il colpetto in corrispondenza della seconda E di EXERCITVS. Per me sono falsi entrambi.1 punto
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Se per quella del '36 non ti chiedono uno sproposito io prenderei quella del '36. Pur essendo tipologicamente la stessa moneta, in pratica sono due monete differenti. Sono di due metalli completamente differenti: nichelio la prima (36) acmonital la seconda. La diversità dei materiali influisce sulla qualità dei rilievi: son più belli e alti quelli in nichelio (anche se la moneta è consumata) e schiacciati e bassi quelli in acmonital.1 punto
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Figuratevi che il mio alias è...il nome della mia cagnolina. Se ne è andata pochi mesi fa. Il suo più grande insegnamento me lo ha dato in quella occasione, ha aspettato me e il nostro abbraccio prima di...Grazie Vicky. E grazie a voi per condividere le nostre storie. Purtroppo in pochi possono comprendere e spesso dobbiamo singhiozzare (io l'ho fatto per tre giorni) di nascosto... P.S. Era trovatella meticcia anche lei :) , faccio fatica a concepire l'acquisto...della mia migliore amica.1 punto
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Non si finisce mai d'incontrare delle bufale. M'inviò questa segnalazione un tale che insisteva ne dire che un suo nummo con il monogramma era di Trasamundo... Non sempre qualcosa è vero solo perché pubblicato da qualche parte! La carta ha un terribile difetto: si lascia scrivere senza reagire! qualunque cosa uno scriva..... :(1 punto
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veramente se guardate la foto iniziale, non si vedeva la parte superiore sinistra... ho preso il lotticino perché m'incuriosiva quel coso strano tutto inciso e, già che c'ero, speravo che quel nummetto mezzo nascosto fosse il Nepotino.... e invece, delusione atroce!, era la moglie di Basilisco, Elia Zenonide.... che poi, a dire il vero , Leonzio mi ha confidato che in realtà hanno sempre detto di essere sposati ma invece convivevano more uxorio.... a lui glie lo confidò Verina, che però gli disse di tenere per sé la notizia. Leonzio a sua volta me lo sussurò a bassa voce, raccomandandomi che la notizia non si diffondesse.... Quindi, ve lo dico perché mi fido di voi, ma tenete la cosa riservata, solo pe rvoi, che non si sappia che Elia Zenonide era una svergognata che conviveva senza con Basilisco nel peccato!!!1 punto
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Buongiorno a tutti! Prima di tutto vi ringrazio per l’apprezzamento espresso, non vi nascondo che mi ha fatto certamente piacere… Tuttavia la finalità della mia piccola iniziativa è quella di spingere anche altri frequentatori di questo bel forum a fare altrettanto. Come qualcuno ha giustamente osservato vi sono altri collezionisti che hanno monete spettacolari nelle proprie pregiatissime raccolte; sarebbe appunto molto istruttivo, anche e soprattutto per i più giovani, poter vedere come viene strutturata e curata una collezione (cosa che non coincide necessariamente con il seguire pedissequamente un/il catalogo). E’ indubbio che collezionare monete è spesso economicamente impegnativo (senza ovviamente considerare tutte le altre risorse che bisogna profondere in questa attività); tuttavia è incontestabile che uno dei tanti vantaggi di questo incomparabile hobby consista proprio nel poter raccogliere a vari livelli secondo il gusto individuale nonché le singole disponibilità economiche…In questo la numismatica è molto democratica! In cosa invece – secondo me- questa bella disciplina non è affatto democratica è nel livello di formazione culturale di cui ogni collezionista deve necessariamente essere dotato; è appunto necessario che il collezionista sia quantomeno un discreto conoscitore della storia, dell’arte, dell’economia e di tutto ciò che ruota attorno alla MONETA! “Tornando a bomba” ribadisco la finalità didattica della pubblicazione della mia raccolta che chiaramente non voglio che sia assunta a termine di paragone (sono ben altre le collezioni che meritano questo onore) ma sia solo di stimolo agli altri collezionisti e che dimostri, anche ai più giovani, che anche persone dalle normalissime capacità economiche e, soprattutto, intellettive possono raggiungere buoni traguardi ovviamente senza risparmiarsi quanto ad impegno ed amore per questa stupenda disciplina. La mission del forum è proprio questa…trasmettere la conoscenza e l’amore per il bello… Grazie ancora a tutti e…sotto a chi tocca!!! Stefano1 punto
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@@Troler Guarda che l’acqua è un solvente polare e infatti in essa si sciolgono i composti polari come i sali tra cui il cloruro di sodio che si dissocia in ioni Na+ e Cl-. I grassi o lipidi sono invece insolubili in acqua in quanto composti apolari e quindi solubili in solventi organici come l’etere, il cloroformio, il solfuro di carbonio, l’acetone, l’alcool etilico, ecc. Per togliere le piccole secrezioni della pelle (oli e acidi grassi) da una moneta che è stata a contatto con le mani o con le dita si può usare in tutta tranquillità l’acetone o l’alcool etilico (non però quello denaturato, come ha fatto presente Francesco). Da evitare assolutamente invece l’acqua ossigenata il cui forte potere ossidante può provocare seri danni, come ad es. la formazione di ossido rameico CuO di colore nero sulla superficie di una moneta di rame o di bronzo. apollonia1 punto
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