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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/10/14 in tutte le aree

  1. Per proseguire la ricerca di sculture in bronzo , almeno di quelle piu’ note , presenti nei Musei , provo a concludere la ricerca . La lunghissima storia che lega indissolubilmente gli antichi Romani alla scultura in bronzo , alla quale facciamo riferimento , e’ ricca di situazioni di amore e di odio ; situazioni di amore sbocciate fin dalle origini pagane della loro storia , quelle di odio o comunque di disprezzo , quelle avvenute al riconoscimento ufficiale di Stato della religione cristiana in quanto ritenute , quelle a sembianza umana , statue di Demoni . Si puo’ datare l’inzio della passione per l’ arte greca in generale , al 272 a.C. quando i Romani conquistarono Taranto , da questa grande e importante citta’ della Magna Grecia , fu portato a Roma ingente bottino , tra cui statue dell’ arte greca in marmo e bronzo , questo fu l’inizio della immissione prorompente della cultura greca presso i “barbari” romani . Non che non esistessero sculture in bronzo nella Roma antecedente alla presa di Taranto , ve n’erano di produzione etrusca , ad esempio la celebre ma controversa Lupa Capitolina , ma certamente non potevano competere in bellezza e plasticita’ con l’ arte classica scultorea greca . In un volume manoscritto della Biblioteca Vaticana , il numero 14 facente parte della raccolta siriaca , si trova una breve descrizione della citta’ di Roma , scritta nel 546 dallo storico bizantino Zaccaria , forse in questo/i anno/i a Roma al seguito di Belisario in Italia nel corso della guerra gotico bizantina ; grazie al suo scritto sappiamo che a Roma esistevano 80 statue in bronzo dorato , 3785 statue di bronzo semplice , e altre 25 statue di bronzo che Vespasiano aveva preso da Gerusalemme ; in tutto 3890 statue in bronzo esposte nei luoghi pubblici di Roma , mentre non specifica quelle private delle Domus . Se questa era la situazione nell’anno 546 , non riusciamo ad immaginare cosa doveva essere Roma alla fine del IV secolo o agli inizi del V secolo , prima delle devastazioni dei saccheggi dei secoli successivi , anche perche’ sappiamo dai classici antichi che a Roma esistevano anche statue in oro e in argento , oltre che naturalmente infinite , in marmo . Di tanta inimmaginabile ricchezza in statue bronzee pochissimo , praticamente nulla e’ giunto fino a noi , quel poco e’ ora custodito nei nostri Musei e in quello del Vaticano , oltre che all’ estero . Dopo la statua del Pugile , quella dell’ Atleta , quella trovata nel Tevere , gia’ descritte e la statua equestre di Marco Aurelio , celeberrima , inutile a parlarne , vediamo le altre ancora visitabili a Roma . Nei Musei Capitolini spiccano la testa colossale di Costantino e altri frammenti , trovata forse in frammenti all’ interno della Basilica di Massenzio nel 1487 e donata al Campidoglio da Papa Sisto IV ; la statua completa de il “Camillo” rappresentante un giovane nell’ atto di compiere un sacrificio ; la Lupa Capitolina , opera forse etrusca e altre bellissime statue quali : lo Spinario , il Cratere , il Bruto , il Cavallo , l’ Ercole , l’ Oca , gli “Atleti” , la Vittoria alata e altre ; mentre nei Musei Vaticani quella dell’ “Ercole” dorato , oltre alla “Pigna” con i due Pavoni . Per alcune opere vediamo qualche particolare della scoperta . Lo “Spinario” : La statua a Roma è documentata fin dal XII secolo. Fu notata alla fine del XII secolo o agli inizi del XIII da un viaggiatore inglese, Magister Gregorius, Venne donata da Sisto IV alla città nel 1471 , prelevandola dal palazzo Laterano , durante tutto il Rinascimento fu tra le statue antiche più ammirate e copiate e in quell'epoca nacque probabilmente la leggenda del pastorello romano Gnaeus Martius che , incaricato di consegnare un importante messaggio al Senato compiendo un lungo tragitto , si affrettò ignorando la spina che gli era entrata nel piede , fermandosi per estrarla solo a missione compiuta . Nel 1748 Napoleone sequestrò la statua per inviarla al suo museo a Parigi , il Louvre , dove restò fino al 1815 , prima di tornare a Roma . Il “Bruto” : Il busto di Bruto proveniva dalla collezione privata del Cardinale Rodolfo Pio da Carpi , che la donò alla città nel XVII secolo . Trafugato da Napoleone che lo fece esporre al Louvre, fu riportato a Roma nel 1815 . Il “Cavallo “ : La scultura venne rinvenuta a Roma nel 1849 , in uno scavo nel vicolo delle Palme (oggi vicolo dell'Atleta) a Trastevere . Venne considerata sin dalla scoperta un originale greco ed è stata datata generalmente al V o VI secolo a.C. Luigi Canina aveva ipotizzato che il cavallo appartenesse al gruppo della Torma di Alessandro, di Lisippo , che Plinio informa fosse collocato nel portico di Metello , poi divenuto portico di Ottavia , vicino al Circo Flaminio . Più recentemente è stato attribuito allo scultore ateniese Egia, maestro di Fidia , di cui si conosce la presenza a Roma di un gruppo con i Dioscuri, collocato presso il Tempio di Giove Tonante . Sul dorso del cavallo è presente un'apertura che era destinata ad ospitare la figura del cavaliere; la figura originaria venne probabilmente sostituita da un'altra alla metà del I secolo a.C. e a questa seconda figura potrebbe appartenere un piede in bronzo rinvenuto insieme al cavallo. Gli occhi erano costituiti da elementi, probabilmente in pasta vitrea , inseriti nella cavità delle orbite . Il cavallo è rappresentato nel momento precedente alla partenza al galoppo , trattenuto dalle redini che erano tirate dal cavaliere . La zampa anteriore sinistra è allungata in avanti e quella anteriore destra è sollevata . Il cavallo è stato restaurato e nuovamente esposto nei Musei capitolini nel 2007 . Veniamo ora ai due “Ercole” stupende statue in bronzo dorato , quello esposto ai Musei Capitolini e ai Musei Vaticani nei quali anche la “Pigna” L’Ercole : dei Musei Capitolini e’ una scultura del II secolo a.C. in bronzo alta metri 2,41 e proviene dall'area del Foro Boario, dove fu rinvenuta sotto il pontificato di Sisto IV. La statua, che doveva rappresentare il simulacro di culto dell’ eroe , quasi sicuramente la statua era quella esistente all'interno del Tempio rotondo repubblicano tutt’ora esistente davanti la Chiesa di Santa Maria in Cosmedin in Piazza della Bocca della verita’ , dedicato all'eroe greco nel II secolo a.C. , mostra, nelle proporzioni e nel forte modellato del corpo, la derivazione da modelli greci del IV secolo a.C. , vicino allo stile di Lisippo. Gli “Atleti” : due statue simili , nell’ atteggiamento di iniziare una corsa , furono trovate nel corso di opere edilizie nel mese di Marzo del 1885 sul versante occidentale del colle Quirinale , vera miniera di opere d’ arte . L”Ercole : dei Musei Vaticani , chiamato anche “Ercole Mastai” , statua colossale quasi doppia di una figura umana , fu scoperto l’ 8 Agosto 1864 sotto le rovine del Teatro di Pompeo , anche questa stutua , come il Pugilatore , non fu li’ per caso , ma venne sepolta in antico come fosse una persona , infatti fu trovata dentro un sarcofago di muro rivestito di marmo ; testimonianza di come gli antichi Romani sentendo ormai prossima la fine della civilta’ intendessero preservare in eterno le opere preziose appartenute al loro tempo , particolare questo che e’ riportato in un paragrafo , con grande ammirazione e commozione verso i Romani , dallo storico Procopio di Cesarea nella sua opera sulla guerra gotica . La “Pigna” con i due pavoni , alta metri 3,35 si pensa fosse posizionata in antico come decorazione della cupola del Mausoleo di Adriano tra le cui rovine si racconta essere stata trovata , studi recenti propondono invece per una decorazione centrale di una grande fontana , forse quella di Agrippa nel Campo Marzio . Alcune foto delle staue trattate , per leggerle mettere la freccia del mouse dentro la foto .
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  2. Belle storie, ma possono essere anche spunti anche più semplici, di cui si è anche già parlato ( ormai effettivamente qui abbiamo parlato di tanto....) anche curiosità.....credo che le più di 8.000 letture della discussione dimostrano e testimoniano letture e interesse, e credo che il maggiore beneficiario di una discussione simile sia il visitatore o l'utente che cerca di orientarsi in questo mondo, ma poi anche tutti....perché molti esempi proposti credo fossero per tutti motivo di nuove conoscenze personali . Possono questi spunti creare motivazioni, nuovi appassionati, ecco perché l'intento dovrebbe portare a chi segue una specifica monetazione o area a postare, a raccontare.....incuriosire e magari creare nuovi numismatici proprio della monetazione proposta che voi seguite abitualmente.... E allora forza, almeno chi non è in vacanza...mi rivolgo a caso ad alcuni, ma veramente a caso... che hanno competenze specifiche per esempio a @@vathek1984 per le estere, a @@cembruno5500 per le repubblicane, al Regno d'Italia con @@Littore e @@renato, ma anche per esempio ai tanti appassionati del Regno delle Due Sicilie che meritano di avere in questa discussione qualche esempio, qualche storia....e qui chiamo @@francesco77 e chi vorrà e segue e frequenta quella sezione, ma anche agli appassionati dei Savoia e quindi a @@savoiardo e ai numerosi appassionati di queste monete.....l'elenco può essere lungo, tutti potenzialmente possono essere chiamati in causa, nessuno escluso, staff compreso ovviamente :blum: ....vediamo se riusciamo a unirci idealmente in questa discussione per il forum, per la numismatica, per la divulgazione della stessa....io ci provo giustamente sempre :blum:, credo possa essere interesse di tutti creare qualche spot per la numismatica per tutti....perché poi questi spot contano...contano....
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  3. Il mio intervento si scinde in due parti: 1- Partendo dalla discussione principale si devono fare alcune osservazioni: a- Ci sono svariate teorie che affermano l'approdo sul continente americano di popoli europei e mediterranei, ma la maggior parte sono suffragate solo da qualche indizio non capace di dimostrarne la veridicità; b- Tra queste teorie le più famose e forse le più realistiche riguardano i popoli del Nord [Vichinghi] che avrebbero raggiunto il continente americano passando per l'Atlantico del Nord ed approdando sulle coste del Canada; c- Per quel che riguardano i popoli antichi forse bisognerebbe sfatare il mito degli Egizi che attraversano l'Oceano, in quanto le loro tecniche di costruzione navale erano per lo più incentrate sulla navigazione fluviale e non marina; d- L'unica teoria di qualche peso per il mondo antico riguarda il popolo Fenicio: avevano conoscenze tecniche sia sulla costruzione della navi che sull'orientamento e le tecniche di navigazione. Inoltre ci sono prove letterarie della storiografia antica che dimostrano l'attraversamento dello stretto di Gibilterra verso sia il Nord, direzione isole britanniche, che verso Sud, coste africane della Mauritania, Senegal. Per non parlare di quel racconto Egizio che narra di un faraone che aveva incaricato dei Fenici per circumnavigare l'Africa. [Prove archeologiche non ve ne sono, se non una piccola pietra ritrovata nel mare di fronte alle Bahamas con incisioni fenici, che poi è stata ricollocata nei fondali marini (??). Vorrei poi ricordare una vecchia discussione che mostrava una moneta punica con sotto una piccola cartina geografica. Chi si ricorda?] 2- Per quello che riguarda la saga omerica ambientata nel Nord Europa, si ci sono effettivamente degli indizi che ci possono far riflettere: la fisiognomica delle divinità greche descritte da Omero assomiglia a quella delle popolazioni del Nord, similitudini sull'assetto istituzionale e giuridico, nonché analogie di natura morfologica sugli ambienti. Bisogna però chiarire che i Greci sono una popolazione di origine indoeuropea, discendente dai Dori, che provenivano dal Nord. Quindi sarebbe un'ovvietà affermare l'esistenza di una loro analogia proprio con le popolazioni nordiche. Naturalmente il libro è interessante e permette di avere un punto di vista "nuovo" rispetto a quello tradizionale, ampliando gli orizzonti della ricerca ai primordi della civiltà greca.
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  4. Se uno gli dà 750 euro se lo merita di essere truffato :girl_devil: petronius oo)
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  5. Il 19 febbraio del 1797, con la firma del trattato di Tolentino, veniva costituita la repubblica Cisalpina che andava a riunire la repubblica Cispadana e la repubblica Transpadana. La repubblica Cisalpina venne soppressa nel 1799 dagli austriaci e ricostituita dai francesi nel 1800 dopo la battaglia di Marengo per mutarsi poi in Repubblica Italiana nel 1802. Dal punto di vista delle emissioni monetarie della repubblica in questione ci sono rimaste due sole monete in argento emesse nel 1800 e nel 1801. Si tratta dello scudo da 6 lire con al dritto la scritta ALLA NAZ.FRAN. LA REP. CISAL. RICONOSCENTE, e la moneta da 30 soldi che celebra la pace di Luneville e la fondazione della strada Foro Bonaparte a Milano. Molto probabilmente le popolazioni della repubblica Cisalpina ebbero ben poche occasioni di vedere e maneggiare le monete in questione e, dopo aver piantato l'albero della libertà nelle piazze della pianura padana, temo che poterono apprezzare ben pochi cambiamenti pratici. La nuova repubblica doveva finanziare, e da subito, le proprie attività; da qui la necessità di imporre (o meglio mantenere), tasse, gabelle e dazi. E i segni di questa presenza vennero conosciuti dalle genti; mercanti, artigiani o commercianti che fossero. Nei mercati del piccolo antiquariato della pianura padana si possono ancora trovare (anche se rari) i bolli (o suggelli) che i finanzieri apponevano alle merci dopo il pagamento dei dazi. un suggello apposto nel distretto di Gualtieri (RE) un suggello aposto nel distretto di Reggio Emilia La repubblica Cisalpina ebbe vita breve (5 anni) e vita ancora più breve ebbero gli alberi della libertà, che vennero presto rimossi, ma il seme portato dalla rivoluzione francese e dalle nuove idee presto avrebbe dato nuovi germogli destinati a cambiare l'Europa per sempre. Un saluto rivoluzionario Mario p.s. spero perdonerete la scarsa qualità delle immagini e l'escursione nell'exomunia ma l'invito di Mario è stato irresistibile
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  6. La risposta di Legio II è giunta mentre stavo scrivendo qualche riga e la situazione si è chiarita. Fortunatamente da qualche tempo la Sezione da un punto di vista "caratteriale" è abbastanza tranquilla: proprio nell'ottica di mantenere questo status ho postato quel mio pensiero. Ciò si è dimostrato inutile come ritenevo in cuor mio, avendo conoscenza più o meno buona degli utenti coinvolti nella discussione stessa. Ma talvolta dal sassolino... viene giù la frana! E piuttosto che chiamare la Protezione Civile a frana avvenuta ... la prevenzione talvolta aiuta ... :D Ciao Illyricum :)
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  7. Visto come va il lavoro ho la netta sensazione che la mia collezione si trasformerà nella mia pensione...
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  8. Volevo aggiungere a quelle bellissime statue anche un gruppo di bronzi dorati proveniente - ritrovato nel territorio di Pergola (PU). Sono unici nel loro genere.
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  9. @@matteo95, ho controllato, confermo 256.000 esemplari per il 1902 sul world c. e 256.020 su en.numista.
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  10. Io guarderei anche ai dupondi ..... Non si distaccano di molto dai sesterzi e si possono trovare a buon prezzo Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
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  11. Oggi voglio condividere con gli amici che non sono partiti per le ferie una monetina inedita che mi è capitata per le mani negli ultimi giorni. E trattandosi di Gregorio XIII non c'è proprio da stupirsi visto l'enorme numero di emissioni monetarie avvenute durante il suo pontificato. Gregorio XIII (Ugo Boncompagni, 13.5.1572-10.4.1585) Zecca di Ancona Quattrino con San Pietro peso gr. 0,96 - diam. mm. 17,63 D/ GRE .XIII .__ .PON .M /Stemma ovale in cornice lineare, sormontato da chiavi dec. e tiara; due punti ai lati ed uno sopra la cimasa. R/ S PETRVS .__ANCONA . (A=V rovesciata) / S. Pietro,nimbato, seduto sopra le nuvole, con la mano d. tiene la chiave orizzontale verso l'interno e con la mano s. tiene il libro aperto appoggiato sulle ginocchia. Eravamo abituati a vedere San Pietro in piedi, a mezzo busto, seduto, ma seduto addirittura sopra le nuvole ancora no. E la chiave posta in orizzontale e rivolta verso l'interno, è anche questa una novità. Al D/ abbiamo l'impugnatura delle chiavi (a volute) che difficilmente si vede nei quattrini di Gregorio XIII; se non sbaglio se ne trova una uguale solo nel caso del Muntoni 329. Anche il peso, per un quattrino, è abbastanza alto. Sono graditi Vs. commenti e considerazioni.
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  13. Io ci sarò tutta la settimana, dal 24 al 30 agosto. Il Convegno di Riccione mi piace perchè è rilassante e il preconvegno (ben più importante del Convegno stesso) è l'occasione per passare ore piacevoli con gli amici a parlare di monete, a guardarle, scambiarle, eccetera. Da rimarcare, ancora una volta, che gli organizzatori hanno a mio (e non solo mio, per quel che mi consta) modesto giudizio sbagliato nuovamente data. Molto meglio la prima settimana di settembre che l'ultima di agosto. Molti commercianti non partecipano perchè ancora in ferie (lo so per certo); parecchi collezionisti, complice la crisi riducono i giorni di permanenza o non vengono affatto. A Riccione a fine agosto gli alberghi costano perchè è ancora alta stagione. La prima settimana di settembre è già diverso. Il mio ragionamento può essere da qualcuno giudicato esagerato, forse, ma se si prova a ragionare con l'ottica di chi porta con sé anche la famiglia fila di certo. Comunque, speriamo anche quest'anno di divertirci o quantomeno rilassarci, visto che per me quei giorni rappresenterà l'unica vacanza estiva di quest'anno.
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