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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/11/14 in tutte le aree
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Beh, l'avrei trovata ...ma non capisco come funziona... Ha cinque sicurezze: tre bei lucchettoni, che sono uno spettacolo, ma anche quei due bottoni sul dorso numerati con IV e V che potete vedere anche nella foto del totale (sono quelle due borchie più alte di tutte le altre) che sfiorandole sono mobili ma non capisco il loro funzionamento. Ovviamente questo è un pezzo da museo prelevato da una nave genovese del XV secolo, null'altro è dato conoscere. Di fronte a questa sono un po' come il protagonista della canzone di Carosone ...non avendo le lettere di Rosina ne il ritratto di "zi' Sofia" e neppure tutto il resto ....potrei metterci la mia collezione di monete genovesi...che hanno più o meno lo stesso valore ... Saluti e buona estate a tutti.6 punti
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:lol: ...ciao..!..io l'ho educata a fare la bella cagnolina quando vede un objectivo di machina foto....guardatela!!!prendendo vento per trovare cinghjale o volpe...!..tutta la sua passionne.......e poi,paura di vuoto non ne a..!! :angel: ma penso...la sua piu grande passionne sono io..!!!.. :lol: :blum: :blum:4 punti
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Buon giorno a tutti, dopo tantissimi giorni di astinenza vi voglio postare 3 monete (non so se sono news) trovate da amici in Grecia. Taglio: 2 euro CC Nazione: Grecia tipo A e tipo B Anno: 2103 Tiratura: 742.500 - 742.500 Condizioni: qFDC Città: Santorini (Grecia) P.S. scusate se nella scannerizzazione ho dimenticato di mettere il mio nick (fatemi sapere se devo rifarla).3 punti
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Buon giovedi sera a tutti ogni promessa è debito e prima di seppellire in cassetta il plateau di Carlo Felice per chissà quanti anni, eccoVi in condivisione l'ultima gemma, la più fulgida, anche se corredata da una conservazione certamente modesta, anche se in fondo, considerato di che si tratta, non credo del tutto disprezzabile. L'esemplare è in collezione dal 2009 e qualcuno degli utenti più acuti ne riconoscerà senz'altro la provenienza da nota asta pubblica. E' una data/zecca della quale, in base a mie ricerche, è molto difficile mettere in fila più di venti diversi esemplari sulla faccia della Terra, forse sono di meno. Stavolta un pochino di orgoglio me lo si conceda, siate buoni :) Un salutone M2 punti
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Sono di Bergamo. Ma mi sono innamorato della monetazione di Ferdinando IV e ho messo in piedi una piccolissima collezione, nei limiti delle mie scarse possibilità finanziarie: sei piastre, una mezza piastra, un carlino, un 8 tornesi, un 6 tornesi, un grano e due 9 cavalli tra cui un 1804 di cui vado molto fiero :)2 punti
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Bravo Poemenius. E' certamente così. Interessante la pseudo-legenda che è ciò che ha reso sempre molto introgante questo nummo. Chi lo coniò realmente? Appare solamente dopo la conquista di Cartagine da parte di Belisario, anche se non si può escludere in modo definitivo che possa essere stato coniato durante il regno di Gelamir. Ma attribuirlo a Gelamir appare incoerente: non quadra il peso medio, 0,55 g su un campione del nostro database di 225 nummi, e soprattutto non quadra la pseudolegenda, in quanto sin dalla fine del regno di Guntamundo la monetazione di bronzo vandala è sempre con legenda nominale. Che lo abbia coniato Belisario sembra la cosa più probabile: ma perché con pseudolegenda? E se fosse una coniazione da parte della zecca itinerante ches eguiva l'esercito di Belisario ma destinata unicamente ai gruppi mauri e berberi che si erano momentaneamente alleati ai bizantini accomunati dal comune nemico vandalo? Spesso questi nummi provengono dalla Palestina ed è in quella terra che sono stati trovati alcuni ripostigli... C'è bisogno di idee originali che sappiano proporre proposte sensate da poi mettere alla prova dei fatti, insomma, persone creative che usino soprattutto l'emisfero sinistro del cervello :)2 punti
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Ecco qui un nuovo...cioccolatino sardo......una vera delizia per gli appassionati scusate se le foto non sono delle migliori....ma fatte al volo...appena arrivata2 punti
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salve, potete darmi un vostro parere sulla conservazione di questa moneta con eventuale valore economico approssimativo.2 punti
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Ti ringrazio, purtroppo anche i tarì di Filippo IV senza sigle non vengono considerati Lanciano da nessuno, ci sono anche i documenti che attestano la sua coniazione a Napoli, ecco la stessa moneta ma classificata Napoli da un noto commerciante. http://www.ebay.it/itm/261459303091?ssPageName=STRK:MEWAX:IT&_trksid=p3984.m1423.l2649 Ti ringrazio nuovamente e comunque per la tua gentile attenzione. :good:2 punti
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la faccia è da ruotare 90° in senso orario. vedrete il volto e due pallini di pseudo legenda o almeno a me cos' sembra2 punti
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Pur trattandosi di un gadget, costituisce un madornale errore numismatico. La prima moneta di Paperone è nota per essere un decino, perciò una moneta da 10 Cents e non da un Cent.2 punti
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Grazie a tutti! Per me è un onore condividere con Voi i miei pezzi più cari. Certamente sentire i complimenti mi fa piacere, ma mi rende molto più felice far partecipe il Forum di queste monete. Allora a presto con un nuovo regnante Savoia e con le sue rarità !!2 punti
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No, no ....ma che acquisto ....è esposta in un luogo super-blindato! Io ho solo avuto il piacere di vederla e toccarla.... e fotografarla ...2 punti
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Viviamo solo per scoprire nuova bellezza.Tutto il resto è una forma di attesa (Kahil Gibran)2 punti
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Amedeo, penso di aver capito perche' vuoi vedere la moneta ..... troppo simile al follaro RV CA TA .... vero? :P2 punti
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Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 132.000 Condizioni: qFDC Città: San Marino Note: È la moneta con tiratura più bassa in mio possesso tra quelle circolanti.2 punti
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Quasi trecento anni fa, tra le rovine di una chiesa del borgo di Bagnoregio, torna alla luce un anello recante l'immagine di un volto ed alcune lettere misteriose, inizia così la storia di una preziosa testimonianza della conquista longobarda in Italia. Il terremoto del 2 giugno del 1695 a Bagnoregio, aveva provocato ben 32 vittime e causato il crollo di molte case, torri e chiese. Il 5 settembre del 1726, quindi circa trent’anni dopo, la confraternita della chiesa di S. Pietro, posizionata al limite sud della contrada di Civita, chiese al suo tesoriere, Nicola Pompei, di raccogliere il materiale buono rimasto tra le rovine. Durante questo compito il tesoriere venne colpito da un insolito riflesso dorato che veniva da sotto il mattonato nel lato sinistro sotto l’altare, dentro al presbiterio. Il riflesso era quello di un anello d’oro semi-nascosto tra pezzi di mattoni e calcinacci, formato da una piastra circolare delimitata da una cornice perlinata ed incisa con l’immagine di un uomo con barba e capelli divisi al centro da una scriminatura. L’anello ritrovato da Nicola Pompei nella Chiesa di S. Pietro a Civita di Bagnoregio Intorno alla testa dell’uomo alcune lettere precedute da una croce formano il nome “AUFRET”. Nicola Pompei non fece in tempo a pulirlo che l’anello gli fu tolto dalle mani dal canonico Giuseppe Quintarelli, che, nonostante le proteste dei membri della confraternita di S. Pietro, corse subito a consegnarlo nelle mani del vescovo Onofrio Pini. Il vescovo decise di disfarsi del prezioso anello, a causa delle “liti tra i diversi pretensori”, affidando questo delicato compito al fratello Muzio che ritroviamo a Roma in trattativa con un grande collezionista di opere, il marchese Alessandro Capponi. Inizia così una serie di passaggi di mano dell’anello tra diversi collezionisti, fino ad arrivare al 1871 quando fu venduto al Museo Victoria and Albert di Londra, dove ancora oggi è conservato. Questo anello apparteneva ad Aufret, un Longobardo di rango elevato vissuto a Bagnoregio. Probabilmente scrisse a papa Gregorio nell’anno 600, utilizzando questo anello per apporvi il proprio sigillo. La lettera era stata inviata per proporre al pontefice un candidato alla carica vescovile della zona. Aufrit infatti è l’altissimo rappresentante dell’etnia longobarda che arrivò a Bagnoregio nel 593 con l’avanzata di re Agilulfo verso Roma e che collaborava con papa Gregorio per riorganizzare l’ordinamento diocesano in questa regione dell’alto Lazio, definita come frontiera tra i territori longobardi e bizantini.2 punti
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Non c'è solo la numismatica, ci sono anche i sentimenti e gli affetti della vita e anche se da tempo non scrivo più qui, questa purtroppo è l'occasione giusta. Il mio miglior amico era Charlie, era perché è morto dopo 18 anni e mezzo passati insieme, 18 anni sono tanti, sono un pezzo della propria vita...... Charlie era un bellissimo meticcio, intelligentissimo, affettuoso, fedele, fu abbandonato e trovato in autostrada, fu poi portato in un canile, ovviamente quando poi lo portavo in auto tremava, aveva paura, poi gli passò. Il giorno che entrai in quel canile fu uno dei giorni più emozionanti della mia vita, vidi circa cento cani, erano in queste cellette, tutte storie tristi, abbaiavano tutti, volevano farsi notare, era la loro grande possibilità.... Potevo ridare " la vita " a uno di loro, fu l'istinto a guidarmi, quello che saltava di più, che mi leccava di più dalle grate fu il prescelto. Chiesi alla volontaria di metterlo in cortile, si mise a correre come un pazzo, non capivo, chiesi perché fa così ? Semplice gli ha dato almeno la possibilità di correre, di sfogarsi, una volta in più di quello che fa ogni tanto coi volontari. Charlie era in una piccola gabbia con altri due più grandi di lui, lo morsicavano questi, il cibo glielo prendevano loro......veramente una vita drammatica. Lo portai a casa subito, anche tutto sporco, senza guinzaglio, quando vide la sua prima ciotolina, non capiva, gli sembrava incredibile potesse essere solo sua, la pallina non capiva cosa fosse, non era in grado di fare i gradini. E' ovvio che per lui diventai " il suo eroe, il suo salvatore ", in questi casi l'affezione va oltre il normale, la fedeltà non parliamone, una parte di vita insieme.... Quando andavo via per qualche giorno capiva, si metteva sopra le valigie, voleva venire con noi, quando chiudevo la porta il viso era di quelli da funerali, di rimprovero. Di solito quando uno torna da una breve vacanza è triste, io no, sapevo cosa mi aspettava, dalle due alle tre ore di festeggiamenti...... Il giorno prima di morire, ormai sfinito, non camminava più, mangiava poco, riuscì a leccarmi ancora......era l'ultimo saluto..... Certo gli abbiamo dato molto, ha vissuto felice, bene, ma quello che ho ricevuto è stato di più, molto di più di quello che abbiamo dato, l'amore che un cane innamorato e fedele può dare al suo padrone non si può descrivere..... Riposa in pace vecchio e caro Charlie, il mio miglior amico......1 punto
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Purtroppo, come alcuni di voi avranno avuto modo di vedere, sono apparsi in piazzetta ed in altre aree del forum messaggi di spam ed espliciti post di carattere pornografico. Siamo intervenuti quanto prima (su segnalazione telefonica di @@linda e @@matcor, che ringrazio molto), abbiamo eliminato gli interventi e reso inoffensivo questo individuo. Non escludiamo inoltre una segnalazione alle autorità competenti. Lo staff del forum si scusa con tutta l'utenza per l'accaduto e vi invitiamo ad informarci celermente qualora simili situazioni dovessero ripresentarsi.1 punto
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Salve a tutti finalmente ho messo in collezione un soldo di Alvise Mocenigo III. Dovrebbe arrivarmi a giorni, ma nel frattempo Vi mostro le foto del venditore. Mi sembra bellino. Che ne pensate?1 punto
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salve a tutti. ho tirato fuori questa 5 lire del 1852, voi che conservazione le dareste. grazie a chi vorrà intervenire.1 punto
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Leggi bene questo documento.....ma fino alla fine !! http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1964.pdf1 punto
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Di questo bronzetto qua che ne pensate? Sinceramente non avevo mai visto un Costanzo con questo frisè anni '90...oh voi costantiniani, delucidatemi :D Io l'ho classificato RIC 99 per Thessalonica (dal vivo si vede meglio l'esergo).1 punto
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Scusami, hai postato 4/5 volte la stessa domanda con gli stessi seriali. Le risposte ti erano state fornite, non ci hai fatto caso o speri che possano variare ? Gli utenti sono sempre gli stessi , anche le valutazioni ovviamente :good:1 punto
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Antonio Bernardo: sono sicuro che puoi fare moooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooolto di più!1 punto
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notavo che le divisionali hanno iniziato a salire notevolmente di prezzo mah mi ha stufato Monaco con questa politica di emissioni a caso tra poco prendo tutte le serie e le vendo per prendermi o qualcosa di bello del Regno o USA1 punto
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Veramente io trovo il R/ il lato meglio conservato, il D/ ha quel graffio ad ore 10 abbastanza penalizzante, comunque resta sempre un'affascinante moneta per me BB+ il D/ e qSPL il R/ TIBERIVS1 punto
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Ciao Amedeo, questo è il link per le richieste http://www.bnf.fr/en/collections_and_services/reproduction_services.html1 punto
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Hai perfettamente ragione e il tuo ragionamento non fa una piega. Il mio voleva significare che per quanto riguarda le mie monete il prezzo deve stare bene a me, non venderò mai una moneta a 10 centesimi magari di trent'anni fa per dire una data recente, forse nemmeno a 1€. figuriamoci monete più vecchie. Se la gente le vuole regalarle padrona di farlo ma questa non deve essere la regola. Ho una repulsione per i prezzi dei cataloghi e quello che mi da più fastidio sono quelli (riferendomi alla filatelia) che dicono che il francobollo deve essere nuovo altrimenti è carta straccia, poi vai vedere alle aste i prezzi da capogiro li spuntano quelli viaggiati. Questo per dirti che poi la gente ragiona con la sua testa e non quello che vorrebbero gli altri. Ti voglio fare un'ultimo esempio io ho una moneta che nel catalogo arriva sino a spl ed è valutata 3.000€., Nomisma ne aveva una l'anno scorso e l'ha venduta compresi i diritti d'asta a 14.500€. seconda te chi se l'è aggiudicata è un deficiente sapendo di averla pagata 5 volte di più? Orbene la mia è sicuramente più bella, avendo visto quella, quando la metterò in vendita sulle aste ebay il prezzo di partenza sarà non meno di 18.500€. se poi non la dovessi vendere chi se ne importa. Con questo ti saluto e ti ringrazio per l'interessamento1 punto
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@@criss22, complessivamente qFDC, alcuni segni sono più evidenti al D/ per quanto riguarda il valore economico da catalogo il krause dice questo. Date Mintage F VF XF Unc Bu 1955 1,499,000 BV 12.00 13.00 20.001 punto
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Se, come leggo nella nota, la Travaini sostiene che ne è presente un esemplare nella collezione di V.E.III, potresti chiederne una foto a Palazzo Massimo.1 punto
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regno lombardo-veneto francesco I d'asburgo lorena, 3 centesimi 1822.1 punto
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Aggiungo che come ben sapraì su questo genere di monete quello che fa salire la stima é o la loro estrema rarità o la loro estrema conservazione! io colleziono il periodo e ti posso dire che.un moneta di un solo grado di rarità del 500 se supera lo splendido di conservazione anche.di poco diventa poco reperibile ovunque. Quelle inferiori sono meno quotate. Complimenti per l altro scudo d oro , che invece é coniato dal Cellini, ma non a Firenze. Domenica metto le foto di quella coniata a Firenze del Cellini molto rara, il mezzo giulio.1 punto
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Ciao Eliodoro , qualora volessi visitare il monumento degli Orazi e Curiazi , come hai espresso desiderio , ti consiglio di visitare anche gli altri monumenti romani di Albano Lazione : il Castrum con il museo della Legione II Parthica gia' postato precedentemente , l' Anfiteatro , la Torre e la Villa di Pompeo , la Villa di Domiziano parte della quale pero' risiede nella residenza estiva del Papa .1 punto
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1 - con buona probabilità Teodosio II più che Vale III 2 - il monogramma è sottosopra e molto rovinato, ma Zenone 3 - palmetta esattamente del periodo che dice Antv. oltre al dritto che vorrei vedere meglio. pur essendo molto leggera , il peso è pertinente con molti di questi nummi che viaggiano tranquillamente intorno a 0,4 g pur essendo la loro media, di norma, appena più alta1 punto
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@@joker67, io direi di farti un giro anche in qualche gioielleria non si sà mai, potresti essere anche fortunato, io tempo fà ho fatto un giro per caso chiedendo appunto di un marengo, e ne trovai 3, solo che ci era andato un signore un giorno prima di me, prenotandoseli. :crazy:1 punto
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Il terzo è un nummo molto intrigante: la palmetta ricorda quelli coniati a Cartagine da Belisario subito dopo la riconquista bizantina e che spesso attribuiscono ai vandali ma che probabilmente vandali non sono... ma il dritto proprio non quadra. Se riuscissi a fare delle foto più nitide sarebbe un'ottima cosa! :)1 punto
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Scrivo in risposta a quanto detto da @mero mixtoque imperio ma il mio è un discorso generale indirizzato a tutti gli utenti e lo scrivo a titolo personale, al solito. Per prima cosa penso sia il caso di lasciare fuori dal Forum beghe personali e altro ormai sviscerate all'infinito. Se qualcuno non è soddisfatto del lavoro dei Moderati/Adm. può sempre inviare una mail a Reficul e lamentarsene. Purtroppo abbiamo avuto un periodo di quasi "vuoto" dei componenti dello Staff, per vari problemi personali e quello che vi suggerisco di pensare prima di lamentarvi è: I componenti dello Staff agiscono sul Forum in modo completamente gratuito e volontario ed anche loro hanno problemi famigliari e di lavoro come tutti gli altri esseri umani. Iniziando a polemizzare tra noi, anche con "vecchie" motivazioni, non si fa altro che il gioco del troll, il suo scopo è proprio questo, disturbare, disunire, creare confusione e malcontento. Secondo me più ne parliamo e più gli diamo "gloria" e questo è un altro aspetto che lui ricerca. Dico "lui" in generale, potrebbe essere benissimo una "lei" o vari "loro". Ne ho avuto una brutta esperienza diretta molti anni fa, quando ancora non sapevo nemmeno dell'esistenza di questi "giocherelloni" che possono anche risultare in qualche modo pericolosi Detto questo mi farebbe piacere, e non solo a me credo, che la discussione continui sull'iniziale rotaia. Per altri problemi rivolgiamoci a chi di dovere al momento giusto. Buona serata a tutti, Giò1 punto
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Pure io ho visto in giro e nel tempo, anche nei mercatini e senza essere riprodotti in cataloghi di asta, diversi esemplari dell'hexas e a occhio mi pare di ricordarli quasi tutti uguali o molto simili, variando solo nella patinatura. E' una moneta riprodotta più volte. Quindi confermo la testimonianza di gionnysicily. Non so dove il Buceti abbia preso il numero dei pezzi e purtroppo il limite principale di questa opera è proprio la mancanza di una lista dei pezzi con la provenienza e non riporta nemmeno uno straccio di bibliografia (nemmeno un riferimento al Calciati, che poteva essere utile per un collezionista che deve classificare la propria moneta). Evidentemente aveva privilegiato al massimo la sintesi, anche per ragioni di spazio. Resta un'opera utile soprattutto come una sorta di "atlante" per vedere le varie emissioni (esclusa Siracusa, che manca e non so se era prevista un'opera simile per questa zecca).1 punto
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Per i contenuti dei messaggi di quel troll, un intervento tempestivo era il minimo, visto che questo forum è frequentato anche da ragazzi sotto i 18 anni...1 punto
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Le due monete sono entrambe classificate rare....il 65 per Napoli di conservazione bassa...il 70 per Roma decisamente migliore come conservazione...non penso proprio che sul mercato lo si trovi al 20 euro!! :blum:1 punto
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Vediamo insieme lo stato di conservazione e l'eventuale autenticita' di uno dei miei primi acquisti nei tempi che furono...1 punto
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Secondo me ti conviene tenerle. Valore economico maggiorato o meno trovo una cosa carina, per un collezionista, avere nella propria collezione delle banconote euro "tra le prime". Tanto, per brutti esteticamente che siano, gli euro stanno pur sempre scrivendo e rappresentando un periodo storico (sia alivello monetario che a livello più generale), e perció, secondo me, non possono mancare a un collezionista. Conta poi che sono tagli relativamente piccoli e che possiedi giá, quindi a costo "zero" (a parte il loro valore legale).1 punto
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Ecco svelato perché raccolgo ste monete :D voglio aprire un cabaret (ma serebbe meglio dire "pub") poco lontano da Babilonia a Hursagkalamma (Kish). Siamo nel 524 avanti Cristo, anzi visto che deve ancora nascere è più corretto dire che siamo nel sesto anno di regno di Cambyse nel mese ix. I due testi, Camb 330 e 331, redatti a Hursagkalamma lo stesso giorno illustrano la natura giuridica di un contratto di creazione di uno stabilimento commerciale destinato alla vendita di bevande alcoliche, contemporaneamente ci forniscono informazioni molto concrete sui mobili ed il materiale che si poteva trovare in un cabaret sotto il regno di Cambyse, sfruttato da una donna di statuto servile, ma sostenuto finanziariamente da uno dei rappresentanti più conosciuti della famiglia Egibi. Sarò buono, tralascio la traslitterazione del documento Camb 330, di cui ecco la traduzione: Utensili che Marduk-iqîšanni deve rimettere a Ishunnatu la schiava di Itti-Marduk-balâṭu: 5 letti, 10 sedie, 3 tavoli, 1 ingurinu, 3 forbici, 1 vanga in ferro, 1 ascia, un vaso di fermentazione, 1 supporto, 1 marmitta-mušahhinu, 1 serbatoio-šiddatu, 1 maššanu, 1 cassa, 1 (?) ušukullatu di canna; non c'è (più) alcun bene in comune tra loro; non si faranno reciprocamente di contestazione. Gli utensili che appartengono a Ishunnatu, fino alla fine del mese xi, Marduk-iqîšanni non li farà uscire; Ishunnatu pagherà lei stessa l'affitto della casa. Testimoni: Rêmût, figlio di Aplaia, discendente di Ardi-Nergal; Bêl-apla-iddin, figlio di Rêmût, discendente del Vasaio (Potier); Tukulti-Marduk, figlio di Iddin-Nabû, discendente del Sacerdote del Piedistallo; e scriba: Kalbaia, figlio di Sillaia, discendente di Nabaia; Hursagkalamma, 11-ix-Cambyse 6. Marduk-iqîšanni darà a Ishunnatu il credito di Lillikânu. Il documento Camb 331: 1 mina d'argento, prezzo di 50 jarre di "birra" di buona qualità, con la loro brocca-haṣbattu ; 2/3 di mina d'argento, prezzo di 60 kur di datteri; 22 sigloi d'argento, prezzo di 2 marmitte-mušahhinu in bronzo, di cui il peso è di 7 mine e mezzo, 7 coppe in bronzo e 3 ciotole-baṭu in bronzo, ed anche 4 kur di sale di sedano (sì sì esiste!!! :D nota mia) che sono depositati nella casa. Totale: 2 mine e 2 sigloi d'argento, appartenenti a Itti-Marduk-balâṭu, figlio di Nabû-ahhê-iddin, discendente Egibi, sono a disposizione di Ishunnatu, la schiava di Itti-Marduk-balâṭu. Fino alla fine del mese di x, lei verserà un interesse. (cut...) Testimoni: Rêmût, figlio di Aplaia, discendente di Ardi-Nergal; Bêl-apla-iddin, figlio di Rêmût, discendente del Vasaio (Potier); Tukulti-Marduk, figlio di Iddin-Nabû, discendente del Sacerdote del Piedistallo; e scriba: Kalbaia, figlio di Sillaia, discendente di Nabaia; Hursagkalamma, 11-ix-Cambyse 6. Per capirci un po di più. Ishunnatu è giuridicamente dipendente da Itti-Marduk-balâṭu, di cui è la schiava, e le fornisce un certo numero di prodotti e di oggetti. Il contratto Camb 331 ricapitola l'investimento, precedendo che lei dovrà versare un interesse per poco più di un mese e mezzo sul valore in argento che è 2 mine 2 sigloi. Il tasso di interesse non è specificato, ma se si tratta del tasso abituale del 20% all'anno, lei dovrà ridare a Itti circa 3 sigloi d'argento. Sorvolando su altri aspetti "tecnici" dei contratti passiamo all'analisi dei materiali. L'aspetto più interessante di questi due documenti è il fornirci una vista concreta di quello che è un cabaret ell'epoca neo-babilonese. L'equipaggiamento si può suddividere in 3 gruppi: ciò che serve ai clienti, ciò che serve alla preparazione della "birra" (o più esattamente all'alcol di datteri), ciò che serve a preparazioni complementari. La "birra" è sia consegnata già pronta (50 jarres), sia da preparare coi datteri che si faranno fermentare in uno speciale recipiente, il nam, quasi sempre piazzato su un supporto in legno, il kan. Dal nun il prodotto fermentato si colava (o era travasato) nel n dove subita una decantazione. La "birra" era servita ai clienti dentro coppe o ciotole in bronzo. La clientela trovava sia il coperto (tavolo e sedie) sia (qui almeno 5 letti), a volte in condizioni che spiegano la reputazione dubbiosa di certi locali. Il cabaret che possiamo così ricostruire non è cosa piccola, destinata solo alla vendita delle bibite: comprendeva numerose sale e stanze, dei locali per la fabbricazione e lo stoccaggio della "birra" e probabilmente un orto adiacente (la vanga...). Non sappiamo quali introiti ci si potessero aspettare, ma le quantità citate sembrano indicare che fosse interessante, ciò spiega perché la famiglia Egibi abbia investito in questo genere di locale, anche fuori Babilonia et mettendoci della propria servitù. Uhm... mi sa che sono un po lontano dall'obiettivo... non arrivo manco ad un siglos :cry: Tradotto ed adattato da: Achemenet.com1 punto
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