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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/08/14 in tutte le aree
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Purtroppo, come alcuni di voi avranno avuto modo di vedere, sono apparsi in piazzetta ed in altre aree del forum messaggi di spam ed espliciti post di carattere pornografico. Siamo intervenuti quanto prima (su segnalazione telefonica di @@linda e @@matcor, che ringrazio molto), abbiamo eliminato gli interventi e reso inoffensivo questo individuo. Non escludiamo inoltre una segnalazione alle autorità competenti. Lo staff del forum si scusa con tutta l'utenza per l'accaduto e vi invitiamo ad informarci celermente qualora simili situazioni dovessero ripresentarsi.11 punti
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Nel tratto della via Appia pochi chilometri a Sud di Roma , famosissima e prima via consolare costruita per ordine di Appio Claudio Cieco nel 312 a.C. inizialmente lunga fino a Capua per favorire la penetrazione romana verso il Sud , nel tratto che collega Albano Laziale ad Ariccia a circa al miglio XXV da Roma , si può visitare la costruzione detta il “Sepolcro degli Orazi e Curiazi” . Si tratta di un monumento forse simbolico , è stato realizzato infatti , in una data imprecisata dell’ età repubblicana , non in età arcaica , come lascerebbe intendere il suggestivo nome relativo al famoso fatto d’armi forse leggendario tra i tre gemelli romani e i tre albani per stabilire dopo lunga lotta , chi delle due citta’ Roma o Alba Longa , dovesse avere il sopravvento sull’ altra . La possibile urna all’ interno non contiene nulla che faccia pensare ad un sepolcro , tanto che gli studiosi parlano di monumento commemorativo . Lo zoccolo del mausoleo , di dimensione notevolissima , è a base quadrata di ben 15 metri per lato . La struttura del monumento , secondo alcuni storici , è la ricostruzione in terra laziale della mitica tomba di Porsenna a Chiusi , descritta dagli antichi scrittori Terenzio Varrone e Plinio il Vecchio , ma probabilmente si sbagliarono , confondendo la tomba con una serie di labirinti esistenti sotto la citta’ , si dice fosse formata da un grande basamento di forma rettangolare o quadrata , sormontata da cinque enormi coni di cui il centrale piu’ grande rispetto ai quattro coni piu’ piccoli posti agli spigoli ; praticamente questo monumento di Albano ne sarebbe una replica esatta , forse di dimensioni minori . Varie sono le attribuzioni date alla tomba : Leon Battista Alberti l’ha attribuita agli Orazi e Curiazi , ma e’ sicuramente impropria , altri studiosi l’hanno attribuita a Gneo Pompeo ma questa e’ totalmente diversa essendo a forma di alta torre e sorgeva in altro luogo di Albano Laziale , altri ancora all’ etrusco Arunte il figlio di Porsenna , morto nella battaglia di Ariccia combattuta e persa dagli Etruschi , poco distante dal monumento , nel VI secolo a.C. tra gli Etruschi e la lega di Latini e Greci di Cuma alleatisi per contrastare l’ avanzata di questi verso il Centro Sud d’ Italia . L’ipotesi più verosimile vuole che la struttura sia la costruzione della tomba di Arunte figlio di Porsenna , oppure una tomba familiare attribuita agli Aruntii , di origine etrusca e residente in zona certamente ricca , come attestano alcune lapidi trovate , ma rimangono comunque ipotesi , forse potrebbe anche non essere un sepolcro in quanto credo non ne esistono di esempi simili nel mondo funebre etrusco romano , salvo la leggendaria tomba di Porsenna di cui parlavamo prima ; sepolcri , ma di forma cilindrica , su base quadrata di eta’ repubblicana sono noti ad esempio ad Avella in Campania , ma non sono uguali . Di piu’ non si conosce . Come curiosita’ sepolcri di forma conica sono esistiti nelle popolazioni del Sahara antico risalenti a circa 7000 - 4000 anni fa , ma qui siamo completamente fuori tempo e fuori luogo . Il materiale col quale è stato realizzato il monumento è il peperino , pietra vulcanica locale usata abbondantemente per edilizia anche nella Roma repubblicana . Rimane comunque un monumento unico e straordinario come struttura e fascino . Sotto varie immagini del monumento , il cippo originale del miglio XXV della via Appia e Il presunto luogo della battaglia .3 punti
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Complimenti per l'acquisto importante ed in alta conservazione. Moneta di fascino che da sempre soddisfazione. L'avevo vista dall'amico venditore, per cui non mi pronuncio, posso dire che ha una bellissima patina che a me piace tanto, segnetti contenuti. Hai fatto benissimo a prenderla, dico solo questo! ;)2 punti
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Grazie per l'apprezzamento e, come promesso, sì, almeno un'altra ce n'è Restiamo sempre in Italia, ma ci spostiamo dal sud al nord, per parlare di colui che è passato alla storia come "il Re" (dei falsari, naturalmente). L'attività di Attilio Pollastri, nato a Genova sul finire dell'800, inizia quando quella di Ciulla finisce, nel 1922. O, per meglio dire, anche lui viene arrestato per la prima volta in quell'anno, e incomincia così a farsi conoscere. Figlio di un funzionario delle dogane, a differenza del Ciulla non era mosso da alcun ideale di giustizia e uguaglianza sociale, ma semplicemente dalla convinzione, avuta fin da ragazzo, che guadagnarsi la vita onestamente sarebbe stata un'impresa superiore alle sue forze Ancora giovanissimo, Pollastri si impiega nella bottega di un orafo di valore: di giorno impara a modellare orecchini e monili, di notte si ferma in officina a battere monete d'argento. In pochi mesi riesce a guadagnare ben 30.000 lire di denaro buono smerciando le sua monete anche direttamente alle banche, che le accettano senza difficoltà. Passa poi alle banconote, ormai sempre più diffuse, ma la progressiva svalutazione monetaria gli gioca un brutto tiro. Pressato dai suoi "clienti", che per via della svalutazione gli chiedono una quantità sempre maggiore di banconote false, finisce per perdere la necessaria tranquillità e per mettere in circolazione biglietti non proprio perfetti, che lo portano nel 1922, come detto, al primo arresto. Da quel momento è un continuo entrare e uscire di prigione: in tutto passerà in carcere quasi 20 anni della sua vita. Quando è fuori, prova ogni tanto a cercare un lavoro onesto, ma tutte le porte gli si chiudono in faccia, e non può far altro che tornare all'antico mestiere. Si dice addirittura che una volta sia stato rapito, in Piemonte, da due poliziotti, che lo costrinsero a fabbricare denaro falso minacciando, altrimenti, di denunciarlo. Fabbricava qualche milione al giorno, e non gli lasciavano nemmeno i soldi per comprarsi le caramelle di cui era ghiotto...suo unico vizio Nel 1944, dopo aver scontato l'ennesima condanna, considerata la svalutazione della moneta, si dà alla fabbricazione di clichés dei tagli da 5 e 10 mila lire. In regione Scorticata di Ponzone d'Acqui, in una vecchia casa da caccia, impianta la sua zecca clandestina; non si circonda però di compagni abili, tanto che nel 1948 i carabinieri di Acqui scoprono il suo rifugio sequestrando clichés, macchine stampatrici, carta filigranata ed oltre 5 milioni in biglietti da 5 e 10.000 lire perfettamente falsificati. Il processo, l'ultimo a suo carico, si svolge nel 1949 presso la Corte d'Assise di Alessandria. Gemino Mutti, nel già citato Il falso nella cartamoneta, ne fa una gustosa ricostruzione: "A un certo punto il Presidente ordinò che fosse portato in aula il corpo del reato. Un usciere avanzò faticosamente sorreggendo un valigione legato per traverso con uno spago di canapa; aiutato da un carabiniere lo depose sul tavolo e lo sciolse. Una cascata di biglietti da 10.000 si rovesciò davanti agli sguardi increduli del collegio giudicante. Per alcuni minuti ci fu un silenzio assoluto in aula, poi il Presidente tolse dal proprio portafogli una banconota di uguale taglio e cominciò a confrontarla con quelle incriminate; in breve, anche i giudici popolari lo imitarono, e anche gli avvocati e il pubblico ministero che intanto si erano avvicinati al tavolo. Denaro buono, denaro falso passava di mano in mano sotto la luce delle lampadine. Disegno, filigrana, carta, arabeschi, inchiostri, colori...tutto identico. Il denaro di Pollastri si confondeva col denaro della Banca d'Italia in modo perfetto. Quando si trattò di richiudere la valigia, giudici e avvocati non riuscivano più a trovare le loro banconote...erano naufragate nel mare di denaro falso. Fu chiamato d'urgenza il perito della Banca d'Italia che assisteva al processo in veste di osservatore. Non ci si raccapezzò nemmeno lui. Alla fine il Presidente dovette far aprire l'usciolo della gabbia dell'imputato: 'Pollastri, venga a restituirci il nostro denaro, per favore. E segni con la matita copiativa le banconote di sua produzione, così non ci saranno più confusioni' Attilio Pollastri firmò con un sorriso di trionfo alcuni milioni di lire, poi ritornò in gabbia." Viene condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione, e questo nonostante la Banca d'Italia si fosse rifiutata di presentarsi come parte civile, si dice in segno di riconoscenza per aver ricevuto da Pollastri alcuni preziosi "consigli tecnici" su come riconoscere e prevenire le falsificazioni. Consigli che, sebbene non ufficialmente, sembra siano stati tutti accolti e messi in pratica Attilio Pollastri esce definitivamente di prigione nell'agosto del 1956. Morirà qualche anno più tardi, non prima però di averci lasciato una vera e propria chicca. Un video, girato nel 1958 per la Settimana Incom, nel quale mostra la sua competenza nel riconoscimento delle banconote contraffatte. Buona visione [image] [/image] petronius2 punti
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Ciao a tutti, vorrei chiedere il vostro parere in merito a questa moneta e sulle foto (l'oro non l'ho mai fotografato e questa è la primissima volta, oltretutto dentro la perizia) Ringrazio fin da ora chi vorrà intervenire. Linda1 punto
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Speravo la facessero anche quest'anno, speravo che cambiassero il motivo, speravo che abbassassero la tiratura e aumentassero i pezzi per persona. Beh... sono stato accontentato in tutto. Per £20 una moneta diversa tirata in 250.000 esemplari e max 5 per indirizzo. Io ne ho già prese 5 se qualcuno ne vuole o vuol fare degli scambi il costo è di £20 più £2.50 per le spese di spedizione più le spese da casa mia alla vostra, da convertire in euro secondo il cambio applicato dalla carta. http://www.royalmint.com/shop/Outbreak_2014_UK_20_Fine_Silver_Coin1 punto
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Segnalo la pubblicazione, a cura di Andrea Pucci, dal titolo: Cosimo I de' Medici duca di Firenze e Siena (1557, II semestre - 1569 I semestre) Liberamente disponibile su: http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do1 punto
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Perché usare l'accusativo (leonta) e non il genitivo (leontos) per esprimere il possesso? In punta di piedi, Polemarco1 punto
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Bella moneta, concordo per una conservazione SPL. Questa dovrebbe essere la variante di cui parla @@villa66, è la più famosa e l'unica tra quelle di questa moneta che rientra tra le Top 100 VAM Varieties: http://www.vamworld.com/1890-CC+VAM-4 Si potrebbe avere un ingrandimento del marchio di zecca? petronius :)1 punto
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questione di occhio .... Nando non te la prendere ;-) ogni tanto ci azzecco anche io :good: Amico mio ti informo che hai in mano un 10 Tornesi 3° tipo del 1846 (ti dico anche la data) RRR UNA R3 IN MB viene catalogata intorno ai 180 euro . Peccato che la tua sia in D (discreto) .... non è vendibile, al massimo potresti trovare un appassionato che te la prende per una ventina di euro, ma io fossi in te la terrei, anche perché ha un valore storico interessante, ed è pur sempre una R3 . Comunque l'hai misurata un po' troppo in basso e lo zero è un po' troppo dentro, in realtà la fettuccia dovrebbe darti un 36 /37 mm, abbonando 1/2 mm di usura1 punto
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Non so come abbia fatto a leggere dieci, ma ha ragione! si legge dieci da vicino! :\1 punto
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In attesa di poter leggere , spero a breve , il libro , unisco le immagini di un Sibari incuso privo di etnico . Non sono in grado , ora , di unire i dati della moneta ne la fonte da cui ho tratto anni fa la immagine1 punto
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Buonasera a tutti gli amanti delle euro banconote..come riferimento per capire la rarità...io studio le huge table dei tracciatori di EBT...si capisce tutto da li..senza cataloghi... Sent from my GT-I9505 using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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E infine questa, battuta da Teutoburger Munzauktion GmbH (auction 75, lot 1271, il 23 maggio 2013) è andata invenduta con stima di 50 euro. E' sempre una Ric 967, ma ha qualche differenza sul R/. Per tutte la fonte è acsearch1 punto
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Scrivo per ringraziare coloro che nel segnalare la falsità della moneta hanno indicato i punti da osservare, al fine di aiutare anche i meno esperti a farsi l'occhio ed invogliare anche agli altri che rispondono circa l'autenticità delle monete a fare lo stesso. Va fuor dubbio che mi dispiace per nando 12, perciò affermo sempre la necessità di segnalare i punti da osservare al fine di renderci tutti più o meno dotti in materia e a non incorrere in delusioni1 punto
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Certo! con la consapevolezza che si tratta della serie Europa, ma come giusto che sia, la prima serie resta sempre la più rara.1 punto
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Ciao Antonello, ti aggiungo subito, ci farà piacere conoscerti. A presto. Giò1 punto
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Ciao Taras la moneta è autentica ma bruciata da pulitura aggressiva tanto da sfogliare anche l'argento,se guardi bene vicino la zampa posteriore, sotto il ventre e tra le lettere, noterai dei depositi di ossido antico,la mancanza di peso si può spiegare con la cattiva pulitura. Saluti Babelone1 punto
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Nel maggio di quest'anno scaricai il file "La falsa moneta nel codice penale murattiano" di Alessandro Giaccardi. Tratta le pene inflitte ai falsificatori e agli spacciatori di monete false ne primi decenni nel Regno di Napoli. Vi è anche una descrizione di cosa si deve intendere per moneta falsa e cosa è un'alterazione di moneta. Le cose che mi hanno maggiormente colpito sono il fatto che chi veniva a conoscenza di una zecca clandestina o di un deposito di monete false, se entro ventiquattrore dallavvenuta conoscenza, non lo denunciava alle autorità era punito, eccezion fatta per i parenti dei colpevoli e persino dei coniugi divorziati (anche allora c'era il divorzio!) e il fatto che se il falsificatore denunciava l'illecito e i complici prima della consumazione o subito dopo dello stesso e prima di ogni procedimento dell'autorità era esente dalla pena di falso, ma era sottoposto a vita o a tempo alla vigilanza speciale dellalta polizia (anche allora i pentiti collaboratori di giustizia, ma sicuramente con meno benefici). La_falsa_moneta_nel_codice_penale_murattiano-libre.pdf1 punto
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Salve a tutti, vorrei essere aggiunto nella lista senza preferenze, grazie a presto.1 punto
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Come richiesto da Andrea provvedo a chiudere la presente discussione. Colgo l'occassione per ringraziarlo per la cortesia e disponibilità dimostrata.1 punto
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Sud America è spesso trascurato nelle discussioni di storia del mondo, quindi mi ricordo essere stupefatti alcuni anni fa, quando ho letto di Paraguay e la sua esperienza bellica del 1865-1870. Paraguay fece guerra contro un gruppo di paesi che in inferiorità numerica e (ho letto) da 12 a 1. La popolazione del Paraguay era qualcosa come 1.000.000 prima dell'inizio della guerra. Alla fine della guerra, leggo, popolazione del Paraguay ha consistito di 200.000 femmine e 28.000 maschi. Comunque, come gli altri hanno già detto, il Paraguay 1870 2-centesimos visualizzata una data davvero significativa. :) v. --------------------------------------------------------- South America is often overlooked in discussions of world history, so I remember being dumbfounded some years ago when I read about Paraguay and its wartime experience of 1865-1870. Paraguay made war against a group of countries that outnumbered it (I’ve read) by 12 to 1. The population of Paraguay was something like 1,000,000 before the war started. At war’s end, I read, Paraguay’s population consisted of 200,000 females, and 28,000 males. Anyway, as the others here have said already, your 1870 Paraguayan 2-centesimos displays a really significant date. :) v.1 punto
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Ha ottenuto la denominazione finale sopra i 4th di luglio del settimana , un nichel 2014d (pezzo da 5-cents). Mi piace davvero quello che hanno fatto di questa moneta—mio meno preferito ritratto corrente americana monete! :) v. -------------------------------------------------- Got the final denomination over the 4th of July weekend, a 2014d nickel (5-cent piece). I really dislike what they’ve done to this coin—my least favorite portrait on current American coins! :) v.1 punto
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Thank you acraf for the info, i'm gonna buy this book. I have this coin which i think is an hemiobol dating from Sybaris I. It's struck on a very thin blank : 9mmx10mm weight 0,19g I have never seen this coin in a public collection , do they mentioned an exemplar somewhere in the book ?1 punto
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scusa Defa92, ragionavo sul solo conio, ed ho frainteso quello che volevi dire ... ;)1 punto
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Dopo una bella vacanza a Creta torno con una sola moneta, non ho trovato davvero nulla di interessante... In più sono felice di far parte di questo forum da esattamente due anni , grazie a tutti perchè ho imparato davvero tanto da voi e mi sono divertito a vedere ogni moneta postata in osservatorio, tra cui le fantastiche chicche di @@alessandro1970 che posso solo sognarmi la notte :D Non colleziono più gli euro circolati da Novembre, ma continuo e continuerò senza dubbio a partecipare a questo grande e fantastico progetto, e a cercare di superare @@Arciduca nell' Euro-game Detto ciò, ecco a voi le monete. Taglio: 2€ cc Nazione: Germania D Anno: 2007 Tiratura: 11.840.000 Condizioni: BB Città: Stavros (Creta, Grecia) Taglio: 2€ cc Nazione: Grecia Anno: 2004 Tiratura: 35.000.000 Condizioni: MB Città: Lanciano (CH)1 punto
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Sì, una antica Ditta, molto nota a Bologna. Fondata nel1885 venne distrutta dalla guerra nel 1943, poi venne ricostruita. Oltre al Biancosarti e ad altri liquori, produceva il Sarti Tre Valletti, un brandy notissimo. Il marchio fu poi ceduto alla Campari1 punto
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@@min_ver... vengo a fotografarti la collezione? Prezzi modici :) Comunque gran moneta per rarità! Adesso sono curioso di vedere il 1825 Genova :clapping:1 punto
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Dovresti trasformare il file in pdf e poi lo puoi caricare tranquillamente ;)1 punto
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Un sincero ringraziamento a @@petronius arbiter che ci ha regalato due storie assai curiose e capaci di dipingere bene il colorito mondo in cui questi falsari hanno vissuto e sviluppato il loro particolarissimo mestiere. La storia di Ciulla mi aveva particolarmente incuriosito per i principi che avevano mosso questo strano artista verso la produzione dei falsi.. Riguardo i falsi vorrei, ancora una volta, mettere in luce tutti quelli emersi durante la digitalizzazione dei materiali del Museo archeologico di Firenze. Sul portale, grazie alla splendida funzionalità di ricerca filtrata, voluta fortemente dai creatori (tutti lamonetiani) e realizzata dal bravissimo @@incuso, potete vedere moltissimi falsi settecentesti e ottocenteschi, realizzati probabilmente proprio da quelle botteghe orafe specializzate nell'esecuzione di copie quasi perfette. Ecco una lista dei falsi fino ad ora caricati: http://medagliere-firenze.lamoneta.it/collocazione.php?parolebarra=&parole=&legendacercata=&riferimenti=&collocazionecercata=&autemitt=-&zecca=&nominale=&flan=-&flanesemplare=riproduzione+per+fusione&materiale=-&minpeso=&maxpeso=&mindia=&maxdia=&minassi=&maxassi=&minanni=&maxanni= In qualche caso il falso è stilisticamente addirittura più bello del vero e diventa complicato capire se il'esemplare è autentico o una copia d'autore. Ricordate il sesterzio di Nerone? Fonte Cataloghi Online http://medagliere-firenze.lamoneta.it/immagine.moneta/c105361 punto
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intanto ti posto questo elenco dell'Archivio di Stato Alla pag. 19, data del 19/10/1590 (non 19/11/1590) puoi leggere Fantin Dandolo. http://www.archiviodistatovenezia.it/siasve/cgi-bin/pagina.pl luciano1 punto
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ti faccio davvero i miei più sinceri auguri per esito di questa annosa vicenda. ti ho seguito fin dall'inizio e anche se non ti conosco di persona, da quel che traspare dai tuoi post, sei davvero una persona cordiale, seria e onestissima ( virtù poco frequenti negli ultimi tempi!). Sono contento abbia condiviso con tutti noi, come si dice sia gioie come questa, che dolori: tutta la vicenda triste che ti ha convolto. Almeno qualcuno che abbia i tuoi stessi problemi non sarà solo e saprà come muoversi. ho partecipato poco alle discussioni soprattutto per il carattere tecnico delle stesse, ma ho avvertito un senso di impotenza oltre che un sentimento di rabbia. Anche dopo la chiusura del primo post, il non avere più notizie mi ha molto rattristato :( :( Ma tant'è ritorno dopo una lunga assenza sul forum e trovo questa bella notizia anche se leggo che le rogne non sono ancora terminate... :( :pissed: Ma da grande soldato che sei, hai lottato e continuerai a lottare... CORAGGIO. Non riesco a dirti altro, oltre che ti sono vicino. scusami, ciao1 punto
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A fine giugno è tornata, dopo tanta attesa,l' asta AES RUDE - ASTA DEL TITANO: non con il tradizionale catalogo cartaceo, ma in forma on line, in collegamento con il software di Artemide. Per noi vecchi collezionisti l'asta del Titanus di Casolari è stata una fonte importante per la formazione delle collezioni: E devo aggiungere che ha sempre dato rappresentanza adeguata alla medaglistica papale. Questa ultima asta era abbastanza raffazzonata: probabilmente riutilizzava invenduti di precedenti aste. La poca dimestichezza con le forme moderne di vendita on line era evidente con la mancanza del campo per la conservazione del lotto. L'assenza del catalogo cartaceo ha tenuto fuori presumibilmente gran parte della affezionata clientela di Casolari, prevalentemente costituita da vecchi collezionisti non molto predisposti per il p.c. Comunque l'asta è andata abbastanza bene. Erano proposti circa 120 lotti di medaglie papali e ne sono stati aggiudicati il 50%. Ben vendute le medaglie di sede vacante (specialmente esemplari in bronzo) con l'annuale del 1691 aggiudicata per € 410 + diritti. Vendute in buona percentuale anche le medaglie annuali di Pio XII e Giovanni XXIII in argento a prezzi spesso superiori a € 100+diritti. Meno richiesta è stata la medaglistica di Paolo VI, ma le basi erano sopra il limite di mercato. Per diversi esemplari di medaglie annuali in argento di Giovanni Paolo II la aggiudicazione è avvenuta a € 90 + diritti; dello stesso Pontefice ha avuto buona richiesta anche la medaglistica in oro. Nelle aste straniere ho visto in questo ultimo periodo pochissimo materiale. Comunque Kuenker nella sua recente asta ha aggiudicato una medaglia in argento di Clemente VIII per la annessione di Ferrara (probabilmente un conio antico, ma non l'originale) per € 1.800+diritti.1 punto
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Buongiorno, ti ringrazio per la spiegazione che mi da almeno un elemento concreto, la profondità del bassorilievo, per capire praticamente la situzione e imparare qualcosa in più!!! Grazie1 punto
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Io farei un passo indietro, anche per inquadrare meglio i decadrammi di Kimon, che sono complessivamente più rari di quelli creati da Euainetos. Infatti per Kimon abbiamo in tutto 3 conii D/ e 13 conii R/, mentre per Euainetos abbiamo 22 conii D/ e 39 conii R/, con l’avvertenza che i conii del diritto sono quelli che recano la quadriga e i conii del rovescio con la testa della ninfa Aretusa. Appare naturale il maggiore numero dei conii del rovescio e quindi delle teste di Aretusa, per la nota maggiore usura dei conii battuti col martello (rovescio). Tornando al caso specifico di questa discussione abbiamo un esemplare, proveniente dall’ultima asta NAC e senza pedigree, salvo una breve nota sulla provenienza da un acquisto privato presso la NAC nel 1993. E’ una nota che non dimostra molto; al massimo, come notato da Giov60, può indicare che fu acquistato quando c’era ancora Roberto Russo, che era un competente. Quindi dobbiamo essere più circostanziati su questa moneta. Essa appartiene praticamente alla fine della serie coniata da Kimon e con la combinazione, indicata da Scavino sul RIN, di D3/R12 (corrispondente a Jongkees 13), che era finora nota in unico esemplare, quello di Spencer-Churchill 57. Poniamo insieme i due esemplari (e anche il particolare del delfino e naso di Aretusa che indicano il particolare conio R12, con caratteristico travaso di metallo sulla punta del naso): NAC 78/2014, 218 g. 42,84 SNG Spencer-Churchill 57 g. 43,24 Bisogna tenere presente che il conio del diritto, D3, fu ampiamente usato e sono note sue combinazioni con ben 5 distinti conii del rovescio (R9 – R13). Una caratteristica del conio D3 è che spesso ha dato luogo a monete con “aspetto arrugginito”. Quindi la presenza di specie di numerose piccole bolle in questo conio non costituisce la prova di una fusione, ma piuttosto di un conio “arrugginito” (anche se sarebbe opportuno in un secondo momento approfondire meglio le cause di simile fenomeno). Purtroppo per il rovescio mancano stringenti confronti, dal momento che il pezzo Spencer-Churchill è riprodotto da un calco e quindi manca ancora una sua foto con buona definizione digitale. Quello che si può anticipare è che apparentemente questo conio R12 non era un conio “arrugginito” e quindi dovrebbe essere esente da bolle. Però servirebbe, per correttezza, un esame approfondito del pezzo Spencer-Churchill 57. Senza dubbio, grazie alle foto in dettaglio, le bolle che si intravvedono tra i capelli inducono quanto meno a una “prognosi sfavorevole” per la sua autenticità. Passando al conio del diritto D3 possiamo vedere alcuni esemplari di sicura autenticità, combinato col conio D11 (= Jongkees 12). Tale combinazione è nota con almeno 7 esemplari (stranamente la Scavino, nel suo catalogo non tiene conto degli eccezionali esemplari Gulbenkian). Ne posto alcuni, a cominciare dai tre di sicura autenticità: Parigi, De Luynes 1241 g. 43,11 (non tracce di ruggine al diritto) Gulbenkian 309 = Naville 6/1924, 510 (ex coll. Bement) = Hirsch 32/1912 (ex coll. Virzì) = ripostiglio Noto 1908 g. 43,49 (il più bello noto e con i conii ancora freschi, senza ruggine, ma presenza di uno scivolamento di conio al diritto). NAC 27/2004, 121 = Leu 61/1995, 75 g. 43,52 (conii ancora abbastanza freschi, senza evidente ruggine) Triton 5/2002, 1226 g. 43,21 (senza evidente ruggine) Triton 5/2002, 1227 g. 42,43 (con evidente ruggine, solo al D/) (continua)1 punto
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Le mie sono tutte monete circolate...(poi ti spiego come le pulisco) La bacheca l'ho fatta io e non so se si trovano in commercio...ci ho messo tre mesi per completarla tutta perche' ho dovuto fare tutti i 120 incavi circolari con una fresetta a mano e poi gli ho incollato la stoffa rossa....poi la cornice l'ho fatta fare perche' non disponevo delle macchine adatte, e si puo' rimuovere con dei gancetti da dietro per inserire le monete che mancano. Purtroppo dato che il vetro non esercitava abbastanza forza sulle monete centrali ho deciso di incollarle con il biadesivo. Ovviamente dato che sono circolate e con un valore irrisorio ho deciso di lavarle....all'inizio non sapevo neanche io cosa usare...poi provando un po' di robe ho trovato una pasta (vedi foto) che strofinando sulla moneta con una spugnetta la rendeva bella lucida senza graffiarla...non saprei dirti il posto preciso dove comprarla dato che la prendo in una ferramenta a varese, ma credo che anche in altre ferramenta si trovi :pardon: per qualsiasi domanda scrivimi pure :pardon: ciao!!(ps: buon lavoro)1 punto
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Ciao Rossano! Quando ho visto questa discussione non ho resistito dal non risponderti.....ho capito quello che intendi e credo che queste foto possano illuminarti... :pardon:1 punto
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Mi dispiace ma con il mio tablet non riesco a inviare foto. In settimana chiedo a un mio amico anche lui del forum se la invia lui1 punto
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Vi comunico con grande gioia che ho aspettato a prendere le monete delle sedi vacanti e ho preso la divisionale vaticano 2013 spedizione compresa con i 40€ di budget che avevo. Evviva !!!1 punto
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Giovanni Paolo I Medaglia annuale Anno I - 1978 (33 giorni) Diametro: 44 mm Grammi: 40 Ag. 986/1000 Unica medaglia del Pontificato1 punto
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Ciao! Ve ne racconto una fresca di giornata. Ieri vedo sulla baia uno scudo di V.E.II che ancora manca nella mia collezione e che sto cercando da tempo, il 1872R. L'annuncio riporta solo la foto del /R, il prezzo di base è 800€ e la descrizione, fra le altre cose indica: "MONETA IN BUONISSIME CONDIZIONI. PERIZIATA DA VARESI. MOLTO RARA ZECCA DI ROMA" e "NON ACCETTO RESTITUZIONE. VISTA E PIACIUTA". A giudicare dal /R si tratta di un buon BB ma vorrei vedere altre foto e, visto che è periziata, vorrei anche sapere come l'ha giudicata il perito che l'ha vista di persona. Quindi scrivo al venditore: "Salve, sarebbe possibile avere una foto del dritto ed una della perizia per favore? Spedisce con assicurata? Grazie anticipatamente.". La risposta è questa: "salve, le invio le foto delle due facce della moneta. non le dico che conservazione che ha dato Varesi per il solo fatto che come tutti i punti di vista, anch'esso è soggettivo, quindi, gradirei che lei desse la sua valutazione in base alle foto e su di queste decidesse se fare o no l'acquisto. come può vedere dai cataloghi, il prezzo di partenza è ben al di sotto del MB....ma è MB? la foto, essendo periziata e sigillata è autentica! saluti". Dalla foto del /D riconosco subito la moneta: è apparsa nell'asta Varesi 63. Cerco il catalogo e scopro che il Sig. Varesi aveva evidenziato "Bordo abilmente ripreso". E' pertanto una moneta che non mi piace e non metterei nella mia collezione. Ho appena risposto al venditore come segue: "Buongiorno, la ringrazio per le foto. Come potrà ben comprende, giudicare una moneta solo da alcune foto non è sempre facile ed essendo la moneta che propone periziata, conoscere il parere del perito che l'ha avuta fra le mani mi avrebbe aiutato a giudicarla nel modo più corretto. Comunque, la foto del /D mi ha fatto ricordare di aver già visto quella moneta in una recente asta numismatica e non è stato difficile risalire alle informazioni di perizia che lei ha "abilmente" omesso. Le auguro una buona giornata, Nome e Cognome". Pubblico per trasparenza le informazioni sull'annuncio eBay e sul venditore. Se la pubblicazione di queste informazioni fosse fuori regolamento vi prego di segnalarmelo e provvederò a rimuoverle. Oggetto eBay n. 281335964252 Nick del venditore: iuccio73 Qu3ll0!1 punto
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