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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/28/14 in tutte le aree
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Posso solo aggiungere una foto della mia in collezione, diventano rare se veramente evidenti e se la moneta è in ottima conservazione Come già detto da @@nando12 sono monete ricche di storia, e che riportano un periodo difficile per l'Italia dove si è risparmiato riconiando su monete ritirate dalla circolazione3 punti
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Salve a tutti, purtroppo non ho il peso e il diametro, secondo voi è originale? A me non convince la faccia di San Antonino a cavallo...2 punti
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Come a ogni peccora il pastore li da un nome,io ho dato nome a ogni oggetti e monete,con riccordi sempre d'emozione e d'allegria che l'azzardo a ben voluto regalarmi...... :lol: penso i miei figli avrano la presenza di spirito di saper di cosa si trata...e cosi tenerano tra i muri de la casa,quelli testimoni.....che diventerano al loro turno testimoni per altri..... e altri...siamo debitori de la natura....e cosi e la vita.....ma lasciaremo trace del nostro passaggio...a traversso le nostre collezione......!... -_- .2 punti
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:) ...buongiorno a tutti....ecco uno di quelli favolosi minutini....... :) ......questo a tutto il suo soriso.....!... :lol: ......tutto un arte. ;)2 punti
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Ciao Guy, mi dispiace molto per quello che ti è successo, ti invio le mie condoglianze. Concordo con te che è un bene lasciare indicazioni e catalogazioni precise ai nostri eredi, indicando anche il valore e la data in cui abbiamo catalogate le monete. In questo modo si potrà evitare di far "regalare" la nostra collezione dai nostri eredi una volta che ne avranno la piena disponibilità. Trovo ottimo anche il tuo consiglio di parlarne per tempo con loro, potremmo farci idee sbagliate sul loro interesse e non donare loro le nostre beneamate monete. Sperando di trovare il tempo per sistemare la mia collezione al più presto, ne ho sempre meno-in tutti i sensi - ti ringrazio per questo post e ti invio un grande abbraccio. Ciao, Giò2 punti
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Riprendo questa discussione in quanto (purtroppo) mi trovo nelle vesti dell'erede che si trova a gestire la collezione del papà. Mentre certe cose mi interessano (i francobolli della Repubblica e altre cose) mi trovo tra le mani una bellissima collezione di francobolli su busta che non mi appassiona. Oltre tutto non ho le competenze per capire quale possa essere orientativamente (al netto del periodo di crisi, del generale disinteresse per la filatelia...) il valore di quanto ho per le mani. Se posso permettermi vorrei dare un paio di consigli a quanti si trovino nella situazione di "non avere una vita davanti ma di averne un bel pezzo dietro" : - accertarsi di quanto i vostri eredi condividano la vostra passione - se non vi è passione fate vedere a vostri figli, anche in maniera grossolana, ciò che ha un valore commerciale rilevante e ciò che invece vale poco o nulla - se non vi va di vendere voi stessi la vostra collezione (cosa assolutamente condivisibile) lasciate, per lo meno per i pezzi più pregiati un valore approssimativo (segnalando la data in cui è stato segnato il valore) - se lo preferite... vendete voi stessi la vostra collezione (anche se è come accompagnare un cucciolo ad essere abbattuto) per lo meno saprete giudicare quanto ci state rimettendo. Ad ogni modo lasciate sempre qualche indicazione SCRITTA, la memoria è spesso labile e ci si confonde.2 punti
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Ciao a tutti... :hi: "Io credo che questa soluzione sia auspicata qui piu che altro da chi non ha forse partecipato/seguito i vari dibattiti che sono apparsi su questo forum e che hanno piu' volte evidenziato la totale "inutilita' " dell'applicazione delle norme correnti per reprimere un commercio di monete da scavi che persegue floridissimo oltralpe mentre questa stessa applicazione ha creato enormi disagi discriminando pesantemente i collezionisti italiani creando non solo disagi ma inefficienze e diseconomie a fronte di scarsissime o nulle contropartite dal lato della tutela". La soluzione “proibizionista” sollevata qui è, evidentemente,una soluzione “polemica” e “provocatoria”, che scaturisce dell'atteggiamento delle Istituzioni italiane verso il collezionismo privato ed il commercio numismatico. Da collezionisti “europei” quali siamo, mi pare scontato che nessuno di noi si auguri un regime proibizionista”; saremo i primi noi a rimetterci e non avrebbe senso aver versato fiumi di inchiostro virtuale proprio per auspicare un sistema più liberale. Saremmo (perdonatemi la battutaccia...) come quel marito che per fare un dispetto alla moglie si taglia le palle... In questi termini mi pare vada letto il post n. 49 di rorey36 (scusa rorey, mi permetto di interpretare il Tuo pensiero, se invece l'ho frainteso, correggi Tu...) e l'ultimo mio inciso del post n. 48. Quindi, se la polemica “proibizionista” può aver indotto qualcuno a pensare che certi intervenuti in questa discussione “remino” verso questa soluzione, mi sento di rassicurare costoro che non c'è alcuna volontà in tal senso. E' singolare dover effettuare queste precisazioni...ma tant'è; onde evitare faziose e puerili strumentalizzazioni è opportuno farlo. “Inviterei chi, digiuno di queste questioni, a leggere con pazienza i resoconti riportati in questa rubrica nonche ' gli autorevoli pareri rilasciati da molti compresi quelli autorevolissimi di Arslan e Malnati in margine al convegno di milano..” Infatti, se non Te ne fossi accorto..... era quello che si stava provando a fare qui. Poichè in questa sezione rilevano i profili legali della materia (e non quelli “cerimoniali”, o altri), si stava cercando di analizzare il contenuto del “Notiziario” sotto questo aspetto; si è quindi sottoposto ai Lettori l'intervento dei CC. e si stava commentando la parte dell'intervento del Prof. Arslan che ha attinenza coni risvolti legali della materia. Poi ciascuno, se ha voglia, si farà un'opinione e se vuole scriverà un suo commento; in piena autonomia e senza condizionamenti di sorta o timori reverenziali. “Inutile infatti tornare a discutere di questioni gia' ampiamente sviscerate. Inutile reinventare la ruota. Inutile tornare a spiegare prefine difetti della legislazione corrente Occorre guardare avanti ormai senza frapporre ulteriori indugi senza farsi frenare da chi ritorna su posizioni note e superate , altrimenti rischieremmo di girare su noi stessi p, peggio, come si vede da lle recenti risposte, perdere fiducia solo perche qualcuno, poco preparato, torna a mettere in dubbio posizioni ormai acquisite” Si discuteva e si discute, come già detto prima, di quanto il Notiziario riporta sotto l'aspetto dei risvolti legali, senza velleità di prevedere il futuro o di ribadire il passato. Se poi però il Notiziario presenta alcune posizione vetero-restrittive, la colpa non è nostra, così come non è nostra la responsabilità di uno stato di cose che, ormai da lungo tempo, intimorisce i collezionisti, li fa fuggire dalla numismatica e deprime il commercio di monete. No, perchè non vorrei che alla fine la colpa di tutto ciò diventi di chi si permette di evidenziare semplicemente ciò che la stessa Amministrazione statale riporta nelle sue pubblicazioni. Ci volete accusare di “disfattismo” solo perchè citiamo parti del Notiziario che ribadiscono posizioni oscurantiste? Guarda, caro numa, che il “ritorno al passato” è dovuto proprio a certe posizioni dell'Aministrazione, che sono persino in fase di superamento anche da parte della Magistratura decidente, ma che l'Amministrazione persiste ad ignorare e continua, viceversa, a ribadire. Si parla, purtroppo, del passato non perché siamo nostalgici ma perchè stantie e arretrate sono certe posizioni che ancora oggi leggiamo nel Notiziario. Tu hai evidentemente la “sfera di cristallo” e prevedi il futuro; beato Te..(poi magari, in MP, mi mandi 5 numeri buoni per una cinquina al lotto... :pleasantry:.). Io mi limito a leggere ciò che vedo scritto....come penso facciano anche gli Altri ….E francamente ciò che ho letto finora dell'intervento dei CC. e di parte dell'intervento di Arslan in ordine agli aspetti che qui rilevano, non mi sembra che illustri posizioni innovative o autorizzi a nutrire un particolare ottimismo per il futuro. Se Tu la vedi diversamente mi fa piacere, ma non vorrei che in questa sezione ci si confronti unicamente sui sentimenti di ottimismo/pessimismo degli Utenti, quanto piuttosto sull'analisi (sperabilmente logica e non ideologica) dei contenuti di quello che il Notiziario riporta in punto di “risvolti legali”. Comunque, come è giusto che sia, ciascuno è bene che si documenti e si formi una sua opinione in merito a ciò di cui stiamo qui discutendo. Saluti. M.2 punti
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Il venti centesimi esagono del 18 e 19 sono stati coniati con i tondelli del vecchio nichelino.2 punti
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Tecnicamente dovrebbero essere ritrovamenti :pleasantry: , ho pagato un rotolo con 3 banconote da 20 e mi hanno dato di resto 5 monete da 2€ :P Grazie @@Arciduca , ho preso esempio da te per inserire il nome nelle foto. Taglio: 2€ cc Nazione: Italia Anno: 2014 (A o B?) Tiratura: 6.475.000 Condizioni: 5x qFDC Città: Roma Note: 5X e News2 punti
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Ciao a tutti, vi segnalo questo ritrovamento dalle parti di Sondrio. Purtroppo non sono riuscito a trovare delle foto, speriamo in qualche aggiornamento. http://www.abriga.it/fvb/showthread.php?p=129941 punto
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Volevo farvi vedere questo strano libro medagliere che credo risalga almeno al XVII-XVIII secolo. Una volta chiuso sembra uno spesso librone antico rilegato in pelle ma al suo interno contiene 8 vassoi con 30 scomparti ciascuno. Visto in area francese. E' una soluzione che è stata ripresa anche ultimamente da Alberto Zecchi (artigiano fiorentino che espone anche ai convegni di Verona) che produce eleganti libri/vassoi piu' snelli e con un unico scomparto. Evidentemente la soluzione era molto piu' antica, e anche secoli fa c'era ovviamente il problema di dove conservare le collezioni. Anzi, una volta le cassette di sicurezza in banca non esistevano, e quindi i collezionisti che appartenevano piu' che altro alle classi facoltose dovevano cercare luoghi "non ovvi" dove conservare i propri amati tondelli...1 punto
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Periodo intenso di compleanni di amici questo... invio i miei più cari Auguri al grande amico @@Cesare ed a @@grazia19.66, estendo con piacere anche a @@manu78 e @@komodo Buon Compleannoooooooooooo Giò :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno:1 punto
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...trovato! Lo stemma dei Cogolo di Vicenza. G. B. di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico..., vol. I, Pisa 1886, p. 305: "D'azzurro, alla fascia d'argento, con un cappuccio di monaco dello stesso in palo e attortigliato, attraversante sul tutto, e accostato da due stelle d'oro sulla fascia." Lascia stare che il Crollalanza definisca la figura un cappuccio di monaco attortigliato. Non sarebbe la prima figura che blasona in maniera (diciamo così) "semplificata". Nel mio piccolo, poco fa, ho fatto perfino di meglio inventandomi il "quadriregno"... Quando si ignora l'esatta natura di una figura araldica, gli sbagli possono essere clamorosi. Ma lo stemma del r/ (al 99%) ha ora un cognome. Da comprovare in altri documenti. :good:1 punto
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@@ziocharles2011 Perché nella sezione precedente all'unità d'Italia? Comunque a me pare buona, conservazione qBB, valore sui 30 euro.1 punto
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Carissimo, grazie dell'assist. Il quesito è interessante, perchè la risposta non è affatto scontata ---> eufemismo per dire non la so! :rofl: Ragioniamoci insieme. Stemma al d/ Il volatile è uno dei non pochi trampolieri dell'araldica, che nel piccolo spazio dello stemma coniato finiscono col somigliarsi tutti. Cicogne, gru, struzzi... Sulle monete classiche di Crotone c'è a volte una gru, animale onomatopeico della Kroton greca ---> per via del verso kro, kro... Che nell'odierno stemma di un comune della provincia, Cirò, è forse diventata una cicogna tenente un serpe nel becco. Ma qui siamo altrove, nella Venezia rinascimentale. Dove Cicogna era un cognome di quelli importanti. E i Cicogna avevano un'arma parlante: una cicogna. Che però, a quanto ho trovato, stava nello scudo in tranquilla solitudine. :pardon: I principali autori (Beatiano, Picinelli, ecc.) assegnano alla cicogna il significato simbolico di disprezzo dei piaceri (perchè "continuamente fa' guerra con i serpi"), di religione difesa, di misericordia, di giustizia, di correzione dei vizi, e persino di immagine di Maria che trionfa sul male ---> in parallelo con le raffigurazioni della Vergine che opprime un serpe. Per farla breve: forse (sottolineo: forse) ha ragione il Dian a dire che è l'emblema della spezieria Struzzo d'oro. Se confrontiamo la sequenza delle immagini di quest'emblema (vedi alle pagg. precedenti) con questo tondello, si può cogliere una certa continuità nel lento mutar d'aspetto di un simbolo. Si parte dall'emblema della spezieria: uno struzzo con un ferro di cavallo nel becco. Si continua con la sua versione a stampa: lo struzzo è ancora tale (vedi le piume della coda) ma il ferro di cavallo inizia a "incurvarsi". Si finisce col tondello: lo struzzo ha perso la coda, e le curve del ferro sono diventate un sinuoso serpente. Aggiungo un'osservazione, magari peregrina: sulle oselle di Murano, lo stemma civico mostra un gallo con un serpe nel becco. Segno che l'abbinamento fra pennuto e rettile non è cosa episodica in Laguna. Rimane un problema: cosa significano le lettere Z C? L'ipotesi che siano le iniziali di un nome non è affatto improbabile. E se si trattasse di uno stemma Cicogna "struzzodorizzato" (o viceversa di uno stemma Struzzo d'oro "cicognizzato")?! Stemma al r/ Qui brancolo davvero nel buio. :mega_shok: Altre lettere, M C ---> questa C che ritorna non sembra casuale... ...ma non saprei davvero come collegare i Cicogna al coso che sta dentro lo scudo. Una bambola non ce la vedo proprio. Penso casomai a un triregno... anzi, oserei dire a un quadriregno, visto che è a quattro "strati". Ai lati, due rose araldiche. Sotto a tutto ciò, una fascia. Non ho trovato nessuna famiglia veneziana avente uno stemma compatibile con questo. --------------------------- E temo che, purtroppo, i documenti dell'epoca siano muti al riguardo... o sbaglio? :hi:1 punto
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Gran bella moneta! E anche molto rara: della stessa data ogni tanto compare quello di Vincenzo Rivalta (Sigle V R) ma questo di Antonino Costino non l'avevo mai visto (e infatti nel volume della zecca di Piacenza non è illustrato). Grazie per aver condiviso l'immagine_1 punto
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Un po' mal messo ma sempre interessantissimo. Qui io ci vedo una grande B con due anelletti e la n di Bonifac che sembre schiacciata su se stessa come se il punzone si sia mosso durante la battuta, sul retro mi sembra ci sia la solita serie di I di cui una mi sembra "grassa" e la seconda "magra" ... forse, con una lente puoi vedere se dentro alle spaccature si può capire se il metallo è diverso dallo strato superficiale?1 punto
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Ma questa è una meraviglia .... Uno dei minuti meglio conservati visti qui sul forum ...complimenti :) si tratta di un minuto di Carlo VII con sigla A rosetta http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV24/3 Ciao Matteo :) Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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Una delle mie collezzioni,quella dei falsi d'epoca già promessa a un museo. Blaise1 punto
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saluti tutti...... :) ....econe un altro esemplare.........per piaccere.... :) un po mal messo........mah..?!.. :closedeyes:1 punto
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...sì ma che c'entra? Qui si parla di un difetto ormai noto, non si quanto sia bella o brutta questa o quella moneta di un altro anno...1 punto
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Purtroppo la triste conferma di tutto questo l'ho avuta l'altra sera, quando il mio aggancio per il "controllo" sacchi di monete inaspettatamente non era in servizio ed il mio rammarico era molto, ma molto, superiore a quello che ho provato quando l'Italia è stata eliminata... :rofl:1 punto
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La mia piccola collezione del regno la regalero' a qualcuno del forum che mi sta' simpatico.1 punto
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@@bolognino si A.C. sono le iniziali dello zecchiere Antonino Costino, che assieme a Vincenzo Rivalta, Guardini e Scrollaveggia, furono gli zecchieri dal 1589 al 1595 P.S. dati presi dal Crocicchio Fusconi, ZECCHE e MONETE a PIACENZA1 punto
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@@eggiacal la tua moneta spatinata com'è mi spiace dirtelo, non ha valore economico alcuno, di storico tanto certamente, per conoscere il grado di rarità servirebbe prima un'identificazione completa e sulla tua è impossibile, tieni conto che di questi fel temp reparatio con il soldato romano che uccide il cavaliere persiano ne sono state coniate tantissime, sotto moltissimi imperatori, in quasi tutte le zecche dell'impero e con un'infinità di varianti e segni diversi; la moneta postata da me era solo un esempio ma non è assolutamente detto che non solo sia la stessa ma nemmeno che sia l'imperatore giusto, era solo per darti un'idea di cosa avevi in mano Monetine come queste se ne trovano anche in ottima conservazione a prezzi che variano dai 2 ai 10-15 euro in varie realtà commerciali saluti1 punto
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Approfitto della discussione per inserire un altro ducatone della zecca di Piacenza ma di Alessandro Farnese. AC sono le iniziali dello zecchiere?1 punto
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Segnalo che è in corso di pubblicazione un volume su un grosso ripostiglio di antoniniani (4472 esemplari, da Gallieno a Probo, dal 263 al 282 d.C.), rinvenuto in mare, nella baia di Camarina, nel 1991. Questo tesoro, dopo il lungo restauro, fu esposto oltre un anno fa a Copenhagen e ora è finalmente tornato in patria. Nel sito di Academia.edu sono disponibili la prefazione e l’ottimo capitolo di storia, a cura di Giuseppe Guzzetta: https://www.academia.edu/7484234/Il_Tesoro_dei_sei_imperatori_dalla_Baia_di_Camarina https://www.academia.edu/3291977/Il_tesoro_dei_sei_imperatori_monete_e_storia Il sito dell’editore, Giuseppe Maimone, che è lo stesso che aveva pubblicato l’elegante catalogo della collezione numismatica del Museo di Siracusa (purtroppo poche e bellissime monete illustrate e a colori), non ha ancora messo in vendita questo volume (la prefazione risale ad Aprile 2014) e quindi non so quanto sia esaustivo e se sono illustrati tutti gli antoniniani trovati e il prezzo di copertina….. In ogni caso rassicurante l’impegno del curatore del volume, Guzzetta, a future pubblicazioni di altri ripostigli monetari trovati nella ricca zona di Camarina.1 punto
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Il bordo con arrotondamenti e limature è di norma indice dell'uso di un conio antico, ma questo elemento non è sufficiente per parlare di una emissione antiquo tempore. La medaglia proposta da palpi è riferibile, secondo il Modesti, ad emissioni tra il 1600 al 1800 e la conferma deriva dal fatto che il rovescio originale (progressivamente fratturato) è già stato sostituito dagli Hamerani : si tratta infatti di coni con differenze evidenti; la scena della tipologia originale è alleggerita con un giglio in meno in vicinanza della annaffiatura. Quanto alla nota di Nakona, non ho l'articolo del "grande" Traina, ma - per quanto a mia conoscenza - le tipologie dei coni devono essere datate. Sono certamente di epoca la medaglia con diritto anno XI, con diritto anno XIII, con diritto anno XVI e scritta anno jubilaei nella stola, con diritto anno XVI e con la scritta nella stola cancellata in maniera un po' improvvisata: tutte queste medaglie dimostrano l'attenzione all'evento e una continuità nella emissione della medaglia per tutto il pontificato di Papa Paolo III. Poi il diritto anno XVI è riparato con una sovraincisione dei gigli sulla scritta anno giubilare nella stola e questo conio del diritto abbinato al rovescio antico caratterizza le coniazioni di fine XVI e inizio XVII secolo. Nel XVII secolo, divenuto inservibile il conio del rovescio, il medesimo fu rifatto dagli Hamerani (come ho già detto) e questo nuovo abbinamento si trova dal 1600 al 1800 e per una datazione più precisa occorre riferirsi alle patine (la medaglia di palpi potrebbe essere un conio tardo settecentesco). Il Mazio, nel pubblicare il suo catalogo delle medaglie papali, ritenne opportuno ordinare un rifacimento del rovescio con la nota velatura della nudità di Ganimede: medaglia che ebbe poco successo, poichè probabilmente continuò di fatto a essere richiesta la coniazione della medaglia precedente (la medaglia con velatura, che è un riconio moderno, è rara).1 punto
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Dopo un veloce bagnetto nel liquido prodigioso apposito (per rimuovere "l'unto" depositato sulla moneta e i depositi neri), ecco apparire un lustro notevole (che dalle foto non si vede più di tanto) Che ne dite?1 punto
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credo comunque che dare un'identificazione certa per questa moneta sia impossibile tuttavia voglio provare a buttarla lì sulle poche cose che si distinguono, innanzi tutto è certamente un FEL TEMP REPARATIO di un imperatore costantiniano, dalle dimensioni direi che si tratta di un centenionale, al rovescio lettere non ne riesco a distinguere ma al diritto mi sembra di leggere un TIUS sopra la testa, basandomi su questo, sulla legenda ininterrotta sulla testa, sul naso e sul orecchio giganti, l'acconciatura che sembra un "cappellino", il mento abbastanza prominente io se dovessi fare un nome punterei su Costanzo Gallo, ovviamente posso sbagliarmi ma....per quello che vedo più di tanto non sò fare ti metto qui un esempio solamente indicativo: http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantius_gallus/_sirmium_RIC_051_A.jpg saluti1 punto
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Allego il seguente articolo "Un ripostiglio recentemente rivenuto in Capua pubbliche e grana coniate in Napoli al tempo della Repubblica napolitana (1648)" edito a Napoli nell'aprile del 1914 a firma di Luigi Pasteraro. In tale rinvenimento oltre a sigle di coniatori i cui esemplari non erano allora menzionati in nessuna collezione è stato appurato anche la presenza di monete dallo stile molto rozzo (falsi d'epoca). un ripostiglio recentemente rivenuto in Capua pubbliche e grana ... (1648).pdf1 punto
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Le foto non aiutano molto e non conoscendo questa monetazione non saprei .....in generale direi qSPL Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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A proposito di quello che dice Incuso è anche bello e giusto citare quanto dicono Giuseppe Crocicchio e Giorgio Fusconi in " Zecche e monete di Piacenza ", è sempre giusto io credo unire a ogni moneta un giusto riscontro bibliografico per chi vollese approfondire, cosa dicono ? " Dal 1625 la zecca di Piacenza diventò stabile e fu dotata di " torchietti " azionati dall'acqua che facevano ruotare dei coni cilindrici in grado di produrre una grande quantità di monete di modulo regolare e perfettamente impresse. Piacenza, per merito dello Xell, fu quindi tra le prime zecche d'Italia ad abbandonare l'uso della coniazione a martello. E questo non è un riscontro di poco conto per la monetazione moderna e per la zecca di Piacenza....poi continuano.... " Le nuove punzonerie utilizzate durante questa locazione furono ordinate al milanese Michelangelo Spiga con cui fu fatta una convenzione. " Su lo Xell, definito indubbiamente bravo, ma un po' distratto ed originale si può dire ancora altro, sarebbe bello se a dircelo fossero direttamente i due autori, io per definizione e carattere ci provo sempre..... :blum:1 punto
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Riferendosi alle foglie che sporgono dal tappo al fronte del ritratto: (sl) = foglie brevi (ll) = foglie lunghe La moneta, come probabilmente sapete già, è un esempio di 1946 (sl) = foglie brevi. :) v. ------------------------------------------------------- Referring to the leaves that protrude from the cap at the portrait’s forehead: (sl) = short leaves (ll) = long leaves Your coin, as you probably know already, is an example of the 1946 (sl) = short leaves. :) v.1 punto
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Ciao @@forco83, potresti provare a cercare tra le monete romane di Tiberio coniate nelle zecche spagnole, con il nome dei magistrati monetari. Ti posto degli esempi Ciao1 punto
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Et voilà, monete rovinate per sempre !!! Non vanno pulite assolutamente , c'è una bella discussione a riguardo..1 punto
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Se vorresti acquistarle al solo fine speculativo..., allora ti suggerisco di mangiartelo questo denaro....1 punto
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Secondo me è buona, vedi quella presente nel catalogo del 1626, probabilmente essendo un pò consunta, il viso di S.Antonino sembra deformato. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-OFC/61 punto
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Se per posizioni superate intende quelle di chi inneggia al proibizionismo, be' direi che son ben lontane dall'essere superate se a farsene portavoce è un braccio pensante del sistema. Il fatto che il MiBAC pubblichi una interpretazione così restrittiva della legislazione, come ha già notato qualcuno, è cosa quanto mai significativa e da non prendere troppo alla leggera. Possiamo anche continuare a sbandierare slogan tipo "pur si muove" o "qualcosa si sta muovendo" ma tra le decine di ispettori di soprintendenza che ho conosciuto negli anni non mi pare di aver scorto una particolare visione di favore verso il collezionismo privato, più che altro tollerato perché "la legge glielo consente". Tra 5 anni i pessimisti dovranno ricredersi? ben venga! voci fuori dal coro però ci sono sempre state (così come in passato abbiamo avuto qualche grosso nome legato al ministero e all'ambito accademico collezionista in prima persona)1 punto
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Anche i francobolli ci rivelano tante cose, in loro c'è sicuramente tanta storia tra commemorazioni e quant'altro, purtroppo nulla. Ma in un quadro islandese, dipinto per commemorare i tanti salvataggi effettuati da una piccola imbarcazione (4 vogatori + timoniere) proprio nel 1886 nei mari d'Islanda da un certo Magnús Magnússon (eroe nazionale), mi sembra di intravedere quel barcone, simbolo delle squadre di soccorso marino. :)1 punto
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molto difficile pronunciarsi anche se conoscessimo il peso e il diametro. andrebbe studiata in mano, io purtroppo personalmente non ho mai avuto il piacere di avere in mano e studiare monete di quel periodo e zecca. a vedere la foto dico che e' autentica x me, aspettiamo altri pareri piu' competenti, saluti.1 punto
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Salve Cercherei nel principato di Sedan Federico Maurizio de la Tour XVII secolo tornese?1 punto
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Era uno di quei momenti che una persona deve lavorare molto duramente per controllare la loro espressione facciale (nessuna emozione... ricordo, nessuna emozione!) e la loro voce (casual—tenerlo casual!). ;) v -------------------------------------------- It was one of those moments that a person must work very hard to control their facial expression (no excitement…remember, no excitement!) and their voice (casual—keep it casual!). ;) v.1 punto
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Ho notato da un pò di tempo un crescente interesse per quella splendida moneta che è il Morgan Dollar, con il moltiplicarsi di discussioni al riguardo. Discussioni che però, in genere, si limitano a chiedere un parere su stato di conservazione, autenticità e valore economico, tralasciando (forse perchè tutti già la conoscono :rolleyes:) la storia di questa moneta. Per i pochi che non ne fossero a conoscenza, vorrei provare, almeno a grandi linee, a raccontarla qui. Nel 1876 il direttore della zecca statunitense, Henry Richard Linderman, aveva proposto al Congresso l'emissione di una nuova moneta in argento da 1 dollaro, che sostituisse la tipologia Liberty Seated coniata fino al 1873. L'anno seguente, essendo ormai quasi certo che la nuova moneta sarebbe stata prodotta, gli incisori della zecca, William Barber (incisore-capo), il suo assistente, George Thomas Morgan e l'indipendente Antony Paquet iniziano a studiare i modelli per il nuovo conio. Il 28 febbraio 1878 la promulgazione del Bland-Allison Act autorizza il Dipartimento del Tesoro ad acquistare dai produttori (i cosiddetti "Silver Barons") dai 2 ai 4 milioni di dollari in lingotti d'argento, ogni mese, da trasformare in sonanti monete, il cui peso è fissato in 26,73 grammi, al 90% di argento e 10% di rame. C'è grande attesa per l'uscita del nuovo dollaro, che il Cincinnati Commercial così sintetizza: "Non vogliamo un dollaro d'argento coniato per Wall Street, ma un dollaro d'argento coniato per la gente, un dollaro per la Valle del Mississippi, con su un'aquila la cui ala destra planerà su Washington e la sinistra spazzerà la polvere lungo le strade di San Francisco, mentre la coda si estenderà fino alla Baia di Hudson." Il 21 febbraio 1878 Linderman scrive al sovrintendente della zecca di Philadelphia (la principale degli Stati Uniti) di aver ricevuto i modelli del nuovo dollaro proposti da William Barber e George Morgan, e di aver scelto quello con i rilievi più bassi, più facile da coniare. E' il modello di Morgan! :) petronius B)1 punto
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