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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/21/14 in tutte le aree

  1. Prima di iniziare, una premessa doverosa, l'argomento era stato trattato in un'altra sezione, il post come vedremo adesso, pur avendo valenza scientifica, mi era stato totalmente oscurato, nel contempo poi una volta ripristinato aveva mostrato interesse e curiosità in alcuni utenti, quindi mi sembra sempre giusto nel segno della divulgazione, ma anche del confronto reciproco, riproporlo però qui. La domanda che ci si poneva nell'altra discussione era è possibile che un conio possa uscire dalla propria zecca ? La risposta sembrava essere no, ricordai giustamente questo caso per far capire che poi in numismatica tutto è possibile e in questo caso reale. Diamo subito a Cesare quel che è di Cesare, io sono qui solo come figura di narratore, gli attori sono Luca Gianazza e Franco Fornacca che hanno pubblicato sulla RIN 2014 " Conii e punzoni nelle Raccolte del Comune di Masserano e degli Archivi Alberti La Marmora ". Il contributo però lo potrete trovare agevolmente su Academia. edu e cliccando questo titolo lo troverete e lo potrete leggere, altro segno di divulgazione che dobbiamo a questi due autori perché hanno permesso a tutti di poterlo facilmente e gratuitamente leggere. Tra l'altro il contributo scritto è l'atto finale di due giornate di studio in quel di Biella su argomenti vari tra cui anche questo ; l'evento fu uno di quelli che ebbe un grande successo, anche qui sul forum, molti di noi parteciparono e sentirono in anteprima tutto questo ed ebbero la fortuna tra l'altro di vedere i conii e punzoni di cui parliamo. Ma incominciamo a spiegare qualcosa, spero che Luca e Franco se dirò inesattezze mi perdoneranno, e magari se vorranno potranno integrare e specificare meglio. Siamo a Messerano ( anche io preferisco con la e come era al tempo di cui stiamo parlando ), Messerano l'anno prima ebbe tra l'altro un altro Convegno sempre a cura di Luca Gianazza dal titolo " Tra falsi miti e scomode verità ", non so chi scelse questo titolo ma di certo rappresenta bene cosa sia stato e cosa è Messerano. Messerano era in una posizione fortunata, strategica, era sulle principali direttrici europee sia per l'Italia che per la Svizzera e per l'Europa Settentrionale ; per parlare di Messerano non ci possiamo fermare ad esso bisogna guardare oltre, anche molto, a tutto quello che c'era intorno, a Messerano si coniavano monete qualcuna di ostentazione, ma la maggior parte erano contraffazioni. Messerano va inquadrato in un contesto non solo geografico, ma anche economico, sociale, politico dell'epoca. Ma veniamo all'argomento, nel corso delle ricognizioni emersero 32 oggetti di questi 24 conii e 7 punzoni, questi oggetti provenivano dall'originario nucleo di proprietà dei Marchesi Alberti La Marmora. Di questi conii alcuni avevano una provenienza dalle zecche di Messerano e Crevacuore, ma la cosa interessante, forse unica, e direi anche sbalorditiva è che sono stati trovati conii di Milano per contraffazioni insieme a quelli originali della zecca di Milano. Quindi abbiamo conii di soldi milanesi di Carlo II d'Asburgo originali insieme alle sue contraffazioni. Sono tutti molto usurati, con lunghezze molto ridotte, la scoperta di conii è già eccezionale, di questo tipo pone poi mille interrogativi. Come ci erano arrivati lì da Milano a Messerano e quale era il motivo ? Le ipotesi possono essere tante, magari utilizzati dall'incisore per preparare quelli per le contraffazioni, o venivano usati qui in parallelo a Milano . Se fosse buona la seconda ipotesi dovremmo ripensare molti aspetti anche sulle contraffazioni, il fenomeno sarebbe stato più largo con monete contraffatte e anche originali battute nella zecca non sua, ma in altre. E poi ci possiamo porre altri interrogativi, come mai ? Furto ? Incisori infedeli e corrotti ? Domande, ipotesi, tutte suggestive, di certo i conii e i punzoni quel giorno a Biella molti di noi del forum li videro di persona......
    4 punti
  2. Carissimo Antonio ben conscio di tutto quello che hai dovuto passare, capisco il tuo stato emotivo... e per questo ti consiglio molta calma, tranquillità e ponderatezza, non solo prudenza. Certo che la legge è uguale per tutti, ma credo che tu sappia benissimo che gli uomini che la interpretano, la applicano, la eseguono e quant'altro siano diversi tra di loro e quindi diversi sono i modi di pensare ed operare, con evidenti differenze di risultato. A riprova di questo esistono tre gradi di giudizio che spesso sono differenti nei risultati... Insomma, giusto o sbagliato che sia la giustizia è umana e non divina, con simpatie, antipatie, errori , manchevolezze e tutto quanto contraddistingue la natura umana. Sulla tua innocenza credo che gli utenti e gli amministratori del forum abbiano ben pochi dubbi, anzi , mi sembra che dopo le tue ultime risultanze procedimentali di archiviazione ( ma non solo) hai ricevuto evidenti segni di stima e di piacere dell'ottima conclusione ... Credo quindi che abbandonare il Forum sia precipitoso e tutto sommato inutile. Soprattutto, dato che non sei colpevole e non hai fatto nulla di male, perchè sparire? Una cosa è la prudenza, altro è svanire nel nulla. Mi rendo conto che quello che ti sto dicendo non sono altro che delle ovvietà e banalità, ma mi sembrava giusto chiarire che quello che ti consigliavo era anche una semplice e basilare... prudenza. ;) Molto cordialmente, :) Enrico
    4 punti
  3. Fino al 22 ottobre 2011, si sapeva dell'esistenza di conii e punzoni della zecca di Messerano per via delle affermazioni di alcuni personaggi come il Poma tanto per citarne uno. Tutto inizia a concretizzarsi con la mostra itinerante (Biella, Torino, Roma) dei quattro biellesi nel Risorgimento, i fratelli La Marmora. Durante l'esposizione a Biella, erano esposti in una piccola vetrina 5 conii della zecca di Messerano, (Foto 1) con la prova di battitura su lastra di zinco. Essendo appassionato della zecca di Messerano, chiesi al Marchese Francesco Alberti La Marmora (di cui siamo stati ospiti un paio di volte in occasione delle conferenze) se al termine della mostra, mi avrebbe permesso di fotografare quei 5 conii. E così avvenne. Il giorno concordato, mi presento a Palazzo La Marmora con la mia macchinetta digitale e con mio stupore, su un tavolo mi si presentano sì i 5 coni da fotografare, ma a fianco c'era una cassetta di "ferraglia arrugginita. Guardo con più attenzione e mi rendo conto che sono tutti conii e punzoni. mi viene messo a disposizione materiale per una sommaria pulitura e comincio a fare delle fotografie. Sono 26 pezzi (foto 3). Successivamente Francesco Alberti mi raccontò la storia di quei punzoni, che da sempre sono appartenuti alla sua famiglia. Mi ricordava che la sua nonna tal Marchesa Enrichetta, più volte gli aveva parlato di questi punzoni di zecca. Oltre ai 26 sopra citati, il Comune di Masserano ne ha altri 6 (foto 2) avuti in dono anni orsono dalla famiglia di uno studioso biellese. Si ipotizza che anche i sei del Comune di Masserano, facessero parte in origine della famiglia La Marmora. Avendo il privilegio di visualizzare tutto il carteggio del Fondo Ferrero La Marmora, presso l'Archivio di Stato di Biella, che raccoglie buona parte della storia del Feudo di Messerano e Crevacuore oltre a San Benigno di Fruttuaria, mi auguro quanto prima di trovare conferma e qualche indizio di come sono andate le cose. Come dice Pittini, il Cardinale Carlo Vittorio Ferrero aveva libero accesso a tutto il carteggio dei Ferrero Fieschi in quanto era il carteggio di Famiglia. Ad oggi non si hanno fonti certe di come potessero esserci coni di Milano a Messerano. Si possono fare solo ipotesi. a) che i coni fossero stati prodotti nella zecca di Messerano. b) che fossero stati ottenuti a "brevi mani" da qualche personaggio di Milano c) che la zecca di Milano facesse produrre una serie di monete in zecche limitrofe a quella di Milano. d) altre possibilità
    3 punti
  4. Selva di Teutoburgo ( Kalkriese-Niewedde a circa 150 Km. da Xanten ad Est del Reno , localita’ tra i fiumi Ems e Weser , in piena Germania ) , anno 9 d.C. , tre Legioni romane , la XVII , XVIII e XIX , con gli ausiliari , per un totale approssimativo di circa 25/30.000 uomini , agli ordini di Publio Quintilio Varo , sono quasi completamente distrutte in una imboscata , tesa dai Germani del traditore Arminio ; queste tre Legioni erano composte dai migliori legionari per forza ed esperienza che Roma in quel momento possedeva , ma furono affidate da Augusto ad un uomo con scarsa esperienza di guerra , che principalmente si doveva occupare di problemi amministrativi volti ad istaurare contatti diplomatici con le popolazioni germaniche , di cui Arminio doveva essere il principale intermediario . Apparteneva a questo sfortunato esercito romano il Primo Centurione della prima centuria , Marco Caelio della XVIII Legione , ucciso nell’imboscata ed onorato postumo dal fratello Publio Caelio probabile commilitone e scampato alla strage , successivamente al probabile ritrovamento delle sue ossa , forse riconosciute in base a particolari dell'abbigliamento o decorazioni di Marco , in quanto la lapide ci dice contenere le sue ossa , o forse , se e’ un cenotafio , solo in senso figurato . Questa famosa lapide alta 137 centimetri , l’unica riferita alla memoria di un primo Centurione di quell’ esercito , oltre che al ricordo della battaglia , fu trovata nell’odierna Xanten , l’antica Castra Vetera , fortezza legionaria della XVIII sul confine renano . Marco Caelio e’ raffigurato con le sue numerose decorazioni militari , segni del suo valore e del grado , si notano infatti : corona civica , collana , medaglioni sulla corazza e bracciale , oltre al vitis che tiene in mano quale simbolo dei Centurioni primipili ; ai suoi lati si vedono i ritratti con scritte dei suoi due Liberti , schiavi affrancati , chiamati : Privatus e Thiaminus ; ma vediamo ora cosa ci tramanda l’ iscrizione purtroppo incompleta del pluridecorato primo Centurione Marco Caelio , della Legione XVIII , incisa in caratteri tipici dell’epoca : M CAELIO T F LEM BON O LEG XIIX ANN LIII S CIDIT BELLO VARIANO OSSA LIB NFERRE LICEBIT P CAELIVS T F LEM FRATER FECIT. Che possiamo all’incirca tradurre : Marco Celio , figlio di Tito della tribu’ Lemonia , nativo di Bologna …….O……della Legione XIIX di anni 53 (e mezzo) ? , fu ucciso nella guerra Variana , (la lapide contiene le sue) ? Ossa e (quelle dei suoi Liberti) ? , pure messe , Publio Celio , figlio di Tito , della Tribu’ Lemonia , fratello di Marco , fece . Dal testo di questa emozionante lapide , testimone di un tragico evento di guerra di 2000 anni fa , si conosce con certezza che i fratelli Marco e Publio Celio erano originari di Bologna e di probabile etnia Etrusca , in quanto il Cognomen Caelio , e’ tipico Etrusco , vedi ad esempio Caelio Vibenna , un condottiero etrusco che nel VI secolo a. C. conquisto’ Roma . Sotto la lapide funebre di Marco Celio
    2 punti
  5. Non c'è solo la numismatica, ci sono anche i sentimenti e gli affetti della vita e anche se da tempo non scrivo più qui, questa purtroppo è l'occasione giusta. Il mio miglior amico era Charlie, era perché è morto dopo 18 anni e mezzo passati insieme, 18 anni sono tanti, sono un pezzo della propria vita...... Charlie era un bellissimo meticcio, intelligentissimo, affettuoso, fedele, fu abbandonato e trovato in autostrada, fu poi portato in un canile, ovviamente quando poi lo portavo in auto tremava, aveva paura, poi gli passò. Il giorno che entrai in quel canile fu uno dei giorni più emozionanti della mia vita, vidi circa cento cani, erano in queste cellette, tutte storie tristi, abbaiavano tutti, volevano farsi notare, era la loro grande possibilità.... Potevo ridare " la vita " a uno di loro, fu l'istinto a guidarmi, quello che saltava di più, che mi leccava di più dalle grate fu il prescelto. Chiesi alla volontaria di metterlo in cortile, si mise a correre come un pazzo, non capivo, chiesi perché fa così ? Semplice gli ha dato almeno la possibilità di correre, di sfogarsi, una volta in più di quello che fa ogni tanto coi volontari. Charlie era in una piccola gabbia con altri due più grandi di lui, lo morsicavano questi, il cibo glielo prendevano loro......veramente una vita drammatica. Lo portai a casa subito, anche tutto sporco, senza guinzaglio, quando vide la sua prima ciotolina, non capiva, gli sembrava incredibile potesse essere solo sua, la pallina non capiva cosa fosse, non era in grado di fare i gradini. E' ovvio che per lui diventai " il suo eroe, il suo salvatore ", in questi casi l'affezione va oltre il normale, la fedeltà non parliamone, una parte di vita insieme.... Quando andavo via per qualche giorno capiva, si metteva sopra le valigie, voleva venire con noi, quando chiudevo la porta il viso era di quelli da funerali, di rimprovero. Di solito quando uno torna da una breve vacanza è triste, io no, sapevo cosa mi aspettava, dalle due alle tre ore di festeggiamenti...... Il giorno prima di morire, ormai sfinito, non camminava più, mangiava poco, riuscì a leccarmi ancora......era l'ultimo saluto..... Certo gli abbiamo dato molto, ha vissuto felice, bene, ma quello che ho ricevuto è stato di più, molto di più di quello che abbiamo dato, l'amore che un cane innamorato e fedele può dare al suo padrone non si può descrivere..... Riposa in pace vecchio e caro Charlie, il mio miglior amico......
    2 punti
  6. Salve a tutti. Mi sembra che questa monetina sia uno quartaro al grifone sovraconiato della zecca di Bonifacio, senza contramarca. Grazie per i vostri pareri. Metallo= Rame? Peso= g.1,04. Diametro=mm.14.
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  7. Ciao a tutti ...ecco un bel cavallotto il zecchiere sarebbe a identicare ..mi pare LUCCAS BRUNUS .. ? a prestu :pleasantry:
    2 punti
  8. Ecco il mio sport preferito: cercare di visualizzare il grifo che era sotto alla moneta di Bonifacio. Io lo vedo così! Saluti carissimi.
    2 punti
  9. Ecco, immagini più grandi e più chiari:
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  10. Ho letto solo ora questo interessante post di un presunto inedito di Aureolo per Postumo della zecca di Milano. Devo dire che è molto curiosa la presenza del segno della seconda officina, S all'esergo del rovescio, anche se propendo maggiormente per l'ipotesi dell'emissione irregolare. Le motivazioni sono molteplici: Innanzitutto la lettera M. La zecca di Milano appronta i punzoni della M e della N durante le coniazioni della IV emissione di Gallieno verso il 262 e li mantiene fino al trasferimento della zecca a Ticinum nel 274. Questo significa che la lettera M non è composta, nella zecca milanese, da quattro punzoni I formanti una M - come nel caso di questa moneta - ma da un unico a forma di M - come nella SALVS AVG con Esculapio, che è Milanese. La legenda delle prime emissioni di Aureolo a Milano è quella corta IMP POSTVMVS AVG, quella estesa compare nelle ultime emissioni. Con l'unica eccezione della SALVS AVG con Esculapio, tutte le emissioni milanesi portano il riferimento alla cavalleria che risiedeva a Mediolanum e di cui Aureolo era il comandante. AEQVIT AVG ed EQVIT AVG. Lo stile complessivo del ritratto e della moneta in generale non sembra ricollegarsi alle emissioni milanesi. Resta il mistero del segno di officina al rovescio che invece era tipico dell'atelier milanese. Ma, molto probabilmente, siamo di fronte a una contraffazione/imitazione barbarica del tempo. Alessandro Inviato dal mio iPad utilizzando Lamoneta.it Forum
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  11. Continua con il secondo conio.
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  12. Ciao Giovanna, come non potevo intervenire alla discussione su un argomento di cui mi sento fiero, partito per caso e poi dato il giusto spessore grazie all'intervento di Eligio. Nel mio post precedente ci sono tre immagini. La prima in alto è quanto avevo visto io nella vetrinetta alla mostra dei 4 generali La Marmora e che ha scatenato poi tutto il lavoro fatto. La seconda immagine fa vedere i conii e un sigillo di proprietà del Comune di Masserano e gentilmente concessi per le foto e lo studio. Nell'ultima immagine invece, fa vedere cosa mi sono trovato davanti quando sono andato a fotografare i conii dopo la mostra di Palazzo La Marmora. Ecco ulteriori immagini dei conii di Milano:
    2 punti
  13. Bellissimo post, come sempre, del nostro amico @@dabbene, sempre pronto a sottolineare gli aspetti più belli e intimi della vita. Voglio aggiungere una testimonianza trovata per caso passeggiando lungo una "Crêuza" sulle alture genovesi, sul muro di una villetta del primo novecento. La lapide recita: "A cavallinn-a gianca “Alba” coscì ciammâ Pe tanti anni ti n’hæ servïo Camallando ciumento e sabbia in scia bastëa Sciù pe questa ripida montà Nisciun o te porrià mai scordâ" che tradotto significa: "La cavallina bianca "Alba" così chiamata per tanti anni ci hai servito portando cemento e sabbia nella sella (basto) su per questa ripida salita nessuno ti potrà mai dimenticare." Facile immaginare quanto grati fossero i proprietari ad Alba.
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  14. Il meccanismo della corrosione, soprattutto sul rame e le sue leghe, è piuttosto complesso e talvolta difficilmente diagnosticabile con assoluta precisione. Noi siamo abituati a definire tutte le corrosioni attive con la parola "cancro del bronzo", tuttavia le corrosioni possibili sono più di una e talvolta possono presentarsi anche insieme. L'immagine sopra mostra i più comuni tipi di corrosione; quelli che prevalentemente ritroviamo sulle monete sono il "pitting", la corrosione "selettiva" (che tende cioè ad intaccare prevalentemente il metallo meno nobile contenuto nella lega come ad esempio lo zinco per l'oricalco o il rame per le leghe argentee), la corrosione intergranulare (simile a quella selettiva ma interviene a livello microscopico lungo i bordi del grano metallico; la si ritrova spesso nelle leghe argentee). In realtà accade spesso che alcuni depositi di corrosione vadano a coprire piccole porzioni di metallo e, così facendo, creano una differente areazione della porzione coperta rispetto a quella scoperta dando origine ad un fenomeno corrosivo che si svilupperà sotto lo strato coperto generando la consueta forma a "bolla". La velocità della corrosione è difficilmente pronosticabile, tuttavia sappiamo che i fenomeni corrosivi autoalimentati come ad esempio il pitting, sono estremamente veloci e dannosi nelle fasi iniziali per poi rallentare mano a mano che si stabilisce un buon equilibrio tra la zona di corrosione attiva e quella passiva (il metallo circostante non attaccato dalla corrosione). E' possibile dunque che una moneta giunga fino a noi con i suoi bei crateri, ormai inattivi, di corrosione e che rimanga in queste condizioni di stabilità per lunghi periodi, almeno fino a quando qualcosa avrà nuovamente modificato le precedenti condizioni di stabilità. Questa impossibilità di prevedere il progressivo sviluppo di una corrosione nel tempo ci fa comprendere quanto sia importante intervenire, anche al solo scopo preventivo, sulla stabilità del metallo con appositi lavaggi di rimozione dei sali, dei cloruri e dei depositi responsabili di corrosione. E' errato pensare di risolvere un fenomeno corrosivo localizzato, intervenendo esclusivamente sul focolaio. La passivazione del singolo focolaio senza la stabilizzazione generale del manufatto, potrebbe semplicemente spostare il punto di innesco della corrosione dal focolaio spento ad un altro punto del metallo dove il film di passivazione risulterà essere più debole. Dunque sarebbe opportuno, almeno per le monete più importanti e delicate, considerare sempre un trattamento conservativo.
    2 punti
  15. Trovato ! :D I caratteri descrittivi in koreano dell'allegata scheda sono identici a quelli che sono riportati sulla moneta sotto l'edificio. 대성산성 남문 South Gate of Taesongsan Fortress Pyongyang per i due cavalieri stilizzati ci stiamo attrezzando..... :lol:
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  16. Una volta c'era una pubblicità che recitava più o meno così: Se la tua squadra ha vinto festeggia con vecchia romagna, se ha perso consolati con vecchi romagna. Dopo la partita di questa sera c'è poco da festeggiare e bere per consolarsi mi pare na stronzata, consoliamoci con una bella moneta.
    2 punti
  17. Buona serata I miei migliori complimenti a fedafa :clapping: Meritatissimo il riconoscimento; sei una delle "colonne" del forum. :good: luciano
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  18. Varbanov ed. Inglese numero 1385, il busto dovrebbe essere solo laureato. legenda la dritto:avt k m aup antwninoc, se fosse antwneinoc sarebbe la 1383
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  19. Ciao Marco, in settimana risponderò a tutti i tuoi quesiti. Grazie
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  20. :lol: ...tanti saluti alain.......di queste sono legendare..!!... :good: .....tipo al castello o porta "CorsoGenovese"..... :good:...ricognata su un griffo..... :lol:
    1 punto
  21. Grazie Franco, una grande pagina divulgativa la tua anche con immagini di chi ha visto nascere, svilupparsi ed elaborarsi questa interessantissima storia numismatica e ti questo ti siamo grati per averla riproposta qui sul forum. Certo rimangono le ipotesi che hai ricordato tutte stimolanti, non avevo valutato l'ipotesi a) che ha dei risvolti ancor più suggestivi quella dei conii fatti a Messerano che comunque vista la forte usura vorrebbe anche dire conii e tante monete a Messerano milanesi. Credo, vista la tua passione per queste monetazioni e luoghi, che ci sia ancora qualche margine sulla strada di una maggiore comprensione del fatto, ovviamente ognuno può fare ora le sue riflessioni che possono essere tante.....e magari qualcosa può venire fuori anche da qualche altra zecca......la discussione continua per chi vorrà ...... Inviato dal mio iPad utilizzando Lamoneta.it Forum
    1 punto
  22. I mercatino sono divertenti, al di là delle monete in sè. Spulciare nelle ciotole è un piacere aggiuntivo che esula dalla numismatica e ci fa tornare un po' bambini. ovviamente, non c'è molto da trovare ed i prezzi sono, tendenzialmente, fuori dal mondo, ma qualcosa si trova. Per Vicenza, prova qui http://www.lamonetapedia.it/Geonumismatica#Mercatini_ed_Eventi_18
    1 punto
  23. +dato per assunto che ho ben più di trenta anni e che vivo e ho sempre vissuto in toscana( qua e la), direi che se si vuol fare una statistica valida , almeno si debbano considerare gli stessi intervalli di lettura o misurazione per poter confrontare due fenomeni simili, per cui, usando il medesimo intervallo temporale, si, la toscana è molto meno bagnata di Venezia...e ci mancherebbe altro...! Detto ciò, continuo pertinacemente nella mia convinzione che, consideratane la morfologia e la distribuzione , le tracce sui tremissi non siano da addurre a ruggine, che le strie parallele sui ducati, mal mi si conciliano con una raspatura per pulitura o azzeramento, e che reputo riconducibili a corrosione solo le tracce di estesa ruvidità di grana molto più fine ( e" in negativo" rispetto all'impronta) di quelle esposte qui sui tremissi e su alcuni ducati.....un po' di ipotesi me le sono fatte, non ho ancora trovato una prova del nove a loro totale favore, ma continuo a sperare e cercare, anche empiricamente, una causale di quelle "bolle"...
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  24. USA Jimi Hendrix 1942 - 1970 http://www.youtube.com/watch?v=4VxMDwYfxvQ
    1 punto
  25. Grazie per questi primi interventi, continuo con qualche ulteriore osservazione i conii milanesi erano di rovescio, con quali conii di diritto furono poi abbinati, sempre che lo siano stati ? Con quelli di Messerano o con altri conii di diritto originali di Milano? E se fosse la seconda le monete sarebbero state indistinguibili, sarebbero state come quelle di Milano. Non si può neanche escludere a priori che questi conii fossero arrivati lì e mai utilizzati, come vale la ipotesi del prototipo per una contraffazione, ma allora non sarebbero bastate delle monete per farle ? L' ipotesi che a Messerano siano state coniate in parallelo monete di Milano è da prendere a questo punto sicuramente in considerazione, gli autori la definiscono " suggestiva " ma che se fosse stato così aprirebbe scenari inediti e nuovi . E poi ammesso che fu poi veramente così, e sottolineo ammesso, lo fu anche per altre zecche ? Gli scenari sono ampi e da studio..... Certamente non ci sono prove che i conii originali di Milano siano stati utilizzati a Messerano, di certo però c'erano e ci sono.... E poi come fatto giustamente notare prima da Pittini, se effettivamente coniarono, l'operazione probabilmente riguardò l'intrinseco delle monete stesse che si univano alle altre originali della zecca milanese. Ultima osservazione, i conii presentano segni evidenti di usura, dimostrerebbero una grande produzione, e questo sarebbe in linea con le grida dell'epoca che denunciavano la presenza massiccia di soldini contraffatti, nel contempo gli esemplari rimasti a oggi sono molto pochi, pochissimi, probabilmente in tutto questo incise il ritiro del soldino originale avvenuto nel 1678. Tanta carne al fuoco ora ho messo.....anche troppo....chi vuole dire la sua....ognuno sicuramente si farà fatto una propria idea.....anche se siamo nel campo delle ipotesi, io stesso ce l'ho, ipotesi certo .....ma con dei conii lì reali a Messerano, non scordiamoci mai questo.....
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  26. Non poteva di certo mancare, era previsto l'inserimento per domani sera, ma a gentil richiesta... si trova già lì :D ciao
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  27. Interessante discussione, ho cercato un po' tra le mie foto, scattate a Messerano in occasione dei due eventi organizzati da TheTop ed Eligio. Al momento ho trovato queste che vi mostro, domani cercherò le altre. Preferite solo quelle di Milano o posto tutte le foto dei coni che ho? Ciao, Giò
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  28. Nessuna novità. In questi mesi ho provato a contattare via mail la ditta produttrice, Lorioli, Milano, per avere dati certi sulle tirature ma senza risultato, niente anche con qualche contatto di conoscenti a Bologna, per tutti si tratta di un argomento sconosciuto, nessun risultato nemmeno su un paio di pagine di gruppi su fb dove mi sono registrato, più per curiosità che per altro. Nel frattempo riporto su la discussione.........................
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  29. Con foto così potrebbe essere di tutto (o quasi)...
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  30. Buona serata Evito di lasciare lo spazio per i "mancanti", altrimenti si allunga troppo la videata, tanto si fa presto ad inserirne uno nuovo. Ecco l'elenco aggiornato in ordine di elezione Enrico Dandolo (1192-1205) 41° Pietro Gradenigo (1289-1311) 49° Michele Steno (1400-1413) 63° Francesco Foscari (1423-1457) 65° Pasquale Malipiero (1457-1462) 66° Giovanni Mocenigo (1478-1485) 72° Marco Barbarigo (1485-1486) 73° Agostino Barbarigo (1486-1501) 74° Leonardo Loredan (1501-1521) 75° Antonio Grimani (1521-1523) 76° Andrea Gritti (1523-1538) 77° Pietro Lando (1538-1545) 78° Marc'Antonio Trevisan (1553-1554) 80° Girolamo Priuli (1559-1567) 83° Marino Grimani (1595-1605) 89° Marc'Antonio Memmo (1612-1615) 91° Nicolò Donà (1618) 93° Giovanni I° Corner (1625-1629) 96° Carlo Contarini (1655-1656) 100° Francesco Corner (1656) 101° Marc'Antonio Giustinian (1684-1688) 107° Francesco Morosini (1688-1694) 108° Silvestro Valier (1694-1700) 109° Dogaresse Paolina Loredan (1655-....) Morosina Morosini (1595-1605) Elisabetta Querini (1694-1700) saluti luciano
    1 punto
  31. grazie mille a tutti......@tognon non la scorderò tanto facilmente infatti !!!!!!!!!! ;) ora sto aspettando un 5 centesimi del 1826 r2 lo stesso.......quello sarà un mb ma per me come dite voi è un fdc.....!!!
    1 punto
  32. La prima secondo me è qBB, la seconda un MB+
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  33. @@Antonello(65) A questo punto ho cambiato idea, visto che in pratica lo hai già identificato....non credo verrebbero fuori altri elementi interessanti. A volte mi è capitato di trovare un dischetto completamente ossidato - gettone o moneta che fosse - non antico e praticamente illeggibile. In questi pochi casi, visto che tanto non avevo nulla da perdere, sono ricorso a mezzi che desterebbero orrore in qualsiasi collezionista, e tuttavia qualche cosa ne ho tratto : ad esempio riuscii ad identificare una moneta indiana emessa al tempo della dominazione britannica. La immersi in aceto di vino, coprendola di sale......poi la lavai e ripetei l'operazione......ce l'ho ancora ! Saluti.
    1 punto
  34. scusate ma al di la di quanto tempo impiega la progressione del cancro,per etica e soprattutto future generazioni,non sarebbe meglio agire e basta?
    1 punto
  35. @@francesco2002 per la prima siamo sul BB la seconda è in conservazione minore , MB/BB . Saluto
    1 punto
  36. Beh io sono pratico e guardo i risultati Anche per le "nuove monete"mi piace apprezzare ciò che vi viene impresso,anche se tutta questa perfezione non mi piace,preferisco le monete medievali e rinascimentali con i loro difetti originari --Salutoni -odjob
    1 punto
  37. Perchè collezionare per noi è PASSIONE !!!!
    1 punto
  38. Dai, voglio solo condividere con voi qualche bella moneta in attesa delle prossime partite di calcio. Comunque sbavare un pò non non è una malattia contagiosa.
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  39. Dopo il sequestro acquistai un lotticino di minuti genovesi di lecita provenienza che ho classificato un po' di tempo fa. Considerato l'interesse per questa difficile monetazione mi piacerebbe verificare la classificazione che ho abbozzato per queste bellissime e particolari monetine, qualora dovesse esserci qualcosa di interessante ne autorizzo la pubblicazione sulla biblioteca on line proprio come ai vecchi tempi. Oggi ne posterò uno poi piano piano quando avrò un po' di tempo libero comincerò a postare sempre su questa discussione anche gli altri. Denaro minuto di Agostino Adorno 0,53g governatore per il Duca di Milano 1488-1499 d/ legenda tra due rosette in cerchio perlinato r/ R R ? ? negli angoli della croce che interseca cerchio perlinato.
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  40. Si tratta di una SPES REI PVBLICE di Giuliano II da Cesare, la zecca se non sbaglio è Arelate, databile dal 360 al 363 d.C.
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  41. Questo video non c'entra nulla con la discussione in oggetto ma non posso fare a meno di postarlo e complimentarmi con il nostro @@eracle62 per la sua mostra artistica. Un grande in bocca al lupo! In tutta onestà è un genere di pittura che attrae in particolar modo la mia attenzione.
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  42. E se uno non ha amici e l'asta è per corrispondenza che fa? Abbandona la numismatica? Cosa vuol dire riscontri? Quale dietrologia c'è se un utente dichiara che è perlomeno sospetto che il più delle volte che offre ad una specifica asta le offerte vincenti sono sempre al massimo di quanto offerto?
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  43. Capita spesso anche a me.. la cosa strana è che se si sbaglia a fare un'offerta per una moneta che ne vale (per ipotesi) 100 e per la quale nessuno arriverebbe ad offrire mai 101 e se ne offrono 400 euro per un errore assurdo, stranamente si finisce per aggiudicarsi la moneta per 399 o poco meno, allora la cosa si fa molto strana e misteriosa.. o si è alla sagra degli errori dove tutti sbagliano a formulare le offerte o forse si è protagonisti inconsapevoli di Scherzi a Parte?! eBay ha fatto scuola in tutto e per tutto e molti hanno usato pregi e difetti di quel sito di vendite online, trucchetti al rialzo compresi, ma su eBay i venditori non conoscono assolutamente la massima offerta formulata dagli offerenti fino a quando questa non venga superata, le case d'asta invece quando si inoltrano le offerte via posta, via email, via fax, via telefono e chi più ne ha più ne metta... loro le offerte massime le conoscono fin da subito.. Proprio non so fino a quando possa convenire continuare a fare offerte nelle case d'asta dove si verificano questi "misteri sovrannaturali" se consideriamo ad esempio che in eBay chi partecipa alle aste e si aggiudica il materiale non deve pagare assolutamente alcuna commissione di vendita che nelle case d'asta incide non poco sul totale con percentuali cha variano dal 15 al 22%, perchè devono pagare i collezionisti, se è grazie a loro che tutta la baracca va avanti?! E' come se andando a far la spesa, alla cassa oltre al prezzo da pagare per i prodotti, inserendoci dentro anche l'IVA ci venisse calcolato una percentuale in aggiunta quali diritti per il negoziante.. Dovrebbero essere esclusivamente i venditori a pagare le commissioni di vendita, proprio come accade in eBay, perchè sono loro a trarre profitti dalle aste, i collezionisti sono quelli che i soldi li cacciano, non li intascano!! Presso alcune case d'asta mi è capitato anche di pagare cifre astronomiche (fino a 20 euro!!!) per la spedizione di una semplice raccomandata del valore di 5 euro (esclusa la tariffa per assicurare il plico..) Penso sempre più spesso che i collezionisti vengano ritenuti dei veri e propri limoni da spremere fino all'ultima goccia (fino all'ultimo euro possibile) in essi contenuta, ma prima o poi i limoni finiranno e con essi finiranno anche i tempi delle limonate e non so poi quanti chioschetti resterebbero ancora aperti.. <_<
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  44. Fabio Robotti," La riqualificazione urbanistica di Roma operata da Pio IX (1846-1870) attraverso la serie delle medaglie annuali del pontificato"L'articolo parla delle medaglie che celebrano gli interventi nell'assetto urbanistico dell'Urbe fatti effettuare da Papa Pio IX . già era stato pubblicato un articolo simile ma non ricordo se anche su Panorama Numismatico o su altre riviste del settore ,e come ho avuto modo di dire,è molto interessante leggere di come Roma venisse abbellita con nuove strade ,palazzi e monumenti e come ogni importante opera venisse immortalata sulle medaglie .In tal caso abbiamo la bellezza dell'opera immortalata nella bellezza incisa sulla medaglia
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  45. Dirò sicuramente una fesseria, ma a me richiama molto gli antoniniani di Leliano
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  46. A primo impatto sembra perfetta, guardandola bene un pochino di usura c'è io direi SPL.
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  47. mi sono chiesto ,una volta letto il bellissimo lavoro di Trivero Rivera,se ,a quel tempo,era possibile falsifirare le fedi di credito dal momento che era scrittura su carta
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  48. Germania Terzo Reich - 5 Reichspfennig - 1940 A - KM#98 - Gr. 2,2 - Diam. mm. 18 - Zinco - Tiratura - - Bordo liscio - D/ svastica - R/ Testa aquila
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Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
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