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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/22/14 in tutte le aree
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Rinnovo anch'io i complimenti al nostro Alberto Mosca per l'interessante articolo sul grosso di Treviso. Ma vorrei anche farli a Adriano Savio e a Roberto Ganganelli, direttori rispettivamente della Rivista Italiana di Numismatica e de Il Giornale della Numismatica, per la bella iniziativa di divulgare ad un vasto pubblico articoli che altrimenti sarebbero stati conosciuti solo dagli studiosi. Arka4 punti
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Guardate bene la scritta Drusilla e vi toglierete i dubbi :good: Saluti Babelone3 punti
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Possiedo una Caravella di 500-lire 1968 che ho comprato circa 20 anni fa. E ' stato bellissimo. E ' stato perfetto. Con la leggera nebbia viola di una patina, stabilendosi leggermente su di un forte gelo argento bianco—scioccato gli occhi con la sua perfezione forte allo stesso tempo esso li accarezzate con la sua complessità tranquilla. Ho guardato quella moneta e guardai quella moneta. E mi ricordo che cosa ho pensato: un momento nel tempo. E certo che è quello che era: "un momento nel tempo". Vita spesso ci separa dai nostri preferiti e quando—diversi anni più tardi—sono stato finalmente in grado di rivisitare il mio Caravel 1968, lei era cambiato considerevolmente. Lei era più scura, meno sottile, più ordinaria. Lei era ancora una bellezza, certo, ma era passato "quel momento". Chiunque abbia visto una moneta preferita cambiare il carattere con il passare degli anni conosce uno degli argomenti più convincenti per i detentori di moneta ermetico durevole che gli americani chiamano spesso "slabs:" la guerra infinita con il tempo. Tutte le argomentazioni che ho letto sopra in questo thread sono abbastanza vere; le lastre sono ingombrante e fare lastre tendono ad isolare la moneta dal collezionista ed ecc, ecc. Sono d'accordo con tutti loro. Ma... Credo che infine dipende dalla filosofia della persona della raccolta... Se estrazione godimento da monete è l'idea, allora io vado per i vassoi foderato di feltro aperti di un Gabinetto numismatico, ma se—però—conservazione delle monete è l'idea, allora io vado con lastre ermetici per preparare le mie monete per le loro battaglie con i secoli a venire. Mi mancano sicuro mio Caravella ‘68, almeno lei era in quel particolare momento del tempo. :) v. --------------------------------------------------------------- I own a 1968 500-lire Caravel that I bought about 20 years ago. It was beautiful. It was perfect. With the light violet mist of a patina, settling lightly upon a strong white silver frost—it shocked the eyes with its loud perfection at the same time it caressed them with its quiet intricacy. I looked at that coin and I looked at that coin. And I remember what I thought: a moment in time. And of course that is what it was: “a moment in time.” Life often separates us from our favorites, and when—several years later—I was finally able to revisit my 1968 Caravel, she had changed considerably. She was darker, less subtle, more routine. She was still a beauty, of course, but “that moment in time” had passed. Anyone who has seen a favorite coin change character with the passing of years knows one of the most compelling arguments for the durable airtight coin holders that Americans often call “slabs:” the endless war with Time. All the arguments I have read above in this thread are quite true; slabs are bulky, and slabs do tend to isolate the coin from the collector, and etc., etc. I agree with them all. But…. I guess it finally depends on a person’s philosophy of collecting…..if extracting enjoyment from coins is the idea, then I’m going for the open felt-lined trays of a coin-cabinet, but if—however—conservation of coins is the idea, then I’m going with airtight slabs to prep my coins for their battles with the coming centuries. I sure miss my ’68 Caravel, at least the way she was in that particular moment of time. :) v.3 punti
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@@altegiovanni@@acraf Scusami tu Alberto ,cosi pure Altegiovanni,, non volevo essere pignolo a non approfondire con maggiore chiarezza sul tetra di Region. Ieri era diverso per me, oggi ,poi ché la stessa Sincona ha dichiarato che il ritiro e solo per dubbi di autenticità ha dato conferma a quel che era la mia opinione e che non potevo da solo espormi tanto . O tentato di dare qualche accenno , ma si vede che non è stato sufficiente. Chiuso. Parliamo del perché i due tetra (Region e Akragas) sono falsi e non proprio pericolosi come qualcuno sostiene. Il tetra di Region e il secondo che compare , a distanza di 19 anni. Vendita NAC aprile 1995 . Casualmente si tratta dello stesso conio e dello stesso tipo di tondello (con codoli) che non si riscondra in nessun esemplare genuino , in questa 3° serie della fine de IV sec. Basta un po di attenzione alla ricerca delle imperfezioni , che sfuggono dalla copiatura da un prototipo tratto da un genuino . In questo caso i tetra genuini (parenti) sono : Divo 2013, Prospero 2012, Roma Num. 2012 ex NAC. Bordi senza codoli, il dritto segnato (A) un difetto del conio genuino , che si riproduce su tutti e tre i tetra genuini (tranne il Prospero per pochino) difetto che sui due falsi pur essendo (lo stesso conio , non c'è) Il rovescio piu facile la comprensione. Un perlinato che va dalle ore 10 alle ore 12 non perfettamente circolare ,cosa che per le zecche di allora non si potevano permettere. Cosa che nei tre genuini è perfettamente regolare. Sull'orecchio destro della maschera del leone evidente che il Nac segnato (C1) e conforme ai tre genuini. Che viene ricesellato il conio con allungamenti della peluria dell'orecchio. Qui mi fermo ,poiché potrei proseguire ,ma meglio non evidenziare tutti i difetti .3 punti
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Ho acquistato di recente uan 20ina di monete Egiziane in conservazioni miste e vari anni e vorrei condividere con voi le mie preferite tra quelle prese che in ordine sono: - 1/40 Qirsh 1876 (Hamid II) - 10 Pound 1955 - Ag.635 - 1/2 Milliemes 1938 (Farouk) - 2 Qirsh 1876 - Ag. 750 (Hamid II) P.s. Scusate, nel titolo ho invertito la "s" e la "i" :P2 punti
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@@nando12 scusa, ma l'usura dove la vedi? la debolezza che si nota sulla perlinatura è di conio, non è causato dalla circolazione2 punti
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ieri appena ho visto il catalogo, mi ha subito colpito il sesterzio in questione. Secondo me è un fuso. Non mi convincono i capelli, la corona e il nastro sono evanescenti. Il bordo sembra un pò limato.2 punti
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Andrebbero visti i bordi ma considerando quanto e' stata falsificata questa tipologia e l'evanescenza del ritratto e delle figure al rovescio....Direi che ho anch'io i dubbi di Altegiovanni. Non vedo poi grandi segni di coniatura, anzi noto le lettere affogare nella perlinatura nella parte bassa del dritto.2 punti
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Che ne pensate? E' stata pagata un bel po', ma era un regalo per il mio compleanno :rofl: Altre chicche in arrivo, queste altre tutte a buoni prezzi :blum:1 punto
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Ragazzi volevo condividere con voi di questo bellissimo Forum queste mie nuove scoperte. Ieri stavo sistemando le monete spagnole e mi sono accorto che gli anni erano quasi tutti uguali e mi sembrava una cosa stranissima. Sono entrato sul canale e poi sul catalogo online e ho trovato la spiegazione della data all'interno della stellina. Mamma mia che spettacolo pero' porca miseria neanche con la lente riesco a vederlo. Solo sulle 50 pesetas con Franco sono riuscito a trovarne 2 con il 58 (raro). Pensare che queste monete me le sono comprate al chilo mi da una soddisfazione perché penso che chi le aveva prima non sapeva la storia della stellina e le ha considerate tutte uguali. Scusatemi per questa mia considerazione ma volevo condividere con voi questa mia scoperta , che per voi sara' ridicola ma per un neofita come me è spettacolare. Buona giornata a tutti. Christian1 punto
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Wow non me l'aspettavo proprio :D Grazie mille @@eliodoro, e grazie anche per avermi definito una giovane promessa, ne sono onorato veramente :hi: Grazie mille @@dizzeta ci ho messo un po' a capire in che senso dovevo trascinare la A verso la I :D Grazie @@Giovanna ed ovviamente faccio i miei più sentiti auguri agli altri utenti che festeggiano gli anni in questa giornata :D @trifijoe, @King John e @mindaugo1 punto
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Ritorno sulla discussione per postare la foto trovata in rete di un follis con il ritratto di Licinio graffiatoda una presunta damnatio memoriae. Tenuto conto che oltre a Licinio furono colpiti dal provvedimento anche Massimiano, Massenzio e Massimino Daia, non dovrebbe trattarsi di un caso rarissimo..per quanto forse le condanne del Senato avessero un valore meno rilevante in quel periodo.1 punto
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@@nando12 il cerchio credo sia dipeso dalla pressione di conio , quindi è una caratteristica irreversibile di questa moneta . Saluto1 punto
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il cerchio "strano" è patina a "bersaglio", si trova spesso in queste monete1 punto
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Questa pratica è iniziata nel 1946 ed utilizzata per 35 anni, sono interessate le monete da 50 centesimi di pesatas e superiori. La "data di serie" rappresenta la data in cui quel particolare tipo di moneta fu prodotta, è quella più evidente sulla moneta, la "data di conio" si trova all'interno della stella a sei punte e rappresenta l'anno in cui la moneta è stata coniata. Una qualsiasi modifica al disegno della moneta (anche piccolissima) fa reimpostare la "data di serie" all'anno contemporaneo in cui è avvenuta la modifica. Ad esempio: la classica cinque pesetas con Francisco Franco riporta sempre in evidenza il 1957, non sono mai state apportate modifiche, quindi nel corso del tempo è cambiata solo la "data di conio" (dal 1958 al 1975). I numeri dell'anno di conio sono posti in incuso, si utilizzano solo le ultime due cifre dell'anno ( es: "63" per il 1963 ), in alcune serie (tipo il 50 cent in alluminio 1966-75 e successive) un'altra stella contiene le prime due cifre dell'anno conio ("19") Nel 1982 è stata ritirata la data di progettazione e sulle monete spagnole si cominciò a visualizzare solo la data di conio, le ultime monete ad avere all'interno della stellina il (19) (82) furono quelle dedicate ai Mondiali di Calcio (0,50 - 1 - 2 - 5 - 25 - 50 pesetas). Il "perchè" è stata scelta questa pratica però non la conosco. ciao1 punto
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Ciao Luca, per me la moneta è un bb-qspl nel complesso….. quello a ore 7 del dritto dovrebbe essere un colpetto se non erro….non riesco ad ingrandire la foto mi sembra di averla già vista qui sul forum…. :huh:1 punto
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oppure fare come in cina che il pil è calcolato in base alle case che costruiscono.. e ora si ritrovano con città intere disabitate! sono stati talmente bravi che hanno riprodotto parigi!1 punto
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Possiamo continuare all'infinito. E' una moneta che non ha mancanze. Se usiamo la lente a 10 ingrandimenti ogni moneta ha le sue imperfezioni, statisticamente. La perfezione non è di questo mondo. Ma spesso quel che sembra usura è conio debole e questa particolarità non diminuisce la valutazione di FDC, e neanche di FS, quando presente. Se prendi le Doppie d'oro di Carlo Emanuele IV - con quest'ottica - allora, anche un FDC ECZ ti sembrerà BB. Ciao! :angel:1 punto
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L'editoriale di Ganganelli come sempre è interessante e pone un quesito che oggi più che mai è attuale, comunicare la numismatica. Pone tanti interrogativi sull'oggi e sul domani, per esempio serve una buona comunicazione anche in numismatica ? e se si che tipo di comunicazione, come, dove ? E tutti vogliono poi comunicare in numismatica ? La comunicazione in tutti i campi, numismatica compresa, è cambiata, cambia, cambierà ancora e quindi inevitabilmente con l'avvento della tecnologia, dei social, dei forum, dei siti, dei contributi digitali, degli e - book, tutti chi più, chi meno dovranno avere a che fare. L'impressione è che fermo restando l'importanza del contributo cartaceo comunque, l'evoluzione sia inarrestabile. Oggi un contributo come la catalogazione del CNI è digitalizzata e a disposizione di tutti, ma molto trovi ormai su internet, molti autori postano per tutti i loro contributi, è un nuovo modo di porsi e far conoscere ; c'è chi l'ha abbracciato subito, chi in parte, chi per nulla. E allora le frontiere che si aprono oggi sono varie, pensiamo alla comunicazione di un evento numismatico, come possa, se spinto e ben proposto, essere comunicato con successo per esempio su un forum come questo. Certamente ci deve essere la qualità, il tema o le tematiche devono interessare, i relatori attrarre, ma un evento oggi comunicato su un forum può essere divulgato in tempo reale e avere un grosso riscontro di consenso, come è capitato più volte anche qui. Resisterà l'ambito cartaceo per la comunicazione numismatica ? questo sembra trapelare dall'editoriale di Ganganelli.....certo molto è già cambiato e velocemente, la comunicazione non potrà fare a meno dei contributi tecnologici in prospettiva e tutti dovranno poi un po' adeguarsi. Pensiamo anche agli ambiti commerciali come siano cambiati rispetto ad anni fa......poi come in tutte le cose rimarranno sempre i pro e i contro, certo oggi per chi vuol ben comunicare e comunicare a molti, i nuovi strumenti tecnologici sono ormai ineludibili o quasi......1 punto
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Grazie Enrico @@vitellio per il Tuo prezioso parere, già che vi siano delle probabilità, confermate da Te e gionnysicily, che possa essere Giovanni mi conforta.Saluti Eliodoro Sent from my GT-I8190N using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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RRC 245/1 ( http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G259/1 ) Il monetiere M. Marcius, alla ricerca di un consenso popolare, ricorda l’operato del suo antenato Mn. Marcius, che in qualità di edile della plebe fece ottenere alla plebe il grano a prezzo politico.1 punto
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@@acraf Alberto basta guardare bene la nike,l'auriga ed anche le orecchie della lepre per rendersi conto di come è la moneta.......... e il codolo serve a mascherare la tecnica Saluti Babelone1 punto
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Il mito di Ero e Leandro anche su un bronzo di Caracalla TROAS, Abydus. Caracalla. AD 198-217. Æ 38mm (26.29 g, 6h). Struck AD 215-217. AV K M AVPH ANTWNEINO C, laureate, draped, and cuirassed bust right / ABVDHNWN above, HPW downward to right, LAIANDPOC in exergue, Leander swimming right across Hellespont toward tower containing Hero standing left, who holds a lighted lamp in extended right hand; to left, sheathed sword set on rock outcropping; above, Eros flying right, holding wedding torch. M. Price, “Greek Imperial Coins,” NC (1971), p. 129 and note 4; BMC p. 7 note; SNG München -; SNG von Aulock -; SNG Copenhagen -; Mionnet II 58. EF, black-brown patina with some green and lighter brown overones, hairline flan crack. Extremely rare. Rispetto a quello di Settimio Severo questo contiene in più la raffigurazione a sinistra di una spada inguainata deposta su una roccia emergente. apollonia1 punto
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si grazie l'avevo vista dopo questa altra variante,che anche se non mi da monete rare ,mi da comunque la soddisfazione di scoprire sempre cose nuove :D grazie a tutti e alla numismatica1 punto
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Collezionare esclusivamente medaglie borboniche, perché non si può fare in modo diverso, non è roba da pivelli. Bisogna studiare parecchio ed avere buona dimestichezza con molte cose. Non ci si inventa dall'oggi al domani, ed è proprio questo che scoraggia molte persone che si sganciano dal collezionare altri settori per passare a questo. Molti comprano uno o due pezzi affascinati dall'euforia dell'oggetto d'arte, poi diventano più realistici e si fermano. La componente "due aste di seguito" secondo me c'entra poco, c'erano cose per tutti i livelli di collezionismo e le aste erano online in contemporanea, chi voleva poteva scegliere. Di sicuro penso che si continui a prediligere pezzi comuni e grossi moduli (la fetta di mercato fatta da chi si accosta da poco ma non solo) alle medaglie davvero rare. I prezzi sono quelli che sono, ma solo chi studia comprende davvero l'importanza e la rarità di ogni singolo pezzo. Non è solo questione di passaggi d'asta. Poi a me se scendono mi fanno solo un piacere :P1 punto
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Scusami, me le tue frasi suonano un pò criptiche e molti non capirebbero. Visto che c'è la dichiarazione di Sincona che le monete sono state ritirate in quanto false, ora possiamo procedere a capire da quello che è possibile riscontrare nelle foto. Capisco che la materia è delicata e dà fastidio al alcune persone (legate al mondo dei falsari), ma è doverosa la nostra campagna di informazione.1 punto
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Bello stemma. Stile fine XIV-inizioXV secolo. Probabilmente originale: il bordo "composito" della lastra l'ho già visto in altre lapidi venete e veneziane del periodo. Peccato per la spaccatura che attraversa lo stemma, e ancor più per il foro nella parte inferiore destra (la sinistra per noi che guardiamo). Ma la figura resta ben leggibile, grazie al manico che si è salvato: si tratta di una graticola. Come quella di San Lorenzo, per capirci.1 punto
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La medaglia di Doria Livia Carafa e la 1848 del Papa a Gaeta secondo me sono stati due super affari per chi le ha prese ; la prima a parer mio è una medaglia di straordinaria bellezza ed è migliore di splendida (almeno dalle immagini), la seconda è comune ma in uno stato di conservazione praticamente al top. Ferrovia Napoli Portici molto rara ma la conservazione lasciava un po' a desiderare1 punto
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Ho appena parlato con Elena la ragazza che ci serve ai tavoli di solito, ho prenotato per 17 persone, pregandola di lasciare spazio per aggiungere eventuali tavoli per aggiunte di amici all'ultimo minuto. Come riferimento ho indicato Mario Dabbene :D (ho avuto un vuoto di memoria per il tuo cognome Mario, mi dispiace, l'ho ricordato subito dopo... :lol: :lol: ), dicendo che chiamerà verso le 12,00 per dare il numero esatto delle persone presenti al Pranzo, se poi si aggiungerà qualcun'altro non ci saranno problemi. Il Menù, che ora vi posto, vi da 2 possibilità di scelta, come al solito, compresi saranno acqua e vino della casa. Il tutto vi costerà 13,00 € a persona. Tortellini alla panna - Penne alla Cubana Cotoletta alla Milanese - Scaloppina Patate ed insalata al tavolo in fiamminga. Buon appetito a tutti, Giò :)1 punto
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La moneta non è messa male, siamo sul BB, se l'hai pagata come un MB è stato un buon prezzo, anche se i cataloghi gonfiano sempre un po' i prezzi.1 punto
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1988 fdc 100, fs 190 1994 fdc 70, fs 100 1995 fdc 130, fs 200 1997 fdc 75, fs 120 Attenzione, prezzi da negozio che possono variare da negozio a negozio. Sulla baia sicuramente si possono trovare a meno. Saluti1 punto
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Dico la mia riguardo all' ultima Inasta : il motivo che le medaglie sono rimaste per lo più invendute non è né che le medaglie erano comuni (capisco che il paragone con le monete è un po' forzato, ma con questo ragionamento non dovrebbero più vendersi il 90% delle monete del regno d' Italia!), né che erano sovrastimate come basi d' asta (le basi a parte qualche eccezione erano in linea con il "presunto valore di mercato") né che le conservazioni fossero basse (anzi, erano mediamente medio/alte). Il motivo è secondo me da ricercare nello scarsissimo numero di NUOVI collezionisti rispetto ai quali medaglie "comuni" come queste sarebbero state certamente molto appetibili! Andrei anche cauto con il dire che si tratta di medaglie comuni (giusto per fare un esempio, la 2 lire del 1914 è comune, ne trovi a vagonate in fdc assoluto ovunque vai) ; se un collezionista tra un mesetto volesse acquistare la medaglia "Per il Concilio Provinciale Palermitano" (giusto per dirne una) non credo che la troverebbe con estrema facilità! Altri motivi (di secondaria importanza) della débâcle sono : momento economico per niente florido ; troppe troppe aste, ragion per cui Inasta che si posiziona cronologicamente più o meno dopo tutte le altre certamente ne risente! Spero vivamente che si tratti di un caso isolato ; spero vivamente che una nuova folta ciurma di collezionisti possa appassionarsi e cimentarsi nella medaglistica napoletana, per bellezza e storia non seconda a nessuna!1 punto
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Bielorussia 20 Rubli del 2012 in argento - applicazioni in oro e cristalli1 punto
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Medaglia devozionale tonda, in metallo bianco o argento,periodo 1900-1920, di produzione Francese.-D/ S.Bernardetta Sobirous in ginocchio con vicino una pecorella,prega rivolta verso la Madonna (Nostra Signora di Lourdes) nella grotta di Massabielle.- R/ Busto corazzato ed elmato di S. Giovanna D'Arco volto a Sx.Una delle tante tipologie di medaglie devozionali e ricordo prodotte per il Santuario di Lourdes.- Ciao Borgho.1 punto
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Negli ultimi 12 anni sono state raccontate da svariate fonti così tante balle sull'Euro (e di riflesso anche sull'Europa in generale) che ormai c'è abbastanza materiale da scriverci sopra interi libri: ci ha pensato l'economista Lorenzo Bini Smaghi, che fra l'altro è stato membro del Comitato esecutivo della BCE dal 2005 al 2011, in "33 false verità sull'Europa", edito di recente dalla casa editrice il Mulino. In quest'opera vengono smentite leggende metropolitane, imprecisioni & palle varie sull'Euro ed altri fattori politici ed economici connessi più o meno strettamente ad esso, sinteticamente ma con precisione in 33 mini-capitoli di poche pagine ciascuno. Ecco di seguito l'indice dei capitoli, particolarmente interessanti sono quelli che riguardano Euro e BCE: LA COSTRUZIONE EUROPEA 1. L'Europa è stata fatta dalle élite 2. L'Europa non ha legittimità democratica 3. L'Europa è paralizzata dalla burocrazia L'EURO 4. L'euro ha tolto la sovranità agli Stati 5. Uscendo dall'euro si recupera sovranità 6. Fuori dall'euro si cresce di più 7. Con l'euro si è messo il carro davanti ai buoi 8. L'euro non è un'area monetaria ottimale 9. Il cambio all'entrata dell'euro era sbagliato 10. L'euro penalizza le economie più deboli 11. L'euro ha favorito i risparmiatori del Nord Europa 12. L'euro ha favorito gli esportatori del Nord Europa 13. L'euro riduce i salari dei paesi deboli 14. L'irreversibilità dell'euro è anti-democratica LA BANCA CENTRALE EUROPEA 15. La Bce è ossessionata dall'inflazione 16. La Bce deve stampare moneta 17. La Bce deve essere prestatore di ultima istanza 18. La Bce è ostaggio dei diktat tedeschi 19. La Bce sottrae il signoraggio ai cittadini 20. La Bce finanzia le banche invece delle imprese 21. La Bce ha salvato le banche tedesche I VINCOLI DI BILANCIO 22. I vincoli di bilancio non sono più attuali 23. La crisi è del debito privato, non servono vincoli sul debito pubblico 24. I vincoli di bilancio non tengono conto della ricchezza dei paesi 25. L'Europa ci impone solo austerità 26. Il Fiscal Compact strozza l'economia, va abolito 27. Il debito pubblico è iniquo, non bisogna ripagarlo I RAPPORTI TRA PAESI 28. L'Europa ha pagato per l'unificazione tedesca 29. Il mercantilismo della Germania ha impoverito gli altri paesi 30. Non si trovano i soldi per l'Imu ma si finanzia il Fondo salva Stati 31. Ci vogliono due euro, uno del Sud e uno del Nord Europa L'ITALIA 32. L'Italia non ha un problema di export 33. Va stimolata la domanda interna1 punto
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Isle of Man 1 Crown - 1/2 Crown - 1/5 Crownn- 1/25 Crown in oro del 20081 punto
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la Gioconda fu portata da Leonardo stesso in Francia e lì è sempre legittimamente stata1 punto
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Addendum per Corbiniano La storia dello stemma di Aruba apre la pagina del sito http://www.visitaruba.com/about-aruba/general-aruba-facts/coat-of-arms/ che descrive le caratteristiche dell’isola. Occupata dagli Olandesi nel 1636, Aruba fece parte delle Antille olandesi fino al 1986 e in seguito confermò la sua fedeltà e appartenenza al Regno dei Paesi Bassi. La moneta corrente è il fiorino (fiorino arubano) e questo spiega la presenza del classico simbolo della Reale Zecca dei Paesi Bassi KNM (Koninklijke Nederlandse Munt) con sede a Utrecht in Olanda, un caduceo alato a destra della A e sull’altra faccia del gettone al post # 27. Dal 1815 questo segno è presente su tutte le monete nazionali dei Paesi Bassi e anche su quelle coniate dalla stessa zecca per altri stati tra cui il Lussemburgo, Suriname, Aruba, Antille olandesi, Slovenia. Il motivo dell’adozione del caduceo come segno della Zecca di Utrecht può esser dovuto secondo me alla storia della città, sede di unificazione di province e di stipulazione di trattati preliminari alla pace, e al significato generale di pace e di concordia del bastone alato che Mercurio ebbe in dono da Apollo. apollonia1 punto
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