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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/21/14 in tutte le aree
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Ecco la foto dal Crusafont, sembrerebbe molto simile al primo esemplare da te illustrato ma non è lo stesso preso come modello dal disegnatore, ha la F al rovescio sopra l'ermellino ma la leggenda non è ben nitida, forse è lo stesso, chissà ....... condivido l'ottimo l'intervento di @@fedafa Davide, purtroppo per appurare il nesso tra la F al rovescio e i due ermellini leccesi con o senza numerale II andrebbe verificato dal vivo, cosa quanto mai difficoltosa, ma dove le troviamo queste monete?! Al momento, e alla luce dei fatti ........ e fino a prova contraria, il mezzo carlino appena aggiudicato da Inasta andrebbe attribuito ufficialmente a Ferdinando I. Per quanto concerne la cifra corrisposta per un simile gioiello rinascimentale dico che .......... ma se scrivo quel che davvero penso rischierei di essere censurato ............ si tratta di una cifra esigua se paragonata ad altre monetazioni. Forse quest'ultima mia frase potrebbe sembrare il classico e banale luogo comune ma vi garantisco che in mezzo rigo ho voluto dire tanto, basta andare sui social network e notare l'acclamatio e l'eccessivo entusiasmo dei facoltosi giovani collezionisti nel vedere monete decimali comunissime e senza anima ma con o senza il pelo sui fondi lucenti ........... l'eccesso su certe monete e il clima viziato gli si sta creando intorno avranno conseguenze sulla vera numismatica ......... in questo momento certi decimalisti stanno cavalcando l'onda del successo delle altissime conservazioni, una vera e propria esasperazione, ma cosa accadrà quando quell'onda si sarà infranta sulla spiaggia e le sue acque verranno assorbite dalla sabbia?5 punti
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Quello riportato dal Crusafont, se la vista non mi inganna, dovrebbe essere a nome di Ferdinando II non Ferdinando I e credo sia la stessa moneta riportata, sempre dal Crusafont, al n°3518. Lo confermerebbe anche la lettera F presente sopra l'ermellino. Se invece ho visto male sarebbe ulteriormente interessante perchè troviamo la sigla F anche su una emissione priva di numerale del re e quindi in teoria attribuibile a Ferdinando I ma, secondo me, nell'immagine vi è il numerale II. Dovrebbe quindi corrispondere all'esemplare disegnato dal Fusco nella tav. V, n°7 che allego di seguito: L'esemplare leccese, oggetto della discussione, a nome di Ferdinando I (che il nel MEC 14, p. 392 viene identificato come una emissione a nome sempre di Ferdinando II ma priva del numerale nella legenda) è caratterizzato, oltre che per la forma dello stemma (a forma di testa di cavallo - cit. Fusco-) per l'assenza della lettera F sopra l'ermellino (vi è una rosetta). Questa le descrizione che ne fa il Fusco (in Annali di Numismatica 1846, p. 194): E relativo disegno dalla tavola V, n°5: La moneta fu posta in vendita con la collezione Fusco (lotto 564) ma non è tra le poche monete presenti nelle tavole, quindi non vi è un'immagine di paragone. Per rispondere invece al dott. Punzi, purtroppo ignoro ulteriori passaggi d'asta di questa moneta (mi riferisco a quella oggetto della discussione) ed anche in opere recenti è stato utilizzato un suo disegno a dimostrazione della grande rarità di questo "armellino". Mancante, almeno fino alla pubblicazione del CNI, anche nella Collezione Reale. Ne approfitto per complimentarmi con l'aggiudicatario della moneta. Anche se il prezzo base poteva sembrare elevato, la rarità e la conservazione della moneta lo rendono equo. Anche perchè dubito vi siano ulteriori possibilità a breve di mettere in collezione un esemplare del genere.4 punti
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Ho il piacere di rendere nota l'uscita dell' ottavo numero del Bollettino Numismatico di Beinasco E' scaricabile tramite questo link : https://drive.google.com/file/d/0B-RR8l00j9GVUmR5MHdTY19XR0E/edit?usp=sharing3 punti
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Ritornato stamane dall' Ospedale, il tutto è andato perfettamente bene, sono ancora bendato ma per sabato sarò pronto per aiutare qualche amico del Forum. A sabato3 punti
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povero @@pottone1991....e pensare che si era schierato per primo in difesa dell' altissima conservazione di questa moneta!3 punti
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Secondo me quella della ferrovia Napoli Portici la paghi per l'originalità visto che sono piu' quelle "false" che le originali che girano.2 punti
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Salute ho avuto l'opportunità di fotografare anche questo mezzo Scudo di Filippo III coniato dalla Zecca di MESSINA nel 1612 la particolarità sostanziale che differisce da quello precedentemente postato da me sono le iniziali del maestro di Zecca I.P. (Giovanni del Pozzo) Riferimenti:SPAHR 17 --Salutoni -odjob2 punti
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DE GREGE EPICURI E' abbastanza complicato darti una risposta, appunto perchè le monete antiche...non sono come quelle moderne! Provo a farti un breve elenco: -la moneta sembra fusa (rilievi non abbastanza netti,bollicine di fusione, ecc.)mentre quasi tutte le monete greche dell'antichità (salvo alcune di Olbia sul Mar Nero, e di Istros) erano coniate. -le poche lettere greche presenti sono decisamente "moderne", molto regolari e molto simmetriche, cosa che non era per quelle antiche. - la moneta è "come nuova", cioè non sembra aver circolato, mentre le parti verdastre appaiono essere una falsa patina antica. -come ho già detto, la tipologia non rientra fra quelle greche classiche: in pochissimi casi ci sono animali su entrambi i lati, e sono tutte monete ben conosciute. - lo stile degli animali (come del resto quello delle lettere) non ha quasi nulla a che fare con lo stile degli stessi su monete greche antiche. Potrei continuare, ma credo che, se guardi un po' di monete greche nelle discussioni di questo Forum, ti farai un'idea personale, che è la cosa migliore.2 punti
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Va bene anche come Mario Dabbene Giovanna...... :blum: :blum: , grazie di tutto....2 punti
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Grande Giò abbiamo riempito lamonetamobil dal Piemonte e Valle d'Aosta :rofl: :rofl: :rofl:2 punti
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@@pottone1991 l'unico sbaglio che devi veramente riproverarti è stato quello di dar via la testina .. il tuo avatar sembra un mònito continuo a quella leggerezza di gioventù!! ... ma certo se cambiassi hobby io, @@nomisma50 e tanti altri ti ringrazieremmo ... un concorrente in meno sulle monete brutte come questa :lol: :lol: :lol: :lol:2 punti
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@Erdrückt : Le scale di conservazione non le faccio io. Personalmente appartengo alla corrente di pensiero che ritiene che "il fior di conio debba essere attribuito a tutte le monete che indipendentemente dai difetti di conio che possono presentare, non hanno mai circolato e che quindi, presentano la medesima condizione qualitativa che avevano al momento della loro coniazione" (cito la definizione letta a suo tempo su Cronaca Numismatica. Non sono parole mie...). Nel momento stesso in cui qualcuno tocca la moneta questa ha circolato, quindi non è più Fdc. @@matcor : Il commerciante serio DEVE vendere una moneta trattata con tutti i crismi del caso per mantenerne lo status di Fdc. Se non usa i guanti o si scoccia di usarli 13000 volte al giorno è meglio che lui cambi mestiere, e tu fornitore.2 punti
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Dico la mia riguardo all' ultima Inasta : il motivo che le medaglie sono rimaste per lo più invendute non è né che le medaglie erano comuni (capisco che il paragone con le monete è un po' forzato, ma con questo ragionamento non dovrebbero più vendersi il 90% delle monete del regno d' Italia!), né che erano sovrastimate come basi d' asta (le basi a parte qualche eccezione erano in linea con il "presunto valore di mercato") né che le conservazioni fossero basse (anzi, erano mediamente medio/alte). Il motivo è secondo me da ricercare nello scarsissimo numero di NUOVI collezionisti rispetto ai quali medaglie "comuni" come queste sarebbero state certamente molto appetibili! Andrei anche cauto con il dire che si tratta di medaglie comuni (giusto per fare un esempio, la 2 lire del 1914 è comune, ne trovi a vagonate in fdc assoluto ovunque vai) ; se un collezionista tra un mesetto volesse acquistare la medaglia "Per il Concilio Provinciale Palermitano" (giusto per dirne una) non credo che la troverebbe con estrema facilità! Altri motivi (di secondaria importanza) della débâcle sono : momento economico per niente florido ; troppe troppe aste, ragion per cui Inasta che si posiziona cronologicamente più o meno dopo tutte le altre certamente ne risente! Spero vivamente che si tratti di un caso isolato ; spero vivamente che una nuova folta ciurma di collezionisti possa appassionarsi e cimentarsi nella medaglistica napoletana, per bellezza e storia non seconda a nessuna!2 punti
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Caro Luciano, in realtà non hai azzardato tanto, e poi mi pare che sei più vicino di me, emigrante tosco finito in coabitazione fra la Serenissima e la Patria del Friuli, al pragmatismo veneziano. Però agendo nel modo che hai suggerito come evitare che tutti i privati in possesso di grossoni si arrangiassero da soli, lucrando loro stessi l'argento recuperato dalla tosatura, anziché aspettare che lo facesse lo Stato? Secondo me il meccanismo era un altro: finché la moneta manteneva la differenza legale fra valore nominale e contenuto intrinseco, la tosatura era semplicemente una truffa, e la autorità ogni volta che ne individuavano qualcuna intervenivano e la demonetizzavano (hai presente le piegature di cui abbiamo parlato?); quando invece il valore nominale si svalutava al punto da finire sotto il valore intrinseco, la tosatura per i privati diventava una necessità, e l'unica risposta possibile da parte delle autorità era la demonetizzazione di quel nominale, la sua sostituzione con una moneta più 'leggera' e l'accettazione delle vecchie monete, tosate o meno non aveva importanza, come bolzone, cioè come metallo a peso per acquistare le nuove monete leggere, magari cercando di guadagnarci ancora qualcosa. Però questa scelta di scuola presentava un rischio, quello che molti privati preferissero portare le loro monete presso un' altra zecca straniera, che magari pagava meglio il bolzone. Allora poteva capitare (ed è sicuramente documentato, v. ad esempio il mio libro a p. 149, nota 55), che venisse stabilito che le vecchie monete tosate potessero ancora circolare, purché non fossero sotto un certo peso. In quel caso poteva anche succedere che una moneta a suo tempo demonetizzata e quindi bucata o piegata potesse tornare di nuovo ufficialmente in circolazione, se rispettava il nuovo peso 'legale' . Sarà un caso che due dei quattro esemplati qui postati siano stati piegati e poi raddrizzati? Naturalmente quando queste monete arrivavano allo stato venivano fuse per farne tondelli delle nuove monete più leggere, perché sicuramente il peso tollerato dalla legge era tale da consentire questa operazione senza perdite (anzi con un qualche guadagno per la zecca). Notte, Andrea2 punti
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Il vecchio conflitto tra essere e apparire. Traslando il concetto all'argomento in questione, meglio "essere" nella limitatezza dei nostri limiti e dei nostri difetti piuttosto che "apparire" ingannando noi stessi ancor prima che il prossimo.2 punti
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Ricorda che la pazienza è la virtù dei forti e dei... collezionisti. Con la cifra che hai messo sul piatto (25 Euro totali circa) ti assicuro che se avrai la pazienza di aspettare un pò potrai aggiudicarti una moneta in conservazione decisamente superiore, a questa cifra si prendono monete non lontane allo SPL.2 punti
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Buona serata E' fantaeconomia monetaria pensare che la tosatura dei grossoni fosse fatta proprio ad opera delle strutture periferiche dello Stato? Mi domando: .....Se ho in circolazione centinaia di migliaia di grossoni e devo ridurre il loro peso perché sono diventati moneta buona, quindi a rischio di sparizione e fusione (o nella migliore delle ipotesi di tosatura) ad opera del mercato, non è meglio che provveda io Stato a tosarli? Quale sarebbe stata l'alternativa per la Serenissima? - Rastrellare tutti i grossoni dal territorio, - Portarli in zecca a Venezia, - Fonderli, lavorare le paste mettendo in moto pesatori, saggiatori, fabbri, mendatori, massari, scrivani, ecc., - Ridistribuire le nuove monete con il nuovo intrinseco o peso, che costi avrebbe dovuto sostenere la zecca per effettuare questo cambio di moneta? Elevatissimo, in un momento nel quale di soldi non ce n'erano.... forse molto meglio qualche colpo di lima; soprattutto se lo faccio io Stato e non altri.... Caro @@Andreas, ho azzardato troppo? Mah, forse sono influenzato da quel "pragmatismo economico/politico" che tante volte ho riconosciuto nelle scelte fatte da Venezia? Grazie e saluti luciano2 punti
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Salute pensavo che il Mezzo Scudo di Filippo III coniato dalla Zecca di Messina con data 1612 non esistesse fin quando non l'ho visto pubblicato alla vendita n°76 della casa d'aste Numismatica Ars Classica dello scorso dicembre. Poi ho visto la vendita "Utriusque Siciliae" ,della casa d'aste Varesi,ed al lotto n°308 è presente un bel Mezzo Scudo 1612 messinese La moneta posta in asta dalla NAC ha le sigle del Maestro di Zecca DF A (Don Francesco Abate)mentre la moneta venduta all'asta Varesi ,appartenuta precedentemente alla collezione Spahr e classificata al n°17 ,ha le sigle I P(Giovanni Del Pozzo) La moneta che posto oggi appartiene a collezione privata ed è quella venduta dalla NAC lo scorso dicembre Ringrazio il possessore di questa moneta che mi ha dato la possibilità di toccare con mano questo fantastico nummo con rarità R2 e di verificare che effettivamente esiste il Mezzo Scudo 1612 di Filippo III Ho scattato delle superbe foto che valorizzano la bellezza della moneta che presenta una patina antica che l'abbelisce e la rende ancor più apprezzabile agli occhi di un appassionato di numismatica. Approfittando della cortesia del nuovo custode della moneta oltre a scattare le foto del Dritto e del Rovescio mi sono soffermato a scattare foto dei particolari è doverosa la classificazione: Mezzo Scudo:FILIPPO III(1598-1621)Zecca di Messina ,anno 1612,Argento gr.15,63 D/+PHILIPPVS III DEI GRATIA;busto corazzato volto a sinistra,con gorgiera R/+SICILIAE ET HIERVSA REX e data;nel camnpo croce con braccia che terminano con fiamme e ciascun braccio è sormontato da corona;nei quarti inferiori vi sono le sigle del Maestro di zecca(in questo caso DF A:Don Francesco Abate) Riferimenti:SPAHR 18;MIR 344/5 La moneta ha un grado di rarità R2 poichè monete con sigla DF A sono più rare di quelle con stessa data e stesso valore ma con sigle I P --Salutoni -odjob1 punto
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si grazie l'avevo vista dopo questa altra variante,che anche se non mi da monete rare ,mi da comunque la soddisfazione di scoprire sempre cose nuove :D grazie a tutti e alla numismatica1 punto
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Ma guarda un po'…. Sarà trovato nelle vigne di Charente in Francia (a proposito, dope hai scovato il relativo link ?), mentre in compenso si sa dove è finito…. (non credo che sia un perfetto clone). Nella recente asta NAC 78/2014, 755 g. 3,58….. Comunque si tratta di un Cahn 14 (conio C e quindi diverso da quelli precedentemente postati), che conosceva tre esemplari, fra cui questo del British Museum, che era noto dal 1848: Non entro nel merito dell'autenticità e delle circostanze del suo ritrovamento. Non è un assurdo, in teoria, che un denario di Bruto possa avere circolato nella periferia dell'impero romano, con minori probabilità di essere confiscato dalle autorità centrali, per finire in Francia, tra Bordeaux e Limoges.1 punto
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Cristian il discorso e' che se le togli per bene con acqua e panno in microfibra-preferibilmente-il problema lo argini e probabilmente nessuno ti accorgera' che non e' fdc anche perche'-se l'impronta non si vede piu'-in realta' e' fdc.Ovviamente se le pulisci male o se non la fai subito ecco che si presenta il problema proprio come hai detto te.No,non li usano proprio i guanti essendo monete da poco per loro(che poi non e' sempre vero che sono da poco ma per loro e' cosi).1 punto
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Davvero molto poetica questa frase... ormai, purtroppo, non solo i decimalisti cercano la moneta immacolata ma anche collezionisti di classiche... e a molti non importa a quali condizioni e compromessi (un esempio: http://www.lamoneta.it/topic/122367-i-restauri-nei-bronzi-imperiali/)1 punto
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Quella a sinistra secondo me ha un grado di conservazione qSPL. L'altra presenta macchie sul metallo e una mancanza nella parte superiore: per me non va oltre il qBB. :blum: :blum:1 punto
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La medaglia di Doria Livia Carafa e la 1848 del Papa a Gaeta secondo me sono stati due super affari per chi le ha prese ; la prima a parer mio è una medaglia di straordinaria bellezza ed è migliore di splendida (almeno dalle immagini), la seconda è comune ma in uno stato di conservazione praticamente al top. Ferrovia Napoli Portici molto rara ma la conservazione lasciava un po' a desiderare1 punto
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Si è aggiunto anche Ciosky68 ora al Pranzo, venerdì richiamerò il Ristorante e comunicherò le nuove aggiunte in caso. Ciao1 punto
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Ormai ci siamo siete pronti? Voglia di acquisti? Buon convegno a tutti... Paolo1 punto
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Beato te :) .... Occhio che Spink non è certamente per tutti i tipi di portafogli cosi come Baldwin's ..... Se ti traferisci a londra ( beato te !! ) allora poi dovrai andare sicuramente ai mercatini ....Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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Magari una banconota fosse "rara" per un particolare del genere...1 punto
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E' falsa purtroppo ...già senza foto quando hai parlato di questo millesimo (1920) avevo forti dubbi ..ora ne ho la certezza!Testa più tozza bordo pressoché inesistente lettere più sottili e tanti altri particolari...Ciao Andrea.1 punto
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@@Andrea imperatore cosa dire... da invidia...!! Quando sarai stufo di averla per te, contattami pure :D :D :D1 punto
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Un esemplare lo possiedo io, acquistato pochi mesi fa. Non so dare una classificazione, la guancia del Duca e le tempie di entrambi sono un po' limate ................:-)1 punto
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bel testone, raro e ricco del fascino di rappresentare 1 momento storico cruciale x il Cristianesimo: la battaglia di Lepanto. qui il buon San Pio V ringrazia x la vittoria sui turchi. e' bella come moneta e il salto di conio non influisce sul piacevole aspetto della moneta. non e' facile da trovare in alta conservazione, ad esempio al convegno veronese sono almeno 4 anni che su 1 banco un esemplare certamente oltre lo SPL ( x me il migliore che ho mai visto ) viene proposto a 1350 euro, saluti.1 punto
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Concordo con @@gionni980 sia sulla rarità che sulla reperibilità. Credo sia stato un insieme di fattori ed in primis una sfilza di Aste con In Asta ultima(Ranieri;Nomisma ed Varesi con un catalogo dedicato alle medaglie Napoleoniche). Non credo che manchino estimatori di queste medaglie ne neofiti ne veterani e in altre circostanze avrebbero venduto quasi tutto. Mi piacerebbe pero' sapere quali sono vendute e quali no ma lo scopriremo a Verona. Ritornando all'asta ha fatto il suo la medaglia di Doria Livia Carafa €600+dir http://www.inasta.com/schedalotto.asp?id=257834 Questa invece ha fatto un po' di piu' di quello che pensavo ma non so... €1100+dir http://www.inasta.com/schedalotto.asp?id=257873 Questa invece era molto bella e ha fatto il suo €500+dir http://www.inasta.com/schedalotto.asp?id=2578061 punto
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Non sei linciato perche anche io la penso come te e come Jan.Assolutamente daccordo.1 punto
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Nonostante l'immagine non sia delle migliori è stato appurato che il numerale è presente. Ipotesi poco probabile... Fusco ha descritto il 1/2 carlino nel 1846 e Crusafont nel 2009. In tutta la letteratura disponibile, ad oggi, sono riportati le due tipologie. Una assegnata a Ferdinando I ed una assegnata a Ferdinando II proprio per la presenza/assenza del numerale. Solo il MEC mette in discussione l'attribuzione a Ferdinando I per l'assenza del numerale. Il 1/2 carlino (non il carlino) con il numerale esiste. Il CNI ne censisce ben 4 esemplari. Due nella collezione reale, uno ex coll. Catemario ed uno presso il museo Correr di Venezia. Vi è l'immagine nelle tavole ed è la stessa riportata dal Crusafont. Per completezza, sempre alla zecca di Lecce, è assegnato un 1/2 carlino a nome di Federico d'Aragona riconoscibile ovviamente oltre che dal nome del re, per il fatto che lo stemma al D/ si presenta a tutto campo. Anche in questa rarissima emissione troviamo la lettera F sopra l'ermellino. Spero di aver chiarito.1 punto
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Il mito di Ero e Leandro è stato ricordato in questa discussione in quanto presso Abido, la città di Leandro, ebbe luogo nel 334 a. C. lo sbarco di Alessandro avviato alla conquista dell’Asia. L’evento è stato raffigurato sul rovescio di questo bronzo di Settimio Severo. TROAS, Abydus. Septimius Severus. Æ Medallic 8 Assaria (21.99 gm). AV KAI L CEP[T]I[M]IO[C] CEOVHPOC PEPTIN, laureate, draped and cuirassed(?) bust right / [...FA(?)] PROKL, ABVÐHNW/N in two lines in exergue, Alexander the Great in full armor standing three-quarter right at prow of galley right entering a harbor, holding spear in left hand, looking back in a heavenly gaze and extending his right hand in supplication; two soldiers behind him, bust of Athena on acrostolium of Alexander's galley and another on the one behind, Athena seated right on a third galley; in high tower behind, herald blowing trumpet skyward. Price and Trell pg. 221, fig. 486 (Paris specimen); I. Vecchi, "Alexander the Great at Troy," Minerva 12/4 (July/August 2001), pg. 56 (this coin). EF, dark green patina. Extremely rare, this is the finest known of just two specimens and is the only specimen available to the collector as the other specimen, which is missing at least 1/3 of its metal, resides in the Bibliothèque Nationale in Paris. Lo sbarco di Alessandro Magno in Asia e la storia d’amore tra Ero e Leandro sono il soggetto del mio articolo ‘Un evento storico e un mito nell’Ellesponto su due bronzi di Settimio Severo’ in Panorama Numismatico 06/2012, pp.23-26. apollonia1 punto
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Ciao @@saunitan, Dareios non penso proprio che ti stia accusando di essere un falsario anzi.....Ti pone un problema, è possibile che la moneta, tanto particolare, sia in realtà una creazione moderna del tutto priva di corrispondenze con monete dell'epoca? Magari puoi chiedere l'intervento del curatore @@profausto, per far spostare la discussione nella sezione della Sicilia e Magna Grecia dove possono interevenire gli esperti a cui, invece, può sfuiggire la tua richiesta in questa sezione. E' necessario, però, che posti foto migliori della moneta ed eventualmente anche del bordo. Saluti Eliodoro1 punto
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Ciao, visto che nel Menù non c'è non credo sia previsto. Puoi sempre dargli dei punti di merito e rilasciargli un Commento sul Profilo. Puoi anche cliccare sulle sue Stelle, alzandogli così eventualmente il gradimento. Intanto segnalo la discussione a @@Reficul, si potrebbe sempre aggiungere qualche voce in più e/o sostituire quella dell'Utente Oro del 2011... :lol: Giò1 punto
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@@saunitan perchè una risposta con questo tono?... :whome: .. sono convintissimo e anche tu lo sarai, se rileggi cio' che @@dareios it, utente rispettosissimo e capace ha scritto . L'ipotesi di "falsario" è indirizzato a chi probabilmente ha riprodotto la moneta unendo due "facce" di monete diverse con lo scopo di truffare ignari collezionisti alle prime armi . quindi non certamente a chi ha postato l'oggetto solo per sapere cosa ha in mano! Questo è un forum serio e se lo frequenterai come spero, ti renderai conto della gentilezza e dell'esperienza prestate a beneficio di tutti. cordialmente1 punto
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Scusa ma che centra? una moneta mica diventa qFdc solo perchè viene toccata, lo diventa se presenta qualche piccola imperfezione o vari segnetti o qualche altra piccolezza che non la renda "perfetta".1 punto
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@@numizmo Con due foto in questo modo, dire che "A me i due Cahn( 20B e 20D) non sembrano la stessa moneta," e lo stesso di dire che sono la stessa moneta. O cercato di ingrandirle , ma sgranano e non si riesce a fare una comparazione. Aspetterei ad eventuali foto migliori. Probabilmente potrebbe essere una copia dell'altra ,con qualche particolare che si assottiglia o svanisce.1 punto
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Comunque di 50 F/S se ne vedono a spezia.. In FDS nessuna, ma sullo SPL parecchie1 punto
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la seconda http://www.ngccoin.com/price-guide/world/german-states-prussia-1-24-thaler-km-263-1751-1763-cuid-59328-duid-1600871 punto
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Parlavamo di ambiti esterni al forum e l'editoria specializzata del settore è indubbiamente un pilastro importante sia per la divulgazione che per la conoscenza. Quello che posto, su gentile concessione della casa editrice, è l'editoriale di apertura della rivista " Monete antiche " della Libreria Classica Editrice Diana del numero corrente di maggio - giugno 2014, si parla di giovani, di divulgazione, di " Nascita di una passione ", del forum Lamoneta.it, devo dire che sicuramente fa molto piacere il fatto che anche il mondo dell'editoria abbia apprezzato e condiviso tutto quanto fatto insieme qui sul forum. Personalmente devo ringraziare il dott. Antonio Morello per l'importante segno ricevuto, che arrivato in tutta spontaneità, è ancora più apprezzato, a voi la lettura ....per un " finale " ulteriore di questo Concorso dei giovani del forum, Mario1 punto
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Oggi sono andato ad acquistarle e, sorpresa, il venditore ne aveva 3 di astucci 2 dei quali non lucidati. Anche se devo essere sincero le monete lucidate a me sembravano priva di righe, tant'è che gli ho chiesto come le aveva lucidate. La risposta è stata: "le ha lucidate mia moglie con il prodotto apposta per l'argento". Beh ho scelto un cofanetto con monete con una bella patina, mi spiace che le foto eseguite con il cellulare non rendano giustizia. Sul momento non ci ho pensato ma poi mi sono reso conto che non si tratta di un'edizione "ufficiale" perché sul cofanetto non c'è nessun marchio. Mi è stato riferito che sono stati acquistati in banca (penso in Svizzera) e che sono un'edizione creata per commemorare la fine degli "argenti" svizzeri. Non so magari c'è qualcuno che ne sa più di me. P.S. solo adesso guardando la foto mi son reso conto che il 2 cent è del 66! :o1 punto
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Ecco un'esempio di falso d'epoca, il materiale credo fosse stagno e si intravedevano segni di una possibile ramatura/doratura superficiale poi scomparsa a causa dell'utilizzo..1 punto
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Il concorso e' degno di ogni lode; il forum e gli utenti che lo accompagnano sono spinti da buone azioni, dalla passione e dalla generosita'. Il concorso, anche se con nessun premio, e' sempre un concorso, quindi una ''gara''. Le gare possono essere piu' o meno ''sentite'' e quando c'e' questo sentimento qualcuno puo' sbagliare. Chi sbaglia paga, non c'e' dubbio. Buttare fuori gli utenti che hanno sbagliato? Inutile a mio avviso, non e' cosi' che migliori la situazione e che ti rendi conto della bischerata che hai fatto. Un forum come questo deve essere piu' saggio di quelli che han fatto questo gesto. Forse, la migliore soluzione sarebbe lasciarli sul forum ma, far capire che, chi deve controllare non si fa' abbindolare facilmente (e qui' si e' capito benissimo, ottimo lavoro reficul e di tutto lo staff) ed al solito momento, fare un ''dispettuccio'' a chi ha commesso il fattaccio. Voterei per mettere una scritta sopra all'account degli utenti responsabili con scritto ''BISCHERO DELL'ANNO 2014'' per tutto l'anno corrente al posto dei vari titoli ''marchese, nobile ecc ecc'' cosi' che, tutti si sappia chi sono ma che loro continuino a coltivare la loro passione, stavolta in maniera piu' ''sana''. Naturalmente legare la dicitura all'indirizzo IP e non all'account che potrebbe essere ricreato :) Cancellare l'account e bannare, serve a poco, a mio avviso. Chi ha questa passione tornera' su questo forum con un altro account. re1 punto
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Temo che anche nel secondo gruppo di monete non ci sia niente di commercialmente valido. Però sono sempre monete che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese. Fossi in te, ne farei il nucleo di una bella collezione di monete in Lire della Repubblica Italiana. Si tratta di una raccolta che, per chi è agli inizi, è ideale, dal momento che, ad eccezione di pochi esemplari, è formata da monete accessibili a tutte le tasche.1 punto
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