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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/20/14 in tutte le aree
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Tra parentesi anche se uno sbagliasse non mi permetterei mai di dirgli cambiare hobby , visto che errare è umano.3 punti
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ciao @@marmo87 .... bello sicuramente , ben centrato con una bella patina e rilievi alti ... complimenti .... dato che non hai ancora avuto modo di approfondire le tue conoscenze su queste monete che ne dici di provarci ora a classificarlo con maggiore precisione :blum: ? qui trovi tutto quello che ti serve http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/1 .... saluti Matteo p.s se poi magari posti il peso e il diametro fai cosa gradita3 punti
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@@BiondoFlavio82. Non so se hai letto i miei messaggi 14e15 . Se non li hai letti ,sarebbe opportuno di leggerli prima di fare il professore. Il Gabriele chiedeva un consiglio per migliorare il suo statere di Metaponto , cercando un restauratore o un pulitore per il suo statere. Visto la foto del dritto , ho suggerito una ricetta (casalinga) che semplice e veloce, basandoli alla mia lunga esperienza. In questa ricetta suggerivo acqua distillata e lui mi chiede se può usare l'acqua depurata. Avrei suggerito che anche l'acqua di rubinetto può essere usata , ma il tutto in elettrolisi con qualche cucchiaino di limone , sotto una reazione di un foglietto di alluminio per alimenti ,per qualche ora. Pertanto non era l'acqua che potesse danneggiare dopo un'ora , ma una reazione elettrolitica dell'acido citrico contenuto nel limone e che reagisce con ferro,alluminio, zinco ed altri metalli. Ora accetto le critiche (costruttive) ma non accetto le polemiche sarcastiche, se così non è , chiedo scusa ,altrimenti ................3 punti
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Io rispetto le opinioni e le scelte di ogni collezionista in primis, escludendo il fatto di alimentare un mercato poco chiaro delle patacche, per me il punto è diverso. Mi piace mostrare la mia collezione ma sono maniacale verso me stesso. Tutto deve essere come ho deciso e come voglio. Mettere un gettone , una patacca al posto della reale vorrebbe dire soprattutto e principalmente mentire a me stesso, sapendo cosa NON c'è come 2€ commemorativo monegasco 2007 . Perchè sono io che guardo e riguardo la mia collezione in fin dei conti..2 punti
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@@eliodoro Ciao , Mi scuso se non ho potuto rispondere alla tua chiamata prima. Ho cercato di comparare il tuo nummo con uno che è sicuramente di Giovanni . Ti allego i punti in cui mi appoggio stilisticamente alla ritrattistica . Il tuo nummo e ancora sporco di croste con sedimenti e andrebbe ripulito e rifotografato. Personalmente ha i riscontri per classificarlo per " Giovanni ".2 punti
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Caro Min_ver, come darti torto? Se potessimo prevedere il futuro non ci sarebbero piu' crisi, saremmo capaci di vederle e scansarle. Il futuro possiamo solo immaginarlo vedendo quello che oggi si vede e, sopratutto, si sente sulla pelle, ma fare conti a ''casaccio'' sulle case o sulle monete, su quello che sara' il loro futuro di rivalutazione / svalutazione e quando nel tempo, altro che sfera di cristallo serve :) Ci son tanti che dicono '' sara' cosi', sara' cosa' '' e sono anche quelli che dicono ''vedi, io l'avevo detto '' ma sono spesso quelli che sparano a caso e non han motivo per farlo, se non l'opportunita', remota, di dire che ti ''avevano avvisato da buon amico''. Io lavoro nel campo immobiliare da anni, molti. Sinceramente ci chiedono stime e previsioni future, analisi di mercato del prossimo semestre e futuri andamenti dei prezzi, ma, ad essere sincero, le stime sono molto vaghe, proprio perche' possiamo prestabilire un andamento generale ma mai nulla di preciso. Spesso le stime future, sopratutto se nell'arco dei 6 mesi successivi, sono comprese in ventagli che vanno da un 10%, che, parlando di case, cambia parecchio. Il fatto e' che, come per le monete, puoi ben analizzare l'andamento generale della situazione al momento di oggi, posso dire che 20 lire littori sono scesi nel prezzo come le 2 lire aquila sabauda, come le case con 3 camere da letto intorno alle mura di Siena, sopratutto in alcune zone. Ma non chiedetemi cosa succedera' nell'arco dei prossimi 6 mesi perche' vorreste sentirvi dire una grossa bischerata. Quando facciamo le interviste, infatti, parliamo sempre del Semestre passato, conti alla mano, e, confrontandolo con i semestri precedenti '' ipotizziamo'' una curva di discesa o salita. Posso dire, infatti, che il mercato immobiliare, a siena citta' ed in alcune altre zone, sta' fermando la caduta dei prezzi, ma non so' dirvi quando si fermeranno, quando riprenderanno, come lo faranno e, se lo faranno. Per le monete, sopratutto quelle di borsa, credo sia uguale. Magari qualcuno avrebbe quadruplicato il suo capitale comprando marenghi 10 anni fa', magari invece no. Chi ha comprato casa a siena nel cambio fra lira ed euro ha guadagnato, spesso raddoppiato, ma ci son pochi che si son buttati e han comprato perche' nessuno ci credeva, io per primo. Eppure lavoro in sto campo... Perche', qualcuno se lo sarebbe aspettato? Secondo me possiamo esaminare la situazione di oggi in tanti campi e fare previsioni, ma rimangono previsioni, per fare gli investimenti servono soldi e il coraggio di buttarsi :D A me manca la prima parte :)2 punti
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Purtroppo non ho ancora avuto modo di approfondire le mie conoscenze anche sui denari di Genova. Questa la acquistai diversi mesi fa perché è una tipologia economicamente accessibile e mi piaceva la patina2 punti
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ciao ingrao ho un regalo per il Circolo vostro vediamo di riuscire ametterlo nel tuo troller giamba2 punti
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buongiorno @@CiroAversano la volta prossima che posti una moneta per il riconoscimento togli tutto quello che non serve come ho fatto io; cosi è più facile questa è la tua moneta nell'essenziale questa è l'identificazione/descrizione della tua moneta; la valutazione è relativa alla moneta che vedi. la tua moneta è di una conservazione molto inferiore ed il valore cala di conseguenza. Da Acsearc se ti serve altro chiedi Pietro2 punti
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Taglio: 2€ cc Nazione: Finlandia Anno: 2008 Tiratura: 1.447.900 Condizioni: BB Città: Palermo Note: MERAVIGLIA !!!2 punti
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Parlavamo di ambiti esterni al forum e l'editoria specializzata del settore è indubbiamente un pilastro importante sia per la divulgazione che per la conoscenza. Quello che posto, su gentile concessione della casa editrice, è l'editoriale di apertura della rivista " Monete antiche " della Libreria Classica Editrice Diana del numero corrente di maggio - giugno 2014, si parla di giovani, di divulgazione, di " Nascita di una passione ", del forum Lamoneta.it, devo dire che sicuramente fa molto piacere il fatto che anche il mondo dell'editoria abbia apprezzato e condiviso tutto quanto fatto insieme qui sul forum. Personalmente devo ringraziare il dott. Antonio Morello per l'importante segno ricevuto, che arrivato in tutta spontaneità, è ancora più apprezzato, a voi la lettura ....per un " finale " ulteriore di questo Concorso dei giovani del forum, Mario2 punti
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Buona Domenica Non sappiamo se nei primi giorni di quel luglio 1429, i membri del Consiglio dei Pregàdi della Serenissima Repubblica di Venezia – così veniva chiamato il Senato della Repubblica – con le loro lunghe toghe rosse e raccolti nella sala posta al secondo piano del palazzo ducale, fossero oppressi da quella canicola umida che, generalmente, avvolge la città in questo mese. Certamente lo erano per le condizioni politiche, sociali ed economiche dello Stato. Venezia era in guerra e le finanze erano a zero. Pochi anni aprima, il 15 aprile 1423, era stato eletto doge, alla sola età di quarantanove anni, Francesco Foscari, già Procuratore di San Marco. Il Foscari era il personaggio di spicco tra i fautori della politica di espansione territoriale della Serenissima in Italia, necessità che nasceva dall'esigenza di garantire la sicurezza dello Stato in prima persona, senza avvalersi di alleanze con le signorie limitrofe che non davano affatto certezze di stabilità e più volte si erano dimostrate infide, facendo dei trattati sottoscritti, carta straccia. Era la persona giusta per questo scopo; era soprattutto giovane, di ottima presenza e di miglior eloquenza, aveva una mimica oratoria che, stando a quanto ci è stato tramandato dai contemporanei, incantava i convenuti; un vero istrione. Dalla sua elezione e per i successivi 34 anni del suo dogato, furono 34 anni di guerre che costarono a Venezia lunghi e penosi sacrifici, con le finanze in “sconquasso” e le cui conseguenze si trascinarono nel tempo. Il casus belli fu l'alleanza che venne siglata nel dicembre del 1425 tra Venezia e Firenze, già in guerra contro Filippo Maria Visconti; di fatto Venezia apriva un nuovo fronte che servisse ad indebolire Milano e le sue mire espansionistiche. Milano aveva già conquistato precedentemente Imola e Faenza e aveva esteso i suoi interessi a ridosso della Dominante; bisognava fermarla ora, senza alcun indugio. La guerra fu più volte interrotta da paci tanto effimere, quanto brevi; tra il 1425 ed il 1433 le battaglie si susseguirono e Venezia, alla fine, poteva aggiungere al suo dominio di terraferma il Bresciano, il Bergamasco e parte del Cremonese. Noi ci fermiamo qui, al 9 luglio 1429; parlare delle successive fasi della guerra ci porterebbe troppo lontano dal nostro tema. Il Papadopoli, nel suo libro “Le monete di Venezia”, ci dice che in questo giorno il Consiglio dei Pregàdi determinava che con il quarto di tutto l'argento che i mercanti vendevano a Venezia e che avevano l'obbligo di consegnare in zecca per farne moneta, si dovevano coniare i soldi nella forma usata e due nuove monete: l'una da due soldi (pari a mezzo grosso) e l'altra da 8 soldi (pari a 2 grossi); l'argento impiegato per tale produzione doveva essere suddiviso in uguale proporzione e cioè per 1/3 ciascuna. Veniva anche confermato che la lega delle monete, sia quelle nuove, sia la vecchia, doveva essere quella solita, tale per la quale 104 soldi fossero pari ad un ducato; si confermava altresì la produzione solita del grosso ad uso dei mercanti che lo utilizzavano in Levante. Il mezzo grosso, seppur col nome di mezzanino, era una moneta che la zecca veneziana aveva già coniato, anche se aveva caratteristiche differenti da quest'ultimo e l'ultima sua coniazione era avvenuta ai tempi del doge Andrea Dandolo (1342 – 1354); era quindi passato quasi un secolo e quella moneta era ormai sconosciuta ai tempi del Foscari, tant'è che non riprese nemmeno la vecchia denominazione; il grosso da otto soldi, chiamato grossone, era invece un nuovo conio che non aveva precedenti. Ma quali erano le motivazioni che avevano spinto Venezia a produrre le due nuove nonete? Sempre il Papadopoli scrive che le monete da uno, da due e da otto soldi erano state coniate perchè venissero spedite nei nuovi territori entrati a far parte del dominio, in particolare il bresciano ed il bergamasco, poiché quelle provincie erano invase da monete forestiere. Più esplicito quello che viene riportato nel “Capitolar dalle broche” - Giorgetta Bonfiglio Dosio, Bibliotheca Winsemann Falghera, Editrice Antenore Padova 1984: “De le sorascrite veramente tre sorte over qualittà de monede debia esser manda' mo' e de tempo in tempo a le parte bressiane e pergamesse quella quantitade, la qual serà deà de bexogno in numero dei denari, i qual de tempo in tempo serà mandadi per le page de le nostre ziente d'arme, aziò che quele monede rezeva chorso debito si per honor chomo utilitate nostra e contentamento de' sudditi nostri.” Analizzando le motivazioni scritte nel capitolare, possiamo evincere che le motivazioni erano più d'una, non solo quella addotta dal Papadopoli. Vogliamo scriverne? In particolare del “Grossone”, moneta da otto soldi veramente nuova nel contesto della monetazione veneziana; moneta che non si rifà a precedenti emessi e che solamente dopo quasi ottant'anni verrà nuovamente coniata, sotto il dogato di Leonardo Loredan (1501 – 1521), ma in un contesto sociale, economico e monetario drasticamente cambiato rispetto a quello in essere al tempo del Foscari. Intanto posto qualche immagine...... saluti luciano1 punto
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salve a tutti, vi mostro questa moneta per avere una valutazione più precisa. grazie a chi vorrà intervenire.1 punto
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Ciao, domenica ho trovato questa bella medaglia ad un mercatino; è del comune di Moncalieri ma non saprei collocarla a livello temporale, chi mi aiuta? Vi piace? :)1 punto
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colgo l'occasione, già che ci siamo, visto che la lista nella prima pagina è aggiornata al 2012, sarebbe il caso di capire se ci sono aggiunte da fare... avendo letto tutta la discussione mi è parso che ci fosse stato qualche aggiunta, ma ultimamente in questo ambito, si sta latitando... per esempio di banconote a firma Draghi che si possono considerare con buona certezza rare c'è ne sono?1 punto
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Se leggo bene è Tito. Dovrebbe essere il RIC II 422 di Vespasiano. D: T CAES VESPASIAN IMP PON TR POT COS II V: IVDAEA CAPTA, SC in esergo1 punto
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Francamente questa moneta a me non pare arrivi al BB pieno, di sicuro il BB non lo supera. E, contando le spese, 25 Euro per un pezzo comune come questo in conservazione non eccelsa, mi sembrano proprio un'esagerazione. Io direi che, contando le spese (anch'esse piuttosto esagerate, 7,50 Euro), la moneta non valga più di 15 Euro totali. Quando si hanno incertezze sul valore delle monete suggerisco di fare una ricerca nelle aste scadute di Ebay per farsi un'idea di massima, possibilmente seguendo effettuando la ricerca su un arco di tempo di almeno qualche mese. Da una ricerca sull'ultimo periodo ad esempio salta fuori questo: http://www.ebay.it/sch/i.html?_nkw=50+valore+1867&_in_kw=1&_ex_kw=&_sacat=11116&_okw=&_oexkw=&_adv=1&LH_Complete=1&_udlo=&_udhi=&_samilow=&_samihi=&_sadis=10&_fpos=&LH_SALE_CURRENCY=0&_sop=12&_dmd=1&_ipg=50 I risultati non sono esaustivi ma già ho trovato due monete decisamente migliori di quella di questa discussione, una venduta a 19,90+spese, l'altra a 29,50+spese, e in entrambi i casi mi pare un rapporto qualità/prezzo nettamente superiore a quello preventivato per la moneta in oggetto. Oltretutto, se ho capito bene, nell'asta non è nemmeno stata inserita la foto del rovescio..... e se l'altro lato è piatto? Che senso ha acquistare una moneta senza poter vedere entrambe le facce?1 punto
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Il concetto generale è facile da capire e condividere, un po' meno facile capire perchè per colmare il vuoto bisogna comprare un gettone con sembianze di euro monegasco. Se uno non colleziona gettoni che differenza c'è fra un pezzo di ferro (venduto da truffatori a minimo 5 euro) e un'immagine di carta (al costo di un foglio e una gettata d'inchiostro)?1 punto
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Buona serata E' fantaeconomia monetaria pensare che la tosatura dei grossoni fosse fatta proprio ad opera delle strutture periferiche dello Stato? Mi domando: .....Se ho in circolazione centinaia di migliaia di grossoni e devo ridurre il loro peso perché sono diventati moneta buona, quindi a rischio di sparizione e fusione (o nella migliore delle ipotesi di tosatura) ad opera del mercato, non è meglio che provveda io Stato a tosarli? Quale sarebbe stata l'alternativa per la Serenissima? - Rastrellare tutti i grossoni dal territorio, - Portarli in zecca a Venezia, - Fonderli, lavorare le paste mettendo in moto pesatori, saggiatori, fabbri, mendatori, massari, scrivani, ecc., - Ridistribuire le nuove monete con il nuovo intrinseco o peso, che costi avrebbe dovuto sostenere la zecca per effettuare questo cambio di moneta? Elevatissimo, in un momento nel quale di soldi non ce n'erano.... forse molto meglio qualche colpo di lima; soprattutto se lo faccio io Stato e non altri.... Caro @@Andreas, ho azzardato troppo? Mah, forse sono influenzato da quel "pragmatismo economico/politico" che tante volte ho riconosciuto nelle scelte fatte da Venezia? Grazie e saluti luciano1 punto
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Sono abbastanza in crisi...ho fatto alcune ricerche in rete sulla medaglia...ma nulla... Le notizie sono poche, sono scarse almeno quanto gli esemplari in circolazione. Mi sembra corretto definirla rarissima. Non trovo alcun riferimento che possa identificare il luogo di coniazione della meda- glia . Grazie a @@francesco77 per aver postato il link storico del Bollettino che rende vicina la storia legata alla medaglia.1 punto
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@@lucarosina Avevi chiesto notizie sulla lega impiegata, scommetto sul bronzo ! E' un materiale che si presta meglio dell'ottone che nella medaglistica è assai meno usato. Il fregio al verso con le due fronde legate da un nastro è tipico in tantissime medaglie dell'epoca : con la variante della fronda di quercia che spesso si intreccia ad una di allora, in genere per le medaglie militari.1 punto
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Mi associo al "fdc" e agli amanti del lustro di conio. Complimenti ad @Andrea imperatore. Vince1 punto
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Invio i miei più cari Auguri agli amici DanPao e Vwgolf- Buon Compleannoooooooooooooo Giò :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno:1 punto
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@@nomisma50 effettivamente però hai ragione , il mio q spl è molto risicato ; l'aquila è ben delineata come i pallini della corona . Credo che nuove foto con meno luce siano opportune per poter delineare meglio la corretta conservazione . Saluto1 punto
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La moneta è stata riprodotta molto bene. però la domanda nasce spontanea, se i falsari erano in grado di riprodurre i 2 euro in alta qualità, con dettagli e particolari perchè hanno deciso di coniare delle monete raffiguranti un soggetto inesistente ?1 punto
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Anvedi!! questa si che na bella moneta degna del soggetto che commemora!!! Complimenti davvero!!! Stupenda L'unica cosa che cambierei sarebbero i numeri romani. Avrei scritto per intero 2014 : MMXIV1 punto
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Concordo con l'analisi di vitellio, trattasi di stucco assai duro e resistente che poi in genere viene ulteriormente pigmentato con vernici acrilici. @@cliff ricordi il sesterzio di Nerone che vendevano a Verona lo scorso inverno? Era trattato con la stessa tecnica .1 punto
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Purtroppo le battute possono anche essere fraintese e soprattutto devono essere bene contestualizzate. Giustamente Biondoflavio82 evidenzia che in fondo l'acqua distillata e l'acqua depurata sono abbastanza equivalenti (non sono proprio la stessa cosa), sottintendendo che si lascia immutato il resto della reazione elettrolitica. Tuttavia la battuta, ad essere pignoli, era incompleta in quanto, scritta così com'era, sembrava intendere che non c'era alcun effetto sulla moneta. E' vero che l'acqua (distillata o depurata) da sola non ha alcun effetto sulla moneta, salvo pulire un pochino (rimuovendo solo le sostanze solubili in acqua). Di fronte a un pubblico che deve capire bene le cose, non avendo una adeguata preparazione, sarebbe forse stato utile aggiungere che il succo di limone (in presenza di carta metallizzata) ha un'azione sulle incrostazioni della moneta in pratica indipendentemente dal fatto se l'acqua sia distillata o depurata. Sicuramente i risultati sono migliori rispetto alla normale acqua di fonte, che può essere ricca di propri minerali, rallentando l'azione disincrostante dell'acido citrico. Naturalmente sono permesse, anzi benvenute, battute anche spiritose oppure ironiche, purché non generino fraintendimenti. Solo questo.1 punto
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Bene, certe notizie rallegrano l'animo, e fanno ben sperare, forse l'ambiente non è ancora del tutto insensibile a questo punto.. Un ringraziamento doveroso anche da parte mia al dott. Morello, se altri manifestassero certe emozioni, tutto sarebbe più vicino ai giovani e al futuro della Numismatica. Eros1 punto
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Aste medaglie papali maggio 2014 In questa prima parte del mese si sono svolte aste importanti per la medaglistica papale e, a differenza dei mesi precedenti, le aste italiane hanno avuto risultati più brillanti di quelle estere. In Germania era presente, come di consueto, un gruppo di medaglie papali in asta Leipziger, che negli ultimi incanti aveva sempre sbalordito per quantità di venduto e prezzi. Nella recente tornata di asta, con materiale a dire il vero non eccezionale sotto il profilo della originalità e rarità, c'è stato un ridimensionamento non tanto rispetto al mercato in generale, ma alla consuetudine di questa casa di aste. Bellissima la selezione di medaglie papali in asta NOMISMA con tanti pezzi in argento in elevata conservazione. A fronte di 90 lotti proposti ne sono stati aggiudicati 60. Poco richiesta la medaglistica antica fino a Innocenzo XI; ma per i successivi pontificati del 1600 e 1700 tantissime aggiudicazioni e prezzi eccezionali. Come di consueto sono state molto richieste le medaglie di Clemente XI: le annuali anno VII (Colonna Antonina) e anno XV (Chiesa San Clemente) sono state aggiudicate per € 1600 + diritti; la annuale anno XX per l'Istituto Arti e Scienze di Bologna ha raggiunto € 1750+diritti per il conio Hamerani e € 2.400+diritti per il conio del Corazzini. Ma prezzi elevati si sono registrati anche per l'annuale anno XII di Innocenzo XI (euro 2.000+diritti) e per medaglie in eccellente conservazione di Clemente XIII, Clemente XIV, Pio VI. Sull'asta di Nomisma si leggono spesso commenti circa il prevalere di un interesse di investitori rispetto al collezionismo, che determina i risultati elevati. La mia interpetrazione per le medaglie papali in questa asta è che vi sia stata grande concorrenza tra collezionisti: non sono state vendute le medaglie più antiche (forse periodi meno collezionati) e le aggiudicazioni a prezzo elevato hanno riguardato anche conservazioni non eccezionali (cito due medaglie di Alessandro VIII BB/SPL intorno a € 1000) e diverse medaglie in bronzo con quotazioni inattese. Non so dire invece per le medaglie in oro, molte delle quali sono state molto richieste. Erano presenti anche diverse medaglie annuali di Pio IX in argento, quasi tutte vendute, con un prezzo medio intorno a € 200, che conferma il livello ricorrente del mercato in questo momento.Come di consueto, ha avuto quotazione più elevata la medaglia anno XII (Ferrovia) aggiudicata per oltre € 400+diritti. Poco richiesto Pio XII: non aggiudicata la rara coppia per S. Eugenio in argento e bronzo proposte per € 700 e € 250. Molto buono, a mio giudizio, anche l'esito dell'asta INASTA anche se i prezzi finali non sono quelli di Nomisma. Proposti circa 40 lotti con aggiudicazione di 25. Le due medaglie più importanti erano due sedi vacanti settecentesche in argento, aggiudicate per € 630 e 830 + diritti. Vendute anche medaglie annuali e straordinarie in argento di Benedetto XIV e Pio VI a prezzi (€ 350/450) decisamente più contenuti rispetto a Nomisma, anche per una conservazione un po' inferiore, ma coerenti con i precedenti di mercato. Sono rimasti invenduti diversi esemplari di una collezione di moduli medio-grandi di Pio IX in bronzo: penso ad un prezzo base di € 300 troppo elevato anche perchè le conservazioni dichiarate intorno a SPL mi sono sembrate in qualche caso un po' generose. Quando la conservazione era davvero valida (cito la bella doratura della medaglia di Gaeta con i busti affiancati di Pio IX e del Re delle Sicilie) la competizione è riemersa e il prezzo è salito a € 500+diritti. Cedenti rispetto al consueto i prezzi di aggiudicazione delle due tipologie della rara annuale di Leone XIII - anno XXV Per completare l'asta c'era un gruppo di medaglie, ritenute piuttosto rare, di Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI in argento. Per Pio XII sono state aggiudicate per € 500 + diritti (prezzo inferiore al consueto) le due rarissime medaglie per il Collegio Americano e S. Eugenio, che forse da qualche tempo appaiono più ripetutamente nelle aste. Per Giovanni XXIII i tipi rari della medaglia Salus Populi Romani in argento nei due diametri di mm. 35 e 42 hanno oscillato su € 350/400+diritti. Per Paolo VI l'argento del Natale a Taranto è stato conteso e ha raggiunto € 220+diritti. Il prezzo massimo delle medaglie papali in questo periodo invia alla stupenda medaglia fusa del Travani per Alessandro VII con la scena di Androclo e il leone a testimonianza di riconoscenza, considerata unanimemente tra le più belle del 1600. Baldwins ha proposto una superba fusione originale nel diametro integro di mm. 98, che dalla base di 1500 sterline è salita a 3.200 sterline+ diritti. Medaglia di incomparabile bellezza.......1 punto
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@@Rex Neap,grazie Pietro,era quello che intendevo dire... @@gallo83,hai ragione,ho sbagliato io,grazie per avermi corretto...1 punto
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Essendo chiaramente specificato che è obbligatorio solo per gli acquirenti italiani non credo che uno straniero scoppi a ridere; probabilmente anzi si chiederà cosa sia questo "codice fiscale".... Comunque la normativa fiscale italiana impone a chiunque (ipzs incluso) di indicare, in fattura, il codice fiscale dell'acquirente. Il perchè lo sappiamo: poter fare controlli incrociati sui contribuenti. Con un codice univoco è possibile, almeno teoricamente, richiamare a computer tutte le spese sostenute dalla persona e vedere se il tenore di vita sia "compatibile" con la dichiarazione dei redditi. Ecco, una volta spiegata la funzione del codice fiscale allo straniero questo sì, si metterà a ridere.1 punto
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Benvenuto. Sono daccordo con Genny per la conservazione...logicamente quando genny scrive pochi euro non è per sminuire il valore delle monete e le monete stesse ma credo che per pochi intenda dai 5 al max 10/15 euro. Ciao1 punto
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Taglio: 5 cents Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 50.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 10 cents Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 40.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: x2 Taglio: 20 cents Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 35.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 50 cents Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: N.D. Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 1€ Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 30.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: x31 punto
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Buona serata il "mi piace" anche al dott. Morello (non so se è presente nel forum!), ma se lo merita tutto. :clapping: luciano1 punto
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...e bravo Flavio! Si trattava proprio degli ingredienti del garum! :good: Garum, salsa mille usi, piccante, dal forte profumo, che i Romani aggiungevano a tutto: alle minestre, verdure, secondi piatti, dolci. Da Marziale: “Si usino pesci grassi come sardine e sgombri cui vanno aggiunti, in porzione di 1/3, interiora di pesci vari. Bisogna avere a disposizione una vasca ben impeciata, della capacità di una trentina di litri. Sul fondo della stessa vasca fare un altro strato di erbe aromatiche disseccate e dal sapore forte come aneto, coriandolo, finocchio, sedano, menta, pepe, zafferano, origano. Su questo fondo disporre le interiora e i pesci piccoli interi, mentre quelli più grossi vanno tagliati a pezzetti. Sopra si stende uno strato di sale alto due dita. Ripetere gli strati fino all’orlo del recipiente. Lasciare riposare al sale per sette giorni. Per altri giorni mescolare di sovente. Alla fine si ottiene un liquido piuttosto denso che è appunto il “garum”. Esso si conserverà a lungo”. Apicio dà per scontata la ricetta e nel suo libro non ce l'ha tramandata; accenna soltanto che è un prodotto della fermentazione delle interiora di pesce e pesce al sole, senza neanche dire che erano preventivamente salate. Scrive che dalla fermentazione di queste interiora, si separa un solido e un liquido che chiama liquamen. Nelle Geoponiche, di autore ed epoca ignoti, si legge (XX, 46, 1 sgg.): gettare in un recipiente interiora di pesce e piccoli pesci con sale e lasciare al sole, mescolando frequentemente. Filtrare grossolanamente la salamoia in una cesta, dove rimane l’allec, la parte solida. Alcuni aggiungono anche due misure di vino vecchio per ogni misura di pesce. Se si ha bisogno di usare subito il garum senza tenerlo tanto al sole, si cuoce rapidamente mettendo il pesce in acqua di mare concentrata in modo che un uovo vi galleggi, fino a quando non sia ridotto abbastanza di volume, quindi si cola. Ma il fiore del garum si ottiene con le interiora, il sangue e il siero dei tonni sopra cui si sparge sale e si fa macerare per due mesi. Plinio il Vecchio in Naturalis Historia (XXXI, 93 sgg.), enumera il garum fra le sostanze saline, come un liquor exquisitus ottenuto dalla macerazione di interiora di pesce: da qui nasce l’aneddoto che il garum sia "pesce marcio di materie in putrefazione", perché se non si metteva abbastanza sale invece che una fermentazione si otteneva una puzzolente putrefazione. Plinio disse anche che il garum migliore è il garum sociorum, fatto con gli sgombri e proveniente dalla Spagna, prodotto da una società tunisina di origine fenicia, che esportava soprattutto in Italia. Questo era costoso come un profumo. Anche in Italia, in Campania e a Leptis Magna esistevano fabbriche famose di garum. Si commerciavano anche una specie di garum senza condimenti, il gari flos, e una specie fatta di pesce a scaglie, il garum castimoniale. Il garum sociorum essendo essenzialmente una salamoia satura in cloruro di sodio in presenza di enzimi proteolitici, oltre a essere un buon digestivo, presentava qualità disinfettanti, paragonabili alla tintura di iodio e a blandi antinfiammatori. Dunque veniva usato come medicinale contro la scabbia degli ovini, le ustioni recenti, i morsi dei cani e del coccodrillo, per guarire le ulcere, la dissenteria e i malanni delle orecchie. Columella in De re rustica, (VI, 34) cita il garum come rimedio contro la pestifera labes che prende le cavalle e in pochi giorni le conduce alla morte. La terapia consisteva nel versare nel naso dell’animale almeno quattro sestari di garum pari a circa 2, o più fino ad un massimo di 3 litri. Seneca in una lettera a Lucilio, lanciando i suoi strali contro gli eccessi alimentari, infierisce contro il garum: illud sociorum garum, pretiosam malorum piscium saniem, non credis urere salsa tabe praecordia? ("E quella salsa che viene dalle province - è il garum sociorum di cui parlava anche Plinio - preziosa poltiglia di pesci guasti, non credi che bruci le viscere col suo piccante marciume?"). Petronio descrivendo la cena offerta da Trimalcione in Satyricon (36, 3) descrive con dovizia di particolari uno smisurato vassoio al centro del quale prevale una lepre ad imitazione di Pegaso, e agli angoli quattro statuine di Marsia, dai cui otricelli scorre salsa di garum e pepe su pesci posti in un canaletto appoggiati in modo tale da sembrare vivi e nuotare nel mare. Le testimonianze archeologiche legate alla circolazione di garum in tutto l'Impero sono costituite dal rinvenimento di anfore Almagro di origine lusitana e che erano deputate al trasporto di questa pregiata (!?) salsa. Fin qui la parte storica. Ah sì, in ultimo: talvolta veniva miscelata al defructum o in genere all'aceto cotto in contenitori di piombo.1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Finlandia Anno: 2004 Tiratura: 506.000 Condizioni: qSPL Città: Milano1 punto
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Ed ho pure provato a prepararlo, con risultati disgustosi (ne parlai qualche anno addietro in un post che non ritrovo). Garum !!!! Da allora mi "accontento" della colatura di alici di Cetara.1 punto
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no... :-) l'ho chiesto a totti ma mi ha risposto che serve a lui e a garcia! :-)1 punto
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Che tanto Maria Bonaria Urban quanto Giuseppe Lulliri abbiano come punto di partenza il lavoro di Clorinda Amante Simoni, è reso evidente dalla citazione bibliografica riportata da Urban, e dal fatto che Lulliri, opportunamente, ricorre a una citazione estratta dal lavoro di Amante Simoni quale l'incipit per avviare la trattazione delle montete battute in nome di Godas. I nummi di Godas sono di almeno tre tipologie, come dimostrerà molti anni più tardi lo stesso Lulliri, e tute con il medesimo rovescio: una croce potenziata in ghirlanda. Delle tre tipologie, una è anepigrafe (a), una ha per legenda CVDA REX (b) e una, infine, ha per legenda CVD AREX ©. Fu impiegata sempre la lettera A tracciata al modo bizantino anziché al modo vandalo, particolare molto importante e che si presta ad alcune ipotesi. Non è improbabile che in un prossimo futuro possano apparire anche altre tipologie. Nel disegno che segue, ricavato da fotografie, si illustrano le tre tipologie. Ma nel 1996 ne era stata identificata solamente una: la tipologia c.1 punto
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Ecco le immagini delle due greche. Isole Ionie: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=14111 El Greco: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=141131 punto
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A casa di un mio amico ho trovato un santo graal! In una boccetta c'era un rarissimo 500 lire del 1988 in MB: non circolano più quindi sono rari!1 punto
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Salve, mi permetto di dire anch'io la mia sul tema "rude" Catalogare un aes rude fuori dal contesto di rinvennimento è al quanto difficile e ogni pezzo a mio avviso è da catalogarsi come pseudo-moneta o meglio come viene in gergo definito con il suo nome "bronzo non lavorato". ... e il "bronzo non lavorato lo trovi in lungo e in largo e di tutte le epoche. Spesso si tratta di scarti di fonderia. L'importanza del aes dure è il contesto archeologico, se associato ad altri manufatti - tesoretti di fonditori, in contesti di corredi funebri, in contesti monetali con altri tipi, con frammenti di aes segnatum, contesti votivi, etc. Isolato, rimane un "pezzo di bronzo" di incerto valore storico e, a mio avviso, nullo sotto l'aspetto commerciale. Sotto l'aspetto numismatico c'è sicuramente un grande interesse per questa affascinante forma pre-monetale.1 punto
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