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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/09/14 in tutte le aree
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Ossegnur :rolleyes: - come direbbe qualche amico genovese - vi si lascia "da soli" una settimana e vi si ritrova di nuovo ad accapigliarvi, e per di più sulle "bolle"? Non dico nulla in proposito, ma mi e vi chiedo: non si può parlare distesamente e tranquillamente di queste cose? Vedete voi...e chiudo qui con questo argomento. Quindi a maggior ragione non entro in merito specifico delle bolle, che vi appassionano tanto, ma come sempre cerco di dare qualche piccolo contributo utile alla riflessione e di rispondere a qualcuna delle domande poste. Non mi risulta che vi sia alcuna fonte diretta che ci dica di cosa erano fatti i conii in età longobarda: magari!. Tuttavia da quello che posso sapere circa la società, e meglio ancora i fabbri e gli orefici in età longobarda ed immediatamente successiva, personalmente ritengo che i conii potessero essere di ferro. In bronzo sembra che si realizzassero piuttosto i modani per operazioni più leggere, come per la produzione di lamine decorative bratteate. Per chi volesse farsi delle idee più precise e personali in merito, oltre ai contributi sulla tecnica monetaria altomedievale e medievale citati sino ad ora in questa discussione, consiglio anche la lettura questi testi: http://www.soest.de/media/bildungkultursport/Soester_Beitraege_zur_Archaeologie_Band_5.pdf http://www.bibar.unisi.it/sites/www.bibar.unisi.it/files/testi/testisami/sami3/4_08_gio.pdf Potrebbe poi essere interessante guardare anche queste immagini, dove tutti gli utensili di orefici rinvenuti in tombe "longobarde" sono in ferro (come tutti gli utensili per percussione in ritrovamenti ascrivibili allo stesso periodo ed analoga cultura): http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Lombard_goldsmith's_grave_goods_from_Poysdorf,_Austria.jpg http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Lombard_goldsmith's_grave_goods_from_Brno-Kotl%C3%A1%C5%99sk%C3%A1,_Czech_Republic.jpg Infine, per chi non avesse mai visto una coppia di conii in ferro con la parte sommitale temprata (guardate tutti i particolari del suo aspetto...) ecco qua una coppia di conii trecenteschi di Massa Marittima, dalle schede di catalogo di monete e conii che ho curato per la pubblicazione dedicata alla mostra Volterra d'oro e di pietra, a cura di M. Burresi e A. Caleca, Pisa 2006 . Un paio di immagini di conii più antichi, databili agli inizi del secolo XI, li trovate in uno dei contributi del volume in tedesco linkato sopra (molto interessante!), mentre un altro paio di fotografie di conii di XIII secolo, purtroppo in BN, si trovano pubblicate nell'articolo di William Malkmus, Ancient and medieval coin dies: catalogue and notes, edito nel volume Conii e scene di coniazione a cura di Lucia Travaini e Alessia Bolis, Roma 2008. Un caro saluto a tutt* MB6 punti
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Sera a tutti ...eccone un'altru peso 0,80Grami ..diam 15 mm.....sono inamorato..di queste ...anche puru se mancano di fantesia ....ma sono di Corsica..eh forze la Zecca era Sarda ......5 punti
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:) saluti a tutti.......un piccolo up con questa monetina di 16mm di diametro.....d'argento .( :unsure: non ritrovo piu la bilancia)..........per piaccere di osservarne una di piu......!!... :)5 punti
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premesso che ho letto superficialmente il post...il mio commento e' dovuto a due fattori...chi ha messo in dubbio l'autenticita' (boh) e chi l'ha giudicata BB o poco piu'...e ho rilevato uno dei problemi principali della numismatica...piu' nessuno si "muove" per vedere le monete dal vivo...ci si "accontenta" di foto...nonostante la moltitudine di occasioni per vedere le monete e fare esperienza, aste numismatiche battute comprese. da qui a dare un giudizio poi ci sta tutto e il parere di tutti a proposito..potete venire a trovarmi :-) casa mia e' sempre aperta :-)4 punti
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Ma io mi chiedo... Ma perchè non la cacciano certa gente che sembra gli fai un torto a farla lavorare ? Se gli dà tanto fastidio fare quel mestiere, perchè non lascia il posto a chi invece ci metterebbe un po' di impegno e buona volontà ? Scusate l'OT...3 punti
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Bolognino aquilano http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GIOAQ/32 punti
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Mi ero scordata prima di aggiungere qualche risposta anche circa la possibilità di incendio delle zecche, rispetto alla quale @antwala chiedeva delle fonti. Ovviamente se ci aspettiamo che ci siano fonti nelle quali si dica "abbiamo fatto (oppure: fate..) la zecca in quel luogo perché c'è l'acqua per spegnere gli incendi" anche qui avremmo aspettative sbagliate e dimostreremmo di non conoscere la natura ed i contenuti delle fonti scritte non solo longobarde, ma medievali in genere. Però: 1) Esistono fonti che raccontano di incendi alle zecche. Nel caso di Pisa è ben documentato un incendio nel 1361 (vedi estratto dalla mia pubblicazione allegato) 2) Esistono fonti statutarie che regolano lo smaltimento di acque sporche reflue dalla zecca e dalle botteghe dei fabbri negli statuti medievali di diverse città italiane (almeno Pisa e Lucca) 3) Viste le caratteristiche ed i passaggi del processo produttivo nella sua interezza non mi pare che ci sia da meravigliarsi che le officine monetarie fossero collocate laddove fosse facile rifornirsi di acqua, no? Questo al di là del problema della ruggine e delle bolle, mi parrebbe pacifico, francamente. Viceversa, nelle fonti scritte medievali e negli elenchi dei materiali delle quali erano dotate le zecche bassomedievali (che pure coniavano monete della stessa sottigliezza) o che esse dovevano acquistare non è mai elencato l'olio... Sperando di esservi stata di utilità di nuovo un saluto e buona serata a tutt* MB incendio_zecca_pisa.tiff2 punti
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Altre foto..balcone esposto a nord, quindi il sole che vedo è lo scarto di chi è esposto a sud :pardon: La mancanza di patinatura opaca presente sul resto della medaglia è speculare su entrambi i lati.... Francè, lo so.. l'anamnesi è scarsetta, ma aspetto comunque la tua diagnosi ;)2 punti
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con il tentativo di qualche citrullo di raddrizzarlo, pensandolo deformato, e il susseguente altro infelice e sbagliato tentativo di rimettere le cose al loro posto una volta scoperto che "devono" essere scodellati? Anche perché la scodellatura " canonica " è bella liscia e regolare, l'altra è completamente deformata e indecisa da quale parte andare...2 punti
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Val271 la tua osservazione sugli ornamenti mancanti nel tripode mi ha fatto mettere a fuoco questa monetina. Si, nella moneta da te inviata paiono mancare quelle definite vittae dal calciati cioe' i cerchi del tripode. In diversi esemplari che ho visto ho avuto anche io la stessa impressione; potrebbe essere una variante rispetto all'elenco del calciati. Nella collezione privata di cui allego foto la moneta anzi le monete , perche' ce n'e' una piu pesante ed una piu' leggera vengono descritte con vittae anche se nella moneta piu' pesante non si vedono, ma nel mini' forse questa variante e' presente perche al numero 446 l'autore dice tripode e poi al 447 dice tripode con vittae. Ma del resto lo studio su queste monete dal 214 (mini') o 212 (calciati)aC. periodo romano a Siracusa sono sempre state trattate distrattamente, basti pensare che la moneta in Coll Privata al num.559 conosciuta - dice l'autore del catalogo- probabilmente in soli due esemplari non ha mai avuto un rigo di trattazione. Si per il resto e' quella indicata dal curatore ed ha diverse varianti.2 punti
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Sono alquanto contrario all'abolizione di queste monetine che almeno per me sono utili... Basterebbe cambiare il materiale di produzione e si risparmierebbe e non ci vuole un genio a capirlo. Aggiungo che in Germania (così non cadiamo nel solito complottismo) questi centesimi sono parecchio usati perchè la stragrande maggioranza degli esercizi commerciali ha prodotti con prezzi al centesimo (per capirci, sono esempi eh, 1,81, 2,74, 1,67 e così via).2 punti
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Ringrazio di cuore Petronius per l'interessante discussione impostata, per la varietà del materiale mostrato e per la grande sensibilità con la quale è stata rievocata una pagina dolorosissima della nostra Storia.2 punti
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Oggi ho avuto un'incontro inatteso ed emozionante: Un gonfalone dell'Abate del Popolo, l'unico sopravvissuto a Genova! Purtroppo l’ambiente era buio e non avevo la mia macchina fotografica e allora ho tentato di fotografare con il cellulare (è una fotografia scarsissima ma, credo si possano apprezzare almeno i colori) ed ho scansionato una vecchia pubblicazione in bianco e nero appena appena più decente. Aspetto: lungo circa 2 metri, pittura a olio identica sui due lati su drappo di damasco cremisi formato a fiamma terminante in due punte, iconografia classica: la S. Vergine Regina con i Santi Patroni di Genova, alla destra San Bernardo e San Giovanni Battista e a sinistra San Lorenzo e San Giorgio, completa la figura il profilo di una fanciulla difesa dal Martire di Cappadocia e un angelo che regge una catena cui è legato un demonio, appena visibile in prospettiva la Porta Romana o porta Pila eretta nel 1633. Ho fatto una veloce ricerca ed è risultato che: La carica dell’Abate del Popolo, che non era un religioso ma un laico, fu introdotta a Genova nel 1270 insieme a quella dei Capitani, poi la carica cadde nel 1339, con l’acclamazione al dogato di Simone Boccanegra, e fu ripresa nel 1380 quando il Doge Nicolò Guarco che, insieme con tre Anziani, elesse tre Abati, uno per la Val Bisagno, uno per la Val Polcevera e uno per Voltri. La figura fu meglio regolata nel 1413, dal Doge Giorno Adorno che stabilì che l’elezione spettasse al Doge e al Consiglio degli Anziani tra 8 candidati per ciascuna delle tre Podesterie, che la carica durasse un anno e il compenso fosse di 60 lire, finito l’anno l’Abate restava membro perpetuo delle Rettorie presiedute dall’Abate in carica. Una delle attribuzioni dell’Abate riguardava l’addestramento dei giovani all’uso della balestra. Venivano consegnate all’Abate somme di denaro per l’acquisto delle “tazze” (una specie di premio sul tipo didelle odierne coppe e medaglie) per i vincitori delle gare che organizzavano sul loro territorio. Abbiamo un documento che recita: “De mandato ecc… vos Iuliane Leardo et socie massarii generales comunis Ianue solvatis abbatibus scilicet Giriforti de Varcio abbati Bisannis, Simoni Ferrario abbati de Vultri, Bartholomeo Rubeoabbati Pulcifere et sunt quas habere debent pro taciis tribus argenti exponendis certamini halistrandi in dictis protestacii pro anno presenti libras decem octo et soldos quindecim ianuinorum scilicet libras sex et soldo pro singula” Non vorrei fare brutte figure per cui chiedo se qualcuno può tradurre quanto riportato … In un altro documento del 30 marzo 1345 troviamo che il Doge ordina il pagamento a Nicolò Turco, “magistrum bandierarum”, per le bandiere e pennoni provvisto agli uomini di Fegino, di Voltri, di Sestri e del Bisagno. Sappiamo infatti che gli Abati delle tre valli presiedevano anche la grandiosa cerimonia del “confuego” (confuoco: da caput -co- e fuoco che dovrebbe essere “capo di un gruppo” – i fuochi erano le famiglie che abitavano in una certa zona, ad esempio a Montesignano -val Bisagno- c’erano “10 fuochi” cioè 10 famiglie- e spettava agli Abati il privilegio di portare in città il "gonfalone" in processione per arrivare al palazzo del Doge (http://www.acompagna.org/wit/chisiamo/iniziative/confeugo_s.htm ) . Insomma ecco a cosa serviva il “gonfalone” che dal 1270 aveva l’immagine di San Giorgio poi, dal 1638, l’immagine della Madonna Regina di Genova. Questo è stato probabilmente eseguito nel 1688, in sostituzione del precedente deteriorato, e fu utilizzato lungo le strade cittadine fino al 1903 quando, per salvaguardarlo dall’usura, fu messo in sicurezza.2 punti
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Ebbene sì. Il ridicolo rasentato sinora pare che vogliano realizzarlo appieno, i nostri parlamentari... Produrre le famigerate monetine ci è costato (dati 2013, gli ultimi certi che ho a disposizione e che rappresentano un campione più che attendibile visto che è l'anno di maggior coniazione se non si considera il 2002 la cui produzione, per ovvie ragioni, è decisamente superiore) rispettivamente 0,045 Euro (x 250 milioni di pezzi) per le monete da 1 cent. e 0,052 Euro (x 150 milioni di pezzi) per le monete da 2 cent. Totale 19 milioni e 50 mila Euro Bene, visto che si parla tanto di stipendi d'oro dei Parlamentari, tralasciando la retribuzione (che, ricordo, supera i 16 mila Euro lordi mensili) in quanto è tabù, perchè non eliminare semplicemente alcuni privilegi assurdi che i nostri rappresentanti in Parlamento si auto concedono, per coprire questo costo e continuare a coniare le monetine a noi care e che per loro risulta tanto intollerabile e insostenibile ? Faccio un piccolo esempio : i nostri parlamentari (630 deputati e 315 senatori) percepiscono un rimborso spese per i trasporti rispettivamente di 1331,70 Euro per i rappresentanti della Camera dei Deputati e di 1650 Euro per i rappresentanti del Senato della Repubblica. Peccato che questo rimborso sia assurdo ed ingiustificato, visto che viaggiano gratis su treni, autostrade, navi e aerei... Facendogli i conti in tasca risulta che moltiplicando per 14 mensilità questo ridicolo rimborso (perchè non mi direte mica che essi rinunciano ai privilegi per il duro "lavoro" che svolgono e si accontentano di 12 mesi di stipendio...) viene fuori un totale di 19 milioni e 22 mila euro (lasciamo perdere i rotti, sennò con cosa se lo pagano il caffè ???), guarda caso proprio quello che servirebbe in un "annus horribilis" come il 2013 per coniare i centesimini che a fine anno ci fanno risparmiare, messi uno sull'altro, dei bei soldoni. E permettono a noi collezionisti di goderci una delle poche cose belle della vita : la passione per qualcosa.2 punti
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Il Circolo Numismatico di Beinasco,ha pubblicato la sua prima pubblicazione,una modesta monografia, di 35 pagine 4 tavole comprese e in fotocopie. Domenico Romeo Le monete dei Sultanati Musulmani di Dehli. Blaise1 punto
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Questo è un grano da 12 cavalli del 1792 (Gig. n° 141). Anche qui si può parlare di detriti che vanno a posizionarsi solo in determinati punti ? Il caso del FERDINAA citato dal Gigante a pag. 545, n° 142-a è simile ? siamo nella stessa tipologia di moneta ?1 punto
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Segnalo la comparsa di una nuova rivista online di storia e acheologia antica, che comprende anche scritti di numismatica, di scuola rumena, ma in lingua inglese. Sembra disponibile in via gratuita e con possibilità di scaricare lavori in formato pdf: http://www.jaha.org.ro/index.php/JAHA/issue/view/2/showToc A lato, sulla destra, c'è la foto di Richard B. Whitschonke (il famoso RBW della collezione repubblicana romana), che è un consigliere dell'ANS e generoso sponsor anche di questa nuova rivista. E' già disponibile il primo numero1 punto
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Questo dovrebbe essere un denaro per Federico II imperatore, zecca di Messina. vedi link http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F2I/26 ciao Mario1 punto
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DE GREGE EPICURI In tutte e due le monete c'è un "anello esterno" con scritta in arabo, e non mi sembra (ma posso sbagliarmi) che questo esista in India. Sul 2° lato della moneta, al centro mi sembra di vedere la shahaddà, cioè: Non c'è dio se non Allah. Io cercherei meno ad oriente che in India, ma non ti so dire di più. Potresti chiedere ad Orlando 10.1 punto
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Eccomi, scusate ma oggi giornata di spese pesantucce...in tutti i sensi :cry: :cry: . Inizio con la Lista, metterò un @ vicino ad ogni nome, coloro che riceveranno la notifica sono pregati di scrivere se saranno presenti oppure no al Pranzo del sabato, invito tutti coloro che si aggiungeranno da ora in poi di precisarlo nei loro post di presenza al Convegno. Grazie a tutti, Giò Pranzo o no? cartonum - Convegno solo venerdi @@R.E.IN.SENA - Convegno + ? (amici quanti?) @@Liutprand - Convegno + ? Dabbene - Convegno + Pranzo 417Sonia - Convegno +Pranzo @@lindap - Convegno + ? donty ciroapi - Convegno solo venerdi Cenbruno5500 - Convegno + Pranzo @@petronius arbiter - Convegno + ? (amici quanti?) andyscudo - Convegno venerdi @@Giako - Convegno + ? angelonidaniele + Fabio - Convegno + Pranzo blaise - Convegno + Pranzo piergi00 - Convegno + Pranzo @@prtgzn - Convegno (ricordati il libro per me se resta una copia...grazieee :lol: ) @@flepre - Convegno + ? (sarete in due al solito?) @@cippal - Convegno + ? @@ottone - Convegno + ? @@corzanopietro - Convegno + ? @@SIMONE00 - Convegno + ? Commercianti presenti: grazia19.661 punto
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Quest'anno anch'io ci saro' con gli amici del CFNL (circolo filatelico numismatico lodigiano) e perdero' anche scuola! Al posto che lezione una giornata dedicata alla numismatica...in altre parole un paradiso!1 punto
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Il ragionamento di Petronius e' corretto ed e' applicabile anche a tante monete moderne tuttavia va ampliato. Basta pensare alla monetazione di Vittorio Emanuele III , molte monete per esempio i massimali in oro e in argento sono costosi eppure sono facilmente reperibili in buona quantita' nelle aste e nei listini La rarita' intesa solo come numero di pezzi disponibili in vendita e' quindi solo uno degli elementi che influenza il prezzo di una determinata tipologia. Valore storico , qualita' artistica , domanda e non solo quindi offerta , modalita' di emissione e di commercializzazione , tiratura e ritiri ,numero dei collezionisti sono altri aspetti da considerare nella valutazione1 punto
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Premetto che, non collezionando Euro, se non in maniera molto sporadica (qualche 2 Euro CC ogni tanto, non certo questo), ho ritenuto di non partecipare al sondaggio, per non influenzare, sia pure in misura minima, il risultato. Volevo però fare una precisazione sulla parola "rarità" a proposito del GK, sulla quale non sono molto d'accordo. Per me, è rara quella moneta che, a prescindere dal suo prezzo, e presupponendo che si possa pagare tale prezzo senza problemi, bisogna cercarla per mesi, o anche anni, in tutti i canali di vendita (aste in sala, online, negozi, convegni) prima di trovarla...e può capitare che non la si trovi mai. Ma se tu, io, o chiunque altro, volessimo acquistare, in questo preciso istante, una GK, non avremmo altro problema che aprire il portafoglio. Infatti, come ci ha egregiamente mostrato @@emi_93 al post #10, da febbraio a oggi ne sono apparsi (e sono stati venduti), solo su quel mercato, una venticinquina di esemplari, e al momento ce ne sono altri quattro disponibili http://www.ebay.de/sch/Nach-EuroEinführung-/35434/i.html?_from=R40&_catref=1&_udlo=800&_udhi=2000&_samilow=&_samihi=&_sadis=10&_fpos=&LH_SALE_CURRENCY=0&_sop=3&_dmd=1&_ipg=200&_nkw=%282+2007%2C+GK%2C+grace+kelly%29&rt=nc E questo solo sull'ebay tedesco, poi c'è l'ebay italiano, quello francese, e di tutti gli altri paesi, per non parlare dei canali di vendita diversi da ebay In conclusione, io penso che il termine che più si confà, a questa come ad altre emissioni contemporanee, in Euro e non, sia "care", piuttosto che, "rare" petronius1 punto
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Lussemburgo Anno: 2004 Tiratura: 2.447.800 Città: Casoria (NA) Condizioni: BB1 punto
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è proprio vero ... pero' nel forum solo questo si può fare, con tutte le connotazioni e i limiti di chi valuta e pure con i limiti della foto, ma questo si sa ... tant'è che chi ha preso la patina per "ruggine" (che a ben vedere, se non fosse che l'argento non arrugginisce) non ha detto poi una cosa così lontana da ciò che l'immagine trasmette ... siamo sinceri ... ;) Probabilmente una patina piu' omogenea è più apprezzata dai più. Poi, patina a parte, la moneta è al top ... :D1 punto
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Buon 9 maggio! A chi non sapesse di cosa sto parlando tutto diventerà chiaro leggendo questo post: http://forum.eurobilltracker.com/viewtopic.php?f=12&t=553721 punto
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Mi ero dimenticato: nella mia ignoranza, credo che il processo di ossidazione del ferro, quello che crea la ruggine, possa generare anche del gas, quindi, sotto uno strato di vernice( che stranamente è abbastanza impermeabile ai gas) magari la formazione di una bolla nella stessa vernice, più che da una spinta del materiale , potrebbe venire dalla spinta del gas...cosa che spiegherebbe anche ( per motivi legati alla distribuzione delle tensioni superficiali), il perché le bolle sulla vernice abbiano , appunto, la forma a bolla......e non magari a triangolo o a cubo...poi, una volta "esplosa" la bolla, ecco uscire le scaglie di ruggine generate...che ne dici, Nemo,può essere?1 punto
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Ciao Matteo Dai un'occhiata qui http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1297&page=1 Dal lotto 93 al lotto 105 trovi un bell'assortimento di 'tartarughine'. Graziosa quella dell'ultimo lotto, con quel codino particolare. apollonia1 punto
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Moneta di Breda sotto assedio spagnolo, non dice il metallo ma di sicuro non 頡rgento, al contrario dello stesso nominale nel periodo precedente http://m.ebay.com/itm/371044297128?nav=SEARCH1 punto
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@@grazia19.66 vabbè Simone ha chiesto un parere sulla moneta con queste foto....mica possiam andar tutti a trovarlo a casa sua. :)1 punto
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Non per attaccare su due fronti le posizioni "ufficiali" ma come si spiegano questi due esemplari? Stessa coppia di conii ma scodellatura opposta. Sodellatura "normale": Scodellatura "inversa"1 punto
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Questo non è un dibattere un argomento su un forum. E' partire con una idea preconcetta rifiutando qualunque dato che la contraddica, ovvero interpretandone qualunque altro quale sostegno della propria idea, anche quando non lom è. Dire che un conio possa essere stato realizzato con un materiale poroso (ma non sappiamo ancora quale! Feletti dice ferro, Panvini Rosati dice bronzo) è molto diverso dal dire che il conio è arruginito e che le bolle sono causate dalla pulizia del coniol arruginito. Che sia bronzo o che sia di ferro, nel processo di fusione in un materiale metallico sempre si producono bolle di gas o altri materiali volatili. Bolle che tendono ovviamente a risalire in superficie e, generalmente, trascinano con se molte impurezze: è la ragione per cui sulla superficie di un crogiolo normalmente si forma una pellicola di schiuma che va estratta prima di procedere alla colata e non lasciata nel metallo fuso. Le tecniche fusorie nel medioevo non dominavano le modalità d'impiego di sostanze che, introdotte nel metallo, ne favoriscono la piena degasificazione e la massima asportazione delle impurezze (il processo per cui le golle risalendo verso la superficie trascinano seco le impurezze si chiama "flottazione"). Ragion per cui non mi pare improbabile che l'incompleta degasificazione provocasse la presenza residua di bolle al momento della colata del conio e successivo raffreddamento. Aumentando la temperatura del crogiuolo, si favorisce la degasificazione, ma anche i fenomeni di ossidazione; mantenendola meno elevata, il metallo si ossida di meno ma si degasifica male. Ovviamente esiste una temperatura ottimale, che probabilmente i fabbri o metallurgisti longobardi conoscevano empiricamente: ma non avevano strumenti per misurarla né tanto meno per ottenerla e mantenerla. Un conio ottenuto con un materiale poroso, produrrà una moneta con tracce di questa porosità sotto forma di microsferette sulla sua superficie. Con l'uso, poiché ribattuto, questa porosità verrà presto eliminata dalla superficie del conio (non a cuore): quindi le monete ottenute con un conio meno nuovo non dovrebbero più presentare queste microsfere sulla superficie. Poiché i coni sono due e non c'è ragione per pensare che entrambi abbiano lo stesso difetto di prosità: nulla di strano, dunque, che le bolle si presentino occasionalmente su una sola superficie e non su entrambe, oppure su entrambe ma con intensità diversa. Ovviamente il clan dei "rugginisti" continuerà a insistere sul fatto che le bolle sono causate dalla ruggine asportata mediante energica spazzolatura, facendo caso omesso del fatto che le bolle nelle monete si presentino molto diversamente tra una faccia e l'altra, Anzi: spiegheranno che è perché un conio è stato conservato in un deposito umido, mentre l'altro lo è stato in un deposito asciutto. E' difficile dialogare in un forum quando c'è molto più interesse per difendere la propria posizione, piuttosto che per ascoltare e comprendere quella di coloro che hanno altre ipotesi. S'impara molto di più ascoltando quello che dicono gli altri che la pensano diversamente. D'altra parte, come diceva Mao Tsetung, è da due idee diverse e contrapposte che nasce la terza idee vincente (是是第三制勝理念兩種不同和對立的觀點). Personalmente non ho idea di monetazione longobarda. Ho iniziato a seguire questo forum convinto che la coniatura fosse fatta in due fasi. Avete dato argomenti che mi sono parsi molto ragionevoli e che dimostrano che la coniatura può essere ottenuta in una sola fase, grazie alla presenza di due anelli, uno su ogni faccia della moneta, con diametro leggermente diverso. Ho cambiato idea e ne sono contento, perché vuol dire che ho imparato qualcosa che prima non sapevo. Chi non cambia mai idea è perché non impara mai nulla.1 punto
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Il mio panettiere ancora li usa e me li fornisce come resto. Anche quando faccio il pieno li uso. E in qualche supermercato.1 punto
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Signori in Italia l'arrotondamento verso l'alto,è già in vigore da molto tempo. Andate a comprare,pane, frutta verdure e altre cose in un mercato rionale e poi vetrete che i 2 e1 cent. non esisto più. Blaise1 punto
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Io appoggio il proverbio tedesco citato nell'articolo , contrario quindi all'abolizione di queste due o forse tre monete d'euro , visto che si discute anche della 5 centesimi :nea:1 punto
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Io sono d'accordo con i tedeschi, anche perché i centesimi hanno potere d'acquisto! La soluzione a mio avviso é ridurne il valore intrinseco per avvicinarlo a quello del facciale, come si é sempre fatto in questi casi.1 punto
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Ha proprio ragione: ho avuto paura che qualcuno degli utenti di questo blog decidesse di non acquistare il tetradrammo frontale di Cimone !!! RisponderLe sul tetradramma frontale di Cimone non avrebbe nessun senso. Lei non e' un esperto di monete siciliane. Non ha mai avuto in mano una di queste monete. Continua a mettere freccette a caso senza comprendere che alcune delle immagini da Lei portate come termine di paragone sono foto di calchi (con tutto quelle che ne consegue). Indica differenze che non esistono (si fidi io la moneta la sto guardando mentre Le scrivo). Ignora che i coni delle monete siciliane venivano ritoccati dall'incisore stesso. Tra l'altro la moneta e' stata pubblicata per la prima volta nel 1936 (magari ignorava anche questo) e i falsi siciliani degli inizi del secolo scorso sono fusi, mentre questa moneta evidentemente non lo e'. E poi le monete, come diceva il Russo con la R maiuscolo che era mio padre (su questo ha perfettamente ragione), si giudicano avendole in mano. Questo tetradramma e' passato fisicamente tra le mani di tutti i più grandi commercianti e studiosi del mondo senza suscitare in nessuno il minimo interrogativo, prima che il Grande Numizmo, da una foto e senza neanche vedere la moneta e' riuscito ad individuare delle evidenti incongruenze nel conio. Dal momento che credo che Lei sia un commerciante deve proprio essere un genio incompreso. Io credo di aver dimostrato in maniera inconfutabile che Lei non e' così preparato come vorrebbe far credere. Le considerazione ponderali da Lei espresse sono scientificamente ridicole e questo e' un dato di fatto incontestabile. Per farlo ho fatto ricorso alla letteratura numismatica come e' scientificamente corretto fare. Vede anche quando viene palesemente sbugiardato da qualcuno più competente di Lei (magari non e' il mio caso), Lei non ammette mai di avere torto arrampicandosi sugli specchi. In questo caso, per Sua sfortuna, c'e' poco da arrampicarsi ... Adesso non mi venga a dire che aveva solo chiesto spiegazioni. Lei ha scritto che se la moneta non fosse stata alla NAC sarebbe già stata bollata come una copia. La prego, abbia almeno il coraggio delle sue azioni.... E poi mi chiedo, ma visto che tutti speculano sulla sua identità, perché non la rivela ? Io ho il coraggio di firmare le cose che scrivo, mentre Lei si cela dietro uno pseudonimo. Onestamente non e' molto onorevole.... Dal momento che Lei e' grafomane (la persone cui faccio riferimento lo e') mi risponderà con una lunghissimo testo a cui Le anticipo che non ho nessuna intenzione di replicare.1 punto
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Brutta impressione... A parte la patina che è completamente artificiale.... Ci sono altri elementi che, a mio parere, non convincono....ad esempio, i caratteri strani dell'etnico, il muso mutilato del delfino di destra, le due code poco definite....e poi alcuni dei segmenti che uniscono i raggi della stella sono incerti e si presentano stranamente dritti e non ricurvi come dovrebbero essere.... Saluti, Giuseppe.1 punto
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buongiorno @@Val271 ho trovato questa mezza pagina nel II vol. del Calciati a pag. 420 la moneta al diritto mi pare essere la 213 e 213/1 (vedi i capelli cadenti sul collo) il peso, grammi 2,1; torna con quanto esposto dal nostro amico , la moneta da lui postata, da quel che si vede sembra avere ancora dei depositi del tempo, specialmente al diritto. Penso sempre che, per dare conferme sullo stato di una moneta/uso/abuso e conservazione si dovrebbe vederla e analizzarla bene in mano. da quanto si vede parrebbe buona. mentre le scritte del rovescio si vedono molto meglio al n. 213DS/71 (simile a quella postata da @@profausto) propendo per la moneta descritta al n. 213 D/testa laureata di Apollo a destra R/Tripode con Vittae . ai lati SIRAKOSION. (in lettere greche) aggiungo un caro saluto a @@babelone e a @@profausto che considero maestri. Pietro1 punto
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Direi di sì. Anche la raffigurazione del rovescio è in bel rilievo, come pure la scritta delle prime cinque lettere del nome del sovrano. Parte delle ultime lettere e dei raggi della testa di Elio sono fuori tondello, ma questo è attendibile data la forma allungata di quest'ultimo. Anche la punta di lancia in esergo non compare, come del resto non si vede nemmeno sul tetra 96 in tav. 4 di Le Rider al quale dovrebbe corrispondere il pezzo in asta, che vedo caratterizzato da una patina di solfuro molto intensa. apollonia1 punto
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Grazie, ho caricato le foto nella scheda, nonappena trovo un po di tempo provo a fare foto migliori ed aggiungere peso e diametro.1 punto
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Ho votato anche io. Non possiedo la moneta e ho votato di non poterla giudicare perché non la possiedo, perché non ho trovato la voce adatta a me: infatti ritengo il 2 Euro GK una moneta normale, non stupenda e comunque con l'effigie già vista su una emissione in Franchi del Principato. Ci sono emissioni peggiori, certo, ma non mi fa impazzire. Se non fosse per la rarità non avrebbe tutta questa fama e sarebbe ritenuta alla pari di un altro 2 Euro uscito in quell'anno. Nel 2007 non collezionavo (ho iniziato l'anno successivo) e anche se lo avessi fatto, già il prezzo di emissione mi sarebbe sembrato assurdo. Potessi tornare indietro nel tempo, sì, l'acquisterei e più di una :P ma la mia collezione per ora sta bene anche senza :D1 punto
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L'esempio del 2€ Carabinieri però non calza: la tiratura globale di GK è 20.001, mentre il 2€ Carabinieri esiste in 6,5 MLN di esemplari. Il GK è il 2€ CC con la tiratura globale più bassa, seguito dal 2€ CC del Vaticano 2005. (che infatti è anche il secondo CC che costa di più, proprio dietro a GK). Per il sondaggio capisco che ora è tardi cambiarlo. Un congruo valore di mercato va dai 1050 a 1150, con alcune eccezzioni, sotto i 1000 e a 1350. (io parlo di quelle realmente vendute, non mi interessa se il commerciante X la propone a 1800, a quel prezzo non la venderà mai, e a mio modo di vedere il prezzo di mercato è formato dall'incontro domanda-offerta). Detto ciò, non fraintendemi: anche io sono d'accordissimo che è stata iper-speculata.1 punto
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Devi essere proprio innamorato cotto se sei sveglio alle 4 del mattino pensando alle monete :lol: Ti segnalo questa pagina, dal catalogo Rhinocoins http://www.rhinocoins.com/swiss/swiss13.html La gran parte del catalogo è a pagamento, ma ci sono alcune pagine dimostrative, tra cui proprio quella degli Shooting Thalers. I valori dovrebbero essere in dollari USA, dal momento che per iscriversi bisogna pagare in questa valuta. petronius :)1 punto
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@@nikylmb.. Buonasera.... Onde permettere di ottenere risultati chiari e leggibili anche per nuovi utenti poco esperti, specialmente per quanto riguarda monete antiche, sarebbe opportuno che le discussioni abbiano come soggetto una sola moneta o al massimo due se sono della stessa tipologia, postandole nella sezione di competenza.. Pertanto ti pregherei di aprire discussioni singole mettendo anche i valori ponderali grazie questa la chiudo1 punto
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India Pezzi in rame contromarcati (circa 3,50 gr.) in uso nel XIV-XV sec. foto - Per strada: venditori ambulanti indiani di vecchie monete e banconote.1 punto
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