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  1. francesco77

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/27/14 in tutte le aree

  1. Da tempo, causa le "dispute" continue su questa e altre sezioni da me seguite, ho maturato la scelta di non partecipare più attivamente al Forum, convinto che il tempo libero vada speso in maniera serena e costruttiva. Tuttavia, alla luce dei continui richiami su alcune mie pubblicazioni, richiami che purtroppo stanno contribuendo ad esasperare gli animi, penso sia un "atto dovuto" il dover fornire alcune indicazioni. La RIN 2014 è andata in stampa dopo l'uscita del volume di S. Perfetto sulla zecca di Lanciano, ma la presentazione del mio articolo su Ferdinando "il Cattolico", la sua approvazione e i refusi alla bozza di stampa sono antecedenti quindi, per una questione di tempi, l'articolo non poteva contemplare alcun richiamo al volume in questione. I contenuti della riformagione aquilana del 21 giugno 1508 (la collocazione d'archivio è nell'articolo, alla nota 17 di pag. 331, dove peraltro richiamo la classificazione di D. Fabrizi per il MIR / Napoli), documento tirato in ballo per la citazione delle monete grandi (carlini) e piccole (sottomultipli) di questo sovrano, mi portano a dire, anche oggi (dopo aver letto il volume di S. Perfetto sula zecca di Lanciano), che "quel" mezzo carlino vada attribuito ancora e con maggiore probabilità alla zecca di Napoli. Mi preme sottolineare, poi, che uno dei primi e grandi insegnamenti ricevuti negli ambienti storici (anche se io non sono né uno storico, né un ricercatore, né un accademico, ma un semplice studioso di fonti e reperti monetali) è stato quello di sentire il peso della responsabilità nel pubblicare l'edizione critica di un documento, qualunque esso sia, perché la storia è fatta dai documenti e travisarne i contenuti o non agganciarli correttamente a un determinato contesto significa (anche e soprattutto per le generazioni future, che poi andranno a leggere le pubblicazioni di un autore) travisare il corso della storia. Con questo non voglio dire né che i miei scritti sono Vangelo né che i miei scritti fanno "indirizzo giurisprudenziale" (sono il primo a fare e a consigliare il confronto diretto con le pubblicazioni affini), ma semplicemente che prima di andare in stampa m'interrogo e faccio autocritica per vedere se ho sentito davvero il senso di questa profonda responsabilità. In questo caso, anche con il senno di poi, sono sereno perché ritengo di aver sentito questa pesante responsabilità e sono ancor più sereno per non aver gridato allo "scoop numismatico", quello cioè di non aver scritto nulla di specifico sulle monete "piccole" napoletane del "Cattolico", dove il termine "monete piccole" (se non ricordo male il mezzo carlino è stato anche reputato una moneta da gettare al popolo e non per il "corso legale") avrebbe potuto far pensare anche all'esistenza del quarto di carlino, il che, in assenza di altri riscontri, non era certo il caso di "proclamare". Nella speranza di aver "speso" bene il mio tempo, ringrazio per l'attenzione. Achille Giuliani
    7 punti
  2. Stra stra stra meritato! Bravo!
    6 punti
  3. Addì, 27 aprile anno domini 2014 ....... dei raggi solari sono penetrati nella fitta nebbia che da qualche tempo stazionava in questa sezione (limitatamente al periodo storico interessato); non ho intenzione di scrivere molto perchè a questo punto della discussione, tutto ciò che viene scritto, oltre, è superfluo. Chi ha seguito dall'inizio la discussione ha sicuramente carpito il succo dell'intera problematica .... che da tempo veniva trattata in maniera confusionaria e magari dall'angoscia (per chi si esponeva) di subirne illazioni.........la tematica andava affrontata. Oggi, almeno per quanto mi riguarda, posso dichiarare, dopo aver letto gli ultimi interventi, di ritenermi soddisfatto.......tutti gli appassionati e collezionisti di questa monetazione lo dovrebbero essere. Ringrazio pubblicamente il Sig. Giuliani Achille per aver messo da parte almeno per un momento, la sua decisione di non partecipare alle attività di questa sezione ( e mi sembra anche altre) e soprattutto per quanto ha saputo scrivere e trasmettere (in maniera professionale) nel suo intervento, Mi auguro dal profondo del mio cuore che egli possa rivedere la sua posizione e ritornare a scrivere "serenamente". La Numismatica del Regno di Napoli ha bisogno di queste persone. L'auspicio che faccio .... è quello che si possa, tranquillamente e liberamente, trattare, in maniera limpida ed adeguata, qualsiasi argomentazione che nel corso del tempo viene presa sotto esame ... questa sarebbe la vera Numismatica !!
    6 punti
  4. Ciao, ho letto di recente una tesi sulla pirateria nel Mare del Nord. Sembra che questa pratica fosse diffusa tra le popolazioni di stirpe germanica che si affacciavano sul mare ben prima di quanto risulta dalle fonti storiche ed archeologiche. Proprio la lacuna di prove archeologiche è uno dei problemi piú grossi in questo campo di studi. Nulla vieta che la presenza di rotte commerciali tra Britannia e regione costiera germanica (zona renana) abbia portato ad uno sviluppo della pirateria che trova il suo acme a partire dalla seconda metá del III secolo d.C. Quindi nulla vieta una possibile lettura di questa iconografia collegata ad azioni preventive da parte dell'Impero Gallico e delle quali non si hanno prove. Certamente la classis britannica fu ampliata numericamente da Carausius ( dapprima per combattere la pirateria e quindi annettendo navi ed equipaggi proprio da coloro che dapprima aveva contrastato come nemici e quindi aveva accolto come mercenari e alleati); nulla vieta di proporre come ipotesi che in seguito alle invasioni barbariche della metá la classis germanica abbia subito delle perdite e che per contralto si sia assistito ad uno sviluppo dei fenomeni pirateschi ad opera delle popolazioni germaniche dell'area). Mi pare quantomeno un po' insolita la scelta dell'appello alla LAETITIA DELL'AVGVSTO ma non è un unicum: in un ottica bellica navale ci vedrei di piú un appello alla VIRTVS come fece Allectus. D'altra parte la Leatitia potrebbe esser vista come compiacimento nel contrasto alle spedizioni piratesche. In cuor mio comunque ritengo valida sopra tutte l'ipotesi di un viaggio di Postumus per prendere visione della situazione britannica. Se il punto di partenza fosse stata dall'area renana si sarebbe trattato di un viaggio non tanto agevole (il Mare del Nord non è tranquillissimo) nè veloce nonostante la distanza non grandissima; la Manica sarebbe stata piú breve come attraversata ma anch'essa non esente da insidie. Inoltre, non conoscendo bene le origini di Postumus prima della sua ascesa, si puó anche supporre che magari non fosse tanto avezzo alla navigazione. Non dimentichiamoci che questa, specie in mare aperto, era tutt'altro che sicura a quei tempi. Ciao Illyricum :) Sent from my GT-I8190 using Lamoneta.it Forum mobile app
    3 punti
  5. L'ipotesi della ruggine è, almeno per me, ancora ben valida. Nessuno mi ha ancora dato un motivo per abbandanarla. Come principio l'imbutitura o stampaggio non ha nulla a che vedere con la coniazione. Quindi non si può dire imbutitura per coniazione. Infine mi accorgo che NON leggete e questo è davvero molto triste. Cosa c'entrano i trachy con l'esperimento di Andreas??? Ho scritto chiaramente che al centro per circa 12-13 millimetri il tondello dopo il colpo risulta PIATTO. Volete fare scienza? Cominciate a valutare le idee altrui e SOLO DOPO aver dimostrato che non sono giuste potrete andare avanti. Altrimenti sono solo chiacchiere da bar. E visto che è così, ritornerei proprio all'inizio dove l'esemplare della CNG veniva dichiarato falso per via delle escrescenze. Vorrei proprio sapere se l'idea regge ancora visto che abbiamo dimostrato l'esistenza di escrescenze anche negli esemplari di Ilanz. Finchè non avrò risposta a questo quesito non andrò avanti e continuerò a ripetere la mia domanda. Arka
    3 punti
  6. Entra a far parte della mia piccola collezione, sostituendo il precedente esemplare, postato qualche giorno fa nella discussione a proposito delle satinature, questo nuovo esemplare di "Vetta d'Italia" 100 lire 1925 Dopo lunga e faticosa trattativa, finalmente ieri, al Convegno numismatico di Bologna l'ho ritirata!! Come va di moda dire da un pò di tempo a questa parte: un autentico gioiello numismatico, il miglior esemplare che ci sia capitato di osservare negli ultimi 10 anni!! :blum: :blum: :blum: :blum: Un po di auto celebrazione non guasta!! Un ringraziamento particolare va al buon Sebastiano che ha preferito privilegiare un modesto collezionista, permettendo così di far riposare questa bella moneta in una collezione! Renato P S Se le foto non sono all'altezza, prego il venditore di allegare le sue. Far torto con delle foto mediocri a questo esemplare è un delitto!!
    2 punti
  7. Ciao a tutti, in altre discussioni, si è tentato di affrontare il problema della produzione di quinari in età imperiale, con riferimento soprattutto ad Alletto. Girovagando tra le aste appena concluse, mi ha colpito questo quinario di Claudio il Gotico, mai da me visto prima, e che è stato aggiudicato a 25 sterline. Questa è la moneta, così classificata: Claudius II Gothicus, 268-270 Quinarius Thessalonica circa 270-271, Æ 16mm., 1.18g. DIVO CLAVDIO OPTIMO IMP Laureate and veiled head right Rev. REQVIES OPTIMORVM MERITORVM Emperor veiled, seated left, raising right hand and holding a sceptre. RIC 299 var. C. 245 var. Rare. Light green patina and good very fine. Penso che sia una moneta molto interessante ( non sapevo dell'esistenza di quinari battuti da Claudio II) aggiudicata ad un prezzo, secondo me, basso. Trovo meritevole di discussione anche il rovescio : Requies Optimorum Meritorum. Saluti Eliodoro
    2 punti
  8. Taglio: 50 cents Nazione: Olanda Anno: 2006 Tiratura: 100.000 Condizioni: BB Città: Palermo
    2 punti
  9. Pietro, se tu fossi la reincarnazione di un dinosauro sono certo che un tempo eri un Tyrannosaurus Rex, una delle caratteristiche principali di questo rettile era il braccino corto. :rofl: http://it.wikipedia.org/wiki/Tyrannosaurus_rex
    2 punti
  10. Direi che si tratta di un obolo o di un denaro (tutto dipende dai valori ponderali) di Gerusalemme per Almaric I allego estratto da Coins of the Crusaders per confronto puoi trovare notizie e altri esemplari nell'opera citata al seguente link http://www.numismatas.com/Forum/Pdf/David%20Ruckser/ ciao Mario
    2 punti
  11. Grazie davide87 Naturalmente tengo quelle che mi mancano :good: , le altre le scambio o le rimetto in circolazione... se io ed Alessandro dovessimo tenere tutta sta moneta in giro non ce ne sarebbe più... e la B.I. dovrebbe mettere in circolazione rotolini nuovi... :rofl:
    2 punti
  12. ciao il r/ della tua moneta sfalsa un po l'immagine.... dovrebbe comunque essere questa di Marco Aurelio da Cesare RIC 1281a[pius] sear5 #4807 Marcus Aurelius Caesar AE Sestertius. 148-149 AD. AVRELIVS CAESAR AVG PII F, bare head right / TR POT III COS II S-C, PIETAS below, Pietas standing left holding sceptre & extenting hand over child standing to left. Cohen 446. Text
    2 punti
  13. Ciao Achille, ti ringrazio a nome di tutti per il tuo chiarimento, sono d'accordo con te sul fatto che nessuno deve aver la presunzione di bollare per refuso o meno ciò che scrivono gli altri, è importante scrivere in base alle proprie idee e le proprie interpretazioni documentali, poi ognuno di noi valuterà in base al libero pensiero quale sia la pubblicazione più attendibile e quale meno ......... ma ancor più selettivo sarà il tempo, se in futuro vedremo che quel determinato testo verrà utilizzato nelle varie bibliografie numismatiche allora potremo dire che c'è qualcosa di veramente positivo. Mi scuso quindi pubblicamente se a dicembre c'è stato per colpa mia qualche commento di troppo tra me e @@mero mixtoque imperio ma sono fermamente e personalmente convinto che tali "classificazioni" fatte sulle monete napoletane aragonesi senza sigle non trovino alcun riscontro nella realtà. Non sono però d'accordo con te, e ti prego di correggermi se sbaglio, sul fatto che si siano esasperati gli animi tirando in ballo alcune pubblicazioni (tra cui le tue), è vero che si sta scrivendo molto in questi giorni in questa sezione, ma ci stiamo semplicemente confrontando prendendo in esame ciò che si è scritto su determinate monete, anzi, dovresti essere compiaciuto dato che siamo prevalentemente d'accordo su ciò che hai scritto in alcune tue pubblicazioni e come lo hai scritto. Se si scrive è perchè la numismatica è viva. Ognuno di noi esprime liberamente il proprio parere in maniera più o meno accesa, che poi @@Rex Neap abbia tantissima voglia di scrivere allora ben vengano le persone come lui, anche perchè lo conosco bene e ti posso assicurare che è un uomo assetato di sapere e quando ha un dubbio da sciogliere va avanti all'infinito (ce ne fossero di persone come lui!). Consentimi poi di aggiungere un mio pensiero personale sul quale invito tutti alla riflessione: alla luce dei fatti, e come sottolineato da @@Rex Neap e @ , di recente si attribuiscono le stesse monete in maniera discordante rispetto ad altri, non pensi che sia un dovere morale nei confronti di chi ci legge fare chiarezza? Perchè taluni autori attribuiscono monete (da sempre) napoletane alla zecca di L'Aquila e perchè altri le "classificano forzosamente" a Lanciano? Io ad esempio ho tirato in ballo la tua pubblicazione sull'urna di san Bernardino in questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/122338-laquila-ai-tempi-di-carlo-v-dasburgo/ perchè ho davvero apprezzato ciò che hai pubblicato, e nel modo in cui hai impostato la cosa .......... ma tu, forse a causa di un frainteso, anzichè partecipare hai preferito chiuderti in te stesso pensando forse che si voleva far polemica, ci tengo quindi a precisare che avevo aperto questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/122338-laquila-ai-tempi-di-carlo-v-dasburgo/ perchè sono seriamente interessato ad un confronto sulla base stilistica in quanto sono pienamente convinto che esistono sul mercato alcune tipologie di carlini di Carlo V coniati a L'Aquila (più chiaro di così!). @@fedafa @@Reficul @@incuso @@odjob @@dabbene Per concludere: lo scopo del forum è SCRIVERE, CONFRONTARSI, DISCUTERE, SCAMBIARE OPINIONI, MA ALLA BASE DI TUTTO DEVE ESSERCI IL RISPETTO RECIPROCO ed evitare certe battute (come quelle che ho tempestivamente oscurato in alcuni post precedenti). Che i commenti vadano quindi avanti e non abbiate timore di scrivere, scrivere e scrivere, se qualcuno di voi ha dei dubbi si faccia avanti. Grazie a tutti per l'attenzione. Francesco Di Rauso
    2 punti
  14. Come per altra discussione (vd. RIN 2014, articolo su Ferdinando "il Cattolico"), sebbene anche questa sia stata giustamente "ripulita" per donarle un tono più decoroso, fornisco di seguito le indicazioni utili. Nel mio articolo dal titolo "L'urna di San Bernardino nelle monete di Carlo V" (edito nel Bollettino DASP del 2010), dove descrivo e illustro il carlino (tratto da un listino Tevere) riedito da Iula nell'ultimo n° della rivista "Il Giornale della Numismatica", l'esemplare viene preso a campione per dare l'idea, al lettore, delle tipologie monetali battute nella zecca dell'Aquila (durante la brevissima occupazione militare del 1529, da parte delle truppe vicereali spagnole) con gli argenti del "taglione"; coniazioni che reputo tuttora indistinguibili da quelle di Napoli per le ragioni esposte nell'articolo, cui rimando. Alla pag. 109 indico (per un mio errore di valutazione, altri lo chiamerebbero un mancato refuso) come epoca di emissione del carlino del 2° tipo (quello cioè con il busto di Carlo V barbuto, al D/, e il titolo regale a tutto campo, nel R/) il periodo che va dal 1533 al 1541. A seguito di altre ricerche e di pubblicazioni successive a firma di altri autori (mi riferisco al volume di S. Perfetto sulla monetazione di Carlo V), ho ritenuto opportuno e doveroso ripubblicare l'articolo del Bollettino DASP, in versione emendata, come capitolo del volume "Carlini e campane nell'Aquila d'antico regime" (edizione 2013, scritto con G. Petrella, chi volesse approfondire può farlo nella sezione Bibliografia Numismatica del Forum). In questo capitolo, oltre a nuovi contenuti documentali e analisi critiche, ho provveduto a rettificare la datazione del carlino del 2° tipo, limitata appunto al solo anno 1533 (cfr. la tavola dei carlini napoletani del maestro Ram per Carlo V, a pag. 51 del volume). Grazie dell'attenzione Achille Giuliani
    2 punti
  15. A onor del vero, arka, mi pare che ben poche discussioni, sul forum, abbiano visto un cambiamento di opinioni tra i partecipanti, quindi non mi meraviglierei della cosa, fossi in te..... Io stesso resto convinto delle mie opinioni: opinioni suffragate da una certa esperienza sul campo ("qualche" tremisse l'ho avuto per le mani). Per qualcuno questo non conta ? Non è un problema mio. Però non abbandonare la discussione, perchè se è vero che tu probabilmente non convincerai nessuno, e nessuno convincerà te, è comunque vero che si impara sempre qualcosa. Questo almeno vale per me.
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  16. Infatti ecco il tetradramma di Pennisi, che campeggia nella tavola III del suo "Siciliae Veterese Nummi" del 1940…. (e sono ormai 74 anni che aspettiamo una immagine diretta…) C'è da avere la sindrome di Stendhal davanti a tanta perfezione, in assoluto la moneta più bella di tutti i tempi…. (ed è un Tudeer 78, quello che si vede male nella sua tavola): http://www.deamoneta.com/auctions/view/189/8 Basta vedere il delfino di sinistra per rendersi conto che fu battuto col conio ancora freschissimo, all'inizio della coniazione.
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  17. Non è che devi sentire.............devi leggere, e poi forse non ci siamo ancora capiti, o fai finta, qui sei tu che devi dimostrare l'inverso....perchè sei tu che hai scritto tante "corbellerie" per usare un tuo termine.
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  18. Nel mio Centro Residenziale c'è una grande piscina, inutilizzata per i costi troppo alti, ormai è diventata uno stagno/laghetto e i rospi vi abbondano, però nel corso degli anni si è anche popolata di rane, pesci e sono ormai un paio di anni che vi si sono stabilite una cicogna ed un airone...tutto questo è molto bello perchè ci insegna che tutto ciò che l'uomo spreca la natura invece riutilizza... Quando tornerò a casa ti farò delle foto del "lago" e della sua popolazione. P.S.- vi abbondano anche le zanzare purtroppo... :D :cry: P.P.S.- ma nessuno ha fatto caso che ora si possono caricare direttamente le foto in Agorà????? Un grazie a @@Reficul, bellissima novità, ci voleva.
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  19. Carissim* vedo soltanto adesso questa discussione (è un periodo nel quale mi posso dedicare poco al forum). Come detto già da @tutori vista l'epoca di produzione di quella moneta, non è possibile alcuna ribattitura su monete che utilizzassero punzoni "zigrinati" o a "zigzag". Secondo me è più banalmente la traccia del cerchio per effetto di un leggero scivolo di quella parte del conio tra prima e seconda battitura, e lo dimostra proprio l'andamento che ha anche sulla V, leggermente calante verso il basso, ovvero il centro della moneta. Ho provato ad accostarlo con un tassello in semitrasparenza con un programma di fotoritocco (che vi posto) e mi pare possa essere congruente. Un saluto MB
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  20. Buonasera. Classificando i miei piccoli 2 denari, ho notato che la legenda di questa monetina di CE III, emessa in 1733, fosse differente da quella postata sul catalogo per Savoiardo. Effetivamente, posso leggere : CAR EM DG R SAR CYP ET IER D SAB ET MON PPE. Grazie per i vostri pareri. Alain.
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  21. Montenegro Prove e Progetti 461 Progetto di un 20 centesimi in michelio 975/1000 peso gr 4,05 - diametro mm 21,5 Aggiungo questa altra variante che presenta le stesse caratteristiche di quello che ho postato tempo fa, varia solamente al Rovescio la figura dell'Italia Turrita è circondata da una coroncina di fogliette e perline. La particolarità di questi progetti è che sono realmente Fondo Specchio, nonostante si sia sempre detto che per la monetazione di Vittorio Emanuele III, il FS non esiste! Renato
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  22. Buonasera a voi, faccio una domanda che a dei tecnici può risultare scontata e forse anche ridicola, ma che per me non lo è affatto. La domanda è la seguente: e se fosse un problema di durezza del materiale dove appoggia il tondello? Cerco di spiegarmi meglio: vedendo la forma delle monete longobarde non si può non pensare - almeno per quanto mi riguarda - alle bracteate di area tedesca. Ora, sappiamo tutti come e perché fossero battute queste monete. Allora mi chiedo, ma non potrebbe essere che in qualche modo una tecnica analoga - NON uguale, cioè con un solo conio - sia stata utilizzata anche per questo tipo di tremissi longobardi? PS Spero che il moderatore non mi mandi a quel paese un'altra volta per la mia domanda :lol: Cordialmente, Teofrasto
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  23. http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1226&category=25730&lot=1125502 Ciao Lorenzo @@dareios it la 51 è un'eccezionale medaglia in bronzo per la morte del re Francesco I di Borbone del 1830, la conservazione è eccezionale ma corredata da un colpo al bordo (peccato!) non segnalato (per errore?) nella didascalia, ad ogni modo la medaglia è un FDC ma con tale colpo può benissimo passare come q.FDC (quindi è tutto ok). Sinceramente senza quel colpo non credo si fosse fermata a quella cifra, non è molto rara ma in questa conservazione .......... Comunque ha realizzato 450 euro (522 euro diritti compresi) a fronte di una partenza di 300.
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  24. E' un bel po di tempo che trascuro questa discussione ... questo centesimo del 2012 mi sembra interessante. Sul bordo presenta una piccolissima crepa che presumo abbia causato all'interno la formazione di ossido e quindi il rigonfiamento. La particolarità sta nel fatto che il tutto sembra in qualità qFDC e che la minuscola dimensione della crefa mi fa supporre che il processo si sia già interrotto il che dovrebbe renderla molto interessante per gli appassionati del genere ... vero Medusa? Se è così la terrò da parte per te e quando avremo l'occasione un giorno di incontrarci te la regalo. Ciao
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  27. 更好的比在焦點百模糊圖像 Proverbio cinese: meglio una sola immagine a fuoco che cento sfocate.
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  28. carina la foto...la "testa" del martello quale è o dove è...?
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  30. Grazie a tutti voi per le belle parole di apprezzamento :blush: La nomina mi è giunta davvero inaspettata, ringrazio @@Reficul e spero di poter continuare ancora a lungo a portare il mio modesto contributo al forum, dal quale, in termini di conoscenza numismatica, ho sicuramente ricevuto molto più di quanto ho dato. petronius :)
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  31. Come si può considerare moneta un qualcosa colorato ?
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  32. Questo esperimento non dimostra nulla, in quanto realizzato in un unico esemplare e per poter da esso trarre conclusioni andrebbe ripetuto più volte e, meglio ancora, da "sperimentatori" diversi. Tuttavia qualche conclusione preliminare, sia pure in modo prudenziale, può essere tratta: a) Andreas, Arka e Monbalda hanno ragione quando affermano che la battitura con un solo colpo può produrre il sollevamente del bordo di un flan realizzato con un materiale malleabile, quale lo è una lega d'oro di buon titolo e senza forte presenza di impurezze in grado di compromettere la malleabilità stessa b) la sezione ottenuta mostra un angolo di curvatura molto dolce, di fatto una curvatura senza un vero e proprio angolo c) la forma ottenuta differisce in modo sostanziale da quella dei tremissi in discussione proprio per la mancanza di un angolo ben definito, il quale è proprio di un processo d'imbutitura (ma non solamente di un processo di imbutitura). Invito altre persone a ripetere la prova in modo da poter confrontarne i risultati (sempre evitando d'infastidire i gatti, così come qualunque altro animale). Antvwala.
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  33. Ho provato a "coniare" un tondello di rame di 20 mm di diametro, circa 0,7 mm di spessore e 1,77 g di peso. Il materiale è rame puro ricotto, con malleabilità simile a quella dell'oro legato con argento o con altri metalli che non ne riducano sensibilmente la malleabilità. Questa è l'attrezzatura di sperimentazione in cosro di costruzione. E' stata usata una tavola di quercia patagonica (Pellin) dello spessore di 1 1/4 " (in Cile si usano i pollici). Quale "conio d'incudine" è stato usato un cilindro di ferro relativamente dolce (i coni erano fatti in ferro relativamente dolce, altrimenti si sarebbero spezzati rapidamente con la battitura) con un diametro di circa 15 mm. Per "battere" il flan è stata utilizzata una mazza a manico corto del peso di 6 kg. Il punzone posizionato nell'attrezzatura di battitura, realizzata in modo tale da assicurare una caduta perpendicolare del "concio d'incudine" sul flan, senzxa che lo stesso potesse oscillare o inclinarsi. Il flan è appoggiato su una lamiera di acciaio legato (rigido) dello spessore di 2 mm. Particolare del "conio d'incudine" ben appoggiato al flan, perpendicolare e centrato: Risultato ottenuto con una battitura (senza spaventare nessun gatto, nonostante ce ne fossero di presenti): la battitura ha prodotto una curvatura del bordo del flan, mentre la parte centrale è rimasta piana; l'angolo di curvatura è molto dolce: Alla sua estremità, il bordo del flan si è sollevato di circa 2 mm:
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  34. è una ANNONA AVG..... legenda al dritto . IMP CAESAR TRAIANVS /corona alloro/HADRIANVS AVG
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  35. a me ricorda una patacca....,a prescindere da quanto lo hanno pagato
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  36. di recente si attribuiscono le stesse monete in maniera discordante rispetto ad altri, non pensi che sia un dovere morale nei confronti di chi ci legge fare chiarezza? Perchè taluni autori attribuiscono monete (da sempre) napoletane alla zecca di L'Aquila e perchè altri le "classificano forzosamente" a Lanciano? Nessuno ha mai attribuito monete aquilane a Lanciano. Ti invito a studiare meglio la situazione altrimenti confondi ancora di più il pubblico, grazie
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  37. @@PLOTINA In giro ci sono tanti venditori che io piu' che farabutti definirei "fantasiosi" nel senso negativo s'intende, ma ci sono anche tanti polli che si credono volpi. Per quanto riguarda giuppo, non preoccuparti abbiamo cominciato quasi tutti cosi'. Saluti
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  38. penso che la cosa migliore sia quella di ponderare bene su quale collezione soffermarsi,studiare, evitare quindi lotti vari, e appoggiarsi a venditori qualificati.
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  39. concordo con quello che dice @@nikita_ riguardo le aggiunte "tecnologiche", anche io ne ho una del mio paese dove compare un treno a vapore bello fumante.....peccato che la stazione ferrioviaria nel mio paese non c'è mai stata....
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  40. No no, io la penso come te
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  41. Ciao a tutti.. Bella discussione, almeno per me... , comunque non trattatemi come un guru delle Savoia, sono tanti ad essere piu' esperti di me! Ora pero' voglio parlare della moneta del mio amico Alain! Avevo scritto un articolo su questa particolarita' ed ora ho la fortuna di poter vedere un secindo esemplare con la legenda variata! Il finale della legenda DUCA SABAUDO E DEL MONFERRATO PRINCIPE PEDEMONTANO e' normalmente abbreviato in SAB ET MF P P o P PD o P PE, il D o la E finale dovuta solamente allo spazio mancante o in avanzo dovuto alla scrittura di una legenda lunga e piena di lettere. Nel mio esemplare ed ora nel secondo rintracciato da Alain avevo ipotizzato la rottura del punzone con la F e quindi l'uso del MON per abbreviare MONFERRATO. Ora l'esemplare che ci fa vedere Alain arriva da un conio diverso da quello che aveva battuto il mio, quindi significa che e' stato preparato piu'di una impronta con quella variante di legenda. Si potrebbe quindi anche ipotizzare che non sia per la mancanza del punzone con la F ma magari una prima coniazione con una legenda diversa... Non si puo' sapere.. Oppure una preparazione di diversi coni senza avere a disposizione il punzone F... Grazie Alain ... Questa moneta non rende unica la mia monetina, ma permette lo studio di un conio diverso! Spero di vederti martedi... Magari posso vederla dal vivo e confrontarla con la mia!
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  42. Cara Monbalda, io conosco il 'lange Schilling' bavarese, cioè un soldo da 30 denari, anziché i consueti 12 (in pratica il corrispettivo del mancuso di conto in Italia, pari al bisante d'oro) attestato dal X almeno fino al XII secolo. Ci ho anche scritto sopra, perché proprio quel 'soldo lungo' giustifica, secondo me, le origini del sistema monetario aquileiese (ne parlo anche nel mio Contributi di Storia monetaria, nel capitolo sul Friuli). In Italia non mi pare di averci mai sbattuto contro, ma immagino voglia indicare una stessa unità di conto con due corsi diversi, uno più alto ed uno più basso (beh, questo era facile). Non mi stupirei, per concludere, che i contraenti del documento possano chiamarsi Lotte, Wille, Gotifredus o Bernhardus. Approfitto per spiegare perché in genere un documento in copia non può essere considerato attendibile riguardo alla valuta citata, anche se il contenuto risulta del tutto attendibile e confermato da mille elementi (non è il caso del documento di Falier, che è originale) . Molto spesso infatti, storici e appassionati mi hanno contestato questa rigidità, sostenendo che se il documento è buono, tutto deve essere buono. Il fatto è che quando si copiava un documento è perché questo giuridicamente aveva ancora valore, e quindi anche l'importo monetario doveva essere comprensibile alle persone interessate. Quando capitava che la valuta era sconosciuta, perché troppo antica o straniera, molto probabilmente i notai la trasformavano nella valuta del loro tempo, oppure, più spesso, nella valuta più antica di cui conoscevano il rapporto di cambio con quella in uso al momento. Ecco perché in documenti del X-XI secolo, copiati nel XIII-XIV secolo, noi troviamo spesso registrate valute di XII secolo, il che ovviamente ingolosisce molti appassionati locali riguardo all'antichità della loro zecca Notte, Andreas
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  43. http://www.acsearch.info/record.html?id=202362 questa , a differenza dell'altra, probabilmente era stata spatinata( forse in via galvanica) e trattata con un toning leggero, senza interventi "pesanti" come l'altra e condotti senza lasciare tracce sul metallo....qui, nonostante il restauro, la moneta conserva la sua natura, nell'altra non mi pare proprio...c'è una notevole differenza di resa plastica tra i due lavori....
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  44. Ciao @@ziopaperone89 , provo ad aiutarti io, posseggo il testo DI Arnaldo Turricchia (no Antonio) intitolato LE MEDAGLIE DI GIOVANNI ZANOBI WEBER (Roma, 2011) e posso dirti che è davvero ben fatto, l'autore è tra i massimi esperti di medaglie italiane, qui di seguito il link riconducibile al suo sito e alla sua bibliografia, i suoi testi sono altamente professionali ed hanno un rapporto qualità-prezzo molto buono http://www.medalconsulting.it/MC/ La medaglia di Francois Jacquier deve avere un diametro che va da un minimo di mm. 64 ad un massimo di 77 ........ già, ma quelle inferiori ai 70 saranno coeve? Boh. Se la tua misura 73 allora è un dato molto positivo, essa è riportata al n. E31 di suddetta opera (pag. 153), ti consiglio di postare una foto, solo così potremo esserti di aiuto, se hai difficoltà ad allegare immagini puoi anche inviarmela via e-mail (con il permesso dell'amico @@sandokan ) al seguente indirizzo, provvederò io stesso a postarla per conto tuo. A presto, Francesco Di Rauso e-mail chiamaresca(chiocciola)libero.it
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  45. Caro Polemarco in un'era altamente informatizzata il bene piu' ambito e allo stesso tempo facile da raccogliere sono proprie i dati e le informazioni sui nostri gusti, consumi e abitudini personali Oggi la PA sta incrociando (maldestramente) i dati che ci riguardano per poter procedere a controlli sul nostro reddito Ma gia' da anni i nostri consumi, preferenze, siti web visitati, acquisti in line effettuati vengono monitorati dai grandi fratelli del web che poi li utilizzano per politiche di marketing (subliminali o dirette) ben mirate sulle nostre preferenze o rivendino questi dati aggregati per estrarre tendenze da sfruttare commercialmente A meno di andare a vivere nella giungla impossibile opporsi a questo monitoraggio, personale o globalizzato, continuo L'unico modo intelligente di opporsi e' monitorare noi a nostra volta che tale sorveglianza non superi certi limite ma il tema e' molto delicato e di dimensioni planetarie come i recenti casi di Watileaks e Snowden insegnano ...
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  46. Riprendo questa mia vecchia discussione per raccontarvi la conclusione della storia, perchè finalmente il processo si è concluso e vi annuncio da subito chè l'epilogo fa cadere le braccia. Vi ricordo che i ladri che si erano introdotti nel mio appartamento, rubando (fra le altre cose) anche la mia collezione di monete, erano stati acciuffati qualche giorno, dopo mentre erano intenti a vendere della "presunta" refurtiva presso un "presunto" ricettatore. Erano stati trattenuti perchè io avevo riconosciuto una delle mie monete romane in mezzo alla "presunta" refurtiva in loro possesso (poi capirete il motivo del "presunta"). Sebbene i gli imputati fossero recidivi e già liberi sulla parola per un precendente furto in appartamento, anche questa volta erano stati rilasciati sulla parola in attesa di processo e, ovvimanete, erano contumaci. Per farla breve, gli imputati erano due, ma solo uno era in possesso della moneta da me riconosciuta, che è stata dichiarata dall'esperto presente in aula (cioè me medesimo, non c'era nessun esperto presente!) di valore contenuto. Per l'imputato trovato in possesso della moneta ha ricevuto 8 mesi per ricettazione (pena sospesa), perchè la refurtiva era di scarso valore e l'altro è stato prosciolto. Ma la beffa massima è stata che i due gentiluomini hanno richiesto la restituzione di tutta la "presunta" refurtiva sequertata al momento dell'arresto (un bel po' di gioelli, sfortunatamente non miei). Ora capite il perchè del "presunta". Quanti altri appartamenti dovranno svaligiare i due prima di farsi più di qualche giorno di galera? Rimandarli quantomeno al loro paese (Georgia) parrebbe brutto? No comment...
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  47. Non facciamola troppo grossa , non ho detto che mi sono arrabbiato né che sbattevo la porta. Sono uno dei pochi numismatici 'strutturati' che partecipa alle discussioni del forum inanzitutto perché si diverte e poi perché talvolta trova spunti ed idee interessanti e non pensa che per giudicare un'idea bisogna conoscere il nome e cognome di chi l'ha formulata. Detto questo quando le discussioni prendono una piega che non mi diverte io lascio, senza polemiche e senza malumori. Non è la prima volta che lo faccio, e lo faccio sempre quando arriva il momento che una parte degli interlocutori, o tutti gli intelocutori, semplicemente non ascoltano e continuano a ribadire il loro punto di vista iniziale, magari cercando sempre nuovi e cangianti argomenti, ma mai discutendo gli argomenti altrui. In questa discussione sono venuti fuori due punti fermi importanti, il primo che il perlinage che aveva fatto pensare alla falsità di una moneta in realtà è presente tra le monete di un gruzzolo sicuramente autentico. Arka ed altri l'hanno fatto presente ed a quel punto la cosa è sparita dalla discussione (salvo improbabili distinzioni fra perline di un tipo e perline di un altro, oppure fra l'essere le perline su una faccia anziché due) E così non si sono tratte le dovute conseguenze, cioè che o quella moneta probabilmente è buona oppure il ripostiglio di Ilanz è stato inquinato in origine. E magari discutere sull'origine di quella perlinatura, visto che a quanto pare l'idea della ruggune ad alcuni non piace Un secondo punto forte è venuto fuori, e riguarda il fatto ribadito più volte da Numizmo ed Arka ed in parte anche anche da me, che tecnicamente è semplicissimo fare delle monete con fondo piatto e bordi rialzati con un' unica battitura, e che questa è la sola spiegazione che hanno dato quanti si sono occupatì di questa tecnica. A questo punto mi sarei aspettato una discussione su questa tecnica , se può adattarsi veramente alle monete longobarde, perché sì, perché no, e invece è è continuata la discussione sulle doppia battitura con conio basculante dei trachy bizantini, che non c'entrava nulla con le monete longobarde, ed una parte degli interventi prendeva in considerazione solo quella. Allora ditelo, no, perché nasconderlo, per alcuni non era una discussione per veder cosa può saltar fuori su un certo argomernto, era una discussione in cui volevano verificare le idee che già avevano, cioè che quella moneta era falsa e che la scodellatura si fa con dobbia battitura. Non c'è assolutamente niente di male in questo, è normale che che si voglia convincere gli altri della bontà delle proprie idee, se ne siamo convinti. Però permettetemi di annoiarmi quando la discussione diventa un botta e risposta del tipo 'e levate la cammesella, la cammesella 'gnornò 'gnornò :angel: '. Quindi non volevo prendermela con nessuno :D, ho forse sbagliato ad annunciare che avrei abbandonato, avrei dovuto farlo e basta, ma quando ho visto che si ritornava al punto di partenza, senza che quanto aveva detto più di metà degli interlocutori fosse nepppure considerato come elemento di dubbio, mi è uscito dalla tastiera. Per farvi vedere che proprio neppure lontamente volero toccare le questioni molto serie sollevate sopra da Antwala, ne prossimo post vi allego il 'protocollo' veritiero anche se scherzoso di un esperimento che ho fatto questo pomeriggio, che comunque qualche risultato lo ha dato, anche se documentato malissimo. Poi però lascio sul serio anche per questioni di tempo Andreas
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  48. Nei primissimi anni della Repubblica, la parte del leone nella circolazione monetaria, come già giustamente notato, la facevano le banconote. In particolare, i biglietti luogotenenziali da 1 a 10 lire, che sebbene datati 1944 entrarono in circolazione soltanto nel luglio 1946, a partire da quella data e fino a tutto il 1947 inondarono l'Italia per un controvalore di 3 miliardi e 640 milioni di lire, cifra enorme per l'epoca. E accanto a essi continuarono a circolare le am-lire (fino al 30 giugno 1950) e tutta la cartamoneta del Regno che, nei tagli da 50 a 1.000 lire rimase in corso rispettivamente fino al 1950 (50 e 100 lire) e 1953 (500 e 1.000 lire). Questa grande massa di circolante cartaceo, fu il motivo principale della scarsità di coniazioni metalliche nei primi due anni...non ce n'era bisogno. E non ce n'era bisogno anche perché, fino al 30 giugno 1947, rimasero in corso legale le monete "serie Impero", che sicuramente continuarono a circolare e essere usate nei tagli da 1 e 2 lire, forse anche 50 centesimi, mentre i tagli inferiori non servivano ormai più a niente. Per venire alla domanda di @@Gallienus, se poteva andare dal droghiere e ricevere di resto 5 lire del '46 e 2 lire del '47, la risposta, secondo me, è sì. Le monete del 1946 e 1947 sono state sicuramente rilasciate per la circolazione, e trattandosi di semplici monetine d'alluminio, credo ci sia voluto un po' prima che qualcuno si sia reso conto che ne circolavano ben poche e che dunque, potenzialmente, potevano acquisire valore...visti i tempi, anche i collezionisti avevano probabilmente altro a cui pensare ;) petronius oo)
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  49. Lista di Referenze aggiornata. Ho registrato le segnalazioni di .Pino., Gabriele, topgun2372, loz, AndreaMCMLXXVIII, giovanna, gemini, loz, Johnny 99, luca7, luca87, donax, lup086, sagida e derek83. Il file si trova al primo post di questo topic, come sempre. Il prossimo aggiornamento è previsto per sabato 3 maggio 2014. Buona giornata a tutti, sagida
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  50. Penso che sei molto fortunato... :good: la mia si spenderebbe pure un 30 tarì del '700 senza accorgersene.. Lettonia - questa è la mia del 2014
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