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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/08/14 in tutte le aree
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Ciao. Considerate le riflessione che sono state proposte da alcuni (in primis da numa numa) circa il modus operandi seguito dalle Istituzioni dello Stato nei procedimenti relativi a vicende attinenti i sequestri di monete, posto un breve lavoro sull'argomento che inviai a suo tempo alla redazione del Giornale della Numismatica, pensando che potesse trovare spazio nella rivista. Non essendo mai stato pubblicato e visto il lungo tempo trascorso, lo posto qui, sperando che possa essere di qualche utilità. Saluti. Michele Brevi_osservazion_sul_fenomeno_giudiziario_ecc..pdf4 punti
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Ciao Sergio @@profausto , confermo che Gaetano @ ha scritto la prima parte dell'intervento scherzando, ti garantisco io che si tratta di un frainteso, tra l'altro se vedi l'emoticons iniziale comprenderai la buona fede del nostro giovane amico. :good: Grazie mille per aver spostato la discussione nella mia sezione. Sei sempre molto attento e gentile.3 punti
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Che pena! Si parla di un sequestro ed ecco che in pochi giorni ci sono più di 3000 visite! Si discute di una moneta antica di difficile lettura e va bene se si arriba a 300 visite. Questo, obviamente, non è colpa dei foristi, ma del clima imperante (o meglio: soffocante) che crea addirittura timore di esporsi postando monete o persino discutendone! Questo in un Paese che ha le leggi più garantiste di qualunque altro Paese: garantiste solo verso la delinquena organizzata e verso i potenti?3 punti
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Non è un brockage, ma un banale artefatto. Ho già più volte dimostrato in passato come sia semplice prodursi in casa questi artefatti, basta prendere un tondello frusto, ammorbidirlo scaldandolo, e batterci sopra un'altra moneta. Peraltro una cosa del genere, con due lati in incuso, è impossibile che possa essere un prodotto di zecca... i brockage infatti hanno un lato in incuso e l'altro, uguale, in rilievo.3 punti
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sarà anche un peccato però stai cercando di inchiapparlo a qualcun altro per qualcosa che non è...suvvia un po di correttezza. http://www.ebay.it/itm/Raro-Brockage-5-centesimi-1867-Vittorio-Emanuele-II-Rarita-/251500173306?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item3a8e9417fa&_uhb=12 punti
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@@profausto non ho voglia di andare off topic...mi dispiace se hai preso quella mia frase come una forma di saccenza ma ti assicuro che non era così. Tant'è vero che se noti la faccina che ho messo dopo fa intendere un tono giocoso...ed in più è stato l'imput per poter dare una spiegazione più completa della mia precedente classificazione...chi mi conosce sa benissimo come sono e mi dispiace di essere apparso per quello che non sono. Cordiali Saluti. Gaetano2 punti
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Se mi sarà possibile, vedrò di riportare le stupende fotografie del Leone della Piazzetta gentilmente inviatemi dalla dottoressa Scarfì nel 1983. Sono state scattate a distanza molto ravvicinata dal leone e riportano chiaramente tutti i suoi particolari. Furono prodotte durante il recente restauro fatto nel laboratorio del dr. Valcanover, a Venezia., nelle Procuratie Nuove. Le ritengo, anche per la loro rarità, straordinariamente interessanti. A presto. Adalberto2 punti
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Carissimi esiste anche un'altra ipotesi relativa alla formazione dell'indagine e cioè che abbiano semplicemente chiesto a eBay Italia i nominativi degli acquirenti italiani e che poi li abbiano convocati per quanto di conseguenza. Magari sono partiti da una semplice segnalazione... e il giochino è fatto. :mega_shok: Non ho nessuna certezza, ma senza avere solidi dati di partenza è difficile che l'autorità giudiziaria tedesca permetta delle indagini su semplici ipotesi di appartenenza allo Stato Italiano delle monete in questione. :confused: Ovviamente abbiamo troppi pochi elementi per poter intuire quale delle strade è stata percorsa, se in collaborazione ( con solidi elementi) o un "assolo" italiano su sospetti di apparizione delle monete, meno probabile ma sempre possibile. :wacko: Altro elemento da tener presente è quello relativo ad eventuali acquisti da parte di collezionisti non italiani, e questo è un grosso problema per l'Autorità Italiana.. In particolare non sono restituibili monete in collezione fino a € 46.598,00 a meno di non farle passare per "reperti archeologici", in quest'ultimo caso € 0 ( zero, cioè tutti). :ph34r: Inoltre, stante la evidente buona fede dei compratori, l'Italia dovrebbe sborsare un adeguato indennizzo per riavere indietro il tutto. :( Potremmo quindi essere nella classica situazione in cui un italiano è meno garantito di un altro europeo quando si parla di antichità ( guarda che novità ! :crazy: ) cordialmente, :) Enrico2 punti
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Per proseguire e concludere il post precedente sulle due Legioni scomparse all' epoca di Domiziano nel corso delle guerre da lui combattute contro le popolazioni dei Catti , Sarmati e Daci che portarono ad un ingrandimento territoriale degli Agri Decumates iniziato da Vespasiano , per altro sminuite come importanza strategica dagli storici antichi forse a causa della Damnatio Memoriae cui fu sottoposto Domiziano dopo l' uccisione , allego alcune notizie su un monumento equestre di questo Imperatore , purtroppo scomparso , perché distrutto in antico dopo la sua morte , chiamato Equus Domitiani ; era stato realizzato a seguito della conclusione della campagna militare e del trionfo su quelle popolazioni di stirpe germanica tra l' 89 e il 90 , nell' area del Foro ; grazie al poeta Stazio contemporaneo di Domiziano che ci racconta l' esatto punto dove era ubicata la statua , le misure che aveva quel colosso e alle chiare impronte del basamento in seguito trovate da ricerche archeologiche , possiamo immaginare le eccezionali dimensioni del complesso , stimate come basamento della statua equestre in bronzo forse dorato , in metri 7,80 di larghezza , metri 12,20 di lunghezza e 6/7 metri di altezza , in base a queste misure del basamento la statua equestre doveva essere lunga circa 7/8 metri e alta 4/5 , con una altezza complessiva , basamento piu' statua , di circa 11/12 metri , come un palazzo di circa 4 piani , tanto per avere una idea della dimensione impressionante che aveva , basta paragonarla idealmente alla statua equestre esistente di Marco Aurelio , originale o copia , che misura "appena" metri 3,80 di lunghezza per 4, 20 di altezza compresa di basamento ; se non ci fossero le chiare impronte del basamento nel Foro non si crederebbe all' esistenza un tempo , di un colosso del genere . Nel Rinascimento fu trovata parte della lapide dedicatoria del Senato a Domiziano che probabilmente ornava il basamento della statua equestre , poi smarrita o reimpiegata come marmo . L' Equus Domitiani era posizionato al centro del Foro in direzione del Tempio del Divo Giulio , avendo a destra la Basilica Giulia e a sinistra la Basilica Paola , alle spalle erano il Tempio di Vespasiano e quello della Concordia ; la Statua in bronzo vedeva Domiziano con la mano destra alzata , con la sinistra reggeva una statua di Minerva , sua divinita' protettrice , la gamba destra alzata del cavallo poggiava sulla testa idealizzata del Reno , simbolo della Germania capta ; queste ricostruzioni della statua derivano da un Sesterzio di Domiziano dove e' rappresentato il monumento celebrativo , identica alla descrizione fatta all' epoca , da Stazio . Sotto la piantina degli Agri Decumates con le conquiste di Vespasiano e Domiziano , la ricostruzione della statua equestre e il sesterzio , quello centrale , con la statua equestre di Domiziano .1 punto
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Evviva! Finalmente ho aggiunto alla mia piccola sotto-collezione (le emissioni itineranti di Cesare) un pezzo che cercavo da tanto (non perché sia raro, ma perché viene sempre proposto a prezzi esorbitanti): RRC 452/2. Ho comprato a base d'asta (€ 130 più diritti) il lotto 257 dell'ultima InAsta, e posso dirvi che, soprattutto al retro, è molto meglio che in foto. Ottimi dettagli, che danno un'immagine di incredibile realismo.1 punto
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Ho capito che ragionamento hai fatto pietro @@Rex Neap, diciamo che Tramontano conia tutte quelle con Isabella viva e alla sua morte quelle che riportano solo Ferdinando come re e Gazella conia quelle "commemorative" e quelle con Ferdinando da solo... perchè allora ci sono delle "commemorative" di Tramontano? E io rilancio con "e se la commemorazione c'è stata a cavallo dei due maestri di zecca?"... Avremmo uno schema del tipo: 1. ISPANIE T 2. FERD T 3. FERD ELISABET T 4. FERD ELISABET G 5. FERD G1 punto
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Ciao, e non preoccuparti che è tutto normale, se sono le prime foto, è prassi. Un bel mi piace meritato per l'impegno te lo meriti! Hai impostato la funzione macro? Hai impostato un tempo di scatto molto molto veloce? Se non puoi settarlo, usa le impostazioni preimpostate, scegliendo le impostazioni per una fotografia sportiva, in questo modo elimini il micromosso. In ogni caso, come ben scrive il buon @@Rex Neap, anche se le foto possono essere migliorate di molto, si percepisce che la piastra del '53 ha un colore un po strano del metallo, tipico proprio di un "trattamento" ricevuto. La prima foto ti è già venuta dignitosa dai... quindi, se ti è venuta quella, vedrai che puoi solo che migliorare. Non ti arrendere, e poi, di la verità, non ti stai a divertire? :D un caro saluto!1 punto
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@@sulinus...rifai queste cavolo di foto che mi stai facendo ammattire :blum: .... ma già da queste posso dirti entrambe BB con un'aggravante per la seconda..... mi sembra che ha subito "pulizia". Aspettiamo !!1 punto
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DE GREGE EPICURI Nel IV secolo oltre a Costantino ci sono altre tre "teste velate" per coniazioni post-mortem: Massimiano, che ha avuto molte coniazioni, sia da parte del figlio Massenzio che di Costantino; Costanzo Cloro, di cui ti mostro una moneta, e Galerio (queste mi sembrano un po' più rare). Queste teste velate erano accompagnate dalla scritta DIVO, e quindi, almeno in un certo senso, comportavano una divinizzazione. Credo sia per questo che dopo Costantino, e con il trionfo del Cristianesimo, non si sono più avute nè teste velate nè DIVI.1 punto
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per questo dico che la speranza è l'Europa, solo un'armonizzazione con legislazioni di piu' ampie vedute , tutelando comunque il patrimonio storico anzi magari valorizzandolo facendolo meglio conoscere, potrà farsi evolvere questa situazione a volte paradossale che , ripeto, porta pochissimi vantaggi e notevoli inefficienze a tutte le parti coinvolte. Come Erasmus ha fatto bene allo studio italiano, sia agli studenti che alle istiotutzioni, come i progetti di ricerca Comunitaria hanno permesso il ricorso a risorse che il singolo Paese non avrebbe mai avuto, come i contributi Europei hanno permesso il finanziamento di progetti di investimenti altrimenti destinati a restare lettera morta; cosi una legge di tutela europea forse permetterebbe di superare impasse che mantengono un anacronistico statu quo immobilizzando anche quelle azioni che incrementerebbero la tutela e valorizzazione del nostro patrimonio1 punto
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I carabinieri viaggiano sempre in coppia! :D Comunque molto bella l'immagine proposta da @annovi.frizio.1 punto
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..i commercianti sicuramente sanno dove andare ad approvvigionarsi, ma che tutti ne abbiano qualche pezzo "pronto cassa" è pura fantasia ... forse i maggiori commercianti...1 punto
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Dovrebbe essere una riproduzione moderna di una Osella di Alvise Mocenigo - anno X° 1772 - si legge il marchio argento 800.. per comparazione ti allego una immagine della osella di Mocenigo anno XII http://www.mcsearch.info/record.html?id=579547 Sposto la discussione nella sezione di competenza1 punto
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Ciao, si tratta di una delle monete commemorative emesse dai figli di Costantino in sua memoria. Ne hanno battute le zecche di Heraclea, Costantinopoli, Nicomedia, Cyzicus, Antiochia, Alessandria. In genere sono AE4 e misurano attorno ai 14-17 mm. Come ha detto Crivoz in modo un po' "criptico" :D per stimolarti nella ricerca, recano al rovescio VM MR cioè VeNeranda MemoRia. Ecco un esemplare completo: CONSTANTINUS I the Great, 307-337 Fraction, bronze, posthumous, Cyzicus , 347-348. AE 1.57 g. DV CONSTANTI-NVS PT AVGG Veiled head r. Rev. VN - MR / SMKZ Divus Constantinus, togate and veiled, standing r. RIC VIII, 493, 46. Scarce . Glossy brown patina. Extremely fine (Acsearch) Esistono poi altre come queste: Con alrovescio l'imperatore su quadriga celeste che ascende al Cielo; sopra di lui la Manus Dei, che lo accoglie. Infine ti dirò che esistono ancora due monete della serie ma alquanto rare (rovescio AETERNA PIETAS e IVST VEN MEM). Ciao Illyricum :) PS: aggiungo ancora che la parte inferiore mancante (essergo) recava la sigla della zecca emittente, nel tuo caso questa risulta quindi indeterminabile.1 punto
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Mah! Nella mia personalissima sensibilità stavolta e' davvero difficile prevedere che cosa succederà, proprio per le caratteristiche così peculiari della attuale situazione, a detta di molti economisti priva di analogie nel passato, almeno recente. Da un lato la liquidità, ancorché maggiormente concentrata rispetto al passato, e' gigantesca e i titoli a reddito fisso, di stato e privati, hanno rendimenti vicini a zero se emessi da istituzioni finanziariamente solide. I rendimenti sono inoltre previsti rimanere così bassi per lungo tempo. Questo e' peraltro un bene per i paesi fortemente indebitati come l'Italia. Le monete sono invece tradizionalmente concepiti come dei beni rifugio. In base a quanto sopra io personalmente non prevedo particolari crolli nei prezzi, quanto piuttosto un progressivo acuirsi delle differenze tra le monete rare e di qualità in oro e le altre, che invece molto probabilmente vedranno il loro valore contrarsi moderatamente negli anni. Non dimentichiamo che questo e', peraltro, una fotografia tanto fedele quanto spietata delle disuguaglianze sociali che hanno portato i gia' poveri a impoverirsi e i gia' ricchi ad arricchirsi ulteriormente. Per fare un esempio io non credo che il 100 lire 1864 di Vittorio Emanuele II nel 2020 in FDC varrà meno di 60.000 euro. Non aggiungo altro.1 punto
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Da quello che specifica in particolare lo storico Ammiano Marcellino circa alcune attivita' che permisero la permanenza in Roma a chi le professava , sebbene "stranieri" , sembrerebbe che gli espulsi fossero comunque cittadini appartenenti all' Impero , ma probabilmente non Italici o Romani .1 punto
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Il momento di crisi non è per nulla passeggero, assomiglia di più ad un permanente ridimensionamento della nostra economia e delle nostre ricchezze che ad un momento di difficoltà da cui si esce. Non sembra esserci luce in fondo al tunnel. -35% rispetto a prima della crisi, mi stupisco che ancora ci sia qualcuno che acquista monete… Vorrei poi sfatare il mito per cui ci sono i ricconi che comunque continuano a scialacquare i soldi, impavidi nonostante lo sfacelo circostante. Qualche problema ce l’hanno anche loro. Personalmente conosco due persone (imprenditori) che cinque-otto anni fa collezionavano monete ad alto livello (significa 4000-6000 euro a colpo) che hanno dovuto smettere. La crisi ha colpito le loro aziende, hanno salvato l’impresa ma il budget familiare ristretto (e la prudenza) hanno consigliato di investire diversamente i soldi, magari sempicemente per portare la famiglia in vacanza. L’habitus del collezionista di accanito dipendente dalle sue monete fa si che alla numismatica rinunci come ultima cosa, magari prima va in giro con le scarpe bucate. Della crisi si sta risentendo adesso, con un certo ritardo, dovuto alla riluttanza degli appassionati a rinunciare al loro piacere. I prezzi dovrebbero calare, dipende anche quanto tempo riescono a resistere i commercianti con stock di monete invendute, prima di abbassare le loro pretese.1 punto
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Grazie odjob, è proprio quello che cerco di fare... Consentimi la battuta, il miglior libro sull' argomento è più raro delle monete che tratta...Mi riferisco al Roman Imperial Coinage... :D Ne ho trovati nel frattempo altri, solo online, librerie fisiche non ne ho trovate in zona Milano, mea culpa... Sto seguendo il mercato, sì, è il consiglio giusto, ma ti dirò che anche seguendo le aste un occhio sulla rarità, per quanto non proprio scientifico, te lo fai...Vedi sesterzi di Gordiano III o solidi di Teodosio II vs sesterzi di Claudio o Nerva o Eliogabalo, per non parlare dei vari Galba ecc... Ti dirò la verità: il mio interesse per la moneta non è tanto numismatico, quanto di testimonianza storica. Per cui non inseguo la rarità fine a se stessa. Per uno stesso imperatore, mi va benissimo il sesterzio comune, purchè sia di buona qualità...Mi interessa il bel ritratto, e la leggenda leggibile :D Bellissime le monete con elementi architettonici, quindi molto valutate, quindi rinuncio... :D Poi si arriva alle dolenti note, in cui le uniche monete disponibili sono rare, immagino il solido di Giuliano o quello di Maggioriano...Chissà se volessi una moneta di Romolo Augustolo (non credo ne esistano...). Ma queste cose le sai meglio di me ;)1 punto
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ciao @@Andrealb prima di acquistare monete prova ad acquistare qualche libro che parli di monete di tuo interesse,insomma ti consiglio di documentarti prima per regolarti,per imparare le rarità ti consiglio di seguire il mercato numismatico . --Salutoni -odjob1 punto
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@@Andrea Ne avevi parlato qui al post #888 http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-60 Nei post a seguire io avevo descritto qualche esemplare e tu avevi anche introdotto il mito di Arione con tanto di volta celeste. apollonia1 punto
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@@aemilianus253 caro Raffaele....la mia intenzione era quella di darti sollievo,comunque,ecco un altro bel libro/catalogo che cerco da tempo e che tu possiedi. :cray: se ti dovesse dar fastidio sai a chi rivolgerti :blum: un caro saluto..1 punto
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http://it.wikisource.org/wiki/Aes_rude,_signatum_e_grave_rinvenuto_alla_Bruna/Tavola_VIII http://it.wikisource.org/wiki/Aes_rude,_signatum_e_grave_rinvenuto_alla_Bruna/Tavola_IX questo link per i capitoli e le tavole.. http://it.wikisource.org/wiki/Aes_rude,_signatum_e_grave_rinvenuto_alla_Bruna1 punto
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dal Gazzettino di Venezia, Toni Iop, 24.9.1984 A Venezia si sostiene che i due celebri monoliti di piazza San Marco hanno un fratello nascosto. (dalla nostra redazione) Venezia. In quel tempo adunque che il Ciani (Sebastiano Ziani) fu creato Doge, tre colonne grandissime furono portate. Adoperarono in portarle alcune grosse navi che il vulgo addimanda "caracche". Giunte che furono queste navi, nel tirarsi una di queste colonne con certi ingegni fu troppo il peso della colonna che avanzando gli ingegni degli artefici cascò nel fondo e fino a questo di' è ancora sotto l'acqua. Le altre con più diligenza furono ridotte a terra, le quali......... Allora le colonne in piazza sono due, ma....il signor Adalberto Pizzato "veneto in esilio"alla Spezia dice che ce n'è una terza che non viene contata perché da qualche secolo non si vede più, ma è lì sotto, nel bacino di San Marco da quando una manovra sbagliata........ Per Adalberto Pizzato questa avventura è diventata con gli anni una febbre .Quando ancora i libri antichi costavano cifre abbordabili: era riuscito a mettere insieme una piccola ma preziosissima biblioteca di testi rari sui quali ha lavorato con tenacia e passione. "Basterebbe cercarla con un po' di convinzione - dice - e la troverebbero sicuramente: sarebbe davvero una cosa grande: al punto di far impallidire i bronzi di Riace.....- Procediamo con ordine: tutti i riferimenti cronachistici concordano nell'affermare che i monoliti erano tre. Li aveva" commissionati" il doge Ziani, come racconta Marcantonio Sabellico nella seconda metà del '400. Oltre al signor Pizzato la febbre della terza colonna mancante ha contagiato altri straordinari personaggi: Gabriele Conchetto è uno di questi: dipendente del Magistrato delle Acque, sommozzatore espertissimo, in lunghi anni di attività ha passeggiato infinite volte sul fondo della laguna e a lui si devono importanti ritrovamenti archeologici degli ultimi decenni in laguna. Secondo Conchetto le cose sono andate così: le tre caracche sono state ormeggiate perpendicolarmente al fronte del Molo (allora più arretrato dell'attuale ) e a questo tenute strette da molte forti legature . Le colonne sarebbero quindi state trascinate a riva in senso longitudinale . Il Pizzato però non è d'accordo e sostiene che sarebbero state fatte rotolare parallelamente al Molo e alle fiancate delle navi per evitare l'ostacolo della poppa e della prua che a quel tempo erano sopraelevate. La progressiva inclinazione della caracca mentre la colonna, inizialmente assicurata al centro della nave, rotolava verso la fiancata, deve aver creato uno spazio tra la nave e il molo sufficiente alla caduta in acqua della colonna, mal trattenuta dai marinai. E col suo moto volvente, anziché scivolare verso il bacino deve essersi "avvicinata" al molo stesso immergendosi nella fanghiglia dove l'acqua non è più profonda di tre metri! Leandro Alberti, nella sua "Descrizione di tutta Italia" edita a Venezia nel 1553 riferisce un dato straordinario: "UNA DELLE TRE COLONNE CADDE IN ACQUA DOVE ANCHE HORA LA SI VEDE NEL PROFONDO"!!!!!!!!|!!! questa ASSERZIONE, SE VERITIERA, testimonia inequivocabilmente che la colonna NON E' tuttora imbanchinata perché l'attuale Molo fu realizzato senza ulteriore avanzamento in acque libere nel 1342!!!! L'articolo di giornale termina con alcune dichiarazioni della dottoressa Scarfì , interpellata per l'occasione. Alla prossima la mia CONCLUSIVA opinione sul LEONE DELLA PIAZZETTA. . Interesserà ancora a qualcuno? Adalberto1 punto
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Eh...Magari trovarlo in giro il tetradramma con chimera. Tuttavia sono convinto che prima o poi spunterà fuori.... Come abbiamo visto le rarità in campo numismatico sono oramai all'ordine del giorno. Altro tetradramma ad esempio che fino ad oggi era stato visto solo in foto era il Price 1691 con nel campo sinistro del rovescio Arione che cavalca un delfino. Ricordo di averlo riportato in questa discussione un po' di tempo fa perché mi piaceva particolarmente. Ieri è arrivato invece sul mercato e subito è volato via neanche il tempo di essere posto in vendita. Vi riporto il tabellino di Harlan J.Berk, così come riportato nella sua ultimissima buy or bid sale. Dimenticavo il prezzo: 600 dollari americani ossia circa 440 euro, quanto si paga in media un per bel tetradramma di Alessandro ma comune e non rarissimo, introvabile come questo. Chi lo ha preso credo quindi possa essere un venditore professionale e penso che presto lo rivedremo a 3 volte come prezzo di base. http://www.hjbltd.com/currentbbs/details.asp?inventorygroup=cc&SubLevelName_0=Choose+Choose+Era+%2F+Culture&SubLevelName_1=Ancient+Greek&SubLevelName_2=MACEDONIA&SubLevelName_3=81275&gradingserviced=&orderby=&dateadded=&where=&pointofsale=CurrentBBS&searchstr=&linenum=17 "Macedonia, Alexander III The Great; 336-323 BC. Methymna, c. 215-200 BC, Tetradrachm, 16.36g. Price-1691. Mektipini Hoard-248. Obv: Head of Herakles right weating lion-skin headdress. Rx: ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ Zeus enthroned left; in l. field Arion riding r. on dolphin and holding lyre. The output of this mint is particularly sparse, starting posthumously c. 215 BC and ending c. 180 BC. Price only lists 5 specimens Rare mint with an unusual symbol . EF / About EF"1 punto
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Mi accodo, davvero una splendida moneta. Non molto tempo fa ho "rischiato" di aggiudicarmi su ebay presso un commerciante francese professionale da cui mi rifornisco spesso un lotticino di 4-5 radiati dove c'era un Leliano... ma non ce l'ho fatta. Due giorni prima della scadenza dell'asta gli ho mandato un messaggio avvisandolo di cosa gli era sfuggito nel lotto e lui, ovviamente, l'ha ritirato dalla vendita. Non ce l'ho in collezione, ma non me la sentivo di procedere... non si tratta di eccesso di onestà perché non avrei fatto nulla di male dato che a monte vi era un suo errore di classificazione, ma ho seguito l'istinto. E con il successivo mio acquisto, sapendo della mia passione per le imitative, mi ha omaggiato di questa monetina: Non sarà un Leliano, ma ci sono affezionato :)1 punto
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@@Rex Neap Premesso che Ferdinando II d'Aragona è re d'Aragona, re di Napoli, re di Sicilia e re consorte di Castiglia, viceversa Isabella è regina di Castiglia e regina consorte di Napoli, Sicilia e Aragona. Assieme sono i re di Spagna, di Napoli e Sicilia (ma con i titoli personali suddivisi come detto sopra), una volta morta Isabella Ferdinando non è re di Castiglia (ne assume la reggenza, ma non il titolo di re effettivo) quindi non può più usare il titolo di Re di Spagna, ma solo quello di re d'Aragona. Aragona e Castiglia non formano un regno unitario, comunemente parlando, ma fanno parte dei beni in comunione tra i due coniugi. La vera unione formale della Spagna si ha quando entrambi i titoli rientrano nel patrimonio personale del sovrano, cosa che si è avuta solo con Carlo V Spero di esser stato chiaro1 punto
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Canada Moneta da 50 Cent d'argento e smalti del 2008 Vuole ricordare i milk tokens largamente utilizzati in Canada dalla fine del '800 sino agli anni '60. Questi gettoni servivano per farsi consegnare, e nello stesso tempo pagare il latte, ne esistevano di generici e personalizzati (foto).1 punto
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prezzo decisamente esagerato per un folder contenete valori ad altissima tiratura. A 12 euro te lo tirano dietro....1 punto
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Non è proprio una moneta ricevuta come resto,ma sono andato in un supermercato a farmi scambiare 20 euro in tre pezzi da 5 euro e i restanti 5 euro in monete da 2 e 1 euro...Nel darmi i soldi,la cassiera si era accorta che probabilmente una cassiera del turno precedentemente (almeno così credo) aveva accettato come moneta una moneta da 5 centesimi del regno d'italia,del 1938,e me l'ha lasciata :)1 punto
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(dottoressa Maria Francesca Tiepolo) Buon lavoro e saluti cordiali (finisce così la lettera dell'Archivio di Stato di Venezia). Conservo moltissime altre lettere inviatemi gentilmente dalla dottoressa Scarfì e riporterò , a conclusione della lunga vicenda le due ultime, molto importanti , nonchè un articolo del Gazzettino pubblicato il 24 Settembre 1984 col titolo: "Alla ricerca della colonna sommersa" che si riferisce alle ricerche da me compiute. un anticipo assolutamente conclusivo: I gondolieri degli "stazi" prospicienti la Piazzetta si sarebbero sicuramente inferociti se fosse stato aperto un cantiere per la ricerca della colonna sommersa in prossimità del Molo , "loro esclusivo territorio", dove ricavano ogni giorno grossi guadagni! Già in quegli anni nessuno era disposto a finanziare l'impresa. La burocrazia avanzò poi molti pretesti. Quella colonna potrebbe sicuramente emergere e installarsi tra le due, Marco e Todaro, secondo gli intendimenti degli antichi veneziani del XII secolo , se della "eccezionale faccenda"fosse interessato il...capitalismo straniero (americano in particolare). Noi siamo bravi solo a sciorinare elogi e ammirazioni ...tenendo il portafoglio ben chiuso. A che serve sgobbare in laguna, si va dicendo per Venezia, quando il turismo internazionale è fin troppo sviluppato? E allora a Voi, cari lettori il giudizio definitivo! Adalberto Pizzato, anni 84, pensionato della Spezia1 punto
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Fa piacere che gli elaborati continuino ad arrivare...., ormai la partecipazione incomincia a diventare veramente rappresentativa e la voglia di questi ragazzi di voler dare una propria testimonianza li rende sempre più testimonial della numismatica. A volte vedo discussioni qui sul forum dove ci accapigliamo per un SPL - o per uno SPL +, con la loro dignità per carità, ma qui siamo al futuro della numismatica, al valore che rappresenta e rappresenterà tutto questo anche fuori del forum, tutto ruota e ruoterà intorno a questo, al ricambio e alla staffetta generazionale, a una numismatica italiana che presenta sul forum nuove voci e che possono dire molto, ecco perché al momento " questi magnifici 11 " vanno sostenuti e ringraziati con un giusto riconoscimento, Mario1 punto
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Allego le foto estratte dalla pagina dell'asta Hirsch, con opportuno allineamento e pulizia, per futura memoria:1 punto
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Grazie Numa ! Peccato che negli anni '60 i cataloghi di asta normalmente non riportavano immagini a colori… e mi sembra che questo esemplare non si sia più ripresentato sul mercato (e non è quello finito 15 anni dopo al British Museum). Il catalogo che hai citato, del 1786, in latino, è scaricabile su internet: https://ia600603.us.archive.org/19/items/expositiofragmen00heer/expositiofragmen00heer.pdf ma non è di alcuna utilità. La collezione del cardinale Stefano Borgia (1731-1804) fu molto importante e faceva parte del Museo Borgiano di Velletri. La sua storia e composizione può essere in parte ricostruita nel bel volume, pubblicato a Napoli nel 2001 (con alcune fotografie di monete fuse che stanno nel medagliere di Napoli e suggerisco al Legionario di trovare questo libro, che non ho più a casa): La maggior parte delle monete Borgia, dopo sua morte, fu venduta dal nipote ed erede Camillo Borgia nel 1814 al re di Napoli Gioacchino Murat, vendita che venne riconosciuta dal re Ferdinando I di Borbone, che ne completò il pagamento e quindi le monete confluite nel medagliere di Napoli. Altri oggetti, come i rari manoscritti biblici, furono ceduti alla Biblioteca Apostolica Vaticana, mentre i manoscritti non biblici finirono all'attuale Biblioteca Nazionale di Roma. Tuttavia diverse monete si dispersero prima, probabilmente nel periodo intercorso tra la morte di Stefano Borgia e la definitiva vendita al re di Napoli. L'unica vera testimonianza è offerta dal Lanzi, opportunamente citato nel catalogo di asta. Egli nel 1824 scrisse un manuale sulla lungua etrusca, che riscosse all'epoca buona risonanza. Alle pagine 101-103 annotò anche qualcosa sui quadrilateri: Quindi il quadrilatero con Toro/toro è citato al n. 7 come proveniente dalla collezione Borgia, e più sotto annota che un esemplare simile sta in Inghilterra (è quello del British Museum, ex Pembroke). Il problema è che ancora nel 1824 cita la collezione Borgiana, quando era ormai già dispersa…. In ogni caso il Museo di Napoli non ha un quadrilatero intero con questi tipi….. Magari è possibile scansionare anche il testo del catalogo al n. 778 ?1 punto
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Se qualcuno vuole vedere le foto della divisionale proof, le ho caricate nel catalogo.1 punto
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Non è assolutamente un difetto di conio, era tutt'altro infrequente trovare queste monete con questi difetti, non provocati in fase di conio, ba bensì da qualche macchinetta e/o distributori, che le rovinavano in questa maniera. saluti TIBERIVS1 punto
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Inserito in libreria : TRAVAINI Lucia Le Collezioni della Fondazione Banco di Sicilia Le monete siciliane dal Vespro al 1836 Silvana Editore 20141 punto
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Taglio: 1 cent Nazione: Olanda Anno: 2013 Tiratura: ??? Condizini: BB+ Città: Milano1 punto
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Certamente la crisi ha bloccato il mercato del rialzo e chi prima non spendeva molto per la numismatica cercando di completare la conservazione con conservazioni anche modeste ora non compra più, o compra molto meno... ma ch'è anche da dire che monete anche rarette in conservazione media / bassa ce ne sono sempre state moltissime, probabilmente molte più che non collezionisti, e i commercianti (che erano anche i maggiori acquirenti dei privati che volevano vendere) riuscivano a incettarle e fare il prezzo Adesso con i moltissimi sistemi di vendita fai da te su internet chi trova il gruzzoletto del bisnonno in fondo al cassetto o qualche spiccio nella tasca di un vecchio cappotto... in 5 minuti può fare una inserzione e potenzialmente venderlo all'amatore dall'altra parte del mondo... IMHO, se si cerca l'investimento numismatico che regga nel tempo, le sole conservazioni che tengono sono quelle eccezionali... ma se si vuole completare la collezione con monete discrete e collezionabilissime, questo è un ottimo momento per comprare1 punto
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Aggiungo che, secondo me, in una moneta da 50 Lire, per essere in FDC, si deve poter vedere perfettamente il tratto della colonna vertebrale alla base del collo. Quello è uno dei punti di maggior consunsione. Nelle monete postate da Mafir la differenza, tra una conservazione e l'altra, di questo particolare si nota benissimo, in quella FDC le vertebre sono ben visibili mentre nelle altre sempre meno, fino a sparire del tutto in quella in MB. Ciao e grazie per l'ottima esposizione. Giò1 punto
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Novita' su questa moneta ne hai? :) me ne sono ritrovata una pure io.. in miglior stato di conservazione e con le stesse abrasioni sul rovescio.1 punto
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