Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/05/14 in tutte le aree
-
Mah.....da come interpreto i fatti, alla base di tutto ci sarebbe un tesoretto, quasi certamente di origine italica, giunto nelle meni dei commercianti tedeschi che lo hanno venduto, in più riprese, su ebay. Molto probabilmente gli inquirenti hanno beccato i tombaroli o sono comunque riusciti ad ottenere dalle autorità tedesche di sapere chi aveva venduto il gruppo alla helios e quindi, accertata l'origine italiana e l'illecita provenienza, sono partiti i sequestri. In tutto questo non ci vedo nulla di strano, di scandaloso o di particolarmente avverso al collezionismo o ad ebay: sono normali operazioni di polizia.....6 punti
-
@@stetore88 mi fa molto piacere che tu sia stato bene e che ti abbia soddisfatto , purtroppo la città più di quello non offre e il circolo , che è l'unico a Terni , riesce ancora , nonostante tutto ad organizzare questi piacevoli eventi :) , al prossimo anno , anche se non abbiamo avuto modo di conoscerci . @@aemilianus253 molto probabile , forse perché le altre volte si organizzava in un luogo più spazioso e quindi , dava l'impressione di essere più grande di quanto era , ed effettivamente qualche commerciante di più c'era ( bassani , zamboni ecc ecc ) , ora non più :( Saluto , arrivederci al prossimo anno3 punti
-
Io non parlerei di severità, perché in questo giudizio vi è implicita l'idea di rigore e correttezza. E' vero che il giudizio è personale e non si può quindi parlare di "errore", ma mi pare evidente che si stiano alzando arbitrariamente i parametri di valutazione. Oggi vedo giudicare come inferiori al BB monete che vent'anni fa sarebbero state SPL. Mi viene in mente il caso che ho citato la scotrsa settimana, del buono da 2 lire periziato NIP in BB che secondo i giudizi del forum invece era a malapena MB. BB dovrebbe essere una moneta che per anni ha svolto il suo dovere, non una che ha ricevuto un colpo mentre cadeva nel cesto dopo la coniazione ed è passata di mano due volte senza esser tenuta coi guanti di cotone... questa purtroppo mi pare che sia la tendenza attuale. Credo anche di capire come mai il Gigante abbia introdotto il grado MB tra le valutazioni, prima assente: perché 20 anni fa i gradi tra BB e FDC erano sufficienti a coprire la gran parte delle monete, ora gli ex BB son diventati tutti MB. Personalmente colleziono monete circolate perché trovo che sia un valore aggiunto il fatto che una moneta abbia svolto il compito per il quale è nata, altrimenti collezionerei medaglie. Con questo non voglio tessere l'elogio del catorcio, ma trovo che l'osservazione microscopica alla ricerca dell'atomo di lustro fuori posto faccia quantomeno un po' ridere.3 punti
-
Miei cari ragazzi non posto quasi mai su questio topic perchè non trovo mai nulla di raro ma stavolta ho fatto il botto :) ero a la Spezia in gita al mercato due settimane fa circa e vado in edicola prendo due cartoline da mandare scambio i 5 € et voilà a sorpresa un bel 2 € MONACO 2011!!!2 punti
-
C'è l'ha giochiamo??????? Ma quella postata è 10 mm? Mi pare troppo poco,mai viste così piccole......Mahhhh http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=122041 Roberto2 punti
-
Bella iniziativa! Personalmente incomincerei ponendomi una domanda, perché sono state emesse queste monete? Estratto da” Gli annali di Cronaca numismatica pagina 208” ….La produzione di monete (nel 1926 anno della prima emissione del 10 lire in argento e non solo...) da parte della R. Zecca è stata di 58.603.513 esemplari per complessive 58.287.656 Lire…. per la sostituzione dei biglietti di stato di 5 e 10 lire furono emesse le monete in argento di pari valore nominale, come previsto dal R.D. n°1506 del 7 Settembre 1926; la fabbricazione ed emissione delle stesse fu autorizzata dal R.D. n° 1651 del 30 settembre dello stesso corrente anno. In proposito precisa E Manetti che nel 1926 il governo sanziona in via definitiva attraverso la monetazione la svalutazione col rapporto di 1 a 5 e venne per tanto coniato il famoso “aquilino” da 5 lire, ben noto alle generazioni non più giovani, e coniato con l’aquila posante sul fascio littorio con le caratteristiche metrologiche della vecchia lira prebellica. Seguiamo quanto è esposto nella relazione della R. Zecca: Venne disposto nuovamente l’impiego dell’argento per la fabbricazione di monete in sostituzione dei biglietti di stato da 5 e 10 lire, la cui emissione, come quella dei biglietti da lire 25 fu sospesa. Questi ultimi dovevano cessare di avere corso legale col 31 Dicembre 1926 ed essere prescritti col 30 Giugno 1927, mentre per i primi il corso legale doveva cessare il 30 Giugno 1927 e la prescrizione avere effetto col 31 Dicembre 1927 (D.M. 9 settembre 1926). In conseguenza a tali prescrizioni si doveva, naturalmente in poco più di un anno, provvedere alla sostituzione di detti biglietti con le nuove monete in argento. All’uopo vennero autorizzati al prelevamento e la consegna alla R. Zecca dell’intero fondo in argento esistente nelle tesorerie dello Stato ed ammontante al 31 Luglio 1926 a Lire 194.954.997, nonché (R.D. n° 1361 del 16 Settembre 1926), la fabbricazione e l’emissione di monete d’argento da 5 e 10 lire per una valore nominale di 500 milioni di Lire per ciascun tipo, in sostituzione di eguale valore di biglietti di Stato da 5 e 10 lire da ritirarsi dalla circolazione. Le prime monete da 5 lire furono emesse il 12 Ottobre 1926, e quelle da 10 Lire il 6 Novembre del medesimo anno. Data l’urgenza di provvedere, si sopperì sul momento facendo ricorso, per l’allestimento dei tondelli, all’industria privata, i cui tecnici furono dalla R. Zecca, mediante una migliore utilizzazione dei loro locali e del macchinario esistente, e senza quindi, gravare sul bilancio dello Stato per nuove costruzioni, è riuscita a disimpegnare da sé tutto il lavoro, non solo con la celerità richiesta da ogni contingenza, ma anche con alto grado di perfezionamento. Per il collaudo del peso e del titolo di ciascuna fabbricazione delle nuove monete furono emanate apposite norme (D.M. 24 Febbraio 1927) che parzialmente modificarono, ed in qualche punto meglio precisarono il procedimento approvato con il R.D. n° 128 del 31 Gennaio 1909. Il contingente autorizzato di un miliardo di lire fu interamente coperto entro il Giugno del 1928. Fin dai primi giorni di emissione delle nuove monete da 5 lire e da 10 lire furono accettate dal pubblico con soddisfazione e costituirono un compiuto successo.2 punti
-
Ciao. "penso che se avessero dovuto indagare qualcuno si sarebbero presentati a casa del povero collezionista senza alcun preavviso con un mandato del magistrato per effettuare perquisizione e sequestro, da come è stata esposta la questione non mi sembra questo il caso......anche nel caso di Bolaffi un mio amico è stato contattato ed invitato a portare solo alcune delle monete che aveva acquistato da Bolaffi e non ha subito alcuna indagine ne incriminazione. Concordo. Per quel poco che è dato sapere, i CC. stanno chiedendo all'acquirente di esibire le monete e la documentazione d'acquisto. Cosa bem diversa rispetto al consueto modus operandi seguito nelle "normali" vicende dei sequestri. In questo caso l'aggiudicatario non è (o non dovrebbe essere) indagato, ma viene sentito in quanto è acquirente legittimo di monete ritenute sospette. I massimo rischio che si corre è quello di vedersi sequestrare quelle monete dell'asta....non certo tutta la propria collezione. Non vedo inoltre come potrebbe essere sottoposto a procedimento penale l'acquirente della Casa d'aste tedesca. Ero e sono fra quelli, pur non essendo un commerciante, che ha sempre scritto che acquistare su Ebay da professionisti è sicuro....e continuo a sostenerlo. Per rorey: Un caso come questo, che mi sembra peraltro isolato, non mi induce a ritenere che i sellers professionali di eBay siano da evitare; altrimenti, visto il caso dell'asta Bolaffi (anche quello un caso isolato), dovrei concludere che anche acquistare dalle Casa d'asta in sala non è sicuro. E questo, evidentemente, non lo si può sostenere. Non conoscendo i particolari della vicenda, mi astengo dall'effettuare ulteriori commenti. Saluti. Michele2 punti
-
Buon pomeriggio a tutti gli Amici! Ho il piacere di condividere con voi il mio ultimo acquisto, un soldo per isole e armata. Al dritto: leone di San Marco aureolato *S•MARC•VEN* valore in esergo: *I* Al rovescio: scritta e rosette su 5 righe * / ISOLE / E•T / ARMATA / * peso gr. 2,9 - diametro Ø 23,8 mm. Moneta interessante e non facile da trovare, viene classificata sul volume di Arka come R2. Moneta a mio parere circolata, ma non lavata e con patina gradevole. Il problema? Pesa 1 g in meno rispetto quello che dovrebbe essere, 3,93g. Che cosa ne pensate? Può essere soltanto l'usura che ha asportato il materiale o potrei avere davanti un falso? Questa triste ipotesi non avrebbe però molto senso, da quello che dovrei aver capito io, dato che secondo il Papadopoli la zecca non aveva un gran guadagno su questa moneta proprio per evitare falsificazioni. In secondo luogo, a titolo di cronaca, l'ho pagata 25€ in tutto. Opinioni riguardanti il lato economico? Grazie in anticipo a chi sarà così cortese da intervenire. Doge921 punto
-
ciao, è una imitazione del "damareteion siracusano". ti allego un immagine del British Meseum con relativa storia: https://www.britishmuseum.org/explore/highlights/highlight_objects/cm/s/silver_decadrachm_of_syracus-1.aspx Silver decadrachm of SyracuseGreek, around 460 BC From Syracuse, Sicily This may be the so-called Demareteion of Syracuse The first half of the fifth century BC in Sicily was characterised in several cities by the rise of powerful tyrants. In the city of Syracuse, the greatest of the tyrants was Gelon. In 480 BC Gelon brought to an end the rivalry between Carthaginians and Greeks on the island of Sicily with a decisive defeat of the Carthaginian forces at the Battle of Himera. Gelon's wife, Demarete, was instrumental in the peace settlement that followed. According to the later Greek historian, Diodorus of Sicily, Demarete received a crown of one hundred gold talents from the Carthaginians. He tells us that in celebration 'she struck a coin which was called after a Demareteion: it was worth ten Attic drachmas'. For a long time the Demareteion that Diodorus mentions was assumed by scholars to be the silver coin shown here, since it is the earliest known ten-drachma coin (decadrachm) produced at Syracuse. On the front of the coin is a chariot drawn by four horses (a quadriga) with a figure of Nike, and a lion running below. On the other side is the head of the nymph Arethusa, surrounded by dolphins and the Greek legend 'of the Syracusans'. Certainly the quality of engraving of the design is markedly higher than on accompanying tetradrachm coins, suggesting this to be a particularly important issue. More recent numismatic research has shown, however, that the coin must be dated at least twenty years after the Battle of Himera. The Demareteion coins that Diodorus describes thus remain something of a puzzle. Moneta di incredibile fascino e bellezza.. skuby1 punto
-
Scusa una domanda, ma i negozi di numismatica che vendono monete antiche, sono legali?????1 punto
-
Abbiamo chiarito in MP con @@Anto2391 che stavamo parlando di due commercianti diversi :D lo scrivo per opportuna precisazione nel caso la persona cui pensavo io leggesse questa discussione. petronius :)1 punto
-
Niue Islands Natalizia a forma di campana con zircone._____ ( stavo per scrivere: a forma di pacchiana :rofl: ) 2 Dollari del 2012 in argento e zircone azzurro. Nella confezione originale non manca il fiocco rosso! :lol:1 punto
-
@@Maverick troppo buono =D comunque ti ringrazio molto....vi ricordo che è disponibile il formato pizza =D1 punto
-
prova a confrontarla con questa http://www.ma-shops.co.uk/frank/item.php5?id=7230〈=en1 punto
-
Grazie, ma avresti potuto anche aggiungere che si tratta di "Emissioni in bronzo coniato (struck bronze coins)"1 punto
-
Avevo raccolto alcune notizie sulla Chimera e sulla colomba in riferimento ai tetradrammi di Alessandro Magno nei quali questi animali compaiono come simboli, precisamente di Corinto e di Sicione. Credo con esse di rispondere almeno in parte alla domanda di Sanni. La rappresentazione della leggendaria creatura (Chimera) sulle monete di Sicione è di un realismo impressionante. Si vedono chiaramente i tre elementi che compongono il mostro: la testa e il corpo di leone, la coda formata dalla testa e dal corpo di un serpente, e al centro la testa dell’animale che dà il nome al tutto, la capra (chiamata in Grecia chimaira). Il mostro era considerato la sorella del cane infernale Cerbero, dell’Idra policefala uccisa da Eracle e della Sfinge da Tebe. Il suo alito era fuoco e questa è la ragione della connessione nell’antica mitologia ai vulcani che eruttano fuoco. Sicione era ben distante da qualsiasi vulcano ed è spontanea quindi la domanda del motivo che possa aver indotto gli aristocratici di Sicione a scegliere la Chimera come simbolo della loro comunità. Un’altra domanda è come mai abbiano eliminato la colomba che prima era stata il proprio emblema sul rovescio delle loro monete. La colomba era legata ad Afrodite, una delle principali divinità di Sicione, dove sorgeva un tempio molto importante che ospitava una statua di oro e avorio opera di Kanachos, il famoso artista noto nella storia dell’arte per aver creato la statua di Apollo a Didyma. Pausania vide la statua di Afrodite e ne diede una descrizione molto accurata. La dea era seduta sul trono con un caratteristico copricapo (polos), un fiore di papavero in una mano e una mela nell’atra: un genere di presentazione non comune per descrivere Afrodite. Anche queste sue sacerdotesse dovevano osservare regole insolite: la portatrice del bagno doveva essere vergine e le sue colleghe dovevano vivere in celibato. Solamente in poche altre città Afrodite dava tanta importanza alle modeste usanze delle sue ancelle. L’Afrodite di Sicione sembra avesse integrato le caratteristiche di una dea pre-greca, e quindi non c’è da sorprendersi che nel Nord del Peloponneso Demetra e Afrodite condividessero in parte attributi e nomi di culto. Tornando alla Chimera, vi sono due possibili spiegazioni della scelta dei Siconiani. In primis il mito di Bellerofonte era localizzato nei pressi della città. Corinto era ritenuto il luogo in cui Bellerofonte addomesticò Pegaso perché lo guidasse nella lotta contro la Chimera. Per questa ragione molti studiosi ritengono che probabilmente secondo un mito del posto, il luogo del combattimento tra Bellerofonte e la Chimera fosse vicino a Sicione. Il motivo della Chimera era stato scelto per la coniazione delle monete in riferimento al glorioso passato della città. Ma secondo una diversa versione di Omero, la Chimera era ritenuta una creatura della Licia dove numerose dinastie si gloriavano di essere discendenti di Bellerofonte. Questa fu la ragione per cui Léon Lacroix cercò un’altra connessione fra la Chimera e Sicione. Lui pensava che la Chimera si riferisse a un vecchio, originale nome della città di Sicione, Aigialeia. La radice del nome Aigialeia deriva – secondo Lacroix – dal greco aix, un altro termine per capra. La parte principale della Chimera che dava il nome al mostro era la testa della capra. Gli stateri di Sicione sono confrontabili con le coniazioni di Aigai o di Aigeria, che mostrano una capra come riferimento ai nomi delle rispettive città. Durante la guerra del Peloponneso i membri della lega spartana pagarono tutte le spese delle ostilità con le monete di Sicione dopo che Aegina fu estraniata da Atene. La Chimera portò il nome di città a tutto il mondo greco, e senza dubbio i Siconiani avevano una meravigliosa storia sul come la leggendaria creatura fosse connessa alla loro città. Ma la tradizione locale non sopravvisse. Pausania giunse troppo tardi presso una generazione che chiedesse a quelli del posto dei loro miti. Pertanto non sapremo mai realmente perché i Siconiani hanno scelto la Chimera per rappresentare la loro città sulle loro monete. apollonia1 punto
-
@@Giovanna mi fa piacere che sia stata bene e che il convegno seppur piccolo rispetto agli altri , sia stato gradito . Alla prossima volta :)1 punto
-
Sono tornata a casa verso le 13,30 dal Convegno di Terni che è stato piacevole e proficuo al solito, anche se oggi non ho comprato monete portoghesi ma...oggettini in argento, altra mia passione. Ho rivisto con piacere IlCollezionista90, che saluto, Aemilianus e tutti gli amici umbri, Christian Andreani e Cesare Costantini e tanti altri. Molto gentilmente sono stata omaggiata con una bellissima rosa a gambo lungo dal Presidente del Circolo, lo ringrazio moltissimo ancora. Vi posto una foto del Salone presa col cellulare. Al prossimo Convegno...Giò :D1 punto
-
Nel mio caso non posso proprio dire la stessa cosa. Giunsero in sei, carabinieri (gentili) e GdF (arroganti), alle 7 del mattino. Nella percuisizione, che fu capillare, agiorno in modo garbato e senza creare caos. Poi iniziarono a mettere sotto sequestro cose che a loro giudizio possedevo illecitamente: una vertebra di balena e due denti di tricheco istoriati, materiale antico cileno, una ascia di pietra "pàleolitica" con tanto di bollino di bronzo come ricordo del Museo Civico, un piccolo minerale di rame con cristallini di azzurrite e malachite (lo definirono "scoria archeologica"), eccetera. poi giunse anche, su loro richiesta, una esperta della sovrintendenza la quale magari era ferratissima sulla ceramica di età repubblicana, ma non sapeva distinguere un sesterzio da un centennionale. Poi volevanom sequestrarmi anche un esemplare di prima edizione del Vocabolario della Crusca in quanto "di interesse patrimoniale". Infine fotografarono tutti i quadri antichi che ho in casa, senza dare alcuna motivazione e senza chiedermi nessuna documentazione relativa: se me l'avessero chiesta, avrei fornito le ricevute discali di ogni acquisto, proveniendo tutti da note case d'asta italiane, tranne un quadro settecentesco e due statue lignee seicentesche di provenienza cilena, per i quali attaccato sul retro o sotto la base vi è il documento cileno di autorizzazione all'esportazione. Inoltre chi comandava il gruppo, un ufficiale della GdF, si rifiutò di verbalizzare una mia dichiarazione, allegando che avrei potuto fare le mie osservazioni direttamente in tribunale. Il Gip (lo suppi poi indirettamente tramite un amico) criticò l'operato di quell'ufficiale, commentando che aveva esagerato e che aveva sequestrato cose del tutto ingiustificate.1 punto
-
Taglio: 1 cent Nazione: Italia Anno: 2003 Tiratura: 9.367.000 Condizini: B+ Città: Milano1 punto
-
Carlino di Ferdinando il Cattolico ed Isabella di Castiglia con la sigla G del Gazella, ora sappiamo che la regina morì nel 1504, mentre il Gazella assunse la carica nel 1515. Troviamo diversi carlini con il nome dei due sovrani e la G del Gazella. @@francesco77 .... mi resi conto di questo, quando esaminai le sigle di questo periodo e non potetti altro che scrivere (pag. 59 del mio libricino) quello che hai riportato e cioè che questo Carlino in relazione alla sigla G, venne coniato tra il 1515 e il 1516, e se non ricordo male sollevai il quesito proprio in un apposita discussione; devo anche ricordare che il primo che ha notato questa anticipazione di catalogazione è stato Francesco Punzi in un articolo apparso su CN del mese di gennaio del 2008. Adesso però, sai passano gli anni e si matura sempre di più, cosa ne pensate se vi dicessi che anche il Carlino con la sigla T (PR 3) del periodo 1503-1504, potrebbe essere stato coniato nel secondo periodo e cioè dopo la morte di Isabella ? :crazy:1 punto
-
Sono partito alla grande, e la cosa non mi piace, perché il percorso è lungo e non vorrei trovarmi a metà senza più fiato... Al di là delle battute, mi fa soddisfazione, però credo che trovandomi a Trieste sia in posizione avvantaggiata, visto che qui si trovano con facilità le slovene a bassa tiratura...1 punto
-
Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2008 Tiratura: 1.350.000 Condizini: BB Città: Milano1 punto
-
con la discussione che hai linkato, dabbene ha fatto un bel lavoro! Per spostare la discussione vorrei chiedere anche a @@Littore e @@rickkk cosa ne pensano, cioè, se spostarla nella sezione approfondimenti o lasciarla qui1 punto
-
"Per quanto riguarda il recupero della somma spesa, ho l'impressione che Helios non sia più in attività. Sarà dura." Ho trovato su internet il sito tedesco equivalente al nostro "Registro delle Imprese" che riporta con il profilo della società Helios Numismatik la possibilità, con pochi euro, di ottenere un certificato attestante l'attuale situazione giuridica della società. Dalle informazione fornite in chiaro, si può notare come l'anno scorso H.N. abbia depositato regolarmente il bilancio. La pagina è stata tradotta automaticamente dal tedesco in italiano con il traduttore di google: non so se poi il link che posto rimanga in italiano o torni in tedesco.... http://handelsregister-online.net/handelsregisterauszug/2954743 Anche il loro website è attivo e non mi pare che riporti alcuna indicazione circa la cessazione della società e/o dell'attività. Non sarebbe comunque male preannunciare subito a H.N., in via formale (raccomandata con ricevuta di ritorno), la volontà di voler ottenere il rimborso per le monete dell'asta che saranno sequestrate. Naturalmente a sequestro avvenuto. M.1 punto
-
su ebay ci sono anche venditori di tutto rispetto. D'altronde anche fuori dal mercato elettronico s'incontrano venditori onesti e venditori disonesti ;)1 punto
-
Ma procediamo con ordine: il bronzeo (dorato esternamente) manufatto predato dai Veneziani dal Vicino Oriente ( ma più verosimilmente donato da Baldovino re di Gerusalemme per il loro concorso alla presa di Tiro al comando del Doge Domenico Michiel) giunse sicuramente a "Rivoalto" l'anno 1124. Era "fulgente d'oro" vale a dire dorato, assicura il Contarini nel XVI secolo, e aveva due grossi preziosi rubini al posto degli attuali occhi biancastri di cristallo. Sa niente qual ladrone di Napoleone tanto caro al Sindaci Costa dove sono finiti? quel leone fu posto in cima a una delle due colonne quando un certo Beratterio di Bergamo riusci' nel 1172 a drizzarle nella Piazzetta (così dice il Sabellico) adacquando le corde di sollevamento che via via andava sostituendo con quelle asciutte (impresa quanto mai ardita per quei tempi). Ma gli furono svelte le ali originarie che si dipartivano verso l'alto DALLE SCAPOLE secondo lo stile siriano (sono tuttora molto evidenti i segni della raschiatura lungo il dorso) per "cristianizzarlo con un paio di ali applicati sulle spalle vicino al collo, e in seguito sostituite nello stesso punto di attacco, come vedremo. La coda era in origine arricciata verso l'alto mentre ora è lunga e distesa verso il basso .Possiedo una serie di magnifiche foto di questo leone che attestano tutti questi particolari, gentilmente inviatemi anni or sono dalla dottoressa Scarfì che le fece scattare durante il restauro fatto all'interno delle Procuratie. Posso mandartele in fotocopia. Quel leone "volò poi a Parigi al seguito delle aquile napoleoniche per espresso desiderio del Bonaparte e da qui tornò alla Venezia asburgica del 1815 in 72 frammenti causati dalla noncurante imperizia della soldataglia austriaca quando lo tirò giù maldestramente dal piedestallo, nella piazza degli Invalidi. Qualche tempo dopo, a Venezia, fu pazientemente rabberciato dall'architetto Boni che gli sostituì anche le ali. "..quasi leaena, et alas habebat aquilae...." raccontò Daniele nelle sue Profezie. Questa bestia è come di leonessa, precisa infatti il Martini. Dotata di ali, ben rappresentava l'impero dei Caldei (popolo assai esperto nell'arte della primitiva metallurgia dato che lo costruirono a pannelli separati tra loro, immagine apoteosica dello stesso Nabuccodonosor , violento, temerario, crudele com'era: doti queste evidenziate anche da Geremia, Isaia, Ezechiele e dal Calmet. I monarchi della antichità solevano infatti farsi idolatrare sotto le sembianze apoteosiche di animali mostruosamente favolosi e sembra che il Nabuccodonosor abbia fatto derivare la sua immagine alla vista dei due maestosi alati Cherubini posti a lato del Grande Altare quando andò a distruggere il Tempio di Gerusalemme. La testa del Leone di Venezia ha anch'essa la testa ruotata a sinistra quasi fosse a guardia di un particolare rilievo, come i Cherubini appunto. E ben vero che le attestazioni bibliche costituiscono spesso delle "rivelazioni" da prendersi col beneficio di una fede religiosa accettate malvolentieri dalla Storia. Ma si rimane altresì sconcertati dal fatto che moltissimi riferimenti biblici e non , riportati da molte fonti "laiche" antiche rilevano una spiccata analogia tra le sembianze e le dimensioni del Leone alato di Dura (odierna Al Al Diyrah) e quello della Piazzetta di San Marco.nella considerazione che si tratta di antichissima originaria arte mesopotamica. Un approfondimento di indagine credo si potrebbe realizzare presso la Biblioteca Nazionale di Vienna e di Parigi dove la maggior parte degli antichi reperti della Serenissima di Venezia "affluirono" da una ben rapinata Marciana. A presto il seguito. .1 punto
-
Forse siccome la coppia reale impressa sulla moneta ricordava i tempi della conquista delle nuove terre(quindi bei tempi) o perlomeno il motivo in cui nel primo decennio del sec.XVI si iniziava nel Regno spagnolo a vedersi maggior benessere,si fece in modo di continuare a coniare monete con le due effigi reali per mantenere e celebrare lo status quo ante,per paura ,magari,che con la morte della regina,si ritenesse che il regno spagnolo avesse subito una certa debolezza se non altro d'immagine e ciò avesse potuto influire sulla sua stabilità. Forse ;) --Salutoni -odjob1 punto
-
Infatti si tratta certamente di una moneta coniata in memoria della defunta regina, ma qui siamo nel 1515, ben 11 anni dopo la sua dipartita. Forse ti confondi con il conio, per questo mi sono permesso di mettere il punto interrogativo al tuo intervento, era impossibile punzonare una sigla in rilievo su una moneta già coniata. Poi c'è da dire che i conii (con relative monete) con i nomi di entrambi i sovrani già esistevano con la sigla T del Tramontano (I periodo - 1503-1504). Si tratta di conii ex novo siglati dal Gazella, ma non si sa per quale motivo venne inserito il nome della defunta regina su queste monete del 1515 e 1516, una sorta di moneta di restituzione? Davvero re Ferdinando la amava così tanto da ricordarla fino al 1516? :help:1 punto
-
Ora, che diffidiate da ebay per partito preso è una scelta vostra, che non mi riguarda (e anzi è un vantaggio per gli altri: meno concorrenza!), ma se uno è quanto basta consapevole di ciò che cerca non vedo perché ne debba avere paura. Ebay, come ogni cosa nel mondo, è pericolosa per gli sprovveduti: per chi è un minimo accorto rappresenta un pericolo non maggiore di altri canali, ma offre in cambio una panoramica globale, e non è cosa da poco quando si va in cerca di un oggetto.1 punto
-
Si concordo...io la interpreto come SPL+ con fondi puliti ...e a quel punto per me vale meno di uno SPL+... Ognuno è libero di pensarla come vuole, io dico solamente che non la pagherei come SPL+... Tutto qua..1 punto
-
monete di questo livello è sempre bene vederle di persona e non in foto... aggiungerei con un amico che ne sappia1 punto
-
bella!! ... puoi leggere una precedente discussione su questa moneta... http://www.lamoneta.it/topic/76782-modena-grosso/1 punto
-
Personalmente, non punterei il dito verso le forze dell'ordine, che si trovano a dover eseguire ordini che provengono da una magistratura (se è stato emesso un ordine di sequestro un motivo serio ci sarà.., e poi se dovessero provenire da uno scavo clandestino non vedo poprio il motivo perchè non dovrebbero essere effettuate delle indagini...). Ritengo invece che chi vende monete antiche debba essere decisamente piu responsabile e pensando sempre alla buona fede, chi decide di vendere certi oggetti dovrebbe magari farsi qualche domandina in piu, magari sulla provenienza delle stesse..... Cmq se le monete sono ancora in tuo possesso, ti verranno sequestrate e ti verrà rilasciata anche copia della documentazione che indica le motivazioni. skuby1 punto
-
Tevere non ha detto SPL+..... Tevere ha detto SPL+ fondi puliti..... E per me non è più un SPL+ pieno, almeno per quanto riguarda il valore commerciale, che a quanto mi riguarda, scende decisamente... Tevere poteva indicare una conservazione complessiva senza indicare il difetto o aggiungerlo come ha fatto... A mio parere, se non si specifica il difetto, questa moneta cosi pulita non è un SPL+ e basta.... Sono pareri, possono differire.. Certo che io un SPL+ fondi puliti periziato da chi vuoi non lo pagherei come SPL+...:) Un saluto Thomas1 punto
-
1 punto
-
Non mi convincono , spero vivamente che la zecca USA non si metta a coniare monete simili a quelle di Palau.....1 punto
-
"Ne convengo, ma ciò non costituisce evidenza di reato ma è manifestazione di mera illazione". Certo che non costituisce evidenza di reato ma, Ti chiedo, se Tu fossi il p.m. o la p.g., non ci costruiresti un'ipotesi accusatoria? Insomma, trovi un privato che vende monete online, che ha persino l'agenda dei suoi clienti, che magari vende monete potenzialmente "archeologiche".....beh, insomma....qualche volta mettiamoci anche nei panni di chi è preposto ad indagare...... m.1 punto
-
«KAVAROS! CHI ERA COSTUI?» Sicuramente un re, dato che il nome si trova sul rovescio di questo tetradramma nei tipi di quelli di Alessandro Magno, scritto verticalmente in greco nel campo a sinistra e parallelo a BASILEOS nel campo a destra. Inoltre il simbolo nel campo a sinistra del rovescio, Artemide con in mano due fiaccole, non lascia dubbi che ci troviamo a Kabyle in Tracia. Infatti Artemide Fosforo (lett. ‘portatore di luce’, uno dei tanti attributi della dea) è l’emblema di questa città. KINGS of THRACE. Kavaros. Circa 230/225-218 BC. AR Tetradrachm (16.01 g, 12h). Kabyle mint. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / BASILEWS KAUAROU, Zeus Aëtophotos seated left; Artemis Phosphoros holding two torches in left field. Draganov 867-873 (dies 5/14); Gerassimov, “Rare Coins of Thrace,” NC 1957, pl. I, 4 = Yourokova 107 (same dies): cf. Price 882 (same obverse die). VF, dark iridescent toning, porous. Very rare. From the Robert Weimer Collection. Sale: Triton IX, 9 January 2006. Lot: 863. Estimate $2000. Sold For $2000. The Gallic chieftain Kavaros was the sole Gallic king of Thrace to strike coinage. Kabyle was his capital, and the presence of its badge, Artemis Phosphoros, on his coins confirms that they were minted there. Price also noted that the obverse die used for all Kavaros' coins were used to strike tetradrachms in the name of Alexander at Kabyle (Price 882). Draganov notes 12 examples of these coins in the name of Kavaros, which were struck from one obverse and nine reverse dies. In addition to the present coin, CNG has offered two other examples not noted by Draganov: Triton XI, lot 863, and Triton VII, lot 181 (= Rauch 88, lot 63 = Lanz 112, lot 110 = Gorny & Mosch 114, lot 57). Only four others has appeared on the market in the last decade: (1) Gorny & Mosch 180, lot 84 = Gorny & Mosch 176, lot 1154 = Gorny & Mosch 169, lot 64; (2) Gorny & Mosch 181, lot 1262 = Gorny & Mosch 170, lot 1215; (3) Lanz 141, lot 102; and (4) Peus 371, lot 99. Kavaros was killed during a Thracian revolt against the Gauls circa 218 BC. Come si legge nel prosieguo della didascalia scritto sopra, Kavaros fu l’unico re gallico di Tracia a coniare monete e Martin Price ha fatto notare che il conio di diritto usato per tutte le monete di Kavaros è stato successivamente impiegato per coniare i tetradrammi in nome di Alessandro a Kabyle (Price 882) come quello che segue. KINGS of THRACE. Kavaros. Circa 230/25-218 BC. AR Tetradrachm (29mm, 16.56 g, 1h). In the name and types of Alexander III of Macedon. Kabyle mint. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; in inner left field, Artemis Phosphoros facing, holding two torches. Draganov 880 (same dies); Price 882. EF, toned, struck from a worn obverse die. Fine style reverse. CNG 265 (5 ottobre 2011), Lot: 20. Estimate $200. Sold for $500. Quindi il fatto che il diritto di questo tetradramma e degli altri esemplari conosciuti si presenti così ‘consumato’ è, diciamo così, fisiologico, considerata l’usura del conio di questa faccia della moneta che era già stato usato per i tetradrammi di Kavaros. Completo la descrizione del mio acquisto: Lot: 1205 | Estimate: 150 EUR | Starting price: 120 EUR. Essendomelo aggiudicato al prezzo di partenza, direi che i 120 € sono stati spesi bene. apollonia1 punto
-
Sarebbe bello vedere un'immagine del carlino di Ferdinando il Cattolico (1504-1516) con la T di Tramontano, eppure venne coniato tra il 1504 e 1515, dovrebbero essercene diversi, mancava anche nelle aste Varesi 42 Civitas Neapolis e Utriusque Siciliae del 2000, nella prima c'era solo questo del Gazella. Altro sogno numismatico è il mezzo carlino napoletano di Ferdinando il Cattolico (Pannuti Riccio 5, coll. Reale, ex coll. Fusco 1023). P.s. A proposito, osservando il lotto 225 dell'asta Varesi Utriusque Siciliae del maggio 2000 mi è saltato in mente un quesito, qualcosa che non torna. Carlino di Ferdinando il Cattolico ed Isabella di Castiglia con la sigla G del Gazella, ora sappiamo che la regina morì nel 1504, mentre il Gazella assunse la carica nel 1515. Troviamo diversi carlini con il nome dei due sovrani e la G del Gazella ............. uhhmmmm ............. vai Pietro .@@Rex Neap1 punto
-
Comunque, caro Bizerba, con queste parole hai dato nel chiodo! L'inquirente ha "supposto che"... ma questo si chiama fare illazioni! In un sistema giuridico serio, l'inquirente interviene di fronte a fatti oggettivi che costituiscano delitto, non a causa di ipotesi e illazione che forse potrebbe esserci la commissione di un delitto. Questo comportamento costituisce un'aberrazione giuridica. Nella maggior parte dei casi le accuse nei confronti di qui in buona fede ha acquistato su ebay o in altra sede monete e la non commissione di delitto alcuno emerge evidente, tanto che si concludono con il proscioglimento e la restituzione di quanto oggetto di sequestro. Correggimi se sbaglio. Ma quanto è costato nel frattempo tutto cíò allo sventurato che è incappato nell'inghippo? In euro e mal di stomaco? E quanto costa alla Nazione intera vedere tribunal intasati da processi che non avrebbero ragione reale di essere e nel frattempo i processi alla delinquenza organizzata (mafia) non si riescono a portare avanti per insufficienza di risorse nei tribunali e mafiosi anche di massimo livello (quelli con i colletti bianchi) vengono prosciolti per decorrenza dei termini?1 punto
-
Devo aggiungere che nella stessa misura in cui cresceva la mia passione per lo studio della moneta, parallelamente s'assopiva l'interesse per collezionarle tanto da smettere ormai da tempo di acquistarle, anche se potrei farlo in tutta sicurezza, visto che vivo prevalentemente in Cile e in Italia ci vengo solo per periodi di vacanza. Noto che sta succedendo la stessa cosa a tutti gli amici del "Gruppo di Studio per la monetazione vándala": la passione per lo studio numismático a poco a poco assopisce l'interesse per collezionare. Pensare che in chat dedichiamo mediamente 5-6 ore al giorno per discutere di monete, intercambiarci dati e immagini e scrivere libri e articoli! Vi assicuro che studiare è molto più divertente che collezionare (con buona pace dei venditori che, obviamente, non saranno d'accordo con me).1 punto
-
L'idea è davvero bella e sinceramente più di una volta avevo pensato anch'io di proporla, ho però sempre desistito perché per fare un lavoro perfetto ci vorrebbe una partecipazione davvero di massa da parte di più utenti. Ti basta vedere le 2 discussioni riguardanti le monete vincitrici del concorso "la più bella" per capire che probabilmente una partecipazione così attiva su una discussione non strettamente legata a valutazioni è di difficile attuazione.....comunque se vorrai provarci io nel mio piccolo proverò a seguirti ;). Ciao Giancarlo1 punto
-
Mi vergogno di appartenere ad una nazione dove dei burocrati assetati di carriera preferiscono sprecare risorse ed energie contro poveri cittadini inermi anzichè tutelare e preservare una città patrimonio dell'Unesco come Pompei.1 punto
-
Esattamente. Il concetto sta proprio lì. Commemorare per far cassa non ha nessuna eco sociale, soprattutto sulle generazioni più giovani. Voi ritenete che qualcuno abbia per esempio pensato di prendere una manciata di quelle monetine, andare in una scuola, trasmettere un breve filmato sugli orrori della guerra e quindi spiegare il significato di quella moneta commemorativa ? Questa dovrebbe essere la funzione e questo il significato delle monete commemorative in quanto tali. Si genererebbe cultura, informazione, stimolo nel ragionare e riflettere, e, perchè no ?, magari qualche VERO appassionato numismatico in più.1 punto
-
ecco in ritardo una mia idea per il... carabinieri 2014 :-) :-) la trovate qui: http://www.friziodesign.it/coins18.html :-)1 punto
-
Riporto quanto scritto da Mario Traina nel suo "Il linguaggio delle monete" a proposito di questa moneta.1 punto
-
Ciao Lindap e benvenuta in questa Sezione! :D La prima è appunto Alessandro Severo. AR Denario, 222 d.C., emessa a Roma D: IMP C M AVR SEV ALEXAND AVG (IMPeratore Cesare AURelio SEVero AUGusto) Testa laureata, busto drappeggiato rivolto a destra visto da dietro R: P M TR P-COS P P Marte stante verso sinistra, ramo d’olivo nella mano destra, lancia rovesciata nella sinistra. RIC IV, Part II, 7 © E’ una delle sue prime emissioni dopo la nomina a Imperatore (avvenuta il 13 marzo 222). Aveva circa 13 anni e mezzo, essendo nato il 1 ottobre 208. Se interpreto correttamente dovrebbe rappresentare Marte reggente un ramo d’ulivo. Il termine sembra un ossimoro (Marte … indicante la pace?) ma in realtà nella mentalità latina così non è perché Marte era anche Pacificatore (mediante l’uso della guerra, all’estremo, per ristabilire la Pace ovviamente … ai danni dei nemici di Roma che avevano l’ardire di infrangerla). La stessa lancia puntata verso il basso (la cuspide si intravede all’altezza delle ginocchia) è in posizione di difesa, non di attacco. Giulia Mamea (Iulia Avita Mamaea) invece era sua madre, sorella minore di Giulia Domna, moglie di Settimio Severo e a sua volta madre di Geta e Caracalla. Fu in realtà la vera reggente, seppure occulta, durante i primi anni di regno del figlio. AR Denario, 226 d.C., emessa a Roma D: IVLIA MAMAEA AVG (Giulia Mamea AUGusta) Busto drappeggiato rivolto a destra. R: VESTA Vesta stante verso sinistra, reggente palladio e scettro trasversale. RIC IV, Part II, 362 (Alessandro Severo) Non trovo collegamenti religiosi tra Giulia e Vesta se non il fatto che Vesta è la dea romana che proteggeva la casa e la famiglia pertanto, per estensione mi pare di poter affermare che si trattasse di un appello alla divinità a proteggere la Casa e la Famiglia Imperiale. Cosa che già faceva da sé Giulia … ;) Regge il Palladio, uno dei simulacri che doveva assicurare protezione a Roma; certe fonti lo assegnano in custodia alle Vestali nel loro tempio romano. Sotto Elagabalo, l’Imperatore precedente a Alessandro Severo fu trasferito nel Tempio di Elagabalo (divinità di origine siriana cui era devoto l’Imperatore stesso) assieme ai più importanti e simbolici oggetti sacri romani. Forse questa immagine può indicare anche la restaurazione dei culti più propriamente romani a scapito di quelli orientali che erano stati imposti e quindi la restituzione delle reliquie alle varie divinità latine. Ciao Illyricum :)1 punto
-
Ma non credo che il collezionismo sia da distaccare dallo studio Storico-Numismatico, infatti bisogna tener presente che molti eminenti studiosi sono collezionisti, anche nel passato eminenti personalita hanno legato le due cose, il collezionismo e lo studio................ Come si potrebbero scindere le due cose? Chi colleziona monete deve anche avere la passione nello studio della Storia, dell'Economia, della Finanza............. non ci si puo limitare ad avere dei meri pezzi di metallo con dei disegni, quella è semplice speculazione borsistica, quindi la parola rarità che è presente nel titolo fa capire bene che il teme trattato è molto più ampio di quello delle emissioni di monete prova.1 punto
-
Linda, è il solito discorso e se ne potrebbe parlare a lungo .... Personalmente, se proprio proprio volessi ( e potessi) prenderei il 1936 (che è anche di modulo un tantino piu' grande... :D ). Comunque, frankly speaking, il peso totale delle monete coniate con millesimo 1937 si aggira intorno al kg. 1,29.... dunque o tu (Zecca di Stato) decidi di coniarle per la circolazione (quindi in numero immensamente maggiore) oppure, come in casi precedenti, solo in numero limitato, ma che sia comunque un quantitativo ragionevole. Se tu (Zecca di Stato) non hai nemmeno una decina di chili d'oro per coniare (per non dire 1,2 Kg) ... plego "cambiale mestiele"... oo). Se poi il "kilo e due" lo lasci solo ai privati eventualmente interessati (che devono anche portare l'oro alla zecca), privati che (visto che gli italiani di questi tempi probabilmente avevano altri generi di preoccupazioni) erano quasi certamente numismatici, lascio a te le conclusioni ... Comunque, al di là della rarità, certamente fuori discussione, dov'è la portata storica di questi esemplari ?? a mio modesto avviso è inesistente (non sparatemi, per favore ... :P ). Anche VEII, ad esempio, conio' pochissimi "100 lire", ma la fascinazione per queste monete mi pare fondata su ragioni ben piu' solide. Sono solo dei ragionevoli dubbi, ma ho l'impressione che certe quotazioni siano solo legate alla necessità di riempire un buco ... :D1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.