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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/26/14 in tutte le aree
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Ho terminato la lettura del volume di @@fedafa @@zecche del sud e come promesso, visto che è stato presentato in una discussione del Forum, trovo abbastanza naturale commentare qui “quanto” gli autori hanno messo su carta, dove per la parola "quanto" resta lampante il significato di quantità e qualità. Evito di proposito i consueti aggettivi che di norma vengono espressi quando si commenta un libro, generalizzati, (bello, brutto, grande, breve ecc. ecc.) perché questo è un lavoro che dovrebbe andare oltre queste semplicistiche espressioni. Per chi come me conosce approfonditamente questo periodo storico, non può limitarsi a questo, diciamo sono stato, consentitemi il termine, costretto a studiarlo, badate bene ho scritto studiarlo e non leggerlo. Se fosse uscito prima della mia “raccolta” di informazioni dei personaggi lavoranti presso la zecca di Napoli, non avrei potuto fare a meno di inserire alcune novità in esso contenute proprio in relazione ad alcune informazioni aggiuntive su alcuni di loro, con l’inserimento di un paio di nomi nuovi che interessano la carica di “magistrum probe” e lo scostamento di alcune date che interessano alcuni Ufficiali di Zecca sotto Carlo I e Carlo II. Lo dissi e l’ho ripetutamente scritto, il mio lavoro, sintetico, ma steso in maniera cronologica non è stato una approfondita ricerca negli archivi e nelle documentazioni, ma data l’enorme vastità dei periodi interessati, fino ad arrivare al 1734, si è limitato solo a stilare un elenco di persone che risultavano sparse in numerosissimi lavori, in modo da far risultare le liste facilmente consultabili. Gli autori, in questo caso, hanno saputo colmare, con accurate indagini sul periodo dell’egemonia degli Angioini nel meridione dell’Italia, le lacune che dal passato ci sono state consegnate in maniera frammentaria e devo dire anche dispersiva; L’esito è stato encomiabile. Non conosco di persona Giuliani (Achille spero alla prima occasione di stringerti la mano), ma Davide si …. e lui conosce me, sa bene dei miei tentativi di approfondimento della materia in questione e degli scritti, soprattutto quando ci giungono da date molto remote dove, alcuni studiosi di questa monetazione, non per loro colpa, (non hanno avuto nemmeno i mezzi idonei e concreti per poterlo fare) sono magari incappati in qualche refuso e/o piccolo errore. Questo per dire cosa ……. ho esaminato paragrafo per paragrafo il loro scritto, interamente, ho avuto modo, quindi, di acquisire e approfondire, nei minimi dettagli, quanto mi mancava e quanto non ho avuto la possibilità di realizzare appena un anno fa. Questo è il caso dove (almeno per questa prima uscita, poi vedremo la seconda) la dicitura “chi scrive non sbaglia” non è valevole, ma in ben 225 pagine di scritto sviscerato ma composto in minima parte di trascrizioni e documenti ci sarebbe qualcosa da decifrare …. ed è proprio in alcune di queste trascrizioni (riportate così come ci sono state consegnate) che andrebbero a ricadere alcuni, benché minimi e marginali, approfondimenti della circostanza ……. Ragazzi alla prima occasione utile …. se ne discute, adesso godetevi il plauso di un umile e non più giovane appassionato di questa monetazione. Concludo con la speranza che questo lavoro sia da esempio per quanti come me (a volte scrivo pure io) hanno la voglia e chiamiamola pure “necessità” di avere degli strumenti validi per comprendere “nel merito” e nei dettagli ciò che accadeva nel "recondito di questo magnifico Regno". Grazie Con cordialità: Pietro Magliocca4 punti
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Iconografia che non troviamo solo sulle monete: Da notare la parte terminale della lancia che termina con una croce come sovente troviamo sui coronati. Il particolare è stato da me fotografato al castello di Manfredonia sulla torre detta appunto di San Michele. Una piccola curiosità. Sempre dallo stesso castello altro bassorilievo iconograficamente riconducibile ad una nota moneta del Regno ma di epoca diversa:4 punti
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I miei complimenti a Quelli del Cordusio,iniziativa molto bella,non vedo l'ora di leggere gli scritti che ci proporranno i giovani numismatici. Blaise3 punti
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Grazie a tutti per la chiacchierata di ieri sera, un'appuntamento molto interessante che ha permesso di approfondire alcuni aspetti della monetazione medievale milanese e di tenere in mano alcune monete che difficilmente compaiono sul mercato numismatico. Assolutamente da ripetere! Inviato dal mio iPad utilizzando Lamoneta.it Forum3 punti
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DE GREGE EPICURI Anch'io ringrazio anzitutto Alessandro Toffanin che ha illustrato tutti i periodi della monetazione di cui ci siamo occupati (sulla base del suo MIR), ma anche Mario Limido (Dabbene) che ha integrato e ci ha fornito un prezioso pro-memoria, e Giancarlo Mascher (Giancarlone) per tutte le sue monete. Bello l'excursus sulle monete romane coniate a Milano, e sulle rare o rarissime barbariche e longobarde. Ed abbiamo potuto vedere due denari di Carlo Magno! E pezzi ultra-rari di Ludovico il Pio ed altri carolingi.Poi pezzi altrettanto rari del IX secolo, per arrivare finalmente agli Ottoni: per lo meno di questi ultimi tutti conoscevamo già almeno qualche moneta. E quindi da lì i denari enriciani, Federico Barbarossa, la Prima Repubblica, e via andare... Penso che di Visconti e Sforza parleremo il 13 maggio, ma si darà avviso.3 punti
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Complimenti per il nuovo concorso che dimostra, ancora una volta, l'attenzione del gruppo "Quelli del Cordusio" ai giovani e all'aspetto umano della numismatica!3 punti
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Questa però è ancor più interessante, eheheheh ........ un drago dal volto umano...... dal santuario della SS. Trinità, Gaeta (LT).3 punti
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Yesterday I also received my copy of another wonderful new book, the single volume, hardback book edition of the RBW Collection of Roman Republican Coins. As the NAC61 and NAC63 auction catalogues (that this book is partly based on) were written by Roberto Russo (1945-2012), Roberto is credited as the principal author, together with Alberto de Falco. The book represents a comprehensive revision with a great deal of extra material and many extra coins as compared with NAC61/63, with extra historical notes by David Vagi, and extra numismatic notes throughout by myself, and Richard Witschonke. http://www.flickr.com/photos/ahala_rome/13412907063/ I show a variety of pictures of the book in the links, but I want to highlight the substantial differences between this and the catalogues that it was based on. - It includes all the gold coins of the RBW collection which were not included in NAC61/63, as well as some other coin types that had been omitted from the original sales. Some of the sample pictures illustrate gold, e.g. a portrait aureus of Brutus and the famed first Roman portrait gold of Flamininus, both coins of great rarity, and that were not in NAC61/63, as well as many dozen more rare gold types. http://www.flickr.com/photos/ahala_rome/13413498363/ - The book has been rearranged in strict Crawford order (unlike the sale catalogues) and thus will be a useful and relatively inexpensive alternative to buying Crawford's RRC, and in fact illustrates far more coin types than Crawford - The book is in SNG format, about 450 pages, with the pictures on pages facing the cataloguing and text. However unlike SNG volumes, it is in full colour, and as such it may be the first comprehensive catalogue presented in this format. You can see in the example below, the entire Sickle series, Crawford 26, arranged on a single page with silver, struck bronze and aes grave. Such a picture of an entire large Crawford series, in all metals, has never been seen before, and this book is full of such pages. http://www.flickr.com/photos/ahala_rome/13413833513/ - Every effort has been made to arrange pictures for clarity, for example, it avoids breaking Crawford series across two pages, unless the series is too long for one page, and enlargements are chosen to illustrate varieties, in the pictures below you will see that the varieties of Scarpus denarii, are enlarged for comparison; this selective enlargement has been used throughout the book to illustrate difficult series. http://www.flickr.com/photos/ahala_rome/13413496863/ - The coin descriptions have been corrected throughout; it's not well known that hastily assembled auction catalogues often have many errors; especial care has been taken to eliminate these errors; overall there are perhaps some hundreds of corrections relative to NAC61/63 - The notes written by Roberto Russo and RBW have been kept throughout the book, but in addition, there are many historical descriptions written by David Vagi (most of which were not in NAC61/63) as well as numismatic notes added by Andrew McCabe and by Richard Witschonke (none of which were in NAC61/63). Some of these numismatic notes comment on special coin types. Other notes comment on research work that is underway or will be done in future, as an example, the note on the page of Luceria bronzes that comments on future work. http://www.flickr.com/photos/ahala_rome/13413910424/ I expect this book to become a standard reference in the future. As for Essays Russo, pending arrangements for distribution (especially in the US) the book is already available direct from NAC, Milan. Price is also USD $150 +p&p, or equivalent in other currencies, payable by Paypal or bank transfer. To order please contact NAC Milan Tatiania Granata, [email protected] Andrew2 punti
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Buonasera a tutti, mi aiutate a dare la giusta conservazione,per quanto possibile dalle foto,a questo 120 Grana? poi una curiosità...il 55 è il millesimo in assoluto più comune di questa tipologia? grazie a tutti e un salutone alla sezione :) marco2 punti
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La dicitura "buono" stava ad indicare che in quegli anni (primo dopoguerra) anche la lira metallica (e non solo la cartamoneta) era diventata moneta fiduciaria. Fino alla prima guerra mondiale le monete da 1, 2 e 5 lire erano in argento e valevano l'intrinseco di argento contenuto, dopo la guerra ogni legame col valore del metallo sparisce definitivamente e le monete vengono coniate in metalli non nobili (come il nichelio di cui sono composti questi buoni), o al massimo di argento con percentuali di fino ben minori rispetto al valore legale della moneta (ad esempio i 5 lire aquilotti). Anche in altri paesi europei (esempio Francia) esistono monete di questo periodo con la dicitura buono, per gli stessi identici motivi.2 punti
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folder BU carabinieri Autore: LDS Luciana De Simoni Edizione: 2014 Qualità: FDC (BU) Valore facciale: 2 Euro Diametro: 25,75 mm Peso: 8,5 grammi Spessore: 2,20 mm Tiratura: 20.000 Blister BU (Coincard); Zecca: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Prezzo emissione: 12 euro Data emissione: 25 marzo 2014; http://collezionieuro.altervista.org/blog/italia-2-euro-commemorativo-dedicato-200-anniversario-arma-dei-carabinieri-folder-fdc-2014/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook2 punti
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Era da diverso tempo che stavo meditando di costruire un'altro monetiere in modo da poter liberare definitivamente anche tutte le monete del regno che attualmente tengo in album...finalmente l'ora è arrivata...ho trovato un mobiletto con serrandina da risistemare come cercavo da tempo...l'ho rincollato...scartato...stuccato e riverniciato...ho cambiato i pomelli del cassetto et voilà...pronto per la fase successiva...farci incassare dentro i cassettini con i vassoi in velluto...che ne pensate? :) :) :pardon: poi quando sarà completato definitivamente seguiranno foto finali ;)2 punti
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A questo punto ogni commento sulla conservazione o altro elemento valutativo è superfluo, MB o FDC sappi che dovrà essere una moneta che dovrai tenerti stretto per tutta la vita, un regalo dei figli è la cosa più preziosa che esista. Anch'io sono padre e se un giorno dovessi ricevere un regalo numismatico dai miei figli sarebbe per me una gioia immensa.2 punti
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Salve, io credo sia un minuto di Pietro di Campofregoso (1450-1458), mi sembra di vedere il dritto come dalla fotografia che allego. Bello il "puntone" al centro della "imago civitas" o castello che dir si voglia.2 punti
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A 31 no??? :( Spero tanto che prima o poi si faccia una cosa simile senza limite d'eta'... Anch'io avrei la mia bella storia da raccontare... :) Ancora complimenti per tutto... Saluti Rocco2 punti
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visto che ci sono vi faccio vedere (o forse lo avevo già fatto in qualche topic passato ma non ricordo ) anche l'altro monetiere che ho realizzato con l'aiuto di un'amico falegname ormai 3-4 anni fa e che è già "operativo" da tempo ;) ...in legno di noce massello e per i pomellini dei cassetti ho utilizzato dei vecchi isolatori in ceramica (hanno tutti minime differenze) che ho recuperato da vecchie travi :pleasantry: :D2 punti
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Il San Michele Arcangelo presente nei coronati è un’iconografia utilizzata dai sovrani aragonesi per devozione al santo protettore dell’Ordine dell’Ermellino, un ordine fondato da Ferdinando I d’Aragona per ricompensare i baroni che gli furono maggiormente fedeli. Nello statuto del 29 settembre (giorno in cui si festeggia San Michele) 1465 il re dichiarò: …. Consecramo et dedicamo questo ordine al prefato sancto Michaele Archangelo, lo quale pigliamo in protectore del ordine et de tutti li confrati. L’ordine dell’Ermellino venne istituito da Ferdinando I d’Aragona il 29 settembre 1465 per legare a sé i baroni più fedeli dopo i conflitti con Giovanni d’Angiò (figlio di Renato d’Angiò ex re di Napoli spodestato da Alfonso I d’Aragona nel 1442), le copie in originale dello statuto sono conservate presso la biblioteca della badia di Cava de’Tirreni. Sulla data di fondazione dell’ordine non vi sono dubbi, G.M.Fusco, in un suo studio intitolato “I CAPITOLI DELL’ORDINE DELL’ARMELLINO” (Napoli, 1845) riporta nell’ultimo capitolo dello statuto testuali parole: “ ….Ed in testimonio de ciò havemo facto fare li dicti capituli in forma de privilegio et sigillare del sigillo de dicto ordine. In castello novo de Neapoli die XXVIIIJ de Septembro: anno Domini MCCCLXV….”. L'abito del cavaliere era una veste di seta bianca e lunga fino a terra. Portava su di essa un lungo mantello di seta rossa stretto al collo, aperto al solo lato destro e foderato di armellino. Avevano i cavalieri il collare composto di rami e di sedie (sic) intrecciate fra loro. In cima dei rami sbucciavano (certamente un refuso per sbocciavano) delle frondi e dalle sedie uscivano delle fiamme. Pendeva poi dal collare sul petto la figura dell'armellino in bianco d'oro smaltato , ed ai piedi di esso un nastro su cui era scritto il motto: DECORUM. Nel IX capitolo dell’ordine c’è la descrizione del collare: “ …Dal collare pendarà avanti el pecto una imagine di arminio bianco de oro smaltato in bianco, a li piedi del quale sia uno breve con questa parola DECORVM, et intenda ciascuno qual mente sia la nostra che con la imagine del animale mundissimo significano a li nostri confrati quello solo doverse fare lo quale sia decente justo et honesto…”. In un interessante studio intitolato L’ORDINE NAPOLETANO DELL’ERMELLINO E L’ICONOGRAFIA DI FEDERICO DA MONTEFELTRO a firma Antonio Conti pubblicato in NOBILTA’ – rivista d’araldica, genealogia, ordini cavallereschi (anno XVI, n. 89, marzo-aprile 2009) vi è un’analisi completa dell’ordine in questione, uno dei più illustri membri dell’ordine fu il celeberrimo condottiero e capitano di ventura Federico III da Montefeltro duca di Urbino (Gubbio 1422, Ferrara 1482), entrato nell’ordine nel 1474. Quest’ultimo fu così attaccato all’ordine napoletano che fece decorare diversi angoli del palazzo ducale di Urbino con simboli dell’ermellino e del collare dell’ordine2 punti
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Dopo i fuochi pirotecnici del grande Fabio.....la presentazione..... Con " Nascita di una passione " continua la tradizione di " Quelli del Cordusio " di promuovere iniziative/concorsi sul forum " lamoneta.it " con i giovani e per i giovani. " Nascita di una passione " cos'è ? E' un concorso per valutazione del testo dove i giovani entro i 30 anni compiuti potranno fare un elaborato, un post anche semplice, dare una testimonianza su questo tema specifico. Questa volta non chiederemo nulla di tecnico, scientifico, bensì di far scorrere liberamente i pensieri, le emozioni, le riflessioni su come è nata questa passione, su che rapporti avete con la numismatica. Confidiamo in una vostra partecipazione all'iniziativa che potrebbe rappresentare un piccolo spaccato, a oggi ritengo inedito, di come i giovani vedono e vivono la numismatica. Se sarà così, potrà essere utile ai fini della divulgazione e del proselitismo di questa nostra incredibile comune passione, potreste diventare i testimoni e il riferimento per nuovi futuri appassionati. Vi lascio ora con Luciano che vi illustrerà i dettagli e il Regolamento di questa nuova iniziativa/ concorso per i giovani . A tutti i partecipanti verrà data inoltre la possibilità di avere un libro corredato dell'ex libris di " Quelli del Cordusio ". Infine un ringraziamento sentito già da ora a Reficul, a tutto lo staff di lamoneta.it, al grande fabione191 per l'aiuto e l'appoggio a questa nuova iniziativa. Lasciamo quindi ora correre le emozioni....., buon concorso a tutti e buona numismatica a tutti, giovani e non giovani ! Mario1 punto
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@@Rex Neap,ciao Pietro,cosa mi ha spinto a prenderla?intanto la corona al rovescio e di crocette e non di foglie e per quanto ne dicano i cataloghi io non ne ho mai visti,forse sono stato sfortunato,e poi dinanzi ad una bella napoletana non si può restare indifferenti...1 punto
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finalmente sono riuscito a controllare il portafogli di giorno e quindi di conseguenza ho potuto fare la foto con luce naturale e non con la solita lampada, di solito controllo la sera quando ormai sono condannato a litigare con i riflessi della luce "falsa". Grazie comunque per il complimento! :good:1 punto
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Ti segnalo il seguente link, in cui viene spiegato il significato della tua medaglia (va tradotto dall'ungherese all'italiano con Google traduttore): http://www.multical.hu/kamstrup.htm1 punto
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Ciao Poeta. Il secondo è sul genere dei gettoni turistici francesi che possono essere acquistati da coloro che visitano castelli, luoghi d'arte, ecc. , di buona fattura e che sono in pratica dei souvenir. In questo caso, fa parte evidentemente di una serie dedicata a palazzi e castelli della Slovacchia : un bel pezzo. Il primo gettone invece sembra coniato a ricordo di una moneta (1 Korona ?) di Groningen : lo stemma posto in basso fra gli artigli dell'Aquila non è però identico a quello della Città dove l'elemento centrale è posto in banda (cioè in diagonale), mentre sullo stemma che figura sul gettone appare in fascia (orizzontale). Bello anche questo, mai visto prima.1 punto
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Continuando il giro per Roma alla ricerca di monumenti storici ancora ben visibili , ma meno visitati rispetto ai piu' famosi , incontriamo nel Foro Boario due Archi , siamo nella zona di Roma situata tra il Campidoglio e l' Aventino , sulla riva sinistra del Tevere , dove in antico era una zona paludosa spesso invasa dalle piene del Tevere , bonificata poi con la costruzione della Cloaca Massima ; era qui un mercato dove nella Repubblica si svolgeva la vendita del bestiame , mentre nel tardo periodo imperiale forse non piu' , vista l' urbanizzazione monumentale della zona . Sorgono in questo Foro due Archi , che in effetti pero' Archi , nel senso in cui vengono per lo piu' conosciuti cioe' come Archi trionfali , non lo sono ; il primo quello piu' maestoso e' in pratica un quadriarco a quattro facciate che in antico doveva forse servire di riparo alle trattative tra venditori ed acquirenti , almeno questa e' una delle ipotesi , ma alla quale personalmente stento a credere fosse l' unico scopo , ed era costruito molto probabilmente all' incrocio di due arterie viarie , una proveniente dal versante occidentale del Palatino Celio e l' altra dal Foro Romano ; lo stile con cui e' costruito sembra appartenere al IV secolo , mentre la tradizione popolare vuole che sia quello rappresentato sulle monete di Nerone , tanto che nel medioevo era chiamato Arco di Giano quadrifronte , che invece era situato nel Foro , ma che in base alla rappresentazione sulle monete non pare essere un Arco a quattro facciate bensi un classico arco trionfale ad una luce ; ognuno dei quattro lati e' decorato con dodici nicchie che in antico dovevano contenere statue , mentre nei quattro lati in alto , verso l' attico , erano quattro divinita' o forse i Geni del luogo di cui rimangono alcuni frammenti . Le dimensioni della struttura sono impressionanti , ad occhio ogni pilastro delle quattro basi quadrate misura circa 4,5 metri di lato , segue una luce dell' Arco di circa 3 metri , quindi un solo lato , dei quattro , misura circa 12 metri , mentre l' altezza complessiva e' di circa 16 metri ; non e' noto come terminasse la struttura , se con delle statue , con edicola , a piramide o in altro modo , anche perché nel medioevo fu costruito sopra un edificio . Attualmente si ritiene che il quadriarco possa essere l' Arcus Costantini in quanto in questo punto risulterebbe essere in base ai Cataloghi Regionari del IV secolo , altra corrente lo ritiene invece essere un Arco trionfale costruito al tempo di Costanzo II per commemorare la vittoria su Magnenzio , questa teoria si basa su alcuni frammenti marmorei incastonati nella vicina , circa 20 metri , Chiesa di San Giorgio al Velabro , nei quali alcune iscrizioni farebbero riferimento a quell' evento storico . Esiste poco fuori Roma in localita' Malborghetto un altro quadriarco , ora ridotto a casale , ritenuto costruito da Costantino nel luogo dove si accampo' la notte precedente la battaglia di Ponte Milvio contro Massenzio e dove vide la famosa apparizione , a ricordo di quell' evento , la similitudine di struttura potrebbe avvalorare la data di costruzione del IV secolo anche per quello del Foro Boario ; sotto una foto . Il secondo Arco , non e' un Arco in quanto non ne ha la forma , avendo come alzata un architrave , e' chiamato Arco degli Argentari , questo Arco fu costruito dagli argentieri e dai negozianti di bestiame nel 204 , come ci tramanda l' iscrizione , in onore di Settimio Severo , di sua moglie Giulia Domna e dei suoi figli Geta , Caracalla e della moglie Plautilla il cui nome insieme a quello di Geta fu poi abraso quando Caracalla divenne unico Imperatore ; l' Arco e' alto poco piu' di 6 metri per 5 di larghezza , su un lato si appoggia alla Chiesa di San Giorgio . La particolarita' dell' Arco risiede nella finissima e stupenda decorazione che praticamente non lascia scoperto nessun punto del marmo ; nei pannelli interni si vedono scene di sacrifici , da un lato ben riconoscibili Severo con Guilia , dall' altro Caracalla con Geta poi tolto , quelli esterni hanno scene militari con soldati , stendardi e prigionieri , mentre in alto si notano Vittorie con Aquile , a ricordo di qualche campagna militare di Settimio Severo . Seguono 3 foto del quadriarco del Foro Boario attuale e 1 in antico , 1 del quadriarco di Malborghetto , 1 di un sesterzio di Nerone con l' Arco e 3 dell' Arco degli Argentari . La prima foto e' dall' Arco degli Argentari , messa in questa posizione dal sistema1 punto
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Buona serata proprio così numa numa; è un esercizio interessante per ogni epoca e generazione....vuoi mai che in futuro? Anche perché i "veci" hanno storie diverse, non tanto nella scintilla che li ha fulminati, ma nel contesto nel quale hanno vissuto il loro inizio. Quando si usava iscriversi ai circoli per "rubare" scienza e conoscenza a coloro che, più anziani, non lesinavano consigli e raccomandazioni, quando il circolo noleggiava, magari, un pulman per raggiungere uno dei pochi convegni che si organizzavano; negozi di commercianti che fungevano da ritrovo numismatico, una sorta di circolo letterario traslato nel campo numismatico. Le generazioni successive hanno più opportunità, la tecnologia informatica ha aperto infiniti orizzonti e tutto, o quasi, si può sapere con pochi clic dal nostro pc, tablet, smart...... per contro è venuto a mancare l'aspetto aggregativo, non meno importante di tutto il resto. Noi cerchiamo di tenerlo vivo! saluti luciano1 punto
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Un bel plauso a quelli del "Cordusio" che in campo numismatico sembrano non dormire mai... :D anyi ne inventano (e ne sanno..) una piu' del diavolo Molto bello stimolare i piu' giovani a ricordare il loro "incontro" con la numismatica e credo altrettanto interessante sarebbe conoscere anche la scintilla che ha fatto balenare la passione dei "veci".. La numsmatica è anche questo, non solo classificazioni puntuali, riferimenti bibliografici, ricerche, annotazioni, ipotesi, metrologia etc., tutto ottimo per carità, ma la numismatica è fatta (per fortuna) anche di persone e forse sono proprio le persone quando ci raccontano il percorso da loro seguito, o quando lo possiamo desumere dalla loro storia, dagli studi , dalle loro collezioni che diviene tanto piu' interessante. Sfogliavo qualche sera fa il bel volume sul "Collezionismo Numismatico Italiano" distribuito dalla NIP che mette insieme le storie di tanti "attori" della numismatica, da grandi collezionisti, naturalmente, a studiosi, direttori di musei , a grandi commercianti. Quante storie, tutte belle e importanti , che riflettono lo stesso tema "la moneta" ma con mille sfaccettature diverse, tutte egualmente interessanti per chi ama questa disciplina e anela a saperne di piu' e soprattutto a conoscere come i suoi "colleghi" si sono relazionati alla moneta e quali strade hanno seguito per la loro passione o professione..1 punto
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per comparazione, questo è il RIC 284 Dot BSIS Dot .................... che mi pare molto simile Constantius II 337-361. Bronze 21 mm 350 Siscia. Diademed, draped and cuirassed bust r.; A in left, star in right field DN CONSTANTIVS PF AVG / CONCORDIA MILITVM Emperor holding two standards with Christogram, star above; mintmark A/°BSIS°. RIC 284;1 punto
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Per i più giovani sarà meglio specificare che i Savoia restano regnanti della Sicilia solo per sette anni (1713-1720), dopo che Vittorio Amedeo II aveva ricevuto il titolo con i trattati di Utrecht e Rastadt che avevano messo fine alla Guerra di Successione Spagnola. Dal 1720 la Sicilia sarà....commutata con la Sardegna.1 punto
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Buongiorno, ecco il nuovo arrivato da InAsta, mi ha colpito per i suoi rilievi molto ben battuti, credo non abbia circolato molto in quanto ha l'impressione di essere piuttosto "fresco". E' un minuto del periodo del Dogi Biennali e circa la sigla di zecchiere io ho interpretato con GF, che sarebbe la sigla utilizata dal 1619 al 1621, poi pare che ne siano stati battuti altri fino al 1637 dopo è cambiata l'impronta del dritto.1 punto
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Convegno con una location davvero notevole, peccato che qualche commerciante non avesse dietro monete ma nel complesso convegno promosso. Un saluto a @@Giovanna e il piacere di conoscerti è stato tutto mio.....la prossima volta proverò ad unirmi anche al pranzo ;). Giancarlo1 punto
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Taglio: 5c Nazione: Italia Anno: 2003 Tiratura: 1.844.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: x3 Taglio: 5c Nazione: Italia Anno: 2013 Tiratura: 80.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: x2 Taglio: 20c Nazione: Italia Anno: 2012 Tiratura: 4.959.500 Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 20c Nazione: Italia Anno: 2013 Tiratura: 15.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: x6 Taglio: 2€cc Nazione: Italia Anno: 2009 Tiratura: 1.985.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: x41 punto
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Taglio: 20c Nazione: Irlanda Anno: 2013 Tiratura: N.D Condizioni: BB Città: Palermo Note: mancante1 punto
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Le divisionali prof, peggio se corredate da monete o medaglie in metallo prezioso, che ne fanno ulteriormente lievitare a dismisura il costo, di per se' già alto .., appartengono da sempre, fatte le dovute eccezioni..., ad un mercato di nicchia.... Probabilmente trattandosi della prima monetazione e del nuovo pontefice, potrà verificarsi una timida speculazione...., ma alla fine saranno pezzi facilmente reperibili con un minimo sopraprezzo. Sto seguendo l'andamento delle prof con oro, in quanto interessato all'acquisto, e ho a tutt'oggi verificato che stanno andando via a circa 80 eruo in più rispetto al prezzo praticato alla fonte. Il venditore quasi ci rimette.... Situazione più promettente invece per le divisionali fdc, che rappresentano pur sempre un classico del collezionismo e dunque hanno molto più mercato.....1 punto
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Nulla di particolare,per la prossima volta basta solo scrivere solo le prime 4 cifre del seriale.1 punto
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A me pare una telenovela, francamente senza ne capo ne coda. Tutte queste illazioni gratuite senza (ed e' bizzarro per essere generosi; chiunque oggi può fare una foto) avete delle immagini mi sembra assai fuori luogo. E se scopriamo poi che e' veramente un falso? Boh....1 punto
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Sarò io cieco e sarà che vedo le foto tramite smartphone, ma io usura non ne vedo e ho visto solo 2 micro segni da contatto.. Ora se la moneta ha lustro completo, dalle foto io non darei meno di qfdc, e se in mano è come la vedo io..qualcuno potrebbe anche darle il fdc..1 punto
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Ti assicuro che bastano queste due frasi per capire che gli "esperti" da cui ti sei recata sono da evitare come la peste..... un numismatico che afferma che di una moneta non sia individuabile un falso perchè "molto rara" è davvero meglio che cambi mestiere (parliamo poi di un centesimo del '08, mica di un R5...)... la storia della R poi è, scusami il termine, demenziale; come tutte le monete emesse dalla zecca di Roma questa monetina deve riportare una R ma non è certo una discriminante o meno con cui riconoscere un falso (ma secondo questi mega esperti che hai contattato, chi fa i falsi non si cura di riprodurre anche la R di Roma?)!!!1 punto
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Si tratta di una litra (piuttosto che obolo) di Kamarina, della quale si conosce una grande varietà di conii. E' infatti una moneta relativamente comune. Nel caso particolare, sembra un esemplare piuttosto consunto e molto ossidato. Lo stile è abbastanza grossolano, ma non inverosimile per questa emissione. La lettera K, alle ore 11 del rovescio, appare poco visibile e irregolare, ma lo si riscontra anche in alcuni conii noti per questa litra. In conclusione, sembra un pezzo autentico, sebbene dio conservazione modesta.1 punto
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Si anche a me piace mostrare le mie monete però sai, sempre con cautela! :rofl: :rofl:1 punto
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Ho telefonato alla zecca, giovedì 27 alle ore 10 ci sarà un evento nel loro punto vendita in piazza verdi (zona parioli) al quale saranno presenti anche gli incisori e da quello che ho capito è anche aperto al pubblico. Sempre secondo il signore gentilissimo con cui ho parlato da giovedì non ci dovrebbero essere problemi nel comprare la moneta. Spero di aver fatto cosa gradita.1 punto
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Non conosco il periodo ma non credo di dire una castroneria asserendo che ha un ritratto decisamente bello...e credo sopra la media... :D poi magari correggetemi... complimenti marco1 punto
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Rispetto il tuo parere ma non lo condivido assolutamente, e ti spiego il perche'... Non tutti possono permettersi di spendere al giorno d'oggi 1000 euro per una moneta in Fdc! Quanti mensilmente fra studenti, semplici operai, disoccuppati possono mettere da parte in modo fisso 200-300 euro al mese da parte per arrivare a questa cifra nell'arco di 3-4 mesi? Non tanti credo... Quindi diciamo che iniziando a mettere da parte i soldini dal 1 di gennaio per accumulare le 1000 euro entro il 31 dicembre bisognerebbe mettere da parte poco piu' di 80 euro al mese, senza spenderne (questo è da evidenziare)... Questo vuol dire acquistare nei prossimi 3 anni, 3 monete! Per finire la tipologia di Vittorio Emanuele ti servono 60 anni se tutto va bene, con l'appunto che per un anno solare di monete non ne vedi... Quindi la gente siccome è consapevole di non avere i mezzi economici, e non è stupida ad imbattersi su qualcosa molto piu' grande delle loro possibilita', per non fare morire molto presto cio' che amano ( PERCHE' LA PASSIONE è IN TUTTE LE CONSERVAZIONI, NON SOLO IN Fdc ), collezionano cio' che gli permette di arrivare il piu' vicino all'obiettivo finale, senza disdegnare il piacere del collezionare... Quindi invece di prendere in un anno una moneta da 1000 euro in Fdc, ne aggiungono in collezione 25-30 in conservazione MB-BB-qSpl Non tutti facciamo parte delle classe sociale piu' elevata ... per fortuna aggiungo! Perche' da sempre è la gente piu' povera coloro che apprezzano di piu' quel poco che hanno... Quindi ci vuole RISPETTO per coloro che hanno la nostra passione, e non deve essere giudicato cio' che collezionano perche' lo fanno con le scarpe bucate e non indossando gioielli ... perche' per quanto riguarda la passione hanno solo da insegnare... Saluti Rocco1 punto
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Cerco di darti una risposta "lusinghiera": quando si completa un'opera intanto è stata compiuta una fatica intellettuale, con dispendio di energie, privazioni di altre atività, ecc. Quindi ci si congratula per aver portato a termine il lavoro; ciò non significa che quando avremo l'opera in mano non faremo sentire i nostri commenti e, se occorre, anche le nostre critiche.1 punto
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