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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/18/14 in tutte le aree
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Scusate tutti, per una questione di rispetto verso chi ci legge ritengo opportuno chiudere questa discussione. Certamente ognuno di noi può far quel che vuole delle proprie monete/medaglie, siamo in un paese libero e nessuno ci vieta di postare nel forum l'immagine di un pezzo della sua collezione e poi magari proporlo in vendita dopo qualche giorno perchè magari si è stancato o perchè non in grado di tenerlo più nella propria collezione per tanti motivi. Qui invece ci troviamo di fronte ad un'inserzione di Ebay (e non una compra-vendita tramite e-mail) messa on line a pochi giorni di distanza, tra l'altro con le stesse foto pubblicate in questa discussione. Non me ne voglia l'amico @@lucadesign85 , so benissimo che quando ha iniziato la discussione aveva tutte le buone intenzioni di tener la piastra in collezione e che magari oggi ha voluto inserzionarla per motivi suoi personali, che sia ben chiaro, non c'è nulla di male ma visto l'evidente collegamento tra discussione ed inserzione mi trovo obbligato a chiudere. Certo nella vostra comprensione chiedo scusa a tutti ed auguro una buona serata.4 punti
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Vediamo se riesco a rilanciare questa " gloriosa " e fortunata discussione del forum. Inizierò con le immagini, poi mi piacerebbe sentire un commento da parte degli appassionati, ma anche non, ma anche di @@monbalda e @@adolfos e di chi vorrà. Il peso è di 0,97 gr., il diametro 17 mm., è evidente il cuneo tra le due T, grande S al rovescio in verticale, piccolo punto entro LVCA, la R con gambetta, le O del monogramma spesse e che vanno oltre la T, altro si potrà dire credo....4 punti
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Questo è stato per me il primo convegno e devo dire che è stata una bella esperienza, quindi voglio fare i complimenti agli organizzatori :) e mostrarvi la mia prima parte di collezione che grazie a questa gita a Parma ho potuto concludere con il 2,6 soldi di Vittorio Amedeo III il viaggio poi anche se eravamo un po' stretti :rofl: :help: è stato divertente @@blaise @@lucadesign85 @@angelonidaniele4 punti
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Volevo astenermi dal commentare, perché quanto detto mi sembrava sufficiente, ma credo sia opportuno aggiungere ancora qualcosa sulle patine in rapporto alle mie conoscenze/esperienze. 1) le patine sono un plus che recentemente appare premiato dal mercato; in passato operatori professionali stimabilissimi ritenevano di dover "lavare" le monete (e mi riferisco in particolare alle decimali) per escludere "difetti occulti" o "cammuffati" dalle patine stesse: è un'impostazione tuttora legittima e in buona parte condivisa 2) proprio perché apprezzate, le patine sono spesso ricreate dopo aver lavato la moneta (vedi molte patine arcobaleno), ma il confine tra "spontanee" ed "aiutate" è talora indistinto (se non giungiamo agli eccessi della patina "uovo" - vedere precedenti discussioni sul forum - ritengo di non dover criticare eccessivamente certi comportamenti) 3) molte delle cosiddette "patine di antica raccolta" tali non sono anche se alcuni collezionisti (ad esempio statunitensi) amano essere "presi in giro" al riguardo 4) bisogna aver visto molte monete di uno stesso tipo per distinguere quelle patinate dalle ripatinate. La patina coeva alla moneta può risultare pesante e non sempre apprezzabile, specie per esemplari con numerosi secoli di storia. E' variabile in rapporto al metallo, al titolo di questo stesso, al periodo di coniazione ecc. 5) un difetto che mi sembra dover stigmatizzare in esemplari ripatinati è che il lavaggio precedente è talora spinto e rende legende e figure lievemente "consunte", talora addirittura "corrose", per cui si scende di un qualche punto (anche un grado) nella conservazione che spesso viene invece sopravvalutata per la lucentezza complessiva della moneta. e dei fondi 6) Molti commercianti (non so se per scarsa attenzione o interesse) tendono a considerare "di vecchia raccolta" patine che chiaramente non lo sono ribadendo il loro parere contro ogni evidenza In generale molti di noi gradiscono la formazione di una bella patina in una moneta, e utilizzano perciò monetieri adatti, esposizione all'aria senza protezione, ecc. Mi sembra che tutto questo non sia contrario (anzi!) ad un buon collezionismo, quello che non è da apprezzare sono le "accelerazioni" del ruolo che normalmente gioca il tempo in questi contesti. Infine ribadisco che per il Francescone oggetto della discussione, come affermato anche da chi mi ha preceduto, la patina non sembra consona e potrebbe essere molto più recente. Tuttavia gli ottimi rilievi che la moneta lascia trasparire rivelano che, se tale fosse, si tratterebbe comunque di un aspetto che non penalizza la moneta (però non neppure è un "plus" aggiuntivo!) ;)3 punti
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E dopo: D(es) H(eiliges) R(ömisches) R(eich) E(rz) C(amerarius) V(nd) C(urfürst). ovvero Federico Guglielmo, per grazia di Dio margravio del Brandeburgo, arcicamerario e principe elettore del sacro romano impero. E il diritto forse è a posto...3 punti
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Una moneta comune, ma uno con una grande storia... coniato dopo WWI come parte dell'unità per sostituire i 270 milioni di dollari d'argento fusi a causa della legge Pittman del 1918, quasi tutti per lingotti d'argento per l'impero britannico da utilizzare in sorprendente rupie indiane. Coniato utilizzando nuovi strumenti, troppo, dal momento che gli strumenti utilizzati per colpire il Morgans di 1904 e prima era stato distrutto circa 1910. Naturalmente, tutto questo e molto altro ancora è nel thread dollaro Morgan scritti di Petronius. :) v. ------------------------------------------------------------ A common coin but one with great history…coined after WWI as part of the drive to replace the 270 million silver dollars melted because of the Pittman Act of 1918, almost all for silver bullion for the British Empire to use in striking Indian rupees. Coined using new tools, too, since the tools used to strike the Morgans of 1904 and before had been destroyed about 1910. Of course, all this and much, much more is in the Morgan dollar thread written by Petronius. :) v.3 punti
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Salve a tutti,oggi inizieremo insieme un cammino che ci vedrà ripercorrere le tappe dell'Italia monarchica attraverso le sue splendide monete,da molti ritenute come tra le più belle (se non le più belle in assoluto) monete al mondo di sempre. Faremo un viaggio lungo e pieno di monete,dalle prime monete di Vittorio Emanuele II a quelle del re numismatico Vittorio Emanuele III,senza dimenticare le monete di Umberto I,le monete coloniali e i due famosi buoni inclusi nella monetazione di Vittorio Emanuele III (20 centesimi e 2 Lire). Per far cio,ho chiesto l'aiuto di @@lindap ,la quale ci aiuterà a chiudere i sondaggi alla fine degli stessi. Con lei mi sono consultato,e abbiamo deciso a grosse linee come procedere riguardo a questi sondaggi. In particolar modo,le immagini saranno prelevate dal catalogo online del nostro sito,per dare un impronta più intima ai sondaggi e soprattutto per motivi di copyright (per evitare di pubblicare immagini che potrebbero non essere riprodotte in altri siti). L'appuntamento che vi dò è tra pochi minuti,il tempo di creare il primo sondaggio,riguardante alcune monete di Vittorio Emanuele II. In questa discussione (che prego @@lindap porti tra le importanti della sezione) saranno pubblicati i risultati dei sondaggi,e ovviamente gli utenti potranno commentare e chiedere qualsiasi cosa inerente gli stessi. A tra poco allora!2 punti
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Non preoccuparti...i dissapori fanno parte delle gioie della vita...! Le due monete sono, pur nelle differenze inevitabili data la manualità della realizzazione dei conii, della stessa tipologia...sempre un caduceo ha in mano e sempre appoggiata ad una colonna sta...le differenze di resa plastica, sono dovute alla differente abilità degli incisori, che qui si ( e mi riallaccio alla discussione sul medaglione di Monaco) avevano soverchie ragioni di velocità e standardizzazione, per cui non si curavano della "bella forma" di un dettaglio, ma piuttosto della resa globale dell'incisione...per cui , caducei storti o lettere di dimensione non perfettamente " congrua" e proporzionata alle raffigurazioni sono usuali...ancora di più se si considera che per realizzare questi conii si usavano quasi esclusivamente i punzoni variamente accoppiati...per cui se si aveva a disposizione un set di lettere e numeri e la testa veniva un po' piccola, poco male, ...si procedeva lo stesso alla realizzazione della legenda e del conio intero...Quindi le considerazioni di legioII sulle differenze stilistiche sono infondate in toto. Quanto alle protuberanze superficiali sono solo grumi di depositi e ossidazioni...la convessità della moneta, è invece dovuta allo sfiancamento del conio dopo che ha lavorato per molte battiture...lo trovi su qualsiasi moneta in qualsiasi metallo di qualsiasi epoca il cui conio sia a fine vita e che sia battuta a mano...2 punti
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sciur padrun dalle belle braghe bianche, dammi le palanche, dammi le palanche, sciur padrun dalle belle braghe bianche, dammi le palanche ch'anduma a ca' .... Chissà per cosa avrebbe votato Gigliola Cinquetti ... :P2 punti
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Un saluto a tutti :) Scusate se riprendo questa vecchia discussione. Quando la iniziai un po' di tempo fa mi ero limitato ad una piccola ricerca delle divinità pagane sulla monetazione di Costantino. In questi giorni sto riordinando il mio archivio di immagini per crearmi una sorta di catalogo: credo possa essere utile, a completamento di questa discussione, allegare la parte relativa alla monetazione di Costantino. Si tratta di un file Word, se qualcuno avesse problemi ad aprirlo mi faccia sapere privatamente :) Allegare tutte le immagini e le descrizioni credo non sarebbe stato utile e costruttivo perchè si tratta proprio di un semplice elenco. ps: ci sono alcune annotazioni personali che vi prego di non giudicare: sono di una banalità infinita (probabilmente anche con non pochi errori) e non vogliono essere portatrici di alcuna verità assoluta. pps: non ho aggiunto alla raccolta monete in argento e oro. Comunque non è detto che abbia raccolto tutte le tipologie conosciute :P Saluti, Matteo :) Simboli cristiani sulle monete di Costantino I.doc2 punti
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Trovato grazie ad un amico un raro e poco conosciuto volume sull' Unione Monetaria Latina Ricco di note e tabelle sulla circolazione monetaria del Regno D'Italia COGNETTI DE MARTIIS S. Il nuovo patto della unione monetaria latina Loescher 1879 Torino2 punti
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hai visto Incuso la banda piemontese è andata qui2 punti
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Il prezzo mi sembra equo. :good: Certamente, se la conservazione è migliore, il prezzo è di conseguenza. -_- La soddisfazione di un pezzo aggiunto in collezione non ha prezzo.. oo) saluti2 punti
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Direi che quando compri è per prezzo vicina al fdc, quando venderai, come per magia, il prezzo sarà vicina allo spl......2 punti
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Una matrice di medaglione aveva la stessa durata di quelle usate normalmente, non le facevano di pongo....oltretutto, i medaglioni sono pezzi battuti in pochi esemplari, accuratamente realizzati e proporzionati e rifiniti...quindi figuriamoci quanta cura ci mettevano nel realizzare il conio e la battitura...del resto basta osservare la distanza che passa tra un ritratto su una moneta e l'equivalente su medaglione per capire la ridondanza di particolari e di virtuosismi giustificati proprio dal fatto che essendo tirature bassissime , spesso il conio era un " one off" senza necessità di duplicazione, particolari durate o ripristino per usura, il che dava modo all'incisore di turno di sbizzarrirsi in rese plastiche di limitata durabilità, inutili o controproducenti su un conio monetale tirato fino allo spasimo, ma necessarie su una battitura di eccezione.. Altresì non si impiegavano certamente incisori di serie "B" per realizzare quei conii da ostentazione e celebrazione, quindi è difficile vedere un medaglione commemorativo autentico mal inciso o mal battuto..se ci sono di questi anomalie , di solito, il medaglione che le presenta è un falso di qualche periodo successivo. Stesso discorso, anche se sento già le grida alzarsi, lo possiamo fare per gli aurei e i solidi tardo imperiali...non parliamo poi di multipli argentei o aurei... Idem nella resa plastica dei particolari, a che pro tracciare delle piume di pavone così mal fatte che ci vuole l'interprete per capire cosa si voleva rappresentare , quando non si hanno urgenze né temporali né di replicazione? ci si mette più o meno lo stesso tempo a farle bene che male e si è , almeno, sicuri che non toccherà rifarsi da capo e non ci daranno in pasto ai leoni... Quindi, direi che il medaglione di Monaco lascia molto a desiderare quanto a corrispondenza stilistica e realizzativa se confrontato ad opere di uso analogo.2 punti
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Questo tipi di moneta trovata ib un cassetto è sempre falsa. Trovare un originale buttato non è possibile, direi impossibile, visto che si tratta di una monete coniata in poche decine di pezzi e mai circolata. Tali pezzi di grande valore sono da subito entrati a far parte di collezioni. Perció anche senza vedere la foto la tua sarebbe stata sicuramente falsa.2 punti
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E' un trachy in biglione di Manuele I poco comune: http://www.acsearch.info/record.html?id=5994092 punti
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Concordo con l'ipotesi dell'artefatto che può far sembrare androprosopo un toro che non lo è. Del resto la figura del toro sulle monete di Poseidonia è legata al culto di Poseidone, quindi avrebbe poco senso in quel contesto l'iconografia del toro androprosopo che, come sappiamo tutti, rappresentava divinità fluviali. Spesso corrosioni, ribattiture o piccoli artefatti di conio possono confondere l'occhio umano, che è portato ad interpretare come volti umani forme che in realtà non lo sono, per il fenomeno che in Psicologia della Percezione è chiamato "pareidolia". http://it.wikipedia.org/wiki/Pareidolia Oppure, al contrario, un volto umano può sembrare quello di un toro androprosopo, per gli stessi motivi di cui sopra (corrosioni, ribattiture e artefatti) A tal proposito condivido alcuni aneddoti su esemplari da varie zecche in cui il fenomeno è particolarmente evidente: Lo scorso novembre credemmo di aver individuato una variante di Pantikapaion con toro androprosopo. ...la "scoperta" durò pochi minuti, infatti ad una più attenta osservazione si rivelò non essere tale. Con Nick Molinari ci rendemmo conto che una ribattitura sui tipi Pan/arco della stessa zecca aveva creato il finto toro androprosopo, per cui la A aveva creato l'illusione di naso e sopracciglio e la N una bocca: Altro esempio, da un vecchio post di questo forum: http://www.lamoneta.it/topic/76364-litra-di-erbesso/?p=835271 Il tipo della moneta in questione appare come la testa di un toro androprosopo, o di una divinità fluviale con corna: in realtà dal mio punto di vista si tratta della tipologia catalogata Calciati III.251.1A-OS, in cui al rovescio compare una semplice testa virile barbata. La ribattitura sopra una dracma siracusana con il tipo dei delfini ha creato l'illusione: probabilmente la pinna di un delfino è diventata il corno del dio fluviale che non c'è. (Nota: Herbessos ha in effetti coniato la tipologia del toro androprosopo, Calciati 4 e 5, ma non è questo il caso). Ultimo esempio, di questi giorni. Su un ebay store tedesco è passata nei giorni scorsi questa moneta: http://www.ebay.it/itm/Savoca-Coins-Ptolemy-Bronze-Eagle-Egypt-Thunderbolt-13-89-g-24-mm-VVV5073-/251470768088?pt=M%C3%BCnzen_Medaillen&hash=item3a8cd367d8&_uhb=1 Per qualche secondo abbiamo pensato che si trattasse di una nuova scoperta per il nostro repertorio, un toro androprospo tolemaico!!! Naturalmente è bastato osservare un po' meglio la foto per capire che si trattava di una falsa scoperta, la corrosione aveva dato al profilo divinizzato di Alessandro III le fattezze di un opulento toro androprosopo sbarbato in perfetto stile Akarnano! ...in realtà ciò che restava della zanna elefantina ha dato l'illusione del corno: Bene, a questo punto mi sembra chiaro che ho bisogno di qualche seduta da un collega più bravo di me, prima che io inizi a dare del toro androprosopo a chiunque abbia un paio di ciuffi fuori posto! :crazy: Saluti :) Nico2 punti
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prova a confrontara con questa - almeno dalla parte della croce...... :whome: l'altra devi "girarla" http://www.mcsearch.info/record.html?id=11369112 punti
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Guarda sinceramente è inutile inviare moduli. Appena esce il link con la disponibilità della moneta si procede con l'acquisto direttamente. fai conto di dover acquistare dalla baia. Più o meno è la stessa cosa1 punto
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Nuovo valore. Korea Nord 60000 won 2005 KM#1068 :) Pero' non ho trovato immagini... :D Aiuto!!!1 punto
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ciao........ :) ...bello denaro dabene........ben centrato e originale.......... :good: .....mi ai preceduto... :) ....ne ho uno che era sparito qualchi centinaie di anni fa,e rivenuto da poco per i nostri occhi...... :wub: ......di 16x14mm....e 0.69 grs........ :)1 punto
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Ciao! qBB anche per me.. Quoto a pieno le parole dei miei predecessori! È soprattutto le ultime di @@Saturno! ;)1 punto
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Fino a un anno fa se mi avessero detto di comprare 'ste cose gli avrei tirato un catalogo "Montenegro" dietro (fa più male del Gigante, ha la copertina rigida) oggi...mi incuriosiscono.... :blum:1 punto
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Il "quasi" andrebbe abolito dal linguaggio della numismatica. qSPL in genere è un BB+ (e sicuramente lo diventa al momento della vendita). QFDC rischia di essere uno SPL pieno. Meglio la classificazione americana che quantomeno da dei riferimenti numerici certi.1 punto
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La moneta è stata individuata: Nummer 136 Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Schätzpreis 400,00 EUR. Tetradrachme, (17.09g). ca. 310 - 290 v. Chr. Mzst. Korinth. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenskalp r. Rs.: ΑΛΕΧΑΝΔΡΟΥ ΒΑΣΙΛΕΩΣ, thronender Zeus mit Adler, l. im Feld Athenastatuette, unter dem Thron, der mit Niken geschmückt ist, Kranz, darin ΟΛ. Price 694; Müller 883. vz KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (17.09 g), circa 310-290 BC, Corinth mint. Struck under Demetrios I Poliorketes, Head of Herakles right, wearing lion skin / ΑΛΕΧΑΝΔΡΟΥ ΒΑΣΙΛΕΩΣ, Zeus Aëtophoros seated left; in left field, statue of Athena facing, holding shield and spear; below throne, OL within wreath. Price 694. EF. Me la sono aggiudicata a un hammer di 550 €. Credo che siano spesi bene, specie per l’espressione artistica della statua della dea, più alta di quella raffigurata negli altri esemplari, e delle due piccole Nike sui bracci della spalliera. apollonia1 punto
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Ciao, andiamo ad analizzare quanto esposto da Numizmo in modo circostanziato ( e gli rubo il copyright delle aggiunte in rosso! :D ) Una matrice di medaglione aveva la stessa durata di quelle usate normalmente, non le facevano di pongo ... Non vedo il motivo per abbandonare la tecnologia in uso all'epoca e di eseguire dei conii più deboli... oltretutto, i medaglioni sono pezzi battuti in pochi esemplari, accuratamente realizzati e proporzionati e rifiniti...quindi figuriamoci quanta cura ci mettevano nel realizzare il conio e la battitura...del resto basta osservare la distanza che passa tra un ritratto su una moneta e l'equivalente su medaglione per capire la ridondanza di particolari e di virtuosismi giustificati proprio dal fatto che essendo tirature bassissime , spesso il conio era un " one off" senza necessità di duplicazione, particolari durate o ripristino per usura, il che dava modo all'incisore di turno di sbizzarrirsi in rese plastiche di limitata durabilità, inutili o controproducenti su un conio monetale tirato fino allo spasimo, ma necessarie su una battitura di eccezione.. Appunto, dovendo emettere una "tiratura limitata" di pregio non penso che l'Imperatore accettasse una produzione scarsa o poco dettagliata ... anzi, la fattura evidenziava oltrepiù il valore ed il prestigio del prodotto... sia esso poi utilizzato a scopo celebrativo o come donativum (e quindi ordinati direttamente dallo stesso regnante). Altresì non si impiegavano certamente incisori di serie "B" per realizzare quei conii da ostentazione e celebrazione Vedi sopra ... quindi è difficile vedere un medaglione commemorativo autentico mal inciso o mal battuto..se ci sono di questi anomalie , di solito, il medaglione che le presenta è un falso di qualche periodo successivo. Questa mi pare personalmente l'ipotesi più verosimile ... Stesso discorso, anche se sento già le grida alzarsi, lo possiamo fare per gli aurei e i solidi tardo imperiali...non parliamo poi di multipli argentei o aurei... Idem nella resa plastica dei particolari, a che pro tracciare delle piume di pavone così mal fatte che ci vuole l'interprete per capire cosa si voleva rappresentare , quando non si hanno urgenze né temporali né di replicazione? ci si mette più o meno lo stesso tempo a farle bene che male e si è , almeno, sicuri che non toccherà rifarsi da capo e non ci daranno in pasto ai leoni... Per un emissione di valore l'Imperatore avrebbe delegato il compito al più valente dei suoi incisori ... e perchè questo doveva eseguire un compito in modo inappropriato? Rischiava solo di perdere il prestigio ed i benefici del ruolo occupato ... Quindi, direi che il medaglione di Monaco lascia molto a desiderare quanto a corrispondenza stilistica e realizzativa se confrontato ad opere di uso analogo. Mi pare evidente sulla base di quanto descritto sopra. Personalmente mi pare assolutamente condivisibile quanto esposto da Numizmo. Ciao Illyricum :)1 punto
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Molto bella l'immagine di Maria rappresentata nel momento della preghiera con le mani alzate nel tetarteron di Michele VI (1056-1057), rappresentato sul R/ della moneta con una lunga croce. immagine presa da CNG - Triton VI (13.6.2003) - lotto 1223 .1 punto
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Certo...io l'ho presa un mese fa :D http://www.lamoneta.it/topic/104474-once-2013/?p=1358333 petronius :)1 punto
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almeno una decina di persone che scrivono sul forum hanno visto la moneta in mano a Parma. Nessuno ha detto che la patina è falsa.1 punto
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Grazie per il bel post. Vi allego qualche altra stampa antica del medesimo soggetto.1 punto
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Di fronte a ciotole e contenitori vari,il più delle volte sporchi e poco attraenti tiro dritto...Stavolta non l'ho fatto e sulle prime ho trovato le prime tre monete postate incoraggiato dal ritrovamento ho rimescolato alla grande e l'audacia è stata premiata :yahoo: :yahoo: uno degli euro meglio spesi della mia carriera numismatica1 punto
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Ciao, ecco il dettaglio richiesto da Numa Numa sul Chi-ro e sul pennacchio... (a scala ancor maggiore sgrana... :( ) Notate che differenza di qualità nei dettagli... Ciao Illyricum :)1 punto
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La leggenda è in tedesco e sul diritto sul giro si legge FRID(rich) WILH(elm) V(on) G(ottes) G(nade) M(arkgraf) Z(u) BR(andenburg). Il resto a dopo. In ogni caso, la legenda completa dovrebbe esserci nel World Coins 1601-1700. Stasera posso guardare.1 punto
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La prima è veramente difficile da identificare, comunque credo che potrebbe essere questa: http://en.numista.com/catalogue/pieces30263.html1 punto
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Risolto l'Arcano........ le foto che ha postato Nikko sono da un galvano elettotypo . Osservando le foto dell'originale , n'è passa...... Cosi qualche particolare sull'elmo1 punto
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Complimenti a Mario per la sua ultima fatica letteraria. Articolo molto interessante. Cari saluti1 punto
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Ok ci vediamo sabato. Io sarò presente solo la mattina,sono pelato con la barba e sarò accompagnato da mia moglie non dovresti avere problemi a individuarmi(la villa non è così grande) Ciao Valerio1 punto
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@@orocash La medaglia realizzata per l'anno scolastico del 1924-25, oltre a rappresentare il grifone con gli artigli su fascio verticale, appartiene al periodo della dittatura Mussoliniana; ricordo che la marcia su Roma, con cui si segna idealmente l'inizio dell'era fascista, è del 28-10-1922. Ho trovato in catalogo una medaglia con lo stesso tema (di qualche anno precedente) riguardante il premio per lo stesso istituto genovese: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MA691/51 punto
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sempre da monaco arrivano queste 2 monete... ma queste le ho fotografate con calma a casa :pleasantry: e per darvi un idea delle dimensioni1 punto
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Se è VICTRIX la zecca è Roma (RIC 31), se è VICT è Mediolanum (RIC 66). Da quel che si intravede confermerei RIC 31.1 punto
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Molto interessante questa discussione. Io sono convinto che Costantino abbia agito più per scaltrezza piuttosto che per sincera adesione al cristianesimo, magari con un pizzico di superstizione. D'altra parte era anche facile sovrapporre la figura di Cristo a quella del Sole. Non è un mistero che i primi cristiani pregassero rivolti verso oriente e d'altra parte lo stesso Gesù nel vangelo di Giovanni viene definito "luce del mondo". Quindi come non pensare ad un'analogia con il sole? Il culto del sol invictus degli imperatori illirici che divenne quasi una sorta di premonoteismo, mi fa pensare ad un altro tentativo d'imporre una religione di tipo monoteista all'interno di un contesto pagano. Successe ben 2000 anni prima di Costantino. Il faraone Amenofi IV impose in Egitto il culto esclusivo verso il dio Aton, tanto che mutò il proprio nome in Akenathon. Aton, guarda caso, era il dio del disco solare. Ok forse mi sono allontanato un po' troppo dal periodo romano :)1 punto
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