Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/09/14 in tutte le aree
-
E' un po' che non posto e quindi volevo farvi partecipi di una petachina con una variante rara ma che non ho mai visto in altri esemplari in circolazione. Si tratta di una petachina di Carlo VI, Re di Francia e Signore di Genova. La particolarità sta nella legenda al diritto. Invece che il solito K REX F D IANVE abbiamo K REX FRA D IANVE. Variante di poco conto oppure dettaglio importante ? Lascio a voi la riflessione. Ricordo che sui genovini si hanno due tipologie. Una, la più rara, al posto delle solite decorazioni alle punte del cerchio polilobato ha dei gigli (vedi catalogo). Genova, Carlo VI, Signore di Genova (1396-1409) Ag; 16 mm; 1,26 gr.4 punti
-
Pato, in linea di massima condivido quanto dici; tuttavia un po' di divertimento e goliardia non guasta... se solo postiamo foto, senza null'altro oltre ai dati delle monete, magari diventa un pochino asettico. Alessandro poi non è uno che le spara, e se scrive così deve aver veramente trovato qualcosa di eccezionale. Sono curioso anche io, non faccio supposizioni, ma anche questi "annunci" e queste attese divertono; certo i curatori "usano" questo thread per studio e statistica, ma suvvia, non togliamo anche quel poco di divertimento... :good:3 punti
-
1. DOC, Michael Hendy, Catalogue of the Byzantine Coins in the Dumbarton Oaks Collection and in the Whittemore Collection, vol. 4, Washington 1999. L’opera di riferimento nella catalogazione della monetazione bizantina che, per quanto concerne i trachy, è seconda solo ai testi di Joppich. 2. Stefan Joppich, Die Billon-Skyphaten der Komnenen und Angeloi 1092-1204, Petzlaff Editore, Hameln 2007. Uno studio assai approfondito e aggiornato sul tema, nel quale vengono riportati con dovizia di dettagli tutte le varianti conosciute: costituisce un testo assolutamente indispensabile per lo studioso ed il collezionista dei trachy di mistura, che può essere richiesto direttamente all’Autore ([email protected]). 3. Stefan Joppich, Die bulgarische und venezianischen Billon-Skyphaten während der “Lateinischen Besetzung” von Byzanz 1024-1261, Petzlaff Editore, Hameln 2005. Un approfondimento molto specialistico sul tema specifico delle contraffazioni bulgare e delle emissioni latine, per il quale si sta approntando una seconda edizione, che può essere richiesto direttamente all’Autore ([email protected]). Queste due opere, che purtroppo esistono solamente in tedesco, costituiscono i due studi fondamentali sul tema. Si tratta di un lavoro molto completo ed esaustivo, forse destinato più allo specialista piuttosto che al collezionista, impostato con un criterio molto schematico, che comunque rende facile l’identificazione del trachy e di ogni sua variante anche al collezionista di media esperienza. Purtroppo le illustrazioni che lo accompagnano, molto poche, non sono all’altezza dell’opera, anche se l’Autore in una comunicazione privata, mi ha detto che nella stesura della seconda edizione sta provvedendo a migliorare e ad ampliare la parte iconografica. Per chi voglia dedicarsi seriamente al tema dei trachy di mistura, tanto a quelli imperiali, quanto alle contraffazioni o a quelli imitativi (emissioni latine), queste due opere rappresentano un sostegno assolutamente irrinunciabile. 4. Cécile Morrisson, Catalogue des monnaies byzantines, vol. 2°, Ed. Bibliothèque Nationale, Paris 1970. Un testo bello e di facile consultazione, con un ottimo complemento iconografico. 5. Philip Grierson, Byzantines Coins, Ed. Methuen & Co. Ltd, London 1982. Un testo particolarmente ricco di notizie in merito alle diverse riforme monetarie ed alla evoluzione dei tipi, anch’esso con un ottimo complemento iconografico, assai più reperibile nel commercio che altre opere del Grierson, più complete. 6. Rodolfo Ratto, Monnaies byzantines et d’autres pays contemporaines a l’époque byzantine, Ed. J. Schulman, Amsterdam 1974. Un celebre catalogo d’asta che tuttavia, per quanto concerne i trachy, presenta notizie interessanti ma limitate, e in alcuni casi errate. 7. David Sear, Byzantine coins & their values, Ed. Seaby, London 1974 e successive edizioni. Nonostante alcuni suoi limiti, resta il catalogo più diffuso tra i collezionisti, tanto per la sua sistematicità e completezza, quanto per la sua facile ed economica reperibilità. 8. Alan Berk e Victor England, Byzantine Coins – Public Auction, New York 1989. Bellissimo catalogo d’asta con un’ampia selezione di monete riportate con immagini di altissima qualità. Inoltre l'Editrice Diana sta per pubblicare - o forse ha appena pubblicato - un catalogo dei trachy bizantini comneno-angelidi del quale ne sono l'autore in NUMMUS ET HISTORIA XXVII.3 punti
-
ciao gionni Le particolarità sono che nel 5 Grana 1836 l'ultima cifra è un 6 e denota che la moneta è stata coniata sicuramente dopo quella con ultima cifra 5 e sicuramente prima di quella con ultima cifra 7;poi ,come puoi notare, i capelli del regnante sono senza forfora e quindi appena lavati. L'escrescenza metallica accanto all'orecchio del regnante ,potrebbe sembrare un brufolo,ma io propendo per un segno di centratura per la moneta Per quel che concerne il 5 Grana 1838 la variante rispetto alla 1836 è che è stata coniata 2 anni dopo;i capelli del regnante sono sporchi rispetto a quella del 1836 ed in più andiamo a notare che dall'orecchio,fuoriescono i peli :blum: :pissed:3 punti
-
Secondo me, c'è stato uno scambio errato (ovviamente non voluto) di termini che ha dato qualche erronea interpretazione, tra pulizia e lavaggio. Il lavaggio attraverso l'apposito liquido, se fatto in modo appropriato, rimuove solamente lo sporco e/o la patina, e non lascia assolutamente righe di nessun genere o qualsiasi altro danneggiamento. La pulizia (fai date), con i rimedi "improvvisati" (strofinaccio e sidol, oppure spazzolino, per arrivare alle più aggressive brusche e chi più ne ha più ne metta) invece, rovina irrimediabilmente la moneta, non solo lasciando graffi (più meno evidenti nei campi o sui rilievi), ma in certi casi provoca anche una vera e propria usura, rovinando alcuni dettagli più delicati dei rilievi, e lasciando un colore decisamente antiestetico (ed innaturale quindi) alla moneta. Ne consegue, che mentre il primo procedimento riporta la moneta allo stato "vergine", senza patina (cosa che può piacere o no, ma, ripeto, non rovina la moneta), il secondo procedimento può provocare danni di entità diversa (più o meno grave quindi) a seconda del metodo usato, e quindi anche l'abbassamento della conservazione che ne deriva può essere più o meno drastico. Una foto, vale più di mille parole. Posto un esempio di moneta patinata. La patina è coeva, del tempo, è "spessa" ed ha delle iridescenze meravigliose che vanno dal turchese al verde/bluette, dal rosiccio-dorato al marroncino chiaro. Lavarla con l'apposito liquido è vero che non provocherebbe danni materiali, ma a mio modo di vedere ne provocherebbe uno forse ben peggiore: un delitto di lesa maèstà non solo alla storia della moneta e dei suoi 101 di patinatura, ma anche ad un piccolo-grande capolavoro che madre natura ha fatto su questa moneta, che andrebbe irrimediabilmente perso per sempre. Ovviamente, stenderei un pietoso velo se su questa moneta si effettuasse la seconda procedura: aggiungerei solo che (forse) non basterebbe una vita per vedere l'inizio di un timido accenno di patina... (da monetiere... che non è la stessa cosa!!!!) Un saluto Cordiale Fab.3 punti
-
Buongiorno, posto questa bella medaglia del centenario della morte del Vescovo di Piacenza GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI. Materiale argento, diametro 30 mm. peso 30,15 gr. unica sigla è un CDF, ne sapete qualche cosa in più? Grazie2 punti
-
2 punti
-
Credevi di averla fatta franca @@gionni980 ...... ti ho chiesto il peso, perchè proprio in questi giorni (ieri a dir vero) stavo verificando questi pesi dei 5 grana per richieste fattemi da altre parti.....i tuoi sono nella norma, infatti tutti oscillano tra i 1,14 e 1,19 .. quindi ci siamo. Quello che voglio segnalarti però è l'interesse per il 5 grana del 1836 e credo questo possa interessare anche @@iachille, nei cataloghi non è riportato con il "senza punto" ma credo che @@francesco77 dovrà prendere nota per un suo inserimento nel 2015..... Ecco vedete dopo una consultazione del CNI ho rilevato che la moneta dagli esperti autori è stata riportata facendo riferimento alla collezione Cagiati, quindi esiste e secondo un mio parere è pure importante, mancava nella collezione reale, ma adesso bisognerebbe vedere quante c'è ne sono in giro.2 punti
-
Fin li ci arrivavo. L'ho fatto solo per spiegare per una prossima volta come si inserisce un link visto che era un nuovo iscritto. Se poi non si possono nemmeno dare consigli mi scuso :nea:2 punti
-
Ciao @@forco83, senza sapere il peso ed il diametro, oltre a quanto indicato da @@profausto, potrebbe anche essere Traiano con al rovescio l'Abundantia. Saluti Eliodoro2 punti
-
Zecca di Firenze,non si tratta di un soldino, ma di un quattrino di III serie (petalo corto e fiori grossi),in mistura (II sem.1371- II sem. 1373), M.I.R.,87 .(conio decentrato). Ciao Borgho2 punti
-
Che non è catalogata sul Crawford significa né più né meno che il Crawford non ha avuto occasione di imbattercisi....punto e basta.In tutti i testi di numismatica manca qualcosa....nel Crawford, come nel Cohen come nel RIC, nel Babelon, nel Sambon e così via......in nessun libro c'è lo scibile umano, ma solo quello che l'autore è riuscito a classificare al momento....altri, trattando lo stesso argomento, hanno inserito monete mancanti nell'uno e l'uno avrà monete mancanti nell'altro .....ma non per questo c'è da esaltarsi o abbattersi.....il reale valore e la reale rarità di una moneta quasi mai vanno a braccetto....il valore della tua moneta, che non è unica ( e neanche lo potrebbe, viste le intrinseche caratteristiche di ripetitivita delle monete stesse) è , né più né meno, che quello che il mercato è disposto a pagare mediamente. Quindi se ti hanno offerto 850 quando la media di vendita è inferiore, direi che puoi correre a portargliela, commercialmente parlando......poi, se invece il fatto di possedere una moneta rara ti soddisfa più di un buon guadagno, allora a che scopo portargliela e a che scopo chiedere qui valutazioni? Le opinioni differenti su questa moneta dipendono dai due punti di vista citati, uno commerciale e uno collezionistico, e da quante rarità ha avuto occasione di possedere chi ha risposto al tuo post....per qualcuno una moneta rara è una chimera, per altri è roba ordinaria averne....tutto è relativo a queste due posizioni.....2 punti
-
Lettonia Moneta-bottone da 1 Lats del 1999 in argento - Sono presenti 2 fori per un eventuale utilizzo ornamentale.2 punti
-
Osservando: al D/ la testa di Giove con i tre riccioli di capelli che cadono quasi dritti e non sono arricciati al R/ con il trofeo d'armi che ha sotto lo scudo delle aste oblique, la moneta dovrebbe essere un quinario di Cn. Cornelius Cn.f. Lentulus Clodianus http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G211/72 punti
-
...qui racchiusa in un box con una succinta spiegazione (riassunto di quelle leggibili nei siti linkati): (da: http://www.preghiereagesuemaria.it/santiebeati/beato%20giovanni%20battista%20scalabrini.htm)1 punto
-
Kiribati 5 Dollari in argento del 1997 Moneta componibile ad incastro :D1 punto
-
La tua banconota in conservazione BB ha un valore in euro piccolissimo, considera che 10 euro sono già troppi per una serie WH - T anche in condizioni FDS. Di contro ha un gran valore affettivo, è indubbiamente un bel ricordo della £ira :)1 punto
-
@@gionni980 ... mi dispiace stavolta @@odjob mi ha anticipato :blum: :blum: Davvero degli ottimi esemplari ... potresti fornirmi il peso gentilmente quando hai un pò di tempo per farlo ? Grazie1 punto
-
esatto carlino... ci siamo più o meno con la misuarazione... Ferdinando IV di Borbone, Regno di napoli, anno comune rif gigante p.539 stato di conservazione non sono in grado =) credo Mb/Mb+ Carlino per Filippo IIi Re di Spagna rif pannuti ricci C322 conservazione credo bassa..peraltro sembra tosata..aspetta gli esperti..per vedere se ho fatto bene..per la seconda ho dovuto cercare perchè non è la mia monetazione... ;)1 punto
-
Penso anch'io a Costante. Difficile però dare una classificazione certa, per esclusione, se quello che vedo è corretto, oltre a quanto rilevato da @@profausto: 1 - il busto mi sembra drappeggiato e corazzato con diadema di alloro e rosette (tipo D5) 2 - la legenda al dritto sembra DNFLCONS - TANSAVG (tipo Cn13) 3 - l' officina di zecca è la terza (R simbolo T) mi rimane solo questa: RIC VIII 11, zecca di Roma terza officina, settembre 337- primavera 340 d.C. D: DNFLCONS - TANSAVG, V: SECVRI - TASREIP Esergo R foglia T naturalmente sentiamo altri pareri.1 punto
-
Buon pomeriggio, Posto questo breve articolo sulla Corrosività dell'ambiente (terreno): Quando una struttura metallica è a contatto con un terreno chimicamente e strutturalmente omogeneo si può definire una corrosività (o aggressività) specifica del suolo, che viene misurata come perdita di peso del metallo o come profondità di penetrazione in un dato periodo. La corrosività specifica di un terreno dipende dalle sue caratteristiche chimiche (ph, salinità, ecc.), fisiche (struttura geologica, dimensioni delle particelle, porosità, permeabilità all'aria, resistività elettrica, contenuto di acqua, ecc.) e biologiche ( biocorrosiopne, presenza di batteri solfato riducenti, ecc.). Di norma i terreni che garantiscono un maggiore tenore di ossigeno, un idoneo contenuto di acqua (non asciutti ne troppo saturi) e un idoneo contenuto di sali elettroliti risultano a più alta corrosività. La velocità di corrosione dipende inoltre da altri fattori quali: il pH. Più acido è il terreno maggiore è l'azione corrosiva del terreno; il contenuto di cloruri e solfati i quali esplicano un effetto depassivante e danno luogo a sali con il ferro con scarse proprietà protettive. Le caratteristiche chimiche e fisiche hanno, direttamente o indirettamente e con peso maggiore o minore, un'influenza sulla resistività elettrica del terreno per cui in prima approssimazione si può assumere la resistività come indice della sua corrosività. In base alla resistività i terreni possono essere classificati nel seguente modo: Corrosività resistività elettrica (Ωcm) trascurabile > 12.000 debole 12.000÷ 5.000 media 5.000 ÷ 2.000 elevata <2.000 Hanno elevata corrosività specifica i terreni argillosi e quelli contenenti ione cloro o solforico come ad esempio i terreni impregnati di acqua di mare. L'acqua di mare ha una resistività di 25 ÷ 30 Ω cm (dato variabile per la diversa salinità che può avere). La resistività dei terreni varia con l'umidità e la temperatura, infatti in un terreno gelato la resistività aumenta considerevolmente. Pertanto è opportuno accompagnare il valore della resistività con quello dell'umidità e della temperatura del terreno.1 punto
-
m'intrometto e cerco di risponderti x quel poco che so o capisco di monetazione veneziana. se pensassi come collezionista la metterei via tranquillamente come 1 buon BB ( o BB + ), pagandola senza problemi piu' di 100 euro. giudico una foto quindi mi posso sbagliare e ad essere sincero la prima foto mi lasciava alcune perplessita' sulla sua bonta', mentre la seconda foto e' molto meglio. si tratta di una frazione non cosi' semplice da trovare credo, comunque se dal vivo risultasse troppo lucida o le piccole porosita' e schiacciature fossero troppo fastidiose la pagherei intorno ai 100, ciao.1 punto
-
io intendevo che sappiamo di chi e la moneta ;) poi imitativa o no non e un problema ;) certamente che di eliodoro mi fido ;) :good:1 punto
-
Hai già postato la stessa richiesta in un'altra discussione più recente e attiva. Non mi sembrava il caso di riesumare questa vecchia discussione.1 punto
-
Opto anche io per il Traiano Abundantia, ci sono maggiori indizi che corrispondono!1 punto
-
http://www.lamoneta.it/topic/92373-forum-member-euro-folle/?hl=%2Bregolamento+%2Brazzie questo è il regolamento per partecipare ad una razzia1 punto
-
Infatti la sto cercando per regalarmela ma non riesco a trovarla!!!1 punto
-
E' un denaro di Carlo I d'Angiò battuto nella zecca di Brindisi (1266-1278). Il catalogo MIR Italia Meridionale Continentale, lo riporta rarissimo al n.337.1 punto
-
dal momento che non si tratta di una moneta autentica, il suo valore è dato unicamente dal metallo di cui è composta; quindi puoi ritornare dall'orefice e farti dire direttamente da lui quanto vale a seconda del titolo di argento che ti ha riscontrato1 punto
-
Ciao Legio, il Tuo antoniniano dovrebbe essere stato coinato a Colonia e, quindi, confermebbe l'ipotesi di @@vanadio secondo cui le zecche galliche del III° sec. d.c. avevano maggiori disponibilità d'argento.1 punto
-
:yahoo: Ho svegliato mia figlia che dormiva ... Mia moglie si è incazzata nera ... MA L'URLO LO RICACCEREI DI NUOVO !!!1 punto
-
No dai, Arka, non fare il modesto aspettando che altri rispondano, non è impossibile: sesino di Nicolò da Ponte (1578-1585), dritto 'croce tra bisanti [+ NICO]LAVS DE PON[TE DVX]; rovescio 'Leone in moeca' [*SANCTVS.M] ARCV [s.VENETVS] Saluti, Andrea1 punto
-
Torno or ora dal Circolo. Pare che quest'anno ci sarà il boom di espositori. Attualmente hanno riservato un tavolo in 98 (in occasione dell'ultimo convegno di Parma erano 70 circa) e probabilmente un'intera sala sarà riservata ai soli numismatici (60 ad oggi). Probabilmente si arriverà facilmente a saturare la capienza delle sale visto che manca ancora una settimana.1 punto
-
dalle foto minuscole, direi che è un falso.. mi pare ci sia anche la "R" di "riproduzione"1 punto
-
Come ti ho già detto, il valore di una moneta lo fa l'incrocio tra la moneta e il prezzo che i compratori sono disposti a spendere...non è che la perizia cambi granché...gli sbalzi di prezzo nelle aste, sono stati da te correttamente collegati all'importanza e alla notorietà dell'asta...tieni però presente che i prezzi maggiori sono quelli realizzabili all'estero e che la tua moneta , all'estero non può andarci, né illegalmente ( sennò poi son guai) né legalmente in quanto facente parte di quelle contingentate e limitate dal SUE...quindi, in asta italiana il realizzo sarebbe inferiore ai massimi che hai visto. oltre a questo calcola che l'asta trattiene una percentuale intorno al 20% del realizzo e che ti paga a 60 giorni dopo l'asta...se sommi i tempi di conferimento e messa all'incanto, significa che se gliela dai oggi, la riscuoti tar sei mesi...valuta te...in ogni caso stai Tranquillo: non hai il tesoro di Tutankhamon in mano e non è una moneta che ti arricchirà.1 punto
-
Firenze Repubblica (1189-1532). Soldino da 12 denari. D/ Giglio. R/ S. Giovanni.. Almeno credo aspetta qualche altro parere .. buona giornata1 punto
-
Questo vuol dire volere bene davvero ad un amico.. :friends: Infierire al tal punto da non lasciare alternative a cio'.. :mega_shok:1 punto
-
scusami giovanna non era una critica nei tuoi confronti, e neppure volevo sminuire i tuoi sforzi, era una battuta sarcastica sullo stato della moneta ( ho scordato la faccina sorridente) scusami ancora1 punto
-
@@PAPERONEdePAPERONI si trovano anche tra le modernissime :) Lettonia 1,42 Euro (1 Lats)1 punto
-
Giusto. Come già dicevo in un commento precedente una delle radici della crisi in questo ricambio (non solo per la numismatica) è nella "destoricizzazione" dell'attuale società (specialmente nella sua parte più giovane), quanto mai liquida e rivolta prevalentemente al presente (al massimo al futuro, ma quello a corto raggio). Le cause sono complesse e molteplici, comunque è inutile sottolineare che questo è un vero dramma, perchè perdere il senso delle proprie radici equivale a perdere il senso stesso della realtà che viviamo.... :(1 punto
-
su richiesta di nikita :la moneta francobollo australia 55 cent 20091 punto
-
DE GREGE EPICURI @@vanadio:Guarda che il 50% di Ag è una percentuale altissima dopo Settimio Severo, che fece scendere il titolo di Ag del denario proprio a questo livello; ma dopo di lui il titolo continuò a scendere, e in modo vertiginoso dopo Traiano Decio. Molti antoniniani di Gallieno e di Salonina hanno un tasso di Ag del 2-3%, e anche meno (parlo di quelli "brutti"). Quanto alla rarità, secondo me tutti i bronzi di Salonina sono NC, rari o molto rari; ogni tanto si vede qualche sesterzio, quasi sempre malridotto.1 punto
-
Odjobbe, da buon sessantottino…nun potevo piantà altro che c…fa pure rima. Scherzi a parte mi ha fatto molto piacere che tu ci segua e visto il ruolo che ricopri e che ti porta a leggere molto, data la fame che c’è di notizie in questo settore ti sarò grato…ti saremmo grati se vorrai segnalarci quello che trovi al riguardo. Numa Numa ha ragione, l’argomento non è semplice e coinvolge una molteplicità di aspetti, per lo più legati ad una matrice di conoscenze chimiche ed oltretutto per ottenere risultati tangibili ci vuol altro che le semplici prove conoscitive che ho implementato, necessitano tempi lunghi e la possibilità di operare su reperti museali, personale specializzato e strumenti particolari che non sempre si trovano nei normali laboratori di analisi e ricerca, sto pensando, ad esempio, ai raggi X. Un aspetto però che vedo positivo in questo topic è nel fatto che sia piovuto sulla “piazzetta” e possa avere pertanto una visibilità più ampia che non nelle rubriche specializzate e magari faccia fischiare le orecchie ai tanti cui piacciono le patine e ne godono il fascino segreto. Molti di quelli che operano sulla “Moneta” hanno buone conoscenze scolastiche, alcuni anche a livello universitario e chi è incuriosito da questa materia…le conoscenze se le va a cercare, noto oltretutto con piacere che la cosa dopo un inizio traumatico si sta lentamente riprendendo, a proposito; Numa Numa, magari uno spezzone alla volta; ma leggeremo molto volentieri i 18 Mbyte…anche Roy Batty che saluto, penso sarebbe lieto di poter andare oltre l’abstract. Che dire ancora… continuerò caparbiamente su quanto intrapreso…dopo aver fatto la mossa sarebbe disdicevole fermarsi. Un caro saluto al forum ed a voi tutti in particolare da nonno cesare1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
la medaglia senza errore e' in vendita all'APSA, quella di bronzo a 60 € più spese di spedizione la mia arrivata ieri 2363/40001 punto
-
Purtroppo non credo si tratti di un inizio di barretta. Infatti, se si analizza bene l'errore 1972/ si vede che l'astina inizia non allo stesso livello del "2" bensì un un po' più in alto. Pertanto credo si tratti di un altro tipo di errore che non centra con l'errore più "celebre".1 punto
-
La terza: Che :moon: !!!!!! Taglio: 10 cent Nazione: San Marino Anno: 2007 Tiratura: 150.000 in miniset Condizioni: SPL Città: Benvignante (FE)1 punto
-
Qualcuno ha idea di chi produca (e venda) le bustine in acetato eletrosaldate? Quelle di abafil hanno i due lembi sovrapposti e incollati su un lato, non troppo gradevoli alla vista.1 punto
-
Non dovrebbe essere testa piccola perchè è differente completamente dall'altro.Questo mi sembra che cambi solo un pò la capigliatura (che in questa monetazione capita spesso) inoltre l'usura e/o i difetti di conio ed in foto non aiutano. Una moneta del genere si prende solo se si è sicuri o se periziata da un perito di cui si ha assoluta fiducia. Io la vedo così poi ognuno è libero di pensare e fare ciò che vuole. :hi:1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.