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  1. luke_idk

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/01/14 in tutte le aree

  1. Chi mi conosce sà che sono un pò pignolo sulle conservazioni, diciamo che sono della scuola Varesi. Ammiro molto Alberto, perchè nelle aste che fà, si và a colpo sicuro. Se lui dice che è BB, vi arriverà a casa una moneta che è minimo un BB+q.SPL. Se classifica una moneta MB, per noi sarà tranquillamente una moneta q.BB-BB. Questo per dire che sulle conservazioni bisogna essere onesti e fiscali e per dare un giudizio non bastano 10 anni di praticantato. Come avrete notato, non ho espresso giudizio di valore (non lo faccio mai o quasi), perchè è una cosa molto soggettiva, ma poi in fondo se una moneta piace per quel che è, uno è disposto a pagarla senza guardare listini o cataloghi. Potrà essere anche sbagliato, ma questo è il mio pensiero.
    4 punti
  2. Credo sia una tecnica valida al fine di scoraggiare i furti. Per le opere d'arte, quadri, sculture,libri,ecc... è sicuramente efficace. Sarei favorevole anche per le monete. Pensate a tutti quei tesori che abbiamo in Italia che per carenza di fondi nella sorveglianza sono poco protetti. Pensiamo ai falsi rinvenuti nella collezione reale a Palazzo Massimo. Faccio un esempio: nel mio comune i vigili urbani hanno marchiato, a chi lo desiderava, la bicicletta con un codice, utilizzando un'apposita macchinetta al costo di un euro. I furti di bici sono diminuiti. Sulle bici è visibile, mentre nelle opere d'arte sarebbe invisibile: perchè non adottarlo?
    3 punti
  3. dato che certi termini li ho usati io (ma non solo) è giusto spiegarsi meglio, si tratta di un sillogismo del terzo tipo vero, cioè, solo in senso di negazione. La locomotiva a vapore fuma; io fumo; non è vero che io sia una locomotiva a vapore, ma... la locomotiva a vapore fuma; io non fumo; è vero che io non sono una locomotiva a vapore. Tradotto: chi è europeista non è sciovinista; chi è antieuropeista può essere o non essere sciovinista; chi è sciovinista è antieuropeista. Certe cose fanno riferimento all'altra discussione, dove è stato postato il video di un parlamentare europeo, membro di un partito chiaramente antieuropeista e chiaramente sciovinista e questo è quello che accade, per lo più, nell'agone politico. I movimenti dichiaratamente antieuropeisti sono sempre sciovinisti e, spesso, razzisti. In pratica, l'osservazione dei movimenti organizzati ci dice questo; le singole persone, ovviamente, non vengono osservate/analizzate, in quanto non rilevanti a livello pubblico (che siano pro o contro l'Unione). Il termine "ignoranza" è da contestualizzare. Dato che sono piuttosto sicuro di non ignorare determinati dati e fatti, ho voluto negare di essere ignorante in materia e mi chiedo se chi ha espresso tali concetti ne sappia altrettanto.
    3 punti
  4. Purtroppo è dal lontano 2002 (mentre dal 1999 al 2002 nessuno aveva niente da urlare... chissà come mai) che la propaganda politica martella in continuazione sull'Euro, perchè come ben sappiamo la valuta unica è un facilissimo capro espiatorio alle idiozie delle classi dirigenti e un ottimo argomento da sfruttare per sparate elettorali all'inseguimento dei sondaggi. Non parliamo poi degli squali come i vari John Paulson, George Soros, Warren buffet e tutto il codazzo di speculatori internazionali che dopo il passaggio della crisi hanno tutto l'interesse a giocare l'ultima carta, cercando di convincerci al suicidio per salvare il salvabile dei miliardi scommessi coi loro fondi d'investimento su un crollo dell'Euro. La dinamica attuale della propaganda si sta concentrando proprio sulla questione export: l'Euro va presentato come un elemento che ci rovina devastando le esportazioni, le quali sarebbero "ridotte al lumicino" proprio quando in realtà l'export è praticamente l'unica voce dell'economia italiana che tira in questo periodo, e non di poco: l'Italia è seconda in UE per export dopo la Germania. E l'intera UE, sia l'area Euro che il resto, esporta sempre di più. Ecco dati freschi freschi: Bruxelles (Belgio), 14 feb. (LaPresse) - E' boom per le esportazioni dall'eurozona nel 2013. Secondo le prime stime di Eurostat, il surplus commerciale dell'area della moneta è stato pari a 153,8 miliardi di euro, contro i 79,7 miliardi di euro del 2012, che era stato l'anno migliore dal 2006. A dicembre l'avanzo dell'area della moneta unica è stato pari a 13,9 miliardi, a fronte del surplus di 9,8 miliardi dello stesso mese del 2012. A novembre il saldo commerciale era stato positivo per 17 miliardi di euro. L'Ue a 28 ha registrato nel 2013 un avanzo di 49,9 miliardi di euro, contro il deficit di 115 miliardi dell'anno precedente. A dicembre il surplus del complesso dell'Ue è stato di 8,2 miliardi, a fronte dei 2,4 miliardi di deficit dello stesso mese del 2012. In gennaio-novembre 2013, il disavanzo dell'energia nell'Ue a 28 cala a 351,4 miliardi di euro dai 388,4 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. Sale il surplus del manifatturiero, balzando a 354 miliardi di euro dai 322,8 miliardi dei primi undici mesi dell'anno precedente. Ma di tutto questo a lor signori "onorevoli" e agli squali della finanza naturalmente non importa, anzi, è una brutta notizia. Quindi meno si sanno i dati reali meglio è per loro: i primi possono continuare a sperare guardando i sondaggi, gli altri a sperare guardando il portafoglio. Stiamo in guardia.
    3 punti
  5. beh io sono pigro e per me la patria è l'Italia e prima di visitare l'Europa ed il mondo voglio visitare tutta l'Italia(se proprio devo muovermi) Comunque sono pro euro ma anche protezionista nel senso che negli acquisti bisogna dare precedenza ad aziende italiane e nelle vendite dobbiamo essere bravi a vendere anche all'estero --Salutoni -odjob
    2 punti
  6. L'Italia, la Germania sono nate così e non del tutto pacificamente. Evidentemente, per qualcuno la patria era l'Italia e non solo il proprio stato preunitario. Eppure, si parlava di amor di patria. Per qualcuno la patria è il continente europeo e non solo il proprio stato preunitario.
    2 punti
  7. Sì è democratico farlo e non credo che le potenze europee abbiano mai chiesto ai locali se volessero essere occupati... Dico questo solo perchè, giusto ieri, ho visto su facebook una foto di mussolini con la didascalia che recitava qualcosa del tipo: voi siete fieri delle vostre origini? Anche noi, quindi tornate a casa vostra. Ora, mi risulta che sia stata l'Italia ad invadere Etiopia, Somalia, Libia non il contrario. E qui torniamo a parlare di movimenti organizzati e di chi li sostiene che è difficile non definire sciovinisti, estremisti, razzisti e pure ipocriti...
    2 punti
  8. Per capire bene a quale emissione attribuire una moneta di bronzo, se mancano evidenti tracce di lettere o simbolo del monetario, è fondamentale andare ad analizzare la struttura della nave romana, la posizione dell'etnico e del globetto del segno di valore. Intanto posso confermare che NON si tratta di una uncia anonima e quindi del vasto ed eterogeneo gruppo di Crawford 41. Vedasi: http://andrewmccabe.ancients.info/RRC056.html Di contro, pur non essendo chiaramente visibile il segno che sta a destra della prora, la moneta dovrebbe appartenere all'emissione con monogramma di Roma. Infatti è l'UNICA, con ROMA (anzi ROM) sopra la prora e il globetto di valore sotto la prora, che presenta la particolare forma del ponte sopra la prora, con una particolare struttura, che forse è il cosiddetto "corvus", che era un ponte di assi semovente e usato soprattutto nella prima guerra punica, con la forma "triangolare" al posto della usuale forma "rettangolare". Alcune immagini permettono di capire l'assunto. e si vedono chiaramente possibili tracce del monogramma a destra della prora e quindi la moneta può essere classificata come indicato da Afranio Burro. E' una moneta rara e sconosciuta al Crawford.
    2 punti
  9. beh, se quello è lo spirito con cui ti approcci all'ambiente credo sia inutile che tu ci vada e credo sia altrettanto inutile che tu continui a fare il collezionista, vista l'amarezza e la disillusione che dichiari....ma secondo me è un po' sempre il discorso della volpe e dell'uva...siccome non riesci ad ottenere certi risultati, di collezione o di considerazione da parte degli addetti e dei partecipanti, allora fai prima a sparare a zero su tutto e tutti.........
    2 punti
  10. Ciao, quando i Moderatori controllano una discussione hanno sotto controllo tutti coloro che ne fanno parte. Concordo con te sulla necessità di trovare nel Forum un momento di relax e tranquillità, è quello che vogliamo tutti, penso che il confronto sereno e costruttivo serva a migliorare, cosa che farebbe comodo a tutti noi, a me per prima, quindi approfittiamone... :D Ciao e ancora complimenti, Giò
    2 punti
  11. Domanda più che pertinente la Tua, non riferita alla medaglia, che coincide con la Modesti 273, ma al catalogo. La differenza più appariscente per distinguere il conio originale da quello rifatto nel XVIII secolo è rappresentata dall'allineamento della lettera T di PONT con il resto della legenda al Dritto. Poi al Verso c'è la colonna che è più tozza nel conio rifatto. Nel Catalogo ho cercato di distinguere, evidentemente senza riuscirci, il riconio Hamerani da quello di Mazio: e in effetti non è semplice ...anche Modesti, nel CNORP non lo chiarisce. A mio giudizio si dovrebbe trattare del riconio del XVIII secolo (non Mazio). Mazio si distingue generalmente dalla patina più scura e dalle fratture di conio più estese. Ma l'aspetto più curioso, legato ai conii della medaglia, è rappresentato dal fatto che sembrerebbe ne siano stati rifatti più di uno sia per il dritto che per il verso. Quindi lo studio della medaglia non è terminato.
    2 punti
  12. Io sì. Come ho detto prima, osserva bene la C di centesimi, quasi tocca il bordo e manca la parte inferiore, altri particolari non riesco ad apprezzarli bene con la foto che hai messo, se lo confronti con il falso che ti ho fatto vedere troverai altre similitudini, ad esempio il numero 8 è leggermente più alto dello 0, la S e la prima T di STATI sono leggermente più grandi, la barra di divisione comincia dall'inizio della N di CENTESIMI e finisce all'altezza della prima I della parola, le tre linee che formano la cornice sono diverse, in definitiva perfettamente sovrapponibile con quel falso conosciuto che ti ho fatto vedere. Falso senza speranza, mi dispiace. Questo a sx è un esemplare autentico, prova a trovare le altre differenze ;) Ciao, Exergus
    2 punti
  13. Infatti il mio intento era questo riuscire a scindere i difetti "naturali" dalla conservazione proprio per capire questa tipologia,che poi uno non spenderebbe 10 euro o ne spenderebbe 300 euro non c'importa nulla nessuno lo vuol sapere e interessa è come se io andassi a parlare delle monete di Vittorio Emanuele III non mi piacciono quindi anche se un 5 Lire 1911 in SPL o FDC vale 3.000 non li spenderei mai preferirei ad occhi chiusi e senza esitazione un Oncia da 30 Tari in BB! :hi:
    2 punti
  14. Il taglio dei provisinos posteriores era notevolmente fluttuante in ogni gruppo. A me sembra decentrato nel rovescio e probabilmente leggermente limato ma con risultati che non influiscono più di tanto. La mancanza del signum crucis e il numero di denti nel pettine mi fanno pensare che l'esemplare può essere collocato in un periodo sicuramente ante 1255. Purtroppo non riconosco i simboli che accantonano la S e non posso essere più preciso anche se propendo per una produzione ancora di XII secolo. Se così fosse il peso sarebbe in linea con il gruppo a cui si riferirebbe l'esemplare postato. Così parlò Zarathustra :D. Il problema è che senza contraddittorio si rischia di scrivere in maniera azzardata. Vabbè..........prima o poi gli addetti ai lavori prenderanno in considerazione uno studio di una monetazione di cui allo stato attuale sappiamo ben poco. Ciaoooo
    2 punti
  15. Bene, bene .. mi sono rifatto un po' gli occhi, complimenti per la bellissima collezione ! Sui pochi napoletani militari che ho, al rovescio, quando ovviamente sono presenti e autoctone, leggo le seguenti diciture: -SAVINO STRADA FONTANA MEDINA N.20 -SAVINO STR. FONTANA MEDINA -SAVINO STR. S. BRIGIDA N.21 NAPOLI -L. IONATA NAPOLI -LORENZO TAGLIONI P. QUALITA' NAPOLI -L. TAGLIONI P. QUALITA' NAPOLI -L. TAGLIONI STR. NARDONES N.55 NAPOLI -DE GREGORIO MONTECALVARIO NAPOLI -M.M. STRADA SANNA DE LOMBARDI N.23
    2 punti
  16. Questa straordinaria iconografia, divenne simbolo devozionale di molte città, legate agli eventi che fecero la storia dei loro insediamenti. Bisognava raccontare l'avvenimento, e il modo più diretto di rappresentarlo fu l'opera d'arte attravesrso le sue innumerevoli espressioni. Fra queste la monetazione ebbe un ruolo importantissimo, entrando nelle case donava racconti e speranza, divulgando il messaggio per cui era nata. La zecca di Modena ne è un esempio lampante. Francesco I d'Este, 1629-1658. Due Lire 1657. Ar gr. 8,42 FRAN I MVT REG E C D VIII 1657 Busto corazzato a d. e sotto E T. Rv. QVEM GENVIT ADORAVIT La B. Vergine in atto di adorare il Bambino. CNI 112; Zocca 95; Ravegnani Morosini 41; MIR 771/1. L'immagine della Beata Madonna della Ghiara, dipinta in origine sul muro che delimitava l'orto del convento dei frati serviti, si conserva nella Basilica a lei dedicata a Reggio Emilia, costruita tra i 1597 e il 1610. Il nome “ghiara” o “giarra” o “giara”, deriva dalla ghiaia del torrente Crostoso lungo cui il corso, poi abbandonato, sulla omonima strada, venne costruito nel 1313 il convento a cui si aggiunse poi una chiesa. L'immagine era particolarmente cara al duca che le attribuiva il miracolo di averlo salvato dalla peste nel 1630 (Francesco si rifugò a Reggio meno colpita di Modena). Sempre alla Madonna venne attribuita nel 1648 la fine di una grave carestia e nel 1655 la salvezza dall'assedio delle truppe spagnole. Infine va ricordato che la Madonna della Ghiara fu emblema di tre citta, Reggio Emilia, Modena e Ferrara, ovviamente la casate dei D'Este giocò un ruolo determinante.
    2 punti
  17. la patria sono la lingua, la storia, e si' anche il sangue...farne una mera costruzione mentale e' secondo il mio modesto avviso, nn solo insensato, ma dannoso. Purtroppo certi filoni di pensiero positivo ambiscono a cambiare la realta'a piacere, eliminando proprio quella diversita' che a parile vanno tutelando.
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  18. Io vedo altro oltre al gatto...anche una "gatta"... :rofl:
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  19. Anche io sono di ritorno dal convegno: partecipazione modesta di commercianti; affluenza limitata di pubblico anche per una giornata assolutamente inclemente. Certamente noi anziani abbiamo un ricordo di manifestazioni più ampie e più partecipate. Ma, a latere del convegno commerciale, il Circolo Mediceo ha organizzato una manifestazione e riconoscenza per il Presidente scomparso, che ha fatto dono di una collezione di medaglie al Museo archeologico (sic!) della città. E così vi è stato uno splendido intervento del Prof. Catalli (Soprintendenza Beni Culturali), per ringraziamento, per sostenere l'importanza e il bisogno della collaborazione tra pubblico e privato e per testimoniare la valenza cuturale del collezionismo. A seguire una bella conferenza del Dott. Garganelli con una sintetica storia della medaglia dal Rinascimento all'epoca moderna ed, in particolare, con un omaggio all'arte di Egidio Boninsegna, incisore di tante medaglie da fine 1800 al 1950 (molto belle nel settore che colleziono alcune emissioni per Leone XIII, Pio X, Pio XI e anche per l'anno Santo 1950) e di monete (la più celebre, certamente, la emissione della "Aratrice"). Allora, si ritorna a casa appagati per qualche conoscenza aggiuntiva, per un contatto che dà significato alla tua passione. Le aste, internet sono ovviamente ormai dominanti per l'aspetto commerciale, ma non sufficienti per la formazione del collezionista, che ha necessità dello scambio di idee e di contributi di studiosi.
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  20. io non sono d'accordo su questa affermazione, come dicevo in un precedente messaggio fare un libro della portata di questo volume ha dei costi importanti, la diffusione è relativa, ci sono studi di professionisti che si sono impegnati per anni dietro al progetto.... 250 euro o quello che costa mi sembra una prezzo "politico" se si tiene conto di questi elementi. Non stiamo parlando del catalogo "Gigante" ad esempio, che da anni è uguale, con dei piccoli cambiamenti delle valutazioni delle monete, tra l'altro non so nemmeno bene in base a quale criterio. Sui giovani e sulla possibilità di accesso alla numismatica: esistono tante pubblicazioni di anni passsati a prezzi abbordabili e tanti studiosi e numismatici credo siano disponibili ad aiutare i giovani a crescere.
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  21. Intanto complimenti per il pezzo, è un Cammarano 142a anno 1660, Ferdinando II Medici ( 1621 - 1670 ), tra l'altro considerato R1 dallo stesso, mentre il 142 viene ritenuto C, ci sono differenze di leggenda tra i due e la V nel tuo è rovesciata. I luigini di Livorno sono sempre tondelli ambiti e che hanno i loro amatori anche col forellino nel tondello.....
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  22. Se ho capito bene, si tratta di un commerciante bulgaro, che vende esclusivamente (o quasi) riproduzioni moderne. Ma chi ha voglia di spendere una cinquantina di euro per banali e modesti falsi, compreso perfino un risibile denario di Labieno?! Tengo a precisare che nel sito ebay questo denario non è specificato essere una copia ed è definito di estrama rarità. Allego le immagini del denario falso di Labieno: Questi personaggi dovrebbero sparire dalla faccia della terra….!
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  23. Oggi la famigghia asutriaca è tornata al completo! http://s3.postimg.org/a9ddzsblf/20140301_101527.jpg Scusate la qualità, ma io con le foto sono negato...
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  24. Bello e raro, secondo me è questo, la seconda variante: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV43/1 Saluti e complimenti!
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  25. E' sicuramente un denaro di Milano, ma non essendo ben conservato il D (almeno io non riesco a leggere) è difficile dire sotto quale signore è stato coniato. Potrebbero essere Azzone Visconti, Luchino Visconti, Giovanni Visconti e molto raro Bernabò e Galeazzo Visconti. In ogni caso coniata tra il 1330 ed il 1380.
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  26. Anche io avrei dato un bb+ vedendole in plastica. Ora invece dico qspl
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  27. è un gettone,non una moneta
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  28. @@AntoPISA Infatti, è sicuramente artefatto, comunque, per toglierti il dubbio, senza pesarla col bilancino basta che prendi una calamita, se viene attirata è come penso un normale 5 cent passato per le mani di qualche perditempo, le monete da 10,20,50, in nordic gold non vengono calamitate. Avresti potuto accodarti a "osservatorio stranezze e dubbi" senza aprire una nuova discussione, pazienza, sarà per la prossima volta.............. :good:
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  29. Il quadro e' assai accurato indica una certa miopia (dello stato delle cose non di chi ce ne riferisce) di una certa parte di commercianti. Anch'io quando ero ragazzo vedevo a volte l'insofferenza o la poca disponibilita' verso chi e' giovane e, comprensibilmente meno disponibile di mezzi. Per fortuna vi erano anche ottimi mercanti piu' lungimiranti che sanno che i piccoli collezionisti crescono , si sviluppano, alcuni diventano facoltosi Clienti e alcuni di questi anche riconoscenti per la pazienza e il tempo investito per loro quando erano dei bebe' E' una questione di sensibilita' ma anche di lungimiranza. Poi si sa sul mercato c' e' posto per tutti. Basta scegliere con intelligenza :)
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  30. Vorrei ricordare che questo nominale di Ferdinando I e uno dei più ostici, e per questo va considerato nel suo insieme. Sulla conservazione non mi esprimo mai, come più volte ribadito non esistono canoni certi, ma solo pareri soggettivi, altrimenti potremmo teorizzare per qulche mese, senza venirne a capo. Nuovamente, ogni tondello ha una sua storia, ogni nominale ha una sua storia, ogni millesimo ha una sua storia, la zecca di Napoli ha una storia meravigliosa, lasciamola sognare in pace... Il tuo tondello caro Fabio rientra nel consueto stato conservativo per questo nominale, che però non è poi così comune... Le conservazioni più alte sono eccezioni come molti altri nominali che diventano fantasmi, nascosti e poco propensi a farsi vedere... Eros
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  31. Spero che Albertodrc non me ne voglia, ma visto che ho appena trovato la foto della Madonna di Costantinopoli, ho pensato di postarla io... Ciao
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  32. Vuole fare colpo su di Te! :D
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  33. Ancora un'immagine della Madonna con il Bambino, seduta a destra sulla Santa Casa di Loreto, in questo testo del 1588 di papa Sisto V per la zecca di Ancona (foto da Numismatica Ranieri 4 - lotto 7)
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  34. Ciao, forse non hai visto tutti i servizi relativi a questo fatto, in effetti le immagini dei 20USD in quelle moderne scatolette di plastica, non hanno nulla di realistico con il ritrovamento, su altre fonti sono riportate delle immagini che sicuramente offrono un idea più realistica, le aggiungo anche per futura memoria...... saluti TIBERIVS
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  35. Con questo valore nominale alquanto bizzarro da 1100 Bolivar, questa moneta si merita di essere postata anche in questa discussione :D Venezuela - 1991 in argento.
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  36. Qui di seguito le monete degli altri segni zodiacali
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  37. No, c'e qualcosa, ma e consumato dal tempo, l'unica cosa che so e che in asta varesi 49 la stessa medaglia in bb e stata aggiudicata a 800 euro piu diritti, mi sembra strano 300-500 ! Medaglia madonna del pozzo di capurso 1852 argento a mio parere fdc Sent from my GT-I9205 using Lamoneta.it Forum mobile app
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  38. IV canto Ringrazio ancora chi segue questa discussione. Buona giornata
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  39. Signori, la monetina di scudo86 presenta evidentemente tracce di rosso, non vedo segni ne colpi particolari, come può' essere definita BB??? Per le normali debolezze di conio tipiche sui centesimi prora?? E' di tutta evidenza una moneta che ha circolato pochissimo, di conservazione non inferiore allo SPL-FDC.
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  40. Forse è stata la scarsa informazione e la scarsa conoscenza dell'argomento a far si che molti, credano ancora che l'Euro sia un toccasana. Senza attingere a paroloni, vi spiego cosa ha combinato l'Euro. In Italia, il costo del lavoro è molto più elevato che in qualsiasi altro paese industrializzato perchè l'automazione che abbatte i costi di produzione, da noi è su livelli scadenti. Nonostante tutto, riuscivamo ad avere un export notevole perchè eravamo concorrenziali grazie alla negletta e svalutata Lira. Non solo questo ma anche il consumo interno dei nostri prodotti era incentivato dai prezzi inferiori a quelli di prodotti importati. Faccio un esempio: le nostre Fiat erano meno appetibili delle robuste Volkswagen ma costavano di meno. Aver adottato i paramentri Euro, noi che avevamo lo svantaggio di un costo di produzione più alto, ha fatto si che le nostre Fiat costassero più delle Volkswagen che offrivano, tra l'altro, anche più accessori ed erano complessivamente migliori. Lo stesso discorso, vale per tutti il nostro comparto produttivo. Noi adottiamo gli stessi parametri economici della Germania ma avendo difficoltà interne mai superate e mai superabili finchè avremo l'Euro. Tutto questo si traduce in un import insostenibile. Prima noi stampavamo le nostre lirette ma solo pochi sembrano sapere che quando convertimmo le Lire in Euro, abbiamo convertito tutta la nostra ricchezza. Man mano, il nostro circolante è andato e sta andando all'estero e quando le nostre casse saranno vuote, non si stamperanno altri Euro per questo
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  41. Bello, complimenti a tutti e a Giovanna per il filmati....quasi come esserci stati, bello rivedere anche cari amici....è sempre un piacere..., mi sa però, tirando le conclusioni, che hai fatto bene ad andare Giovanna .... :blum: :blum: :blum:, un caro saluto a tutti e complimenti ancora, iniziative come queste fanno un gran bene alla numismatica e al collezionismo, Mario
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  42. Nel post iniziale c'e' già una "normale" moneta del Benin dedicata alla Cannabis (100 Franchi 2010) http://www.lamoneta.it/topic/96300-monete-super-extra-bizzarre-della-terra/page-1 Qui si sono superati dando alla moneta anche la forma della pianta: Benin 100 Franchi CFA in argento (all'essenza di cannabis) 2011
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  43. Repubblica Popolare del Congo 20 Franchi del 2005 - Plasmata (non coniata) in memoria di Giovanni Paolo II° Moneta ufficiale (2.000 pezzi certificati) in Acrilico trasparente (Plexiglass)
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  44. 1 punto
  45. il mese scorso leggevo la discussione con "invidia" (buona ovviamente) e ammirazione per quanto scrivevate voi che possedere una di queste monete perchè sono fuori dal budget che mi concedo per la numismatica. se non che...ho trovato un'occasione a cui non potevo rinunciare. Riportare a casa, in Veneto, uno di questi esemplari emigrato assieme al suo proprietario (o a sua moglie) in sud america per cercar fortuna o per ritrovarla dopo averla persa dato che se possedeva una osella forse un poveretto non lo era o almeno non lo era la propria famiglia d'origine. Una osella usata come monile. E quando dico "usata" intendo, ahime, USATA :D l'ho pagata meno di un ciondolo d'argento di uguale dimensione, pensate un po'...
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  46. Buona serata L'osella, come tante altre monete, non si è potuta sottrarre all'uso improprio di tanti, che l'hanno trasformata in gioiello. Per ostentare la propria appartenenza alla cultura veneziana? Per sottolineare uno status? Ci può stare tutto ciò ed anche altro; bisognerebbe scomodare qualche sociologo, ma anche queste manifestazioni sono indice della forza della moneta e di ciò che può rappresentare. D'altra parte, quale altra moneta veneziana potrebbe prestarsi in egual misura, per la propria storia, per l'iconografia così particolare ed evocativa, ad un siffatto scopo? Forse i multipli di zecchino. Ricordo anni fa, in piena tangentopoli, che fecero una intervista a Walter Armanini, esponente del PSI ed ex Assessore del Comune di Milano, inquisito per aver manovrato tangenti. Ebbene, l'Armanini, non ancora condannato, venne intervistato in una località balneare che non ricordo, insieme a Demetra Hampton (....... :offtopic: ) sua "compagna" in quel momento e Questi, con la camicia aperta sul petto (oltremodo) ostentava una considerevole catena d'oro con attaccata quella che, a prima vista, sembrava una gran medaglia in oro. Rimasi basito quando potei scorgere, in quei pochi secondi nei quali venne ripresa, un multiplo di zecchini......montato; dalle dimensioni doveva essere un multiplo di almeno 30 o 50 zecchini. Tempo dopo venni a sapere che il nome completo dell'Armanini era Walter Armanini Manin :pleasantry: Altre monete, però, sembrano essere state tra le preferite per subire questa sorte; ricordo, in generale, le monete coniate nel 48 dalle varie Repubbliche che vennero fondate in alcuni Stati italiani per riscattarsi da dominazioni antidemocratiche; le 5 lire in argento, in particolare, sono quelle che più spesso si trovano bucate, appiccagnolate, spillate o montate; non importa che siano di Venezia o Milano o di altre città; qui fa aggio la fede politica e l'orgoglio di appartenenza ad una fede..... se le attaccavano alla giacca per riconoscersi e far conoscere da quale parte stavano. Altre monete, poi e per i più disparati motivi, hanno subito la stessa sorte. Alcune possono riportare l'effige di un Papa o un animale, o un Santo; ma che fosse per sedicenti aspetti taumaturgici, o per l'asserita portafortuna o semplicemente per ostentazione, credo che sarà una storia infinita. Saluti luciano
    1 punto
  47. hai ragione, ho sbagliato mi ha ingannato la storia delle siriane
    1 punto
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