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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/27/14 in tutte le aree
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Taglio: 2€ cc Nazione: Portogallo Anno: 2010 Tiratura: 2.000.000 Condizioni: SPL Città: Palermo Note: news .... MERAVIGLIA7 punti
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Buona serata Inizio con Antonio Venier (1382 - 1400) dove il suo minuscolo ritratto compare in alcuni grossi. E' argomento trattato anche da Alan Stahl in una relazione tenuta all'American Numismatic Society, ma anche a Milano nel seminario tenuto in occasione del centenario della SNI. E' un periodo, questo, di importanti fermenti artistici; a Venezia lavorano i fratelli dalle Masegne ed i fratelli da Sesto, anche nella zecca. Luca da Sesto mise mano, e ritratto, anche ai soldini di Cristoforo Moro, così, come pare, fu lui ad incidere il busto del Tron. Ma subito dopo: "I signori tiranni si mettono in medalia e non i cavi de repubblica" gli oltranzisti e più ortodossi senatori repubblicani, l'ebbero vinta e... mai più ritratto venne inserito su una moneta veneziana. C'è qualche cosa che non torna... e l'ho scritto nel mio pezzo relativo ai ducati d'oro (poi zecchini); lo ripropongo: .....Ho accennato alla possibilità che taluni visi dei Dogi impressi sugli zecchini, siano stranamente somiglianti alle rappresentazioni che degli stessi conosciamo tramite dipinti e disegni. E’ una ipotesi più che realistica, se ricordiamo quanto scrive Marin Sanudo nei suoi “Diarii” riferendosi alla elezione del Doge Antonio Grimani (1521 – 1523): "Fo subito, per la Signoria, mandato a dir in Zecha bateseno monede col nome ANTONIO GRIMANI DOXE, videlicet da 16, 8 e 4 soldi; et cussì fo batuto ducati 300. Era a la cassa Masser a la moneda di l'arzento sier Vincenzo Orio qu. sier Zuane. Fo batudo etiam ducati da uno e da mezo nuovi zercha ducati 200. Le stampe erano fate, manchava le letere e la testa a far, e le monede batude, né mancava si non stampar; fo fato la Bolla di piombo"…… Perché attendere l’elezione del Doge per stampare oltre alle “letere” del suo nome anche la “testa”? Certo non è un vero ritratto e tale eventualità è da considerarsi limitata a pochi dettagli e per pochi Dogi; ma in qualche modo la fisionomia dell'eletto doveva essere in qualche modo "ricordata"; un viso più affilato o grassoccio, una barba lunga piuttosto che un viso senza, dovevano essere peculiarità salvaguardate, pur non rinunciando a quell'anonimato formale del Doge al quale la Serenissima, in generale, derogò pochissimo... E di questo che dite? saluti luciano3 punti
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Sono sempre stato un convinto assertore dell'euro. E questa è la premessa. Ho anche tenuto corsi di formazione sull'euro ! A distanza di tempo dalla sua entrata in vigore, questa valuta continua ad avere per tutti , euro-convinti ed euro-scettici, dei vantaggi e degli svantaggi. Credo sia inutile continuare a sviscerarli uno per uno. Ciascuno di noi evidenzierà sempre e soltanto quelli che portano tornaconto alla propria ipotesi. In realtà il problema è di altra natura, ed è di natura politica. Esisteva prima del 2002 ed esiste ancora, ma in maniera più macroscopica, oggi. Vi faccio un esempio, che poi è storia. Gli Stati Uniti d'America hanno una valuta che si chiama "dollaro". Dopo la guerra di secessione nacque uno stato chiamato appunto "Stati Uniti d'America" composto da "n" Stati e rappresentati a livello interno ed internazionale da una moneta chiamata "dollaro". E questo "dollaro" è la moneta di tutta una Nazione. Esatto ! Gli Stati Uniti d'America sono una Nazione e questa Nazione è rappresentata nel mondo dal dollaro. Noi, invece, in Europa non abbiamo una Nazione. Abbiamo creato una moneta comune, l'euro, senza avere una Nazione. Ci siamo preoccupati solo dell'aspetto monetario senza pensare alla cosa più importante: l'EUROPA. Si abbiamo creato l'Unione Europea, ma questa non ha praticamente poteri. Ogni Stato membro praticamente continua ad operare come prima o quasi. Ogni Stato membro è tuttora autonomo e indipendente. Se c'è qualcosa che non gli va può tranquillamente continuare a non applicare quello che viene deciso a livello comunitario. Si. Abbiamo l'euro, ma non abbiamo l'Europa. Questo è il male dell'euro. L'Europa è un insieme di Stati in cui ognuno pensa esclusivamente ai propri interessi, e come sempre, da che mondo è mondo, chi al momento è più forte cerca di imporre il suo volere sugli altri. Certo, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda,.....; hanno i loro problemi. E nessuno lo mette in dubbio. Ma come vediamo, continuiamo a parlare di singoli Stati e mai di un solo Stato, l'Europa. Non dimentichiamo che anni addietro la Germania ebbe dei problemi, ma nessuno disse niente. La Francia ha grossi problemi, ma nessuno dice niente. L'Olanda ha problemi, ma nessuno dice niente. La Slovenia ha grossissimi problemi, e solo pochi ne parlano: La stessa Germania che ha un rapporto debito/pil molto più basso di quello italiano ha un debito pubblico che supera i 3 mila miliardi di euro (quello dell'Italia è di poco superiore ai 2.000 miliardi). Mi fermo qui, perché sarebbe necessario un intero trattato per evidenziare tutte le varie problematiche, ed un forum, come è stato già evidenziato, non è il luogo più idoneo per discuterne. Chiudo dicendo semplicemente che prima di fare l'euro avremmo dovuto fare l'Europa, ed invece abbiamo fatto esattamente il contrario con tutto quello che ne comporta e ne comporterà sino a quanto non sarà fatta l'Europa (se ci riusciranno).3 punti
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quanti di questi hanno piacere o interesse che l europa sia forte?Sent from my GT-S5570I using Lamoneta.it Forum mobile app3 punti
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A beneficio di tutti, vi informo di aver scritto a Tradart circa i miei convincimenti. Ho ricevuto risposta di apprezzamenti e di ringrazimenti visto che il titolare dopo ulteriori analisi incrociate e passaggi bibliografici (Jenkins - Coinage of Gela etc....) ha riconosciuto corretta e fondata la mia tesi. Mi ha detto che sottoporrà il pezzo alla IAPN "for verification", in modo poi da restituire la patacca a Hirsch ed ottenere indietro i soldi spesi. Mi farà sapere il verdetto finale e ve ne farò omaggio. Odisseo3 punti
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beh, non è che non si possa ribattere a quello che dici o che dico io... Nello specifico, penso esattamente il contrario "Forse è stata la scarsa informazione e la scarsa conoscenza dell'argomento a far si che molti, credano ancora che l'Euro sia un toccasana." Secondo me, invece, è proprio il contrario. "In Italia, il costo del lavoro è molto più elevato che in qualsiasi altro paese industrializzato perchè l'automazione che abbatte i costi di produzione, da noi è su livelli scadenti." E non sarebbe il caso di intervenire su questo e non sulla valuta? Una svalutazione competitiva distrugge il tessuto produttivo, puntando esclusivamente sulla concorrenza di prezzi, anzichè di qualità. Chi ha detto che non possiamo reggere il confronto con la qualità di altri paesi. Chi ha detto che non si può fare formazione professionale? certo, un lavoratore poco qualificato costa meno e una certa parte più miope classe imprenditoriale punta a ridurre i costi e non a migliorare la qualità. Il fatto che abbiamo un'evasione fiscale molto più alta di quella tedesca si traduce anche in imposte più alte. Sarà colpa dell'Euro? Mi sa tanto di no e mi sa tanto che questo sia il problema principale del nostro paese3 punti
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La Dacia fu l' ultima provincia annessa all' Impero romano e la prima ad essere evacuata . Tralasciando la storia della Dacia prima dei contatti con i Romani , che ci porterebbe troppo lontano nel tempo e allungando troppo di pari passo il tema del post , ci limitiamo a rievocare brevemente i primi contatti avvenuti tra i due popoli . Nell'anno 48 a.C. avvenne il primo contatto tra Romani e Daci , fu un contatto di alleanza e di non belligeranza tra Burebista con Pompeo e Cesare , in seguito a questa alleanza , il Daco Burebista stava iniziando la conquista di tutta la Dacia , ma nel 44 , lo stesso anno in cui fu ucciso Cesare , anche Burebista fu assassinato e la conquista si arresto' . Nell' arco di tempo tra il 43 e il 30 a.C. capi Daci presero parte , come alleati dell' uno o dell' altro , alla guerra civile tra Ottaviano ed Antonio ; quando Ottaviano Augusto divento' unico Cesare concluse con i Daci trattati politici vantaggiosi per Roma . Questa situazione rimase abbastanza stabile , tranne brevi intervalli di scaramucce piu' o meno gravi avvenute sotto Nerone , fino all' epoca di Vespasiano quando si decise di fortificare la linea del Danubio antistante la Dacia per evitare sconfinamenti militari dei Daci in Mesia . Comunque la Dacia era ormai diventata uno stato unitario con capitale Sarmizegetusa , un grosso oppidum arroccato nelle montagne della Transilvania . Quando a Roma sali' al potere Domiziano della dinastia Flavia , la Dacia era diventata ormai un potente stato unitario e una minaccia per gli interessi romani nel basso Danubio e nei Balcani . Con Domiziano ebbero inizio vere e proprie guerre , sfavorevoli ai Romani , prima l' esercito provinciale comandato da Oppio Sabino fu sconfitto e Sabino perse la vita , successivamente quando il Prefetto del Pretorio , Cornelio Fusco entro' con il suo esercito in Dacia per vendicare la precedente sconfitta subita da Oppio Sabino , venne anch'esso sconfitto dal famoso Decebalo , che combattera' poi contro Traiano , perdendo Fusco due legioni , la V Alaudae e la XXI Rapax , che scompaiono dall' elenco delle Legioni ; solo l' anno dopo i Romani con Tettio Giuliano ottengono una prima , ma sanguinosa , vittoria a Tapae , localita' poco dopo nell' entroterra passate le Porte di Ferro sul Danubio , ma una difficile guerra scoppiata contro i Marcomanni , forse sobillata da Decebalo , costrinse Domiziano , ingiustamente accusato dalla storia , a concludere con Decebalo una pace sconveniente per gli interessi romani , cosi' la Dacia rimase fino a Traiano una spina nel fianco nei Balcani dei Romani . Con Traiano inizia la conquista definitiva della Dacia a provincia romana a seguito due lunghe e difficili guerre , durate dal 101 al 102 e la seconda conclusiva dal 105 al 106 ; cosa spinse Traiano a risolvere definitivamente il problema daco ? sicuramente il primo motivo fu strategico , occorreva risolvere il problema delle continue incursioni dei Daci all' interno del confine del Danubio , secondo , Roma aveva bisogno delle ricchezze dei Daci , in particolare delle miniere di oro e argento che erano famose in Dacia per ricchezza e numero , terzo , Traiano era un Imperatore che amava la gloria e la guerra di conquista , conquiste territoriali ormai ferme dall' epoca di Augusto . Concludendo questo prologo , dal 106 la Dacia divenne una provincia romana e fu presidiata inizialmente da due Legioni , la XIII Gemina con sede ad Apulum e la IV Flavia con sede a Berzobis , successivamente vi giunse una terza legione , la I Adiutrix , seguite poi da civili Italici che vi portarono usi , costumi e soprattutto la lingua latina in questo estremo confine nord orientale dell' Impero romano ; responsabile della provincia , era un Governatore consolare . Dall' epoca di Traiano la Dacia ebbe un grande incremento economico , demografico , culturale , vi fiori' la civiltà latina e gli antichi Daci ormai romanizzati per cultura e per matrimoni misti , furono poi orgogliosi dell' appartenenza all' Impero romano , tanto che quando Roma abbandono' la Dacia , questa rimase sempre un' isola di romanita' dentro un mondo barbaro . Saltiamo ora all' epoca di Aureliano ; specifichiamo che la Dacia romana non era tutta la odierna Romania , il territorio occupato da Roma ne era circa la meta' , circoscritto tra i Monti della Transilvania e i Monti Carpazi nord orientali , lasciando fuori le grandi pianure europee ; perché Roma o forse fu una decisione di Aureliano , ad un certo punto decise di abbandonare la Dacia ? fu un errore strategico ? sembra da brevi allusioni delle fonti storiche che la decisione o l'effettivo abbandono avvenne gia' all'epoca di Gallieno , comunque fino al 260 la Dacia era in mano all' Impero , Claudio II e lo stesso Aureliano tentarono in tutti modi di tenere la provincia ma per motivi storici poco noti Aureliano ritiro' tutte le truppe esistenti in Dacia , si data approssimativamente questa data di abbandono militare al 271 ; sicuramente molta della popolazione di Italici e dacoitalici , ormai li residenti da oltre 160 anni , non segui' le truppe in ritirata , ma rimase e tramite loro si mantenne in territorio ormai barbarizzato quell' isola di latinita' che sussiste ancora oggi nella lingua rumena . Non sapremo mai probabilmente il motivo o i motivi che indussero Aureliano ad abbandonare la Dacia , si puo' ipotizzare che le due legioni li residenti al suo tempo , la antica XIII Gemina e la V Macedonica , servissero per la guerra contro Zenobia regina di Palmira o contro gli Alemanni che nella loro invasione dell' Impero giunsero in Italia fino a Fano , oppure per la guerra contro Tetrico che reggeva la parte occidentale dell' Impero , probabilmente capi' che una volta ritirate le Legioni dalla Dacia , non era piu' possibile ricondurle in zona ; certamente fu una decisione sofferta ma che porto' due gravi conseguenze per l' impero , una militare e strategica , era sparita per sempre una spina nei fianchi delle popolazioni barbariche europee , nord orientali e nord occidentali , che tenevano in soggezione eventuali sconfinamenti dei barbari , ed inoltre avrebbero potuto difendere meglio i confini del basso ed alto Danubio , rimandando forse di molto o addirittura impedendo il futuro sfondamento del confine romano danubiano ; l' altro fu un motivo economico , Roma perse per sempre un forte reddito economico dovuto al mancato sfruttamento delle ricche miniere d' oro e di argento della Dacia , che provoco' una crisi economica dovuta alla penuria dei due metalli . E' facile per noi moderni analizzare e criticare particolari eventi storici della storia romana , certamente in queste analisi non conosciamo i particolari che indussero a certe decisioni , forse non poterono prevederne le conseguenze , e se le previdero , non poterono per fatti o situazioni che non conosciamo completamente , evitarle . Sotto la cartina della Dacia romana , in tratteggio i confini e il famoso Trofeo di Adamclisi eretto , sembra , da Traiano per onorare i numerosi caduti romani nel corso delle due guerre daciche , e' una parziale ricostruzione dell' originale le cui misure dovevano essere circa 32 metri di altezza e 30 metri di diametro del tamburo di base .2 punti
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Agli euroscettici vorrei proiettare la realtà se per sciagura uscissimo dalla moneta unica, per fortuna non è possibile, nemmeno come ipotesi.2 punti
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Luke-idk ha pienamente ragione. Con l'uscita dall'Euro i mutui variabili andrebbero alle stelle. Le banche, non ricevendo più le rate, diventerebbero proprietarie di case che non varrebbero più niente. Andrebbe in crisi l'intero sistema finanziario italiano. Seconda cosa su cui ha ragione è il costo dell'energia. Se tornassimo alla lira i produttori di petrolio e gas sicuramente non accetterebbero la lira in pagamento, ma ci chiederebbero Euro. E così, dopo essere usciti dall'Euro torniamo dai tedeschi per comprarli. A quanto ce li venderanno..? Arka2 punti
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Quello di re del Lombardo-Veneto era uno dei tanti titoli di Francesco I. La leggenda completa dice Francesco I imperatore d'Austria, re di Ungheria, Boemia, Lombardia e Veneto, Galizia, Lodomiria, Illiria, arciduca d'Austria. Poteva circolare in tutto l'impero, ma era nelle zecche di Milano e Venezia che venivano coniate le monete destinate in primo luogo alla Lombardia e al Veneto. Esse si caratterizzano per diversi pesi e per la presenza della corona d'Italia (la corona ferrea) sopra lo scudetto che si trova sul petto dell'aquila. Queste ultime sono le "vere" monete del Lombardo-Veneto. Questa, coniata per l'Ungheria e se proprio per gli stati ereditari asburgici, per me sta meglio tra le monete estere.2 punti
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Ecco una Beata Vergine politica. Infatti ha il Bimbo sulle ginocchia, ma questi, anzichè verso la madre, è rivolto verso verso il doge... Arka2 punti
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Tanto per sorridere un po': "Gli economisti sono dei chirurghi che posseggono un ottimo scalpello e un bisturi sbrecciato: lavorano a meraviglia sul morto e martirizzano il vivo." Nicolas de Chamfort2 punti
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Carissim* vi volevo segnalare che il 28 febbraio prossimo venturo si terrà a Pisa una conferenza nella quale saranno presentati i due chioschi informatici touch-screen tutti dedicati alle monete che abbiamo predisposto sia al Museo di Palazzo Blu che, adesso, anche al Museo Nazionale di San Matteo, entrambi in centro città Pisa. Per chi non lo sapesse, la particolarità di questi dispositivi è quella di mostrare le monete non solo sulle due facce ed ingrandite, ma con la possibilità al tocco dello schermo di cambiare l'incidenza della luce in tutte le direzioni possibili, e dunque di poter evidenziare meglio piccoli particolari o la stessa superficie del metallo. Inoltre, attraverso degli hotspots, c'è la possibilità delle informazioni su alcuni aspetti particolari delle monete e fare raffronti iconografici etc... L'altra cosa positiva è che presto i contenuti di questi dispositivi saranno messi anche in rete e si potranno navigare sul web. Infatti anche il software che consente di ottenere il cambio di direzione della luce sull'immagine è OS/FS e scaricabile gratuitamente dalla rete. Ovviamente per visualizzare al meglio queste che sono immagini ad alta definizione ci vorrà una connessione decorosa. Oltre alla conferenza sarà possibile visitare sia il recente allestimento con l'esposizione di monete a Palazzo Blu (soprattutto monete anrche con preponderanza delle romane, sia repubblicane che di età imperiale), sia la nuova esposizione di pezzi numismatici scelti del Museo di San Matteo (in prevalenza monete toscane, medievali e di età moderna). Spero dunque che qualcuno di voi tra i meno lontani possa essere presente: io sarò a disposizione per l'illustrazione delle due esposizioni nella prima parte del pomeriggio, a partire dalle 15,00 fino alle 16,30, a seconda delle eventuali richieste che mi perverranno o attraverso questa discussione o per MP, mentre dopo le 17,00 vi aspetto alla conferenza a più voci che si terrà a Palazzo Blu. Se avete necessità di altre informazioni, fatemi sapere che vedrò di darvi le delucidazioni possibili. Un saluto a tutt* MB Programma Scoprire le monete antiche_1.pdf1 punto
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Carissimi da quel che vedo mi sembra proprio che non vi sia un problema di ritocchi, in quanto all'interno dei " solchi" la cristallizzazione a reticolo sembra proprio continuare bellamente. Se fosse un problema di ritocco moderno le tracce della reticolatura sarebbero le prime a sparire, schiacciate e deformate. Ritengo sia, più banalmente, un effetto del metodo costruttivo-incisorio del conio. Cordialmente, Enrico1 punto
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Ti prego, evita il linguaggio da SMS con quelle k. Se non erro è anche vietato da regolamento, e se non lo fosse entra in gioco la morale.1 punto
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bene Paperone de Paperoni io e Cembruno li abbiamo acquistati assieme dalla medesima persona a Biella :hi: ti ricordi Brunoooooo :blum: Pacchiega1 punto
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concordo con @@eliodoro Lyons RIC 115 Sear'88 #4021 Magnentius AE Centenionalis. Struck 350-351 AD. D N MAGNENTIVS P F AVG, bare-headed, draped & cuirassed bust right; A behind head / GLORIA ROMANORVM, emperor galloping right (no shield) spearing fallen enemy, RPLG in ex. RIC 115, Cohen 20. Text1 punto
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Se non è un sito commerciale non credo ci siano problemi, vediamo che dice @@incuso a tal proposito...così non sbagliamo.1 punto
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Bel commento @@Scudo86, vittoria meritata! Anche io avevo votato la 5 vaticana, ma l'avevo preferita alla 2 euro solo perché piú bella. Più o meno concordo con le scelte degli utenti riguardanti gli altri Oscar, l'unica che non mi convince é l'eurotapiro dato al Boccaccio, che personalmente non trovo cosí brutta.1 punto
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Oggi desidero condividere con voi la riesumazione dal dimenticatoio di una medaglia molto particolare, in alcune documentazioni in mio possesso sono emerse notizie sulle "medaglie miracolose" distribuite dal re Ferdinando II di Borbone ai suoi soldati. La medaglia che allego nelle immagini potrebbe essere proprio una di queste ma nel registro della zecca risultano in verità esemplari analoghi datati 1844, 1855 e 1859 e firmati da un noto incisore della zecca di Napoli, mentre in questa non vi è la data e il nome di questo noto incisore. La "medaglia miracolosa" trae il nome da una tradizionale medaglia francese diffusa poi in tutta Europa dopo il terzo decennio dell'800, ancora oggi si conia questo genere di medaglia http://it.wikipedia.org/wiki/Medaglia_miracolosa e come già accennato, questa in allegato potrebbe risalire proprio alla metà dell'800, la firma OLIVIERI riconduce la coniazione alle officine gestite dai coniatori ed incisori Olivieri di Napoli tra il 1840 e il 1908. Qualcuno di voi ha notizie sulle medaglie borboniche riportate in questo registro? Grazie @@fabio22 @@renzo1940 @@borghobaffo1 punto
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@@Troler La tua e' una bella collezione e anche ben ordinata. Non sarei cosi rigido nella classificazione perché se le conservi in vassoio sai quante volte le cambierai di posto. Le monete che ho in vassoio sono messe sopra un cartoncino tipo quelli segnaprezzo che usano i commercianti con una breve descrizione. Buona collezione Rino1 punto
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Scusate l'ignoranza ma cosa c'entra la cerimonia di canonizzazione con la numismatica ?1 punto
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..Gli hai fatto il lifting?..... ora è leggibile.... ebbene si ... è Marino Grimani 89° Doge 1595-16051 punto
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Taglio: 50c Nazione: San Marino Anno: 2006 Tiratura: 193.880 Condizioni: BB Città: Bergamo Taglio: 50c Nazione: Vaticano Anno: 2013 Tiratura: 238.000 (parziale) Condizioni: Spl Città: Bergamo1 punto
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Sì direi che è puntiforme...E' proprio il caso di dire puntiforme, apollonia.... ;) Tuttavia ho notato come gli assi della 3747 sono solo a ore 12, mentre la 3746 ha diverse angolazioni possibili. Il punto all'interno del simbolo racchiuso nella corona d'alloro non è comunque così visibilissimo nella P.3747. Ossia, se uno non lo sa potrebbe anche non accorgersene.1 punto
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@@Troler Tutti abbiam iniziato così in fin dei conti , poche monete , magari con grande valore affettivo , valore che ha poi acceso la miccia per questa nostra passione . Io ho iniziato con un cumulo di monete europee di poco valore e una 10 centesimi 1867 , monete raccolte da mio nonno , durante gli anni , emigrato in Germania negli anni difficili . Io personalmente preferisco collezionare monete in fogli trasparenti , in modo tale da lasciare facilmente spazi liberi e magari aggiungere altri fogli qualora le monete dovessero aumentare , il tutto poi in poco spazio raccolto in vari raccoglitori , non ti nascondo che vorrei acquistare dei vassoi con inserti in legno , per impreziosire la mia raccolta del regno , però sorge il problema , dove posiziono le periziate , gli scudi e le monete di diverso diametro ? Ci vorrebbero tantissimi vassoi . . . Comunque come ti hanno già detto vedrai che la tua collezione crescerà sempre più , l'importante sarà alimentare la passione che ci accomuna :good:1 punto
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Altra moneta ungherese della zecca di Kremnitz Leopoldo I XV Kreuzer 16791 punto
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Io non ho nulla contro la moneta unica...era sicuramente un'opportunità. Per come è stata gestita in Italia è diventata una catastrofe....gli stipendi son rimasti lì a fronte di raddoppi in alcuni casi dei prezzi/costi della vita. quindi la colpa non è dell'euro in se ma di chi doveva controllare e bla bla bla...chi doveva controllare era al governo...ma al governo ce l'abbiam messo noi....QUINDI LA COLPA è NOSTRA :D marco1 punto
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Vorrei sapere se conoscete il valore di questa medaglia r3 in argento in confezione originale . GRAZIE ! Sent from my GT-I9205 using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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Una Beata Vergine orante in stile bizantino dal Patriarcato di Aquileia... Arka1 punto
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la cristallizzazione anche parziale e il riscaldamento del Tondello per riconiare non vanno troppo d accordo mi pare1 punto
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Beh, la descrizione è più che esaustiva, e mi fa capire che nella mia collezione ci metterò anche la grecia :good:1 punto
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Ciao, ecco il link al topic di andrea7200it che aveva omaggiato tutti gli utenti del forum di un file excel molto ben fatto. Ti consiglio di consultarlo qui: http://www.lamoneta.it/topic/114140-omaggio-per-tutti-gli-utenti-di-lamoneta/ Ho provato a caricarlo, ma è troppo pesante e non me lo consente ciao fleonardi1 punto
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Credo che Luca si riferisse al mio elenco............ Ci sono tutte le monete emesse per la circolazione con tiratura fino a 500.000 pezzi, eventualmente puoi anche scaricare l'ultimo aggiornamento in pdf. http://www.lamoneta.it/topic/112817-le-circolanti-piu-rare/page-3#entry13574211 punto
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Salve! Provo a mettere un poco di nuovo in evidenza questo appuntamento (anche se mi sa che durerà per poco vista l'attività che ferve in questa sezione in questo periodo :D!) postandovi un'altra bella moneta di altra zecca toscana (e che zecca ed in quale frangente!) e permettendomi di segnalare l'evento agli utenti che dovrebbero abitare non troppo lontano, oltre a coloro che sono già in vario modo intervenuti: @@borghobaffo , @@Trinariciuto, @@Marco4x4 , @@Nippo, @@Mirko8710, @@thommys, @@Ricca81, @@vv64, @@santini, @@luc21, @R.E.IN.SENA , @cesareaugusto, @@Ciccio14, @@8073giancarlo, @@Lu.Giannoni, @@mawmaw, @@latino, @@avgvstvs, @@Ciccio14, @@ANTICOPRESIDIO, @@foglionco, @@Ricca770, @@Cippiri, @@istrice99. In attesa di vedervi in questa o in altre occasioni un caro saluto :) MB P.S.@@UmbertoI. di Napoli non c'è poco al Museo Nazionale di San Matteo e comuque sarà esposto in futuro e non in questa occasione. L'idea infatti sarebbe di fare delle esposizioni a rotazione del materiale che è molto e di qualità. Sperando però che gli appassionati apprezzino ....1 punto
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Ravviviamo un po' questa discussione dopo i numerosi ma sempre interessanti O.T. un leoncino in miniatura: Nicolò Tron Soldino in ag.0.27g In 12.3mm di diametro un minuscolo leone stralunato in moeca con tanto di vangelo borchiato, ma curiosamente circondato da una cornice quadrilobata (non ricordo che esista questo genere di rappresentazione in altre monete veneziane, ma potrei essere smentito - e lo spero - da luciano, magari qualcosa di Foscari?). Mi piace accostare queste due immagini, il leone di Tron e un particolare dei quadrilobi del palazzo ducale di Venezia, di certo anteriori ma forse ricordati dall'anonimo incisore che se li vedeva ogni mattina di fronte al luogo di lavoro.1 punto
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In Italia c'è il sequestro preventivo, poi buttate in un deposito di un museo e poi fatte sparire nel giro di qualche anno, magari sostituite con medagliette di bronzo dorato. Tutto qui. ....... e se il fortunato volesse richiedere un piccolo compenso gli si fa anche ostruzionismo con mille percorsi burocratici, alla fine ...... tra avvocati e cause si preferisce gettare la spugna e lasciare il tesoro nelle mani del più forte. :nea:1 punto
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Facciamo un accordo. Se torniamo alla lira e il mio mutuo diminuisce ti verso la differenza; se aumenta lo integri tu. Magari, facciamo lo stesso per i perezzi dei medicinali che importiamo da Germania, Regno Unito, Svizzera e Francia PS. Hai visto gli ultimi dati della bilancia commerciale? Facciamo aumentare i prezzi delle materie prime che importiamo e vediamo se la produzione aumenta (necessaria per aumentare le esportazioni perchè per esportare di più non basta usare carta straccia al posto della moneta, ma bisogna anche produrre di più). Tutti gli economisti senza interessi di parte supporterebbero te? va beh...1 punto
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@@wyverex, un consiglio, non usare MAI PIù qualunque tipo di acido, su nessuna moneta di nessun metallo, a te potrebbe sembrare di aver fagtto una buona pulizia ma non è così, hai solo sottratto alla moneta del materiale e questo non la renderà mai più pregiata e anche se la identificherai a che ti servirà se l'avrai irrimediabilmente rovinata? Q ui abbiamo una sezione sulle tecnologie e il restauro, leggila! Sulle monete si usano è vero dei prodotti chimici o delle tecniche di pulizia particolari ma bisogna prima farci tanta pratica per non rovinare i pezzi, i tuoi tondelli "molto vissuti" a questo possono servire a far prove ma non con gli acidi, per carità1 punto
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io ti posso mettere solo questa ruzzica ignobile, altro non ho repertoriato purtroppo. La Z è rovesciata, ma questo è un elemento che non mi interessa per l'autenticità, guardo le lettere soprattutto per come sono realizzate. sul lato con SMARCVS del tuo mi sembrano incerte, la M la A, la R, la C soprattutto non è come dovrebbe essere (secondo me). Stiamo sempre parlando di una foto in ogni caso, e con conservazioni così è smpre difficile dare pareri anche dal vivo. Sulle contraffazioni orientali penso sia probabile che esistano, ma questo mi da l'idea di essere qualcosa di nostrano, un tempo queste monete erano considerate parecchio rare dai collezionisti (anche adesso non sono proprio comuni eh!) e quindi anche falsificate. Mi da l'impressione che abbiano usato parecchio bulino per fare le lettere. Poi non so se sia la foto ma mi sembra un po' gonfietto, è piegato/concavo ?1 punto
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Ok, tanto per non essere accusato di reticenza... Nella vecchia discussione fu definitivamente condannato come falso l'esemplare Roma Numismatics del 2011 dallo stesso Richard Beale e, di conseguenza anche uno dei Tkalec citati...il pezzo in oggetto, fu fortemente criticato e, dal confronto con gli analoghi Jenkins fu bollato come falso da Acraf.. Che posso dire di più? che le osservazioni di Acraf sono formalmente corrette..la moneta ha delle " incongruenze" nei segni di circolazione che non sono consoni ad una moneta così , contemporaneamente, fresca e usurata...altri punti, già evidenziati da Odisseo, lasciano un po' la bocca storta...strane mancanze di definizione in particolari fondamentali in una moneta, soprattutto così ben conservata e tanti punti in cui le linee che si presumono incise in negativo sulla faccia del conio, quindi con almeno uno dei due estremi che finisce ad anglo retto, che invece " sfumano" nei piani in cui terminano o iniziano... Una "saponosità" ( che lo so che non è un termine tecnico corretto, ma è quello che rende l'impressione che fa a me) della moneta intera, in cui non si riesce a trovare un segno netto e sicuro , ma solo dei " vorrei ma non posso" che mal si adattano all'opera di un incisore che sapesse il fatto suo nella sua epoca, ma si legano meglio con una copia di un'originale o una reincisione da un modello..... Però, sono tutte impressioni...dati tecnici replicabili e verificabili ce ne sono pochi, almeno dalla foto.....in mano uno può andare a cercare altre cose che non è d'uopo qui spiegare... Con questo voglio dire che anche io mi metto dalla parte di chi non la comprerebbe e non ne consiglierebbe l'acquisto a occhi chiusi...ma una percentuale di incertezza trovo che sia giusto lasciarla in ogni caso, visto il supporto che stiamo analizzando che è solo virtuale...1 punto
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Si può dire di più: databile tra il 1382 ed il 1447: soltanto in questo periodo, sotto i dogi Antonio Venier (1382-1400), Michele Steno (1400-1413), Tomaso Mocenigo (1414-1423), e prima parte del dogado di Francesco Foscari (1423-1457) fino al 1447, i denaretti veneziani presentano quella fattura quasi illeggibile. Per chi ha in mano la moneta, le legende possibili, nella parte convessa, sono +ANT.VE.DVX, +TO.(o TOM.)MO.DVX, +MI.STE.DVX, +FRA.FO.(o FOS.)DVX; al rovescio sempre +S.MARCVS (oppure, come forse in questo caso, l'immagine incusa dell'altra faccia). Cari saluti, Andreas1 punto
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Caro Acraf, non ne penso nulla...non è il mio campo , come ben sai, quindi qualunque valutazione possa dare è ancora meno fondata delle vostre che siete specialisti del settore. Non ho risposto nella vecchia discussione per lo stesso motivo per cui non lo faccio in questa...non ne so abbastanza e non ho visto la moneta sotto un microscopio( visione con cui , forse, qualche opinione me la sarei anche potuta fare) quindi, dato che per il gusto di rispondere non rientra nei miei schemi, mi astengo, proprio come ho fatto allora. Il fatto che ci sia stata questa altalena di presentazioni e ritiri, non depone molto a favore, ma neanche è una pregiudiziale assoluta, anche perché di monete giudicate affrettatamente false e poi , una volta riesaminate, accertate come invece autentiche, è lastricata la numismatica pratica...lo stesso vale per la situazione contraria... Troviamo un clone, un errore sicuramente attribuibile all'uso di una tecnologia incompatibile, una componente della lega impossibile per l'epoca, insomma qualcosa di solido e fondante e i dubbi spariranno...fino a quel momento, però, è imperativo l'uso del condizionale, secondo me....poi magari sono troppo prudente ( oppure sono "troppo vecchio", come mi ha accusato di essere un giovane "cretinetti qualunque", qui sul forum...)1 punto
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Buona sera al forum... così, tanto per...rinvigorire la discussione, secondo gli esperti, ed anche ovviamente per chi è alle "prime armi" o si occupa di altri aspetti della monetazione ed esperto tecnico non è, l'abrasione provocata ad esempio dalla sabbia rimossa dalle onde su di una moneta accidentalmente caduta sul fondo del mare, tanti secoli fa, può provocare un ritardo nella formazione della patina, per un effetto...diciamo di lucidatura, ovvero la rinforza là dove i granellini di sabbia, smerigliando la superficie hanno creato delle rugosità? Amedeo ed io stiamo procedendo con una sperimentazione in tal senso; ma i tempi sono lunghi, si ipotizzano mesi ci farebbe pertanto piacere sentire la voce del forum sui risultati che presumibilmente andremo a verificare: una testa è una testa. due sono già qualcosa di più; ma un Forum che ragiona...è un "Universo" da cui ci attendiamo di sentire la voce....ovviamente chi vuole unirsi a noi in questa piccola ricerca è più che bene accetto. Un grazie anticipato per la vostra disponibilità ed un saluto da nonno Cesare e penso anche da nonno Amedeo che sicuramente ci leggerà1 punto
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Beh a me la discussione, accademica o da bar che fosse, interessa(va). Invece mi tocca leggere di gente che litiga in pubblico invece che via mp. Direi che i curatori e gli admin ci sono per qualcosa, fate le segnalazioni se qualcosa non vi quadra. Tra l'altro non si capisce nemmeno per cosa state litigando. Forse per capirlo dovrei rileggere tutto molto attentamente ma mi sa che non ho mica tanta voglia :P1 punto
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In realta' avevo sentito di gente che ripatinava monete di bronzo o rame con terra frammista a stallatico di cavallo. Si diceva che poi le patine erano molto belle, non so pero' se le monete poi le dovevano anche profumare. :P1 punto
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Tribolare significa trebbiare, battere il grano, e poi premere, pressare. Tribulum è la trebbia (da una radice indoeuropea TRE-TRI, col significato di battere, premere + la desinenza -BULUM che è propria dei sostantivi verbali indicanti strumento). Da questa origine viene il termine tribolazione, nel senso di afflizione, tormento (dies tribulazionis è il giorno del giudizio universale). Qui probabilmente entra in gioco anche un altro termine simile ma di differente origine, ovvero TRIBOLO, tribulus in latino dal greco tribolos, da TRI- (tre) e -BOLOS (qui nel significato di punta).Il tribolo, oltre che indicare futti spinosi di piante (come il cardo), indicava una palla di ferro con tre punte ( poi in ulteriori modifiche belliche saranno quattro punte) gettata nel terreno per ostacolare la cavalleria nemica. Questo termine che indica una cosa spinosa ha accentuato probabilmente il significato "oppressivo" di TRIBOLAZIONE. Chiedo scusa, mala domanda di Stefano ha stimolato la mia passione per l'etimologia, anche se il tutto non centra niente con questa bella moneta.1 punto
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