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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/20/14 in tutte le aree

  1. Sei arrivato terzo a Sochi 2014 ? :rofl: :rofl: PS Scusate la battutaccia OT, mi è proprio venuta spontanea dal cuore ;-)
    5 punti
  2. E' uscito il nuovo numero del Bollettino del Circolo Numismatico di Beinasco https://drive.google.com/file/d/0B-RR8l00j9GVcFl2OFZzMkZIbHM/edit?usp=sharing
    4 punti
  3. Non voglio lasciare sola la medaglia postata da Giancarlo, questa medaglia aveva concorso ne " La più bella del 2013 " sicuramente in questa discussione sarà più apprezzata.
    4 punti
  4. Emissione "congiunta" in argento di Polonia ed Ucraina Mezza moneta per ogni nazione :D 2012 Per la Polonia 10 Zloty Per l'Ucraina 10 Hryvnia
    2 punti
  5. Direi per la mano che indica 1 o 2!
    2 punti
  6. La monetazione Pontificia di rame del XIX secolo è decisamente poco conosciuta e poco studiata, e quasi certamente il grado di rarità di molte monete, così come riportato nei cataloghi, non è corretto. Ciò vale in particolare per la zecca di Bologna. Queste monete appaiono piuttosto raramente in asta e non è chiaro se per effettiva rarità (al tempo furono coniate in centinaia di migliaia di esemplari ma, periodicamente, ritirate in dipendenza del valore dell'intrinseco del rame) o perchè considerate (a torto) figlie di un "dio minore". Il mezzo Baiocco di Gregorio XVI, primo periodo di monetazione (ante 1835) è riportato per i seguenti anni e gradi di rarità per la zecca di Bologna: Pagani D’Incerti Gigante Montenegro 1832 - anno II R2 R3 R2 R2 1832 - anno III R R2 C R 1833 - anno III C NC C C 1834 - anno IV C NC C C A mia conoscenza non vi sono mezzi baiocchi 1832 esitati in asta, perlomeno negli ultimi anni. Non figurano neppure nei cataloghi delle più importanti collezioni di monete Pontificie. Il CNI li censisce e riporta il tipo 1832-III come presente nella collezione reale. Effettivamente l'esemplare esiste, e può essere esaminato tramite la banca dati Iuno Moneta. Secondo alcune notizie ancora inedite questi mezzi baiocchi furono coniati a partire dalla seconda metà del 1833, dunque tutti gli esemplari con data 1832 sarebbero anacronistici. Se dovessi in questo momento stimare il loro grado di rarità mi vedrei in linea con chi considera il 1832 almeno rarissimo, mentre considererei il 1833 raro e il 1834 molto raro. Chiedo ai lamonetiani interessati allo stato pontificio se abbiano notizia di mezzi baiocchi 1832 (II e III) passati in asta o, addirittura, se figurino nelle loro collezioni. Grazie a chi potrà fornirmi qualche informazione. :) (sotto: un raro mezzo baiocco 1833-III passato in asta M&M nel 2008)
    2 punti
  7. Grazie Monbalda Concordo in linea di massima. Sopra infatti ho parlato di scambi commerciali come un'ipotesi per giustificare tale numerario di valore cosi ingente, oppure la necssità di formulare ipotesi alternative tra cui quella per la necessità di pagamenti non necessariamente legati a scambi commerciali (case, terreni, imposte, soldatesche etc.) . Importante sicuramente sarebbe conoscere se i contesti di ritrovamento siano di natura sepolcrale o se invece legati a insediamenti di culto. In ciascuno dei due casi la lettura del fenomeno assumerebbe una connotazione ben specifica. Quello che rilevo è che i rinvenimenti dei tremissi sono per lo piu' (ma non esclusivamente) di emissioni dell'VIII secolo piuttosto che precdenti. Emissioni che peraltro sono assai piu' rare di quelle del VII, come quantitativi a noi pervenuti. Per questo motivo va ricercata una psiegazione dell'addensamento di questo materiale nelle due isole (mentre ad esempio non ritroviamo la presenza di tali rarissime emissioni in altre regioni, limitrofe alla Toscana). I tremissi di Carlo Magno per lUcca, i tremissi di Desiderio, i tremissi con monogramma della città sono tutte emissioni molto piu' rare di quelle del VII secolo e guarda caso tra Sardegna e Corsica abbiamo una forte presenza di queste emissioni nei ritrovamenti delle due isole a confronto con il materiale conosciuto per le altre provenienze continentali. Questo è un elemento che indubbiamente merita ulteriori indagini.
    2 punti
  8. Caro @@numa numa, quando hai tempo fai una ricerca in merito, perché già in rete si trova abbastanza materiale 1) http://www.legifrance.gouv.fr/affichCode.do?cidTexte=LEGITEXT000006074236 ; 2) http://www.la-detection.com/loi.htm Per il resto non aggiungo nulla, tanto il mio pensiero penso che sia noto a tutti gli amici del forum compresi i còrsi, con i quali abbiamo parlato a lungo di certi argomenti, e che saluto caramente. Certo, questo genere di materiali come ho detto anche in precedenza andrebbe fatto emergere tutto e mappato. Solo dopo si potrebbero fare considerazioni sensate dal punto di vista storico. Attenzione per ciò prima parlare di "forti" scambi commerciali in questo periodo sulla base di alcuni tremissi noti in più (ci sembrano forse molti perché in terraferma non ci sono stati ritrovamenti recenti ma i nuovi pezzi non sono tantissimi, mi pare). Ci sono centinaia e centinaia di pagine e di numerose ipotesi sul tema delle relazioni commerciali marittime mediterranee e tirreniche nell'alto medioevo, ovvero sui periodi di presenza o assenza e, soprattutto, sul loro carattere, così come sul carattere delle relazioni dei Longobardi di Lucca e anche di Pisa con la Sardegna e la Corsica, con anche differenze rilevanti tra VII e VIII secolo. A chi interessasse poi posso segnalare della bibliografia in merito, visto che ne ho fatto qualche studio anche io direttamente. E anche se le monete sono una fonte importante, non vanno considerate da sole per poter parlare di commerci, ma insieme ad altri indicatori senz'altro legati più esclusivamente a relazioni di questo tipo come, ad esempio, le ceramiche sia da mensa che da trasporto e fino al VII secolo anche il vasellame vitreo. Quando sono noti i contesti di ritrovamento di questo genere di monete, poi sappiamo in effetti che si trattava spesso di moneta in contesto tombale o in piccoli ripostigli magari vicino alle chiese et similia, anche in zone molto interne delle isole, legate in qualche modo al processo di cristianizzazione che - soprattutto in Corsica - si conclude tardivamente proprio in epoca longobarda. Altro aspetto è quello delle acquisizioni fondiarie. Potrebbero per ciò esservi arrivati per vari motivi sui quali è necessario riflettere bene conoscendo molti aspetti di quel contesto storico. Quanto ai possibili beni che si potevano acquistare in queste isole fin dall'alto medioevo, ad esempio, tra gli studi più recenti come quello di Mc Cormick (in realtà la versione originale in inglese è del 2000 ormai), che @@Andreas conosce sicuramente, hanno sottolineato anche l'importanza del commercio di schiavi rispetto a beni maggiormente considerati dalla tradizione storiografica. A Pisa ancora nei secoli XI e XII sono citati a servizio nelle case oppure tra i beni venduti dai mercanti pisani e genovesi schiavi e soprattutto schiave còrsi/e. Un caro saluto a tutt* MB
    2 punti
  9. Notevole anche il mezzo filippo Giancarlo, abbiamo ora la serie quasi completa, in particolare quattro filippi splendidi da commentare e comunque vedere insieme, mi incuriosisce anche la medaglia che poi ci presenta un bel ritratto di Filippo V col REX CATHOLICVS e l'iscrizione che ci presenta un aspetto che mi sembra interessante e che mi piacerebbe capire meglio....chissà se riusciamo a scoprirlo meglio.... Vorrei per il momento complimentarmi con chi ha partecipato e partecipa con tanto entusiasmo, passione e voglia di divulgazione, vi fa grande merito, qui abbiamo un grande poker di Filippi di quattro diversi collezionisti, che poi sono gli attori, io li chiamo così, però è bello sapere che dietro noi ci sono tanti che leggono, imparano e magari un giorno saranno loro a divulgare e far conoscere, quindi a prima vista potrebbe essere un atto un po' fine a sé stesso, in realtà io sono convinto che trascini e possa far nascere nuove passioni e nuovi collezionisti, una discussione così potrà essere letta domani, tra un anno, tre anni....stasera sono filosofico, qualche volta è anche giusto esserlo un po'.....ovviamente chi vuole commentare ....ora le carte, quattrini a parte, sono sul tavolo e ripeto anche la medaglia può meritare ancora qualche riflessione..... Mario
    2 punti
  10. Vi segnalo un passaggio in asta 60 Varesi, ed inoltre vi allego il mio esemplare . Vi sarei grato se riusciste a darmi una quotazione monetaria dell'esemplare postato.
    2 punti
  11. Il più bello che ho avuto in mano! In foto non sembrava cosi e le mie foto non danno la piena giustizia che merita ma da alcuni punti cruciali di questa tipologia si dovrebbe capire la sua conservazione reale,forse. Il contorno è quello che mi ha lasciato a bocca aperta,praticamente quasi perfetto rigato obliquamente e rialzato,non ci sono colpi o graffi. Chiaramente è un conio a fusione quindi si deve guardare in un'altro modo. Peso gr.12,58 Diametro mm.29,4 Fate voi!
    1 punto
  12. Mi sono imbattuto recentemente in questo interessante soldo di Ranuccio I Farnese (1592 – 1622) della zecca di Piacenza. Con queste caratteristiche, il soldo piacentino fu coniato solo da Ottavio e da Ranuccio I. Al diritto è presente lo stemma Farnese e al rovescio S. Antonino a cavallo, gradiente a sinistra, con vessillo. All’esergo del rovescio possono essere presenti le iniziali del santo ( S A) oppure le iniziali dello zecchiere (AC e PC con Ottavio e VR, AP e PP con Ranuccio I). Mentre della legenda del diritto sono conosciute diverse varianti, quella del rovescio è sempre COMV(nitas) PLAC(entiae). In questo esemplare invece al rovescio si legge chiaramente: COMVN PLAC EN Al diritto un salto di conio rende la lettura della legenda molto problematica e non risolutiva: …F PLA PA DVX.…… La sua attribuzione a Ranuccio I è però confermata dalle sigle dello zecchiere che risultano essere, pur non del tutto leggibili, V R e cioè le iniziale di Vincenzo Rivalta, zecchiere dal 1589 al 1595. Inoltre in tutte le varianti conosciute di Ottavio Farnese nella legenda del diritto vi è FAR come abbreviazione di Farnesius dopo il nome del duca mentre in tutte quelle di Ranuccio I vi è una sola F, come in questo esemplare. Si potrebbe ipotizzare un falso d’epoca, ma i punzoni utilizzati (soprattutto quelli dei gigli dello stemma) mi sembrano di ottima fattura, molto diversi da quelli grossolani utilizzati per le diverse falsificazioni conosciute.
    1 punto
  13. @@denario69 L'inizio l'hai già fatto! La spettacolare medaglia che riproduce il prospetto del Duomo di Urbino, già la possiedi. La Tua medaglia è l'ultimo utilizzo fatto nel XIX secolo, del conio del dritto, della bellissima e notissima medaglia creata da Giuseppe Girometti e coniata nel 1842 per Papa Gregorio XVI. Lo stesso conio è stato riutilizzato anche nel 1930 apportando alcune modifiche in particolare alle legende. La singolarità della Tua medaglia è rappresentata dalla sua appartenenza sia alle medaglie Papali (in questo caso si può, come hai potuto vedere in catalogo ricomprenderla tra le postume di Gregorio XVI) sia alle medaglie Italiane in particolare, come si evidenzia nell'articolo del tuo link, al territorio di Orvieto. La raccolta delle medaglie Papali è una raccolta infinita (nel catalogo on-line della Numismatica Italiana sono censite quasi tutte le medaglie Papali, ad oggi sono 11800 tipologie differenti) si tratta della collezione più importante a livello storico mondiale in quanto comprende ben seicento anni ininterrotti di emissioni. Le medaglie Papali sono infatti raccolte in tutto il mondo e la loro importanza dipende anche dalla bravura degli artisti che si sono succeduti nei secoli. Le emissioni più significative e pregiate sono rappresentate dalle medaglie annuali e dalle Straordinarie ufficiali. Realizzate dai maggiori artisti e scultori di ogni epoca e che generalmente celebrano gli avvenimenti più significativi della storia mondiale o le realizzazioni artistiche più importanti e fondamentali. Le medaglie annuali rappresentano la serie più grande della storia: si tratta di un'emissione che è stata realizzata ininterrottamente (salvo rari casi) dal 1550 ad oggi. Generalmente si parte scegliendo un Pontefice o un periodo storico di riferimento...la scelta è soggettiva dipende dalle propensioni e dalla sensibilità personale.
    1 punto
  14. se aggiungiamo acido cloridrico al carbonato di rame , che è una delle componenti della patina verde,e al solfato di rame, cosa succede?...
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  15. Postiamo allora quelle che non si trovano in quel sito :) Transilvania 1 Denar in oro del 1668
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  16. Caro @jocker67 da quello che ho visto dalla foto ed ingrandendolo sul mio schermo ritengo che il pezzo sia autentico, sia stato acidato pesantemente ( probabilmente con acido cloridrico) per pulirlo da spesse incrostazioni, questo spiega il colore arancio generalizzato ( non di origine ferroso che dà colorazioni brune e nerastre a macchie) ed anche i verdini chiari e pulvurolenti che si intravedono nei fondi dei buchi della corrosione. Il prezzo mi sembra congruo e, come dice Numizmo, se lo paghi qualcosa meno è meglio ( un po' lapalissiano ma ... è così) @@eliodoro Le ribattiture delle lettere che vedi e la variabilità delle lettere ( inclinazioni, spessore etc.) direi che sono piuttosto un indizio di autenticità dell'impronta del conio, come anche quell'unione che vedi tra le due lettere penso che sia una rottura locale del conio (niente che una buona fusione non possa riprodurre, ma in questo caso mi sentirei di scartarlo). Quanto al secondo sesterzio di Nerone anche io ho avuto le stesse perplessità di @@numizmo : spiacevole e come minimo completamente lisciato sui fondi e sui rilievi, inoltre ripatinato. A questo punto, in foto, non si sa più cosa c'è realmente di vero... Cordialmente, Enrico
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  17. Grazie Giangi .. è la prima .. dopo tante monete, stavo pensando di iniziare un qualcosa soltanto ne sono completamente a digiuno, mi stavo documentando su internet .. a parte il mercato economico che non conosco, vedo che ci sono coniazioni in bronzo, argento, oro ecc ecc a diversi millesimi e con una miriade pressochè infinita di soggetti.. papali e no .. sacro e ..profano.. sto cercando di capirci qualcosa e di organizzarmi, dopo tanti anni di monete :) :D, una deviazione sulla medaglistica non mi dispiacerebbe ..Ergo donde inizio ?!?! :crazy: :pardon: :nea:
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  18. pensa che a me da più da pensare questo che quello per cui è stata avviata la discussione...
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  19. La moneta ricoperta in oro non è ufficiale ma solo opera dei privati quindi ti consiglio di non comprarla La moneta normale viene verso i 3 euro
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  20. E' impressione mia o le lettere al diritto non seguono una direzione continua, tendono ad accentrarsi all'altezza di Caesar per poi ritornare verso il bordo? Inoltre le lettere S ed A di Caesar sono unite quasi da un cordolo, altre sembrano ribattute in particolare GGERM, anche il tempio di Giano al rovescio non è ben definito. Non sono un esperto di falsi, però è una moneta da studiare con attenzione primo dell'acquisto
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  21. Splendide medaglie vediamo di Filippo V che sembra degnamente rappresentato nella medaglistica, aggiungo per rimanere sulle medaglie una tratta da Cronos 1, 2008, lotto 452, è opera di Giuseppe Vismara, medaglia in bronzo, 1701, dove abbiamo al diritto un bel ritratto di Filippo V con al rovescio una figura femminile seduta con cornucopia e caduceo ; fusione originale dell'epoca, con foro di sospensione. Medaglie che oltre a mostrare dei ritratti direi più precisi e realistici delle monete offrono anche al rovescio o figure simboliche o riferimenti a fatti importanti.
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  22. @@favaldar non credo ci sia stato un eccesso nelle parole , ho cercato dal mio canto di dimostrare con quanto ho letto l'esegesi del period in questione che , volente o nolente è divenuto storia . Il reato non è il " pubblicizzare " , poiché altrimenti anche il parlarne è reato , ma l'apologia si , e su questo sono d'accordo , come tutte le persone dotate di buon senso . Per poi terminare , sono opinioni , fra l'altro suffragate per quanto mi concerne , da fonti e testi e se , ogni discussione deve finire con " non tutto si può rispettare " e le parole che seguono , delle quali mi rifiuto profondamente di riportare , beh , a che pro parlare ? e disquisire ? . Eppure ogni tanto si sente dire "ma la storia non deve essere dimenticata" o , come si legge nel logo del sito " forum di numismatica e storia" , che differisce da paragoni privi di senso . Questi ultimi mi fanno ribbrezzo e mi offendono nella dignità , ma tanto è inutile disquisire , è tempo perso . Saluto
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  23. Direi che si tratta di un minuto di Luigi XII Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum
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  24. Bella presa....prima o poi spero di metterla pure io in collezione ancora complimenti
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  25. Piccola lezione di politichese: 1. Dal testo ministeriale si evince chiaramente che i guai sono arrivati dall'Europa. Si insiste, infatti, con i rapporti di informazione con gli Usa (paese extra Ue). Non solo: si dice: abbiamo ottemperato a una vostra richiesta!!!! ("è stata originariamente predisposta, nel corso dell’anno 2012, nel quadro delle iniziative di risposta alla richiesta di informazioni della Commissione Europea (caso EU Pilot 171/11/Taxu), relative alla non proporzionalità degli adempimenti e delle sanzioni in materia di monitoraggio fiscale, rispetto agli obiettivi di contrasto all’evasione perseguiti dall’Italia, attraverso il predetto monitoraggio. La stessa disposizione è stata introdotta nell’ordinamento soltanto il 6 agosto 2013 con la legge europea n. 97"). 2. Si lascia esplicitamente la patata bollente al prossimo governo ("per le valutazioni del prossimo Governo") ma con un indirizzo soppressivo ("una norma di abrogazione della ritenuta di cui sopra, ai fini di semplificazione.") Quel "ai fini di semplificazione" è proprio un capolavoro!
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  26. Taglio: 2€ CC Nazione: Irlanda Anno: 2009 CC Tiratura: 3.805.900 Condizioni: bb+ Città: Trieste
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  27. @@Saturno stiamo andando sulle considerazioni soggettive e personali ,e per evitare che degeneri la discussione qui mi fermo . Se il tuo pensiero è " è giusto che siano una comunità a parte con le loro ferree ed invasate leggi religiose " bene , qui termina la discussione , dato che non ha senso continuare in quando si sta su due piani diametralmente opposti . La diversità non è positiva , specialmente se ti rifiuti di comunicare con il mondo esterno e venire ghettizzato , è come dire " noi non facciamo parte del vostro mondo ma ci siamo " ; ho comunque riportato quei testi e su quelli vorrei continuare a parlare o almeno , su altri testi che possano arricchire la discussione . Un popolo che , accetta la sua ghettizzazione per la sua diversità non è vittima , ma è causa del suo male , e l'unico responsabile ( olocausto a parte ) è se stesso , ma ti riporto anche altri fatti : Il Sinedrio napoleonico di Parigi venne convocato su ordine dell'Imperatore , agli inizi del 1807 , con la seguente motivazione : cercare di rendere meno rigide le regole della comunità ebraica poiché essi si rifiutavano di comunicare con il mondo esterno al di fuori del ghetto e , rifiutavano di essere trattati come cittadini a tutti gli effetti . Ora , mi vorresti dire che una mentalità siffatta è normale ? , te fai il paragone con il popolo musulmano , ma tale popolo vive nel ghetto ? , si rifiuta di socializzare con la comunità ? ....non mi risulta . Certo , hanno il loro luogo di culto , la loro tradizione ma sono persone rispettose della fede altrui . Tanto per dire , a titolo puramente esemplificativo : nella mia città c'è una comunità musulmana , ebbene hanno tempo fa chiesto al comune il permesso di poter pregare all'aperto e lo hanno fatto nel rispetto di tutti , anzi ti dirò , lo hanno fatto alle 7 di mattina , per non disturbare . NB : il corano che ho avuto l'occasione si leggere non nega il rispetto per l'altrui religione , tutt'altro anzi ; mentre la religione ebraica è ben più intollerante sotto questo aspetto . L'odio , che ha sempre attirato la comunità ebraica , nel mero senso del termine , come abitante del ghetto , è stato dato a mio parere sulla continua tendenza non solo ad isolarsi e rifiutare di essere parte della comunità pur avendo le loro radici , ma bensì dal mestiere che si sono sempre riproposti di fare , ossia gli speculatori ; a questo punto potresti arrabbiarti , ma ti riporto uno dei tanti fatti : Berlino 1806 , l'esercito napoleonico entra in città dopo le vittorie sulla Prussia , la città è in festa ed in parte attonita alla bellezza delle uniformi della Grande Armée. La penuria di pane si comincia a sentire ( causa della guerra ) , ed , i mercanti ebraici speculano sul prezzo del pane ,e per evitare il peggio ai poveri , l'Imperatore intervenne ritassandolo . (G.Blond) Wilna 1812 : l'esercito francese è in marcia per riattraversare il Niemen ed entra , nella città di Wilna , per rifocillarsi e reiniziare la marcia .Un breve preambolo , il governo napoleonico non ha mai in alcun modo perseguitato il popolo ebraico , anzi , ha sempre cercato di trattare l'ebraico come parte del popolo , pur rispettando le sue origini ( creazione del Sinedrio 1806) , continuiamo : l'esercito arriva a Wilna , con se ha molti feriti e chiede di essere ospitato , molti sono gli affamati , senza vestiti , senza scarpe , e molti anzi troppi necessitano degli ospedali , qui segue il testo : Una folla di Francesi che non potemmo strappare dagli asili alla loro angoscia stati aperti , soccombettero alle barbarie dei cosacchi e degli Ebrei più crudeli ancora di quelli . Questi ultimi gettavano dalla finestra i loro sfortunati ospiti onde o dal freddo morissero o venissero scannati !.[....] tale era la mercede che noi avevamo accordata al popolo ebraico . Sempre nel 1492 , l'espulsione della popolazione ebraica fu motivata da mere questioni economiche Sono degli esempi , che a me bastano per capire che non è ne il popolo vittima ne il popolo eletto , certo non si può fare d'ogni erba un fascio e ce ne sono molti ben disposti e ben facenti parte alla comunità , ma molti altri e , sono la maggioranza , si ostinano a vivere nel ghetto . Ripeto : un popolo che per 400 anni viene perseguitato e , da parte della stessa Roma e mal visto , ha qualcosa che seriamente non va , non in termini di umanità , di rispetto , ma in termini di educazione religiosa . PS : a titolo personale che non deve inficiare al fine della ricchezza della discussione , ti riporto quanto mi è successo : sono stato verbalmente aggredito in prossimità del ghetto ebraico , poiché parlando con un mio amico , in toni pacatissimi e personali , avevo espresso , quanto ho avuto modo di esprimere nelle precedenti discussioni . Saluto
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  28. Ciao Giovanni. Ottima e piacevole discussione numismatica. Peccato che non possa contribuirvi, avendo in collezione un mezzo baiocco per Bologna ma del II tipo (1837) e non avendo trovato passaggi in asta di mezzi baiocci per Bologna millesimati 1832. Però, quanto meno per un confronto visivo con le monete postate da Giov60 e da rcamil, posso pubblicare le scansioni di un bel mezzo baiocco 1831 per Roma, che acquistai nel 2012. Saluti. Michele
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  29. Come ho già scritto, l'aggiustamento del tondelli( o dei tondelli eccedenti) veniva effettuato non con pesatura con una bilancia ad indice( che per noi è un'oggetto di uso comune, ma era sconosciuto al tempo) ma con una bilancia passa non passa, ovvero una bilancia in cui uno dei pesi è fisso e fa da riferimento e dall'altra parte si mette il pezzo da pesare e si controlla che il braccio non salga o scenda più su o più giù di un certo punto prestabilito( non si cerca la perfetta equivalenza per esigenze di velocità di azione) basta che si rimanga entro certi range. Tuttora nella produzione industriale si usano, per il controllo dei pezzi, i cosiddetti "calibri passa non passa" che riportano solo gli estremi delle misure ammissibili e al controllo i pezzi esaminati devono, appunto , passare nell'intervallo delle due misure. Se un tondello scendeva sotto il limite minimo, lo si rinviava alla fusione, se un tondello eccedeva il punto più altro della pesata ammissibile, lo si riduceva per asportazione, poi si ripesavano i pezzi dopo la limatura. La questione della doppia pesatura, prima e dopo la coniazione, non è anomalo, è riportato anche nei vari manuali di zecca antichi( medievali e/o rinascimentali) che ci sono pervenuti e serviva ad eliminare l'errore umano, sempre in agguato quando si effettuano operazioni ripetitive. Ovvero poteva capitare che nella foga del lavoro, il tondello eccedente venisse si notato, ma poi non venisse aggiustato e immesso così come era alla coniatura. Il secondo controllo permetteva la sua correzione( col citato colpo di sgorbia), altresì permetteva l'eliminazione di quei tondelli sotto peso, che fossero finiti per errore nel contenitore di quelli corretti di peso, anziché in quello da rinviare alla rifusione. Sono metodiche standard usate, con le varianti attualizzate di strumenti e sistemi, tutt'ora in qualsiasi produzione in cui il controllo dimensionale sia fondamentale. Non è che ci siamo inventati nulla che già non usassero da millenni. Quindi, tornando al nostro " aggiustatore", invito i perplessi a fare una semplice prova empirica cercando con una lima di ridurre il peso di un qualsiasi oggetto rotondeggiante di circa 18mm di diametro tenendolo con le sole mani..poi mi dite come vi viene meglio reggerlo. Quanto alla ottima disamina di Gionny e alle sue sempre apprezzate elaborazioni grafiche, direi che, almeno per quello che vedo io, le linee parallele, che denunciano una abrasione unidirezionale, sono solo sul campo, si interrompono sulla cresta nasale e riprendono nel cavo delle ali del naso. per ottenere questo agendo sul conio, si sarebbe dovuto toccare due piani ben distinti, anche se da pochi decimi di millimetro, e il risultato che si otterrebbe usando abrasivi solidi( pietra arenaria o pomice) per la lucidatura, sarebbe di lasciare le strie parallele solo sul piano raggiunto dalla pietra e qualche riga ad andamento random sui cavi più contigui, per le particelle di abrasivo staccatesi dalla pietra usata e trascinate dalla stessa, ma senza la profondità della abrasione principale( che qui è equivalente) mentre nel caso di lucidatura on abrasivo polverizzato, sui piani le righe sarebbero parallele, mente negli incavi avrebbero direzioni differenti, in quanto sarebbero la risultanza delle spinte delle particelle sulle particelle sottostanti senza u piano che faccia da guida principale, quindi una abrasione in direzioni casuali, anche se di profondità coerente con la principale per la caratteristica delle polveri di riempire i cavi. Se invece l'abrasione fosse stata fatta sul tondello( sulla parte non stretta tra le dita dell'operatore che lo ha limato), anziché sul conio come ipotizzato da Gionny, le righe sarebbero parallele e meglio conservate dove la pressione specifica e le dilatazioni fossero state minori e sarebbero sparite in più o meno alto grado dove le deformazioni plastiche del metallo e le pressioni relative fossero state più alte. Difatti mancano sulla cresta nasale, che è ben incisa nel piano del conio e le ritroviamo ridotte nell'ala del naso che è un punto meno deformato in sede di coniazione. Il fatto che in certi punti sembrino sparire è compatibile col fatto che essendo righe da abrasione manuale non hanno una uniformità di incisione costante e poi si deve considerare che il tondello vergine non era rettificato nei piani, ma solo " aggiustato" quindi la lima ha tolto di più dove c'era una sporgenza e meno dove si abbassava il piano e questa differenza la si vede anche nelle righe. la mancanza di rigatura nel bordo può essere attribuita alla circolazione o al fatto che il metallo del bordo è quello che ha la massima traslazione radiale rispetto a quello dei piani che ha la massima traslazione assiale. ( è un po' l'esempio già fatto della monetina sotto il treno, che viene stirata notevolmente e assume diametri ben maggiori dell'originale,( quindi notevoli deformazioni radiali) ma l'impronta che aveva, nonostante al tatto sembri perfettamente spianata, continua a essere leggibile, perché è l'immagine stessa che fa da conio per se stessa, si può così riassumere il fenomeno. Quindi Gionny, alla fine di tutto questo discorso si evince che è corretto che le striature siano SOLO sul piano( e solo su una parte dello stesso) , che ce ne siano di più leggere sui punti meno deformati dalla coniatura e che spariscano nei punto in cui la deformazione plastica del metallo è stata superiore alle dimensioni delle striature ( nel senso della loro profondità)quindi non se ne troveranno sull'elmo e sul ritratto...e neanche sul perlinato che è uno dei punti di massima deformazione plastica. Quanto sopra esposto si applica a qualsiasi manufatto realizzato per deformazione plastica, sia esso una moneta o il cofano di una macchina o un pistone di un motore e lo trovi spiegato e dimostrato con formule e diagrammi in qualsiasi manuale di lavorazioni meccaniche, quindi non è dipendente da mie esperienze numismatiche pregresse, ma solo il frutto di fenomeni fisici comuni a tutti i materiali usati in questo tipo di lavorazioni.
    1 punto
  30. Ciao @@rorey36, concorso con i Tuoi post, molti provvedimenti che vengono approvati, sono scritti da gente che sembra non avere alcun contatto reale con la società. Soprattutto persone che non conoscono la realtà italiana in tutta la sua complessità; fingono di non sapere che esistono le grandi città, ma anche le piccole realtà in cui vi sono persone, soprattutto anziani, che non hanno conti correnti e che, ad inizio mese, stanno alle 6 di mattina davanti alla posta per ritirare i soldi della pensione in contanti; come non hanno c.c., in moti casi, gli extracomunitari. Permettetemi, infine, un O.T., ricordo che l'oppressione fiscale e l'incapacità di procedere alla riscossione delle tasse fu uno dei principali motivi del crollo dell'Impero Romano d'Occidente. La molla scatenate fu l'occupazione, da parte dei barbari, se non erro i Vandali, dell'Africa dove arrivarono una volta che compresero che potevano attraversare lo stretto di Gibilterra. La conquista dell'Africa, allora granaio di Roma, comportò il venir meno dei tributi versati sotto forma di invio di quantità di grano, cui un debole Stato Centrale non seppe farvi fronte.
    1 punto
  31. @@blonquist Con questo dovresti trovarti bene.............. http://en.numista.com/catalogue/pays.php
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  32. Caro Numizmo , come al solito ....chi non la pensa come te, corre il rischio sempre di polemizzare. Se snam non è convinto , avrà una sua convinzione ( logica) io ho la mia , tu hai la tua. Solo che la tua e complessa . Vorrei vedere in una officina di zecca a limare i tondelli con qualche decimo di grammo in più in eccesso ! Non capirei i pesi che variano da zecchiere a zecchiere. Li vediamo sui cataloghi a pesi da 3,7 - 3,8 - 3,9 e qualche volta supera i 4,0 grammi. Convinto della mia logica (che ho documentato con esempi) . Non è vero che le striature continuano sulla figura , se così fosse come indica snam ,anche sul perlinato si dovrebbero vedere. La parte che tu alludi del naso e solamente difronte all'occhio . Questo è il punto più basso ed è evidente che si porta i segni del piano del conio e che NON continuano sul profilo del naso. Se poi non riesci ad ingrandire la foto sul tuo PC ,cambialo con uno ad alta risoluzione. ( costerà qualcosa in più, ma vale la pena) . Accetto il confronto (nel merito) .....ma senza polemiche . Ti voglio bene ciao Gionnysicily.
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  33. Un dollaro Isole Fiji (doppia moneta)
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  34. Penso che non avrebbe un gran senso falsificarla......una medaglia assolutamente generica, destinata a Venezia a premiare coloro che ne fossero destinatari, aggiungendo al verso il nome del premiato, oppure semplicemente l'evento a cui si riferiva e la data, così come accade per tante medaglie sportive che si prestano ad un uso generico. A tuo parere è stata emessa durante il regime fascista, ma l'elemento che a prima vista può sembrare un fascio appare piuttosto come una sorta di tripode su cui brucia la fiamma, munito di due specie di maniglie ornamentali ai lati. Può darsi possa interessare un collezionista di cimeli veneziani, ma una sua valutazione commerciale ritengo sia molto contenuta, ammesso che qualcuno sia interessato ad acquistarla.
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  35. No, non c'è niente di "centralizzato". È il punto di forza e allo stesso tempo il punto debole. Potenzialmente hai milioni di autori (e di revisori) ma allo stesso tempo vi è un flusso costante di vandalismi e inesattezze. Insomma non è il sistema perfetto ma ha un grosso pregio: funziona.
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  36. .... e visto che andate di corsa posto un'altro ritratto di FILIPPO V - REX CATHOLICUS, ma in medaglia 1703 Argento, diametro mm. 30
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  37. Mi potete aiutare non capisco cosa siano grazie
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  38. Altro esemplare di filippo in bella conservazione, come dicono in Spagna "brillo original". La pessima foto non rende giustizia alla moneta :(
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  39. Questa è la seconda ^_^ Valore nominale: 100 rubli Emittente: Ferrovia di Vladikavkaz Stato: Russia Data di emissione: 1 Settembre 1918 Conservazione: FDS Descrizione dritto: Nell'ovale sulla sinistra treno passeggeri a vapore. Figure ornamentali. Descrizione rovescio: Mappa della linea ferroviaria da Rostov sul Don a Petrovsk e Baku sul Mar Caspio. Brevi note numismatiche e storiche: Negli anni confusi della Rivoluzione d'Ottobre, furono molte le autorità che, al difuori di ogni controllo, stamparono cartamoneta per le necessità belliche, o di altro genere. E' il caso della Compagnia Ferroviaria di Vladikavkaz, nel nord del Caucaso, nella regione meglio conosciuta come Ossezia. Nel 1918, per finanziare la costruzione della linea il cui sviluppo vediamo nella cartina al retro del biglietto, emise una serie di banconote a interesse, che fruttavano ai possessori un premio del 5,4%. Un espediente non nuovo, in tempi di crisi, per spingere la popolazione ad accettare una cartamoneta che, di fatto, non offriva altre garanzie. petronius oo)
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  40. Eccomi qua :closedeyes: Questa è la mia prima: Valore nominale: 1 dollaro Emittente: Farmington Bank Stato: New Hampshire (Stati Uniti d'America) Data di emissione: 4 Dicembre 18... Conservazione: FDS Descrizione dritto: Grande aquila americana ad ali spiegate, che stringe tra gli artigli lo scudo e un cartiglio con il motto E PLURIBUS UNUM. Sullo sfondo, navi a vela e a vapore sulla sinistra, il Capitol Building di Concord, capitale del New Hampshire, sulla destra. Ai lati, due figure femminili sedute, raffiguranti l'America, a destra, e la dea Atena, con ai piedi una civetta, sulla sinistra. Valore ONE in grandi lettere rosse. Descrizione rovescio: Valore 1 in verde, e ONE in bianco su sfondo verde. In trasparenza si intravedono le vignette del dritto. Brevi note numismatiche e storiche: La Farmington Bank di Farmington, New Hampshire, aprì i suoi sportelli nel 1854 e li chiuse in un momento imprecisato negli anni 1860. Non fu una grande emittente di banconote, e in considerazione dei problemi avuti, che l'hanno portata a chiudere dopo pochi anni, molte sue emissioni sono andate perdute. La banconota ha data incompleta e non è firmata, in quanto, pur trattandosi di un biglietto assolutamente autentico, non è mai entrato in circolazione, e data e firme venivano apposte manualmente solo all'atto dell'emissione. Quando, alla fine della Guerra Civile, venne riordinata la circolazione monetaria e furono tolte le autorizzazioni all'emissione di banconote alle centinaia di banche private che avevano operato fino ad allora, i caveau di molte banche avevano, letteralmente, quintali di queste banconote non emesse, che rimasero lì per qualche decennio fino a quando, all'inizio del nuovo secolo, furono scoperte dai collezionisti e finirono sul mercato, dove è tuttora abbastanza facile reperirle, a prezzi più bassi dei corrispondenti biglietti emessi, e in conservazione quasi sempre vicina al FDS. Anche se non datati, la maggior parte di questi biglietti, detti remainders, sono pertanto ascrivibili agli ultimi anni '50-primi anni '60 dell'Ottocento. petronius oo)
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  41. al momento gli istituti bancari sono all'oscuro della cosa; vale invece per le rendite finanziarie (quelle ad esempio derivate da investimenti in Borsa) dove la Banca, a seconda dei casi, deve funzionare da sostituto d'imposta, ma per le monetine su ebay, due spiccioli su Paypal al momento no info. L' UE sta valutando l'incostituzionalità dell'ennesimo PRELIEVO COATTO DELLO STATO ITALIANO (non è novità) , mancano moduli standard per presunta autocertificazione ed in ultimo non è chiaro il ruolo dell'intermediario (banca). Quindi al momento nulla è chiaro (non è novità). Mi riservo solo di tranquillizzare, fin quanto possibile, tutte quelle persone che, come me, con le monetine si divertono senza scopo di lucro.. Mi riservo inoltre di ricercare aggiornamenti CONCRETI Buona Giornata P.S: FONTI BANCARIE
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  42. Avrei fatto almeno un bel regalo alla cara MAMMA...sei ancora in tempo. Ciao
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  43. consigliate sempre di vedere "in mano" le monete prima di comprarle e uno che vuole farlo lo mandate sulle aste online??? :pleasantry:
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  44. Scusa se mi intrometto in questo momento romantico :D ma la farfallina era in omaggio con i fiori?? E poi si regalano sempre in numero dispari! :rofl: devo venirti sempre in soccorso! SI fa cosi! :give_rose: @@Giovanna Ti dono questa Rosa perche' con questa Poesia hai fatto cantare la tua Anima facendo ballare i nostri Cuori! Grazie!
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  45. 1000 franchi Polinesia francese. Altro non so dire in quanto non colleziono banconote e non ho libri per descriverle meglio. Le banconote che possiedo sono ricordi di viaggi.
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  46. Per VE III il difficile non è mai trovarle... ma avere i dindini per prenderle :) Comunque secondo me le Rupie del 1920 e 1921 per la loro alta altissima tiratura potrebbero riservare una bella sorpresa... chissà... sa mai che in qualche sgabuzzino romano non saltino fuori i forzieri con dentro queste monetine mai spedite in Somalia per fare il loro dovere :)
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  47. Io direi: ci sono pochi musei con esposte delle monete IN ITALIA. Che poi magari a volte sono pure esposte, ma a una distanza e una posizione tale che non le riconosceresti manco se fossero euro. Alcune eccezioni ci sono, e mi pare che di recente anche le mostre dedichino più attenzione alla numismatica, quindi speriamo che la situazione migliori. Quanto alla preparazione dei dipendenti invece bisognerebbe intervenire in maniera ben più radicale.
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