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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/10/14 in tutte le aree
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20 centesimi prova in nichelio 250 e 750 rame peso: 3,99 gr diametro: 21,5 mm anno: 1918 zecca di Roma rarità: R4 Il contorno è liscio Questi esemplari recano la dicitura "Prova" ma secondo il Lanfranco queste prove sono progetti di ristampa del pezzo da 20 centesimi di nichelio 1894 e 1895 (Montenegro - Prove e Progetti) Di intravedono in maniera debolissima tracce di rigatura e minime tracce del vecchio conio. Renato8 punti
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Buongiorno a tutti, metto in Concorso questa bellissima banconota della Russia "Cosacca": 500 rubli 1920, credo non sia una banconota comune, i più esperti sapranno precisarmelo, ed è in splendida forma per la sua veneranda età. Purtroppo non ho con me il Krause pre-1961, quindi non posso essere molto precisa, copio un link sul periodo storico in cui è stata emessa. Giò :) http://en.wikipedia.org/wiki/Don_Cossacks Autorità emittente: Don Cossacks, Emissione Regionale, Alto Comando delle Forze Armate della Russia del Sud Nazione emettitrice: Russia, Tesoreria dello Stato Anno di stampa: 1920 Descrizione del dritto:Colore blu di fondo con rettangolo bianco a destra contenente il valore della banconota:500 rubli ed il numero di serie. Nel campo blu possiamo vedere un'aquila bicipite, simbolo della Russia, con uno stemma sul petto che regge tra gli artigli un riquadro dove risiedono scritte in cirillico(di cui non ho traduzione). Descrizione del rovescio: è strutturato in due parti come il dritto mantenendo la stessa divisione. Nel campo bianco troviamo il valore: 500 rubli. Nel campo blu decorazioni Liberty e due grandi riquadri bianchi laterali contenenti scritte in cirillico(di cui non ho traduzione). Al centro la raffigurazione di un monumento, presumo commemorativo di qualche ricorrenza russa. Nel complesso trovo la banconota molto bella e suggestiva con aspetto tipicamente Liberty.4 punti
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Autorità emittente Russia del Sud (?). Nazione emettitrice Russia. Anno di stampa 1919. Descrizione del dritto Aquila bicipite in alto al centro; a destra data 1919 e valore 1000 rubli. Descrizione del rovescio In un sito viene descritto come: "Russia"... Ma non so cosa intenda, potete darmi una mano?3 punti
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Ottima giornata al Circolo, tanta gente e tante belle monete!! Piacevole pranzo in buona compagnia, dove c'è sempre da imparare qualcosa!! :good: Un grazie a tutti quelli che si danno da fare per far vivere il Circolo, ci dobbiamo dar da fare per portare tanti giovani!!3 punti
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Bellissima giornata passata stamattina al Circolo di Parma...grazie al Presidente e ai soci per questa iniziativa che si va via via consolidando...ne vale proprio la pensa di passare una mattinata in compagnia senza l'assillo del Convegno vero e proprio...di monete da vedere ce n'erano e molti amici son tornati a casa soddisfatti!3 punti
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ciò che mi lascia perplesso è il fatto che per essere un campionato di numismatica bisognerebbe valutare le competenze dei singoli , non le loro collezioni che dipendono esclusivamente da due fattori - disponibilità finanziarie ( in primis ) e periodo in cui si è iniziata la collezione - ..... bah3 punti
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Sempre al Circolo Numismatico di Parma ho preso anche questa coppia di quadrighe! :good: Fantastica patina...e non dico nulla della loro conservazione generale. Sono date comuni e ultimamente sempre meno apprezzate, ma sono dei capolavori nella cura dei dettagli. Chi inizia una collezione non può non essere affascinato da questi moduli! Cosa ne pensate? Renato2 punti
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Finalmente iniziano a circolare... ecco la mia prima moneta della Lettonia trovata in circolazione. Taglio: 50 cent Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 25.000.000 Condizione: QFDC Città: Napoli Note: News? :yahoo:2 punti
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Non avevo capito che era una risposta sarcastica..... Comunque, il discorso di passare, per così dire, la palla ai commercianti potrebbe davvero essere la chiave di volta per ottenere qualcosa...del resto sono organizzati in associazioni ( la NIA, la NIP e qualche altra) e una azione legale a nome di una associazione legalmente riconosciuta, che fa del commercio di monete legali la base della propria attività economica e con cui da' da lavorare e mangiare a centinaia di persone, e con perdite economiche quantificabili in sede di giudizio, magari a causa di una interpretazione errata o forzata, potrebbe far cambiare passo agli inquirenti, chiamati a rifondere danni per migliaia e migliaia di euro ogni volta.....forse sarebeb la spallata giusta... tanto il posto non lo perdono, ma se la corte dei conti ci infila il naso e trova che sprecano i nostri soldi in cause infondate, sono grane anche per loro e conseguenze sulla carriera.2 punti
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Veramente interessante questa serie di monete greche emesse dallo Stato Ellenico nel 1963.2 punti
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forse non è un'idea peregrina come sembra...se a questo punto tu intraprendessi un'azione legale nei confronti dei venditori chiedendo il rimborso delle somme pagate perché il materiale che ti hanno venduto non rispettava le prescrizioni di legge ( quale poi sarebbe da chiarire) secondo me si scatenerebbe un profluvio di cause e controcause e chiamate in correo, che matterebbero in gravo problemi sia i tribunali preposti che il MIBAC stesso, visto che dovrebbe far fronte ad una massa di cause e querele intentate da ogni venditore o pressappoco per questa interpretazione decisamente "libera" della normativa...magari chiamandoli in massa a risponderne davanti ad un giudice si otterrebbe una maggior prudenza e una minore interpretazione libera della normativa..no? ....2 punti
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"In che casi Parliamo di Regole sull'esportazione?" Quando dall'Italia inviamo all'estero una moneta che ha più di 50 anni. "e quando non sono necessarie?" Quando non ricorre il caso precedente. "ma soprattutto di cosa parliamo?" Di norme che regolamentano l'esportazione di monete che hanno più di 50 anni M..2 punti
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Ma sì...diciamo a tutto il mondo che andiamo in giro col MD in siti archeologici...lasciamo perdere. Chiudo.2 punti
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Felicissima di partecipare a questo nuovo Concorso posto intanto un bel 10 Lire Giove in FDS. Non fate caso se risulta un po' "fuori quadro" ma quella che vedete è una foto e non una scansione, probabilmente l'ho presa in obliquo ed è per questo che ha quell'effetto strano...e così sarà forse per tutte le altre... :pardon: :D Autorità emittente: Biglietti di Stato Luogotenenza Nazione emettitrice: Italia Anno di stampa: 1944 a firma Ventura, Simoneschi e Giovinco Descrizione del dritto: a sinistra Testa di Giove rivolta a destra, al centro riquadro bianco, a destra valore(10 Lire), in alto ed in basso la numerazione della serie di stampa Descrizione del rovescio: due figure di uomini nudi dediti ai mestieri giornalieri tenenti in mano la falce ed il martello, simboli del lavoro, contrapposti tra loro. Al centro un riquadro bianco con all'interno il valore della banconota(10). Queste bellissime banconote andarono fuori corso il 31 Dicembre del 1956. Giò2 punti
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50 Livres Repubblica Francese 14 Dicembre 1792 Monofacciale D/ La giustizia seduta sul trono a simboleggire la libertà e la legalità. Stampata durante un periodo storio delicatissimo per la Francia e per tutta l'Europa in genere. La scritta posta sulla sinistra riporta chiaramente che la contraffazione di questi biglietti viene punita con la pena di morte.2 punti
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Madonna ma quanta fretta! Ma non è che hai preso il forum come un comodo sistema per farti stimare e valutare le monete che hai intenzione di comprare sulla baia? No, perché tutte le domande che hai fatto vertevano solo su quanto vale e se è buona, erano su monete in vendita sulla baia ed erano fatte prima che l'inserzione scadesse.. Non ti ho mai visto fare una considerazione o un intervento che non fosse legato alla convenienza o meno dell'acquisto.. Io , a questo punto, direi che posso anche smettere di risponderti e spero che lo facciano anche gli altri.. Il sistema da adottare per le classificazioni, te l'hanno spiegato abbondantemente. Comprati una buona bibliografia, come abbiamo fatto tutti e prova ad arrivarci da solo....quando le tue domande conterranno qualcosa che non sia solo la richiesta di una stima e poi , una volta avutala, il silenzio,allora potremmo anche riaprire un dialogo. Così come l'hai impostato adesso, per di più con la pretesa che si faccia anche alla svelta a risponderti, direi che è un impegno sterile..2 punti
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Ora che si è formalizzata la nuova sezione di Venezia ed immagino la moneta veneta in generale possiamo finalmente dividere il forum in due. Le zecche importanti per interesse storico e collezionistico: moneta pontificia, sabauda, dei regni di Napoli e di Sicilia, e la tanto agognata nuova sezione di Venezia da una parte; la moneta locale, di poco conto, di nessun interesse storico ed artistico, di alcuna valenza commerciale, nociva al punto da non poter essere mischiata al resto delle zecche di prima categoria. Parliamo di zecche ridicole, zecche locali; hanno coniato, si, ma con diffusione limitata della propria moneta non riconosciuta come un mezzo di pagamento interstatale o nazionale. Poiché queste sono le idee del forum, mi attengo alla separazione drastica in zecche di primaria importanza ed il resto. Mi pare, ripeto, mi pare che il fiorino fosse accettato in pagamento in tutta l’Europa commerciale, al punto di trovarlo in ripostigli in ogni dove; mi pare che banchieri lombardi, genovesi e fiorentini avessero uffici di accreditamento anche a nord del Reno. Certamente mi sbaglio perché se di moneta locale si tratta ciò, non può essere possibile. E sono certamente in errore nel credere che convenzionalmente la moneta principe in argento: il “testone”, si è finalizzato e divulgato da una zecca locale e marginale … pare sia Milano, un paese poco più di sobborgo cittadino tra Torino e Venezia. Il detto: “L'oro nasce in America, muore a Siviglia e viene seppellito a Genova” è privo di ogni fondamento, quindi le banche di riferimento che stavano giusto davanti alla Lanterna devono essere un errore storico. Mi si farà notare che le zecche di prima categoria hanno storia secolare e mai si sono piegate al dominio dello straniero. A Napoli e Sicilia spagnoli e francesi ci sono stati a lungo ed assai comodi; Venezia dal 1797 ha battuto moneta solo conto terzi (ad eccezione della Repubblica del ’48). Questo potrebbe essere vero per le pontificie e sabaude, ci si dimentica il periodo napoleonico dove il tutto era annesso o conglobato; storicamente e per studio della numismatica non vedo quale sia lo svantaggio o la vergogna ad aver coniato per lo “straniero” dato che oggi giorno siamo nella medesima situazione. Sono per la strenua difesa della “zecca locale”, della zecca che non ha sezione autonoma, dove chi entra legge di tutto ed impara di tutto, ma soprattutto scrive di tutto. Zecche senza arte ne parte di: Milano, Retegno, Mantova, Bozzolo, Castiglione, Ferrara, Modena, Mirandola, Reggio, Parma, Piacenza, Genova, Monaco, Massa, Firenze, Lucca, Pisa, Siena, Pesaro, Urbino etc. etc. non vi abbandonerò ! Non mi lascerò tentare dalle zecche di prima categoria con una bella sezione tutta loro, dove tutto è ordinato, i giuli con i giuli, le piastre con le piastre, gli zecchini con gli zecchini, io starò con voi finche nummo non mi separi. Sarò avido di conoscere il percorso di una trillina e dei suoi simili in altra zecca locale; conoscere gli spostamenti di grandi incisori di zecche locali… che so... tale Pastorino, un Leone Leoni, un Gaspare Mola … come si chiama quello mezzo matto che non mi viene mai in mente … ah Cellini, ... Benvenuto Cellini, un cesellatore semi sconosciuto dicono abbia fatto delle gran belle monete in zecche locali. Oppure la meravigliosa storia di un testone di Genova che diventa “stellino” a Firenze (tra zecche locali è autorizzato il contagio). Spero solo non ci saranno altri moti sussultori, ondulatori e scissionisti, in fondo le zecche locali di Milano, Genova e Firenze hanno generato in un anno solo 100 discussioni, abbastanza da aprire un paio di sezioni, ma perderebbero di interesse se separate dal contesto che le ha generate. Bene sapete dove sarà facile trovarmi: zecca locale; una moneta, una storia. posto la prima moneta locale, senza arte ne parte. chissà ... forse @@magdi ha voglia di spenderci due secondi, o @R.E.IN.SENA o chiunque altro ... altrimenti lo farò io.1 punto
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DE GREGE EPICURI Moneta davvero bella; non so che cosa dica il RIC, ma personalmente ho visto molti follis di Costanzo Cloro ma quasi nessuno come Augusto (periodo del 305-306). Bellissimo anche l'affresco mitraico; il culto di Mitra è un fatto molto importante (e non solo in ambito religioso) fino al IV secolo, credo che mediamente ne siamo poco informati e prossimamente cercherò di studiarlo un po' di più. Ne ho letto qualcosa solo in "Giuliano" di Gore Vidal: libro scritto in modo molto affascinante, ma anche assai documentato, come succede qualche volta ai romanzieri/saggisti che non sono degli storici. Davvero illuminante la descrizione della famiglia di Costantino. Ne consiglio caldamente a tutti la lettura.1 punto
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Se le dimensioni sono quelle di un'asse/ 25/28mm) che è compatibile con il peso dichiarato all'inizio, NON PUO' ESSERE ORO...in quelle dimensioni peserebbe più di trenta grammi...anche se l'hai testata con l'acido, non vuol dire nulla...l'acido da falsi positivi se il metallo testato non è oro. Se è di 18/20mm allora DEVE pesare sui 6 grammi per essere ammissibile.. in ogni caso è presumibilmente un'asse di Filippo acidato a morte... qualche anno fa c'era un tizio sulla baia che pretendeva di avere tutte monete romane del taglio del follis e altre, inequivocabilmente coniate all'origine in bronzo o rame, tutte in oro di varia caratura e le vendeva come pezzi unici minacciando querele e cause a chi si fosse azzardato a contraddirlo nelle sue convinzioni...chissà che fine ha fatto..è stato come un dejà-vù vedere questa1 punto
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Premettendo che rispetto tutti i pensieri cerco di esprimerti un concetto che mi è stato insegnato. Un difetto di conio come il conio stanco dei 5 cent impero (esempio il 43) è presente in un gran numero di esemplari..diciamo che si presenta quasi più col conio stanco che senza. Altre tipologie son altamente difettate,come le 2 lire impero dal 39 al 43 che hanno un conio male impresso al rovescio con ginocchia dell'aquila il 99% delle volte piatte,nonostante l'alta conservazione. In una tipologia dove il difetto di conio è in larga parte presente,significa che la coniazione ha avuto in generale grossi problemi e quindi il tuo discorso non fa una piega:IL DIFETTO NON PUO INFICIARE LA CONSERVAZIONE. Viceversa...come in questo caso ci troviamo di fronte ad un difetto di coniazione,quindi la moneta è nata così. Se fosse stata FDC avrebbe comunque avuto il difetto ma sarebbe stato diverso rispetto all'esempio precedente. Nella maggior parte degli esemplari di questa tipologia NON è presente questo difetto e perciò questo inficia eccome su una valutazione complessiva(oltre che sul prezzo). Ad esempio questa tipologia ha spesso e volentieri il difetto di esser di conio debole sui capelli della donna su prora...questo difetto NON inficia sulla conservazione perchè è la prassi. Insomma per decidere quali difetti inficiano sulla conservazione di una moneta occorre conoscere a fondo la tipologia e sapere quali sono i difetti ricorrenti...è chiaro che serve la visione di tanti esemplari ma anche solo guardando sul web ci si può fare un'idea. ho espresso il mio pensiero :D marco1 punto
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Buon giorno a tutti. Spero di non fare una gaffe creando una discussione su un argomento in realtà noto a tutti (tranne, evidentemente, solo a me), ma vorrei raccogliere, soprattutto dagli amici piemontesi, qualche parere sulle contraffazioni di alcune monete piacentine coniate dalle zecche di Desana e Frinco. Come noto, le monete contraffatte sono parpagliole, soldi e sesini. Per soldi e sesini le differenze fra le monete coniate a Desana e quelle prodotte a Frinco sono macroscopiche, sia nelle legende che nello stemma: SOLDO (DESANA) D/ DELFIN TIC CO DEC VIC IMP P Nello stemma i tizzoni ardenti dei Tizzoni al posto dei gigli farnesiani R/ SAN – TVS ALEXAN CNI II/247/28 e tav. XXII, n. 5. SOLDO (FRINCO) D/ MONETA CONSORT MACET Nello stemma le mazze dei Mazzetti al posto dei gigli farnesiani R/ S COSMVS (o COSIMVS) CNI II/281/47-49 e tav. XXVI, n. 10. SESINO (DESANA) D/ DEL TICI - CO DECI Nello stemma i tizzoni ardenti dei Tizzoni al posto dei gigli farnesiani R/ + VIC IMP PERPETVVS CNI II/247/29 e tav. XXII, n. 6. SESINO (FRINCO) D/ […] DOM FRIN Nello stemma le mazze dei Mazzetti al posto dei gigli farnesiani R/ […] SOLI DEO GLO[…] CNI II/282/50 e tav. XXVI, n. 11. (per le immagini dei sesini si veda la discussione: http://www.lamoneta.it/topic/118750-desana-contraffazione-sesino-piacenza/ ) Diverso il discorso sulle parpagliole. Sulla base della bibliografia disponibile le uniche differenze consisterebbero in una F al termine della legenda del rovescio in quelle battute a Frinco e nell’esergo del rovescio: 1584 oppure tre stellette fra due cerchietti per Frinco e solo tre stellette per Desana: PARPAGLIOLA (DESANA) D/ OCT ET ANTONI IMP R/ MON - NO ORD A DD all'esergo 3 stelle CNI II/246/19-20 e tav. XXI, n. 24. PARPAGLIOLA (FRINCO) D/ OCT ET ANTONI IMP R/ MON NO - ORD A DD F all'esergo: 1584 CNI II/280/35-36. all'esergo: 3 stelle fra due cerchietti CNI II/280/37-41 e tav. XXVI, n. 6. Sinceramente mi sembra alquanto strano che mentre nei soldi e nei sesini le differenze fra le due zecche siano così evidenti, nelle parpagliole siano così “sfumate”. Purtroppo in genere queste monete si trovano in uno stato di conservazione non ottimale che spesso non consente una completa lettura di tutti i particolari. Interessante al riguardo mi sembra un esemplare con all’esergo 1584 in cui risultano ben visibili nel campo a destra del rovescio due mazzette incrociate, simbolo dei Mazzetti, a destra del fascio d’arme che si trova nella parpagliola piacentina. Questo, mi sembra, dovrebbe costituire l’elemento distintivo principale dell’attribuzione alla zecca di Frinco. Lo stesso simbolo, anche se più incerto, è presente anche in un esemplare con le 3 stelle fra due cerchietti: Non sono riuscito però a verificare se, come dovrebbe essere, sull’emissione di Desana (esiste? Io non ho mai visto un esemplare chiaramente leggibile) sono presenti nella stessa posizione tizzoni ardenti. Qualcuno riesce per caso ad aiutarmi in questa verifica?1 punto
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Ho appena finito il bellissimo libro di Lucia Travaini, Storia di una passione "Vittorio Emanuele III e le monete". Premesso che il libro è scritto benissimo ed è piacevolissimo da leggere oltrechè interessantissimo, perchè fa vedere un aspetto del Re che non è mai stato trattato dai libri di storia se non come semplice citazione, invece la passine numismatica per questo Re è stata la più grande passione della sua vita, riuscendo a coinvolgere anche i suoi cari, ed ottenendo una delle più belle colleezioni al mondo. Il più grande dispiacere è che l'Italia non è stata in grado di custodire questo tesoro inestimabile, che già intaccato dopo il suo viaggio in Germania, negli anni scorsi ha dovuto subire delle vere e propie menomazioni causate da sostituzioni di esemplari rarissimi ed inestimabili di questa collezione. Alla prima non ci si poteva fare nulla per opporsi, se non verificare che dopo il rientro in patria delle casse con le monete, alcune erano state manomesse e da loro asportate delle monete in oro, ma alla seconda manomissione si doveva vigilare in maniera più accurata, perchè è inutile avere la collezione in una caveau, se poi un topolino riesce a portare via piano piano molti dei pezzi più belli ed importanti. Complimenti all'autrice per l'impegno in quest'opera.1 punto
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torno a Casale dopo il bellissimo quattrino di Camerino per presentare questo cavallotto di Guglielmo II Paleologo che ha la particolarità di non avere la borchia dietro la testa .1 punto
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@@Charis ha scritto. "Azzeccatissima la scelta del banner, con quei tetradrammi palesemente parte di un ripostiglio... :rolleyes: Benché l'evento abbia respiro nazionale (e il banner lascia intuire anche internazionale), personalmente avrei scelto monete più legate al territorio che lo accoglie." Giustissime considerazioni e bellissima idea che ti invito a far tue per il prossimo evento che organizzerai, al quale, ti assicuro fin da ora, parteciperò con entusiasmo.1 punto
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Sono daccordo con PAPERONEdePAPERONI.Sicuramente non devi collezionare per pensare di avere un ricavo in futuro.Tutto cio' che fai e che collezioni lo devi fare con il massimo entusiasmo e la massima voglia,evitando di andare a pensare quale potra' essere il valore empirico della collezione.Questa la mia opione poi vedi te. Saluti😊1 punto
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Emissione Regionale. Alto Comando delle Forze Armate della Russia del Sud. Biglietto da 500 Rubli della Tesoreria dello Stato. ciao :)1 punto
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vergognoso, soprattutto se avevi le ricevute! ora mi farei dare i soldi spesi dai negozianti e dalle case d'asta da cui le hai acquistate!1 punto
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si la tiratura è minore ma si vede che ne se ne son salvate di meno...solito discorso...la tiraturà ufficaile conta fino a un certo punto. ottima moneta renato marco1 punto
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Se veramente confermata la zecca sarda, sarebbe decisamente piu' rara, comunque, di un'origine cartaginese1 punto
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"dove approfondire le norme del terzo punto?" Sul Decreto legislativo 24.1.2004, nr. 42 ("Codice dei beni culturali e dell'ambiente"). http://www.altalex.com/index.php?idnot=33966#titolo2 Articoli 65, 68, e 74. Trovi discussioni sull'argomento anche nella sezione Saluti. M.1 punto
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Confermo: si tratta di un follis di Costantino V databile al 751-775. Su una faccia compare il sovrano con il figlio e futuro Leone IV, mentre sull'altra l'ormai defunto padre Leone III. Per un confronto: http://www.acsearch.info/record.html?id=6958641 punto
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L'indizio più forte sulla sua falsità , deriva dal fatto che come dici, questa moneta è stata buttata dentro una scatola di scarpe e da molto tempo. Chi l'ha messa là dentro, evidentemente ne ha saggiato la non autenticità (che condivido). saluti1 punto
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Ma se era così sottostimato, non trovi che sarebbe stato il,caso che tu avessi fatto i tuoi passi per comprarlo? ( sempre che tu non l'abbia fatto) alla fin fine, se davvero valeva così tanto più della cifra a cui è stato venduto poteva valere anche l'investimento, a costo di fare un mutuo in banca, no?1 punto
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Penso anche io che sia un sesino di Filippo IIII, ho consultato il volume di Filippo IIII delle Civiche Raccolte Numismatiche di R. Martini e dei sesini riportati nessuno ha la legenda del R. che termina con ET. CE. Il Crippa, 25, non riporta per la legenda del R. nessuna variante. Quindi interessante la variante in legenda ................ e complimenti per l' occhio.1 punto
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Quando vedo monete come questa mi torna alla mente la mia infanzia, quando accompagnavo alla porta mio papà che usciva per andare al lavoro e prima di salutarmi si frugava nella tasca dei pantaloni e ne toglieva due monete così, poi me la metteva in mano, tiepide e da quel tintinnio inconfondibile un po' sordo, e mi diceva di metterle nel salvadanaio... Per quante splendide monete io possa incontrare, le 100 lire minerva e le 50 lire vulcano rimarranno per me le più emozionanti.1 punto
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500 Lire Banco di Napoli Regno d'Italia 14 Agosto 1917 D/ Gaetano Filangeri a sx (1753 – 1788) R/ Testa di Apollonio a dx Quando il Banco di Napoli divenne Istituto di emissione (legge 30/04/1874) le sue banconote vennero accettate in tutto il territorio del Regno d'Italia. Con la legge del 06/05/1926 cessò l'attività di stampa, le banconote ebbero corso legale sino al giugno del 1927 e prescritte definitivamente il 31 dicembre del 1931.1 punto
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Metto le 4 che ho scelto, preferisco quelle che hanno una certa età.... :D evito naturalmente di inserire il biglietto con cui ho partecipato al concorso chiuso pochi giorni fa. 5.000 Tengas Emirato di Bukara Protettorato russo 1918 D/ Arabeschi e contrassegni di stato. R/ Numerazione e timbri autorizzativi. Banconota stampata durante il protettorato russo (sin dal 1873), anche se nel corso del tempo il territorio fu di fatto comunque annesso alla Russia. A seguito dell'abdicazione dell'ultimo emiro l'armata bolscevica invade l'emirato nel 1920.1 punto
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Altri esemplari con coneo/cunei o pseudo e senza. da mcsearch.info Mi spiace avere interrotto la discussione in generale. Spero si riprenda presto1 punto
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@Erdrückt mi ha chiesto di appoggiarlo in questa nuova iniziativa ed io ho accettato volentieri, anche per acrescere le mie conoscenze su questa branca della numismatica. Prego tutti gli utenti che volessero partecipare di aggiungere le seguenti informazioni foto del dritto e del rovescio della banconota autorità emittente nazione emettritrice anno di stampa descrizione del dritto descrizione del rovescio brevi note numismatici e storici della banconota buon concorso a tutti1 punto
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Guastalla (come le altre zecche "minori" gonzaghesche) sarà pure una zecca di nicchia, ma chissà perchè tutte le volte che provo a prendere qualcosa di questa zecca in una qualsiasi asta, me ne resto immancabilmente a mani vuote. Per quanto riguarda il valore o il fatto che sia R5 e senza passaggi in asta (senza passaggi sul nostro catalogo non significa però che non sia mai passata in asta, posso assicurare che i collezionisti di un certo livello questa zecca sanno benissimo come e quando questa moneta è passata in asta pubblica) non mi fossilizzerei troppo, monete di queste zecche sono quasi sempre di grande rarità, e spesso lo sono anche monete che certi cataloghi cartacei di settore classificano con indici di rarità molto bassi (conosco monete classificate R che sono molto più rare di certi R4 o anche R5). Chi è del settore poi un valore di massima sa sempre quantificarlo, paragonando passaggi di monete di modulo e rarità similare. In ogni caso la stima o la base d'asta che viene stabilita dalla casa d'aste conta zero se non meno di zero: le monete importanti come questa possono anche partire da 1 Euro e faranno il loro prezzo, perchè i collezionisti ci sono e sono pure molto agguerriti. A titolo di esempio linko un esemplare guastallese passato in una recente asta Thesaurus: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F3G/7 E' un esemplare da 2 lire (40 soldi) di Ferrante III, nipote di Ferrante II, che ha lo stesso rovescio del 42 soldi di questa discussione, è una moneta più tarda ma di modulo simile e di rarità anche non molto diversa (è classificata R4). Nell'asta che ho citato partì da una modestissima base d'asta di 300 Euro, ma alla fine venne battuta a una cifra di 4500 Euro più diritti d'asta... La conservazione va però detto che era notevolmente superiore al 42 soldi di questa discussione.1 punto
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Questa è la monetina che volevo presentare qualora al concorso ci fosse stata la suddivisione tra straniere ed area italiana. (alla fine per le moderne in rame ho scelto di presentarne una del Regno di Sicilia) Coniata nel 1790 durante una breve insurrezione dei Paesi Bassi contro il dominio austriaco (1713-1794). Gli Stati Uniti del Belgio esistettero per soli undici mesi, l'Austria schiaccia l'insurrezione, ma pochi anni dopo il territorio fu occupato ed annesso alla Francia rivoluzionaria. Quarant'anni dopo (1830) i Paesi Bassi del Sud raggiungono l'indipendenza creando il moderno stato del Belgio. 2 Liards 17901 punto
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Ciao Emiliano, se vedi bene ho scritto pochi giorni fà in questa discussione qualcosa che potrebbe interessarti riguardo i graffi di conio (cfr. post 5) http://www.lamoneta.it/topic/118418-difetti-di-conio-nelle-monete-di-ferdinando-ii/page-1 . Comunque visto che l'argomento t'interessa (e ciò mi fa piacere) pubblicherò oggi alcune notizie inedite sugli ammodernamenti della zecca di Napoli dell'800, sarà un argomento che interesserà da vicino il nostro amico @@incuso ....... :good:1 punto
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Sposo l'iniziativa e se mi è permesso inserisco una moneta che non ha una grande valenza artistica ma appartiene ad un periodo storico importantissimo non solo per francesi ma per tutta l' Europa, subito dopo la Rivoluzione e poco prima della ascesa di Napoleone...come noterete è "vissuta" ed è la cosa che mi piace di più..ogni botta potrebbe raccontare una storia e che storia! Denominazione: 2 Decimes Anno: 1795 - Direttorio francese Materiale: CU Diametro: 31 mm Peso: 18,8 g Zecca: Parigi D: Testa della Libertà (volta a sinistra) che indossa il berretto frigio. Sul contorno REPUBLIQUE FRANÇAISE sotto il collo Dupré. R: In campo 2/DECIMES/L'AN 4/segno di zecca (A), intorno corona formata da rami di quercia.1 punto
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Dopo aver invitato le parti a risolvere la questione in privato, viste le inutili polemiche che si sono susseguite, la precedente discussione è stata chiusa. L'apertura di una nuova discussione con lo stesso tema e soprattutto lo stesso appoccio precedentemente intollerato, equivale al mancato rispetto delle regole di questo forum. La discussione è chiusa, ulteriori discussioni o riferimenti che richiameranno lo stesso tema e soprattutto con le medesime modalità saranno definitivamente sanzionate e gli autori sospesi. Come ho già precedentemente scritto, il forum non è una gogna pubblica, in questa sede non è possibile dimostrare la veridicità di certe informazioni o di certe accuse, per queta ragione questi atteggiamenti non possono essere tollerati!1 punto
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No i commenti così brevi e concisi sono una prova evidente di pragramaticità da parte dei più nel ritenere piuttosto inutile affrontare nuovamente certi argomenti triti e ritriti già discussi in questa e in altre sedi senza che queste continue chiacchiere possano portate a sostanziali modifiche dello stato attuale delle cose.... ...da parte mia sono intervenuto infatti solo perchè da "quasi" giovane ritengo fuorviante, limitativo e piuttosto irritante additare sempre il giovane di turno come fancazzista, ignorante, poco interessato a questioni culturali e causa del degrado attuale imperante soprattutto in quanto a capo di musei e istituzioni varie non ci sono sicuramente "baldi giovini" ma il più delle volte ben più attempati personaggi che loro si avrebbero il potere di apportare le modifiche di corso cui tanto anelate/aneliamo e che invece si rivelano spesso solo desiderosi di mantenere lo status quo ante (= poltrona e privilegi) Saluti e buon proseguimento nella discussione. Simone1 punto
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Grazie alla segnalazione personale di un amico, vorrei sottoporre questo esemplare, che proviene dalla famosa collezione Weber, vol. I, n. 408, peso 6,84 g (Londra 1922). In tale catalogo è attribuito a Suessa, per la presenza dell'etnico al diritto, con SVESANO con particolare grafia (la S è molto segmentata). Si tratta di una variante sconosciuta al Sambon, con il toro androprosopo a sinistra, anzichè a destra, come normalmente. Tra le zampe si intravvede una lettera, che è la sesta lettera dell'alfabeto osco (una sorta di C rovesciata e squadrata) e si pronuncia come "v". Quindi abbiamo probabilmente una imitazione osca di una moneta campana di Suessa. La cosa che mi ha colpito è la forma del rudimentale simbolo sopra il toro, che richiama da vicino quello della moneta postata in # 1.1 punto
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