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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/08/14 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti, inizio con la mia categoria preferita: Exonumia. Vi mostro un bellissimo gettone in argento: Emesso in occasione del 54° Salone Internazionale dell'Automobile di Torino del 1972, Autorizzazione Intendenza di Finanza di Torino n. 26188 23/10/1972. Il gettone fu autorizzato alla circolazione solo nello spazio adibito all'Esposizione, dove poteva essere speso per un valore di 2.000 Lire Valore : 2000 Lire Gettone Peso: g. 14,88 Diametro: mm 32,7 Metallo: Argento 800 Descrizione del dritto: In legenda "Un Salone d'Argento" " Buono per L. 2.000 ." - Al centro una figura quadrilobata contenente un'automobile inizi secolo 1900/fine 1800 Descrizione del rovescio: in legenda "54° Salone Internazionale dell'Automobile" "1972 Torino" aut. Intendenza di Finanza di Torino n. 26188 23/10/1972 Al centro il Palazzo delle Esposizioni, ex Palazzo della Moda http://it.wikipedia.org/wiki/Torino_Esposizioni
    8 punti
  2. Terzo post, sezione Medaglie. Questa bellissima Medaglia mi è stata regalata dal mio carissimo amico Jagd a Gennaio 2013 che ringrazio sempre ed ancora per la sua gentilezza, amicizia e generosità :give_rose: La Medaglia è stata incisa da Cabral Antunes Autorità emittente - Cabral Antunes, famoso incisore Portoghese contemporaneo, ha lavorato anche per il Vaticano Valore nominale - medaglia commemorativa Peso - gr 436 Diametro- mm 99 Metallo- bronzo Descrizione del dritto - in alto la scritta "Pedro ed Ines", sottostanti le due figure dei sovrani in un abbraccio affettuoso che fa intuire l'amore che li legava. Descrizione del rovescio - in basso la scritta "Imortais do amor" (amore immortale), sopra vi è la firma dell'incisore. La scena si svolge nella Sala del Trono dove Alfonso IV decise di far uccidere la bella Ines Descrizione del taglio- liscio Note storiche e numismatiche: dal sito "Mammagiramondoblogspot.it La leggenda di Pedro I ed Ines di Castro Nel 1340 il principe ereditario Pedro si innamorò della bella Ines di Castro, una "semplice" dama di compagnia. Alfonso IV, suo padre vietò in modo assoluto al figlio di sposarla e temendo che il legame con la donna, imparentata con la corona di Castiglia, potesse pregiudicare l'autonomia del Portogallo, la bandì dal palazzo. Pedro, troppo innamorato di Ines per dare ascolto al padre, sposò la sua bella, nascondendola poi in una tenuta di campagna nei pressi di Coimbra. Il sovrano purtroppo scoprì il sotterfugio e convinto dai consiglieri di corte, fece uccidere la povera sposa. Il dolore per la perdita di Ines rese Pedro folle e, una volta salito al trono, fece strappare il cuore ai responsabili dell'assassinio dell'amata. Poi, riesumatone il corpo, incoronò come sua Regina il cadavere nel Monastero di Santa Cruz ed obbligò i cortigiani a baciare la sua mano che era ormai in un evidente stato di decomposizione. Oggi Ines e Pedro riposano vicini, nelle splendide tombe del Monastero di Alcobaca... https://www.google.it/search?q=cabral+antunes&rls=com.microsoft:en-US&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=9aTNUs_mKdSAyQPGtICoDw&ved=0CFgQsAQ&biw=1280&bih=699
    6 punti
  3. Categoria: Exonumia Autorità Emittente: Comitato Veterani delle Patrie Battaglie di Napoli Valore Nominale: // Peso: 23,9 Gr. Diametro: 37 mm. Contorno: Liscio Metallo: Rame Descrizione del Diritto: Panorama del golfo di Napoli con il Vesuvio fumante. In basso a destra la firma OLIVIERI. e sul fondo NAPOLI. Descrizione del Rovescio: A / RICORDARE / NEI POSTERI / IL IV CONGRESSO / DE VETERANI / ED EX MILITARI / D'ITALIA. Nel giro COMIZIO REGIONALE DEI VETERANI1848-49 DEL NAPOLETANO *. Catalogazione: //
    4 punti
  4. Ecco la mia seconda proposta. Autorità emittente; Impero Romano: Commodo 190 d.C. Valore nominale; Sesterzio Peso; gr. 23,73 Diametro; mm 32 Metallo; Oricalco Descrizione del dritto; Testa dell' Imperatore Commodo a destra con corona d'alloro M COMMOD ANT P FELIX AVG BRIT P P. Descrizione del rovescio; Liberalitas stante di fronte, il capo volto a sinistra, tiene abacus e cornucopia LIBERAL AVG VII P M TR P XV IMP VIII COS VI SC.. Descrizione del taglio; Catalogazione; RIC 563. C. 320 Note storiche e numismatiche. Da maneggiare con moderazione per i numismatici deboli di cuore :lol: L'uso prolungato provoca palpitazioni specie in concomitanza con la visione de "Il Gladiatore" (*). Da un'asta del Settembre 2013 (*) Nota più che altro di colore, dato che il pur appassionante film contiene numerosi falsi storici, ad esempio un Commodo senza barba e un gladiatore che scatena... "l'inferno" .
    4 punti
  5. facciamo una colletta, poi lo teniamo un tot di giorni a testa, tipo villetta in multiproprietà ... :P
    4 punti
  6. Da una costola della discussione che ha dato il via a questa nuova sezione, nasce questa discussione, con lo spostamento di alcuni messaggi da quella a questa. Si parlerà di treni, di stazioni e più in generale di tutto ciò che riguarda le ferrovie (il che mi permetterà di postare un paio di nuove immagini :D) ma anche le tramvie, ovvero tutti i vari tipi di trasporto su rotaia. Incomincio io, con le poche foto di stazioni che possiedo. Prima di tutto, naturalmente, Fabriano, in una cartolina viaggiata e datata 11 settembre 1926. petronius :)
    3 punti
  7. Salute pensavo che il Mezzo Scudo di Filippo III coniato dalla Zecca di Messina con data 1612 non esistesse fin quando non l'ho visto pubblicato alla vendita n°76 della casa d'aste Numismatica Ars Classica dello scorso dicembre. Poi ho visto la vendita "Utriusque Siciliae" ,della casa d'aste Varesi,ed al lotto n°308 è presente un bel Mezzo Scudo 1612 messinese La moneta posta in asta dalla NAC ha le sigle del Maestro di Zecca DF A (Don Francesco Abate)mentre la moneta venduta all'asta Varesi ,appartenuta precedentemente alla collezione Spahr e classificata al n°17 ,ha le sigle I P(Giovanni Del Pozzo) La moneta che posto oggi appartiene a collezione privata ed è quella venduta dalla NAC lo scorso dicembre Ringrazio il possessore di questa moneta che mi ha dato la possibilità di toccare con mano questo fantastico nummo con rarità R2 e di verificare che effettivamente esiste il Mezzo Scudo 1612 di Filippo III Ho scattato delle superbe foto che valorizzano la bellezza della moneta che presenta una patina antica che l'abbelisce e la rende ancor più apprezzabile agli occhi di un appassionato di numismatica. Approfittando della cortesia del nuovo custode della moneta oltre a scattare le foto del Dritto e del Rovescio mi sono soffermato a scattare foto dei particolari è doverosa la classificazione: Mezzo Scudo:FILIPPO III(1598-1621)Zecca di Messina ,anno 1612,Argento gr.15,63 D/+PHILIPPVS III DEI GRATIA;busto corazzato volto a sinistra,con gorgiera R/+SICILIAE ET HIERVSA REX e data;nel camnpo croce con braccia che terminano con fiamme e ciascun braccio è sormontato da corona;nei quarti inferiori vi sono le sigle del Maestro di zecca(in questo caso DF A:Don Francesco Abate) Riferimenti:SPAHR 18;MIR 344/5 La moneta ha un grado di rarità R2 poichè monete con sigla DF A sono più rare di quelle con stessa data e stesso valore ma con sigle I P --Salutoni -odjob
    3 punti
  8. Stati Uniti - Trade Dollar 1875 Argento 900 Diametri mm 38 - grammi 27,18 D/ -La Libertà seduta - IN GOD WE TRUST- data 1875 R/ - Aquila- Trade Dollar - United States of America Dollaro per il commercio è stato progettato per l'uso nel commercio internazionale con l'Asia, specialmente in Cina. Prodotto dal 1873 al 1885, il dollaro commercio 1875 è stato progettato da William Barber, incisore capo al momento. Come molte altre monete, si fece del 90 per cento d'argento e 10% rame. La moneta raffigura l'immagine della libertà seduta su una balla di cotone con una corona sul capo. Con la mano destra tiene un ramo d'ulivo. Il retro del dollaro commercio ha un'aquila con tre frecce negli artigli a sinistra e un ramo d'ulivo nella destra. Il bordo del dollaro commercio 1875 è zigrinato
    3 punti
  9. Categoria : Exonumia Autorità emittente : Ente Fiera Messina Valore nominale : Lire 5.000 Anno : 1976 Peso : 10 gr. Diametro : 22 mm. Metallo : Argento Taglio : Liscio con inciso: ES IMP. BOLLO ART. 15 D.P.R. 26 10 72 N° 642 D/ : 37° FIERA DI MESSINA - L. 5.000 - F M dentro ruota alata - 2 punzoni (100AR)(800) 1976 R/ : (Riproduzione Tetradramma di Messina - 461/396 a.C.) Lepre in corsa e piccola testa - scritta: :Greek_Mu: :GreeK_Sigma: :GreeK_Sigma: :Greek_Alpha: :Greek_Nu: I :Greek_Omicron: :Greek_Nu:
    3 punti
  10. Monete contemporanee (dal 1800 a Oggi). Autorità emittente: Regno d'Italia - Umberto I (1878-1900) Valore nominale: 2 lire I tipo 1884 Peso: 10 g. Diametro: 27 mm Metallo: Ag (835/..) Descrizione del dritto: UMBERTO I testa nuda volta a destra. Sotto al collo la firma dell'incisore (SPERANZA) Descrizione del rovescio: stemma sabaudo contornato da rami di alloro e dal valore (L • 2) e sormontato dalla stella d'Italia. In basso a ore destra il segno di zecca. Descrizione del taglio: Il motto FERT per tre volte, alternato a rosette e nodi sabaudi. Catalogazione ( facoltativa ): Gigante 28; MIR 1101 d Note storiche e numismatiche ( facoltative ). Tiratura: 4.500.000, Zecca di Roma. Emessa con Regio Decreto n. 4514 del 30 IX 1879 che ne stabilisce le impronte. L'anno in cui fu coniata questa moneta scoppiò un'epidemia di colera che si diffuse in tutta Italia, colpendo particolarmente la città di Napoli (più di 7000 decessi) che fu visitata dall'8 al 12 settembre dal Re e da alcuni ministri per portare conforto alla popolazione. Durante l'epidemia era a Napoli anche il medico svedese Axel Munthe che raccontò la sua esperienza nell'opera "Letters from a mourning city" (Lettere da una città dolente).
    3 punti
  11. Taglio: 2€ Nazione: San Marino Anno: 2010 Tiratura: 48.000 pz solo in divisionale ? Condizioni: BB Città: Roma Note: mancante Un poco ammaccato ma fa comunque la sua bella figura ...
    3 punti
  12. fuori concorso (è precedente al 2013) solo per confronto posto un esemplare (simile) di Micipsa in bronzo
    3 punti
  13. scusate la latitanza, ma sto aggiornando il mio vecchio sito web www.webalice.it/annovi.frizio/‎ qui quello nuovo, sono ancora in fase di.. elaborazione. http://www.friziodesign.it/ http://www.friziodesign.it/ grazie a tutti e buon anno 2014 :-)
    2 punti
  14. Grazie a tutti per l'apprezzamento al mio gettone, ecco la mia seconda, categoria Monete Moderne, questa affascinante monetina mi è stata regalata il giorno del Convegno NIP a Marzo 2013 a Roma da Christian Andreani, lo ringrazio ancora moltissimo per la sua gentilezza e generosità :give_rose: Autorità emittente - Ivan IV, detto "Il Terribile", granduca di Mosca e zar di Russia (1530-1584)- zecca di Mosca Valore nominale - Denga Peso - gr 0,34 Diametro- non posso misurarla è impacchettata :search: Metallo- argento Descrizione del dritto - Ivan IV a cavallo in posa da battaglia con in pugno la spada Descrizione del rovescio - iscrizione in cirillico Descrizione del taglio- liscio Note storiche e numismatiche: Dall'Enciclopedia Treccani on-line: Ivan IV il Terribile (russo I. Vasil´evič Groznyj) granduca di Mosca e zar diRussia. - Succedette al padre, il granduca Vasilij III (1479-1533), a tre anni. Incoronato zar nel 1547 (primo a fregiarsi di tale titolo), riorganizzò il sistema militare e l'amministrazione, rafforzando il potere centrale a scapito di quello nobiliare (boiari). La conquista delle capitali tatare Kazan´ (1552) e Astrachan´ (1556) estese il dominio russo all'intero corso del Volga. Meno successo ebbero i tentativi espansionistici nel Baltico, dove I. fu sconfitto anche a causa del tradimento di alcuni boiari (1564). In seguito a ciò - servendosi dell'opričnina, guardia dello zar elevata a nobiltà territoriale - diede vita a una sanguinosa repressione contro i boiari. VITA E ATTIVITÀ Figlio (1530-1584) del granduca Vasilij III, mortigli da bambino i genitori, visse i primi anni - formalmente, dal 1533, sul trono - in mezzo alle lotte dei boiari, divisi fra i partiti degli Šujskij e dei Belskij, ma uniti nella volontà di tenerlo soggetto ai loro voleri. Nel 1543, a 13 anni, dopo essersi creato un seguito di fedeli, cominciò a mettere a morte i boiari più potenti e riottosi, cosicché, quando (1547) cinse la corona di zar, si era già assicurato un potere senza limiti. In politica interna, I. IV cominciò subito a riordinare il sistema militare, l'amministrazione ecclesiastica e quella locale, rendendo più agile l'esercizio del potere secondo quelli che erano i suggerimenti del cosiddetto consiglio eletto, diretto dal principe Kurbskij. In politica estera, con la presa di Kazan´ (1552) e quella di Astrachan´ (1556), la Russia estese il suo dominio a tutto il corso del Volga. Si volse quindi al Mar Nero, e già stava per ottenere un decisivo successo, quando (1558) diresse i suoi sforzi verso il Baltico, dove la secolarizzazione dell'Ordine Teutonico gli offriva l'occasione per sottomettere la Livonia e aprirsi uno sbocco su quel mare. Di fronte al pericolo di essere sottomesse a I. IV, la maggior parte delle città della Livonia passarono sotto il controllo della Polonia-Lituania o della Svezia, creando due nuovi fronti di guerra. Ad alcune sconfitte militari si aggiunse (1564) il tradimento di alcuni boiari, fra cui Kurbskij, passati dalla parte dei Polacco-Lituani. I. IV decise allora di stroncare definitivamente il potere dei boiari, e, come primo atto, costituì una propria guardia del corpo (opričnina) che elevò a nobiltà terriera con la concessione di terre e città tolte ai boiari. Con essa I. IV compì in quasi 10 anni una sanguinosa repressione, che, con le sue 4000 e più vittime, diminuì fortemente il potere dei boiari, impedendo che essi mettessero radici feudali. La lunghezza della guerra di Livonia e la sconfitta subìta a opera del khān di Crimea, Devlet Girej, che giunse a incendiare Mosca (1571), lo indussero ad alleggerire il peso dell'opričnina e a riconciliarsi con i boiari, tracciando un limite fra i territorî facenti parte della zemščina (o amministrazione territoriale, cioè dei boiari), e quelli dipendenti, attraverso l'opričnina, direttamente dallo zar. Questa politica di pacificazione non sottrasse I. IV alle sconfitte da parte di Stefano Báthory, re di Polonia, e degli Svedesi che (1581) presero Narva. Solo la mediazione del papa, che inviò il gesuita Possevino, condusse la Moscovia a una tregua con la Polonia (1582). Nel 1583 I. IV concluse una pace onerosa con la Svezia, rinunciando a tutto il litorale del Golfo di Finlandia. Nel complesso il regno moscovita uscì stremato sia dalla guerra di Livonia, sia dal duro regime dell'opričnina, e solo la conquista della Siberia a opera di Ermak (1581) attenuò sul momento la penosa impressione di sconfitta.
    2 punti
  15. Ciao @@giangi_75it il nastrino ha gli stessi colori di quello che avrebbe dovuto portare all'epoca la medaglia, ma non è il suo originale. Però non disperarti, di nastri originali ancora infilati nel passante di queste medaglie io ne avrò visti solo un paio, poi tutti gli altri, nel bene e nel male, sono stati adattati dai vari proprietari, io per il mio ho cercato un nastro dagli stessi colori che fosse il più antico possibile, ma i nastrini di quello stesso periodo erano molto sottili e delicati e la loro breve durata è stata solo la naturale conseguenza di ciò, meglio un nastrino dai colori uguali ma di soli ottant'anni ad esempio, che lasciare la medaglia nuda e triste senza nulla per coprirsi nei freddi inverni italiani! :D @@francesco77 appena ho l'occasione ti porto a visionare la medaglia con qualche altra sorpresina, promesso! Tu però comincia ad accumulare la bava in bocca.. :lol: Triflisco all'epoca della Battaglia del Volturno era una frazione del Comune di Capua così come un'altra località presente sulla stessa medaglia, S.Angelo, ovvero Sant'Angelo in Formis. Successivamente dal Comune di Capua si distaccò la frazione denominata Bellona che fu elevata al rango di Città e con essa Triflisco, che fu ceduta al nuovo Comune, divendendo una frazione integrante di Bellona, ancora oggi, anche se ormai è più conosciuta dagli indigeni per le sue innumerevoli pizzerie e ristoranti, tutti collocati nel verde della natura proprio sulle sponde del fiume Volturno che attraversa Triflisco, che per le varie e storiche battaglie che questa località ha visto nel corso dei suoi secoli.. :( Quando si organizzerà una pizza tra tutti gli utenti del forum in commemorazione della Battaglia di TrifRisco, sapremo dove poter andare a mangiarla, a Triflisco! ;)
    2 punti
  16. Antiche, altri materiali. Piombo. Autorità emittente: Numidia, Micipsa, 148-118 a.C. Valore nominale: AE 26 (l'emissione é normalmente in bronzo, ma esistono esemplari in piombo, come questo) Peso: g. 16,58 Diametro: mm 28 Metallo: Pb Descrizione del dritto: Testa laureata di Micipsa (?) a s. Descrizione del rovescio: Cavallo al galoppo a s., sotto M K in caratteri punici. Catalogazione: Müller III, 19, 36 Provenienza: Artemide, RSM
    2 punti
  17. Bellissima e affascinante moneta... accompagnata da altrettante storie, storielle e leggende... chissà se sapremo mai la verità :) Leggendo qua e la ognuno può farsi la propria opinione, e probabilmente la verità non la sapremo mai :) L'opinione che mi son fatto io e che sicuramente qualcuno / privato e commerciante abbia diversi pezzi pronti da tirar fuori quando il mercato lo richiede, ma anche che la maggior parte dei pezzi siano stati demonetati senza andare mai in circolazione :) Io ho avuto la possibilità di prenderla a un prezzo tutto sommato buono e non me la sono fatta scappare
    2 punti
  18. Parto con l'Osservatorio Rarità. Scusatemi se ho anticipato un po' i tempi, ma mi sembra che sia un progetto utile al forum e mi sembra altrettanto utile parlare di questo progetto in un'unica discussione, come ampliarlo, come procedere, cosa togliere. Inserisco la tabella che a mio avviso servirà da riferimento, ciò non toglie che chiunque possa inserirne un'altra giudicata migliorativa alla mia. Lo schema si chiama MONETE RARE mod1, dato che la prima scheda era riferita esclusivamente a monete con una tiratura max di 2.000.000 di pezzi mentre ora, come già diceva pier75, è stata sistemata con le monete a tiratura di 5.000.000 di pezzi, le celle con le monete a tiratura più alta di 2.000.000 di pezzi sono state colorate diversamente dalle altre. Mi aspetto che tutti partecipano a questo nuovo progetto. In questo post e nel successivo, TROVATE CARICATO DIRETTAMENTE IL FILE IN EXCEL SENZA COLLEGAMENTI ESTERNI !! TROVERETE I REGOLAMENTI AGGIORNATI SU COSA POSTARE E COSA NON POSTARE ALL'INTERNO DEL FILE NELLA PAGINA "REGOLE" N.B. Le news non sono altro che monete anche di alta tiratura che non sono mai state trovate/segnalate all'interno di questa discussione. All'interno del file troverete tutte le monete già segnalate con il nome di chi ha fatto il ritrovamento, tutte le monete non ancora segnalate possono essere inserite in questa discussione. Tutti i ritrovamenti dovranno essere postati con il seguente form: Taglio: Nazione: Anno: Tiratura: Città: Condizioni: Al ritrovamento, per essere poi inserito nel file, dovrà essere allegato una foto con a lato il nick di chi ha trovato la moneta, non verrano considerate le foto "prelevate" da internet NUOVE REGOLE 2024 come pubblicare.pdf 2024 commemorative AeB.pdf 2024 regole.pdf 2024 estero.pdf 2024 regole1.pdf
    1 punto
  19. Da un po di anni sono comparsi sul mercato esemplari in bronzo di aitna molto sospetti. Recentemente nella nuova asta di Romanumismatics sono comparsi in vendita 3 esemplari che mi hanno fatto parecchio pensare. Nella monetazione antica oltre allo stile dei soggetti raffigurati è sempre bene fare molta attenzione al tondello (flan). Pensare di trovare tondelli molto simili (pensando poi a come venivano prodotti), se non identici, dovrebbe insospettire immediatamente. 1) N.73 - 15.38g, 26mm, 3h. 2) N.75 - 16.24g, 25mm, 4h. 3) N.77 - 17.42g, 25mm, 3h. Comparazione esemplari: si nota chiaramente la stessa forma del tondello.... Ora, il solito esemplare che tempo fà circolava in rete, indicato dal venditore come copia: Ora la comparazione dei 4 esemplari: Che ne pensate????? skuby
    1 punto
  20. Ci fu un tempo , agli inizi del VI secolo , pochi anni dopo la caduta dell' Impero Occidentale di Roma , in cui l' Italia , o meglio gli Italiani , ebbero la possibilita' , ovvero , la non consapevolezza e la non lungimiranza politica degli Antichi romani , di realizzare un grande Stato romano barbarico che avrebbe reso l' Italia uno Stato forte , saldo e politicamente indipendente da quello , ormai romano solo di nome e di facciata , quale era quello che da vari decenni era l'orientaleggiante Impero romano d' oriente o Bizantino . L' Italia sarebbe divenuta uno Stato europeo potente e rispettato quale divennero gli Stati invasi dai Franchi in Francia , dagli Angli e Sassoni in Inghilterra , dai vari popoli germani , quali l'etnia dei Goti , i Burgundi ed altri popoli , in Germania ; mentre la Spagna subi' in parte la sorte dell' Italia , invasa da popoli germanici prima , da Arabi poi , dovette aspettare alcuni secoli prima di assurgere a grande potenza europea , cosa che al contrario non avvenne , anche per altri motivi , tra cui principalmente quelli religiosi , per l'Italia . Questa grande opportunita' l' Italia l' ebbe al tempo di Teodorico , re degli Ostrogoti , che visse la giovinezza a Costantinopoli quale pegno in ostaggio da parte del padre Teodemiro , in qualita' di alleato dell' Imperatore d' Oriente ; qui Teodorico imparo' e comprese la grande cultura classica greco romana . Teodorico nel 474 alla morte del padre divenne re degli Ostrogoti e nel 484 gli fu concessa la qualifica di Console . Nel 488 invase l' Italia occupata dagli Eruli di Odoacre e dopo 5 anni , nel 493 , divenne padrone d' Italia . La grandezza di Teodorico si manifesto' subito impedendo al suo popolo di comportarsi come era d' uso in quei secoli , cioe' razziando , uccidendo , distruggendo , predando a scapito degli antichi e legittimi abitanti , ma volle nel suo intento creare una unione pacifica , concorde e costruttiva tra barbari e romani , tra conquistatori e conquistati , lascio' infatti ai romani l' amministrazione , le istituzioni , le leggi , la vita politica del suo stato , mentre la parte militare , ai suoi Ostrogoti ; concesse al suo popolo solo un terzo delle terre d' Italia e non permise mai atti di violenza contro la popolazione civile , romana o barbara che fosse , protesse le arti , la letteratura e i commerci , restauro' gli antichi edifici , protesse la Chiesa romana , sebbene Ariano , insomma fece di tutto per fare convivere in pace costruttiva romani e goti . Questo grande progetto che avrebbe reso l' Italia un grande stato europeo fu vanificato dal Senato romano , dalla chiesa cattolica romana e da alcuni influenti uomini politici romani , tra cui forse , non e' mai stato chiaramente dimostrato , Anicio Manlio Torquato Severino Boezio genero di Simmaco , che tramarono con l' imperatore d' Oriente Giustino allo scopo di cacciare i goti dall' Italia . Anche gli Italiani non sentirono mai loro il messaggio di cooperazione lanciato da Teodorico , in quanto videro sempre i Goti come un popolo invasore e barbaro e si illusero o non capirono , che l' impero romano d' Occidente come lo conoscevano , era finito per sempre e mai piu' sarebbe rinato . L'Italia in seguito fu devastata da anni ed anni di guerre tra Goti e Bizantini che desolarono e spopolarono la terra italica e quando alla fine i Bizantini ebbero la meglio sui Goti , gli Italiani si resero conto che avevano solo cambiato padrone , anzi erano caduti sotto un popolo , che di romano non aveva piu' nulla , tranne il nome , ben piu' aguzzino e spietato del Goto che impose tassazioni e balzelli insopportabili agli stremati e sparuti abitanti d' Italia , le cui conseguenze forse ne subiamo ancora oggi . Questo per brevissimi cenni la grande occasione perduta dall' Italia al tempo del re goto Teodorico .
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  21. :D ...saluti a tutti cari.........!....queste monete non sono comune da noi.... :lol: .....ma il bel barbutu biancu vestitu di rossu,mi ne a portata una.......! :lol: una curiosita,perche non ne avevo mai viste......moneta sud americana,ricca di ditagli. -_- ....per 24.86grs di argento e 37 mm di diametro.......il blasone molto bello. :D
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  22. sta medaglia manca a u sicilian a u roman ,a u milanese a tutti eh!!!
    1 punto
  23. Ragazzi non mandatemi a quel paese , ma ripeto che è meglio rimanere in topic con questa razzia . Quando sarà il momento dell' apertura della prossima , ci sarà spazio per tutti ..
    1 punto
  24. Capita anche a me nei copia ed incolla, quando succede puoi prima copiare su "blocco-note" e salvare, successivamente copia nuovamente dal blocco-note e incolla nel forum, le varie formattazioni solitamente spariscono, prova magari a modificare il post in altro momento, o lo lasci così, è comunque ok :good:
    1 punto
  25. Il Castello di Devin si trova a circa 15 km da Bratislava. Vi si può accedere con la barca, anche se è più conveniente farlo con l'autobus da piattaforme che sono ai piedi del castello. Il castello è situato alla confluenza dei fiumi Danubio e Moravia, che forma il confine naturale tra la Slovacchia e l'Austria. Di giorno è possibile anche vedere Vienna. Il castello, attualmente in fase di ricostruzione, è stato demolito nel 1800 dall'esercito napoleonico, anche se molto è stato ricostruito. L'immagine dalla cima è ineguagliabile. In alto vi è un pozzo dove è bene gettare una moneta e esprimere un desiderio. Nel castello si può fare un tour dei giardini e e dei parchi che lo circondano in totale relax. Proprio all'ingresso del castello, dove vi lascia l'autobus, c'è un albergo non troppo costoso dove è possibile trascorrere una notte o bere una birra o un caffè. Slovacchia - 50 Haleru 1993
    1 punto
  26. @rickkk rimane sempre il maestro! ;) Si, il fondo totalmente bianco (come da catalogo per intenderci) si ottiene mediante post-produzione, ma non è un elemento fondamentale, ma solo "di contorno" per rendere la foto più elegante. Basta un semplice fondo nero (così non si vede l'ombra della moneta), prestare qualche minima attenzione all'inquadratura, fotografare dritta la moneta... Sicuramente l'attrezzatura migliore aiuta enormemente sul fatto della resa qualitativa finale (anche se come dice il maestro, "il manico" rimane IL requisito fondamentale), ma risultati tutto sommato gradevoli possono essere ottenuti con un'attrezzatura prossima ai minimi termini. Il dritto ed il rovescio della moneta che allego, fu scattata diverso tempo fa, quando avevo solo una vetusta compatta digitale, ed avevo improvvisato il set fotografico con una scatola delle scarpe con fondo di carta bianco, e due forchettoni da insalata per lo stativo, ed una sola luce (che utilizzo tuttora quando devo fare foto "al volo") con temperatura colore di 6400°K.
    1 punto
  27. Sempre Fabriano. Anche questa è viaggiata ma, contrariamente all'altra, non c'è alcuna data apposta a mano e il timbro d'annullo è illeggibile. Sebbene sia affrancata con un francobollo del Regno, si tratta di una cartolina post-bellica, che ritrae la stazione ricostruita dopo il bombardamento del 1944. Se in questa cartolina proseguite idealmente sulla destra, sul marciapiede del primo binario dopo la fontanella (che c'è ancora) a pochi metri troverete la sede del Circolo Fil-Num del DLF...se qualcuno vuol venire a trovarci, ci siamo il mercoledì e il sabato, dalle 15 alle 18 :D petronius oo)
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  28. perché ne hanno fatte, relativamente, poche..( prima hanno usato le greche, poi hanno fatto le loro e poi, dopo la conquista romana , hanno usato la moneta dei vincitori) la loro storia monetale è durata al massimo tre o quattro secoli, contro gli otto o dieci dei romani e, soprattutto, la circolazione era , giocoforza , limitata ai terreni direttamente controllati dalle autorità etrusche...ben più limitati dei territori poi sotto l'influenza romana e con popolazioni che erano una frazione di quelle sottoposte alla romanità.. quindi anche il circolante era "poco". Aggiungi che essendo andate fuori corso con la conquista romana, le monete etrusche saranno state sicuramente rifuse e riutilizzate per farne moneta corrente, quindi una buona parte sono sparite in quel modo...alla fine, possiamo contare solo sui pezzi perduti all'epoca e quel poco di tesaurizzato e mai recuperato,....... ma è una minima parte, perché essendo un territorio in pace, non avevano necessità di nascondere i tesori posseduti o il denaro disponibile...diverso caso per l'impero romano, dove si tesaurizzava presso i confini in perenne combattimento con i barbari e dove non è infrequente che vengano ritrovate forti accumulazioni di valuta ( al proposito il tesoro di Treviri, con i suoi quasi 3000 aurei, la dice lunga sull'ambiente dell'epoca). Gli etruschi conquistavano più con le arti e l'economia che con la spada, quindi non erano in perenne guerra con qualche altra popolazione per mire espansionistiche territoriali,....... a parte la pirateria sul mare...ma lì è difficile seppellire alcunché....
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  29. Questo è un esempio di foto "diffusa" a destra e foto "normale" a sinistra. Infatti, come sipuò vedere l'illuminazione normale produce un'immagine di gran lunga superiore per questo tipo di moneta di bronzo rosso-marrone con lucentezza o lustro minimo. La mancanza di lustro significa che la luce diffusa è senza contrasto poichè è una luce che proviene da tutte le direzzioni non fa ombre cosi da perdere dettagli sullo sfondo della moneta . Quindi per questo caso specifico di metallo/moneta, l'illuminazione normale cioè da una singola fonte luminosa dà un'immagine molto più realistica, con dettaglio completo e maggior plasticità della rappresentazione . Per esperienza ti dico che l'illuminazione diffusa è utile solo per le monete di un determinato tipo. Creando una camera bianca con un telo o carta, si possono realizzare foto a luce diffusa. Quando si hanno monete molto consumate è meglio utilizzare una luce spot diretta da inclinare a 25-30 gradi o il piu possibile da poter marcare e contrastare i rilievi, consentendo alle ombre di allungarsi e migliorare la leggibilità. Ciò non è sicuro in tutti i casi ma migliora con monete in buone condizioni. In questi giorni posto il link del mio file pdf su come capire e realizzare foto per numismatica.
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  30. bravissimo Skuby!!....un altro bel colpo!!....sei diventato il terrore delle aste. dopo una spiegazione particolareggiata con foto e comparazioni come la tua.....per la casa d'asta e' un dovere dare una spiegazione,capisco che tornare sui propri passi o riparare ad un errore e' sempre difficile,ma credo sia anche un gesto doveroso,che alla lunga restituisce credibilita'. al contrario,evitare di prendere in considerazione la questione,.....nascondersi,non giova a nessuno. ciao-
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  31. complimenti per il gioiellino!!
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  32. Un po' rovinata???? :search: A parte cosa hai fotografato, ma prima di inserire la foto l'hai osservata? Ti pare che un comune mortale possa dirti qualche cosa su una foto del genere? Il forum è pieno di esperti, non credo di MAGHI!! Buona giornata TIBERIVS
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  33. Giusto 86 pardon.Vabbe' come hai detto te 10 anni in meno sono sempre meglio.No no infatti anche il mio intervento era piu' ironico nel senso buono che altro. Saluti Luca😉
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  34. @@vaio4ever Ha detto tutto, volevo solo aggiungere che in questi casi parliamo di difetti di conio, non di varianti, mi spiego meglio: Le varianti sono modifiche grafiche che vengono corrette dall'incisore dopo la prima emissione di una moneta mentre i difetti o errori di conio avvengono durante la sua coniazione come in questo caso.
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  35. Bella e schietta, quasi "untouched", ma sul serio non da spot da catalogo patinato. Concordo con Numizmo 500/600 ci possono sicuramente stare, se la patina è come sembra in foto non pensarci troppo.
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  36. Eccomi anche se con un po' di ritardo... Ultimo arrivato nella stupenda collezione dei gettoni di trasporto che sto portando avanti... Autorità emittente : Società Anonima degli Omnibus Milano Nominale : Valido per una o più corse per i dipendenti dell' amministrazione comunale Anno: seconda metà '800 Peso : pile scariche Diametro : 25 mm Materiale : Ottone Diritto: Testa di Cavallino rampante Rovescio : Servizio per l'amministrazione Catalogazione : Lamoneta W-TRSP/12-3
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  37. Categoria: MONETE CONTEMPORANEE Autorità emittente: Impero Austro-Ungarico. Valore nominale: 1 Corona. Anno: 1908. Peso: 5,0g. Diametro: 23mm. Metallo: Argento. Tiratura: 4'784'992. Descrizione del dritto: effige di Francesco Giuseppe I verso destra e leggenda: FRANC.IOS.I.D.G.IMP.AVSTR.REX BOH.GAL.ILL.ETC.ET AP.REX HVNG. Descrizione del rovescio: al centro due rami di olivo con sopra F(ranz)J(oseph)1, in alto la corona imperiale asburgica circondata dai raggi con ai lati le date 1848-1908, in basso il valore 1 COR e leggenda: DVODECIM LVSTRIS GLORIOSE PERACTIS Descrizione del taglio: leggenda: VIRIBVS VNITIS Note storiche e numismatiche: La moneta fu coniata per commemorare il sessantesimo anno di regno di Francesco Giuseppe I d’Austria (1848-1908), il suo regno è al 16º posto nella classifica dei regni più lunghi della Storia e forse fu il più lungo regno di un regnante effettivo (Luigi XIV fu Re per settantadue anni, ma la reggenza della madre e del cardinale Mazarino durò sedici anni). Nato nel 1830 e incoronato nel 1848, morì nel 1916 nel mezzo della Prima Guerra Mondiale. Nel 1908 iniziò una crisi in Europa che porterà alla Grande Guerra. Nel sessantesimo anniversario del suo regno l’imperatore dovette affrontare, appunto, la crisi Bosniaca. L’Austria voleva annettersi le provincie della Bosnia e dell'Erzegovina che già amministrava dal 1879. L'Austria e la Russia si accordarono a cambio dell'apertura alla Russia dello stretto dei Dardanelli, ma l'Italia considerò tale azione un affronto e la Serbia una minaccia. In Russia poi la perentoria richiesta tedesca di riconoscere la legittimità dell'annessione sotto pena di un attacco austro-tedesco facilitò la mossa austriaca ma creò non pochi dissapori tra la Russia e le potenze centrali. Nel 1911 seconda crisi marocchina, 1912 e 1913 guerre balcaniche e, infine, nel 1914 Francesco Giuseppe firmò la dichiarazione di guerra esclamando: «La guerra! Lor signori non sanno cos'è la guerra! Io lo so... da Solferino.»
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  38. Nessun trucco ma una parola sola... manego! Ottenibile come con tutte le cose, facendo esperienza e imparando dagli errori! Internet offre diversi ottimi spunti (basta cercare numismatic photography ad esempio) e alla fine ognuno può cogliere l'informazione che serve e maturerà un proprio stile anche per fotografare questi dischetti metallici riflettenti, e ogni dischetto è diverso dall'altro... così come può essere fotografato un tramonto o un fuoco artificiale in una notte buia Con "un pò" di scatti questi i miei risultati coi 3 metalli più comuni Tutte e 3 le monete sono state fotografate con un obiettivo macro 100mm f/2.8 Poi, a parità di tutto, un corpo full frame fa certamente la differenza sulla qualità (lo dico per esperienza personale, passando recentemente da una Canon 450D a una 6D) Buon divertimento!
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  39. Autorità emittente: John V Palaeologus, with Anna of Savoy (Regent).1341-1391. Valore nominale: Hyperpyron Peso: 2,8 gr. Diametro: 18,5 mm. Metallo: Gold Descrizione : Andronicus III kneeling right before Christ standing left, holding hand above emperor in benediction / John V and Anna standing facing, each holding scepter. Catalogazione: DOC 942; LPC p. 116, 1; SB 2466. Zecche : Constantinople Millesimo : 1341-1347.
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  40. Mettere la moneta su uno sfondo azzurro
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  41. Categoria monete antiche: Autorità emittente: Alessandro III, il Grande, re di Macedonia (336-323 a. C.) Valore nominale: AE Peso: 7,22 g Diametro: 18 mm Metallo: Bronzo Descrizione dritto: Testa di Eracle con copricapo in pelle di leone, a dx Descrizione del rovescio: AΛEΞANΔΡ.Υ, clava sopra arco e faretra, sotto E Descrizione del taglio: Liscio irregolare Catalogazione: Price 304 Note storiche e numismatiche: Moneta coniata da una zecca incerta della Macedonia regnante Alessandro Magno (336/323 a. C.). Notare sul rovescio il punto al posto della omicron nel nome del sovrano per ragioni di spazio. Provenienza: Künker 23 (30 ottobre 2013), lotto n. 7 apollonia
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  42. la "pista" potrebbe essere Alsazia !? ( Ville de Thann) es. double vierer o doppel Rappen da 4 pfenning
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  43. Colgo l'occasione per fare un omaggio a 417Sonia per ringraziarlo del bellissimo articolo sui Leoni veneziani postando due dei miei "Leoni" ...migliori. Il primo di Marcantonio Giustinian e il secondo di Ludovico Manin, come potete vedere cambia l'inclinazione della testa e mi sembra di sentire una voce lontana .... “Quando el lon alza la coa, tuti i altri sbasa la soa” .... Saluti
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  44. Il discorso del taglio del cordolo di fusione è interessante, ma va integrato con una visione dell’intera moneta. Poi non è vero che gli esemplari presenti nei musei siano sempre autentici. Purtroppo la moda di fabbricare copie false dell’aes grave italico risale almeno al XVIII secolo ed esiste una testimonianza, riportata da Passeri su questa moda. Vedi il mio post # 6 in un’altra discussione: http://www.lamoneta.it/topic/112938-numitoria-denario-cr-2461/ Nel mio studio su Ariminum ho scoperto ad esempio che per la rara quincuncia, che è il nominale più alto fuso per questa zecca, sono stati usati apparentemente 5 matrici di fusione, e per alcune sono noti singoli esemplari. Di una matrice (la mia n. 2) conosco almeno 4 esemplari, più altri 3 che sono chiaramente falsi ottocenteschi. Esiste un esemplare del museo civico di Rimini (Rimini MC D/123 = Haeberlin p. 215, n. 4), che ha un vecchio pedigree appartenendo a una antica collezione confluita nella seconda metà del XIX secolo e con una annotazione che fu trovata a Monte Tauro (Coriano) nel 1845. Al mio diretto esame è apparso essere originale: Poi ci sono due esemplari, uno a Vienna e uno rinvenuto nel 1989 in Spagna (l’unico fuso ariminese trovato fuori Italia), che sembrano originali e hanno diverso distacco del cordolo, con bordo meglio conservato. Manca completamente il buchetto vicino allo scudo (alle ore 5,30). Poi è comparso, inizialmente nel 1911 in un’asta Cahn, un esemplare che ha avuto due successivi passaggi in aste Naville, finendo nel 1933 nella nota collezione Piancastelli, che fu acquistata dal Museo civico di Forlì. Purtroppo il medagliere di questo museo è ancora inagibile e non sono riuscito né ad esaminare dal vivo né ad avere foto digitali a colori (se qualcuno è pratico di questo museo magari può verificare l'attuale situazione). Utilizzo pertanto una vecchia foto apparsa sul catalogo Naville 1933 (da calco) e Piancastelli curata dalla prof.ssa Ercolani Cocchi (di modesta qualità e in B/N): Colpisce la somiglianza con l’esemplare della frattura del cordolo di fusione alle ore 12 e soprattutto la presenza del buchetto in basso, vicino allo scudo del rovescio. Non posso esprimere un giudizio definitivo e al momento lo annovero tra le buone.... Nel museo di Rimini (Rimini, MC D/124, mancante in Haeberlin) esiste un altro esemplare, appartenuto ad altra collezione ottocentesca, che appare essere un vecchio falso. Il taglio del cordolo è simile all’altro esemplare di Rimini, ma più “smussato” e soprattutto il solito buchetto vicino allo scudo risulta poco verosimile e con bordi rialzati : Ho trovato altri due esemplari praticamente identici. Uno al museo civico di Viadana, anch’esso da vecchia collezione, tra fine ottocento e inizio novecento (mancano ulteriori dettagli), che ha subito un ulteriore ritocco, a livello del torques intorno al collo…. Il taglio del cordolo qui è più smussato e sottile e i rilievi della testa di Gallo meno accentuati. Sembra o una copia più scadente o ricavata direttamente dall’esemplare Piancastelli, con successivi ritocchi…. Uno alla Biblioteca Apostolica del Vaticano, ancora col buchetto incompleto, che ho esaminato di persona. Era risalente alla vecchia collezione dei Gesuiti, almeno alla seconda metà dell’Ottocento e presentava pure un bordo molto “lenticolare”. Non posso riportare la relativa foto per i soliti diritti di riproduzione (al Vaticano sono molto esosi….). Quindi sempre massima attenzione anche col materiale museale…. Nell'Ottocento si facevano volentieri copie fuse da esemplari in vecchissima collezione e il problema si pone molto acutamente con zecche come Hatria......
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  46. Riprendo questa discussione per chiedere un parere; sul noto sito d'aste ho trovato un'inserzionista che vende tutte le 500 lire caravelle dal 1968 al 2001 a 550 euro. Cosa ne pensate? E' un buon prezzo o si riescono a trovare anche a meno? Grazie e buona serata a tutti.
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  47. un altro esemplare comparso da kunker nell'asta 226: skuby
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  48. Giustissimo, li sopra capita di trovare acquirenti che offrono tanto per farlo, poi a fine asta confessano di aver fatto un'offerta per gioco non sapendo di potersela aggiudicare veramente... ma se trovano venditori che non amano scherzare allo stesso modo, finire in tribunale non è cosa rara.. è che in molti neppure leggono i regolamenti prima di far qualcosa.. ma la legge non ammette alcuna ignoranza al riguardo.
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  49. Il venditore è solo uno in cerca dei suoi dieci minuti di notorietà italiana e sapendo come vanno le cose da noi, presto sarà invitato in televisione in qualche programma pomeridiano famoso come ospite di lusso, poi verrà proposto per qualche reality e poi ci sarà l'immancabile scesa in politica, dove faranno a botte pur di accaparrarselo e schierarlo nelle proprie liste... :rofl:
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