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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/07/14 in tutte le aree
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Qui il quorum é stato raggiunto, ma non posso esimermi... Antiche AR Autorità emittente: Tribù celtiche della Gallia Cisalpina o della Provenza (IV o III sec. a.C.) Valore nominale: Dracma o tetrobolo Peso: g. 3,82 Diametro: mm 17 Metallo: AR Descrizione del dritto: Testa di Artemide a d. Descrizione del rovescio: Leone a d., sopra ΜΣΣA Catalogazione: Pautasso 1966 Massa α (variante), Arslan 1992 tipo I (variante) Note storiche e numismatiche: é incerto se queste prime imitazioni della dracma pesante di Marsiglia siano state emesse in Gallia Cisalpina o nella bassa valle del Rodano. La stessa datazione é incerta, dato che é ovviamente legata alla datazione del prototipo massaliota, rispetto alla quale sussistono grandi divergenze tra gli studiosi. Di questo tipo se ne discute qui. Provenienza: C&C, Francia7 punti
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Exonumia ... almeno credo, non sono molto pratico di questa sezione. Regalatami da mia madre inizio 2013 e ricevuta dal nipote avv. Maurizio Ulrich-Bansa ai tempi. Si tratta del padre del noto numismatico, professore e studioso Barone Oscar Ulrich poi Bansa (Bansa è stato aggiunto in seguito e viene da una discendenza tedesca). Trattasi di medaglia di accesso alle strutture dell'Ippodromo di San Siro, in metallo dorato e smalto prodotto dalla Gioielleria Giacomo Ravasco orafo d'origine genovese dal 1873 a Milano con un proprio laboratorio, poi seguita dal figlio Alfredo che frequenta i corsi serali della Scuola per Artefici dell’Accademia Di Brera a Milano e quindi la bottega orafa del milanese Eugenio Bellosio. Data al 1906 la sua prima partecipazione a un’esposizione pubblica, quella tenutasi a Milano per il traforo del Sempione. Alfredo Ravasco fu presenza costante e di rilievo all’interno delle principali esposizioni orafe e d’arte decorativa sia nazionali sia internazionali, delle quali fu spesso promotore. In contatto con letterati e artisti diversi (incluso Giò Ponti, con il quale condivise idee e poetiche) gravitanti durante il primo Novecento a Milano, perno indiscusso dei movimenti intellettuali e artistici italiani, già con le opere esposte nel 1919 alla “Prima Mostra di Arte Decorativa” (Milano) manifesta, oltre a un deciso allontanamento dagli schemi attardati in cui versava buona parte dell’oreficeria italiana, la sua propensione a una semplificazione formale, confermata in seguito. Muore nel 1958 a Ghiffa (VB) Note storiche : Società Lombarda per le corse dei cavalli - fondata nel 1883 - decide di costruire un ippodromo più vicino a Milano, perché il pubblico possa accedervi senza disagi e perdita di tempo, scegliendo la località di San Siro fuori Porta Magenta. Il progetto viene affidato all'architetto Giulio Valerio che concepisce tutti gli impianti (tribune, "Casino" della direzione con portico per il pèsage, sala caffè, spazi di servizio per i fantini, infermeria, scuderie ecc.) rispondenti a criteri di semplicità e di economia, con carattere di costruzioni "leggere", quasi effimere, come si addice a uno sport essenzialmente stagionale. L'ippodromo del galoppo viene inaugurato nel 1888 e l'ippica diventa sempre più importante nella vita sociale milanese. Anche lo spettacolo del ritorno dalle corse attira una folla sempre più numerosa: le carrozze che occupano il "prato" dell'ippodromo come tante piccole tribune, tornano in città sfilando in doppia fila, dirigendosi verso il nuovo Parco (attualmente parco Sempione) dove compiono un giro finale prima di disperdersi. Il modello adottato dall'ippica italiana e dagli altri impianti sportivi ricalca lo stile inglese del XIX e XX secolo e le "seasons" saranno scandite dal calendario degli ippodromi. E' questo l'ambiente che conosce Ernest Hemingway quando si reca a Milano all'inizio del XX secolo e che racconta nel suo libro "Addio alle armi".Anno dopo anno l'ippica aumenta i suoi bisogni e diventano necessarie e imprescindibili nuovi impianti e continui ampliamenti. (dal sito di Italia Nostra). Famiglia Bansa: Oscar Ulrich-Bansa ( 11.3.1892 - 5.6.1982) discende da una famiglia di banchieri di origine danese (attuale banca Vonwiller a Milano), trasferiti a Milano. Ufficiale di artiglieria, il 29.10.1942 diventa Generale di Brigata sino alla fine della guerra, e nel 1946 si congeda dall'esercito. Ha sposato una nipote di Carlo Gavazzi, il più noto ed importante dei collezionisti numismatico d'Italia, la Signora Pia Gavazzi e per lunga parte della Sua vita ha vissuto, studiato, scritto e collezionato a Besana Brianza, alla villa il Lorino. Nel 1948 gli viene assegnata la cattedra di numismatica all'Università di Padova. Io non sono certo il Suo biografo ma non mi pare avesse il titolo accademico per l'insegnamento, ma grande conoscenza della numismatica. Sicuramente nel 1948 trovare professori non doveva essere semplice. Rimane all'insegnamento sino al 1962. Pubblica Moneta Mediolanensis al primo anno di insegnamento (Verona, 1949), e non è certo il lavoro di un anno, ma 30 anni da collezionista. Nel periodo 1952-1956 e 1962-1966 dirige la S.N.I., ma grande riconoscimento è la medaglia della Royal Numismatic Society nel 1960 (succede a P. Grierson). (da mio precedente intervento su lamoneta.it) Nel caso non sia pertinente ..... come non detto ... tutto fa !6 punti
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Cerco di dare un contributo al quorum di qualche categoria "in crisi". Antiche AE Autorità emittente: Etruria, Vetulonia (Vatluna), c. 300-250 a.C. Valore nominale: Oncia Peso: g. 5,04 Diametro: mm 19 Metallo: AE Descrizione del dritto: Testa virile a d. coperta con spoglia di ketos, sotto VATL Descrizione del rovescio: Tridente accostato da due delfini. Catalogazione: HN Italy n.204 Provenienza: A.I., USA5 punti
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Propongo la mia... la bellezza è soggettiva giusto? Autorità emittente: Impero Gallico, Vittorino (268-270 d.C.) Valore nominale: Antoniniano; Zecca: non determinabile Materiale: AE Diametro: 18 mm Peso: 2,95 gr Descrizine: D/ Busto radiato, drappeggiato e corazzato a destra; legenda [...] ICTO [...]. R/ La Salus stante a sinistra con in mano patera e scettro, ai piedi a sinistra altare e serpente; legenda [...] S [...]. Provenienza: ex ArtAncient Ltd, ex collezione inglese, ex Hollingbourne Hoard Documentazione: documentazione fiscale di acquisto, cartellino precedente collezione, licenza di esportazione in quanto trattasi di Treasure Trove. per chi volesse approfondirne la storia: http://www.lamoneta.it/topic/112377-hollingbourne-hoard/?hl=hollingbourne Mi rendo conto che esteticamente non è quel che si può definire una moneta "bella", ma ha un fascino tutto suo e soprattutto una storia da raccontare con relativo pedigree. ...diciamo che ho buone possibilità per vincere l'ultimo posto!!! :D :D :D4 punti
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Partecipo anch'io al concorso con una moneta dalla rara forza espressiva, almeno per me! Categoria: Moderne - argento - Anno: 2013 Autorità emittente: Guglielmo V (o VI), Langravio di Assia-Kassel (Hessen-Kassel) Zecca: Kassel (zecchiere Georg Kruckenberg) Valore nominale: tallero, 1637; conosciuto come "Weidenbaumtaler". Peso: 29 g. ca. Diametro: 40 mm ca. Metallo: argento Descrizione del diritto: *WILHELM(US) D(EI) G(RATIA) LANDGRAVI(US) HASS(IAE) COM(ES) C(ATTIMELIBOCI) D(ECIAE) Z(IEGENHEINAE) E(T) N(IDDAE); leone coronato a strisce orizzontali bianche e rosse rampante a sinistra; ai lati del leone la data 16-37, le iniziali dello zecchiere G(eorg) K(ruckenberg) e tra le zampe due spade incrociate. Descrizione del rovescio: *IEHOVA VOLENTE HUMILIS LEVABOR ("Se Dio lo vorrà, sarò consolato, innalzato sopra ogni miseria"); paesaggio rurale con un villaggio sotto la tempesta e, in primo piano, un salice colpito e piegato dal fulmine. Sulla destra in alto, in un sole raggiante compare il nome di Dio "JHWH" (retrogrado), ovvero il Tetragramma. Si noti come nella scritta sul giro, il grassetto su alcune lettere indichi il loro essere più grandi delle altre: insieme formano la sigla "VV. H. L.", ovvero "Wilhelmus Hassiae Landgravius". Catalogazione: Davenport 3461, Schütz 919. Note storiche e numismatiche: Si tratta di una delle più celebri e significative monete coniate negli stati tedeschi nel corso della guerra dei Trent'anni: la sua emissione, con diverse varianti, iniziò con il 1627. L'albero raffigurato è stato nel tempo presentato come un salice (pianta rustica che si adatta all'ambiente dalle spiccata proprietà medicinali), come in realtà è, ma talvolta come una palma (albero particolarmente resistente e simbolo di sicurezza); nell'immagine, la tempesta infuria sul paese e sull'albero, piegato dal vento forte e colpito da un fulmine. In questo clima avverso, brilla comunque in alto il nome di Dio (Tetragramma) all'interno di un sole raggiante. Sul giro la scritta IEHOVA (ci sono varianti antecedenti con DEO o UNO*), VOLENTE HUMILIS LEVABOR, indica la volontà e la fiducia del principe di superare tutte le più gravi difficoltà, potendo contare sul sostegno di Dio. In effetti in quegli anni il Langraviato ebbe a soffrire parecchio: il langravio Guglielmo V (Kassel 1602- Kassel 1637, l'anno della nostra moneta), divenne celebre per essere riuscito a ristabilire l'economia del proprio stato, che reggeva dal 1632, provato dalla guerra dei Trent'anni, nella quale era alleato del re Gustavo Adolfo di Svezia e per la riforma monetaria che introdusse. Ma alla firma della pace di Praga (30 maggio 1635), Guglielmo V strinse un patto d'alleanza con la Francia e pertanto l'Assia-Kassel venne invasa dalle truppe imperiali. Guglielmo V perdette parte dei propri domini e poté riacquistarli solo dopo il pagamento di 2,5 milioni di fiorini d'oro. Guglielmo V rimase comunque considerato come un nemico dell'Impero, nomea che colpì anche tutti i rami della famiglia. Terminò la propria vita in esilio e dal 1636 la reggenza passò alla moglie, prima in vece del marito e poi in quella del figlio Guglielmo VI. *Una interessante teoria pone a dopo il tremendo saccheggio e il massacro perpetrato dalle truppe imperiali nella città di Magdeburgo (1632), capitale della riforma, la decisione di introdurre la parola IEHOVA, a intendere una ancora più convinta adesione alla lettera biblica professata dal Luteranesimo in contrapposizione all'Impero e al Cattolicesimo, ma anche quasi a considerare la distruzione di Magdeburgo un evento tragico per i Riformati quanto per gli Ebrei era stata la distruzione del Tempio nel 70 d.C. Provenienza: Münzenhandlung Dirk Löbbers - Germania4 punti
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Medievali AU Autorità emittente: Impero di Nicea, Giovanni III Ducas Vatatzes (1221-1254), zecca di Magnesia. Valore nominale: Hyperpyron nomisma Peso: g. 4,38 Diametro: mm 28 Metallo: AU Descrizione del dritto: Cristo in trono, nel campo IC – XC, a destra ed a sinistra del trono + Descrizione del rovescio: L’imperatore in piedi a s.con labaro e anexikakia, incoronato dalla Vergine, ΙѠ ΔЄСПОТН ТѠ ПОРФѴРОГЄΝΝΗΤѠ ΜΡ ΘѴ Catalogazione: M.F. Hendy DOC vol.4, John III (Magn.), Second coinage (1232-54 ?) Type A: « early style ». Note storiche e numismatiche: a seguito della caduta di Costantinopoli nelle mani dei crociati guidati da Enrico Dandolo e da Baldovino di Fiandra, i Bizantini costituirono la loro ultima linea di resistenza a Nicea, sulle coste settentrionali della Turchia. In meno di sessantanni riuscirono a ricostruire una forza tale da riuscire a sloggiare i crociati e riprendere il controllo di Costantinopoli (o di quanto ne rimaneva...). Provenienza: L.A.C. GB.4 punti
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Salve! Oggi ho fatto il mio primo acquisto del 2014, credo che quest'anno sia cominciato bene dai :P Ringrazio pubblicamente @@Rex Neap per questa moneta :) Gaetano3 punti
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Eccomi anche se con un po' di ritardo... Ultimo arrivato nella stupenda collezione dei gettoni di trasporto che sto portando avanti... Autorità emittente : Società Anonima degli Omnibus Milano Nominale : Valido per una o più corse per i dipendenti dell' amministrazione comunale Anno: seconda metà '800 Peso : pile scariche Diametro : 25 mm Materiale : Ottone Diritto: Testa di Cavallino rampante Rovescio : Servizio per l'amministrazione Catalogazione : Lamoneta W-TRSP/12-33 punti
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Questo era un grano che postai l'anno scorso. Spero mi perdoniate il maldestro tentativo di alleggerire la foto effettuato allora.. Comunque, nonostante la conservazione ben più misera del primo esemplare, presenta due particolarità: la "N" di neapolis al contrario e il fatto che sotto a quella che sembrerebbe essere uguale alla sigla del primo esemplare, si intraveda qualcosa d'altro..3 punti
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Medievali AE Autorità emittente: Impero Latino (Costantinopoli 1204-1261) Valore nominale: Aspron trachy nomisma Peso: g. 4,10 Diametro: mm 34 Metallo: AE Descrizione del dritto: Cristo in trono, nel campo IC - XC Descrizione del rovescio: Imperatore in piedi con stemma, divitision e clamide, con spada nella mano destra e globo crucigero nella sinistra, ΔЄСΠΟΤΗС ΜΑΝΟѴΗΛ Catalogazione: M.F. Hendy DOC vol.4, The Latin States, Type B (variante con conio di rovescio di piccolo modulo) Note storiche e numismatiche: La caduta di Costantinopoli nelle mani dei crociati nel 1204 é da più parti considerata una delle più grandi catastrofi della storia dell’umanità (quanto meno da un punto di vista culturale). L’alleanza tra i cavalieri francesi ed i veneziani fu in grado, oltre che ad abbattere l’Impero Bizantino, di distruggere e dissipare in pochissimi anni quanto era stato accumulato in più di un millennio di storia, in una città ricchissima che ancora conservava gran parte della propria eredità romana. Cronache contemporanee descrivono la scena delle statue ellenistiche in bronzo che vengono prelevate dall’ippodromo e da altri luoghi della città al fine di essere fuse per fare moneta. Bene, questa é una di quelle. Scimmiotta i pezzi bizantini, recando l’improbabile legenda Despotes Manuel… Ne valeva proprio la pena. Al ritorno dei Bizantini, nel 1261, altre cronache riportano che nel palazzo imperiale l’imperatore « latino », dopo aver dissipato tutto il dissipabile, era ridotto a bruciare le porte per scaldarsi. Provenienza : Lanz, Germania3 punti
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Categoria monete antiche: Autorità emittente: Alessandro III, il Grande, re di Macedonia (336-323 a. C.) Valore nominale: AE Peso: 7,22 g Diametro: 18 mm Metallo: Bronzo Descrizione dritto: Testa di Eracle con copricapo in pelle di leone, a dx Descrizione del rovescio: AΛEΞANΔΡ.Υ, clava sopra arco e faretra, sotto E Descrizione del taglio: Liscio irregolare Catalogazione: Price 304 Note storiche e numismatiche: Moneta coniata da una zecca incerta della Macedonia regnante Alessandro Magno (336/323 a. C.). Notare sul rovescio il punto al posto della omicron nel nome del sovrano per ragioni di spazio. Provenienza: Künker 23 (30 ottobre 2013), lotto n. 7 apollonia3 punti
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Salve mi aiutate a catalogare questo grano? Diametro 29 mm Peso 8,08 gr2 punti
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Stuzzicato dal tipo di coniazione postata da @@dabbene, replico con lo stesso " problema " di coniazione alzando il numero in monete medioevali altri metalli. Categoria : Monete Medioevale, Altri metalli Autorità emittente : Gian Galeazzo Visconti Conte di Virtù e Signore di Milano ( 1385 - 1395 ) Valore nominale : Denaro Anno : Peso : 0,78 gr. Diametro : 15 mm. Metallo : Mistura Descrizione del taglio : Liscio Provenienza : Asta Ebay Numismatica Fiorentina Descrizione del dritto : + D. MEDIOLANI. 3 C al centro iniziali G 3 con sopra ornamento Descrizione del rovescio : + In incuso la legenda del D al centro in incuso iniziali G 3 con sopra ornamento Descrizione : La moneta ha la caratteristica di avere, al rovescio, il conio in incuso del D. Questo è successo perchè la moneta precendente è rimasta attaccata al conio.2 punti
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Questo di seguito, per confronto, pesa 6,3 g e misura 28/29 mm. Naturalmente ... non è falso d'epoca (MIR 258/1 - P.R. 55a). :P2 punti
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Autorità emittente: John V Palaeologus, with Anna of Savoy (Regent).1341-1391. Valore nominale: Hyperpyron Peso: 2,8 gr. Diametro: 18,5 mm. Metallo: Gold Descrizione : Andronicus III kneeling right before Christ standing left, holding hand above emperor in benediction / John V and Anna standing facing, each holding scepter. Catalogazione: DOC 942; LPC p. 116, 1; SB 2466. Zecche : Constantinople Millesimo : 1341-1347.2 punti
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La circolazione nell’area gallica-renana era contraddistinta nel Primo Impero da un’ estrema carenza di moneta spicciola per i piccoli scambi quotidianii (small change in inglese) specie tra i militari di stanza (infatti nei campi si rinvengono spesso le frazioni di assi/dupondi) e si ovviò alla scarsità principalmente… con le soluzioni 3 e 4. Ma la mancanza di numerario minuto era diffusa in tutto l’Impero e questo deficit, che sembra di minor gravità, in realtà portò dei problemi. Direte… “Va beh, che ci facevi con un quadrans?” Ad esempio pagavi l’entrata alle Terme! Per fare un esempio pratico ai nostri giorni provate a pensare di uscire domani mattina e pagare un caffè con 5€ senza poter ricevere resto, passare dal giornalaio, acquistare il quotidiano, pagare con altri 5€ senza ricevere di nuovo il resto… o meno del dovuto: in pratica l’elogio all’utilità degli spiccioli (tralasciando gli €cents) salvo…ricorrere ai miniassegni! Ricordiamo quali erano i bronzi che circolavano tra le mani dei soldati romani impegnati nell’area gallica: … sicuramente nei primi anni del regno augusteo tra i soldati circolavano i bronzi di Nimes(Nemausus) e Lyons(Lugdunum) (circa 16/15 – 8 a.C.), succeduti verso la fine del periodo dagli assi tipo “Altare di Lugdunum” di Augusto (circa 7 - 3 a.C.). Alla conclusione del regno di Augusto compare un tipo più tardo della tipologia “Altare di Lugdunum” (circa 9-14 d.C.) emessi da Tiberio cui fa seguito il tipo “PROVIDENTIA” in nome del Divo Augusto la cui data di emissione non è stata appurata con certezza… (tratto da alcuni miei appunti personali) Per cui i mezzi PROVIDENTIA esposti a Berlino sono un buon emblema della… fame di spiccioli delle truppe del Primo Impero. Ciao Illyricum :)2 punti
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Ciao, oltre al sesterzio imitativo inserito nella discussione http://www.lamoneta.it/topic/116496-regalo-di-natale-sesterzio-di-claudio/ da Tom Vossen ho trovato un’altra moneta interessante. Di minor valore, diametro e peso, ma non meno intrigante. O forse anche di più, rispetto alla prima. Si tratta di questo quadrans attribuito ad Augusto. Augustus. 27 BC-AD 14. AE Quadrans (2.81 gm, 19mm). Mint in Gaul (auxiliary mint of Lugdunum?). Struck circa 10 BC. Obv.: laureate head right. Rev.: eagle standing facing, head left, with wings spread. RIC I 227; RPC I 508. F. http://www.vcoins.com/en/stores/tom_vossen/165/product/augustus_27_bcad_14_ae_quadrans_281_gm_19mm_mint_in_gaul_auxiliary_mint_of_lugdunum_struck_circa_10_bc_ric_i_227_rpc_i_508/490135/Default.aspx Sul RIC la troviamo qui:1 punto
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non si capisce di che matariale siano, a me danno l'impressione, (opinione personale senza pezze d'appoggio) è che somiglino a certi sigilli apposti sulle bolle papali o simili, nella seconda foto mi sembra che uno dei tondelli abbia una specie di tiara con 2 chiavi decussate sotto quando si mettono foto non sarebbe mai sbagliato metterne una sola per risposta e eliminando lo sfondo (di qualsiasi colore) che all'identificazione non serve1 punto
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Mi rallegro Fabione di questo dato che ci hai appena comunicato, fa bene a noi, fa bene alla numismatica italiana, al collezionismo, al forum Lamoneta, non possiamo che essere contenti. Ma poiché non ci accontentiamo mai :blum: giustamente e vogliamo fare tutto il possibile vediamo di riuscire a chiudere almeno un conto aperto che si chiama categoria monete moderne in rame, sull'oro purtroppo non posso farci nulla :blum: ... E allora vediamo questa che è poi una curiosità che avevamo anche visto durante l'anno nell'apposita discussione, è un errore di coniazione con al diritto in incuso il rovescio della precedente moneta, una moneta simile però con data 1779 è anche nel CNI 132. Autorità emittente : Maria Teresa d'Asburgo - Nuova monetazione - Zecca di Milano - anno 1777 Nominale : Mezzo soldo Peso : 3,28 gr. Diametro : 20 mm Materiale : Rame Diritto: incuso Rovescio : MEZZO SOLDO 1777. scritto entro rami di lauro e di palma su tre righe Catalogazione : Crippa 44/B, MIR 441/2, CNI 99 Nota : variante con la scritta a caratteri più piccoli1 punto
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Questo che segue è già più chiaro; Lirazza anonima datata 1767, emessa sotto il dogato di Alvise Mocenigo IV. Segue1 punto
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Dai, ora parliamo un po' di qualche contenuto, a me piacciono tutti i contributi (eccellente quello di Michelangelo Bonì e Davide Gabriele, e piacevolissimi quelli di Simone Pierotti e Simone Ascenzi) ma se devo proprio dare una preferenza personale, sceglierei quello di Vittorio Mancini, perchè improntato su un argomento originale. Se non erro non erano state mai indagate le medaglie premio sulle etichette dei beni di consumo. Sbaglio? Si potrebbe aprire una discussione nel forum nella sezione medaglistica e magari con foto alla mano identificare altre medaglie su altre etichette. Essendo a contatto tutti i giorni con prodotti alimentari e non food posso dirvi che ci sarebbe da scrivere tanto ...... :good:1 punto
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Salve a tutti, apro questo post per avvisare tutti gli utenti del forum che in questi giorni si sono verificati dei furti di account email di alcuni importanti negozi online di numismatica internazionali. Due sicuramente confermati fin'ora sono Numismatik Lanz e Ira & Larry Goldberg Auctioneers, ma potrebbero essercene altri. Gli intrusi hanno messo in atto ciò che in gergo si chiama "phishing", che è un furto di identità virtuale, in poche parole si sono impossessati degli account email dei venditori (con relative mailing list) e possono usarli per mandare email ai clienti, spacciandosi per il venditore. (mi auguro che nessuno abbia mai inviato via mail i dati della propria carta di credito, o che il venditore abbia in seguito cancellato le mail prima di subire phishing, altrimenti gli hacker avranno sicuramente anche i dati delle carte dei clienti, tra i messaggi ricevuti) Dunque, se in questi giorni dovessero arrivarvi messaggi da parte di venditori numismatici (sicuramente [email protected] e [email protected], ma fate attenzione ad altri eventuali, e magari segnalateli qui) aventi come oggetto "IMPORTANT DOC", e il seguente testo, in inglese o tedesco, assolutamente non cliccate sul link "Click Here" (che ho qui rimosso dai messaggi in basso per evitare incidenti). Si tratta di un'esca per fare phishing anche coi vostri account. Saluti. Nico1 punto
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Appena scaricato :good: È bello vedere concretizzata la mia idea. Grazie ;) Edit: Non avete corretto l'errore dei top segnalatori news segnalato da non so quale utente appena avevate pubblicato il primo screen tempo fa, ci sarebbero da assegnare due terzi posti a causa dello stesso numero di news.1 punto
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E' disponibile da ora, è a fondo post, ma non c'è più un link ad un sito esterno, bensì è stata allegata già in xls all'interno del post stesso. Fateci sapere se funziona..1 punto
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La luce è l'elemento principe di una foto (si chiama appunto foto-grafia...) e come già scritto dall'amico Il*Numismatico, monete diverse possono esigere luce differente... fotografare un sesterzio con una patina verde scuro non è come fotografare un 10 lire biga senza patina per intenderci... L'esperienza e il gusto personale fanno la differenza.1 punto
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Un leone in moeca particolarmente vigoroso: Rappresentava la Serenissima al di là dell'Adriatico... Arka1 punto
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ti allego link dove puoi rilevare il valore commerciale http://www.acsearch.info/search.html?search=similar%3A682341#41 punto
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proseguo con un'altro bell'acquisto per la sezione MONETE CONTEMPORANEE ALTRI MATERIALI Categoria: MONETE CONTEMPORANEE Autorità emittente: Granducato di Toscana sotto Leopoldo II di Lorena Valore nominale: 10 quattrini 1853 Peso: 1,91/2,07 gr. Diametro: mm. 16/21 Metallo: Mistura Descrizione del dritto: al centro stemma granducale coronato e sovrapposto alla croce di S.Stefano, sul giro LEOP . II . A . D'A . GRAND . DI TOSC , sotto simbolo incisore e zecchiere Descrizione del rovescio: al centro su tre righe 10 QUATTRINI 1853 Note storiche: Leopoldo II di Lorena, secondogenito di Ferdinando III e Luisa Maria Amalia di Borbone, fu l'ultimo Granduca regnante di Toscana. Divenne principe ereditario "in pectore" nel 1800 alla morte del fratello Francesco Leopoldo e salí al trono nel 1824 alla morte del padre Ferdinando III. Diede subito prova della sua voglia di impegnarsi e di voler essere un sovrano indipendente con la riduzione delle tasse ed un piano di ampliamento delle opere pubbliche che prevedeva il proseguimento della bonifica della Maremma, l'ampliamento del porto di Livorno, la costruzione di nuove strade, lo sfruttamento delle miniere del Granducato e un primo sviluppo dell'attività turistica chiamata all'epoca "industria del forestiero". Il Governo di Leopoldo II fu il piú mite e tollerante degli stati italiani, ciò permise anche a molti esponenti della cultura italiana malvoluti o perseguitati a trovare asilo proprio in Toscana. Questo governo mite fece altresí che in Toscana non vi fossero in quegli anni moti o attività cospirative se non in maniera limitata e di minima importanza. Nel 1832 alla morte della Granduchessa, Leopoldo II si risposò con Maria Antonietta di Borbone per assicurare una successione e nel 1835 nacque Ferdinando IV, il sospirato erede. Nel 1847 entrarono in vigore alcune clausole del Congresso di Vienna del 1815 e del trattato di Firenze del 1844 che assicuravano l'annessione al Granducato dell'ex Ducato di Lucca ma che prevedevano anche la cessione di vecchie "enclaves" toscane in Lunigiana ai Borbone di Parma ed agli Asburgo Este di Modena. Ciò provocò un malcontento nei cittadini, soprattutto dei territori ceduti, che chiedevano di dichiarare guerra ai due stati vicini. Il 17 Febbraio 1848 Leopoldo II concedeva la Costituzione che si distingueva dalle altre per il concedere di pieni diritti a tutti i cittadini di tutte le religioni ed il 1 Marzo nasceva il primo governo costituzionale toscano. Pochi giorni dopo, mentre i duchi emiliani scappavano dalle insurrezioni, riannetteva al Granducato i territori della Lunigiana perduti, l'Alta Garfagnana Estense e il Ducato di Massa e Carrara. Il 21 marzo del 1848 decise di inviare delle truppe a combattere a fianco dei sardi contro l'Austria e mentre il piccolo esercito si dirigeva verso Pietrasanta e San Marcello Pistoiese, Leopoldo II sostituiva la bandiera lorenese con il tricolore italiano sovrapposto dallo stemma granducale. Questo atteggiamento patriottico fu però ben presto calmato e nel Gennaio 1849 lasciò Firenze. L'esilio durò fino ad aprile quando Carlo Alberto fu sconfitto a Novara e Leopoldo II sbarcò a Viareggio accompagnato dalle truppe austriache. Fu l'inizio della fine delle simpatie del popolo toscano nei confronti del Granduca. Nell'Aprile del 1859 Leopoldo II si dichiarò neutrale nell'imminente seconda guerra di indipendenza Italiana contro l'Austria e il 27 Aprile lasciò Firenze per la seconda volta. Il municipio di Firenze alle ore 6 dello stesso giorno nominò il Governo Provvisorio. Leopoldo II abdicò ufficialmente il 21 Luglio 1859. Il 28 Gennaio 1870 Muore a Roma. Riferimenti: MIR 460/3 Provenienza: asta su ebay.de1 punto
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@@Pendragon67 Di vedere una moneta lettone al 6 Gennaio non ci pensavo proprio, avrei detto verso fine Febbraio-Marzo. Complimenti per il ritrovamento allora, fra l'altro proprio a Faenza, dove sono nato io........... :pleasantry:1 punto
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Infatti nell'ultima variante classificata come R4 il millesimo 1769 è ubicato ad ore 10 del rovescio come nell'ultimo tipo e non all'esergo come nel tipo precedente. Qualche mese fá è apparso un articolo su il giornale della numismatica scritto da un tale Francesco Di Rauso riguardante un 6 ducati inedito con la data 1768 ubicata ad ore 10 e non all'esergo come per il tipo noto fino a quel momento. Si tratta di una moneta importante sotto il profilo numismatico napoletano perché testimonia che la penultima tipologia di 6 ducati che tutti conoscono venne ideata nel 1768 e non nel 1769.1 punto
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Assieme alla moneta precedente, è stata emessa pure questa: Augustus 27 B.C. - 14 A.D. AE quadrans, auxiliary mint of Lugdunum, Autun (?), circa 10 B.C. [iMP] - CAESAR Bare head right. AVGVSTVS / DIVI F Bull butting right. 2,34 g. RIC (Lyon) 57,228 ; RPC 150,509 . Nice green patina. http://www.thirion-ancient-art.com/coins/rome/augustus-ae-quadrans-auxiliary-mint-of-lugdunum-autun--503.html Perché la ritengo una moneta interessante? Perché è uno dei rari (e ultimi) quadrans emessi da Augusto. E perché Lugdunum emetterà fino alla riforma neroniana quasi esclusivamente monete d’argento per ovviare al pagamento delle truppe impegnate nell’area renana e per il fabbisogno dellla provincia gallica, delegando le emissioni bronzee alla zecca di Roma (senatoriale).1 punto
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Taglio: 10 Centesimi Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 40.000.000 Condizione: qSPL Città: Faenza (RA) Note: credo sia la prima trovata circolante, ricevuta come resto oggi 6 gennaio 20141 punto
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Potresti fare un elenco delle monete suddivise per tipologia e nazione e postarlo nelle sezioni preposte ( Monete estere, monete antiche, monete del Regno d'Italia ecc..) I nostri esperti ti diranno quali di queste monete potrebbero essere "interessanti" e idonee per essere identificate nei dettagli e quindi valutate Altrimenti devi armarti di buona volontà e mettere l'immagine ( Recto e verso con relativo peso e diametro) nelle rispettive sezioni ovviamente una o due monete al massimo per discussione.1 punto
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Buonasera, molto molto bella, complimenti!! Eeeehhh questa Mantova.... A proposito di "veduta di città", rispondo con un'altra moneta per la categoria moderna....... - CATEGORIA: monete moderne (dal 1500 al 1800 d.c.) - Autorità emittente: Granducato di Toscana (1569 - 1859); Cosimo I De' Medici - Terzo periodo - I Granduca di Toscana (1569 - 1574) - Valore nominale: Giulio, Siena - Peso: 2,51 g - Diametro: 27 mm - Metallo: argento - Descrizione del dritto: COS.MED.FLOREN.ET.SENAR.DVX.II, al centro stemma ovale coronato - Descrizione del rovescio: SENA VETVS CIVITAS VIRGINIS; mezza figura della Beata Vergine nimbata e velata, sopra le nubi e con le braccia aperte, in atto di proteggere la città di Siena - Descrizione del taglio: liscio - Catalogazione: rif. MIR. 579; Gal. XLVI, 7; CNI. 19,25 - Note storiche e numismatiche: Cosimo I De' Medici è figlio di Giovanni delle Bande Nere e di Maria Salviati e nasce nel 1519. Dopo la Morte di Alessandro viene nel 1536, appena diciottenne, chiamato alla signoria del Senato fiorentino. Sposa nel 1539 Eleonora di Toledo, della Casa dei Duchi d'Alba. Nel 1555 s'impradonisce di Siena e nel 1557 ne ottiene il dominio da Carlo V. Vedovo nel 1562, sposa nel 1570 Camilla Martelli, gia' sua concubina. Nel 1569 viene dichiarato Granduca di Toscana. Muore nel 1574. P.S. Spero siano corretti i riferimenti per la voce "catalogazione"....1 punto
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Grazie adolfos. Colgo l'occasione per fare i complimenti a te e a Paleologo per l'interessantissimo articolo che avete messo a disposizione del forum. Sono d'accordo con te, anche io credo che ci si riferisca in tutti i casi citati ai denari di Provins; non credo che avrò modo di visionare direttamente le pergamene, ma sarebbe senz'altro interessante conoscere la dicitura originale. Se può essere di interesse anche per voi, qualora dovessi imbattermi ancora in paragrafi che riportano notizie con riferimento ad aspetti numismatici, ve ne renderò partecipi. Un saluto1 punto
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(Scusatemi per le pessime foto) Categoria: MONETE MEDIEVALI Autorità emittente: Ferdinando I d'Aragona (fu re di Napoli dal 1458 al 1494) Valore nominale: 22 Tornesi Peso: gr. 3,9 Diametro: mm. 26 Metallo: Argento Descrizione del dritto: FERRANDVS:D:G: R. SICILIE; busto di Ferdinando I coronato volto a destra, con rosetta sulla spalla destra, dietro la testa lettera T, entro cerchio di perline. Gian Carlo Tramontano, maestro di zecca. Descrizione del rovescio: IVSTA° TVENDA; l’Arcangelo Michele, nimbato, in armi, di prospetto con scudo arotella e croce astile nella mano destra, stante di fronte trafigge il drago ai suoi piedi, intorno cerchio di perline. Descrizione del taglio: Liscio Note storiche e numismatiche: [Note storiche] Alfonso I prima di morire fece in modo che il suo figlio, Ferrante, diventasse suo successore ed i notabili giurarono fedeltà a quest’ultimo. Alla morte di Alfonso, il pontefice Callisto III si rifiutò però di riconoscere il nuovo sovrano, e questa fu la miccia che fece scoppiare una serie di rivolte; Ferrante riuscì comunque a farsi incoronare il 14 Febbraio 1459 a Barletta dal cardinale Orsini, un legato del nuovo pontefice Pio II; in ricordo di quell’avvenimento fu coniata una nuova moneta su tondelli d’argento di ottima lega, il Coronato. Il suo governo oppressivo portò nel 1485 a un tentativo di rivolta (la congiura dei baroni) da parte dei nobili. L'insurrezione fu stroncata e molti nobili, ingannati con la promessa di Ferdinando di un'amnistia generale, furono in seguito brutalmente assassinati per sua precisa volontà. Dopo questa data fu coniatala moneta con l'Arcangelo Gabriele che sconfigge il drago. [Note numismatiche] (P.R. 6° tipo) Il peso ufficiale era di grammi 4 contro i 3,6 del Carlino, valeva infatti 22 Tornesi contro i 20 del Carlino; la sigla del maestro di zecca è abbreviata in modi e forme diverse formando decine e decine di varianti riguardanti la punteggiatura, le abbreviazioni, le diverse sigle dei maestri di zecca e i vari simboli presenti fra le lettere, oltre alle varianti riportate nelle varie opere come ad esempio il monumentale Pannuti-Riccio. Il Pannuti-Riccio, elenca diverse tipologie o classi di queste monete con diversi numeri progressivi a secondo delle diverse sigle dei maestri di zecca e delle varie posizioni di queste ultime. Fonte: www.ilportaledelsud.org. “Francesco Di Rauso”.1 punto
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Categoria: Monete Contemporanee in Argento Autorità emittente: Gioacchino Napoleone Murat (1808-1815) Valore Nominale: 2 Lire Peso: 10 gr. Diametro: 27 mm. Contorno: * DIO PROTEGGE IL REGNO in incuso Metallo: Argento 900 Descrizione del diritto: GIOACCHINO / NAPOLEONE. Testa nuda a destra, data in basso sotto il collo Descrizione del rovescio: REGNO DELLE DUE SICILIE. Nel centro 2 // LIRE, tra un ramo di lauro ed uno di ulivo, legati in basso con fiocco Catalogazione: Gigante 14 Millesimo: 1813, Zecca di Napoli1 punto
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:bash: :bash: :bash: :aug: :aug: :cry: :cry: :m249: :m249: :m249: :m249: :aggressive: :aggressive: :aggressive: :aggressive: :help: :help: :help: le faccine sono sufficienti? ma dai come pensi di immergere monete in acidi, ma per piacere....1 punto
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Ma forse è il caso di presentare alcuni altri protagonisti della nostra vicenda. Sono Galla Placidia e i suoi due figli: Valentiniano e Onoria. I loro volti ci sono noti poiché è giunto sino a noi una miniatura con il loro ritratto, opera di Bounneri Kerami, pittore della corte di Costantinopoli che verso il 433 era in visita a Ravenna. La miniatura è inserita nella Croce del re longobardo Desiderio ed è conservata nel Museo Civico di Brescia. Uploaded with ImageShack.us Al centro sta Galla Placidia, severa, composta: i suoi occhi mostrano tutto il dolore che dovette sopportare e, soprattutto, il rimpianto per la sua grande storia d'amore con Ataulfo, quando fu regina dei visigoti. A sinistra ci sta Valentiniano, dodicenne ma già imperatore e a destra Giusta Grata Onoria, la mia amata. Guardate lo sguardo corrucciato e già truce di Valentiniano, coglione! (Sidonio Apollinare lo chiama semivir amens, epiteto non meno ruvido del mio). A destra Onoria, così simile alla madre, vi guarda da lontano: il suo sguardo è profondo ed è conscia che l'essere donna gli ha precluso il trono, un trono che per la sua intelligenza invece le spetterebbe e potrebbe occuparlo degnamente! Un voto sciagurato pronunciato da sua madre, quand'era ancora assai piccina, le ha precluso il matrimonio e l'ha obbligata a una indesiderata castità perpetua. E' la stessa Onoria che ci racconta qualcosa di più di questo ritratto: "Allora io era una ragazzetta forse di una quindicina di anni, non ricordo bene, quando su richiesta della madre mia eseguì un piccolo ritratto con i nostri busti – l’augusta Placidia al centro, mio fratello a sinistra e io alla destra – su un tondo di vetro: una miniatura da incastonare come fosse un medaglione. Per l’occasione, la madre mia volle che intorno al mio collo ci fosse un giro di perle in luogo della sottile catenina d’oro con la croce di Cristo che indossavo d’abitudine, anche se non voleva mai che indossassimo gioielli fuori delle occasioni formali, come i ricevimenti ufficiali della corte; lei, invece, neppure in quell’occasione accettò di collocarsi qualunque ornamento: riteneva che non fossero consoni a chi aveva assunto quale priorità per la sua vita, dedicarsi a ingrandire la gloria e la potenza della vera Chiesa. Realizzò anche un piccolo ritratto al mio augusto fratello, che fu inviato alla corte di Costantinopoli, così come da loro ricevemmo una miniatura nella quale era ritratta Licinia Eudossia, figlia dell’augusto cugino imperatore e della bellissima Elia Eudocia, sposa promessa dell’imperatore Valentiniano, il mio viziatissimo fratello. Mi fece piacere rivedere il volto di Licinia Eudossia, bellissimo quanto quello della madre sua!".1 punto
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Sparare sentenze a zero? Vuoi essere compiaciuto o permetti anche agli altri di esprimere il loro punto di vista al riguardo? Le assurdità le lascio agli altri, io parlo solo su ciò che ho visto in giro, punto. Non mi vergogno a dire che come collezionista sono esigente riguardo il grado di conservazione, ripeto, se monete del genere a voi piacciono mi fa piacere, ma non tutti la pensano così. :)1 punto
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Beato chi si accontenta di così poco.. adesso che so che ci sono così tanti interessati a monete del genere penso che andrò ad acquistarle io e poi ve le proporrò sul forum.. spero solo che poi non vi rimangiate tutto... :wacko:1 punto
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Sarebbe stato meglio mettere qualche soldino in più da parte per poi acquistare con tutta calma un pezzo di qualità superiore, il rischio è che successivamente ti possa venire il rimorso e desiderarne una con rilievi migliori, in questa sinceramente c'è ben poco da ammirare.. ed il problema è che volendo cedere questa non credo tu riusciresti a recuperare la cifra spesa di 50 euro o poco meno.. ne ho viste di simili proposte a 20 euro e non vendute.1 punto
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Ultima modifica apportata all'opera e testimoniata su tondello avvenne sotto Gordiano III in occasione dei lavori di restauro effettuati all'Anfiteatro Flavio e documentati da un altro medaglione bronzeo emesso tra il 243 e il 244 d.C.: D/ IMP GORDIANVS PIVS FELIX AVG., busto laureato, drappeggiato e corazzato a sinistra, tiene uno scudo decorato con quadriga e una lancia. R/ MVNIFICENTIA GORDIANI AVG., immagine del Colosseo, con Meta Sudans, costruzioni e Colosso. Eccone il Rovescio: Come si può vedere, la statua si ritrova, ora, nuovamente nuda, con il timone, simbolo dell'imperatore che guida lo Stato al posto della verga solare. L'opera potè sopravvivere fino ai primi tempi dell'alto medioevo grazie all'intervento di Costantino che vi fece applicare la sua effige, impedendone la distruzione da parte dei cristiani. Distruzione che non fu risparmiata da papa Silvestro (o Gregorio Magno) per dimostrare il definitivo tramonto del mondo antico e della vittoria del Cristianesimo sul paganesimo. In conclusione, secondo questa mia idea, il Colosso così come appariva al tenpo di Nerone è rappresentato sul R/ di quelle due monete che ho sopra descritto.1 punto
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