Vai al contenuto

Classifica

  1. Civitas Neapolis

    Civitas Neapolis

    Utente Senior


    • Punti

      21

    • Numero contenuti

      193


  2. Layer1986

    Layer1986

    Utente Storico


    • Punti

      15

    • Numero contenuti

      2692


  3. numismaticasicula

    numismaticasicula

    Utente Senior


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      505


  4. renato

    renato

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      6523


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/30/13 in tutte le aree

  1. Categoria: Monete Moderne in Oro Autorità Emittente: Ferdinando IV Re del Regno di Napoli Valore Nominale: 6 Ducati Peso: 8,8 Gr. Diametro: 26,5 mm. Contorno: Treccia in rilievo Metallo: Oro 906,25 Descrizione del Diritto: FERDINAN.IV.D.G.SICILIARVM.ET.IE.REX (Busto a destra) in basso B.P. Descrizione del Rovescio: HISPANIAR / INFANS 1783. Stemma coronato tra C // C / C e D / 6 Catalogazione: Gigante 28a Millesimo: 1783, Zecca di Napoli
    7 punti
  2. Categoria: Monete Contemporanee in Oro Autorità Emittente: Ferdinando I Re del Regno delle Due Sicilie (1816-1825) Valore Nominale: 15 Ducati Peso: 18,93 Gr. Diametro: 29,5 mm. Contorno: PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS (in incuso) Metallo: Oro 996 Descrizione del Diritto: FERDINANDVS I . D . G . REGNI SICILIARVM ET HIER . REX . (Testa coronata a sinistra) Descrizione del Rovescio: HISPANIARVM / INFANS 1818 (Genio volto a sinistra con colonna coronata e scudo) Nell'esergo ACINI 425 // TITOLO MILLESIMI 996 // DUCATI 15 Catalogazione: Gigante 2 Millesimo: 1818. Zecca di Napoli
    6 punti
  3. Ritorno con la più bella del 2013 categoria rame, a volte la più bella può anche non essere la più bella esteticamente, ma la più bella può essere anche la più ricercata o la più desiderata. Nel mio caso si parla di una delle monete che cercavo praticamente da sempre e mai trovate in giro, rara più del san Gennaro della stessa serie, ma riportata comune dai cataloghi. Categoria : monete moderne in rame Autorità emittente : REPUBBLICA DEL REGNO DI NAPOLI (Nome Ufficiale) – Enrico di Lorena Anno : 1648 Valore Nominale : 1 Tornese Peso : 2,35 gr. Diametro : 21 mm. Metallo : Rame Descrizione del dritto : HEN . DE . LOR . DVX . REI . N . Scudo coronato con SPQN Descrizione del rovescio : LETIFICAT 1648 . Grappolo d'uva, a sinistra GA/C a destra simbolo coniatore O Catalogazione : MIR 284, PR 5 Note storiche: Strettamente legata alla repubblica napoletana è la figura di Tommaso Aniello d'Amalfi, detto Masaniello, il pescivendolo che iniziò la rivolta popolare che tra il 1647 e il 1648 portò alla nascita della repubblica. Nonostante la breve durata, la ribellione da lui guidata indebolì il secolare dominio spagnolo sulla città, riaprendo la strada alla contesa tra Spagna e Francia per il possesso della corona di Napoli.
    5 punti
  4. La più grande: Autorità Emittente: Ferdinando I Re del Regno delle Due Sicilie (1816-1825) Valore Nominale: 30 Ducati Peso: 37,87 Gr. Diametro: 35,3 mm. Contorno: PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS (in incuso) Metallo: Oro 996 Descrizione del Diritto: FERDINANDVS I . D . G . REGNI SICILIARVM ET HIER . REX . (Testa coronata a sinistra) Descrizione del Rovescio: HISPANIARVM / INFANS 1818 (Genio volto a sinistra con colonna coronata e scudo) Nell'esergo ACINI 850 // TITOLO MILLESIMI 996 // DUCATI 30 Catalogazione: Gigante 1 Millesimo: 1818. Zecca di Napoli Nota:le 3 monete provengono dalla collezione Martorana di Palermo.
    5 punti
  5. Il 2013 purtroppo mi ha tenuto per la maggior parte del tempo lontano dalla numismatica e di conseguenza dagli acquisti. Categoria : monete moderne in argento Autorità emittente : REGNO DI NAPOLI – Carlo VI d'Asburgo, come Imperatore Anno : 1730 Valore Nominale : 1 CARLINO; 10 GRANA (G X) Peso : 2,1 gr. Diametro : 21 mm. Metallo : Argento Descrizione del dritto : CAR: VI. D. G. ROM: IMP. Busto laureato dell'imperatore, dietro MP/A, sotto G. Descrizione del rovescio : . IN HOC SIGNO VINCES . Croce cantonata da raggi, sotto 1730 e G.X Catalogazione : MIR 328, PR 21
    5 punti
  6. Premetto, prima di iniziare a scrivere, che il tutto è nato da una discussione accesa tra due utenti del forum, non li cito per ovvi motivi, ma sicuramente si riconosceranno e qualcuno li riconoscerà. Non ho potuto fare a meno di pensarli quando ho messo su questi appunti e non nascondo che più di un sorrisino è scappato e per questo mi scuso, ma non ho resistito :D A chi non è capitato di ragionare per assurdo per avvalorare le proprie tesi? In vita mia mi è capitato di assistere a varie discussioni in cui i più strani accostamenti venivano utilizzati per i propri ragionamenti. Applicare questo tipo di logica anche nei discorsi di stampo numismatico porta a crearsi monete e nominali mai esistiti e completamente diversi da quelli già conosciuti, così tra una moneta fantomatica e l'altra è capitato anche un carlino DEFENSOR FIDEI. La dea Moneta come suo solito si fa beffa di noi poveri studiosi di numismatica e così può far realizzare l'assurdo: durante un lavoro di ricerca, infatti, esce fuori il carlino citato. La moneta in questione, coniata sotto il regno di Filippo II d'Asburgo re di Spagna (1556-1598), è apparsa in un'asta del 2002 (Asta 3 del 17/11/2002, lotto 323, Inasta S.p.A) D: PHILIPP REX ARAGON V Testa nuda del Re volta a destra. GR/VP (Germano Ravaschieri/Vincenzo Porzio) R: DEFEN / SOR / FIDEI In ghirlanda d'alloro. La moneta si presenta praticamente identica a tutti i carlini coniati sotto il regno di Filippo II ed ha la particolarità di riportare al rovescio la disposizione del titolo di difensore della fede in maniera opposta al suo solito: DEFENSOR FIDEI, appunto. Analizzando la tipologia dei FIDEI DEFENSOR, si può facilmente evincere come l'errore di assemblaggio di un conio abbia portato alla nascita di una nuova variante e, in questo caso, di errore si può parlare: si nota, infatti, che sia i carlini coniati precedentemente (durante il periodo da principe di Spagna e quelli recanti la sigla IBR - Giovan Battista Ravaschieri) sia quelli che furono coniati successivamente (con le sigle IAF/CI - Giovanni Antonio Fasulo/Gaspare Giuno) presentano la dicitura corretta e non sarebbe stato logico, tenendo presente anche il periodo di difficoltà economiche per il Regno di Napoli, creare un conio ex novo usato solo per un'unica tipologia. Per quanto riguarda il titolo, esso nasce come Defender of faith nel 1521 e fu attribuito da papa Leone X al re d'Inghilterra Enrico VIII, fin quando quest'ultimo rimase fedele alla chiesa cattolica, e fu ereditato da Filippo II dopo esser diventato re consorte d'Inghilterra nel 1554, nonostante non ne fosse più re, conservò il titolo anche grazie al suo contributo nella battaglia navale di Lepanto contro i turchi.
    4 punti
  7. Anche se i mezzi a mia disposizione non mi consentono foto ad elevata risoluzione o foto scattate alla luce di qual si voglia luce da voi preferita, mi auguro vogliate gradire ugualmente la visione di questo meraviglioso 6 Ducati 1783 appartenente alla mia collezione, un'incantevole moneta d'oro satinata con fondi a specchio, secondo il mio parere un pezzo di rara bellezza!
    4 punti
  8. Il mio contributo alla categoria Banconote 50 Lire "Buoi" - Vittorio Emanuele III Autorità emittente: Banca d'Italia Data di emissione: 01/08/1917 Firme: Stringher / Sacchi Recto: Figura seduta di Pallade in chiaroscuro, con ramo di ulivo nella mano destra e scudo imbracciato nella sinistra. A sinistra l'ovale per la filigrana è circondato da rami di ulivo. Chiude il tutto un festone cromatico di foglie e frutta di arancio. Verso: l campo centrale è occupato da una scena agricola in chiaroscuro, rappresentata da due buoi con aratro condotti da un contadino. Una cornice esterna di colore arancio circonda l'intera composizione. Negli angoli, all'interno di quattro rosoni, compaiono la cifra "50" e un'aquila reale recante nel petto lo stemma dei Savoia. In alto, festoni di fiori e frutta. In un medaglione è rappresentato in filigrana il profilo di Dante Alighieri con la corona di alloro.
    3 punti
  9. Mi sembra un denaro di Pisa !
    2 punti
  10. Di sicuro una moneta da 3 cavalli del Regno di Napoli, credo di Filippo II. La bassa conservazione del D/ non permette l'esatta catalogazione. Come puoi notare potrebbe essere anche questa: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIR/4
    2 punti
  11. ...a quanto mi dice un amico, accedere ai fascicoli delle indagini e quindi alle informazioni, non è poi così semplice.... ...quindi conoscere i risultati di una indagine, non è proprio alla portata di tutti.... A meno che il buon Elledì non decida di illuminarci ulteriormente, penso che molte cose dette a proposito dello scudo dell'uno, rimarrano nell'ombra e i soliti noti continueranno a farsi grassi affari!!
    2 punti
  12. Boh. Addirittura... nonostante tutta la stima se è vero mi pare un pò un' esagerazione. Saluti Simone
    2 punti
  13. LaCategoria: Monete Contemporanee in Oro piccola sopra, questa è la media: Categoria: Monete Contemporanee in Oro Autorità Emittente: Ferdinando I Re del Regno delle Due Sicilie (1816-1825) Valore Nominale: 15 Ducati Peso: 18,93 Gr. Diametro: 29,5 mm. Contorno: PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS (in incuso) Metallo: Oro 996 Descrizione del Diritto: FERDINANDVS I . D . G . REGNI SICILIARVM ET HIER . REX . (Testa coronata a sinistra) Descrizione del Rovescio: HISPANIARVM / INFANS 1818 (Genio volto a sinistra con colonna coronata e scudo) Nell'esergo ACINI 425 // TITOLO MILLESIMI 996 // DUCATI 15 Catalogazione: Gigante 2 Millesimo: 1818. Zecca di Napoli
    2 punti
  14. Ciao, ti rispondo per quel che so sulle monete antiche (chi le segue ti saprà dire qualcosa in più): se chi trova una moneta con metal detector o in modo fortuito deve denunciarne il ritrovamento in quanto potrebbero rivestire un interesse archeologico ecc... se tu compri monete su ebay da privati non sei "tutelato" sotto certi aspetti, potresti fare un incauto acquisto (comprare ad esempio una moneta da scavo che è illegale qui in italia). Se tu compri una moneta da un commerciante, quinti titolare di partita IVA ti verrà fornita la fattura e non so se qualche altro documento sulla lecita provenienza, ma credo (non ne sono sicura) basti solo la fattura. Comunque per avere più risposte e certe, potresti aprire una discussione in merito in questa sezione http://www.lamoneta.it/forum/48-la-piazzetta-del-numismatico/ ponendo la tua domanda :)
    2 punti
  15. - Categoria: Monete Moderne dal 1500 al 1800 - Autorita' Emittente: Battuto nella citta' di Siena, Armetta 88 Capitoli del 15 Giugno 1526 - Valore nominale: Era catalogato nel CNi come parpagliola da 10 quattrini, il Mir la reidentifica come ''Grosso con Lupa'' non e' indicato un nominale. - Peso: Gr 1,82 - Diametro: Mm 23 - Metallo: Argento - Descrizione del D/: + SENA . VETVS . CIVITAS . VIRGIN (questo mio esemplare e' una variante con il '' VIRGINI'' finale, nel Mir non e' ancora riportata questa variante per il grosso con lupa) nel campo la lupa a Sinistra con testa retrospiciente allatta gemelli. - Descrizione del V/: ( Armetta 88 ) . A . ET . ω . PRINCIPIV . ET . FINIS - Descrizione del taglio: --- - Catalogazione: M.I.R Toscana Zecche minori n°542 - Note storiche / Numismatiche: La Repubblica di Siena nasce nel 1125, anno in cui viene deposto il vescovo, allora a capo della città e del contado attorno ad essa. Viene eletto un Governo Consolare per governare lo Stato Senese nei suoi primi anni di vita: nel 1125 viene nominato Manco, primo Consul Saenensis. Convenzionalmente viene indicato il 1186 come l'anno del riconoscimento ufficiale del nuovo Stato da parte del Sacro romano Impero, anno in cui l' Imperatore Federico Barbarossa concede la possibilità di battere moneta e di eleggere liberamente i consoli. I gemelli Senio (o Seno) e Ascanio (o Aschio) erano secondo la leggenda i figli di Remo (fratello di Romolo). La leggenda vuole che i due fratelli siano scappati al di là del Tevere, per sfuggire allo zio, che dopo il fratello avrebbe voluto uccidere anche i nipoti. Inizialmente si sarebbero diretti verso il tempio del dio Giano, recandosi nella zona dell'odierno Gianicolo. Sarebbero poi fuggiti da Roma e scappati a nord verso l'etruria avrebbero fondato la città di siena portandosi dietro il simbolo della lupa capitolina che per questo motivo rientra anche nello stemma di siena I due fratelli fondarono inizialmente tre fortificazioni sui tre colli che avrebbero poi in seguito formato la città, per potersi difendere dall'assedio di Montorio e Camelio emissari mandati da Roma dallo zio Romolo. Il nome della città deriverebbe perciò da Senio, mentre il fratello avrebbe dato nome al vicino centro di Asciano. Spesso facciamo l'errore di credere che sotto la lupa di ''siena'' ci siano Senio ed Ascanio, mentre invece la leggenda parla chiaro, quando fondarono siena portarono con se' lo stemma della lupa capitolina, quella cioe' che ha salvato Romolo e Remo. si, i gemelli sotto la lupa di siena non sono che Romolo e Remo. Ecco una copia della leggenda. '' Senio e Aschio, i figli di Remo, per sottrarsi all'ira dello zio Romolo, fondatore e primo re di Roma, fuggirono dalla citta natale portandosi dietro il sacrario della lupa, sottratto dal tempio di Apollo. E fu proprio Apollo che favori la fuga di Senio e Aschio, facendo trovare loro, sulla strada verso la Toscana, due splendidi cavalli, uno bianchissimo, l'altro nero come la notte. I fuggiaschi, scampati con l'aiuto divino alla persecuzione di Romolo, giunsero presso it torrente Tressa dove si unirono ai pastori del luogo, costituendo di fatto una prima comunita, Per difendersi poi dagli attacchi delle tribu vicine costruirono sulla cima di un colle un castello - Castel Senio - che fu quindi primo e piu antico nucleo della nuova citta e che corrisponderebbe a quella parte pin elevata di Siena che si chiama Castelvecchio. Vani furono i tentativi orditi da Romolo per catturare i due fratelli e anche l'invio di due re - Montonio e Camelio - non produsse i risultati sperati. Nella guerra Montonio, assediato, fu costretto ad arrendersi, mentre Aschio venne ferito e Camelio firmb la pace accontentandosi di vivere per it momento nel castello di Senio, anche se la leggenda vuole proprio Camelio fondatore del castello di Camollia. Si festeggie la fine delle ostilita ordinando grandi sacrifici in onore di Apollo e di Diana su due are vicine: dall'altare dedicato ad Apollo si levo un fumo denso e nero, mentre dall'ara di Diana sfiocce una nuvola bianca. Ecco quindi svelato anche l'arcano della balzana.: prima i due cavalli, adesso le due nuvole di fumo; e questo un segno della volonta celeste, e Siena adotta cosi come insegna la balzana, fiero e glorioso scudo senese, la cui meta superiore e bianca e l'inferiore nera. Non viene dimenticata, ovviamente, nemmeno la lupa con i gemelli, che fu assunta a rappresentare la citta, figlia promogenita di Roma, e non e un caso che proprio per tale simbolo Siena, il cui nome era Saena Julia '' Ecco una delle tante statue che si trovano a Siena Questa l'ho fotografata per piu' motivi; Si troa dentro la contrada de ''La Lupa''; la zona si chiama ''Le lupe'' perche' ci sono due statue uguali che si guardano vegliando sulla contrada e su quella parte delle mura di Siena; ricollegandosi ancora una volta a roma, sotto la statua c'e' la scritta S.P.Q.S anche questa strettamente collegata e ripresa da Roma . Ad un recente incontro con degli studiosi a cui ho partecipato ascoltando felice, ho capito che la storia della mia citta' e' molto collegata anche con dei come Apollo e Diana (a cui sono state fatte le offerte e dal quale e' scaturito il fumo nero e bianco diventato stemma della citta'). Una delle divinita' piu' importanti potrebbe essere Stata la Dea Minerva, vergine della sapienza, a Lei era dedicato il tempio che si dice posasse le fondamenta dove ora c'e' il duomo, ed e' lei, che potrebbe aver per la prima volta ispirato la dicitura ''SENA VETUS CIVITAS VIRGINI'' quando ancora il tempio pagano poggiava su Siena. La moneta potrebbe, quindi, essere in via indiretta una forma di ringraziamento, oltre che alla vergine maria, diventata poi testimone di molte altre monete, anche di una dea pagana. Mi fermo qui' perche' parlerei per ore :)
    2 punti
  16. Autorità emittente: Vittorio Emanuele III - Regno d'Italia Valore nominale: 100 lire 1912 serie "Aratrice" Peso: gr 32.25 Diametro: 35 Metallo: oro 900/1000 Descrizione del dritto: Vittorio Emanuele III - Semibusto a sinistra in uniforme Descrizione del rovescio: L'Italia agricola con aratro Descrizione del taglio: rigato
    2 punti
  17. Buon Giorno, chiedo un parere agli esperti: questa moneta da 5 soldi è corredata da un cartellino che ha la seguente dicitura... " ritratto diverso " ho controllato con una simile del 1739 , ma non trovo nessuna differenza . sicuramente ai vostri occhi se c`è una differenza verrà fuori. Grazie
    1 punto
  18. Categoria: Medaglie Autorità Emittente: Francesco II Re del Regno delle Due Sicilie Valore Nominale: // Peso: 10,79 Gr. Diametro: 32 mm. Contorno: Liscio Metallo: Rame Dorato Descrizione del Diritto: Testa del Re a sx, entro FRANCESCO II RE DELLE DVE SICILIE *, ed una corona di fronde di quercia e di alloro chiusa in basso con un nastro. Descrizione del Rovescio: CAMPAGNA DI SETT. OTT. 1860, entro corona di quercia ed alloro chiusa in basso con un nastro. Nel campo tre Gigli Borbonici. Sotto, TRIFRISCO / CAIAZZO / S.MARIA / S.ANGELO / GARIGLIANO / *. Catalogazione: Ricciardi 268 Millesimo: 1860. Zecca di Roma
    1 punto
  19. Ciao @@miroita, e salve anche a @@Corsodinazione e a tutti gli altri amici che frequentano questa discussione. Sì è Pisa , ovviamente. Le lettere del rovescio mi pare che in realtà, una volta ruotata un poco la fotografia, si intuiscano abbastanza bene, ad eccezione forse della I di PISA. Per farvi capire cosa ci si può leggere secondo me, vi posto l'immagine ruotata più o meno in posizione giusta, e poi un'altra versione nella stessa posizione, ma con evidenziate in rosso le lettere che vedo ed in verde i segni di arrotondamento del tondello che, come spesso accade, disturbano il conio. Un caro saluto, e buona fine d'anno e miglior principio a tutt* anche da parte mia :). MB
    1 punto
  20. Di tale tipologia è possibile differenziare, oltre a quello preso in considerazione, altri tre macrotipi di conii: I macrotipo di carlini coniati tra il 1554 e il 1556, periodo in cui Filippo II era re d'Inghilterra e principe di Spagna. II macrotipo a testa nuda, coniati nei primi anni di regno di Filippo II, almeno fino al 1571. III macrotipo con il busto del re, coniati presumibilmente negli anni successivi la vittoria di Lepanto(*) . Tutti gli esemplari di tale tipologia presentano come data 1572 (o 157Z, per varietà di conio). C'è da annotare una peculiarità per l'ultimo macrotipo, e riguarda la sua collocazione cronologica all'interno dell'evoluzione del conio. Da questo conio viene posta al rovescio una croce che, obiettivamente, ribadisce e quasi ne evidenzia l'importanza del concetto di FIDEI DEFENSOR, bisogna ricordarsi che l'anno di coniazione, per accostamenti logici, ci riporta a quel 5 ottobre 1571 che è il giorno della battaglia di Lepanto che sancì oltre alla vittoria della lega cristiana sugli Ottomani, anche la potenza di Filippo che da allora ottenne il potere di fregiarsi del titolo di difensore della fede. Questo fa pensare che questa coniazione con il busto e la croce al rovescio sia stata creata per celebrare la vittoria sui turchi.
    1 punto
  21. Il castello, rappresentando la repubblica, quindi l'autorità emittente, dovrebbe essere il dritto.
    1 punto
  22. Zecca di Arezzo, denaro piccolo, Repubblica XIII sec.(Post 1250). Ciao Borgho.
    1 punto
  23. Dovrebbe essere un quattrino di Macerata Vedi
    1 punto
  24. Non sono francobolli, ma contromarche che, infatti, non riportano alcun valore. Furono stampate appositamente per contromarcare i biglietti in pengo in attesa che si stampassero quelli nuovi in forint, di cui il biglietto contromarcato assumeva il valore. Nel tuo caso: Biglietto da 1.000 pengo con contromarca rossa = 1 forint Biglietti da 10.000 pengo con contromarca marrone = 10 forint Il biglietto da 10.000 pengo esiste anche con contromarca blu, c'è poi un biglietto da 100.000 pengo con contromarca verde (vale per 100 forint). Infine, la modifica a mano del valore sul biglietto da 10.000 pengo in tuo possesso, dovrebbe essere semplicemente opera di qualcuno che si è divertito a farlo, non mi risulta che ci sia mai stata qualche disposizione ufficiale in tal senso. petronius :)
    1 punto
  25. ti posto cosa ho trovato da una ricerca in rete vedi se ti può essere utile: 1746: Francesco III, a corto di denaro, vende per centomila zecchini d'oro veneziani ad Augusto III, re di Polonia ed elettore di Sassonia, 100 prestigiosi dipinti della galleria estense che emigrano a Dresda dove tuttora si trovano. La galleria una delle migliori d'Europa viene così declassata pur restando valida anche per effetto degli acquisti operati dai duchi successori. http://it.wikipedia.org/wiki/Ducato_di_Modena_e_Reggio I conti si tenevano anticamente in lire di 20 soldi, o bolognini, di 12 denari. Nel 1261 lo Zecchino di Modena, di grammi 3.488 d'oro puro, valeva una lira di 20 soldi. Detta lira andò sempre diminuendo di valore fino al 1738, nel quale anno lo zecchino valeva 42 lire. Con la legge monetaria di Francesco II, 9 Agosto dello stesso anno, lo zecchino fu stabilizzato a 30 lire ; però alprincipio del 1800 era asceso a lire 31.30. Ora, la lira di Modena valeva nel 1807 lire italiane 0.3838, e secondo detta parità doveva pesare grammi 1.7271 d'argento puro; moltiplicando quindi il peso per 31.30 (valore dello zecchino) si avrà il peso della lira di Modena originaria, cioè grammi 54.0582 d'argento puro, pari a lire italiane 12.0129. http://biblio1.ve.ismar.cnr.it/ http://biblio1.ve.ismar.cnr.it/fedora/repository/ismarbsa:ve00467-0099/OCR/ismarbsa_ve00467-0099.txt aggiungo link a un libro consultabile online e anche scaricabile: La zecca di Modena nei periodi communale ed estense (1884) https://archive.org/details/lazeccadimodena0cres purtroppo si ferma alla fine del 1700
    1 punto
  26. D/ Tre righe di legenda cufica con in alto una stella: Esaltato da Dio - Re Ruggero - Ridottato in cerchio lineare. Legenda cufica marginale R/ Croce a bracci uguali con IC XC Ni KA Negli spazi ad ogni estremità della croce due puntini in cerchio lineare Legenda cufica marginale Spahr 60
    1 punto
  27. Buonasera, dopo lunga meditazione ho scelto questa moneta per la sezione "contemporanee" del concorso. Tuttavia, prima di inserirla, mi piacerebbe sentire un vostro commento per quanto riguarda la conservazione. Grazie
    1 punto
  28. Sono d'accordo con @@petronius arbiter. Su questo si discuteva anche nella discussione centrale del sondaggio per eleggere la banconota più bella al mondo. E, come diceva @@zubr, è ovvio che la banconota italiana (oltre ad essere la favorita perché gli elettori sono italiani) gode di un vantaggio sulle altre note che, pur essendo belle, non possono competere contro l'unica banconota scelta direttamente dagli utenti, che è appunto la Raffaello!
    1 punto
  29. Ho votato, già il primo giorno, per il Portogallo, se intervengo solo ora è perché da un po' mi gira in testa un'idea riguardo quella che sembra la ormai scontata vittoria della Raffaello. Si tratta senza dubbio di una bellissima banconota, sebbene io non l'abbia votata nemmeno nel sondaggio italiano, preferendole Tiziano (che mi piace di più anche come pittore) ma non è che in questo caso il voto, magari a livello inconscio, rischia di essere viziato da una certa dose di campanilismo? Intendiamoci, è solo un gioco, e mi sto divertendo, ma non ci saremmo forse divertiti di più lasciando l'Italia fuori da questo sondaggio? petronius :)
    1 punto
  30. Peccato perché Elledi era una voce fuori dal coro che stimolava la riflessione di tutti, anche di chi non era d'accordo con le sue affermazioni. Oltre che un utente sempre disponibile e cortese. Io continuerò a seguirlo tramite i suoi libri, che spero voglia continuare a scrivere. Saluti Marfir.
    1 punto
  31. Anche questo eccellente esemplare ... e anche abbastanza raro ... gli ultimi del "tipo"....lo sono; variante con SICILIARVM ET IE.... complimenti a Civitas che ci stà facendo osservare delle ottime monete "per le feste" eh...eh...eh.... :hi:
    1 punto
  32. Se dovessi chiuderla io non scriverei le classiche sigle qfdc o fdc...ci scriverei ECCEZIONALE e basta :D ancora complimenti.
    1 punto
  33. @gatto preistorico Sono contento di essere stato di aiuto! :D
    1 punto
  34. Auguri felice Anno Nuovo a tutti
    1 punto
  35. Ciao Italpen, la moneta in questione non mi risulta appaia di frequente, i riferimenti che conosco a quelle un pò messe meglio sono qFdC 50,00 70,00 06/2004 Asta Negrini qFdC 100,00 175,00 04/2008 Asta Varesi (Sez. corrispondenza) Spl/FdC 250,00 N.A. 11/2008 Asta Inasta Quella data io non la ho .....
    1 punto
  36. - Categoria: Monete Medioevali dal 700 al 1500 - Autorita' Emittente: Repubblica di siena (1180 - 1390 ca) - Valore nominale: Grosso Primitivo o Grosso da 12 Soldi - Peso: 1,85 Gr - Diametro: 19 Mm - Metallo: Argento - Descrizione del D/: . SENA VETUS (E tonda ed S coricata), nel campo Grande :S: di forma Arcaica entro cerchio liscato - Descrizione del V/: + Alfa et ω , nel campo croce patente entro cerchio liscato. - Descrizione del taglio: -- - Catalogazione: M.I.R Toscana Zecche Minori n°479. - Note storiche / Numismatiche: Grosso Primitivo o Grosso da 12 Denari, questo esemplare e' classificato come della III° serie su V° esistenti per questa moneta. Si differenzia dalle altre serie per la :S: ben centrata nel campo del D/, per i globetti che accostano la :S: nel campo piu' piccoli e ben disposti alle estremita' e perche' la lettera ''A'' ha un cappello leggermente arrotondato che ricorda una mezza luna. '' ... Il Grosso Senese compare per la prima volta in un documento del 1237 ma la lettura di un pagamento del 1211, espresso in ''denari nuovi piccoli'', fa' presupporre l'esistenza di una moneta Senese piu' pesante, cioe' il grosso, gia' esistente in quel periodo (montagano 2006) ... ''(Cit. Mir)
    1 punto
  37. Complimenti per la bella moneta, rappresentante un periodo storico importante della mia città. :)
    1 punto
  38. Molto belle le monete sammarinesi,come d'altronde tutte le 500 lire,italiane vaticane e sammarinesi...Davvero particolare e bella la moneta siriana da 25 piastre. MONETE GIÀ POSTATE: ITALIA 500 Lire 1992 Quirinale KM#111 post #8 ITALIA 500 Lire 1993 Banca d'Italia KM#160 post #9 ITALIA 500 Lire 1994 Luca Pacioli KM#167 post #10 ITALIA 500 Lire 1996 ISTAT KM#181 post #11 ITALIA 500 Lire 1997 Polizia di Stato KM#187 post #12 ITALIA 500 Lire 1998 IFAD KM#193 post #13 ITALIA 500 Lire 1999 Parlamento Europeo KM#203 post #14 ITALIA 1000 Lire 1997 Italia Turrita I Tipo KM#190 post #16 ITALIA 1000 Lire 1997 Italia Turrita II Tipo KM#194 post #16 KAZAKISTAN 500 Tenge 2012 KM#??? post #15 SAN MARINO 500 Lire 1982 FAO KM#140 post #18 SAN MARINO 500 Lire 1984 Albert Einstein KM#167 post #19 SAN MARINO 500 Lire 1986 Uomo con Computer KM#195 post #26 SAN MARINO 500 Lire 1987 Tre torri di San Marino KM#209 post #27 SAN MARINO 500 Lire 1989 Uomo che costruisce una chiesa KM#239 post #28 SIRIA 25 Lire 2003 KM#131 post #23 ZIMBABWE 5 Dollars 2001 KM#13 post #21 STATI UNITI D'AMERICA 10 Dollars 2000 KM#312 post #4
    1 punto
  39. Leggete queste riflessioni di Leopardi: "L'antico è un principalissimo ingrediente delle sublimi sensazioni, siano materiali, come una prospettiva, una veduta romantica ec. ec. o solamente spirituali ed interiori. Perché ciò? per la tendenza dell'uomo all'infinito. L'antico non è eterno, e quindi non è infinito, ma il concepire che fa l'anima uno spazio di molti secoli, produce una sensazione indefinita, l'idea di un tempo indeterminato, dove l'anima si perde, e sebben sa che vi sono confini, non li discerne, e non sa quali sieno. Non così nelle cose moderne, perch'ella non vi si può perdere, e vede chiaramente tutta la stesa del tempo, e giunge subito all'epoca, al termine ec. Anzi è notabile che l'anima in una delle dette estasi vedendo, per esempio, una torre moderna, ma che non sappia quando fabbricata, e un'altra antica della quale sappia l'epoca precisa, tuttavia è molto più commossa da questa che da quella. Perché l'indefinito di quella è troppo piccolo, e lo spazio, benché i confini non si discernano, è tanto angusto, che l'anima arriva a comprenderlo tutto. Ma nell'altro caso, sebbene i confini si vedano, e quanto ad essi non vi sia indefinito, v'è però in questo, che lo spazio è così ampio che l'anima non l'abbraccia, e vi si perde; e sebbene distingue gli estremi, non distingue però se non se confusamente lo spazio che corre tra loro. Come allorché vediamo una vasta campagna, di cui pur da tutte le parti si scuopra l'orizzonte." (G. Leopardi, Zibaldone, 1429-1430) Provate a mettere la parola moneta al posto di torre... :D
    1 punto
  40. E tanto per restare in tema di proverbi, tanto cari a qualcuno, citerei "un bel tacer non fu mai scritto" A buon intenditor......
    1 punto
  41. La discussione sul Proof e il FDc ogni tanto salta fuori. Il tipo di lavorazione Proof è roba dei giorni nostri quelle che si vedono prima solo degli ottimi esemplari in FDC,sono delle prime battute e di un conio perfetto e pulito, sopratutto. Come il filmato postato la lavorazione proof era impossibile con i macchinari usati all'epoche e con una lavorazione sicuramente troppo "delicata" e complessa per non usare poi un'astuccio o altro per la protezione perche la proof è molto più delicata che una in fdc,i graffi si notano di più e basta solo maneggiarla a mani nude perche perda il suo lustro mostrando,li dove manca,un'opacità bruttissima.
    1 punto
  42. Buongiorno a tutti e buone feste, chiedo un vostro aiuto per identificare questa moneta, chedo che si tratti di un denaro di Lucca, potreste riuscire a catalogarlo? attendo l'aiuto di esperti, grazie
    1 punto
  43. il bolognino di stessa casa.....e sempre per Durazzo..... :D 0.60 grs di argento....15mm..... *S*M*P*E*...al intorno ..LADISLAUS*R*....avers.........*s*petrus*p*........busto St Celestino.......revers.......bolognino per Ladislao Durazzo.......1386-1414
    1 punto
  44. Sono meraviglie per gli occhi messe cosi tutte assieme! Io le ho scoperte da poco proprio grazie a questa discussione, peccato pero' che pur volendo iniziare quelle austriache la prima emissione abbia raggiunto una quotazione elevatissima , oltre a non essere facilmente reperibile ! =) Se devo proprio cominciarla preferirei partire dal pezzo piu' impegnativo! Comunque i miei complimenti a Luc21!
    1 punto
  45. ...fondi a specchio o fondi lucidi.... questo progetto che ho già postato ha fondi a specchio! ...1907 pochi anni dopo lo scudo del 1901....e fatto dalla regia zecca
    1 punto
  46. Non so quanto costava, ma un grosso di Acqui, addirittura SPL, avrei cercato di prenderlo di corsa!
    1 punto
  47. Repubblica di Venezia - Doge Paolo Renier (1779-1789) Ducatone da 124 Soldi con S. Giustina Peso: 27,87 gr. Diametro: 42 mm. Metallo: Argento D/ ✿ S ✹ M ✹ V ✹ PAVL ✹ RAINERIVS ✹ DVX ✹; a sinistra il leone di San Marco andante a destra con il vangelo aperto; a destra il Doge genuflesso tiene lo stendardo sormontato da una croce; tutto in un cerchio di perline; all'esergo sigle del massaro (Benetto Capello) tra stelline divise dal punto ✹ B • C ✹ R/ MEMOR ✹ ERO ✹ TVI ✹ IVSTINA ✹ VIRGO; Santa Giustina in piedi frontale con veste e manto, tiene con la destra la palma del martirio e nella sinistra un libro; ha il petto trafitto da un pugnale; tutto in cerchio di perline; sullo sfondo il mare con due galere in navigazione e monti all'orizzonte; sotto il valore ✿ 124 ✿ CNI VIII, p. 519, 44; Paolucci 22; Dav. 1565; Montenegro 1875; Gamberini 1836. La raffigurazione della martire padovana Santa Giustina venne fatta eseguire per la prima volta dal doge Alvise I Mocenigo nell'anno 1572, per il primo anniversario della vittoria di Lepanto contro i turchi.
    1 punto
  48. Passiamo adesso ad un'altra bella monetina...ero indeciso quale acquisto più bello in argento postare per la sezione 1500-1800 e alla fine ho optato per questo che segue, anche perchè è un tondello che ha un racconto storico curioso ed interessante Autorità emittente: Ferdinando II de' Medici (Granduca 1621-1670) Granducato di Toscana monetazione per Livorno Valore nominale: luigino Peso: 1,78/2,25 gr Diametro: 19/20 mm Metallo: argento Descrizione del dritto: testa del Granduca rivolta a dx con corona dentata e capelli lunghi, sul giro FERDINAND . II . MA . D . E . V . Descrizione del rovescio: scudo con 3 gigli dentro un cerchio e sormontato da una corona, tra le punte della corona . 1662 . , sul giro SOLIDEOVITR . HON .ETG N.b.: esistono numerosissime varianti di legenda sia al D/ che al R/ Descrizione del taglio: liscio Provenienza : asta Crippa Cronos 7 Catalogazione : MIR 60/5 (NC) Note storiche e numismatiche: questa moneta fu coniata dalla zecca di Firenze per Livorno sulla falsa riga del luigino francese e utilizzata nei mercati del Levante. Il Luigino arrivò nell'impero ottomano ed ebbe un successo particolare in Turchia dove era pratica comune delle donne utilizzare questi tondelli per bracciali orecchini collane e qualsiasi tipo di ornamento. Aumento a tal punto la richiesta che questa moneta divento una vera e propria merce e molti signorotti iniziarono a coniare privatamente contraffazioni del luigino con titolatura più bassa presso zecche minori per poi portarli in Turchia dove venivano pagati più del loro valore monetale, tutto ciò creò un vero e proprio squilibrio monetario tanto che fu smessa la coniazione del luigino. Molto interessante a tal proposito è anche questa discussione sul nostro forum http://www.lamoneta.it/topic/106212-luigino-per-livorno/
    1 punto
  49. Autorità emittente : Cosimo III dè Medici ( 1670 - 1723 ) - Monetazione per Livorno coniata nella Zecca di Firenze Valore nominale : Mezzo tollero Data : 1683 Peso : gr. 13,49 Diametro : 38 mm. Metallo : Argento Diritto : COSMVS . III . D . G . MAG . DVX . ETRVRIAE . VI , busto coronato, in esergo nel giro .1683 . Rovescio : PRAESIDIVM . ET . DECVS , galera che naviga, in esergo LIBVRNI con sotto . 1683 . Catalogazione : MIR 75, CNI 20, GAL. L, 1, RMM.17 Provenienza : Asta Cronos 7, 2013 Commento : Una galera che naviga, i rostri, le vele, un mare tempestoso..., una immagine che fa sognare, il vascello e il mare, dove andrà e cosa porterà ? Commerci, traffici internazionali, il Levante....emozioni e sogni che portano una moneta.
    1 punto
  50. Io preferisco la R3 anche in mb... La moneta comune non e difficile da trovare anche in fdc mentre una moneta rara e difficile da trovare anche in bassa conservazione... Bisogna dire anche che sono un amante e cacciatore di rarita :P -donty-
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.