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  1. Mirko8710

    Mirko8710

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/26/13 in tutte le aree

  1. Le monete d'argento sono state popolari in rituali magici dal Medioevo in poi in diverse e grandi culture tipo la Cina e l'Europa. In molte parti del mondo, per soddisfare questa credenza popolare diffusa, si coniano appositamente anche dei token in argento da tenere in tasca come portafortuna, negli Stati Uniti invece non hanno bisogno di realizzarli perchè hanno una moneta già esistente :) Il silver dimes "Mercury", ed in particolare quelli con una data di anno bisestile: 1916 - 1920 - 1924 -1928 - 1936 - 1940 - 1944 Questi pezzi sono considerati particolarmente fortunati ed i giocatori d'azzardo li portavano addosso come portafortuna, usanza che continua ancora tutt'oggi, se si hanno più esemplari si fanno tintinnare in tasca, pare che portino ancor più fortuna :D Certi siti che trattano amuleti vari vendono questi dime molto usurati anche a 8/10 dollari + spedizione, non importano le condizioni, basta che si intravede una qualsiasi data bisestile, in buona sostanza c'e' chi, digiuno in materia, e non conoscendo il mercato, le paga anche sino a 5 volte tanto il loro reale valore. I dime americani in argento coniati in precedenza (dal Draped bust al Barber), ed i successivi (Roosevelt), anche se di annate bisestili non godono di questa fama, deve essere necessariamente un Mercury. La cosa nasce dal fatto che Mercurio era un dio che, tra le altre cose, proteggeva anche i giocatori d'azzardo. In verità sulla moneta è raffigurata una Liberty, ma la sua straordinaria somiglianza con il messaggero degli dei la portarono ad essere popolarmente riconosciuta sin da subito come dimes Mercury. __________________________ Parto svantaggiato poichè faccio solo la tipologica, quindi ne ho solo una ed è del 1918 (non bisestile)
    6 punti
  2. Il mio era un grido di disperazione rivolto soprattutto a quelle persone che potevano dare a tutti noi una nuova conoscenza di temi piuttosto ostici e che cominciavano ad appassionare, ma che purtroppo avevano anche cominciato una disputa personale che era arrivata ad un livello impossibile da sopportare. Comunque ringrazio Antwala per la tranquilla spiegazione delle motivazioni che lo avevano fatto esplodere. Ringrazio Mariesu per la sua spiegazione dei fatti fattami in MP. Ringrazio Andreas per averci spiegato come scontri avvengano anche ai piani più alti della numismatica. E rigrazio tutti per le belle parole di incoraggiamento che, son certo, erano rivolte anche ai contendenti. Infatti se tutti potessimo seguire i saggi consigli di Andreas forse potremmo ricominciare a parlare di numismatica, nel reciproco rispetto (rispetto, non necessariamente condivisione) delle idee altrui e del livello di preparazione di ciascuno. Forse così vedremo sbocciare un giovane numismatico che un giorno magari trova qualche soluzione che a noi era sfuggita. E parte del suo successo sarà anche un po' nostra. Vale la pena di provare, no? Arka
    6 punti
  3. Prima di tutto Benvenuto nel Forum. Giusto una postilla perché sei un nuovo entrato: "scrivere in maiuscolo su Internet equivale ad urlare, quindi, è bene non farlo :) ) Detto questo. D 1. A cosa si fa riferimento per dare una valutazione? R 1. Una moneta romana si giudica in base al suo stato di conservazione, che comprende la centratura del tondello, la purezza dei rilievi, i dettagli visibili o non visibili, il ritratto più o meno prominente; si giudica anche dalla sua storicità, nel senso, le monete di Giulio Cesare sono sempre costose nonostante la loro presenza costante nelle aste...ma perché è Giulio Cesare (così per dirne uno); si giudica anche dalla sua rappresentazione al rovescio. Rovesci con momenti specifici della storia, architettonici, simbolici, sono sempre più appetibili; si giudica in base al modulo. Un sesterzio da 35 grammi per 32 di diametro sarà sempre una signora moneta (conservazione permettendo)...quindi viene da se che i "poveri" assi hanno la peggio in questo scontro; ci metto anche il metallo. Oro vale di più, ovvio; infine la rarità...imparando e seguendo le aste ti farai un'idea di ciò che passa più o meno frequentemente. Ti accorgerai che, per esempio, ci saranno monete di imperatori che hanno comandato per decenni che saranno più rare di coloro che hanno comandato per pochi anni...ecc ecc. D2: Per riconoscere i falsi? R2: Per riconoscere i falsi bisogna farsi le ossa guardando monete, guardando monete e riguardando monete. Non guastano le conoscenze sulle tecniche di coniazione e fusione, quindi, bisogna studiare. Occorre moltissima esperienza e non sempre quest'ultima basta. Ovviamente giudicare da una fotografia è sempre più complicato (salvo casi eclatanti) smascherare un falso. D3: Solo in questa conservazione vale la pena di collezionarle altrimenti non è più un investimento. (?) R3: Se quella sopra è un'affermazione è del tutto discutibile. Ovviamente tutto dipende dal tipo di moneta che compri e SOPRATTUTTO da cosa vuoi tu dalla tua collezione. Se ti vuoi avvicinare alla numismatica romana solo per investimento forse è meglio se lasci perdere. Se invece come molti di noi, me compreso, sei affascinato dal periodo e vuoi collezionarlo indipendentemente dal suo valore, beh, potrai comprare le peggio casseruole ma saranno sempre monete di 2000 anni fa che hanno fatto la storia. Ovviamente sono stato un po' stringato nel rispondere e sicuramente qualcun altro ti saprà dare altre indicazioni...anche perché ognuno ha il suo punto di vista. :D Mirko
    6 punti
  4. Non sarà la più bella in assoluto, ma sicuramente il ritratto è bellissimo, meno il rovescio, ma è una moneta inedita, almeno così è apparsa ai più poi contenuta in un lotticino di provinciali, pagato poco è il massimo per me. Autorità emittente: Caracalla Valore nominale: ? Diametro: 26 mm Peso: 10.8 gr. Metallo: AE Anno di emissione: 198-217 d.c. Zecca: Stobi-Macedonia Dritto: M C M AV (a dx) ANTONINV (a sx) Rovescio: MUNICI-STOBEN Descrizione rovescio: vittoria-ceres-fortuna in piedi, testa a dx con lunga torcia e cornucopia Catalogazione: dritto Josif v58, rovescio kc 536 su moneta Julia Domna PS: la mia foto non gli fà onore.
    4 punti
  5. Ciao Provo con una provinciale IMP MARCO AURELIO AE 31 Gr 20,81 Mm 31,51 Assi 340° AE Testa di M. Aurelio a destra Busto di Zeus Ammone a destra Zecca di Cesarea Patina deserto BMC 183 Silvio
    3 punti
  6. Cari amici lamonetiani, quelle rare volte in cui il forum non funziona per problemi tecnici, oppure quando ci sono aggiornamenti importanti in corso e risulta comunque inaccessibile, molti di noi hanno "confessato" di andare in depressione o di dover affrontare una vera e propria crisi di astinenza. Il problema è grave! Si rischiano stress da mancanza di cataloghi oppure litigi in casa provocati dall'ansia da lamoneta...penìa :rofl: e tante altre patologie Sono qui a proporvi una soluzione... :blum: Si tratta di un farmaco - la Forumina :pleasantry: - da assumere in queste circostanze per superare la crisi fino alla ricomparsa di queste pagine a noi care. Non c'è bisogno di ricetta del medico curante. Saluto @@Reficul @@incuso @@Rapax @@centurioneamico @@Paleologo @@Liutprand @@dabbene @@dizzeta che ho in qualche modo citato nel foglietto illustrativo e mi scuso con tutti gli altri dello staff che invece non ho inserito (ma che considero tutti allo stesso modo come importanti "princìpi attivi"). E ora dopo questa goliardata... :blush: proverò a tornare serio Buon Forum a tutti! Forumina.pdf
    3 punti
  7. Essendo una vecchia frequentatrice del Forum, in tutti i sensi, di queste diatribe ne ho viste spesso in questi anni, mi riferisco alla discussione citata ed "incriminata", qualche volta ne sono anche stata partecipante attiva...e non poco :D . Caro Arka vorrei solo dirti di non preoccupartene molto, seguo i tuoi interventi quando posso e penso che tu non abbia proprio nulla di cui rammaricarti sul tuo operato di Curatore. Nel Forum c'è che arriva e chi parte, poi qualcuno ritorna e riparte ancora, altri pensano che sia un' Arena dove potersi sfogare, altri lo usano per farsi pubblicità...poi ci sono gli utenti che desiderano condividere il loro sapere(per nostra fortuna) ed altri che apprendono...insomma il Forum è un grande calderone di intenti, sentimenti e di cultura. LAMoneta accoglie tutti a braccia aperte chiedendo ai partecipanti di rispettare gli altri utenti e le regole date, a coloro che non terranno conto di questo ci penseranno i Moderatori, ne abbiamo esempio tutti i giorni. Quindi continua il tuo lavoro, ne abbiamo bisogno, vorrei continuare ad imparare da te ancora per molti anni, intanto ti ringrazio per quello che hai fatto fin'ora. Giò :) :give_rose:
    3 punti
  8. Salve a tutti, concordo parola per parola quanto detto da @@Mirko8710, la questione che ritengo contrastante con la numismatica classica è il concetto di investimento. Investire significa realizzare prezzi maggiori rispetto a quelli spesi per acquistare la moneta in un tempo penso, se non breve, medio. Orbene come è possibile quindi guadagnare con la numismatica, se non acquistando monete di conservazione da splendida a salire e, magari, anche rare? Fatta così la numismatica, per me, diventa pura speculazione. Io accompagno l'acquisto con lo studio ( lettura di libri, articoli, discussioni di questo forum) di ciò che mi può interessare, cercando di spendere il giusto soprattutto rispetto alla mia disponibilità economica, in tal modo riesco a prendere le monete che mi interessano ma sempre con l'idea di comprare una moneta per soddisfare la mia passione e non per fare un investimento. Saluti Eliodoro
    3 punti
  9. Mi permetto di rispondere in quanto sono stato io , come curatore della sezione, a chiudere la precedente discussione, che allego http://www.lamoneta.it/topic/116701-identificazione-monete-vari-periodi-antichi/ ma credo dando una spiegazione piu che logica. Se avesse la cortesia di leggere per intiero cio' che ho scritto, si renderà conto che : 1) - non si puo' identificare una moneta postando solo un lato di essa 2)- non sono presenti dati relativi a peso e diametro, dettagli necessari per procedere ad una seria id. 3°- non ho additato nessuno come "tombarolo" ma il link è necessario affinchè chi si avvicina al mondo delle monete antiche deve conoscere il regolamento che vige in Italia e che questo forum cerca di far rispettare. d'altra parte quanto scritto nella discussione che riporto in parte, lascia adito a molte interpretazioni.: " Oggi sono stato da un parente che possiede una piccola collezione di monete,di vari periodi e località.Tra queste ho trovato delle monete di origine ( ?) greca,romana e forse medioevale (dico forse).Ora,siamo abitanti della Sicilia,e questo mio parente dice che suddette monete sono di origine siciliana.... " (generalmente un collezionista sa cosa compera..................). 4° - le mie parole sono state di grande rispetto per tutti. e quanto è scritto puo' essere giudicato da tutti. 5 - allego un regolamento che deve essere rispettato dove si evince il modo in cui si deve richiedere una identificazione ed alla quale io come curatore mi sono appellato. non per ultimo, la sezione dove è stata aperta la discussione è sbagliata, ( come del resto questa) http://www.lamoneta.it/topic/2550-come-richiedere-una-identificazione/ Non commento questa frase che mi permetterebbe di rispondere in modo adeguato ma il rispetto che ho per questo Forum non me lo consente.... ..... ................Ora,posto una singola moneta,quella che più mi ha attirato,sperando che stavolta mi si risponda in modo magari meno scortese di prima.Se accadrà di nuovo sono costretto ad abbandonare il forum e a cercarne altri xD ... "... Certamente la comunità ne sarà sconvolta da simile prospettiva, ma ne sono certo che sapremo farcene una ragione...... tutto il resto è polemica sterile a se stessa.
    3 punti
  10. Caro Arka, non esser deluso, non hai nessuna colpa, e continua a credere che la tua stessa passione per la cultura (numismatica o meno) sia condivisa da tutti, anche quando trascendono, perché credo che nonostante tutto sia proprio così, e poi è proprio questa tua fiducia negli altri che ti rende un ottimo curatore, che è riuscito a far crescere una sezione assai difficile. Anzi, ritengo che dovresti essere orgoglioso di aver innestato discussioni cosi interessanti ed intense, sotto il profilo scientifico, anche se questo ha provocato alcune reazioni incontrollate. In fondo per questo poi ci sono i moderatori, che mi sembra sappiano fare benissimo il loro mestiere, usando i toni necessari. Devo dire che anch'io sono rimasto molto sorpreso dal tono degli ultimi messaggi della precedente discussione, ma non perché toni simili siano incompatibili con la cultura e la ricerca scientifica (eh eh, dovresti sentire certe discussioni dietro le quinte di qualche congresso), ma perché invece sono incompatibili proprio con un forum come lamoneta, dove l'anonimato e l'incontro fra appassionati di cultura, preparazione e competenze molto diverse rendono assolutamente necessario un rispetto totale ed assoluto, direi quasi maniacale, di qualunque interlocutore. Come può esser invogliato ad intervenire un inesperto ma appassionatissimo (e ricco di idee magari originali) collezionista di monete che so, axumite, se due esperti della materia, ancorché assai preparati, si sono reciprocamente mandati a quel paese, addirittura con minaccia di denunce? Io mi sono ritirato da alcune discussioni quando mi è sembrato che i miei interventi tendessero a frenare la discussione, anziché favorirla, immagino per il mio ruolo nella ambito della nostra disciplina, che ho reso riconoscibile fin dalle mie prime partecipazioni. E la cosa mi è costata non poco, lo confesso, vista la mia natura di incontrollabile, ehm, chiacchierone, come sa chi mi conosce bene. Come potrei quindi tollerare di partecipare a discussioni in cui vengono usati toni aspri e si entra addirittura sul piano personale, anche se so benissimo che questo può essere provocato anche soltanto da una sincera passionalità. Saluti, Andreas
    3 punti
  11. Il collezionista Samuel-Jean POZZI (1846-1918) Desidero aprire un piccolo “spaccato” sulla storia del collezionismo e parlare brevemente della vita di uno dei più grandi collezionisti di monete greche, Samuel-Jean Pozzi. Egli era nato il 3 ottobre 1846 a Bergerac, Dordogne (Francia) da una facoltosa famiglia di origine italo-svizzera. Il suo originario cognome era Pozzy e lui successivamente fece modificare la vocale finale, evidenziando l’origine italiana. Nel 1869 si spostò a Parigi, dove poi intraprese la carriera medica e fu prediletto allievo del famoso neurologo Paul Broca e si appassionò di anatomia comparata. Si specializzò in ginecologia, divenendo uno delle massime autorità in quel campo. Nel 1884 ricoprì la prima cattedra di ginecologia in Francia e nel 1890 pubblicò il famoso “Traité de gynécologie”, che divenne uno dei testi fondamentali della ginecologia e fu tradotto in molte lingue. Si sposò nel 1879 con Thérese Loth-Cazolo, figlia di un magnate delle ferrovie e dalla quale ebbe tre figli. Ma non fu un matrimonio felice. Pozzi era un uomo di grande fascino ed era un ottimo insegnante, idolatrato dai suoi allievi, che lo soprannominarono “La Sirena”, per il suo sguardo angelico e per il suo atteggiamento molto raffinato. Foto da Nadar, intorno al 1880 (una delle ultime foto, nel 1918) Fu un grande donnaiolo ed ebbe molte amanti nell’alta società parigina. Fra esse si annovera la famosa attrice Sarah Bernhardt (1844-1923), della quale fu anche amico e confidente e fu lui a operare per amputare la gamba dell’attrice, nel 1915. Berhardt, nella celebre foto di Nadar nel 1864 (è lo stesso fotografo che la fatto anche la foto di Pozzi da giovani di cui sopra). Bernhardt dipinta da Bastien Lepage nel 1879. Altra famosa amante fu Virginie Avegno-Gautreau (1861-1915), che era una signora americana, sposata con un noto banchiere parigino, passata alla storia dell’arte per essere la “Madame X” nel celeberrimo quadro dipinto John Singer Sargent nel 1884 e che causò molto scalpore e scandalo (ora il dipinto è custodito nel Metropolitan Museum of Arts). Ella fu poi ”Madame X”, dipinta da Singer Sargent nel 1884 Dal dipinto di Courtois nel 1891 Indubbiamente esiste qualche collegamento tra la passione per le donne e per le monete greche..... (anche se ci vogliono diverse doti, non ultima quella economica....). Fu grande amico dello scrittore Marcel Proust e, insieme ad Emile Zola, fu uno dei principali sostenitori di Alfred Dreyfuss durante il famoso “Affare di Deyfuss” (1894-1898). Partecipò alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale chirurgo. Nel 13 giugno 1918 si trovava nel suo studio medico di Parigi, quando fu assalito da un suo paziente, che due anni prima era stato da lui operato con amputazione a una gamba. Siccome era diventato anche impotente, questo paziente pretendeva un secondo intervento chirurgico, ma veniva dissuaso da Pozzi. Per tutta risposta ricevette quattro coltellate nello stomaco e l’assalitore poi si suicidò. Pozzo fu subito ricoverato in ospedale e, ancora cosciente, diede istruzioni per il suo intervento. Ma fu inutile ed egli spirò poco dopo. Fu sepolto nel cimitero protestante di Bergerac. Nella sua vita di esimio medico ebbe modo anche di mettere su una impressionante raccolta di monete greche di tutti i periodi e poleis. I figli eredi poi decisero di mettere in asta la parte migliore della sua raccolta nella famosa prima asta di Naville, a Lucerna. La data era 14 marzo 1921, ma nel catalogo la data fu alterata in 4 aprile 1921. Essa consta di 3334 lotti, con ben 101 tavole fotografiche. Il catalogo originale è molto ricercato e costoso. Ebbe una ristampa a cura di Leu (Zurigo) e Schulman (Amsterdam), nel 1966. Successivamente Serge Boutin, Catalogue des monnaies grecques antiques de l’ancienne collection Pozzi, Maastricht 1979, fece una ristampa in due parti, includendo anche monete di bronzo, che non erano incluse nella vendita Naville (ma non tutte sono illustrate). Recentemente, nel 1992, l’editore Louis d’Or ha curato una nuova accurata edizione, riunendo in tre volumi il catalogo dell'asta Naville del 1921 e il lavoro di Boutin, che descrive e cataloga tutte le monete del Prof. Pozzi. Così almeno per la parte europea si ha una visione totale della collezione con anche il valore in franchi svizzeri del 1921. Ci sono anche le valutazioni comparate al mercato del 1992. Ecco il link per un acquisto conveniente (l’opera pesa oltre 4 kg !). http://www.gadoury.com/ita/libro-128-collection-pozzi.htm
    2 punti
  12. Questa monetazione mi affascina molto...questo è il primo pezzo in argento di questa zecca che metto in collezione. che ne pensate? un saluto a tutta la sezione ;) marco
    2 punti
  13. Questa moneta è indubbiamente rara, sia nel Crippa che nel MIR si passa da R/5 a R/4 a R/2 come in questo caso che vedremo, sono monete che riportano la data del 1611, evidentemente fu coniato anche poi negli anni successivi o in due casi non riporta data. Nel 1630 avremo poi la coniazione del mezzo ducatone di Filippo IIII, ma indubbiamente a parte la rarità dichiarata sui libri sopra riportati, anche nelle aste risulta difficile vederlo comparire, al punto di pensare anche a una rarità superiore. Non risulta per esempio nelle Cronos 1, 4, 6, nella Este Milani di Varesi compare un pezzo che ritornerà nella sua ultima asta la 63a che qui riporto. Nelle Civiche di Milano risultano 5 pezzi, indubbiamente le più rare risultano quelle collo spallaccio leonino sotto il busto, ne è passata una con questa variante all'ultima asta della NAC. La domanda che mi ponevo e che pongo, a parte il vedere la moneta, è questa comunque rarità di questa tipologia in particolare se confrontata per esempio col mezzo scudo di Filippo II. Questo ha diverse annate di coniazione e varianti a differenza del mezzo ducatone di Filippo III. Propongo qualche ipotesi, ma ce ne possono essere più di una, per esempio il fatto che il regno di Filippo II ( 1544 -1598 ) fu decisamente più lungo di quello di Filippo III ( 1598 - 1621 ), ma anche l'abbondanza e ricchezza di tipologie coniate con Filippo II, varie, ma anche cospicue numericamente. Probabilmente i numerosi pezzi già in circolazione non richiesero ulteriori coniazioni di circolante, ma può essere che influì anche la nuova serie di denari da 100 - 80 - 50 - soldi e quella da 80 40 - 20 soldi. A voi ora, prima però vediamo la moneta : MEZZO DUCATONE ,1611, Filippo III di Spagna ( 1598 - 1621 ) zecca di Milano D/PHILIPPVS III REX HISPANIA, busto coronato con colletto alla spagnola, data 1611 sotto il busto R/MEDIOLANI DVX ET C , stemma coronato e inquartato con aquila e biscia Argento, peso 15, 74 gr. Rif. Crippa 12/c, MIR 341/3
    2 punti
  14. Categoria : BANCONOTE Anno : 1953 Autorità emittente : Türkiye Cumhuriyet Merkez Bankası Stato : Turchia Valore nominale : 500 lire Descrizione del dritto : Ritratto di Atatürk Descrizione del rovescio : Ippodromo e Moschea Blu ad Istanbul Catalogazione : Pick 171 Provenienza foto: mio sito www.LireTurche.4000.it
    2 punti
  15. Do il mio contributo al raggiungimento del "quorum" delle banconote :) Categoria : BANCONOTE Anno : 1974 Autorità emittente : BANQUE DES ETATS DE L’AFRIQUE CENTRALE Stato : CHAD Valore nominale : 500 FRANCS Descrizione del dritto : VOLTO DI DONNA A SINISTRA ; GRU CORONATE AL CENTRO Descrizione del rovescio : MASCHERA A SINISTRA ; STUDENTI E PROVE DI CHIMICA AL CENTRO ; STATUA A DESTRA Catalogazione : WPM 2a
    2 punti
  16. attenzione che la moneta postata non è di Dalmazio, ma di Constans e la zecca e Cyzico SMKB
    2 punti
  17. :) ...foto di famiglia tutte tre battute in argento per Ladislao Durazzo..........venuti di Corsica,terra di passione........!!... :lol: ......scapo prima di esser scomunicato.......!!.. :lol: ....saluti a tutti..!
    2 punti
  18. La moneta secondo me...e vado controcorrente..non ha circolato così tanto. è stata mal conservata e deturpata?? questo sicuramente. Al dritto il re ha ancora i capelli ma soprattutto un orecchio in stato decente...qualche segno ma considerando la grandezza della foto neanche granchè;di deturpante c'è il colpo al collo. Il rovescio mi sembra molto fresco anche senza considerare i rilievi evanescenti dell'aquila che son tipologici...i campi son puliti e rami e fascio littorio son ben definiti;di deturpante ci sono i segni sull'aquila e le macchie di non so cosa :) ricapitolando:per me rilievi da spl ma moneta deturpata che per somma di difetti è da pagare forse anche meno di BB. marco
    2 punti
  19. Infine l'uso del Cent Indian Head come talismano. Per coloro che vogliono tener lontani gli incantesimi od evitare problemi legali con la legge.. :lol: Si inchiodano le monetine intorno ai telai delle porte di casa o sul posto di lavoro. Una fila di quattro sono sufficienti per una casa, nove in un locale dove vengono condotti degli affari illeciti e si vuol tenere lontano i tutori della legge. Negli Stati Uniti, in un vecchio edificio del sud, sono stati trovati ben 1.500 pezzi di indian cent inchiodati intorno a tutte le porte e le finestre. Ne aveva di cose illecite da nascondere questo... :rofl: (tutte le monetine postate in questa discussione, a parte la miniatura del post#7, sono di mia proprietà)
    2 punti
  20. Adesso sai cosa si prova a vedere il proprio nome storpiato! :D
    2 punti
  21. Autorità emittente: Vittorio Emanuele III - Regno d'Italia Valore nominale: 20 lire 1927 anno V dell'Era Fascista Peso: gr 15 Diametro: 35,5 Metallo: argento 800/1000 Descrizione del dritto: Vittorio Emanuele III Re - Testa nuda a destra Descrizione del rovescio: Littore con Fascio littorio e l'Italia seduta che si appoggia su uno scudo crociato e sostiene una fiaccola Descrizione del taglio: rigato
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  22. E' passato piu' di un anno ormai da quando trovai su un sito internet spagolo questo testo sui falsi. Grazie all'aiuto di un'amica traduttrice ne avevamo creato una versione provvisioria in italiano. ma solo con l'aiuto di un amico del forum e di @@acraf siamo riusciti rendere il testo usufruibile a tutti. Il testo tratta soprattutto denari romani fusi attra con tante belle foto. Viene analizzata in dettaglio la tecnica della fusione, la piu' semplice da riconoscere ma anche la piu insidiosa in quanto molto diffusa. Una tecnica che non passera' mai di moda per la sua semplicita' di realizzazione. Si tratta di una tecnica che se applicata con criterio non puo essere smascherata attraverso lo stile ma solo da tante piccole tracce piu o meno evidenti. Il libro ci guida alla ricerca di tutti gli indizi utili. Il fatto di analizzare un denario romano non preclude l'applicazione di tutti gli espedienti a qualsiasi altra monetazione ottenuta per fusione. SI tratta dunque di concetti universali. Il libro e' un mezzo che fornisce linee guida e riferimenti, come punto di partenza per approcciare e provare a contrastare il mondo dei falsi. La realizzazione del libro e' stata possibile grazie alla traduttrice Alessia Santangelo, ai gia' citati @@acraf, ad un amico del forum e alla Libreria Classica editrice Diana Classica che ha creduo nel progetto. Nella revisione di un capitolo ho chiesto aiuto anche al nostro amico Centurione, che per problemi di impegni personali non ha potuto dare contributi maggiori. Ringrazio anche l'autore del testo per avere accettato la proposta di una traduzione e di una pubblicazione cartacea. Questo e' il link: http://www.classicadiana.it/libreria/content/traver-fabrega-c-e-falso-il-mio-denario Ciao!!!
    1 punto
  23. La storia è ambientata più di vent'anni fa. Quando c'erano ancora le lire, la crisi era affare d'altri paesi e tutto, almeno agli occhi di un ragazzino che iniziava a diventare adolescente, sembrava andar bene. Il posto è una città del Veneto, Padova. Prima dell'avvento dei tram, dei blocchi del traffico, delle zone blu... quando ancora al sabato pomeriggio si poteva andare a fare una passeggiata in centro storico dopo averci parcheggiato l'auto. E le vicende di questa storia accaddero proprio di sabato pomeriggio. Un nebbioso e grigio sabato pomeriggio di fine novembre. Il ragazzino in questione, dopo qualche anno alle prese con francobolli del Regno e buste affrancate della Luogotenenza, inizio a restare affascinato da quei piccoli tondelli irregolari e antichi che di tanto in tanto gli capitava di vedere quando andava per mercatini con il padre, interessato a monete decisamente più moderne. Il ragazzino è lo stesso che, fin da quand'era bambino, sognava di fare l'archeologo, l'esploratore di antiche civiltà e vestigia d'altri tempi... quel ragazzino-bambino capace di perdersi per ore e ore a trotterellare tra gli scavi di Aquileia o restar seduto pomeriggi interi sotto la vigna dei nonni a leggere un libro complesso ma affascinante: "Civiltà sepolte". Sta di fatto che quel benedetto sabato pomeriggio, passeggiando per il centro vicino alla libreria Feltrinelli, il ragazzino notò la vetrina di un piccolo negozietto, che pochi anni più tardi sparì per far posto a un bar. Un negozietto d'altri tempi, con una vetrina modesta, senza grossi accorgimenti, ma con qualche vassoio di monete... antiche! romane imperiali e repubblicane e qualche pezzo greco. Ognuna ben riposta sulla sua casellina foderata di velluto e accompagnata da un cartellino ora bianco, ora color crema, ora grigio. Tutti battuti a macchina da scrivere e con dei simboletti a matita agli angoli in basso. Il ragazzino chiese di entrare, così, solo per dare un'occhiata. E aperta quella porta, si aprì un mondo. Dietro a un semplice bancone c'era un signore, un vecchietto ottuagenario tutto curvo che accolse i due visitatori. Senza saper bene cosa cercare, cosa voler vedere, il ragazzino, un po' imbarazzato, chiese di poter vedere uno dei vassoi che c'erano in vetrina. Quanto ben di Dio! Denari d'argento repubblicani, antoniniani imperiali, famiglie romane dai nomi sconosciuti e imperatori di vaga memoria scolastica... Gens Memmia, Augusto, Costantino, Gordiano III, Traiano e poi... quel nome... Cesare. Ma proprio Lui? Giulio Cesare? Sì, proprio lui. Gli occhi del ragazzino brillarono e in quel momento capì che i francobolli erano stati solamente "un allenamento", un predisporsi a collezionare. Quel giorno chiacchierarono a lungo, di storia, di numismatica, di monete, di libri per classificarle, di cosa bisognava sapere e leggere, di monete false e di monete vere e il giro in centro del sabato, appena iniziato, finì lì visto che quando uscirono era già ora di rincasare e con in tasca una moneta: quel piccolo denaro d'argento di Cesare con l'elefante. E la storia di Natale, vi chiederete voi? Natale venne più o meno un mese dopo e quella mattina, sotto l'albero, il ragazzino si trovò il vassoio che aveva visto quel pomeriggio in negozio... con tutte le monete che aveva guardato e i loro strani cartellini ingialliti e vecchi. Oggi, a distanza di quasi 25 anni, riprendere in mano quelle monete e guardare quei cartellini ritornano alla mente i ricordi di quel giorno e di quel negozietto che non esiste più e che sparì poco dopo quel giorno.
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  24. Aprirei con questo post ufficialmente il Concorso " La moneta più bella 2013 ", seguirà poi Fabione che vi spiegherà il Regolamento che sarà più strutturato rispetto a quello dell'anno scorso. Ci sembrava giusto riconfermare e continuare quanto iniziato e fatto l'anno scorso ....cerchiamo di ripeterci e di riprovarci. Il forum Lamoneta può essere ancora una volta il teatro di un Concorso per i collezionisti, ci saranno dei vincitori, ma credo che come sempre sarà l'occasione buona e propizia per far vincere la Numismatica, per far vivere le nostre emozioni, il nostro amore e la nostra passione per le monete ; condividere con tutti, tanti, una propria moneta acquistata nell'annata, vederla, descriverla, raccontarla, capire la sua storia.....tutto questo può essere "La moneta più bella". Che poi con bella si intenderà tanto e tutto quello che vorrete, non solo bella, di impatto, dalla buona conservazione o rarità, " bella " può essere molte cose, dipenderà dalla vostra personale prospettiva di vedere la numismatica, una moneta può anche far ricordare, richiamare la storia, essere segno di identità, può raccontare......emozionare. Lascerei ora la parola a Fabio che ha ideato il Concorso a livello Regolamentare, a cui va già da ora il nostro ringraziamento per quello che ha fatto e farà, il vero motore di questo Concorso, come d'altronde anche l'anno scorso, ma grazie anche a tutto lo Staff di Lamoneta che ha creduto e crede in questa iniziativa, grazie agli amici dei Pro - Team che hanno lavorato per l'ideazione, a Cliff ideatore del Concorso e a tutti quelli che parteciperanno. Quello che conta sarà poi esserci, condividere, fare gruppo, il poter dice io c'ero...., noi e le monete....., buon Concorso a tutti e auguri già da ora, Mario
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  25. Sicilia Al Mu'izz 935-975 Mezzo dirhem Ag R2 D/ Globetto al centro di un cerchio lineare stretto con doppia leggenda circolare intorno separate da altro cerchio lineare R/ Globetto al centro di un cerchio lineare stretto con doppia legenda circolare intorno separate da altro cerchio lineare.
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  26. Sono particolari indubbiamente Jagd, zecche poco conosciute.....
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  27. Le immagini sono quel che sono,google offre poco in questo senso...Non mi offendo affatto @@pietromoney ,anzi le vostre critiche spero mi possano aiutare a migliorare sempre di più quello che disegno :) Comunque ho provato a rifare quella commemorativa su Monnet,la foto di prima mi era stata data da @@ART ,ho provato ad usarne un altra presa dal web,spero così sia meno "mortuaria" :D
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  28. più che ispirarsi hanno fatto una fotocopia della moneta, una bella fotocopia ma rimane pur sempre tale...
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  29. @@uzifox in realtà ho letto bene e piuttosto scritto male, avrei dovuto scrivere "definire sovietico lo stile ossessivamente ripetitivo di uno stemma che rappresenta la lotta per l'indipendenza ecc.". ;) le monete che hai postato le conosco bene e sicuramente era in stile perfettamente sovietico ripetere simboli nazionali (o politici) fino alla noia, vedi anche Yugoslavia ;) tuttavia credo sia del tutto comprensibile che lo stesso stile ripetitivo (stavolta di simboli nazionali inneggianti all'indipendenza e alla peculiarietà nazionale) si ritrovi in nazioni che hanno da poco ottenuto la libertà, e quindi con significato (di orgoglio nazionale e indipendentista) praticamente opposto a quello sovietico: vedi Lettonia, ma anche Lituania (con cavaliere e elementi araldici, quindi quanto di meno "sovietico" si possa immaginare), e persino l'Estonia che tu invece interpreti in modo diverso (secondo me al contrario, ripetere ossessivamente i confini -neo-nazionali ha esattamente lo stesso significato "inconscio" del ripetere i simboli nazionali) il tutto naturalmente imho ;)
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  30. Aquila e granchio, una città tra cielo e mare :) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/acramon.pdf
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  31. Mah, non riesco ad allegare la foto... Perdonatemi l'irriverenza. Auguri a tutti, ma - non si offenda nessuno - in particolare a Francesco, persona deliziosa, che farebbe innamorare della numismatica anche una pietra.
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  32. Alcune considerazioni: Le osservazioni fatte da Profausto, in merito a come si deve postare una moneta per una sua identificazione, sono più che leggitime, se uno chiede al forum un consiglio, deve dare la possibilità che ciò sia possibile, quindi l'inserimento delle notizie riportate nella regola di come si posta una moneta, sono necessarie, al di lè della bravura degli esperti di questo sito, di poterci arrivare lo stesso all'identificazione. IL ribadire le norme generali, specie per chisi affaccia per le prime volte, a questo forum, non sono un delitto di lesa maestà, verson nessuno, semmai sono indice di serietà. Questa moneta difficilmente se non quasi impossibile che sià stata trovata comunque in Sicilia in quanto non circolante nel 300 a.c. in Sicilia, ma solo nell'Egitto tolemaico, o in confine. La moneta mi pare che sia stata identificata da me, allegando anche un link con qualche notizia utile al riguardo. La partecipazione c'è stata senza nessun problema, ma è ovvio che una volta identificata, per gli esperti e per altri, la discussione è chiusa, non avendo altro da aggiungere; solo nel caso l'attribuzione fosse errata, allora ci sarebbe sicuramente una discussione sui vari pareri. Roberto
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  33. Moneta perfettamente catalogabile , complimenti
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  34. Bianco o 4 soldi, zecca Torino, i° tipo, 1576 sicuramente. MIR 520ac (la T tra 2 rosette). Bel regalo, auguroni.
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  35. Io nacqui poco dopo. Sappiatelo, vi invidio molto. Sono cresciuta per trovarmi in un Paese sterile e decaduto... e giro come un fantasma per le strade di Milano, come se appartenessi a un mondo perduto. Grazie per i sogni.
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  36. Buon Natale e Buone Feste a TUTTI! :hi:
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  37. Ciao, la legenda CLNDIVS non è tanto rara. Se ne parlò in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/92086-claudio-ii-ex-normanby-hoard/?hl=clndivs Ciao Illyricum :)
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  38. Buon Natale a tutti e un Merry Christmas per tutti sul Forum—con forse un piccolo qualcosa di speciale per i membri del Forum che sono stati particolarmente gentili con me nel corso degli anni—ecco una moneta di Natale del mondo... Questo Hidalgo 5-peso messicani 1953 commemorativa era talvolta chiamato la moneta "fantasma" perché su molti esempi gli occhi su ritratto erano vacanti. Tuttavia, nel suo 1969 1° edizione di La Disponibilità del 20o Secolo Monete Messicane, Richard A. Long spiega che questa moneta "è un regalo preferito tra il popolo messicano nel periodo natalizio a causa del suo significato religioso, così migliaia della menzogna nei cassetti del comò come ricordi." Così anche, nel linguaggio di questo preferito messicano, "Feliz Navidad"! :D v. ------------------------------------------------ Merry Christmas to all, and a Buon Natale too! For everyone on the Forum—with maybe a little something special for the members of the Forum who have been especially kind to me over the years—here is one of the world’s Christmas coins…. This 1953 Mexican 5-peso Hidalgo commemorative was sometimes called the “ghost” coin because on many examples the portrait’s eyes were vacant. Nevertheless, in his 1969 1st edition of The Availability of 20th Century Mexican Coins, Richard A. Long explains that this coin “is a favorite gift among Mexican people at Christmas time because of its religious significance, so thousands of them lie in dresser drawers as keepsakes.” So also, in the language of this Mexican favorite, “Feliz Navidad!” :D v.
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  39. B'è sono talmente tanti gli esempi tra le monete di VEIII compreso qualche progetto(escludendo dal discorso momentaneamente lo scudo 1901) che continuare ad asserire che il FS non era conosciuto vuol dire mettersi le fette di salame sugli occhi. cit. Dunque, gli esemplari considerati in FS come lo intendiamo oggi, sono per me stati "trattati" successivamente e per tale motivo ho catalogato gli esemplari con ART (Artefatti)" La parte sottolineata del discorso fa ben intendere come PER LUI siano Artefatti....per il resto dell'umanità sono FS...se ne faccia una ragione. Un saluto e Buon Natale. marco
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  40. Sezione: Monete moderne Autorità emittente: Guglielmo Gonzaga, III duca di Mantova, I duca di Monferrato (1550-1587) Valore nominale: Scudo d'oro Peso: gr. 3,26 Diametro: 22,5/23 mm Metallo: Oro Dritto:GVL •D •G •DVX •MANT •III •ET •MONT •FERAT •PR; Stemma inquartato alle quattro aquile, entro cartella ornata con cartocci e volute, caricato dallo scudetto del Monferrato ai nove quarti, e sormontato da un piccolo monte Olimpo e da una corona. Rovescio: + QVI •NON •COLIGIT •MECVM •DISPERGIT (chi non si unisce a me sarà escluso); Croce filettata e ripiegata, ornata con foglie alle estremità, accantonata da G V G V. Taglio: liscio Catalogazione: Bignotti 11 var., CNI 50, manca senza data Note storiche e numismatiche: Secondo gli studi più recenti, tutti gli scudi d'oro con la croce ritorta, in precedenza assegnati a volte alla zecca di Mantova, a volte a quella di Casale, sono tutti opera della zecca monferrina. Le emissioni che presentano al dritto lo stemma gonzaghesco alle aquile caricato dallo stemma ai nove quarti del Monferrato e la titolatura di duca di Mantova e Monferrato, sono da considerarsi estremamente più rari rispetto alle emissioni che presentano al centro il vecchio stemma gonzaghesco ai leoni boemi e alle fasce e la titolatura di duca di Mantova e marchese del Monferrato. L'esemplare presente, non datato, si presenta poi del tutto inedito, perchè tutti gli scudi finora conosciuti presentavano la data 1578. Questo esemplare presenta tutte le caratteristiche di una prima emissione ibrida emessa subito dopo l'acquisizione del titolo di duca di Monferrato (avvenuta nel 1575), confezionata al R/ con i vecchi conii non datati dello scudo del primo periodo, e con un nuovo conio di D/ preparato per l'occasione con le nuove titolature. Provenienza: Asta Nomisma 47 del 14/4/2013, lotto 802
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  41. Sezione: Monete medioevali Autorità emittente: Gianfrancesco Gonzaga, I marchese di Mantova (1407-1444) Valore nominale: Grosso Peso: gr. 2,45 Diametro: 24,5/25 mm Metallo: Argento Dritto:IOh'S FRACISC' •MARChIO •MANtVE 3 C'; Stemma inquartato alle quattro aquile, caricato da scudetto Gonzaga, inquartato ai leoni boemi e alle fasce. Rovescio: •MANtVA •FVLSIStI •PCIOSO :SAGVINE •XI (Mantova, rifulgesti per il prezioso sangue di Cristo); Veduta della città di Mantova, con edifici, torri merlate e ponti, col lago in primo piano e il reliquiario del Preziosissimo Sangue al centro. Taglio: liscio Catalogazione: Bignotti 1, CNI 11/18 Note storiche e numismatiche: Gianfrancesco Gonzaga, dal 1407 quinto signore e Capitano del Popolo di Mantova, nel 1433 acquisì per sè e tutta la propria discendenza il titolo di primo marchese di Mantova, privilegio concessogli (dietro l'esborso di 12.000 fiorini) dall'imperatore Sigismondo. Questa moneta è la prima emessione che presenta le titolature di marchese di Mantova. Provenienza: Asta Stack's Bowers Ponterio, August 2013 session F, lotto 3496
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  42. Buon Natale :) Simone
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  43. Categoria MEDIOEVALI Allegato, tratto dal CROCICCHIO/FUSCONI Zecche e monete a Piacenza Provenienza, fresco scambio di qualche giorno fa, dopo anni di trattativa con amico collezionista di medaglie militari. Non molto bella, ma mooooolto rara, per un Piacentino, grande soddisfazione.
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  44. Categoria MEDAGLIE Coniata nel 1546 circa per la costruzione della cittadella militare di Piacenza da parte del duca PIERLUIGI FARNESE, che la elesse sua dimora principale, inizio dei lavori 11 novembre 1545 su disegno di Domenico Giannelli con la consulenza di Antonio San Gallo e di Michelangelo. Materiale; bronzo diametro mm.36,9 peso gr. 20,86 Diritto; busto corazzato a dx. di Pierluigi Farnese P. LOYSIUS. F. PARM. ET. PLAC. DUX. I sotto .F. PARM Verso; prospetto della difesa militare della città di Piacenza .AD. CIVITAT. DITIONISQ. TUTEL. MUNIM. EXTRACTUM. Autore; Gianfederico Bonzagni classificata Armand I - 222 _ 6 http://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Luigi_Farnese
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  45. l'altro versso,piu esplicite....... :lol: .......auguri a tutti di buone feste........!!!...... :D :D
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  46. Fior di conio = CC Conservazione ottima = C1 Conservazione buona = C2 Conservazione mediocre = C3 Conservazione cattiva = C4
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  47. Sono anni che questa moneta si vede circolare su Ebay, evidentemente nessuno vuole tenerla in collezione. Comunque devo farmi consigliare il parrucchiere, visti i diradamenti che ho potrebbe darmi una mano. :rofl:
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  48. mi ricordo l'anno scorso che ho trovato un parcheggio per pura fortuna, se il navigatore non mi abbandona (come fa la maggior parte delle volte) alle 9-9.30 dovrei essere li con il sant'uomo….non posso mancare, devo ritirare il regalo di natale :P
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  49. ti stai arrampicando sugli specchi @@renato ... diciamo che tu, come altri "simpatici" commercianti, vuoi enfatizzare la conservazione delle monete: il FDC vero diventa "FDC eccezionale", il q.FDC diventa "FDC", lo SPL/FDC appunto diventa q.FDC, e così via. Io, come tanti altri amici, sono per la visione purista: il FDC ecccezionale è FDC eccezionale, il FDC vero è FDC, il q.FDC è q.FDC, lo SPL è SPL, etc. etc. :D :D
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  50. ma come fa a consumarsi così una moneta che passa da collezionista a collezionista….hanno dei dischi abrasivi al posto delle mani? :D la mia opinione ovviamente è data dalle foto con moneta incartata,quello che vedo sembra usura e per un mio giudizio non è qfdc… sia chiaro però che non ho nemmeno detto che è un bb
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