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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/25/13 in tutte le aree

  1. Categoria: MONETE MEDIEVALI Autorità emittente: Enrico VII di Lussemburgo – Imperatore e Re d’Italia (1300 – 1310) Monetazion con il titolo di Imperatore (1312-1313) Valore nominale: Grosso Tornese Peso: 4,051 gr. Diametro: 27,37 mm. Metallo: Argento titolo 964 da Gnecchi. Descrizione del dritto: ° •S•PROTASI• ° - ° : S GERVASI• in verticale hNRICIPAT San Gervasio e San Protasio stanti al centro e divisi dalla legenda verticale. Descrizione del rovescio: •S•AHBROSI’• - HEDIOLANVH• Sant’Ambrogio benedicente, in trono, con il pastorale nella sinistra. Le lettere M al rovescio utilizzano i punzoni di una H. Descrizione del contorno: Liscio Riferimenti: Toffanin MIR Milano 100, 76; CNI V 61, cfr. 5; Gnecchi 28, 1 (Tav. IV, n. 10); Biaggi 261, 1431; coll. Verri/BCI 59, 91 (grosso da due soldi imperiali), coll. (V.D.) asta Nummorum Auctiones IV Lugano 16 giugno 1979 n. 125 e 126; coll. (Strada) asta Kunst und Muenzen XXVI Lugano 13 maggio 1988 n. 1136. Note numismatiche: Emissione sul tenore del “grosso tornese” di Francia per Filippo IV ( Fontainbleu 1268 - 29 novembre 1314) detto il Bello; al peso di 4,22 per pari lega d’argento e valutato 18 denari nel 1310 e successivamente 28 denari con editto del 18 aprile 1315 (da Toffanin MIR Milano 2013, Bellesia / PN marzo 2008). In precedenza classificato come Grosso da due soldi. Provenienza : Nomisma 48, RSM ottobre 2013, n. 573. Moneta di pieno modulo, leggermente concava dagli ottimi rilievi.
    6 punti
  2. Se me lo permettete posto anche questa :D Auguro a tutti voi un buon Natale :) Simone
    6 punti
  3. Tantissimi Auguri a tutti ancora, tra una preparazione e l' altra, lasagne e fritti :P , il pensiero vola alla mia seconda famiglia ed ai tanti nipoti che ho qui sul Forum, I MIEI FIORI. Fiori ormai sbocciati e cresciuti, che frequentano l' Università, che sono ottimi Numismatici e ragazzi/e seri e responsabili. Vedo tra loro grandi promesse per il futuro, persone che aiuteranno la Numismatica a diffondersi nel Mondo ed il mio cuore sarà sempre con loro. Per loro tutti un Augurio speciale e un grande abbraccio "virtuale" che spero si realizzi presto. Pat P.S.- prima scrivevo dal cellulare e non potevo aggiungere questa mia poesia che dedico a tutti i ragazzi del Forum, anche a coloro che ormai non si possono più chiamare così ma che in effetti ancora lo sono e lo saranno...sempre. :) I miei Fiori Cerco nel prato i miei fiori mi mancano soprattutto i loro colori, piccole gemme incolte trascinate nella folla restano senza guida e senza gioia, sono loro vicina, sanno che ci sono, mi mandano il loro profumo per accendere la mia memoria, il giorno si schiudono al sole nutrendosi del suo calore la notte chiudono i petali mantenendo intatti i loro segreti, la loro vivacità è grande chi scrive, chi studia e chi cerca un po' di sollievo in un messaggio che reca un affetto sincero, a tutti continuerò ad offrire le mie parole e con esse coraggio e fiducia che sono alla base del loro crescere e della loro vita futura Giovanna
    4 punti
  4. Categoria: MONETE MEDIEVALI Autorità emittente: SICARDO (832-838), principe longobardo, principe di Benevento dall'832. Valore nominale: Solido Peso: gr. 3,1 Diametro: mm. 21 Metallo: Oro (a basso tenore) Descrizione del dritto: SIC ARDV- Busto di Sicardo coronato, di fronte, con globo crucigero nella d., nel campo a d.; cerchio di perline. Descrizione del rovescio: VICTOR+PRINCI, sotto CONO B, nel campo a s. S e a d. I ai lati della croce potenziata su tre gradini; cerchio di perline. Descrizione del taglio: Liscio Catalogazione: M. Cagiati, La zecca di Benevento, in RIN 1916, pp. 335-366; CNI XVIII, p. 173, n. 2 (ma elettro); Arslan 1990, p. 175, IV.44° (var.); Grierson-Blackburn, p. 576, n. 1109; Oddy, p. 107, n. 476, pl. 10 Note storiche e numismatiche: Sicardo fu il figlio e successore di Sicone, principe della stirpe di Spoleto. Fu l'ultimo sovrano del principato beneventano nel suo assetto unitario, che copriva buona parte del Mezzogiorno (cosiddetta Langobardia Minor). Alla sua morte, il principato cadde in una guerra civile che ne determinò la definitiva separazione dal dominio di Salerno.
    4 punti
  5. Monetazione romano repubblicana: Autorità emittente; M. Volteius M.f. (78 a.C.) Valore nominale; denario Peso; gr. 3.73 Diametro; mm. 18 Metallo; argento Descrizione del dritto; Testa di Ercole a dx, con copricapo di pelle leonina. Descrizione del rovescio; Il cinghiale di Erimanto a dx. In esergo: M. VOLTEI. M.F. Descrizione del taglio; Catalogazione; Crawford (RRC) 385/2 - Babelon: Volteia 2 Note storiche e numismatiche. La moneta allude ai Ludi Plebeii (di cui era protettore Ercole) i quali si celebravano al Circo Flaminio nel mese di Novembre. Provenienza: Künker 236 (7 ottobre 2013) lotto 770 - (ex Busso Peus 372 - 30 ottobre 2002 - lotto 955)
    3 punti
  6. Autorità emittente: Vittorio Emanuele III - Regno d'Italia Valore nominale: 20 lire 1927 anno V dell'Era Fascista Peso: gr 15 Diametro: 35,5 Metallo: argento 800/1000 Descrizione del dritto: Vittorio Emanuele III Re - Testa nuda a destra Descrizione del rovescio: Littore con Fascio littorio e l'Italia seduta che si appoggia su uno scudo crociato e sostiene una fiaccola Descrizione del taglio: rigato
    3 punti
  7. Sezione: Monete medioevali Autorità emittente: Gianfrancesco Gonzaga, I marchese di Mantova (1407-1444) Valore nominale: Grosso Peso: gr. 2,45 Diametro: 24,5/25 mm Metallo: Argento Dritto:IOh'S FRACISC' •MARChIO •MANtVE 3 C'; Stemma inquartato alle quattro aquile, caricato da scudetto Gonzaga, inquartato ai leoni boemi e alle fasce. Rovescio: •MANtVA •FVLSIStI •PCIOSO :SAGVINE •XI (Mantova, rifulgesti per il prezioso sangue di Cristo); Veduta della città di Mantova, con edifici, torri merlate e ponti, col lago in primo piano e il reliquiario del Preziosissimo Sangue al centro. Taglio: liscio Catalogazione: Bignotti 1, CNI 11/18 Note storiche e numismatiche: Gianfrancesco Gonzaga, dal 1407 quinto signore e Capitano del Popolo di Mantova, nel 1433 acquisì per sè e tutta la propria discendenza il titolo di primo marchese di Mantova, privilegio concessogli (dietro l'esborso di 12.000 fiorini) dall'imperatore Sigismondo. Questa moneta è la prima emessione che presenta le titolature di marchese di Mantova. Provenienza: Asta Stack's Bowers Ponterio, August 2013 session F, lotto 3496
    3 punti
  8. Autorità : Rep. Genova - Dogi Biennali seconda fase 1541-1637 Valore : Testone della Benedizione 2° tipo Peso: gr. 9,30 Diametro: 0,32 Anno: 1557 Metallo: Argento Descrizione D: Il Salvatore rivolto a sinistra benedice il Doge inginocchiato col vessillo. Data in esergo tra due stelle cerchio lineare/ DUX . ET . GVBER' . REIPVB' . GENEVEN ( interpunzone a stellette ) " " R: Croce ornata da 4 castelli / + CONRADVS . II . ROMANOR' . REX ( interpunzone a stellette ) Catalogazione: C.N.I vol. III Liguria e Corsica 1912 pag. 260 - Le Monete Genovesi . Giovanni Pesce-Giuseppe Felloni 1985 pag 112 - Le Monete della Repubblica di Genova. G.Lunardi 1975 pag.235 Note: I Testoni furono coniati di tre tipi ( I°- II°- III° ) accompagnati dai mezzi Testoni e vennero sostituiti dai Ducatoni della Benedizione. Furono descritti per la prima volta da Vincenzo Promis nel 1871. Già allora circolavano dei falsi d'epoca del Testone del II tipo ........ speriamo che il mio non lo sia ....... eheheheheh BUON NATALE Stefano
    3 punti
  9. Salute è in vendita da uno dei nostri main sponsor www.classicadiana.it il Quaderno di Studi VIII del 2013 dell'Associazione Culturale Italia Numismatica il sommario: AA.VV. QUADERNO DI STUDI VIII-2013 Associazione Culturale Italia Numismatica Ed. 2013, f.to 17x24cm, pp. 192, ill. b/n e colori. INDICE Simonluca Perfetto, Prerogative degli officia nella Regia Zecca della moneta della Città di Napoli e cronologia analitica degli ufficiali (1546-1584) [3-46] Alberto Trivero Rivera, La fede di credito delle banche napoletane [47-70] Simone Perotti, Notizie storico numismatiche su alcune medaglie celebrative della quadruplice alleanza e la salita al trono di Sicilia di Carlo VI [71-82] Davide Maria Gabriele e Michelangelo Bonì, Michele Laudicina: la vita di un genio trapanese raccontata dalle sue medaglie [83-98] Simone Ascenzi, Medaglie commemorative di visita alla Zecca: un viaggio virtuale tra le principali Zecche dell'Italia pre- e post-unitaria [99-126] Vittorio Mancini, Il medagliere di Campobasso. La storia dei traforatori dell'acciaio e delle loro botteghe raccontata attraverso le medaglie [127-160] Paolo Gabriele, Le apparizioni, i miracoli, i pellegrinaggi e la speranza a Castelpetroso [161-174] Grancesco di Rauso (a cura di), Le medaglie del 1738 per le nozze di Carlo di Borbone [175-188] Sono presenti in questo Quaderno di Studi anche i lavori che hanno partecipato al concorso del forum lamoneta, per le medaglie indetto dall'utente francesco77 --Buon Natale -odjob
    2 punti
  10. Ecco il mio personalissimo calendario 2014 Chi desidera scaricarlo può farlo qui AUgurissimi di Buon Natale a tutti roth37 CALENDARIO 2014.tar.gz
    2 punti
  11. Le monete d'argento sono state popolari in rituali magici dal Medioevo in poi in diverse e grandi culture tipo la Cina e l'Europa. In molte parti del mondo, per soddisfare questa credenza popolare diffusa, si coniano appositamente anche dei token in argento da tenere in tasca come portafortuna, negli Stati Uniti invece non hanno bisogno di realizzarli perchè hanno una moneta già esistente :) Il silver dimes "Mercury", ed in particolare quelli con una data di anno bisestile: 1916 - 1920 - 1924 -1928 - 1936 - 1940 - 1944 Questi pezzi sono considerati particolarmente fortunati ed i giocatori d'azzardo li portavano addosso come portafortuna, usanza che continua ancora tutt'oggi, se si hanno più esemplari si fanno tintinnare in tasca, pare che portino ancor più fortuna :D Certi siti che trattano amuleti vari vendono questi dime molto usurati anche a 8/10 dollari + spedizione, non importano le condizioni, basta che si intravede una qualsiasi data bisestile, in buona sostanza c'e' chi, digiuno in materia, e non conoscendo il mercato, le paga anche sino a 5 volte tanto il loro reale valore. I dime americani in argento coniati in precedenza (dal Draped bust al Barber), ed i successivi (Roosevelt), anche se di annate bisestili non godono di questa fama, deve essere necessariamente un Mercury. La cosa nasce dal fatto che Mercurio era un dio che, tra le altre cose, proteggeva anche i giocatori d'azzardo. In verità sulla moneta è raffigurata una Liberty, ma la sua straordinaria somiglianza con il messaggero degli dei la portarono ad essere popolarmente riconosciuta sin da subito come dimes Mercury. __________________________ Parto svantaggiato poichè faccio solo la tipologica, quindi ne ho solo una ed è del 1918 (non bisestile)
    2 punti
  12. Ottima segnalazione! Grazie mille. .... ma chi è questo grancesco? Meno male che non hai sostituito l ultima C con una S. Ahahah
    2 punti
  13. Sezione: Monete moderne Autorità emittente: Guglielmo Gonzaga, III duca di Mantova, I duca di Monferrato (1550-1587) Valore nominale: Scudo d'oro Peso: gr. 3,26 Diametro: 22,5/23 mm Metallo: Oro Dritto:GVL •D •G •DVX •MANT •III •ET •MONT •FERAT •PR; Stemma inquartato alle quattro aquile, entro cartella ornata con cartocci e volute, caricato dallo scudetto del Monferrato ai nove quarti, e sormontato da un piccolo monte Olimpo e da una corona. Rovescio: + QVI •NON •COLIGIT •MECVM •DISPERGIT (chi non si unisce a me sarà escluso); Croce filettata e ripiegata, ornata con foglie alle estremità, accantonata da G V G V. Taglio: liscio Catalogazione: Bignotti 11 var., CNI 50, manca senza data Note storiche e numismatiche: Secondo gli studi più recenti, tutti gli scudi d'oro con la croce ritorta, in precedenza assegnati a volte alla zecca di Mantova, a volte a quella di Casale, sono tutti opera della zecca monferrina. Le emissioni che presentano al dritto lo stemma gonzaghesco alle aquile caricato dallo stemma ai nove quarti del Monferrato e la titolatura di duca di Mantova e Monferrato, sono da considerarsi estremamente più rari rispetto alle emissioni che presentano al centro il vecchio stemma gonzaghesco ai leoni boemi e alle fasce e la titolatura di duca di Mantova e marchese del Monferrato. L'esemplare presente, non datato, si presenta poi del tutto inedito, perchè tutti gli scudi finora conosciuti presentavano la data 1578. Questo esemplare presenta tutte le caratteristiche di una prima emissione ibrida emessa subito dopo l'acquisizione del titolo di duca di Monferrato (avvenuta nel 1575), confezionata al R/ con i vecchi conii non datati dello scudo del primo periodo, e con un nuovo conio di D/ preparato per l'occasione con le nuove titolature. Provenienza: Asta Nomisma 47 del 14/4/2013, lotto 802
    2 punti
  14. Caro Arka, da curatore a curatore posso solo rassicurarti che non hai nessunissima colpa! Io stesso mi sono permesso talvolta di "invadere" il tuo settore in quanto avevo un certo interesse per gli argomenti discussi, dei quali poi intuivo una valenza scientifica, cercando quando possibile di dirimere pure io le questioni e smussare le eccessive asperità, pur ammettendo un minimo di polemica, che è il sale delle discussioni a patto di non travalicare i limiti del rispetto reciproco. L'aspetto forse più triste è l'improvvisa virata verso uno sterile risentimento proprio alla vigilia di Natale ! Peccato. Gli argomenti erano interessanti e si poteva fare insieme luce su pagine ancora molto oscure della nostra storia e numismatica. Intanto spero che gli animi si possano acquietare, anche davanti a un buon panettone e spumante, e provare a rispondere ad alcuni dettagli ancora poco chiari, almeno per noi poveri mortali..... Auguri! Alberto
    2 punti
  15. Finalmente ti sei deciso belle come foto. A tutti i partecipanti in basso nella mia firma troverete un link che vi porta ai grafici sugli andamenti e al catalogo. Ciao ora stacco e natale anche per me.
    2 punti
  16. Postiamo allora la moneta per la sezione delle modievali ... una monetina certamente non bella ma molto interessante perche inedita in quanto presenta una variazione della legenda al D non recensita in nussuna opera che io conosca ..... Autorità emittente; Genova sotto Luigi XIi Valore nominale; minuto Peso; 0,5 Diametro; Metallo;rame Descrizione del dritto; imago civitas e legenda : "+ L R F D I " Descrizione del rovescio;croce che divide in quarti la legenda C I A rosetta C Descrizione del taglio; // Catalogazione ( facoltativa ); Note storiche e numismatiche : moneta coniata durante il governo di Luigi XII re di Francia Provenienza : trovata in un lotto di monete di InAsta
    2 punti
  17. Autorità emittente: BANK OF KAZAKHSTAN Valore nominale: 100 TENGE Peso: 31,1 gr. Diametro: 38,61 mm Metallo: Argento 925/1000 Descrizione del dritto: Immagine dorata emblema di stato del Kazakhstan , numero 100 e scritta "TENGE" indicante valore facciale della moneta, marchio della zecca Kazaka, immagine di un soldato che cavalca, ed anno 2012 di coniazione. Le iscrizioni sono divise da punti. Descrizione del rovescio: Immagine del grande comandante sultano Baybars su un cavallo , su uno sfondo di edifici in stile orientale e soldati che combattono ; scritta sul contorno "Ag925" e "31,1g" che indica caratteristiche della moneta, poi numeri "1223-1277" che indicano il periodo di vita del sultano . Le scitte sono divise da punti. Descrizione del bordo : rigato fine Note : Quarta moneta della serie "Great military leaders" Tiratura : 15.000 monete Qualità : Proof
    2 punti
  18. Autorità emittente: Regno d'Italia Valore nominale: 20 Centesimi (Esposizione di Milano) Anno: 1906 Peso: 9,08/86 Diametro: 27.5 mm Metallo: Rame Descrizione del dritto: Testa di Minerva cui formano diadema le statuette dell'arte e dell'industria Descrizione del rovescio: Valore sormontato da nastro con dicitura "Valevole nell'interno dell'esposizione" e composizione floreale Descrizione del taglio: Liscio
    2 punti
  19. La storia è ambientata più di vent'anni fa. Quando c'erano ancora le lire, la crisi era affare d'altri paesi e tutto, almeno agli occhi di un ragazzino che iniziava a diventare adolescente, sembrava andar bene. Il posto è una città del Veneto, Padova. Prima dell'avvento dei tram, dei blocchi del traffico, delle zone blu... quando ancora al sabato pomeriggio si poteva andare a fare una passeggiata in centro storico dopo averci parcheggiato l'auto. E le vicende di questa storia accaddero proprio di sabato pomeriggio. Un nebbioso e grigio sabato pomeriggio di fine novembre. Il ragazzino in questione, dopo qualche anno alle prese con francobolli del Regno e buste affrancate della Luogotenenza, inizio a restare affascinato da quei piccoli tondelli irregolari e antichi che di tanto in tanto gli capitava di vedere quando andava per mercatini con il padre, interessato a monete decisamente più moderne. Il ragazzino è lo stesso che, fin da quand'era bambino, sognava di fare l'archeologo, l'esploratore di antiche civiltà e vestigia d'altri tempi... quel ragazzino-bambino capace di perdersi per ore e ore a trotterellare tra gli scavi di Aquileia o restar seduto pomeriggi interi sotto la vigna dei nonni a leggere un libro complesso ma affascinante: "Civiltà sepolte". Sta di fatto che quel benedetto sabato pomeriggio, passeggiando per il centro vicino alla libreria Feltrinelli, il ragazzino notò la vetrina di un piccolo negozietto, che pochi anni più tardi sparì per far posto a un bar. Un negozietto d'altri tempi, con una vetrina modesta, senza grossi accorgimenti, ma con qualche vassoio di monete... antiche! romane imperiali e repubblicane e qualche pezzo greco. Ognuna ben riposta sulla sua casellina foderata di velluto e accompagnata da un cartellino ora bianco, ora color crema, ora grigio. Tutti battuti a macchina da scrivere e con dei simboletti a matita agli angoli in basso. Il ragazzino chiese di entrare, così, solo per dare un'occhiata. E aperta quella porta, si aprì un mondo. Dietro a un semplice bancone c'era un signore, un vecchietto ottuagenario tutto curvo che accolse i due visitatori. Senza saper bene cosa cercare, cosa voler vedere, il ragazzino, un po' imbarazzato, chiese di poter vedere uno dei vassoi che c'erano in vetrina. Quanto ben di Dio! Denari d'argento repubblicani, antoniniani imperiali, famiglie romane dai nomi sconosciuti e imperatori di vaga memoria scolastica... Gens Memmia, Augusto, Costantino, Gordiano III, Traiano e poi... quel nome... Cesare. Ma proprio Lui? Giulio Cesare? Sì, proprio lui. Gli occhi del ragazzino brillarono e in quel momento capì che i francobolli erano stati solamente "un allenamento", un predisporsi a collezionare. Quel giorno chiacchierarono a lungo, di storia, di numismatica, di monete, di libri per classificarle, di cosa bisognava sapere e leggere, di monete false e di monete vere e il giro in centro del sabato, appena iniziato, finì lì visto che quando uscirono era già ora di rincasare e con in tasca una moneta: quel piccolo denaro d'argento di Cesare con l'elefante. E la storia di Natale, vi chiederete voi? Natale venne più o meno un mese dopo e quella mattina, sotto l'albero, il ragazzino si trovò il vassoio che aveva visto quel pomeriggio in negozio... con tutte le monete che aveva guardato e i loro strani cartellini ingialliti e vecchi. Oggi, a distanza di quasi 25 anni, riprendere in mano quelle monete e guardare quei cartellini ritornano alla mente i ricordi di quel giorno e di quel negozietto che non esiste più e che sparì poco dopo quel giorno.
    1 punto
  20. Salve a tutti! Con l'approvazione dei Curatori, sottopongo all'utenza il mio progetto di studio, il cui scopo è - una volta concluso il lavoro - tornare davvero utile a tutta la comunità. Il mio progetto è studiare nei minimi dettagli i falsi del Regno e le sue tipologie, con uno scopo ben preciso: non solo tornare utile a tutti i collezionisti, ma innanzitutto servire come indicazioni base ai non collezionisti, che molto spesso si rivolgono agli esperti del forum per identificare e valutare i ritrovamenti o le eredità. Sappiamo tutti che alcune tipologie sono falsificate all'inverosimile; molto di frequente ci sono sottoposte richieste di valutazione per falsi abbastanza comuni. Pertanto, l'obiettivo sarà costruire un prontuario chiaro, preciso e veloce a partire da un lavoro molto accurato. La struttura della discussione si formerà in itinere, ma certamente organizzerò le tipologie in ordine di frequenza dei loro falsi e delle riproduzioni. Sarò io ad occuparmi dei permessi per utilizzare immagini e riferimenti. Apro questa discussione perché possa diventare un progetto di gruppo grazie alla vostra esperienza. Vi chiedo, se volete, di segnalare esempi importanti o discussioni significative all'interno del forum, a seconda di quel che ricordate; più ricca sarà la collezione di link, meglio fruibile diventerà la risorsa! Questa discussione farà da post generale per il progresso del lavoro. Il primo messaggio sarà man mano modificato e saranno aggiunti i vostri contributi. Ringrazio i Curatori toto e centurioneamico per aver già offerto rispettivamente: una bibliografia essenziale e tanta esperienza, nozioni tecniche sui falsi e tanta esperienza. Il post sarà aggiornato più tardi con l'elenco dei contributi vero e proprio. Un grazie sentito a tutti! Elisa
    1 punto
  21. Apparentemente sembrerebbe tutto normale, poi qualcosa mi stonava ed ho fatto quache confronto. Posto uno dei dettagli che più si differenzia fra le monete di Alx rispetto al normale (intendendo che in quel punto differenze di questo tipo non ne conosco per nessun conio che ho in archivio). Forse intervento di qualche abile "barbiere" ?
    1 punto
  22. @@lindap domandare è lecito rispondere cortesia , mi ha fatto piacere esserti d'aiuto :) Buone feste
    1 punto
  23. Provo ad allegare moneta di Bari con San Nicola. Che San Nicola ci porti tanti doni numismatici!!
    1 punto
  24. ...fondi a specchio o fondi lucidi.... questo progetto che ho già postato ha fondi a specchio! ...1907 pochi anni dopo lo scudo del 1901....e fatto dalla regia zecca
    1 punto
  25. Ringrazio tutti per le belle parole. Se ci proviamo tutti insieme, magari si riesce a realizzare il ''luogo numismatico''. Buon Natale a tutti! Arka
    1 punto
  26. OK ragazzi, mettiamola così, se l'uomo fosse infallibile e incapace di errare, non sarebbe nemmeno un "animale" divertente.. o no? quindi non facciamola più grande di quanto non sia.... 2 si stanno un po' scornando, li invitiamo alla calma, prendiamo comunque il buono, e tanto , che hanno scritto, e si ricomincia. Arka, inutile autocommiserarsi, hai il totale rispetto del forum, o comunque il mio per certo..... l'obbiettivo "culturale" per ora è stato percorso nonostante il piccolo deragliamento.... forza e coraggio e riapriamo le braccia alle nostre 2 "pecorelle smarrite" , che rientrino all'ovile e non rompano più di tanto le.....beh quelle che si appendono all'albero di natale :-) auguri a tutti!!!!!
    1 punto
  27. Beh il ruolo di curatore e di moderatore sono differenti. Il tuo proposito è perfetto e indica esattamente quello che un curatore in gamba può fare. Però occorre mettere in conto che i numismatiuci sono spesso una vil razza dannata :D Gente con un bel caratteraccio. Ma questa mica è colpa tua!
    1 punto
  28. Buon Natale, potete seguire l'andamento del Concorso, il catalogo, i grafici, le tendenze, anche cliccando sotto la firma di alcuni di noi, è bello vedere anche qualche numero e dato ogni tanto. Questa discussione - Concorso con un numero di partecipanti e di letture importante, la passione che esce dagli interventi, ma anche quella per gli auguri di Natale, dimostrano quanto questa comunità riesca ad unire e a far condividere e questo è sempre straordinario e magnifico. Un buon segno che a volte le passioni e gli interessi comuni possano ancora unire i più, auguri, Mario
    1 punto
  29. no caro Arka non credo tu sia il responsabile dei fallimenti personali di altri continua condividendo la tua passione con chi ti apprezza e segue anche in silenzio coraggio fratello avanziamo nessuno sforzo sarà vano cordialità mirco
    1 punto
  30. Salve a tutti, olio di oliva, acqua distillata o olio di paraffina sono purtroppo solo dei palliativi che ritardano (e non ne sarei poi così sicuro) o nascondono il problema senza curarlo. L'unico metodo efficace usato anche dai conservatori/restauratori dei musei è un bagno (che può variare da caso a caso da 1 ora a 1 giorno) in Benzotriazolo diluito al 5-6% in alcool, previa spazzolatina o grattatina con bisturi per eliminare il più possibile la polverina verde. Attenzione che il benzotriazolo è sospettato di essere cancerogeno, quindi protezione con mascherina monouso con grado di protezione FFP3 (costo 2-3 euro) e farlo all'aria aperta o comunque in ambienti aereati.Comunque non sarei così sicuro che si tratti di cancro del bronzo quello che vedo sulla moneta postata, sembrerebbero più concrezioni di malachite, naturalmente non avendo in mano la moneta non riesco a capire se c'è la presenza della famosa polverina Maurizio
    1 punto
  31. legenda: GOTT IST RAT UND TAT SEGEN DES MANSFELDER BERGBAUES (Dio assisti guida,e benedici i minatori del Mansfeld Ciao Fabione. Non accusarmi di pignoleria, intervengo solo perchè ci tieni molto a questa moneta. La legenda "Bei Gott ist Rat und Tatt" significa "In Dio vi è consiglio e azione", frase tratta dalla Bibbia (Proverbi 8,14): "A me appartiene il consiglio e l'azione, a me l'intelligenza e la forza". L'altra frase (è separata) significa "Benedizione dell'Industria mineraria di Mansfeld". Ciao, e auguri.
    1 punto
  32. Buon Natale :) Simone
    1 punto
  33. Martino "il Giovane"(1402-1409) Dopo la morte della consorte,la Regina Maria,Martino sposa in seconde nozze Bianca di Navarra e riuscì a dimostrare di essere degno Re di Sicilia svolgendo un'intensa opera legislativa.Riuscì a ristabilire gli antichi privilegi di cui avevano goduto i Re di Sicilia dal tempo del Conte Ruggero,cioè da una concessione di Papa Urbano II che concedeva al Re di Sicilia il diritto di Legato Apostolico;questo diritto rimase in vigore fino alla seconda metà del XIX secolo. Re Martino morì in Sardegna nel 1409,dove si era recato per conquistarla, ed a succedergli sul trono di Sicilia fu proprio la seconda moglie. da collezione privata Pierreale o Carlino o mezzo Tarì, Zecca di Messina ,argento ,mm.24-25 gr.3,2-3,3 D/+MARTIN(tre bisanti)D:GRA:REX:SICILI;aquila ad ali spiegate volta a sinistra in cornice d'archetti,fra scritta periferica e cornice di archetti vi è un cerchio perlinato e fra il cerchio perlinato e la cornice di archetti troviamo bisanti negli spazi R/+AC:AThENAR(tre bisanti)NEOPA(tre bisanti)DUX;stemma aragonese coronato in cornice d'archetti e negli spazi bisanti,ai fianchi dello stemma sigle C-C Riferimenti:MAUGERI 37;SPAHR 28/34;MEC 14,825-826;BIAGGI 1341;MIR 220/2 --Salutoni -odjob
    1 punto
  34. E' un quinario della Gens Porcia: M Cato AR Quinarius. M CATO PRO PR, head of Liber right / Victory seated right, holding palm branch over her left shoulder and patera in her right hand, VICTRIX in ex. Cr462/2.
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  35. Ciao, Buon Natale Illyricum :)
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  36. Decadramma imperiale autentico di Alessandro Magno ‘Price 3600’ comparso sul mercato (NAC 72, maggio 2013) Greek Coins Alexander III, 336 – 323 and posthumous issue Decadrachm, Babylon circa 324-323, AR 40.66 g. Head of Heracles r., wearing lion’s skin. Rev. AΛEΞANΔΡOΥ Zeus seated l. on throne, holding eagle on r. hand and sceptre in l.; below throne, monogram and in exergue, M. Price, Mnemata, 6 (this coin). Coin Hoard 1975 fig. 6, 2 (this coin). Price 3600 (this coin illustrated). Exceedingly rare, and among the finest of very few specimens known. An attractive specimen of this important and desirable issue. Light iridescent tone, struck in very high relief, minor porosity, otherwise good very fine From a Swiss private collection and the Mesopotamia hoard of 1973; Privately purchased from Spink & Son in 1972. In the last two years of the life of Alexander III a massive quantity of bullion was converted into coinage at the king’s principal mint in the East. This included part of the 180,000 Attic talents he confiscated at Susa and Persepolis. The mint is generally thought to have been in Babylon because there are shared control symbols between the Macedonian royal issues and the ‘lion staters’ that presumably were struck by Mazaeus, the man Alexander appointed satrap of Babylon in 331 B.C. However, ‘lion staters’ were struck at several mints, and Price had reservations about identifying Babylon as the main mint in the East. He believed that Ecbatana or Susa were equally viable candidates for the mint which issued such a prodigious coinage. Among these millions of coins were three emissions of Alexandrine decadrachms, which co-opted the familiar types of Heracles and Zeus Aetophorus. Alexander first set eyes on Babylon late in 331, after his victory at Gaugamela over the Persian King Darius III. He was impressed by the city’s genial surrender, favorable climate and extraordinary hanging gardens. He remained in Babylon for more than a month before resuming his pursuit of Darius, who he defeated in July, 330. After leaving Babylon, Alexander’s further conquests involved twice crossing the Hindu Kush and winning control of Persis, Paraetacae, Hyrcania, Bactria and Sogdiana. Finally, he crossed into northwestern India, where the dangers his army faced were of a higher order than anticipated. At this point the soldiers refused to venture beyond the River Hyphasis. A return journey was forced under unfavorable circumstances, requiring a journey across the Gedrosian desert, where a large portion of Alexander’s army died of hunger and thirst. Alexander arrived in Babylon in July, 324 and remained there until his death of a high fever in June, 323, at the age of 32 years, eight months. It is generally agreed that the issue which included the decadrachms was struck near the end of Alexander’s life, being produced at ‘Babylon’ sometime between 325 and 323 B.C. Though it is tempting to think that these massive silver pieces were a special issue distributed by Alexander to his soldiers, and that the king’s facial features are incorporated into the portrait of Heracles, evidence for such assertions is lamentably lacking. apollonia
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  37. Ciao arrigome Agli inizi del XVIII sec. la farmacia era famosa per le "Pillole di Santa Fosca" (1701), di grande efficacia purgativa (furono vendute per due secoli e mezzo, fino al 1950), e di un farmaco per la cura della blenorrea (1713). Può darsi che il sigillo fosse applicato come garanzia alle preparazioni della farmacia. Contraccambio gli auguri. Auguri anche a Luciano, a dareios e agli altri amici. apollonia
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  38. conosco, prezzi troppo alti secondo me :(
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  39. questa è la spiegazione più plausibile che ho sentito fino ad ora. Tuttavia mi rimane qualche dubbio: come mai queste ribattiture sono presenti praticamente solo sui marenghi di umberto I ( le differenze che mi hai segnalato nei centesimi secondo me sono una cosa un po' diversa)? Sui marenghi di VEII se ne conoscono veramente poche, mentre nei marenghi del regno di Sardegna mi sembra che ci sia solo il marengo del 1817 su 1816. Posso capire che un marengo ogni 3/4 anni abbia qualche errore, ma in quelli di Umberto I questi errori sono presenti in quasi tutte le date. Questa cosa secondo me è strana: o chi lavorava in zecca era veramente molto distratto, oppure alcuni di questi errori forse non sono del tutto involontari. Tu cosa ne pensi? :)
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  40. La prima cosa da notare e verificare nella moneta da 10 lire del 1965 è la scrittura "REPUBBLICA ITALIANA". Verificarla con una originale a fianco, la scrittura risulterà leggermente diversa e sembrerà che ci siano dei pezzi in più di metallo, delle scorie. Un altro particolare da guardare è il contorno, anche qui si vedranno delle righe e delle scorie, questo è segno di non originalità. Poi c'è la R di Zecca e la data, più arrotondate rispetto all' originale. Questo può verificarlo solamente il proprietario della moneta con una buona lente.
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  41. Mi perdonerete se questo topic non è il luogo più adatto ma vorrei approfittare per inviare a tutti i partecipanti degli eventi di Genova (e di Pisa) che avuto il piacere di conoscere i miei migliori auguri di buone e serene feste, expo77
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  42. Ora sei nella maggiore età pur essendo, con grande gioia, ancora ragazzino: hai più soldi a disposizione; hai superato brillantemente gli esami di maturità; conosci, meglio di me (vecchio, acciaccato e quasi non vedente ...) la monetazione napoletana; sei destinato, in un futuro ... molto lontano, a curare questa sezione ed è naturale, se non vitale, ponderare gli acquisti e contenere il desiderio del momentaneo aspettando il momento giusto. :good: Ne hai tempo ... come t'invidio! :clapping: Gaetà ... un solo solo appunto: cambia il nik ermejoromanista in ermejonapoletano. ;)
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  43. Buonasera, posto la mia preferita.. Impero Romano, Adriano Sesterzio zecca di Roma 118 d.c 21 gr. 33 mm. Oricalco D/ IMP CAESAR TRAIANUS HADRIANUS AUG - busto drappeggiato e testa laureata dell'imperatore a dx R/ PONT MAX TR POT COS II - in esergo - FORTRED. La Fortuna sul trono verso sinistra con scettro e cornucopia. Ric 551a
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  44. Premesso che ognuno compra ciò che vuole....stiamo tutto l'anno a dire che vorremmo le foto iper-definite per cercare di sopperire alla mancanza del "de visu" e poi possiamo sorvolare su monete photoshoppate? Posso anche essere d'accordo che tu conosci il venditore e quindi ti fidi...ma chi non lo conosce stai tranquillo che se se ne accorge lo evita vita natural durante...
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  45. Non avrà bisogno e la riterrà perdita di tempo ma questa fotografia che è stata inserita è ritoccata, punto. Dire che non lo è, è negare l'evidenza. Personalmente non conosco né il venditore né le monete che vende...ma posso tranquillamente giudicare la purezza di una fotografia.
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  46. Complimenti per l'acquisto, moneta di indubbia qualità e conservazione per il tipo. Sulla catalogazione di questa moneta continuo ad avere diversi dubbi. Da un punto di vista del peso (31 grammi) corrisponde ad un 12 tarì e non un 10 tarì. lo scudo da 10 tarì era invece certamente quello coniato dal padre Filippo II del peso medio di circa 25-26 grammi e così indicato nello Spahr. Si tenga conto che il peso del tarì, in quel periodo era di circa 2.5 grammi.
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  47. Trattandosi di un esemplare ebay, posto l'immagine a futura memoria (confermo che si tratta di una copia fusa):
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  48. bella e interessante complimenti
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  49. Attendiamo la foto... vedere un carrarese fa sempre piacere. :D Arka
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