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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/24/13 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti è un piacere partecipare e visionare monete al concorso, quest'anno ho scelto questa moneta da postare. Provenienza ex Dr. Edoardo Curti dall'asta Kunker 227. Monete Medievali dal 700 al 1500 Denaro Lotario I D/HOTIARIUS IIIP AV R/ TARVISIO Gr. 1,18 mm. circa 20,31
    8 punti
  2. Autorità emittente: BANK OF KAZAKHSTAN Valore nominale: 100 TENGE Peso: 31,1 gr. Diametro: 38,61 mm Metallo: Argento 925/1000 Descrizione del dritto: Immagine dorata emblema di stato del Kazakhstan , numero 100 e scritta "TENGE" indicante valore facciale della moneta, marchio della zecca Kazaka, immagine di un soldato che cavalca, ed anno 2012 di coniazione. Le iscrizioni sono divise da punti. Descrizione del rovescio: Immagine del grande comandante sultano Baybars su un cavallo , su uno sfondo di edifici in stile orientale e soldati che combattono ; scritta sul contorno "Ag925" e "31,1g" che indica caratteristiche della moneta, poi numeri "1223-1277" che indicano il periodo di vita del sultano . Le scitte sono divise da punti. Descrizione del bordo : rigato fine Note : Quarta moneta della serie "Great military leaders" Tiratura : 15.000 monete Qualità : Proof
    4 punti
  3. Napoli- Carlo II° - Carlino datato 1686 Diam. 22 mm. Argento Descrizione: al D/ Carolus II D.G REX al R/ Maiestate Securis in nastro Leone accovacciato verso sinistra innanzi a corona su basamento in cui sono poste lettere G.A - in esergo 1686 MAIESTATE SECURUS ( Tranquillo nella Maestà) Il simbolo del leone accovacciato a guardia di una base sulla quale sono la corona e lo scettro , simboli della regalità Ci sono opinioni diverse in merito al conio , alcuni esperti lo attribuiscono a Giovanni Hamerani.
    4 punti
  4. Autorità emittente: Vittorio Emanuele III - Regno d'Italia Valore nominale: 20 centesimi (progetto - anno 1907) Peso: 4,05 Diametro: 21,5 Metallo: nichelio 975/1000 Descrizione del dritto: busto di donna turrito a sinistra Descrizione del rovescio: valore e stemma sabaudo coronato, tra rami di alloro Descrizione del taglio: rigato
    4 punti
  5. Nel primo post avevo accennato ad alcune motivazioni importanti per questo Concorso, credo che ce ne sia almeno ancora una, che alla vigilia di Natale è giusto ricordare. Un Concorso dove comunque si ha la possibilità di vedere monete, alcune a dir poco fantastiche, con accluse le loro descrizioni e storie, è perfetto sicuramente per la divulgazione numismatica, ma lo è ancor di più in questi giorni di festa in cui è bello approcciare un forum con un po' di leggerezza e allegria. Ecco " La più bella 2013 " può essere anche questo, un po' di serenità e appagamento culturale e numismatico fatto in gruppo, tutti insieme, ma sempre con un po' di spensieratezza. Le monete postate, la vostra partecipazione, tra l'altro ripeto molto qualitativa, le letture così numerose in soli pochi giorni ci confortano e ci rendono contenti, alla fine la voglia di collezionismo c'è ancora, nonostante tutto...., ma c'è anche la voglia di trasmetterla e divulgarla, e questo è ancora più importante, bisogna solo lasciarla andare liberamente..... auguri, Mario
    3 punti
  6. Buonasera, direi che, neanche a farlo apposta, con questa mia seconda moneta rimango proprio in tema con Debbe!! Un accostamento a dir poco perfetto..... - CATEGORIA: monete antiche (Fino al 700d.c.) - Autorità emittente: Gaius Valerius Galerius Maximinus Daia (309-313) - Valore nominale: 1 follis, zecca di Eraclea - Peso: 5,25 g - Diametro: 24 mm - Metallo: bronzo - Descrizione del dritto: (da sinistra): IMP C GAL VAL MAXIMINVS P F AVG; Testa laureata a destra - Descrizione del rovescio: IOVI CONSERVATORI. Jupiter, stante a sinistra, tiene Vittoria che lo incorona; SMHT in esergo - Descrizione del taglio: liscio - Catalogazione: Not in RIC - Provenienza: Artemide aste - Note storiche e numismatiche: Gaius Valerius Galerius Maximinus Daia, più semplicemente noto come Massimino II, nacque in Dacia probabilmente nel 270 da una sorella di Galerio Massimiano. Nel 308 costrinse suo zio Galerio a conferirgli la nomina ad augusto insieme a Costantino. Massimino II Daia, il cui potere era esteso alla Cilicia, all’Isauria, alla Siria e all’Egitto, ci viene descritto come osservatore della fede pagana, riorganizzatore dei sacerdoti, restauratori dei templi, ed ancora superstizioso, credulo dei maghi divinatori e degli oracoli, nonché incoraggiatore della apologetica pagana. Nel 308 d.C. venne a conoscenza del fatto che Galerio aveva insignito Licinio del titolo di Augusto. Massimino dovette accettare forzatamente questa decisione e diede nuovamente inizio alla persecuzione dei cristiani con molta più ferocia rispetto al passato.
Massimino fu rivale di Massenzio e acerrimo nemico sia di Licinio sia di Costantino. Fu proprio contro Licinio che Massimino II combatté nel 313 la sua ultima battaglia, durante la quale coniò la moneta in questione. La scritta ben leggibile “SM” nell’esergo porterebbe a considerare la moneta proposta come appartenente alla serie di follis coniati da Licinio ad Eraclea, ma gli elementi e la legenda del R/ risultano in tal caso fuori luogo. La monetazione di Licinio, infatti, si distingue per l’aquila e la corona di fiori in vista, commemorando i suoi 5 anni di anniversario. Gli elementi e la struttura del R/, come anche lo stile (in particolar modo quello della toga), corrispondono esattamente a quelli della serie di Massimino coniata a Nicomedia (RIC VI Nic 79). Pertanto si potrebbe ipotizzare che la presente serie sia stata coniata ad Eraclea dopo che Massimino II ebbe preso il controllo della zecca. Infatti nel 313 Licinio sfidò in guerra Massimino II spinto dall’alleanza con Costantino. Per un breve periodo la zecca fu controllata da Massimino II, il quale coniò monete con il R/ su imitazione di quelli di Nicomedia. Il RIC riporta tre tipologie monetali coniate da Massimino dopo aver preso il controllo della zecca: “GENIO AVGVSTI”, “HERCVLI VICTORI” e “SOLI INVICTO” (RIC 76-78). La “IOVI CONSERVATORI” era la quarta serie più coniata da Massimino a Nicomedia, e pertanto non risulterebbe insolito trovare la stessa riproposta anche ad Eraclea come testimonia la moneta che vi propongo. In tal modo gli aspetti della serie di Eraclea si abbinano nello stesso tempo a quelli di Nicomedia. In breve tempo, tuttavia, vinta la battaglia da Licinio, la zecca tornò a coniare le sue normali serie. Massimino II infatti, sconfitto da quest'ultimo nella battaglia di Tzirallum, si ritirò a Tarso dandosi la morte avvelenandosi o strangolandosi con le sue stesse mani.
    3 punti
  7. Iniziamo con la prima, alla fine ho scelto questa per la sottosezione "in altri materiali" eventualmente sarei molto felice di farvi vedere anche l'altra magari mettendola fuori concorso, o se per ovvi motivi tecnici per non dare troppo disturbo a fabione191 la posto poi a fine concorso :) Categoria Monete antiche in altri materiali Autorità emittente: Licinio Padre, Flavius Valerius Licinianus Licinius 307 - 323 Valore nominale: Follis Peso: gr. 5,9 Diametro: 23/24 mm Metallo: AES Descrizione del dritto: IMP C LIC LICINNVS P F AVG busto laureato a destra Descrizione del rovescio GENIO IMP - ERATORIS Genio in piedi a sinstra, Medio in testa, nudo con Clamide su spalla sinistra che cade fino a terra, nella mano destra Patera da cui scorre liquore, altare con fiamme, nella mano sinistra cornucopia, Epsilon (5a officina); in esergo ANT di Antiochia Descrizione del taglio: Liscio Catalogazione ( facoltativa ): RIC VI Antiochia 119b Note storiche e numismatiche ( facoltative ). Doppia N in Licinnus, usura del conio ad ore 2 su S e F di Licinnus P F. Battuta tra il 309 e il 310 anni in cui, dopo essere stato nominato Augusto alla conferenza di Carnuntum a seguito della collaborazione in campo militare con Galerio, si fidanzò con Costanza, sorella di Costantino per placarne le proteste scaturite dalla sua promozione. Il nominativo di Valerius Licinianus Licinius deriva dall'assunzione del titolo di "Giovio" concessogli da Diocleziano che fino a quel momento aveva tenuto per sé.
    3 punti
  8. Cari tutti, dover fare l'elenco sarebbe infinito .... e non lo leggerebbe nessuno ! Siamo prossimi alle festività natalizie, mancano solo pochi giorni e colgo l'occasione per farVi i miei migliori auguri di buon Natale. Ve li porgo dal profondo del cuore, nella speranza che che per tutti Voi sia un Natale sereno, tranquillo e colmo di felicità. Sono giorni bui, viviamo venti di grande tensione sociale, stentiamo a rialzarci da una crisi economica, finanziaria e sociale che non ha precedenti a mia memoria. Siamo stati fortunati a non vivere gli orrori della guerra, i nostri padri, madri, nonni hanno ricostruito questa nazione nel 1946, tocca a noi risollevarci. Non molliamo, teniamo duro. Sul forum siamo una grande famiglia, un esempio di passione, cultura, entusiasmo e voglia di fare. BUON NATALE A TUTTI Picchio.
    2 punti
  9. Che ne dici adesso @@alfgio ?
    2 punti
  10. Con l' occasione auguro un buon natale a tutti :friends: Taglio: 2 euro Nazione: FINLANDIA Tiratura: 1.239.000 Condizioni: MB Città: FIRENZE
    2 punti
  11. Categoria MEDIOEVALI Allegato, tratto dal CROCICCHIO/FUSCONI Zecche e monete a Piacenza Provenienza, fresco scambio di qualche giorno fa, dopo anni di trattativa con amico collezionista di medaglie militari. Non molto bella, ma mooooolto rara, per un Piacentino, grande soddisfazione.
    2 punti
  12. Ecco la mia più bella del 2013: Categoria: Monete Moderne - Argento Autorità Emittente: Regno D'Italia 1861-1943 Nominale: 10 Lire 1936 Peso: 10g Metallo: Argento 835% Zecca: Roma Descrizione D. : VITTORIO - EMANVELE - III - RE - E - IMPERATORE (Testa nuda verso destra) Descrizione R. : I T A L I A (L'Italia a destra con fascio littorio e Vittoriola, su prora di nave fregiata da stemma crociato e coronato con fasci ai lati, tra (data) // (anno f.) / R. Nell'esergo: L. 10 G - ROMAGNOLI.
    2 punti
  13. il procedimento illustrato è grosso modo quello che si usava nell'ultimo decennio dell'ottocento (ad esclusione della gomma di silicone e della vetroresina). I caratteri "ribattuti" della data non sono presenti solo nei marenghi, ma anche nelle monete da 1-2 centesimi sia di Umberto I che di Vittorio Emanuele III e sono dovuti ad errori ed imprecisioni in fase di esecuzione dei punzoni. Nella fase 5 venivano aggiunti sui punzoni la legenda, il segno di zecca, il millesimo e il valore nominale, la lavorazione veniva svolta con piccoli punzoni riportanti lettere e numeri e dal momento che veniva fatta a mano da operatori più o meno precisi si potevano riscontrare delle piccole differenze tra un conio e altro e in alcuni casi anche degli errori. Quindi queste differenze portano per esempio ad avere date più o meno distanziate, caratteri delle scritte dei valori + alte. ti riporto alcune immagini presenti sul catalogo Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online
    2 punti
  14. nn sarei ksì drastico post è cool, intervento è chirurgico troppo old style, invece è più trendy, anzi quattrendy downloadare p2p, scannerizzare, uploadare, chattare, poi a casa invece di fare economia ke sembra una materia oscura, si fa spending review magari si taglia un afterhour si mette un brunch... that's america je, maccarone m'hai provocato e mo me te magno!
    2 punti
  15. Altro giro, altra sezione, altra moneta.... SEZIONE MONETE MEDIEVALI Galeazzo Maria Sforza ( 1466 - 1476 ) - Zecca Milano Nominale : Testone Argento Peso = 9, 61 gr. Diametro = 28, 3 mm. D/ testina GALEAZ M SF VICECO DVX MLI QIT busto del Duca corazzato, borchia dietro la testa R/ PP ANGLE Q3 CO AC IANVE D scudetto con la biscia coronata, sormontato da elmo coronato e cimiero ornato da drago crestato, ai lati tizzoni ardenti con le secchie e le iniziali G3 - M Riferimenti : Crippa 6/B, MIR 201/3, CNI 72 - 73 Descrizione breve : Il testone è una delle monete più rappresentative e ritengo simboliche della monetazione milanese. Si distingue per l'innovazione della tipologia monetaria e per l'iconografia di grande impatto e realismo, di fatto tra le antesignane dei ritratti rinascimentali. Moneta che avevo nella versione più comune, ma che in questo caso si distingue per rarità e per la particolarità che la biscia sia coronata. Segue diritto, rovescio e particolare della biscia coronata.
    2 punti
  16. Categoria: MEDAGLIE Per il ristabilimento della dinastia dopo la sconfitta della Repubblica Napoletana. Autorità emittente: Regno di Napoli - FERDINANDO IV Valore nominale: --- Peso: g 64,4 Diametro: mm 48,2 Metallo: Bronzo Dritto: FERDINAN. IV D: G. SICILIAR. ET HIE REX. Effigie del Re, a destra, in parrucca, lorica, manto reale ed ordini cavallereschi. In basso: G . H. K. (Conrad Heinrich Kuchler). Rovescio: Veduta di Napoli con Castel S. Elmo illuminato a destra dal sole. Sul mare vascello inglese navigante. In primo piano due gruppi di persone, a sinistra le milizie della Santa Sede, capitanate dal Cardinale Ruffo, che inseguono i repubblicani sgominati. In alto un angelo suonante la tromba e sostenente il ritratto dell'ammiraglio Nelson. All'esergo: PER MEZZO DELLA DIVINA PROVVIDENZA DELLE | DI LUI VIRTÙ DELLA FEDE & ENERGIA DEL SUO POPOLO | DEL VALORE DE' SUOI ALLEATI ED IN | PARTICOLARE GL'INGLESI CLORIOSTE | RISTABILITO SUL TRONO. | LI 10 LUGLIO 1799. Intorno al ritratto di Nelson: HOR. NELSON DUCA BRONTI. Taglio: Liscio Catalogazione: Ricciardi 59; B.H.M. 479; D’Auria 61
    2 punti
  17. Mi sembra un errore dire di questa Moneta , che sia un R4. un R5 poi ! Parliamo di R 4 e 5 Sono Indici leggendari, non si sprecano così. Se io con 4.500€ potessi acquistare un R5, la numismatica sarebbe finita credo. Saluti Alessandro
    2 punti
  18. La storia è ambientata più di vent'anni fa. Quando c'erano ancora le lire, la crisi era affare d'altri paesi e tutto, almeno agli occhi di un ragazzino che iniziava a diventare adolescente, sembrava andar bene. Il posto è una città del Veneto, Padova. Prima dell'avvento dei tram, dei blocchi del traffico, delle zone blu... quando ancora al sabato pomeriggio si poteva andare a fare una passeggiata in centro storico dopo averci parcheggiato l'auto. E le vicende di questa storia accaddero proprio di sabato pomeriggio. Un nebbioso e grigio sabato pomeriggio di fine novembre. Il ragazzino in questione, dopo qualche anno alle prese con francobolli del Regno e buste affrancate della Luogotenenza, inizio a restare affascinato da quei piccoli tondelli irregolari e antichi che di tanto in tanto gli capitava di vedere quando andava per mercatini con il padre, interessato a monete decisamente più moderne. Il ragazzino è lo stesso che, fin da quand'era bambino, sognava di fare l'archeologo, l'esploratore di antiche civiltà e vestigia d'altri tempi... quel ragazzino-bambino capace di perdersi per ore e ore a trotterellare tra gli scavi di Aquileia o restar seduto pomeriggi interi sotto la vigna dei nonni a leggere un libro complesso ma affascinante: "Civiltà sepolte". Sta di fatto che quel benedetto sabato pomeriggio, passeggiando per il centro vicino alla libreria Feltrinelli, il ragazzino notò la vetrina di un piccolo negozietto, che pochi anni più tardi sparì per far posto a un bar. Un negozietto d'altri tempi, con una vetrina modesta, senza grossi accorgimenti, ma con qualche vassoio di monete... antiche! romane imperiali e repubblicane e qualche pezzo greco. Ognuna ben riposta sulla sua casellina foderata di velluto e accompagnata da un cartellino ora bianco, ora color crema, ora grigio. Tutti battuti a macchina da scrivere e con dei simboletti a matita agli angoli in basso. Il ragazzino chiese di entrare, così, solo per dare un'occhiata. E aperta quella porta, si aprì un mondo. Dietro a un semplice bancone c'era un signore, un vecchietto ottuagenario tutto curvo che accolse i due visitatori. Senza saper bene cosa cercare, cosa voler vedere, il ragazzino, un po' imbarazzato, chiese di poter vedere uno dei vassoi che c'erano in vetrina. Quanto ben di Dio! Denari d'argento repubblicani, antoniniani imperiali, famiglie romane dai nomi sconosciuti e imperatori di vaga memoria scolastica... Gens Memmia, Augusto, Costantino, Gordiano III, Traiano e poi... quel nome... Cesare. Ma proprio Lui? Giulio Cesare? Sì, proprio lui. Gli occhi del ragazzino brillarono e in quel momento capì che i francobolli erano stati solamente "un allenamento", un predisporsi a collezionare. Quel giorno chiacchierarono a lungo, di storia, di numismatica, di monete, di libri per classificarle, di cosa bisognava sapere e leggere, di monete false e di monete vere e il giro in centro del sabato, appena iniziato, finì lì visto che quando uscirono era già ora di rincasare e con in tasca una moneta: quel piccolo denaro d'argento di Cesare con l'elefante. E la storia di Natale, vi chiederete voi? Natale venne più o meno un mese dopo e quella mattina, sotto l'albero, il ragazzino si trovò il vassoio che aveva visto quel pomeriggio in negozio... con tutte le monete che aveva guardato e i loro strani cartellini ingialliti e vecchi. Oggi, a distanza di quasi 25 anni, riprendere in mano quelle monete e guardare quei cartellini ritornano alla mente i ricordi di quel giorno e di quel negozietto che non esiste più e che sparì poco dopo quel giorno.
    1 punto
  19. Taglio : 1 Eurocent Paese : Lettonia Anno : 2014 Diametro: 16,25 mm Materiale: Acciaio ricoperto Rame Contorno: liscio Peso: 2,3 gr. Spessore: 1,67 mm Assi: alla tedesca Tiratura : 120.000.000 Zecca di coniazione : Baden Württemberg Segno di zecca : non presente soggetto al Dritto : Piccolo stemma della Repubblica della Lettonia, con anno 2014 sulla sinistra ed iscrizione "LATVIJA" sotto di esso. Anello esterno con 12 stelle della Unione Europea. Autori: Lato comune - Luc Luycx, lato nazionale - Laimonis Šēnbergs and Jānis Strupulis
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  20. Quale curatore di questa sezione, colgo l'occasione della prossima vigilia di Natale per augurare a tutti i lettori e utenti i più sentiti auguri di Buon Natale e Felice 2014 ! Alberto
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  21. A tutti i frequentatori assidui e casuali della sezione "Identificazioni" porgo i miei sinceri AUGURI....
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  22. ecco qualche ritrovamento pre-Natalizio Taglio: 2 euro comm Nazione Austria Anno: 2012 TYE Tiratura: 5.940.000 Condizione: 2 x BB, 2 SPL Città: Milano note: 4 monete Taglio: 2 euro comm Nazione: Estonia Anno: 2012 TYE Tiratura: 2.000.000 Condizione: B+ Città: Milano
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  23. Ecco uno dei miei ultimi acquisti, si tratta di un gettone prodotto dalla ditta Ferrea di Genova nel 1924, il costo era di 2 lire che venivano utilizzate per la raccolta fondi per la realizzazione della Casa del Littorio ed altre opere del regime. Che ve ne pare?
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  24. mezza volta @@5 lire mette una moneta ma quella moneta è sempre una gran moneta :good: complimenti e buona natale anche a te!
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  25. non vorrei sbagliare ma a me sembrerebbe buona.... comunque FDC pieno!
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  26. @@ART Che ne dici di questo bel monetone (20g x 40mm) realizzato secondo la tua proposta? Ricordo che non sono due monete,ma è un unica moneta,un ipotetica "emissione comune" italo-slovena...Sul dritto il castello di Gorizia,sul rovescio la stazione di Nova Gorica,con la piazza che segna il confine italo-sloveno...Millesimo,valore e firma dell'incisore riportati su entrambi i lati,nome della nazione e della città riportati anch'essi su entrambi i lati,ma ovviamente personalizzati (anche come lingua).
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  27. Durante la II guerra mondiale diverse nazioni si trovarono a fare i conti con il timore che tedeschi o giapponesi potessero mettere le mani sulla propria scorta di valuta e usarla a loro danno. Ci si dovette quindi ingegnare per ovviare al rischio che grosse quantità di valuta pregiata finisse nella disponibilità del nemico. Stati Uniti e Inghilterra, le nazioni con le valute più forti e importanti dell'epoca (dollaro e sterlina) trovarono prontamente una soluzione al problema. Gli USA sovrastamparono i dollari destinati a circolare nelle Hawaii: nel caso fossero caduti nelle mani dei giapponesi, sarebbe stato facile dichiarare fuori corso solo i biglietti marchiati "Hawaii" e lasciare nelle mani del nemico un mucchio di cartaccia. La stessa soluzione venne approntata, successivamente, per i dollari destinati ai teatri di guerra del Mediterraneo (i famosi $ con sigillo giallo usati in Sicilia e Nord-Africa). Gli inglesi, dal canto loro, cambiarono il colore ai biglietti da 10 scellini e da 1 sterlina (da rosso a viola e da verde a blu, rispettivamente) emessi nel periodo bellico. (a sinistra la banconota emessa durante la guerra, a destra il biglietto post-bellico tornato al colore "normale") Probabilmente meno nota, ma del tutto analoga, è la storia dei biglietti emessi dalla Repubblica d'Irlanda (Eire) durante la II guerra mondiale. L'Eire aveva conquistato l'indipendenza nel 1922 ma era comunque ancora nell'orbita economica e politica del Regno Unito. Nel 1928 si iniziò a stampare la prima serie di banconote irlandesi, la famosa serie con il ritratto di Lady Lavery, ma le banconote erano stampate in Inghilterra (da Waterlow & Sons poi inglobata da De La Rue) e recavano l'indicazione "pagabili a vista al portatore a Londra" :P . Quando la Gran Bretagna dichiarò guerra alla Germania, l'Irlanda preferì dichiararsi neutrale ma diede comunque un notevole aiuto agli Alleati. Le banconote irlandesi continuavano ad essere stampate in Inghilterra e, per timore che le navi cariche di banconote venissero intercettate e/o affondate, i nuovi biglietti vennero stampati in maniera differente dai precedenti, sovrastampando una lettera di controllo cerchiata (una "J" nella banconota che sto presentando). Tutto questo perché, se i tedeschi si fossero impossessati dei punt irlandesi, sarebbe stato possibile dichiarare fuori corso solo le banconote con la sovrastampa della lettera cerchiata. All'epoca i punt avevano un valore pari a quello della sterlina inglese (in Eire il denaro inglese circolava in parallelo a quello irlandese) e quindi potevano essere appetibili ai tedeschi. Alla fine, però, nessuna banconota irlandese cadde nelle mani dei tedeschi e tutte le banconote con le lettere cerchiate svolsero la loro funzione fin quando non vennero soppiantate dalla serie successiva, alla fine degli anni '70. La banconota che vi presento è un pezzo da 10 scellini emesso il 30 agosto 1941, in piena guerra. Oltre alla lettera cerchiata ha la particolarità di essere stato emesso dalla Currency Commission, l'ente statale che curò l'emissione delle banconote irlandesi fino al 1943 (prima come Currency Commission of Irish Free State e poi dal 1937, dopo la proclamazione della Repubblica d'Irlanda, semplicemente come Currency Commission of Ireland). Dal 1943 fino all'avvento dell'euro le banconote sarebbero state emesse dalla Central Bank of Ireland: questo il biglietto post-1943, sempre dalla mia collezione... cambia l'intestazione e la qualifica delle due persone che appongono la firma
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  28. Per molti si tratta di un falso piu' recente . Un autorevole studioso ha anche ipotizzato che potrebbe trattarsi di una medaglia p.s. Auguri a tutti gli amici di questa sezione
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  29. Ecco la mia.. 5 Soldi Milano 1750 Autorità emittente: Maria teresa d'Asburgo Valore nominale: 5 soldi Peso: g.3,16 Diametro: mm. 21 Metallo: Mistura Descrizione del dritto: Sul giro M·TH·G·I·R·H·ET·B / Busto a destra diademato e drappeggiato Descrizione del rovescio: MLNI/DUX/1750 in tre righe dentro cartella ornata, all'esergo l'indicazione del valore S.V Catalogazione: crippa 11/C, MIR Milano 428/2
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  30. Ciao @@Nikita tu ne hai postato 1 in Argento, 1 in Rame, e 1 in Rame-Nickel (altri materiali) quindi penso che sei "in regola" perchè ne hai usato 3 categorie diverse... @@dabbene dico giusto? Io invece ho usato Bronzo e Ottone che rientrano entrambe in altro "materiale" quindi @@fabione191 considera nullo il post 76 relativo alla moneta Spagnola, ne posterò un altra in Rame ;)
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  31. Con i migliori auguri a tutti vi presento il mio regalino di questo Natale, è arrivata questa matina in tempo per andare sotto l'albero. E'comunissima ma, credo, molto gradevole.
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  32. Non la frequento un granché ma mi unisco agli auguri e ricambio i tuoi....Buon Natale!
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  33. e ogni tanto ne spunta qualcuno... http://www.deamoneta.com/auctions/view/195/167 buon Natale a tutti voi medievalisti (patavini e non)! :)
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  34. Ora sei nella maggiore età pur essendo, con grande gioia, ancora ragazzino: hai più soldi a disposizione; hai superato brillantemente gli esami di maturità; conosci, meglio di me (vecchio, acciaccato e quasi non vedente ...) la monetazione napoletana; sei destinato, in un futuro ... molto lontano, a curare questa sezione ed è naturale, se non vitale, ponderare gli acquisti e contenere il desiderio del momentaneo aspettando il momento giusto. :good: Ne hai tempo ... come t'invidio! :clapping: Gaetà ... un solo solo appunto: cambia il nik ermejoromanista in ermejonapoletano. ;)
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  35. Per il testone di Urbino le tre R sono appropriate ma non una frazione di rarità in più. Affermare che è un R4 o R5 vuol dire semplicemente non aver seguito il mercato numismatico in questi anni.
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  36. LUCCA - Enrico di Franconia DENARO-5° gruppo Bellesia tipo H5b Matzke (Lucensis Brunus) SECOLO XII-XIII D/ +ENRICVS ["S" coricata], nel campo LV.CA. R/ +INPERATOR, nel campo TT unite a forma di H, attorno un cerchio peso gr0,75 Diametro - mm 15 Metallo Mistura
    1 punto
  37. mi permetto di tradurre: the picture is not so clear, but the money can be XF/UNC. Hits to the edge in reverse (4 - 5 o'clock) penalize the value
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  38. Buonasera, posto la mia preferita.. Impero Romano, Adriano Sesterzio zecca di Roma 118 d.c 21 gr. 33 mm. Oricalco D/ IMP CAESAR TRAIANUS HADRIANUS AUG - busto drappeggiato e testa laureata dell'imperatore a dx R/ PONT MAX TR POT COS II - in esergo - FORTRED. La Fortuna sul trono verso sinistra con scettro e cornucopia. Ric 551a
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  39. Per completare la descrizione dei decadrammi di Babilonia Eracle/Zeus in M. J. Price 1991, “The Coinage in the name of Alexander the Great and Philip Arrhidaeus” London. Nel primo volume è riportata la descrizione di tre decadrammi autentici catalogati come segue: Nel secondo volume vi sono le foto di due esemplari del 3598 (monogramma e M sotto il trono) e di un esemplare del 3600 (monogramma sotto il trono, M in esergo). La foto dell’esemplare con l’ape Price 3618A è pubblicata in “Circulation at Babylon in 323 BC“, M. Price, Mnemata : Papers in Memory of Nancy M. Waggoner (1989), p. 9, 8. Si tratta della moneta acquistata da Spink & Son Ltd., London, 1989, che ho già presentato nel post # 957. apollonia
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  40. No "orrori di conio" esiste davvero, chi pensa che il titolo sia esagerato basta che veda tutte le mostruosità che sono state inserite qui................ :D Sulla tua di particolare abbiamo più che il conio stanco quei 2 piccoli esuberi metallo sotto il mappamondo, si vede chiaramente che si tratta di esuberi e non di ossidazione in questo caso, da mettere sicuramente in raccolta comunque
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  41. DE GREGE EPICURI Mi pare sia una moneta dell'Arabia Felix, Himyariti, intorno al 100 d.C. Difficile identificarla con sicurezza, anche perchè sul Sear le immagini non sono ingrandite; direi che potrebbe stare fra Sear 5716 (Amdan Zehuqbidh) a Sear 5722, di Shamnar Zehun-im. Sono in basso argento; lingua semitica, forse aramaico.
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  42. Per quanto attiene alla monetazione moderna in argento sottopongo alla "giuria" questo esemplare acquistato a marzo al Convegno Numismatico di Torino...anche questa era qualche anno che me la filavo... Categoria: MONETE MODERNE - ARGENTO Autorità emittente: Regno di Sardegna – Carlo Emanuele III (1730-1773) monetazione posteriore al 1755 Nominale: Scudo da Lire 6 Peso: gr. 35,16 Diametro: mm. 44 Metallo: Argento – Ag 904/1000 Zecca: Torino Descrizione del dritto: Semibusto a testa nuda, a sinistra; attorno: CAR.EM.D.G.REX.SAR.CYP.ET.IER.; sotto, la data (1765) Descrizione del rovescio: scudo circolare coronato ed ornato del Collare; attorno: DVX.SABAVD.ET.MONTIFER.PRINC.PEDEM.&. Descrizione del taglio: foglioline Catalogazione: Mont. P.16 n. 171
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  43. categoria : MONETE MEDIEVALI Autorità emittente Casa Savoia, Amedeo VI (1343 - 1383) Valore nominale : Obolo Peso : 0,34 Gr. Diametro : 13 mm Metallo : mistura Descrizione del dritto : Grande A gotica, intorno: croce M' . COMES . Descrizione del rovescio : Scudetto sabaudo, intorno: croce SABAUDIE . Descrizione del taglio liscio Catalogazione : segnalata per la prima volta dal Cudazzo sul MIR al numero 97 e poi il Traina sugli Speciali di Cronaca Numismatica al numero 26 Note storiche e numismatiche : moneta di ancora dubbia attribuzione, non si sa se attribuirla ad Amedeo VI o VII, di dimensioni veramente minute, di grande rarità e appunto conosciuta solo da pochi anni... Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online
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  44. Ciao, è tempo di Natale… e la discussione sul Die Natalis l’ho già postata l’altr’anno… Natale… albero di Natale… Babbo Natale… no, non ci sta… stella di Natale… ecco, potrei prendere spunto dalla stella. Non propriamente di Natale, cadente o ... pianta decorativa natalizia ma come simbologia sui rovesci monetali. Lo spunto mi è stato fornito da una discussione che ho postato recentemente nella Sezione Identificazioni e dove avevo sollevato alcune considerazioni personali in merito alle stelle che compaiono sui rovesci delle monete di Vittorino. Un caro amico del Forum mi aveva consigliato che il tema poteva esser trattato in una discussione a sé stante. E così, sfruttando l’assist, eccoci qua! Mi rendo conto che si tratta di una discussione un po’ di “nicchia” ma spero che inserita in un discorso più vasto incuriosisca e serva a stimolare vari contributi. Quello che mi ha colpito, come dicevo nel prologo, è la presenza di stelle sui rovesci di Vittorino. E’ noto che solitamente le stelle non sono verosimilmente tali bensì spesso identificano l’astro solare. Ma non sempre: stella come rappresentazione ideale del divino luogo dove convivono gli imperatori divinizzati e gli Dei. Nell’esempio proposto si tratta di una moneta di Caligola riferita al DIVO AVGVSTO. La stella è doppia, a destra e sinistra dell'Augusto divinizzato
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  45. Buongiorno. In collezione, per la classificazione delle rarità mi attengo ai cataloghi...altrimenti farei solamente confusione. Man mano ci si guarda attorno, l'idea dell'effettiva rarità di una moneta si crea automaticamente con l'esperienza. A mio giudizio, la conservazione del suo 3 cent 1830 è un buon spl+ con leggerissime tracce di rame rosso. Un saluto
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  46. secondo me il valore va da 200 a 300 euro....in base anche a com'è tenuta la moneta. molto affascinante, marco
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  47. in questi casi si va a percentuale ,devi considerare un 3% --Salutoni -odjob
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  48. il mio parere è che sono sovrastimate...fino a 2-3 anni fa ad esempio il gigante neanche menzionava queste date ribattute...è una bolla di mercato recente il fatto che sono strapagate si deve anche al fatto che i cataloghi appunto hanno iniziato a quotarle e se ci aggiungi i collezionisti che seguono i cataloghi come fosse la bibbia ecco che il gioco è fatto...R3 mi sembra tanto, almeno per quanto riguarda l'uno ribattuto su uno rovescio una decina in 2 anni li ho visti passare tra baia e aste....personalmente sono curiosità interessanti che ammetto mi piacerebbe avere ma per le quali però non ci spenderei certo il doppio o le cifre che chiedono...
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  49. ...resto dubbioso sull'attribuzione di queste rarità...certo che se c'è chi le paga......
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  50. Complimenti, attendiamo la monetazione :) Vorrei solo aggiungere un breve episodio della carriera di Galba, che evidenzia una delle sue tante doti: la tenacia. Durante l’incursione Gallica di Caligola, Galba ottenne il comando delle quattro legioni dell’alto Reno in un modo a dir poco curioso. Getulico, il precedente comandante, fu fatto uccidere da Caligola con la falsa accusa di cospirazione e l’imperatore volle trovare un sostituto. Aveva ordinato una rivista militare a Lione, e al termine di essa, chiamati a rapporto gli ufficiali, li esortò a dare il massimo incremento agli esercizi fisici della truppa; e arpeggiando su uno dei suoi motivi prediletti: “il legionario sia duro come il ferro e tenace come il cuoio”, pronunciò una stravagante allocuzione per additare agli ufficiali il dovere di mantenersi costantemente allenati per dare il buon esempio ai gregari. E volle, lì per lì, sottoporre ad una prova le attitudini atletiche di tutti i gerarchi. Salì sul suo cocchio che era tirato da una pariglia e partì al trotto, seguito dagli ufficiali, pesantemente armati di tutto punto. Non mise mai i cavalli al passo, e pareva non dovesse fermarsi mai più. A poco a poco la frotta si assottigliava; molti caddero stremati, uno morì. Alla ventesima pietra miliare Caligola si fermò. Lo seguiva un solo uomo: il comandante delle falangi Galliche Servio Sulpicio Galba. Caligola gli disse: “Generale, preferisci al ritorno sedere accanto a me, o rientrare di corsa in caserma?” Galba trovò fiato sufficiente per rispondere che un soldato non ha preferenze: ubbidisce. Così Caligola lo lasciò tornare a piedi, ma l’indomani lo investì del comando delle legioni del Reno. Ciao, Exergus
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