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  1. francesco77

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/15/13 in tutte le aree

  1. Non mi pare che sia stato già segnalato.. C'è un mitico racconto di Paperino, scritto e disegnato dall' "uomo dei paperi" Carl Barks nel mese di novembre 1944. Il titolo originale è "Ten Cents' Worth of Trouble" in italiano è stato tradotto più liberamente in "Paperino numismatico". Veramente comico !! Si parla di una moneta da 10 centesimi del 1848, il cui valore dichiarato è di 500 $ (del 1944 !!). Vi posto la prima pagina
    5 punti
  2. Dopo tanto riflettere ho sostituito il mio 100 lire aratrice con questo...... Renato
    4 punti
  3. Bene, per me la discussione può dirsi conclusa. Non avevo bisogno di altro ;)
    3 punti
  4. Anche la zecca di Milano, al tempo di GIAN GALEAZZO MARIA SFORZA con la reggenza di BONA DI SAVOIA, (1476-1480), oltre ad aver raffigurato il primo ritratto femminile sulle monete dal tempo dell'impero romano, ha il simbolo della FENICE con la penna sul capo, uccello raffigurato sul rogo che rinasce dalle proprie ceneri. Certo la conservazione è MB ma .......sempre R3
    3 punti
  5. Salve a tutti Volevo segnalare la pubblicazione, oggi, on - line del Bollettino di NUmismatica - Collana MATERIALI n. 10, dedicato alla zecca di Milano. Il contributo è dedicato al prosieguo della catalogazione della collezione del Re Vittorio Emanuele III - in deposito presso il Medagliere del MUseo Nazionale Romano di Palazzo Massimo e prosegue la catalogazione delle monete della collezione del re per la zecca di Milano iniziata con il BdN - Materiali n. 7 . Il presente fascicolo con tiene le monete del seguente periodo: La zecca di MiLano Da Ludovico II a Berengario II e Adalberto (855-961) mentre il fascicolo precedente era dedicato alla monetazione di Carlo Magno fino a Lotario I (773-855) Anche per questo fascicolo, come per il precedente, la classificazione è stata curata da Luca Gianazza, cui facciamo i complimenti per questa nuova fatica, con il supporto scientifico del prof. Andrea Saccocci. Le fotografie, in alta definizione sono state realizzate dal Poligrafico dello Stato. Il progetto della classificazione delle monete della zecca di MILANO, della collezione Reale, ricordiamo è frutto della collaborazione tra il Medagliere del MNR e la Società NUmismatica Italiana (SNI). Il progetto che è divenuto operativo meno di un anno fa ha già al suo attivo due fascicoli che hanno compreso finora la descrizione, illustrazione e classificazione di 280 monete di quella che è la piu' vasta collezione di monete di Milano al mondo, solo in parte finora conosciuta attraverso la pubblicazione del Corpus (CNI) che questo progetto si prefigge di revisionare e integrare con le monete finora non pubblicate. E' prevista la pubblicazione di altri fascicoli che tratteranno, in modo sequenziale le altre serie di questa zecca presenti nella collezione Reale, rendendo fruibile progressivamente un materiale documentario di straordianria importanza per lo studio della zecca di Milano, finora conosciuto solo in parte. Un sentito ringraziamento alla Direzione del Medagliere, alla SNI e a tutti i collaboratori, in particolare all'autore Luca Gianazza , per aver permesso la realizzazione di questo nuovo fascicolo. Si auspica che questi fascicoli, un domani , siano disponibili anche a stampa in modo da poter costituire una serie che progressivamente possa affiancarsi alla poderosa opera del Corpus. Il bollettino è scaricabile dal Portale NUmismatico dello Stato al seguente URL : http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/pdf/BdNonline_Materiali_10_2013.pdf
    2 punti
  6. 5 cent Olanda 2001 con tagliata una piccola fettina
    2 punti
  7. Eccola! L'avevo salvata: purtroppo non l'avevo comprata :( Anche questa è di Costanzo II, però è parzialmente visibile l'esergo: PLG?
    2 punti
  8. Buonasera ....un'altro soldino ....1.3g...con data :pleasantry:.....fascinante n'est-il pas .? come dice dabbene..!
    2 punti
  9. IMP C POSTVMVS PF AVG RDC MONETA AVG F Moneta standing left scales and cornucopiae RIC V-II Cologne 315; Sear5 10962 C A A me sembra buona la percentuale d'argento degli Antoniniani di quel periodo per Postumo è di circa il 15 %. Da cui la porosità della moneta.
    2 punti
  10. ______________________ CRONACA DI UNA IDENTIFICAZIONE Una moneta abbastanza vecchiotta e malconcia...... penso: "sarà del '700/ '800" Con questi caratteri restringo il campo e comincio a sfogliare il catalogo 1701-1800 India, successivamente il 1801-1900. ed a me sinceramente mi bruciano gli occhi ogni volta che debbo cercare qualcosa in India o Cina sul krause!! :blink: Naturalmente approdo anche nel catalogo 1901-present sezione India, niente.... quindi, in base ai caratteri guardiamo pure il Nepal e.... post-novecento.... così giovane e così malandata?? ....Mha! :angry: Grazie ai caratteri riportati sul World Coins, tanta pazienza e la lente d'ingrandimento, individuo dove si trova la data: Anche internet viene in aiuto con qualche tabella: Individuo i 4 caratteri che formano la data - sono segnati in rosso [ ] 1985 - troppo giovane... :o viene in aiuto nuovamente il World Coins, la data nepalese è preceduta da VS (era Vikram Samvat) Anche se il 1928 è menzionato sul Krause, utilizzo comunque una tabella funzionale trovata nel web : 1928.... certo che mi potevo risparmiare la ricerca nei 2 volumi 1701-1800 e 1801-1900, ma le fattezze di conio e l'usura mi hanno veramente fatto pensare ad una moneta di un paio di secoli... che ne dite? Il World Coins le considera di "grezza coniazione", ma l'ho saputo solo dopo la ricerca e la lettura della breve descrizione. Finalmente so su per giù di cosa si tratta, ma la mia moneta è piuttosto malandata... cerco quindi nel web la stessa in condizioni migliori per identificare dove si trova il valore, anche il peso che riporta il catalogo aiuta per determinare il valore, ma a volte non è presente per i metalli poveri, men che meno il diametro, in questo caso il peso c'è ma l'oscillazione è notevole: da 11 a 18 grammi. Un simbolo ed il valore (in lettere e non in numeri) si trova dentro al cerchio al centro della moneta. Esattamente la scritta indica CINQUE PAISA - (sul krause è presente la traduzione inglese/nepalese per i diversi valori in lettere che esprimono questi caratteri) la mia ha poco rilievo e quindi la stessa moneta in ottime condizioni presente nel web mi aiuta a capire meglio. _________________________________________________ Ma come faremmo se non ci fosse il wordl coins?? :mega_shok: KM 690.2 Nepal 5 Paisa VS 1985 (1928) - rame ps. al centro della moneta sono riprodotti molto stilizzati 2 pugnali tipici nepalesi che si incrociano.
    2 punti
  11. Continuerei con il portavoce del messaggio simbolista, LA FENICE. Zecca di Mirandola. Alessandro II Pico della Mirandola duca di Mirandola e del Sacro Romano Impero (1637-1691) . Ducatone. AR 31,30 g. – ø 45,9 mm. ä ALEX ä PICVS ä DVX ä MIRA ä II ä Busto corazzato e con mantello cadente sul tronco a destra; sullo spallaccio, testa leonina. Rv. ä REDIVIVVS ä PROSILI ä T IDEM ä La Fenice, ad ali spiegate, sorge dalle fiamme e guarda verso il sole che la illumina dall’alto. Asse a 90°. CNI 26. Bellesia pag. 301, 7/B. MIR 590. Ravegnani M 2 (R/4). Davenport 4020 Alessandro II succede nel 1637 per via illegittima al nonno Alessandro I, sotto la reggenza della madre Maria Cybo, e resta sul trono per oltre 53 anni. Nel 1641 ottiene dall’imperatore Ferdinando III la conferma delle investiture e nel 1669 prende parte, in qualità di Maestro di Campo delle armate pontificie, alla sfortunata guerra di Candia. Il suo lungo regno fu caratterizzato da leggi moderne, da importanti costruzioni che abbellirono Mirandola e da uno spirito particolarmente aperto nei confronti delle arti, che culminò nell’ apertura della galleria d’arte e della famosa biblioteca. Questo meraviglioso ducatone raffigura al rovescio la Fenice, l’uccello che visse per 500 anni per essere poi bruciato dal sole e riemergere redivivo dalle proprie ceneri. L’ immagine incarna l’idea d’immortalità che Alessandro II aveva del casato dei Pico. Di questa bellissima e prestigiosa moneta, sicuramente una delle più belle monete del Seicento italiano, si conoscono pochissimi esemplari.
    2 punti
  12. Nei grandi nominali d'argento dell'età moderna, questo è uno di quelle che richiama l'attenzione, l'iconografia particolare, innovativa, moneta che ci permette di pensare a lunghi viaggi, moneta sicuramente per ogni collezionista. Moneta che viene coniata dalla zecca di Firenze per Livorno dal 1656 da Ferdinando II dè Medici e che poi continuerà a essere prodotta in modo copioso con Cosimo III dè Medici. Vediamo, se riusciamo, come abbiamo fatto con " altre grandi monete " della nostra penisola a parlarne e magari a vederne qualcuna, l'intento è ovviamente sempre divulgativo. Moneta che si accredita bene nei mercati, in particolare del Levante, che ottiene col tempo fortuna a differenza dell'ongaro, moneta d'oro, anch'essa per il Levante, ma che sconta la diffidenza dei mercati. La moneta ha una iconografia altamente simbolica, c'è l'immagine rassicurante al diritto del Granduca Ferdinando II, al rovescio l'esaltazione della città di Livorno per la quale la moneta era stata concepita. E si sceglie allora l'immagine del porto, che era stato tra l'altro appena ampliato, per raffigurare e rappresentare la città, i suoi floridi commerci che poi da lì partivano. Ma per sottolineare meglio il tutto, sempre al rovescio in leggenda viene messo il motto " ET PATET ET FAVET ", che l'Orsini ritiene si debba intendere come riferito al Fanale " mostrandosi favorisce " e come guida ai naviganti, sia al Porto considerato come " fa di se bella mostra e favorisce " i commerci ed è sicurezza per le navi stesse. Oggi verrebbe definita spendida raffigurazione promozionale, operazione di immagine e marketing, in effetti funzionò ai tempi più o meno così, si erano solo anticipati i tempi. Soffermiamoci per il momento sulla sola monetazione di Ferdinando II, abbiamo monete che riportano in ordine queste date, 1656, 1659, 1666, 1669. Il Pucci la definisce con queste caratteristiche : Valore = L. 6 Peso = gr. 27, 164 Diametro = mm. 43 Per Ferdinando II il Di Giulio menziona due tipologie principali una la 104, col ritratto giovanile di Ferdinando II e testa grande per l'anno 1656, una seconda la 106, per gli anni 1659, 1666, 1669, con un ritratto più anziano e testa piccola. Entriamo più in dettaglio....
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  13. Ragazzi questo l'ho pagato davvero un botto... ma guardate voi stessi e giudicate... (ripeto anche giudizi negativi)... questa la trovo una delle più belle monete della mia modesta collezione... che in parte non mi fa pensare al botto che ho dovuto scucire per strapparla da una asta davvero prestigiosa... Non vi tedio ancora e vi mostro la moneta... grazieeeee e intervenite numerosi
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  14. confermo: Antonio Panciera II° CNI VI 1; Bernardi 67; Biaggi 191. . http://www.deamoneta.com/auctions/view/22/3608 http://cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=99173
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  15. @@AlxR...non ho capito bene cosa ti serve, ma se è per stare in guardia dai falsi qui c'è una discussione che può interessarti. http://www.lamoneta.it/topic/66797-i-falsi-nella-monetazione-napoletana-e-siciliana/page-38
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  16. Nessuna novità ! E' sempre stato così! Io a suo tempo entrai nelle liste numismatiche semplicemente facendo un acquisto, ( anticipai del denaro) e parlo di molti anni fa quando le liste erano "presumibilmente" chiuse. Rinnovamento....Nuovi e buoni propositi....Ventata di aria fresca... E' un po come fanno i nostri governanti, a parole sono imbattibili, peccato poi però che i fatti li smentiscano sempre. oo) ;) Ci sono abbonati che alla semplice richiesta di una seconda moneta commemorativa se la sono vista assegnare senza alcun problema, ed invece abbonati che non hanno neanche ricevuto il modulo per poterla acquistare......... E poi qualcuno mi spieghi perchè devo acquistare per quattro anni dei Francobolli, "dei quali non me ne frega niente" per poter avere la possibilità di acquistare monete. Monaco fece qualcosa di simile qualche anno fa,(mi sembra nel 2009) ricordo che chi voleva acquistare la divisionale a 50 euro, ( ma forse anche di più, vado a memoria perchè io non andai a Monaco e neanche l'acquistai in seguito) doveva per forza acquistare un lotto di francobolli per un importo non inferiore agli ottanta euro. Ora da Monaco ci si può aspettatre di tutto, e lo sappiamo. ma alla fin fine il Vaticano segue le stesse orme. Questi sono i fatti! ..............................tutto il resto sono solo Parole............... P.s. Cambia l'orchestra....ma la musica è sempre la stessa
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  17. Salutoni cumpà ..?. anche questo ti po accompagnare per una bella notte ..... di veluto :pleasantry:
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  18. Utilizzo raccoglitori con custodie di una ditta olandese (forse ai piu poco nota) ma che trovo resistenti e ben fatti; all'interno inserisco 20 fogli per contenere monete (ogni foglio presenta 20 posti). In ogni posto inserisco le monete che chiudo in oblò pinzati. Se riesco, posto una foto
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  19. Interessante medaglia, caro amico. Come pure lo stemma, per la presenza delle staffe (non frequenti in araldica). Forse, però, il disegno moderno di cui sopra non è fedele al blasone quanto invece è questa versione in cromolitografia del 1901: (dalla baia)
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  20. Buonasera .....ecco l la piu apassionente delle monete .... :clapping:
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  21. È scritto o no da qualche parte che a Lanciano si battevano monete senza sigle? Non ha risposto a questa mia domanda..finché non mi fa vedere un documento che lo attesta a mio parere le sue sono solo ipotesi
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  22. Ipotizziamo per assurdo che le monete senza sigla non siano attribuibili ne a Napoli ne a l'Aquila..dove sta scritto PER CERTO che siano state coniate a Lanciano?
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  23. MUNTONI DOCET .... MUNTONI che fa rima con dollaroni !!!! cerca Muntoni ... il top per le pontifice !!!
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  24. Ciao :) credo che l attribuzione a lugdunum venga fatta sulla base del particolare simbolo con le stanghette parallele al posto della X. Sarebbe interessante capire se si possa trovare lo stesso simbolo anche in altre zecche: ma la presenza di poche monete con questo simbolo sul web rende difficile la ricerca.
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  25. è una moneta di Bonifacio http://www.lamoneta.it/topic/76450-bonifacio-per-il-piacere/page-14 Qui troverai una lunga... storia..
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  26. In attesa dei " Genovesi" ti do una mia identificazione. Petachina di Tommaso di Campofregoso sigla Martinus Maruffus http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV18/6 Ciao Corso.... buona domenica..
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  27. Cosa dico di questa "offerta"? Il solito sporco comportamento di quei mercanti del tempio di Gerusalemme dell'ufn
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  28. No, anche io, risulta non raggiungibile. Forse staranno facendo degli aggiornamenti o ci sarà qualche problema...aspettiamo. Intanto complimentissimi a Luca Gianazza per l'enorme lavoro svolto ed a tutti coloro che hanno reso possibile questa collaborazione. Il PDF è anche disponibile su Academia.edu, ciao Giò https://www.academia.edu/5383687/La_collezione_numismatica_di_Vittorio_Emanuele_III._La_zecca_di_Milano_-_da_Ludovico_II_a_Berengario_II_e_Adalberto_855-961_
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  29. Questo mezzo soldo è decisamente particolare, interessante, diciamo curioso....è intanto del 1777, tipo 44/B Crippa con le scritte a caratteri più piccoli, inizio col rovescio col classico MEZZO SOLDO 1777 . scritto su tre righe entro rami di lauro e di palma. Ma invece del solito diritto con lo scudo coronato e bipartito con l'aquila e biscia coronata mi ritrovo .....
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  30. Grazie a @@Giovanna e a @@pietromoney per i complimenti! Ho iniziato a collezionare se non erro esattamente un anno fa,era novembre-dicembre,come avevo accennato sono stato "contaggiato" dall'hobby di mio nonno,dopo aver ritrovato due quadretti di monete che mi aveva regalato almeno 10 anni prima (li aveva fatti anche agli altri miei cugini o comunque ai miei zii)...E ho anche iniziato la mia euro-collezione grazie a lui,prima non ci facevo caso più di tanto,magari conservavo alcune monete straniere sempre nel portafoglio,ma non le spendevo,da lì invece ho iniziato a metterle su album... @@Giovanna ,la fotocamera è una Kodak Easyshare M522 se non erro,neanche mia ma di mia sorella...Vedrò di fare più attenzione con le foto,domattina vorrei fare le foto per le monete di Canada,Croazia,Cuba,Cecoslovacchia e Danimarca,se riesco a farle...La sfocatura in alcune foto è data da me,non ero perfettamente fermo...Proverò quindi a ritagliarle,lasciando in evidenza soltanto le monete :) @@pietromoney ,8000 è un bel numero,anche io ho varietà di anni,zecche...qui sto soltanto pubblicando foto tipologiche,per codice krause insomma...se mi mettessi a fotografare anche tutti gli anni,uscirei pazzo :D
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  31. ...perchè ritenevo giusto che il venditore mettesse la sua firma su questo esemplare!
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  32. @@Naevius ce l'ho il libro in questione ! Molto carino ! Mi hai dato tanti consigli utili, penso che per prima cosa cercherò di dare una struttura al materiale che ho raccolto in maniera tale da avere qualcosa di tangibile da mostrare ad un ipotetico editore. @@Giovanna Sarebbe sicuramente un libro in b/n quindi dai costi contenuti. in questo periodo credo sia difficile trovare qualcuno disposto a sponsorizzare una buona causa, ma è una via anche questa. Ad ogni modo provo a lanciare il mio appello su fb ai miei amici colleghi, famacisti e nell'ambiente. Chissà che non ne nasca qualcosa. Male che vada rimane una raccolta divertente da far girare ad uso gratuito!! ;)
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  33. Sono stato, sono ad oggi e sarò sempre un fan del grande Barks, creatore di paperi e di avventurose storie indimenticabili! E non dimentichiamoci Don Rosa, suo degno erede! Non so cosa darei per un suo dipinto dei paperi, oggi quotato decine se non centinaia di migliaia di dollari! W zio Paperone!!
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  34. Penso che il compromesso trovato da Giovanna sia il più percorribile, associazione non formalizzata, niente cariche, niente spese, anzie se proprio bisogna spendere... appuntamento mensile presso una buona trattoria o ristorante che si presti alla bisogna, si mangia, si beve e dopo l'amaro si tiran fuori album e valigette e si passano un paio d'ore in compagnia finchè l'oste della malora non vi caccia via....
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  35. Ciao, sempre Austria, 20 Heller 1893, la moneta è in nickel non in argento. La conservazione è più bassa rispetto all'altra da 1 Heller, valore al massimo € 1,00. Ciao, Giò
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  36. Per ora no, come mai? :) se hai delle monete in rame rosso, per mantenerle, dovrai metterle in bustine di acetato
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  37. Passa... Aspetta altra moneta migliore
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  38. premesso che @@cembruno5500 ne sa molto piu di me... per quanto ne so, il floccato è abbastanza simile... il velluto è più "prestigioso" (quindi piu caro) e forma una patina diversa (peraltro ho visto che la patina cambia a seconda del colore del velluto).. io non ho ben capito a cosa si riferisce @@Simone90 con gli oblò autoadesivi... personalmente sceglierei il velluto per le monete in argento magari un po' più di valore, mentre per l' infinità di monete-monetine ecc. di valore scarso mi butterei sul floccato (non sono un amante dei raccoglitori -tranne che per rari casi- e comprare solo vassoi in velluto avrebbe costi per me non sostenibili)... userei capsule o bustine di acetato solo per le monete in rame (perchè a me il rame piace rosso) e in bronzo/alluminio (per evitare cancro).. per le antiche in argento sono ancora in dubbio se usare le capsule oppure no.. ci rifletterò su :)
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  39. Dalla foto, dalla patina il bronzo argentato pare plausibile. Invece - sempre dalla foto - la medaglia di Stack in catalogo sembra metallo bianco. Tuttavia sarebbe strano che una medaglia di questo modulo in argento o bronzo e con spessore assolutamente nella norma non avesse suono con una leggerissima percussione: se così è, si tratta di una mistura di metalli poveri argentata. La difficoltà per i medaglisti sta nel distinguere l'argento (soprattutto le coniazioni in argento opaco) dal bronzo argentato; per le misture l'assenza di suono è predittiva.
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  40. Povera Italia! A mio modesto giudizio i punzoni falsi NON dovrebbero MAI essere commercializzati, anche se questi non sono di fabbricazione molto recente. Non so però se esistono appigli legali. Al limite uno può anche costruire un punzone a imitazione di una moneta fuori corso, compresa una moneta antica, al solo scopo di "divertimento" e senza scopi fraudolenti, magari per semplici e innocue riproduzioni per uso degli orefici (per essere incastonate in collane, ecc.). Ci sono falsari, anche di buon livello, che non vendono mai le proprie "creazioni" direttamente ai collezionsti specciandole per autentiche. Quindi loro si limitano a fare appunto le "riproduzioni" e ci pensano altri intermediari a collocarle in giro.... Al limite se pizzicato con punzoni simili, l'autore, se ancora vivo, potrà sempre dire che è solo un semplice artista e si divertiva a creare semplici riproduzioni.... Forse servirebbe una legislazione più severa e chiara e semplicemente, per le riproduzioni a scopo artistico e per orefici, serve una specifica autorizzazione. Per il resto NULLA deve essere permesso e l'autore del punzone SEMPRE perseguito proprio per l'assenza di autorizzazione. Basta la volontà politica e si potrebbe cercare di stroncare a monte un meccanismo molto perverso, specialmente per la falsificazione delle monete antiche e medievali. Questo naturalmente anche con una appropriata legislazione a livello anche almeno europeo.
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  41. Una grande conquista per me :D Taglio: 1€ Nazione: Olanda Anno: 2005 Tiratura: 200.000 Condizione: SPL Città: Milano
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  42. Spero vi sia utile. Dov'era la zecca di Napoli? Buona lettura a tutti.
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  43. Nel 1886 la zecca di Carson City NON ha coniato dollari...serve altro? :rolleyes: petronius oo) P.S.: spero tu non lo abbia comprato o, nel caso, lo abbia pagato mooolto poco.
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  44. Gettone per il PASSAGGIO DEL PONTE DE FERRO - 3 centesimi
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  45. Che dire....complimenti per l' acquisto! Per mettere questa in collezione occorre ( a parte un bel pò di soldini)...una certa "incoscienza" numismatica :blum: nel senso buono del termine! A me ancora manca dal momento che finora, è stato piu' forte di me, preferirgli altri pezzi da inserire in collezione!
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  46. La moneta è buona, ma francamente con qualche decina di euro in più potresti portarti a casa un esemplare di ben altra conservazione, magari anche già periziato da un perito numismatico Nip.. e ricorda che la qualità nel tempo paga sempre!
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  47. Il compilatore del già menzionato catalogo De Wit (12.3.2007) ci ricorda che per le serie vandale municipali battute in nord-africa esistono due classi (pag. 40): a) Carthago standing b) soldier standing Ambedue le classi evidenziano nominali di 42,21 e 12 nummi , cui si dovrebbero aggungere (secondo il catalogatore) anche il multiplo da 83 e il sottomultiplo da 4 nummi che corrispondono a 1/3, 1/6, 1/12, 1/24 ed 1/72 di 250 nummi ovvero mezza siliqua. Quello che a me non torna , tra le tante cose, ad esempio è che il municipal coingae - Carthago standing del peeos di 5.950 gr. (lotto 94 de Wit) con un valroe facciale espresso di : N(sovrapposto) XII nummi (e mi domando ancora un avolta come deve interpretarsi quella N con trattino) , equivale in peso ad un XXI nummi della serie civica con "soldier standing" e cavallo al rovescio che pesa 5.776gr. (lotto 95). Per complicarci ulteriromente le cose al lotto 96 troviamo un nummo in pratica identico al precedente (ambedue sono classificati dal MEC al n. 45 e dal MIB al 23 - secondo il catalogatore) ma con il peso di 7.075gr.! Ora ammetto che quelli della KUenker non siano particolarmente svegli , ma qui è lo stesso de Wit che aveva, se non ricordo male, operato le classificazioni. Questo solo per mostrare il grado di confusione che regna per queste emissioni. Se poi esaminiamo le cosiddette silique troviamo il nostro bel "N" soprassegnato in compagnia di : DN e XXV peso 0.455 (lotto 84 - Guntamondo) DN con una strana L coricata sotto (lotto 88- Trasamondo) peso 0.800 N IIII bronzetto per Ilderico (gia illustrato sopra da Acraf) per Ilderico. La "L" coricata che appare in diversi nummi argentei è a mio avviso spiegata da un nummo eneo della serie municipale con la protome euina al rovescio e il soldato stante al diritto. Esso starebbe per 50: XL(coricata) II = 42 della stessa serie abbiamo poi i sottomultipli XXI e XII con pesi (coerenti) decrescenti (si veda LUliiri-Urban - ultima tavola - non sono numerate - nn. 397-399 Quindi Il "D" a fianco della "N" e sotto entrambe la "L" coricata che risocntriamo sui nominali argentei di maggior peso devono corrispondere ad un'unità piena . Osservo che il trattino viene posto sopra la D e la N insieme (e non solo sopra la N) . quasi a dargli un suffisso di valore (che ancora non abbiamo interpretato). In Lulliri tav . 14 (se ho contato bene perche le tavole purtroppo, ripeto, non sono numerate) ai nn. 170-172 sono raffigurati tre bronzi serie municipale Carthago standing con i seguenti numerali , di pesi coerenti decrescenti: N(sovrapposta da trattino) XLII, NXXI, NXII quindi la N deve per forza esprimere un numerale e i multipli che noi interpretiamo come 42, 21, 12 debbono probabilmente esprimere in relatà altri numeri Infine anche se non di tipo necessariamente diretto, né forse cronologicamente limitrofa ma credo vi debbe per forza essere un arelazione tra i bronzi flavi graffiti con i multipli XLII, XXI, XII e i nominali vandali testé trattati. Come si esplichi tale relazione resta per ora un mistero (tra la'ltro in Lulliri pare di vedere dei numerali XIII graffiti sui bronzi flavi che detsterebbero un problema in piu'). Come si è detto giustamente sopra una trattazione separata e piu' analitica delle monete "graffite" sarebbe certamente molto utile anche se poi le conclusioni potrebbero non collimare con l'inquadramento seguito dalla dottrina sinora. Scusate se vi ho confuso ancora di piu' le idee, almeno le mie sino piu' confuse di prima :whome:
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  48. È arrivata oggi la moneta presa da Negrini: un mezzo filippo dell'emissione 1676; come ben si evince i difetti non mancano, ma la qualità generale e soprattutto del ritratto non è da tutti i giorni... (per intenderci questo era nella coll. Huntington: http://www.sixbid.com/browse.html?auction=533&category=11914&lot=548565)
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  49. Sul Pucci troviamo le tirature di questa moneta per anno, credo sia importante riportarle, perché possono darci utili indicazioni : 1656 - 1.512 1659 - 20.625 1664 - 4.865 1665 - 33.563 1667 - 14.162 1668 - 10.125 1669 - 33.125 1670 - 6.875 con Cosimo III vedremo che i numeri saranno ben diversi, la moneta si accrediterà sempre più. Moneta che a seconda degli anni per Ferdinando II, viene considerata da R2 a R4 e che possiamo catalogare così : D/ FERDINANDVS . II . MAG . DVX . ETRVRIAE V . , testa coronata ( corona dentata ) e con lunga capigliatura, sotto nel giro l'anno R/ ET PATET ET FAVET , veduta del Porto di Livorno Argento, peso da 26, 85 a 27, 20 gr., diametro 41/42 mm. Ci sono in questa moneta piccole variazioni nella testa del Granduca, nella veduta del porto, anche nelle leggende, ma la moneta rimane sostanzialmente quella, con Cosimo III ovviamente cambierà l'immagine del Granduca, continua con le immagini.....
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