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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/05/13 in tutte le aree
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Ricordiamo a tutti gli utenti che: 1) In Italia, ai sensi della normativa vigente, è vietata ai privati la ricerca di cose di interesse archeologico, incluse le monete antiche, con qualunque mezzo incluso il metal detector, in qualunque luogo indipendentemente dal fatto che si tratti di zona archeologica. 2) Qualunque ritrovamento fortuito di cose di interesse archeologico deve essere segnalato entro 24 ore alle autorità competenti (Carabinieri, Soprintendenza per i Beni Culturali, Comuni ecc.) 3) Ad eccezione di quanto specificato al punto 1) sopra, l'uso del metal detector è totalmente legittimo, purchè si abbia il consenso del proprietario del fondo dove si effettua la ricerca e con l'esclusione di casi particolari quali ad esempio, ovviamente, le zone archeologiche. il MD non è vietato in Italia ed è quindi di libera vendita, ma il suo impiego in zone archeologiche o per la ricerca mirata, anche in zone non archeologiche, di monete in particolare e di materiale archeologico in generale, è severamente vietato dalla legge. La ricerca in terreni di proprietà privata (non ricadenti in zone archeologiche) è ammessa previa autorizzazione del proprietario del fondo. La ricerca lungo i litorali e le spiagge, da alcuni anni molto in voga a quanto pare, viene svolta senza particolari permessi (sarebbe comunque consigliata la richiesta alla competente Capitaneria di Portodell'autorizzazione alla ricerca, indicando gli ambiti geografici della ricerca). Cosa accade se, fortuitamente, il MD porta alla luce una moneta che ha più 50 anni? La legge dice che deve essere data tempestivamente comunicazione all'Autorità, la quale dovrà valutare se il ritrovamento possa rivestire lo status di "bene culturale". Il ritrovamento potrà essere anche rimosso dalla sua sede di rinvenimento, se è necessario metterlo in sicurezza; altrimenti va lasciato dov'è. Se lo si rimuove, occorrerà annotarsi il punto, la profondità e tutto ciò che potrà essere utile a ricondurre al luogo di ritrovamento l'oggetto rinvenuto. La ricerca con il MD ha già ottenuto da alcuni enti territoriali una regolamentazione; si consiglia di informarsi presso le apposite sedi della vostra regione. Il nostro forum lamoneta è un forum di numismatica. Quando qualcuno di noi, attraverso un intervento, viola anche involontariamente la legge, non crea problemi solo a se stesso ma anche a chi ha la responsabilità del forum, cioè al suo (ai suoi) amministratore/ri. Accostare su questo forum il MD all'identificazione di monete, o arrivare magari anche a postare messaggi nei quali si dichiara esplicitamente di aver ritrovato una moneta sottoterra grazie al MD, costituisce un potenziale serio pregiudizio non solo per chi posta questi messaggi ma anche per chi ha la responsabilità del forum. Invitiamo pertanto tutti gli utenti ad uno scrupoloso rispetto di tale normativa. Alla luce di quanto detto si ricorda a tutta l'utenza che è possibile (e doveroso) segnalare alla moderazione i messaggi e le discussioni che contravvengono alla disciplina legale vigente ed al nostro regolamento, tramite l'utilizzo dell'apposito strumento, il pulsante "SEGNALA", presente in basso a sinistra per ogni messaggio. L'uso della segnalazione da parte vostra permette una superiore efficacia della moderazione delle discussioni non consone. Grazie per la collaborazione.4 punti
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Pubblicazione on line in www.lamoneta.it Differenze di conio nella medaglia della “lavanda” del 1849 - A. III Di Francesco Di Rauso Giorni fà, osservando alcune medaglie borbonico-papali, mi sono reso conto di trovarmi di fronte a due diversi conii. Reperire sul mercato medaglie napoletane dell'800 non è cosa semplice, trovare poi due diversi conii della stessa tipologia è impresa ancor più ardua dato il ristretto numero di esemplari coniati. Lo scopo principale di questa breve pubblicazione on line è quello di segnalare a tutti i gentili lettori che seguono le mie ricerche che spesso, anche nella medaglistica napoletana, si possono fare scoperte che danno inizio a piacevoli dibattiti di carattere scientifico. Si è sempre saputo dell'esistenza di medaglie con diversi spessori e massa, spesso tali differenze sono state classificate erroneamente come varianti, ogni collezionista in genere imposta la propria raccolta secondo le proprie disponibilità o gusti, il sottoscritto ad esempio, non è contrario ad inserire nella propria alcuni esemplari con lievi differenze a titolo di ricerca. Spesso sono stato simpaticamente accusato da amici ed ex-amici di essere un perditempo quando per mezzo di ingrandimenti e confronti fotografici illustro e commento le varie differenze tra le medaglie autentiche e i falsi, riconii e quant'altro. Reputo fondamentale e scientificamente valido il sistema di confronto dei particolari adottato nella discussione sui falsi. I giovani collezionisti e tutti coloro che intendono incamminarsi nel difficile mondo della numismatica dovrebbero, prima di iniziare a collezionare, saper individuare e ben inquadrare una medaglia o moneta per ciò che è stata concepita. Ci sono differenze sostanziali tra le varie definizioni di carattere numismatico come ad esempio: “autentico”, “riconio”, “variante”, “riproduzione”, “falso”, “imitazione”, eccetera. In questi anni trascorsi nel forum Lamoneta ho avuto occasione di approfondire ed arricchire il mio personale bagaglio culturale grazie al contatto avuto con chi la pensa diversamente da me. Mai dare per scontato di saper già tutto, soprattutto quando si pensa di aver “chiuso il cerchio” intorno ad alcuni discorsi riguardanti le classificazioni e le varie scoperte in campo numismatico, il consiglio che posso dare a tutti, e che rivolgo anche a me stesso, è quello di considerare certi traguardi non come punti di arrivo ma di partenza. Ritornando al discorso sui confronti fotografici dei particolari di alcune monete e medaglie posso soltanto suggerire con la massima serenità di osservare e comprendere le motivazioni che spesso mi spingono a tediarvi con simili ingrandimenti, con questo metodo si vuole in un certo senso trasmettere al gentile lettore che mediante la nitidezza dell'angolazione dei caratteri delle leggende e dei rilievi in particolare è possibile comprendere il metodo di incisione di un conio e della relativa validità della mano dell'incisore, ciò al fine di giudicare se di pregio o meno, e come ben sappiamo, una bella medaglia ha anche una quotazione commerciale superiore ad una dai rilievi bassi e con poca plasticità, nella medaglia borbonica molti degli incisori furono anche incisori di pietre dure di fama internazionale, far rendere conto agli appassionati del settore della plasticità e dell'eleganza dei rilievi è una cosa fondamentale, se a nostra disposizione abbiamo un sistema per osservare i dettagli non vedo perchè non dobbiamo utilizzarlo. Le medaglie del Giovedì Santo, dette della “lavanda”, vennero coniate annualmente fino al 1870 e distribuite il Giovedì Santo in occasione della lavanda dei piedi fatta dal papa a dodici poveri partecipanti all'evento, esse rientrano oggi a pieno titolo negli interessi della quasi totalità di collezionisti e cultori di medaglistica papale, alcune di queste emissioni ottocentesche riguardano inevitabilmente il Regno delle Due Sicilie per il legame che vi fu in particolare tra Pio IX e Ferdinando II di Borbone, un sodalizio sotto gli occhi di tutti nel momento in cui osserviamo le medaglie raffiguranti busti e stemmi affiancati di questi ultimi. In altre sedi ci siamo occupati del periodo storico inerente all'esilio del pontefice Pio IX tra Gaeta, Napoli e Portici. Non intendo ripetervi quanto citato in altre ricerche dai miei illustri predecessori per non annoiare chi gentilmente mi legge, preferirei andare al sodo ed illustrarvi alcune particolarità riscontrate nella medaglia della “lavanda”del 1849 per la celebrazione della santa Pasqua a Gaeta (a.III). Per ulteriori approfondimenti su questo tipo di medaglie vi consiglio la lettura dello splendido articolo a firma Giancarlo Alteri pubblicato in CN 213 del dicembre 2008. http://www.ilportaledelsud.org/lavanda.htm Partiamo innanzitutto descrivendo correttamente il dritto e i dettagli dell'abito pontificale, i pubblicisti di numismatica papale adottano a parer mio un valido criterio nel descrivere l'effigie dei pontefici su monete e medaglie. Nei secoli i papi venivano raffigurati con diverse tipologie di copricapo o di abiti ed accessori vari. Nel nostro caso il santo padre Pio IX è raffigurato dall'incisore napoletano Luigi Arnaud con berrettino, mozzetta e stola, reputo fondamentale specificare per i pontefici simili dettagli in quanto in altre occasioni lo stesso pontefice è raffigurato con il triregno (o tiara http://it.wikipedia.org/wiki/Tiara ). Sulla stola è riportato lo stemma nobiliare della famiglia d'origine del papa http://it.wikipedia.org/wiki/Stola_(liturgia) , in questo caso troviamo quello dei Mastai Ferretti illuminato dalla colomba dello Spirito Santo tra i vari racemi decorativi. Anche per quest'ultima è fondamentale descrivere i dettagli, infatti in altre medaglie di Pio IX troviamo raffigurate sulle stole diverse iconografie. E poi abbiamo la mozzetta http://it.wikipedia.org/wiki/Mozzetta Come testo di riferimento per le medaglie di Pio IX come non citare la monumentale opera del Bartolotti? Quest'ultima, sebbene presenti alcune imprecisioni date più che altro dalla oramai rispettabile età di circa venticinque anni, è da considerarsi la più completa. Molte le notizie di archivio riportate in essa riguardanti le tirature e le varie annotazioni. Anche per la medaglia in questione non mancano ad esempio note che narrano di esemplari di diverso spessore, con questo non voglio certo affermare che le differenze di peso sono fondamentali, infatti sappiamo che le medaglie borboniche e napoletane in genere, non essendo soggette a decreti di emissione che stabilivano le quantità di metallo per ogni tondello, potevano avere masse diverse, talvolta anche con differenze notevoli. La cosa interessante scoperta per caso è che proprio questi due diversi tondelli vennero coniati con l'utilizzo di due conii differenti. Da cosa è data tale differenza, dalla rottura o usura del primo conio? Quale venne coniata per prima? A queste due domande non è possibile dar risposte precise ma certamente spero di farvi cosa gradita riportando di seguito le immagini. I due tondelli hanno uno spessore alquanto diverso, il primo misura ben 4 mm, l'altro 2,5, sostanzialmente i due esemplari si presentano con la firma dell'incisore al dritto di diversa lunghezza, al rovescio idem, le firme del modellatore Tommaso Arnaud e dell'incisore suo nipote Luigi hanno diverse lunghezze. Altro particolare che si riscontra dagli ingrandimenti è la differenza di stile di alcuni caratteri utilizzati per tali firme, in particolare la A e la R. Altra cosa molto importante ai fini della tecnica di coniazione è l'incanalatura adiacente il bordo, nell'esemplare di maggior spessore abbiamo un bordo più basso, per l'esemplare dal tondello più sottile ci ritroviamo invece un bordo più alto. Fattori principali che determinano l'indiscutibile attribuzione di entrambe a Luigi Arnaud sono: l'utilizzo degli stessi punzoni delle figure e stesso identico e preciso diametro, segno quest'ultimo che per entrambe, l'Arnaud utilizzò la stessa ghiera.3 punti
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320433846163 Numero oggetto da farsi grandi risate, giocatevi questi numeri, vincerete sicuramente, ecco il link. NO COMMENT!!!!!!!!!! http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=320433846163&ru=http%3A%2F%2Fshop.ebay.it%3A80%2F%3F_from%3DR40%26_trksid%3Dp3907.m38.l1313%26_nkw%3D320433846163%2B%26_nd1%3DSee-All-Categories%26_fvi%3D1&_rdc=11 punto
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http://www.lidl-volantino.it/ Pagina 31 Valigetta porta monete per 205 monete. Magari a qualcuno interessa! :)1 punto
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Complimenti sinceri a Francesco per le sue ricerche appassionate delle varianti di conio. La variante per la lavanda di Pio IX a Gaeta - anno III - è, per quanto mi consta, una novità assoluta. Le varianti di conio sono importantissime per i medaglisti, perchè di norma scandiscono la successione dei coni e quindi, per medaglie che sono state nel tempo riconiate, servono a distinguere medaglie originali o di epoca da quelle successive (ho scritto "di norma" perchè in antico si preparava talvolta il doppio conio per il rischio di rottura e quindi abbiamo varianti originali). Questa ricerca sulla successione dei coni , per le medaglie papali, si ritiene conclusa con Pio VII: è noto che anche per i pontificati successivi il Mazio riconiava a richiesta e vendeva tutto il possibile; ma per quanto si sa (o si sapeva) non vi furono coni rifatti e in vero per la medaglistica ottocentesca le prime emissioni e quelle di poco successive non sono distinguibili nè per tipo di metallo, nè per patina..... Su questa scoperta di Francesco occorrerebbe una riflessione attenta prma di scrivere ; ma il vecchio collezionista - legato ai tempi della tradizione orale e poco capace nella tecnologia - viene meno ai suoi principi di rigore e con immediatezza riferisce quanto a sua conoscenza. E' sempre stato noto che questa medaglia è stata emessa in grosso spessore (si dice per le prime consegne in occasione della cerimonia) e nello spessore più sottile e più tradizionale per le medaglie di epoca di quel modulo. Il recente listino di Barbero presenta le due tipologie (lotti 570 e 571). Ambedue provengono dagli stessi coni (quello noti, e che appaiono nella nota di Francesco nella medaglia in maggiore spessore con patina cuoio: e non rileva - per quanto ci interessa in questa discussione - che Barbero ritenga più importante la medaglia sottile, mentre sempre si è pensato il contrario tra i collezionisti, perchè si ritiene che il dono ufficiale del Pontefice consistesse nella medaglia di maggiore spessore). Dagli stessi coni derivano i due esemplari che ho in collezione e, se non erro, anche tutti quelli fotografati nel catalogo del forum per le medaglie papali. Questo è il risultato di una ricerca molto sommaria, ma indicativa. Pertanto non vi sarebbe stato, se ho guardato bene, un conio per le medaglie di spessore e un secondo per le medaglie più sottili. A questo punto dobbiamo fare ipotesi per il nuovo conio individuato da Francesco (medaglia sottile con patina più scura). Ho tentato di esaminare il catalogo del Mazio (Pictorial catalogue of papal medals 1417-1492); le foto sono poco decifrabili ad occhio nudo e ci vuole la vostra capacità di sviluppo per un controllo. Se il catalogo Mazio corrispondesse al nuovo conio, avremmo la prova che per qualche ragione vi fu un intervento sui coni originari. Una delle mie medaglie ha una piccola sbavatura sul bordo, che potrebbe essere un indice...... Ma è una ipotesi azzardata; a questo punto mi sono quasi pentito di questo intervento poco meditato e troppo approssimativo e sono preso dalla tentazione di cassarlo. Ma, siamo tra amici e forse serve ad avviare un approfondimento......1 punto
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Molto carina, ma dire qSPL secondo me è un pò troppo.. io direi più BB+ per colpa della macchia al retro..mio parere, sempre.. :)1 punto
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CONSORZIO ESERCENTI LATTERIE DI MONZA E LISSONE DECENNALE DI FONDAZIONE .1954-1964. Bronzo Diametro 29 mm peso 11,9 g Ciao M.1 punto
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così sta scritto... io l' ho messo tra virgolette, perchè (a quel prezzo) ci credo poco1 punto
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Il volto di Elisabetta II mi ricorda quello di Ernst Knam, il re del cioccolato che partecipa come giudice al nuovo programma di cucina Bake Off Italia.1 punto
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Comunque il tetradracma non lo hanno ancora recuperato... Si spera nel sostituto procuratore Rio...1 punto
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Grazie Gaetano. Molte volte credo che ci dimentichiamo delle prime monete possedute e che, come hai giustamente ricordato, ci hanno spinto verso una passione profonda. Ridiamo a loro il giusto merito. :good:1 punto
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Non è affatto comune come millesimo, trovarla eccezionale poi ...... Ad ogni modo hai fatto bene a prenderla, ha solo un paio di segnetti al bordo e un po' di usura sulle guance (la parte più altorilevante) per il resto è ottima, ha anche buona parte dell capigliatura nitida. Direi un BB/SPL. :hi:1 punto
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Che belli che sono questi moduli in rame...a me fan letteralmente uscire di testa :) Questa ha un po di usura da circolazione visibile sui rilievi maggiori ma sembra esser priva di difetti tipologici;ad esempio è ben centrata,senza mancanze e con un ottimo bordo.Il ritratto è ancora decisamente godibile. Per me siam sul bb/spl complessivamente, complimenti marco1 punto
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bah, sul fatto che non sia d'argento mi trovo relativamente d'accordo. dall'aspetto e dalla foto quello che si percepisce è una moneta a bassissimo contenuto d'argento, ma questo mi sembra possa essere in qualche misura coerente con la monetazione dell'imperatore in questione. In fin dei conti Illyricum ne ha pescata una di suberata, quindi non vedo il problema. Non ho idea tipologicamente di quante siano le monete di questo periodo il cui rovescio presenti quella legenda, ma direi che ci sta e le lettere sono assolutamente coerenti e il finale O REIP è perfettamente leggibile. Del dritto decifro solo il PF AVG finale, il resto davvero fatico a leggerlo, vuoi per le lettere quasi completamente fuori tondello, vuoi per l'usura e vuoi per la forma stessa delle lettere usata nel V secolo che differisce di molto da quella a me più familiare del III. Di certo liquidarla così mi sembra un po' avventato, ma può darsi benissimo che il perito in questione non sia un conoscitore del periodo in oggetto... a ogni modo, piuttosto che finisca in un tombino... mi offro volontario per la sua custodia! :) PS sono contento che antvwala abbia iniziato a discutere nuovamente in questo forum. ahimé, propone monete che esulano dal mio campo prevalente d'interesse, ma è sempre un piacere leggere i suoi interventi e imparare qualcosa di nuovo!1 punto
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Infatti, caro Acraf: è per questo che parlare di attribuzioni di vittorie sarde a Ilderico basandole su "somiglianze stilistiche del busto" mi pare cosa priva di fodamento. Sarei persino incerto nell'individuare nelle vittorie sarde imitative (ma la stessa cosa vale per quelle di Sidi Aich, di Tipasa, di Bou Lilate, e di ogni altra zecca imitativa vandala) un riferimento preciso a un sovrano. Mi limiterei a dire che tali vittorie sono imitative di quelle di Trasamundo e che probabilmente iniziano a coniarsi durante questo regno, ma molto probabilmente quelle stesse vittorie continuarono ad essere coniate anche durante i regni successivi (Ilderico e Gelamir), senza che sia possibile riscontare differenze atte a datarle. Mancano i ripostigli datati con sicurezza. Come gruppo, avremo la possibilità di studiarne uno inedito e intatto in possesso di un collezionista francese (buona parte del data-base è già nelle nostre mani, insieme all'incarico a studiarlo, mentre i nummi sono e resteranno in Francia): credo che questo studio potrà dare alcune risposte utili in quanto si tratta di un ripostiglio trovato molto lontano dall'area prettamente vandala (nel Tibesti), ma è intatto, completo e chiaramente databile (520-525). Nel ripostiglio non ci sono nummi vandali imitativi, ma solo reali: o almeno è quanto ci sembra da una prima visione presa). Abbiamo anche provato a tracciare un quadro grafico dei busti preseti nelle vittorie vandale, ma il risultato è troppo ambiguo per poter anche solo ipotizzare una verosimiglianza tra busto inciso nel nummo e il sovrano vandalo: quindi abbiamo rinunciato a ricorrere allo stile del busto per identificare/datare le vittorie vandale.1 punto
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Sono di acciao placcato di rame, basta una piccola fessura nello strato esterno di rame per permettere all'ossigeno di penetrare all'interno. Si forma della ruggine, ed essendo questa porosa e quindi meno densa dell'acciaio, il centensimo praticamente "esplode". La tua anzi è ancora integra, ne ho vista una messa molto peggio.1 punto
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ma qualcuno mi può spiegare come ha fatto la patina scura a formarsi, su entrambe le facce, in un cerchio quasi perfetto, con una demarcazione così precisa con la patina verde da sembrare tracciata con un compasso? La patina diversa e regolare si spiega col fatto che, stando alla didascalia, si tratta di un medaglione bimetallico (precursore dell'Euro?). E’ stato coniato per celebrare il ‘Nuovo Anno’ della XVIII Tribunicia Potestas di Commodo nel 192 d. C. a quanto era in vendita? Il medaglione è stato battuto alla Triton XIII del gennaio 2010 a 20.100 $ (base 25.000 $). apollonia1 punto
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Grazie per i consigli, sempre benaccetti... Mi hai letto nel pensiero... il prossimo passo è attaccare un mezzotondo (di colore nero) sul bordo del cassetto con dei pomellini sempre in legno.... e quello successivo è sistemare due antine che andranno a chiudere "la scatola"...1 punto
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ma quali 400 euro per un '27 SPL!!! al giorno d'oggi lo compri con quasi la metà. con 400 ci compri un qfdc. marco1 punto
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R3. Della conservazione mi importa poco o nulla. La mia impostazione è storico-economica, ergo una moneta che ha svolto la sua funzione di pagamento, la preferisco... figurarsi se pure rara :)1 punto
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Anche io ho votato per la "Federal Reserve Note 1914". Con l'occasione volevo fare i complimenti per questa bella iniziativa.1 punto
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non solo, ritengo siano oggetti facilmente falsificabili... onestamente mi chiedo come si faccia a parlare CON CERTEZZA di aes rude senza poterli contestualizzare. presi singolarmente potrebbero essere qualsiasi cosa. magari qualche utente più esperto può dire la sua1 punto
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Anche per me non va oltre un BB al massimo BB+ ma in mano potrebbe risultare più bella o meno bella dipende se è un conio stanco (mancanza dei puntini sul padiglione e capigliatura). Questa è il tipo con l'apostrofo in D'Italia in giù ,l'altro tipo è con l'apostrofo in orizzontale e il punto e virgola nella data. In questa il punto invece che fra l'8 e lo 0 è appena sopra la M. E' il tipo elencato dal Gigante come 1° Tipo dal bordo sfuggente e contorno in rilievo ,il più comune da trovare mentre l'altro , il 2° tipo, è diventato molto più raro. A me piace più questo conio,proprio perche più "rozzo" . Sono monete sottovalutate in Italia mentre in Francia hanno un seguito maggiore,forse perchè in questo Paese la vera storia è spesso nascosta e manipolata. Almeno lo è stata da tante e tante persone perche ha fatto comodo far credere cio che volevano invece di raccontare la verità,come dovrebbe essere con la Storia. Collezionare Napoleone è affascinante ed anche soddisfacente,molto più facile che con monete di altri regnanti dove ci sono pezzi che solo pochi possono permettersi. Se fossi un insegnante di Numismatica Napoleone e le sue monete lo metterei come primo capitolo di studio. :hi:1 punto
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Patina bicolore su questo Extremely Rare Commodus “New Year” Medallion – TR P XVIII Commodus. AD 177-192. Bimetallic Medallion (63.85 g, 12h). Rome mint. Struck 10-31 December AD 192. L AELIVS • AVRELIVS • COMMODVS AVG PIVS FELIX, head of Commodus as Hercules left, wearing lion skin headdress tied at neck / HERCVLI ROMANO AVG P M TR P XVIII COS VII P P, Commodus as Hercules, nude, standing facing, head right, resting right hand on club set on ground, and left on left rear paw of corpse of Nemean Lion set on ground head first. Gnecchi 33/32 (obv./rev.); MIR 18, 1165-1/73; Banti 112/107 (obv./rev.); Grueber -; Froehner -; Tocci -; Dressel -; Toynbee, pp. 74-75. Good VF, untouched bi-colored patina with central section of black-green and outer ring of lighter green, minute traces of encrustation in some of the devices. An apparently unique die pairing in this extremely small issue, meant to celebrate the “New Year” of Commodus’s TR P XVIII. apollonia1 punto
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Al momento seguendo l'ordine dei post la lista è la seguente: Come detto in precedenza mi riservo la facoltà di distribuire un kit a testa in caso non riesca ad averne in numero suff (al momento dovrebbero bastarne circa 40 per accontentare tutti) Utente SK SERIETTE NOTE nerone69 2 BartoloM 1 alfgio 1 1 serie se disponibile invece del sk uzifox 2 aland 2 TychoBrahe 1 1 + dario77 1 andreagcs 1 sagida 1 + monete varie sfuse marco93 1 luca7 1 1 serie se disponibile invece del sk alexio1987 1 Napoli921 1 ciccio86 1 legioprimigenia 1 caramba76 1 1 + trane617 1 andrea7200it 1 favaldar 1 money_59 1 AndreaMCMLXXVIII 1 topgun2372 2 Fagios 1 lup086 1 USTER_RANGERS 1 eurocollezionista 1 Geor10 1 Giulix 1 CASSATA 8 money1991 1 Johnny99 1 alexio1987 1 Cercatore67 1 kingmasu 1 1 + L'ordine è il seguente e rimarrà tale fino all'8 dicembre dopo di che chi chiede modifiche verrà inserito in fondo e chi non è "eurofolle" verrà cancellato dalla lista. Al momento ci sono questi utenti che pur avendo i requisiti non hanno fatto richiesta al gruppo e rischiano il "taglio" come da regolamento: @@caramba76 @@favaldar @@Cercatore67 quindi sbrigatevi... basta fare richiesta agli amministratori :) mentre @@Fagios al momento rimane fuori (ma se leggi il regolamento su come diventare eurofolle basta poco per avere i requisiti e far richiesta) Ciao1 punto
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Tetradramma Price 3317 autentico KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (26mm, 17.09 g, 11h). Arados mint. Struck circa 324-320 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; S monogram in left field, AP monogram below throne. Price 3317; Duyrat group IV, series 4. Near EF. apollonia1 punto
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@@Monetaio se io fossi un collezionista alle prime armi 220 euro per quella moneta ce li avrei rischiati eccome...ma di cosa stiamo a ragionare!! segnetto non segnetto, perlinatura non perlinatura, lustro o non lustro...nella peggiore delle ipotesi mettendo in conto tutti i piccoli difetti che avete evidenziato da una foto (e ripeto da una foto) quella moneta è uno SPL pieno REALE...quindi io mi domando...a 220 euro trovate di meglio?? se si ditemi dove andare che ne faccio incetta ;) mi piacerebbe che si facesse vivo chi l'ha acquistata (se l'ha acquistata qualcuno del forum e se ci legge) e che ci dasse le proprie impressioni, soprattutto quando la riceverà...1 punto
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Notiziona: Arturo Vidal ha firmato il prolungamento fino al 2017 !!! http://www.gazzetta.it/Calciomercato/03-12-2013/juve-vidal-c-firma-rinnovo-un-giorno-importante-mia-vita-201725168307.shtml E non me pare niente male!!! Ciao Illyricum :)1 punto
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essere pignoli va bene ma state dando il meglio di voi con questo littore eh...ok che ci sia la ricerca esasperata del fdc ma fino ad un certo punto direi...altrimenti rischiamo di cadere nell'assurdo...una moneta del genere penso che possa benissimo stare in qualsiasi collezione di livello altrimenti cosa facciamo...tutti i littori che non siano fdc assoluto con fondi speculari li fondiamo e li vendiamo a peso?? Con 220 euro un qualsiasi commerciante vi venderebbe uno splendidino e qui invece si sono portati a casa una signora moneta...senza offesa per nessuno ovviamente eh...si fa per ragionare ;)1 punto
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Siccome hai avuto già una risposta e ci sono altre discussioni che trattano lo stesso tema, chiudo onde evitare banali ed inutili starscichi. VOglio però dirti @@ilritornodiJOKER che il tuo secondo Post era da evitare ed era alquanto irritante e provocatorio. Ma soprattutto che quissù li "combattiamo" rivenditori e soprattutto speculatori. Se avessi un altro spirito, avresti notato come grazie a molti amici del Forum che si sacrificano, tutti o quasi possono avere monete a prezzi di emissione o quasi. Certo di un tuo inserimento nel Forum, ti auguro buona giornata,1 punto
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Mi sa che prima di iniziare a collezionare monete antiche ci si dovrebbe laureare in giurisprudenza ! Perché gli italiani sono fatti cosi ?? Pressapochisti ,fumosi, poco portati a rispettare le regole, che peraltro sono troppe (forse), poco chiare e molto complicate. In ultima analisi poi, pare che chi le deve interpretare agisca in modo molto soggettivo, Per vivere da italiano , specialmente di questi di tempi, ci vuole molta iniziativa, pazienza ed un bel po' di fantasia. Mi scuso per essere uscito dal seminato ,mi pare comunque che viste tutte le situazioni al limite del paradosso descritte in questa sezione questo sfogo ci possa stare!1 punto
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Ma la moneta restaurata e ripatinata artificialmente costa meno di una simile e integra? DEVE costare meno, o meglio DOVREBBE... Chi vende DOVREBBE avere l'onestà di citare gli interventi fatti ( e limitarli a quelli "canonici" senza andare ad eccedere con ricostruzioni, filling e ribulinature eccessive). Chi compra DOVREBBE avere una maggiore consapevolezza della realtà e smettere di credere a Babbo Natale e alla storiella propalata da commercianti ben poco corretti che le monete arrivino a noi già perfettamente pulite e leggibili, senza bisogno di nessun tocco della mani dei pulitori o restauratori. A questo punto, dopo aver ottenuto questa consapevolezza da entrambi gli schieramenti, sarebbe semplice dosare prezzi e valutazioni in base alle effettive condizioni di conservazione della moneta stessa...quel pezzo su 10,000 che , per una congiunzione astrale fortunata, arriva a noi in condizioni ottimali( si, qualcuno arriva, ma sono davvero mosche bianche..con tutti quelli che in quaranta anni di professione ho visto, non si farebbe un cataloghino di poche pagine) dovrà avere una valutazione esponenzialmente maggiore dell'analogo pezzo che ottiene la stessa estetica, ma solo grazie ad un sapiente uso della pulizia e restauro NON invasivo....senza pianti da prefica e schifati rifiuti delle operazioni suddette come "manipolazioni impure" ..salvo poi , le stesse prefiche, avere la collezione piena di monete ritoccate e" puliziate" in vario modo perché più belle e migliori come investimento...dell'esperimento fatto da una notissima casa d'aste a proposito di proporre monete NON PULITE accanto a monete analoghe PULITE e dei risultati di questo esperimento ( decisamente poco onorevoli per la coerenza dei lamentatori e puristi) è già stato detto. Analogamente, il pezzo che arriva a certi livelli di godibilità grazie al restauro ben fatto, dovrà avere un prezzo sensibilmente più basso. Il tutto senza alcuno scandalo o spargimento di ceneri e estirpazione di capelli...solo una sana consapevolezza e cosciente pragmatismo da parte di entrambi i lati del tavolo.. Se la vedessimo senza i colori applicati, sarebbe ancora cosi' accattivante? CERTAMENTE che NON lo sarebbe..ma basta accettare che duemila anni, qualche traccia la DEVONO lasciare...1 punto
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Il Convento S. Maria delle Grazie vicino alla chiesa è sicuramente identificabile con il convento dei frati cappuccini al quale, nei Promessi sposi di Alessandro Manzoni, Renzo e Lucia furono indirizzati da Padre Cristoforo quando dovettero fuggire da Lecco. Lucia fu poi affidata alla Monaca di Monza, nel convento femminile esistente ai tempi entro le mura della città, mentre Renzo proseguì per Milano. apollonia1 punto
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Un po’ di storia della Monza-Resegone dal sito http://www.monzacuriosa.it/ a cura di Giancarlo Nava La Monza-Resegone è una marcia classica che ha avuto inizio alle ore zero di domenica 9 ottobre 1924 con la partecipazione di 12 squadre sul percorso Monza-Erba-Capanna Alpinisti Monzesi. Allora la competizione era a passo di marcia e tutti i concorrenti dovevano portare lo zaino affardellato, condizione in vigore per tutte le successive edizioni fino al 1955. Contemporaneamente all’edizione 1926 vi fu lo scioglimento della SAM (Società alpinisti monzesi) voluta dal fascismo e la sospensione della manifestazione che riprese nel 1947 l’edizione della rinascita. La prima medaglia di giancarlone è dell’edizione 1950 quando la SAM, che ha sede presso il «Fantello» di via Mapelli, cessa la collaborazione con lo Sport Edera e provvede in proprio alla organizzazione della 7° edizione che si svolge nella notte fra il 23-24 settembre. Dopo la riconferma della GAEM nel 1951, nel 1952 centra il bersaglio una delle più qualificate e forti società brianzole, la Daini di Carate Brianza. Il 1953 segna il crollo di tutti i record della Monza-Resegone. La gara si svolge partendo come al solito dall’Arengario giù per via Vittorio Emanuele. Piove e la celebre strada è trasformata in una «fungaia di ombrelli». Le squadre al via sono appena 9, ma particolarmente combattive e i tempi realizzati ne danno conferma: viene stabilito il tempo record di 4.47'33". L’ultima medaglia di giancarlone è del 1954, anno in cui la squadra Capanna alpinisti monzesi iscrive il suo nome nell'albo d'oro della gara che si è decisa ancora una volta sul tratto finale al «Pra di ratt». (segue) apollonia1 punto
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1954 XI MARCIA NOTTURNA MONZA-RESEGONE Bronzo argentato, mm.291 punto
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Dopo una marcia notturna di 42 Km. queste medaglie son ben meritate, e individualmente di grande valore. 1951 VIII marcia Bronzo argentato, mm.32,5 - Stab. BERTONI, MILANO1 punto
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SOCIETA' ALPINISTI MONZESI - MITICA MARCIA NOTTURNA MONZA-RESEGONE che si effettua nel periodo della SAGRA DI S. GIOVANNI. Km. 42 - Partenza alle ore 22 da MONZA e arrivo alla CAPANNA ALPINISTI MONZESI sul RESEGONE, in provincia di LECCO e BERGAMO, gara a gruppi di tre o quattro persone, da effettuare entro sei ore. Medaglia del 1950 Bronzo argentato, mm.30 - Stab. BERTONI1 punto
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Medaglia da identificare D/ Figura allegorica seduta con stendardo nella sinistra; in secondo piano figure maschili schierate con un'asta sulla spalla destra (forse di bandiera). In basso a destra la firma dell'incisore DONZELLI. R/ Alberi e rami con all'interno la data 19 - 6 - 910; sotto MONZA. Argento: 13,64 g ; 30,5 mm. Nessun evento per questo giorno a Monza. In quell'anno si celebra invece il trentennio di fondazione della Forti e Liberi, ma il 9 di ottobre. Non so a cosa possa far riferimento quella data (forse a un evento privato). apollonia1 punto
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