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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/30/13 in tutte le aree
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“Ma il messaggio dove sta? Dove se ne parla?” sento che mi state rimbrottando. Suvvia, un po’ di pazienza! Se proprio volete saperne subito qualcosa, ecco qui cosa dice Procopio di Cesarea a proposito di questo messaggio. “In quei giorni tra i senatori viveva un certo Massimo, parente di quel tiranno di egual nome spento dal signor Teodosio e la cui sconfitta era un anniversario festivo dei Romani. Valentiniano, invaghitosi della moglie di costui, [donna] di grandissima onestà e bellezza, disperando di averne l’affetto, studiò come compiere i suoi desideri con artifizio abominevole; perciò mandò un ordine a Massimo di presentarsi tosto nella reggia, e preso a giocare insieme a lui ai dadi appostando denaro, lo vinse; e per regolare quanto pattato tra loro, quale saldo di quanto posto [in gioco] ne ebbe l’anello. Poi lo fece giungere segretamente alla matrona in nome del suo consorte, sollecitandola appena ricevuto quel segno di recarsi a corte per salutare l’imperatrice Eudossia. Ella obbedì e al suo arrivo fu accolta da persone complici del tradimento e condotta dritto nel gineceo dove pronto giunse Valentiniano per eseguire la trama ordita. La meschina tornata infine alla sua abitazione lacrimava mesta per il sofferto oltraggio e rimproverava acerbamente il marito supponendolo partecipe di tanto delitto. Massimo, ribollente d’ira, meditò come vendicarsi coll’offensore, ma trovando grave ostacolo ai suoi disegni nel duce supremo [Ezio….] complottò prima di tutto come [… renderlo] sospetto al monarca. […] Comperatosi dunque l’affetto degli eunuchi ai quali, in premio per la loro fedeltà, l’imperatore aveva affidato la custodia del suo corpo, li induce a persuadere Valentiniano che Ezio macchinava delle insidie contro di lui; ed egli, credendo loro con faciloneria avendone già in sospetto le azioni valorose, ordina che perisca con il ferro. Si dice poi che interrogando un Romano che stava accanto a lui in merito a tale morte, gli fosse risposto: “Se da questa sentenza [uccisione] ne avremo utile o danno, spetta a te giudicarlo, o sire; sta però ben chiaro nella mia testa che con l’opera della sinistra è stata tagliata la mano destra”. […] Massimo poi fece uccidere Valentiniano, ed essendo in quei giorni già vedovo, s’invaghì di Eudossia e la sposa. Ma avendole confessato tra i piaceri del talamo che preso oltre misura di lei non aveva potuto trattenersi dal renderla vedova, la matrona, la quale già da tempo non provava alcuna simpatia verso costui, si esacerbò maggiormente udendo tali atrocità e desiderò vendicare il consorte tradito. Sicché appena si dileguarono le tenebre [giunse l’alba], mandò frettolosamente [un messaggio] a Cartagine pregando Genserico di accorrere e castigare l’empio tiranno per l’assassinio di Valentiniano e per il cattivo trattamento cui ella stessa doveva soggiacere; aggiunse inoltre che se il perfido [Massimo] fosse riuscito a usurpare il potere supremo, tutto sarebbe andato perduto; concluse infine rammentandogli l’obbligo che aveva di prestarle soccorso in base all’amicizia e ai patti che lo legavano all’imperatore ucciso e la sua impossibilità di sperare di ricevere alcun aiuto da Bisanzio dove, non essendo più vivo Teodosio, regnava Marciano.” (Da Procopio di Cesare, La guerra vandalica, Libro I, capitolo IV, § III-VI, Paolo Molina Editore, Milano 1833). Eccolo, dunque, il messaggio! Ma se non vi racconto qualcosa di più, se non vi narro quali sono le circostanze vissute da Licinia Eudossia in quei giorni che precedettero il sacco di Roma, come farete a valutare voi stessi se tale messaggio fu davvero inviato, o se è un'invenzione di Procopio? Dunque abbiate un po' di pazienza e seguitemi ancora nel racconto, se così vi aggrada.... Antvwala4 punti
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Buon giorno e buon sabato a tutti, stamane mentre esaminavo alcune medaglie Borboniche, logicamente il mio interesse è sempre rivolto all'indagine sugli Incisori, mi sono soffermato su questa medaglia; lotto 260 dell'Asta NAC 68 del 4 dicembre 2012.......................ho dato un'attenta occhiatina alla firma è scopro che sotto il busto non vi è scritto BRANDT, bensì un altro incisore KRAFFT, ma come è possibile ? ma vedo male io ? nessuno si è mai accorto di questo errore ? .... logicamente ho dato una controllatina al Ricciardi e al D'Auria, entrambi riportano BRANDT, così come nel nostro catalogo (dove se si dovesse confermare l'errore, pregherei Francesco di contattare il responsabile per inserire l'incisore corretto). Di conseguenza noto che sempre sul nostro catalogo vi è la stessa medaglia in bronzo (logicamente coperta da riproduzione vietata) appartenente a Francesco, pregherei, se ne fosse ancora in possesso dii postare l'immagine del particolare della firma, e anche tutta la medaglia, per osservarne bene cosa c'è scritto.............se fosse KRAFFT, una volta, appurato questo, desidererei, per quanto possibile, avere anche qualche informazione in merito a questo personaggio, anche se, non mi sono occupato di questi, fuori del Regno. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME52B/18 Grazie3 punti
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ciao mario. a proposito di questa tesi, ho trovato un interessante studio di giovanni mulazzani del 1888 che fa riferimento a dei FILIPPO coniati in grande quantita, ma spezzati! cioè mezzi quarti e ottavi che indicavano il grossolano talento che avevano i governanti spagnoli, per l abbandono che fecero della lira e delle sue e regolari e semplici divisioni in 10-5 e 1 soldo ( tra l altro queste ultime poco coniate) per dar luogo a frazioni di monete atte a nientaltro che ad imbarazzare le genti nelle loro comuni contrattazioni. il taglio cosi regolare secondo me , era pur sempre un modo per non deturpare la figura del regnante per non andare incontro a delle ulteriori sanzioni da parte delle autorità. forse non centra niente con la moneta da te postata, pero mi é sembrato interessante per la riforma che fecero, e che sembro mettere in difficolta la gente, e forse questo portò a frazionare le monete.ciao pier3 punti
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Questi sono gli strumenti che realizzano capolavori del genere...3 punti
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A @@Michelangelo2 piace il livello della discussione, vediamo se riesco a farlo alzare ancora di più, anche perché avevo riferito che avrei esposto qualcosa di più in merito a questa medaglia…..ma che volete non riesco a tenermi niente e discutere con tutti Voi è sempre un enorme e grande piacere; ormai sicuramente siete al corrente che con la collaborazione di Francesco riguardo ai personaggi operanti in zecca, stò mettendo su carta il periodo che arriva fino al 1860, e tempo fà il personaggio Catenacci Vincenzo (devo dire non solo lui) mi ha suscitato un po’ di grattacapi e parecchi nodi da sciogliere….e proprio su questa Medaglia. Concordo perfettamente con il D’Auria quando scrive […..] ma il conio del dritto non era stato affidato al Catenecci ? e già, infatti nel documento, più volte qui postato, del Bovi, si legge che l’incisore dei rovesci, Luigi Arnaud, ha semplicemente ristretto gli spazi ecc. ecc. (il documento reciterebbe giusto, perché tutti sappiamo che l’incisore dei rovesci era anche colui il quale provvedeva ad incidere i caratteri delle legende al dritto e al rovescio) ma perché poi si legge che il conio del dritto era stato affidato al Catenacci con la preghiera di aggiungere un numero romano (I) alla data…………c’è stata una lettura errata della documentazione ? o c’è dell’altro….. come mai il Bovi non si è posto questa domanda. Per capire meglio cosa voglio sottoporVi faccio un passo indietro: Alla morte del Rega (che sappiamo fu il Direttore del Gabinetto d’Incisione) subentrò in tale carica proprio il Catenacci (Vincenzo), il Direttore era colui il quale eseguiva i bozzi dei disegni di tutti le impronte che venivano ordinate dal Direttore Generale della Amministrazione, distribuiva i lavori agl’incisori, ne dirigeva l’esecuzione e vigilava sulla esattezza e costruzione dei lavori medesimi…..infatti sulle medaglie del periodo post-Rega troviamo la firma del Catenacci sempre seguita da INV o DIR………..il Siciliano a tal proposito scrive: il Direttore doveva solo comporre il disegno ed il modello in plastica di ogni lavoro e sorvegliarne l’esecuzione; così tutte le medaglie ufficiali portano la firma del Direttore di Gabinetto seguita da INV. (inventò) DIR (diresse), quella dell’incisione, seguita da INC. (incise) oppure FEC. (fece) e quasi per un autentica, il nome del Direttore Generale in carica alla Zecca. Tutto questo era dettato da un decreto con annesso regolamento (17 marzo 1829: Decreto N. 2329) adesso come mai sulla medaglia in questione vi è la firma del Catenacci seguita da FECE ? ho trovato documenti datati 1844 e altri del 1847 dove chiaramente, lettere con firma, si legge Don Vincenzo Catenacci, Direttore del Gabinetto d’Incisione, quindi prima e dopo la data di questa medaglia. Nessuno poteva trasgredire o andare contro regolamento, ma in questo caso, per un determinato motivo, sarà stata fatta un’eccezione……aggiungo, per dovere di cronaca, che gl’incisori dei dritti, così come quelli dei rovesci erano due, e tra quelli dei dritti, logicamente non v’era il Catenacci, a quei tempi c’erano il D’Andrea a fine carriera ed il Catenacci (Scipione). Credevo, in cuor mio, che le sorprese mano mano che ci avvicinassimo agli anni 1800 venissero ad affievolirsi, ma vi posso assicurare che non è così, esse si protraggono fino al 1860…….ed è proprio vero, e non mi stancherò mai di ripeterlo, la monetazione Napoletana è la più bella ed intrigante che ci sia. Un saluto Pietro3 punti
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Più di 2300 anni fa in una terra chiamata Giudea (Israele) vivevano numerosi ebrei, o gente giudaica. I loro re greco Antioco Epifane, ordinò a tutta la gente ebrea di rinunciare al loro Dio, alla loro religione e ai loro costumi, onorando solamente gli dei greci. In base a queste disposizioni, i templi giudaici furono distrutti, profanati o utilizzati per altre divinità greche. Tutte le persone che si rifiutavano di abbandonare la loro religione, venivano severamente punite. Alcuni ebrei obbedirono ad Antioco, ma altri si rifiutarono. Tra quest’ultimi vi era Giuda Maccabeo, il quale, insieme ai suoi 4 compagni, formò un vero e proprio esercito. Il loro obiettivo era difendersi da tutti coloro che li opprimevano non permettendogli di vivere liberamente, professando la loro religione. Decisero di chiamarsi Maccabei, che significa “martello”. Maccabei e Siriani combatterono per tre anni, alla fine i primi riuscirono ad avere la meglio e riconsacrarono il Tempio in Gerusalemme. La prima cosa da fare era purificare, “ri-dedicare” il tempio al loro Dio; così rimossero da questo tutti i simboli e gli idoli greci. Chanukah/Hanukkah indica proprio questa nuova offerta del tempio a Dio. L’unico problema è che i giudei non trovarono l' olio benedetto per poter accendere le lampade. Cercarono per molto tempo e alla fine in una delle stanze del tempio scovarono un’ampolla d’olio. I Maccabei sapevano che quel poco sarebbe bastato solo ad illuminare il tempio per una sera, ma a quel punto avvenne il miracolo, Il piccolo contenitore d’olio durò, non una, ma otto notti! Questo è il motivo per cui Il “Menorah” (specie di candelabro che viene acceso durante la celebrazione di Chanukah) ha otto candele. Ognuna rappresenta una notte che la piccola quantità d’olio ha illuminato nel tempio. Moneta in lega di rame 40-37 aC2 punti
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Caro Michelangelo, scusa per la precisazione, la medaglia che vedi al n. 22 non è in argento, bensì in zinco (con i fondi lucenti) (ex listino A&B di Roma, acquistata dal sottoscritto direttamente oltre 12 anni fà), ed è presente nella "collezione Francesco Di Rauso", in questo momento ce l'ho tra le mie mani, se qualche volta verrai a trovarmi te la mostrerò con piacere. Le stesse vennero anche pubblicate in un mio vecchio articoletto divulgativo che ho messo on line già da anni http://www.ilportaledelsud.org/ferdinando_mariacarolina.htm . Ecco delle immagini migliori. Grazie per l'attenzione.2 punti
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St Pierre e Miquelon: 1948 1-franc. Questa moneta in alluminio pesa 1,32 grammi e 22,56mm di diametro, e porta una data dell'inizio del dopoguerra, quando la Francia si era reacquainting con relativi possessi d'oltremare. Alcune di quelle relazioni coloniali erano irrimediabilmente dalla guerra, altrimenti sufficientemente paralizzati che falliscono entro un decennio o due, ma St Pierre e Miquelon rimane francese oggi, nel 2013--l'ultimo residuo di una volta grandi aziende francesi in Nord America. Questo 1-franco 1948 è il basso valore nel solo moneta serie prodotta dai francesi appositamente per questa colonia. Il franco di St Pierre e Miquelon era legato non al metropolita franco, ma a franco di C.F.A. (un franco coloniale). L'effetto netto—perché diverse svalutazioni del franco francese sono stati quindi evitate di St Pierre e Miquelon—era che quando la colonia seguita il piombo francese adottando eventuale un nuovo franco (1974?), la riforma coloniale ammontava a un cambio di 50 a 1 di vecchi franchi per il nuovo, piuttosto che il tasso di metropolita di 100 a 1. Il 1948 non sembra molto diffuso—la maggior parte degli esempi incontrati oggi sono molto ben conservata, così sembra lecito ritenere il loro basso valore facciale causato loro di cadere fuori circolazione quasi una volta. (C'erano un sacco di monete francesi e canadesi metropolitani e valuta in circolazione.) Oggi le "barche da pesca" delle monete 1948 sono ormai lontani, come loro successori di nuovo franco, ora sostituite dall'Euro. "Barche da pesca?" Magari. O forse rum-runners...smuggling bevande alcoliche negli Stati Uniti è stato grande business a St Pierre e Miquelon durante i giorni di Prohibition d'America! :) v. -------------------------------------------------------------- St. Pierre and Miquelon: 1948 1-franc. This aluminum coin weighs 1.32 grams and is 22.56mm in diameter, and bears a date of the early postwar, when France was reacquainting itself with its overseas possessions. Some of those colonial relationships were irretrievably broken by the war, or else sufficiently crippled that they would fail within a decade or two, but St. Pierre and Miquelon remains French today, in 2013—the last remnant of the once large French holdings in North America. This 1948 1-franc is the low-value in the only coin series produced by the French specifically for this colony. The St. Pierre and Miquelon franc was tied not to the metropolitan franc, but to the C.F.A. franc (a colonial franc). The net effect—because several devaluations of the French franc were therefore avoided by St. Pierre and Miquelon—was that when the colony eventually (1974?) followed the French lead in adopting a new franc, the colonial reform amounted to a 50-to-1 exchange of old francs for the new, rather than the metropolitan rate of 100-to-1. The 1948 does not seem to circulated much—most of the examples encountered today are very well preserved—so it seems safe to assume their low face value caused them to drop out of circulation almost once. (There were plenty of metropolitan French and Canadian coins and currency in circulation.) Today the “fishing boats” of the 1948 coins are long gone, as are their new franc successors, now replaced by the Euro. “Fishing boats?” Maybe. Or maybe rum-runners….smuggling alcoholic beverages into the United States was big business in St. Pierre and Miquelon during America’s Prohibition days! :) v.2 punti
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La prima è un quattrino di Novellara della serie anonima per Alfonso II Gonzaga, mi pare anno 1664. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-NOALA/4 La seconda è un sesino di Modena per Francesco I d'Este http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFRI/4 ciao Mario2 punti
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Buonasera a tutti 0.6 grami ...Molto Rara in Corsica ..! .. 8 denari primo type..dogi biennali....no ne mia pecato... :mega_shok:....a presto1 punto
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Tre foristi mi hanno chiesto di non abbandonare questo tema ma di svilupparlo. Lo faccio con piacere e prometto che sarò buono: non litigherò con nessuno (almeno non con persone attuali, perché invece, litigherò con Procopio e soprattutto con Marcellino, cronista del VI secolo che nel suo Chronicon diffamò Giusta Grata Onoria, la mia amata, affermando che durante la seconda indizione del consolato di Areobindo e Aspar (434) “Honoria Valentiniani imperatoris soror ab Eugenio procuratore suo stuprata concepit, palatioque expulsa Teodosio principi de Italia transmissa Attilanem contra occidentalem rempublicam concitabat”. Quindi farò il buono.... ma non troppo! La discussione sarà assai più storica che numismatica, assai più femminista che maschilista (infatti privilegerò sempre il punto di vista delle Augustae in quanto, tranne una, mi sono più simpatiche e sono pure molto carine) e le monete che via via posterò saranno ragionate in termini numismatici, più che nell'aspetto del collezionista. La visione del collezionista è soprattutto descrittiva, quella del numismatico è interpretativa: ovvero vuol capire perché è stata coniata proprio quella moneta in quel momento, quali ne siano le ragioni storiche, politiche e sociali sottintese, quali le dietrologie.... Ero incerto dove postare questa discussione, assai più storica che numismatica e nella quale appariranno monete romane del V secolo e vandale. Arka mi ha invitato a farlo in questa sezione e quindi colgo con molto piacere l’invito di Arka. Antvwala1 punto
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Anche quest'anno, il Circolo Giovani Numismatici è riuscito a pubblicare un volumetto che raccogliesse i lavori di vari giovani numismatici, proponendosi come "trampolino di lancio" per il loro esordio nel mondo editoriale. Un grande ringraziamento deve esser fatto alla Società Numismatica Italiana, con cui il C.G.N. ha stretto un importante legame di collaborazione e che ha contribuito in maniera importante al buon andamento della pubblicazione, ma anche al mondo commerciale che, per il secondo anno di seguito, ha dimostrato un notevole interessamento verso la crescita culturale delle nuove generazioni supportando anche economicamente questo ambizioso progetto. di seguito riporto l'indice del secondo volume. INDICE PREFAZIONI -Prefazione a cura di R. Iula (presidente del Circolo Giovani Numismatici). - Prefazione a cura della Società Numismatica Italiana. ARTICOLI -R. Iula “Bellum” vel “Proelium” mutinense: per una ridefinizione degli equilibri storici tra Marco Antonio e Ottaviano nella Roma del “dopo Cesare”. -G. GugliandoloLa riforma monetaria di Nerone. Cenni introduttivi -M. NassarUn denaro d’argento per Firenze. Quando arrivò la carovana di Carlo Magno. -M. Schivo Contraffazioni delle monete genovesi. Le imitazioni operate dalle zecche Italiane. -R. Attorri Lorenzo de’ Medici ad Urbino. Storia e monetazione di Lorenzo De’ Medici e Leone X nel Ducato d’Urbino. -N. Macchi 10 Lire Biga. Errori e storia. -A. ChiusoI grandi italiani. Piccola serie da 2 euro commemorativi. -M. Onorato Le banconote dell’Unione Europea. Verso l’Europa. RECENSIONI -Le Monete Siciliane dai Normanni agli Angioini. NOTIZIE SOCIALI Ringraziando per il grande consenso che l'iniziativa ha ricevuto alla sua prima uscita e ci auguriamo che possiate fare altrettanto per la seconda. Le riviste, che sono state disponibili in anteprima il 17 di questo mese alla giornata di studi genovese, saranno disponibili, per la prima volta, a Verona il sabato, chiunque sarà presente quel giorno potrà richiederne una copia direttamente al sottoscritto a pranzo o in fiera, viceversa potrete richiedere la vostra copia alla mail [email protected] o trovare informazioni sul nostro sito http://cgnnumismatica.weebly.com/la-rivista.html1 punto
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"La ricchezza della vita è fatta di ricordi, dimenticati." Cesare Pavese Spesso alle monete delle nostre collezioni sono legati ricordi, riguardanti le persone che ce ne hanno fatto dono o le circostanze per cui si sono acquistate. Questi eventi possono essere felici, ma anche tristi: la vita, infatti, è fatta di alti e bassi e la nostra collezione rispecchia in pieno tale condizione. In questo modo, l'oggetto-moneta si carica di un valore ulteriore a quello storico ed economico, rendendola speciale solo per noi. Propongo, quindi, di inserire la foto della/e moneta/e, medaglia/e o banconota/e che nella collezione ha/hanno un significato particolare. conferitogli appunto dal ricordo ad essa legato. Inizio io, sperando che altri vogliano seguirmi, inserendo le immagini di una moneta legata a un ricordo positivo: questo 80 lire di Carlo Felice, coniato nel 1826 a Torino, mi fu regalato, infatti, per la maturità. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online1 punto
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Buonasera a tutti, Grazie al''ultima asta Negrini ho aggiunto una "monetina" interessante alla mia raccolta di S.V. in quanto si tratta della variante Munt. 8 con la colomba ascendente centrale. Posto l'immagine con il confronto dell'altro tipo che reca al rovescio sempre la colomba ma in volo verso sinistra. I mezzi grossi di Sede Vacante sono tutti piuttosto rari, ma questo tipo non mi era ancora capitato di vederlo in nessun catalogo. Questi sono i mezzi grossi DA.RECTA.SAPERE.......................1 punto
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Sembra una foto di mille anni fa, non di 150...niente macchine allora, solo carrozze a cavalli...1 punto
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Altro che bb...la moneta per me è spl...ad essere pignoli qspl, complimenti La sezione più adatta per questa discussione invece è monete e medaglie savoia prima dell'Unita d'Italia...provvedo a spostarla ;)1 punto
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Grazie mille per la segnalazione. Fammi sapere quando ci saranno in vendita altre monete di Lanciano. Stai pur certo che mi lancerò ad acquistarle ad occhi chiusi. Di nuovo grazie. A presto.1 punto
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Un falso. Ebbene sì, la moneta a cui sono più affezionato è un falso... Regalata dal nonno che oggi non c' è più, nei miei anni di bambino ha rappresentato il mistero, la storia, il fascino di un tesoro e la gioia della sua scoperta... E' a questo tondello falso che debbo la nascita della mia passione, cresciuta e coltivata soprattutto grazie al forum e alle persone che vi ho trovato... Per tutto ciò che essa rappresenta, per l' affetto che mi lega a lei, sarà sempre il pezzo più prezioso della mia collezione...1 punto
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ti posto un 10 centesimi in alta conservazione, guarda bene e vedrai anche tu dove la tua manca di rilievi: ad esempio i capelli, i fiori dell' aratro.1 punto
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Congratulazioni! I 10 cent Ape sono una serie affascinante, che hanno attraversato il ventennio fino al 1937, incontrando il favore degli italiani. Molti dei nostri nonni ne hanno conservato esemplari fino ai nostri giorni nei cassetti e stavolta non si tratta di falsi (1919 a parte) ;) Il rovescio riprende il motivo delle antiche monete coniate a Efeso.1 punto
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Concordo. Sono peraltro curioso di capire che cosa si intenda, come ho letto, definendo Ebay come un sito "speculativo". Un sito di compravendita, che de facto costituisce un intermediario tra venditori e compratori e che presenta anche profili di professionalità e di potenziale ancorche' parziale tutela degli acquirenti, può essere definito in tal modo? Boh!1 punto
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Questo e' l'esemplare cui si riferisce Simone: http://www.numismaticarinaldi.it/files/savoia_-_5.jpg I mezzi marenghi di Carlo Alberto, conosciuti in cinque diverse date, il 1833 Torino e Genova, il 1839 Torino, il 1844 Genova e L'introvabile 1847 Torino (anche se i registri della zecca riportano alcune altre date mai apparse), sono tra i tipi monetali per i quali la differenza tra un BB e un FDC raggiunge e spesso supera, a valore commerciale, le dieci volte. I qFDC e i FDC sono molto ricercati Questo in quanto trattasi di un valore nominale che, all'epoca, fu emessa da Carlo Alberto in un numero di esemplari limitato a poche migliaia per data, con decalage temporale dipendente dalle quantita' di oro a disposizione della zecca (mai abbondante e in progressiva riduzione all'avvicinarsi del 1848) e destinata anche alla circolazione, per certi versi più che il Marengo, che subì maggiore tesaurizzazione visto il maggior contenuto in oro. Per i marenghi infatti il FDC o comunque un bello SPL e' relativamente più facile da reperire. Venendo all'esemplare in questione non e' uno SPL eccellente, ma decoroso e il prezzo richiesto e' corretto, non e' un affare ma neanche una richiesta esosa, in quanto comincia a essere una qualità non semplice da trovare. Ciao1 punto
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Il Sebeto tracciava il suo corso fluviale con la pala. Potrebbe essere questa un'interpretazione1 punto
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Ciao, non ti vedi in lista perchè non è stata pubblicata nessuna lista al momento ;). Ad ogni modo quando verrà fatta si baserà sull'ordine cronologico dei post in questa discussione. Non avrebbe senso farla ora perchè come scritto in precedenza si possono fare modifiche e soprattutto perchè non si saprà il numero dei kit a disposizione finchè non sarò tornato dalla Lettonia.1 punto
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Grazie per l'attenzione amico mio. Beh! In effetti non è una medaglia che appare spesso, è più rara infatti di quella del 1768 per il matrimonio di Maria Carolina con Ferdinando IV. Secondo la mia personale esperienza (quindi non prenderla come un dogma), considerando anche quel che ho archiviato, direi che su 10 esemplari apparsi finora sul mercato posso dirti che quella in zinco è grosso modo della stessa rarità di quella in argento. Ovviamente quella in argento spunta sempre una quotazione commerciale superiore all'altro metallo per ovvie ragioni. Tutte le medaglie in bronzo di questa serie vanno considerate di grande rarità.1 punto
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Un bel "mi piace" a Mario che, come sempre per le medievali/moderne, è una certezza :)1 punto
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Poi ci sono certi stron*i che ti fanno pagare 4,90 di spedizione ed imballaggio e poi spendono 5,35 di Raccomandata. Tipo il sottoscritto :blum:1 punto
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Perché proprio Licinia Eudossia? Perché di fronte a una moneta (e a una donna) di cotanta bellezza non si può restare indifferenti. Uploaded with ImageShack.us Eppoi perché è l'occasione per ritrovarmi con alcune mie care amiche: la stessa Licinia Eudossia, le sue figliuole Eudocia e Placidia, la suocera Galla e, soprattutto, con sua cognata, che più che cognata le fu sorella, Giusta Grata Onoria, che non ho mai cessato di amare. In mezzo a loro, purtroppo, ci sta Valentiniano III. Con che piacere lo avrei ucciso io stesso con la mia mano! ma non ebbi mai l'occasione di farlo, né posso ora ignorare la sua ingombrante e sgradita presenza. (Già questo incipit vi fa comprendere quanto io sia parziale: ma come si fa ad essere imparziali quando nel bel mezzo ci sta l'amore?).1 punto
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Qualcuno mi può aiutare? Le monete romane non sono il mio campo, ma ho preso questa moneta a un mercatino dell'antiquariata per 20 euro. Su Internet non sono riuscito a ritrovarla per l'opportuna identificazione, ve ne sono simili ma mai uguali. Le mie domande a questo punto sono: - è originale? -valore? Grazie a chi mi fornirà una corretta identificazione.1 punto
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La legge cui fai riferimento è una legge italiana... Se un cittadino inglese trova una moneta, può tenersela e farne ciò che vuole. Quindi, devi vedere CHI mette l' annuncio su ebay e da DOVE. Circa poi il tuo dubbio sulla vendita di beni culturali, perchè non si possono vendere?? Se non si potessero vendere, le Case d' Asta andrebbero fallite e i musei non potrebbero rimpinguare le loro collezioni. Spero di esserti stato utile e di non aver detto sciocchezze, buon sabato Afranio1 punto
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Nuova arrivata che nonostante sia comune devo dire essere davvero carina, soprattutto al rovescio : medaglia 1816 per le Nozze di M. Carolina e il Duca di Berry Che ne dite?1 punto
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Dalle foto e' difficile rendersi conto di trovarsi davanti ad un marengo in oro "rosso" Conosco piu' di un amico che acquistando queste monete in asta e' poi rimasto deluso dalla realta' Personalmente pur collezionando marenghi sabaudi mi sono sempre tenuto lontano da queste curiosita'1 punto
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caro danpao avresti dovuto acquistare un manuale!!!! :crazy: :blum: eh eh eh1 punto
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Accipicchia , mi ero dimenticato la parte concorrenziale :help: :help: :help: Purtroppo anche le medaglie vengono pulite e lucidate tantissimo e bisogna anche stare attenti ai ripassi al bulino dei fondi. Per fare l'esempio quella medaglia è proprio l'ideale ...... adesso vi faccio vedere com'era appena comprata così potete dire se preferite le patine o no e l'unico modo di scoprirlo è vedere prima e dopo.1 punto
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E siccome mi piaceva il tuo Post di allora ( come si evince ), l'ho riconfermato anche in questo :good: :blum:1 punto
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Credo tu volessi dire: Numismatico, i vantaggi sono che acquistando alla fonte risparmi notevolmente, gli acquisti non sono obbligatori, ma se non acquisti ( almeno ogni tanto) rischi la cancellazione, invece a questa domanda : come si fa? ti posso dire che ci vuole un gran :moon: .....diciamo "botta di fortuna" :D1 punto
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Con questi dati (in base al peso dovrebbe avere un nominale di poco superiore ai 15,5 soldi) credo si possa escludere il frazionato. Potrei capire una metà o 1/4 che risulterebbe sempre gestibile in altre transazioni ma non così. Tra l'altro poi in considerazione della data non credo fosse così usuale l'uso di monete spezzate all'epoca. Ho visto monete spezzate d'epoca romana ed anche bizantina, ma così recenti raramente. Credo che a farla da padrone tra le monete spezzate ci sia il tarì svevo ed angioino che, essendo all'epoca le contrattazioni fatte a peso, era chiaro che bisognava frazionarli per avere il giusto peso da corrispondere... ma qui esuliamo in tempi più remoti :). Permettimi solo un piccolo passo del Villani nella sua Cronica a ricordare proprio la caratteristica del tarì: E quando il re Carlo venne in Napoli, da' Napoletani fu ricevuto come signore a grande onore, e ismontò al castelli di Capova il quale aveva fatto fare lo 'mperatore Federigo, nel quale trovo il tesoro di Manfredi quasi tutto in oro di Terì spezzato, il quale si fece venire innanzi, e porre in su' tappeti ov'era egli e la reina e messer Beltramo del Balzo; e fece venire bilance, e disse a messer Beltramo che 'l partisse. Il magnanimo cavaliere disse: qu'ai je à faire de belance à departir votre tresor? Ma co' piedi vi salì suso, e co' i piedi ne fece tre parti: l'una parte, disse, sia di monsignor lo re, e l'altra di madama la reina, e l'altra sia de' vostri cavalieri e così fu fatto. Chiedo scusa se sono andato troppo indietro nel tempo, ma non ho saputo resistere. Attendiamo altri pareri su questa moneta che mi ha veramente incuriosito.1 punto
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taglio 5 cent paese Malta anno 2012 tiratura 50.000 solo in divisionale condizioni bb+ città trieste note news!!!!!!1 punto
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Questa invece è la mia preferita perchè sembra una piazza alla sera illuminata artificialmente per dare risalto al monumento1 punto
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In realta' la sua ha l'arco appoggiato in terra. Non ho trovato un conio simile, questo e' quello che si avvicina di piu':1 punto
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Quale mezzo migliore per minacciare i francesi se non una moneta? Carlo Emanuele I affidò al tondello dei mezzi scudi detti dello spadino la rivendicazione dei suoi diritti sulla fortezza di Pinerolo, occupata dai francesi. (Chiedo scusa a @@piergi00 se inserisco il link ad una sua discussione, ma sono sprovvisto di tale moneta :() http://www.lamoneta.it/topic/98601-scudo-ii-tipo-spadino-carlo-emanuele-i/?p=11024141 punto
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Direi che quelle della DDR, non sono facili da trovare. Te lo dico perchè sono un pò di anni che ne faccio la raccolta e le trovo con difficoltà. Questa e uno degli ultimi esemplari (commemorativo di Buchenwald).1 punto
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bravo più andrai avanti in questa monetazione più ti piacerà studiarle,complimenti,ps ai fatto un ottimo acquisto e un buon prezzo....;)1 punto
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E, qui, la statua al Sowjetisches Ehrenmal, nel Treptower Park di Berlino1 punto
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Taglio: 1 cent Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 1.320.000 Città: Bad Säckingen (Germania) Condizione: qSPL Nota: Il mio primo centesimo sammarinense in assoluto! Taglio: 2 cent Nazione: Estonia Anno: 2012 Tiratura: 25.000.000 Città: Lörrach (Germania) Condizione: qSPL Taglio: 2 cent Nazione: Portogallo Anno: 2004 Tiratura: 1.000.000 Città: Lörrach (Germania) Condizione: SPL+1 punto
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Danton87, posso chiederti di aprire un'unica discussione in cui fai tutte le domande che ti servono per la tua tesi? Capisco che tu voglia risolvere immediatamente ogni nuovo dubbio che ti viene in mente procedendo nel lavoro, ma cosi' questa sezione del forum sta iniziando a diventare illeggibile.1 punto
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