Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/24/13 in tutte le aree
-
5 punti
-
Appena tornato da Verona. E' stata la mia prima volta ma devo dire di essere rimasto molto deluso. Speravo di poter vedere belle monete, visitare gli stand delle "grandi firme" della numismatica ma ho trovato molti spazi vuoti. Quasi tutti i grandi nomi (Varesi, Inasta, Alex, Ranieri, ecc.) avevano già sbaraccato. Essendo un novizio non so se quella di concentrarsi solo sui primi giorni di una fiera sia la consuetudine. In ogni caso credo che si debba avere un po' più di rispetto per quelle persone che per impegni di lavoro possono essere presenti solo la domenica. Scusatemi per il mio piccolo sfogo.3 punti
-
Iniziamo questa sera una serie di sondaggi, per stabilire quale sia la più bella banconota americana, non solo in base alla sua estetica, comunque fondamentale, ma anche per quello che c'è dietro, per la sua storia, per ciò che ha rappresentato e rappresenta. Questi sondaggi non sarebbero mai nati senza il contributo fondamentale di @@poseidon. E' lui che ha avuto l'idea e me l'ha proposta, a lui si deve la scelta di gran parte delle banconote che vedrete, e a lui va il più sentito GRAZIE. Per parte mia ho contribuito con qualche immagine e con brevi note storico/descrittive per ogni banconota. Il periodo preso in esame va dalla Guerra Civile a oggi (per essere più precisi al 1976, data della banconota più recente tra quelle proposte). E' infatti con la Guerra Civile, o subito dopo, che viene posto un freno alla pletora di banche private che emettevano di tutto e di più, per passare a un sistema di cartamoneta federale che vedrà il suo pieno compimento nel 1913, con l'istituzione della Federal Reserve Bank. Si è deciso quindi di tener fuori dal concorso le tante, pur bellissime, emissioni private, così come le banconote emesse dai Confederate States of America durante la Guerra Civile. Informazioni pratiche I sondaggi saranno sette, uno per ogni taglio delle banconote attualmente in circolazione negli Stati Uniti: 1, 2, 5, 10, 20, 50 e 100 dollari. Ed essendo sette i sondaggi, abbiamo scelto di proporre per ogni taglio sette banconote diverse, che saranno presentate in stretto ordine cronologico, dalla più vecchia alla più recente, affinché non si pensi che noi si sia voluto già stilare una classifica di merito. Poi, naturalmente, ci sarà il sondaggio finale, a cui parteciperà la prima classificata di ogni taglio, per eleggere la più bella d'America. Si è deciso di lasciar fuori i tagli maggiori, 500 e 1.000 dollari, da tempo non più prodotti e in circolazione, ma non è escluso che, se il concorso avrà successo, si possa proseguire anche con essi. Ogni sondaggio avrà una durata di 5 giorni. Questo, dedicato alla banconota da 1 dollaro, terminerà alle ore 20:00 di Venerdì 29 novembre. In caso di due o più banconote ex-aequo al primo posto, verrà formulato, solo per esse, un nuovo sondaggio, della durata di 3 giorni. I voti, mi auguro numerosi, saranno espressi in forma anonima, ma sarà gradita la partecipazione diretta alla discussione, con commenti o richiesta di ulteriori informazioni su questa o quella banconota. Quello che vi chiedo è solo di non svelare, da parte di chi ha già votato, l'andamento dei sondaggi :D Seguiranno ora sette post, ognuno dedicato a una banconota, che saranno tenuti nascosti fino al compimento dell'opera: vi chiedo di non intervenire nella discussione, e naturalmente di non votare, fino a quando non sarà stata postata l'ultima banconota. Per il momento è tutto, trattandosi anche per noi di un'esperienza nuova, spero perdonerete qualche piccola imprecisione o inconveniente che dovessero verificarsi, e a cui, nel caso, cercheremo di porre rimedio nei prossimi sondaggi. Petronius & Poseidon :)2 punti
-
Sicuramente il discorso sui bronzi siracusani del periodo di Ierone ( e poco dopo) è di una certa complessità. Concordo che ci sono due serie di Poseidone/Tridente, che si distinguono per il diametro e il peso. La serie di modulo più largo, sui 20 mm, e con peso medio sui 8,0 - 8,5 grammi, dovrebbe essere anteriore e appartenere a un'epoca di poco posteriore alla prima guerra punica e si inserisce in questo gruppo di nominali: In pratica dovrebbe essere coeva alla serie di Ierone diademato/cavaliere, considerando che quella con la testa laureata di Ierone dovrebbe essere precedente, più vicina all'inizio della prima guerra punica. Osservando questa tabella si vede chiaramente che i rapporti ponderali fra questi 4 nominali sono di 8 : 4 : 2 : 1, considerando come unità il nominale inferiore, oppure di 1 : 1/2 : 1/4 : 1/8, considerando come unità il nominale maggiore. Se vogliamo accogliere l'ipotesi che il tridente stia a indicare un valore di 3 onkiai, ne deriverebbe questa scala di valori Ierone diademato /Nike su biga (media g. 34.84 g) = 12 onkiai = Litra Ireone diademato/Cavaliere (media 17,27 g) = 6 onkiai = Emilitra Poseidone/Tridente (media 8,49 g) = 3 onkiai = Tetras (quello oggetto della presente discussione) Apollo/Cavallo (media 4,20 g) = 1,5 onkiai = ? Quindi a quel tempo la litra sarebbe quella pesante poco oltre 30 g, con la Nike su biga e l'ipotesi di Poseidone/Tridente come un tetras appare abbastanza verosimile, anche se ovviamente andrebbero meglio studiate e sistemate le varie emissioni bronzee del tempo di Ierone. Soprattutto resta da definire il ruolo di Apollo/Cavallo, con peso sui 4,2 grammi (Calciati 203), che non è molto comune. Più complessa e incerta è la definizione della serie "ridotta" di Poseidone/Tridente, con modulo più stretto, sui 18 mm. Il grosso di questa serie fu emessa alla fine del regno di Ierone e forse soprattutto al tempo del nipote Ieronimo, quando ormai Siracusa si era rivolta contro Roma. Allego la serie di emissioni al tempo di Ieronimo, ma resta difficile capire quale posizione può avere assunto il Poseidone/Tridente "ridotto", più vicino ai 6 grammi.....2 punti
-
Questa medaglia visto quanto fa nelle aste l'ho presa per il prezzo e perchè così è pronto il prossimo cofanetto. Medaglia per il VII Congresso degli Scienziati Italiani in Napoli nel 1845 in Br Dorato rif.D'Auria 2082 punti
-
fosse stato vero, quanto varrebbe? mettiamola così: se fosse stata vera 110-130. Però, dal momento che non lo è, il valore si azzera. Se la mettessi in vendita per buona, forse, alla fine, qualcuno si arrabbierebbe, e quindi........... Non è nemmeno un falso d' epoca ma una vile riproduzione2 punti
-
Le leggere striature che si vedono in foto sono in negativo i segni della spazzolata che veniva data ai coni prima della battitura per rimuovere ruggine e tracce di metallo. Vista in mano (e ieri più di qualcuno l'ha vista), fa impressione la superficie praticamente a specchio La spazzolatura della moneta (e relativi segni) sono un'altra cosa, e ovviamente su monete così non avrebbe molto senso2 punti
-
Un altro bel Coronato di Ferdinando I° D/ CORONATUS : QUA . LEGITIME : CERTA . R/ + FERDINANDUS : D : G : R . SICIL : IER . VN Una Buona Domenica a tutti Mauro2 punti
-
Caro @@numa numa Il contributo con le foto è stato pubblicato dalla Morcelliana nel libro " Nell'età di Pandolfo Malatesta -. Signore a Bergamo, Brescia e Fano agli inizi del Quattrocento" a cura di Chittolini - Conti- Covini, tra i massimi esperti del periodo malatestiano. Comprende numerosi contributi dei migliori studiosi e ricercatori del Malatesta e conta ben 500 pagine e 32 tavole a colori ad un costo piuttosto contenuto. Detto questo ti posto i Pdf delle immagini relative al soldino di Pandolfo III, divise in due parti per questione di caricamento sul forum, ma... mi raccomando... non ditelo agli autori !!! :rofl: :rofl: :rofl: Cordialmente, Enrico Mainetti Soldino Pandolfo III.pdf2 punti
-
2 punti
-
ciao, per il periodo comunale io partirei dal Mainetti Gambera, che ad oggi è ancora la pubblicazione più completa. Eugenio Mainetti Gambera, Brescia nelle monete, Brescia, Grafo, 1991. ISBN 88-7385-098-7.Poi scaricherei il Doneda, con i commenti dello Zanetti, che a mio avviso resta ancor oggi illuminante (è talmente denso di informazioni e di riferimenti interessanti che lo si deve prendere a piccole dosi :blum: ). Per Pandolfo Malatesta, oltre al Mainetti, è interessante anche il contributo di Pialorsi Vincenzo Pialorsi, L'attività della zecca: 1406-1408, in La Signoria di Pandolfo III Malatesta a Brescia, Bergamo e Lecco, a cura di Giorgietta Bonfiglio Dosio e Anna Falcioni, Centro Studi Malatestiani (Storia della Signoria dei Malatesti, VIII ) pagg. 137/153, Rimini, Ghigi, 2000.Sul ritratto di Pandolfo sul soldino di Brescia vedi il recente contributo: https://www.academia.edu/4894176/Il_ritratto_nel_soldino_di_Pandolfo_III_Malatesta ciao ed a presto2 punti
-
Per festeggiare i dieci anni dalla pubblicazione de “Il Medagliere”, Salvatore d’auria torna a gettare nuova luce sul tema della medaglistica borbonica con la sua nuova fatica: "Il Medagliere dei Re". Sembrava impossibile che il primo vero studio sistematico sulla materia potesse migliorarsi, eppure "Il Medagliere" oggi si arricchisce di molte nuove schede di approfondimento realizzate alla luce della documentazione scoperta in questi ultimi dieci anni. Ma non solo, continuano gli intelligenti ed arguti paragoni stilistici con i più bei prodotti dell’arte del tempo, la identificazione degli edifici riportati sulle medaglie, nonché una ricca appendice con le biografie degli incisori della Regia Zecca di Napoli. Una innovazione che non si ferma qui, l’autore infatti ha deciso di non pubblicare lo studio in formato cartaceo ma di renderlo fruibile, integralmente e gratuitamente, direttamente on-line. O meglio, rumors raccontano che l'opera verrà stampata in un numero limitatissimo di copie, quale prezioso cadeau dell'autore per tutti coloro che, con dedizione, pazienza e fedeltà lo hanno aiutato in questi anni di ricerca. Un punto di riferimento per lo studio della medaglistica borbonica che quindi si rinnova, divenendo più ricco, approfondito e dinamico. Perciò, con viva ammirazione, mi sento di fare un grande plauso al lavoro svolto da Salvatore d’Auria e dai molti che, fra studiosi e collezionisti, lo hanno aiutato. In attesa della versione definitiva, gustiamoci l’anteprima: http://www.ilmedaglieredeire.com/#page/1 DMG1 punto
-
Con piacere, anticipo agli utenti del Forum l’imminente uscita del volume storico: Carlini e campane nell’Aquila d’antico regime (Edizioni D’Andrea). La ricerca e l’analisi dei materiali d’archivio, che tra i vari spunti interdisciplinari ha permesso di capire “come” e “perché” la città dell’Aquila tornò a godere del privilegio di zecca sotto l’imperatore Carlo V, è stato condiviso con Giovanna Petrella (Dottore di Ricerca in Archeologia Medievale, si occupa della produzione di campane, calce e mattoni, delle attività artigianali svolte a L'Aquila tra Medioevo ed Età moderna, dello sfruttamento dell'acqua per le produzioni artigianali e la tecnologia applicata) e vede l’introduzione di Silvia Mantini (Professore Associato di Storia Moderna al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi L’Aquila). abstract Nel volume confluiscono due percorsi di ricerca: uno a carattere numismatico, l'altro archeologico. Partendo dalla lettura delle fonti, gli Autori ripercorrono alcune pagine di storia aquilana, inserendole all'interno di un ampio contesto socio-politico e religioso. L'attenta analisi delle chartae d'Archivio permette a Giuliani di rivisitare l'ignominia del “taglione” (1529) e delle monete pseudo ossidionali coniate con gli argenti confiscati dagli Spagnoli, tra i quali l'urna del compatrono san Bernardino da Siena; a seguire, è trattato il ruolo di messer Alessandro Oliva, sindaco aquilano a Corte e negoziatore per la riapertura della zecca. Lo stesso carteggio scambiato fra la città dell'Aquila e le diverse autorità vicereali consente a Petrella di ricostruire le vicende sulla requisizione delle campane dopo la fantomatica rivolta antispagnola e di risalire alle tempistiche, ai materiali e ai luoghi di fusione della campana maioris del Communo; ai fatti narrati, fa da sfondo un “paesaggio sonoro”, delineato attraverso un'inedita lettura delle fonti, e la mobilità dei discendenti di un'importante famiglia di fonditori di campane (secc. XIV-XVII) che dalla serenissima Venezia operarono all'Aquila, negli Abruzzi e in tutto il bacino del Mediterraneo. Chiude il volume un pratico compendio sui prezzi e il grado di rarità delle monete aquilane attribuibili all'imperador Carlo V d'Asburgo, su concessione (16 giugno 1547) del viceré di Napoli don Pedro Álvarez de Toledo.1 punto
-
@@gallo83 promettimi che la prossima volta che passi dalle mie parti mi porti questo gioiellino :D1 punto
-
Prima grazie molto per la chiara risposta.Non arrivavo a trovare l'informazione.In modo generale lavoro spesso su le monete antiche particolarmente romane .Ma,in questo periodo di feste non aveva voglia di fare un lavoro pesante e mi sono divertito a scrivere un articolo che o chiamato : "pasta e monete", partento di corzetti che o scoperto in Liguria o scritto un articolo su questa moneta di pasta faccendo un passaggio su la monetazione della repubblica di Genova...e quasi finito,sara in francese,ma se e interessato gli mandero una copia o l'indirizzo che mi dara.In ogno modo grazie. Un grand Merci. Agostino.1 punto
-
La serie attuale di monete americane presenta una bella serie di ritratti presidenziali, da Lincoln a Roosevelt a Washington...però c'è qualcosa in questo ritratto di J.F.K. sulle monete da mezzo dollaro, che trasmette una forza ed una emozione particolari...si vede che l'artista è riuscito a cogliere la tristezza e la disperazione del momento per la perdita improvvisa e tragica di un così grande personaggio...1 punto
-
Sono due Osservatori nati in momenti differenti. L'Osservatorio Ritrovamenti nacque con lo scopo di confrontare i ritrovamenti di monete rare; negli ultimi anni si è finiti tuttavia per postare tutti quei ritrovamenti che gli utenti ritengono "degni di nota" ma che non possono essere postati nell'altro osservatorio. L'Osservatorio Rarità invece è nato in un secondo momento con l'obiettivo di raccogliere i post relativi a tutti quei ritrovamenti di monete effettivamente rare. Scopo dell'Osservatorio Rarità è anche quello di raccogliere dei dati sia per fini statistici sia per avere un quadro delle aree di effettiva circolazione delle monete. L'elaborazione di questi dati permette inoltre di avere un'idea della reale circolazione degli esemplari: si è in grado quindi di valutare se una moneta circola o meno e in che quantità in relazione alla tiratura.1 punto
-
1 punto
-
ciao. si ,se guardi il post che ti ho postato, la scritta leg ii vedi che il due parte dal basso con 2 puntini e poi le stanghette, nel caso della tua moneta sono rimasti solo i 2 punti . poi devi mettere che erano monete itineranti cioé coniate durante gli spostamenti della o delle legioni, non erano coniate nelle officine, in piu nel periodo della tua moneta la 10 legione era guidata da augusto propio contro marco antonio. una curiosita: questa legione la 10 fretentis non era piu la mitica decima legione di cesare, la piu titolata e nella quale faceva piu riferimento, come quando l esercito di cesare esitando, fece il famoso discorso che avrebbe attaccato con la sola decima cosicche gli altri per non essere a meno partirono all attacco sconfiggendo i nemici ( da il debello gallico ) ma si trattava di una legione creata da augusto. ciao pier1 punto
-
prova a leggere questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/95379-lustro-o-non-lustro/1 punto
-
Con vero piacere. Sarebbe per me una cosa costruttiva se ognuno di voi mi facesse notare eventuali refusi o errori presenti nei miei articoli. La critica aiuta a migliorare. Intanto ho notato proprio mentre lo rileggevo a Verona che alla seconda pagina ho scritto 1774 anziché 1744. Resto in attesa di un tuo commento. Francesco1 punto
-
come conservazione per il 29 siamo sullo SPL, un pelo in meno per il 1930 q.SPL. il dritto del 1929 mi sembra di vedere una live usura nei capelli (sulla fronte) segnetti nel campo, al rovescio legacci del fascio a sx, zampette dell'aquila, parte alta delle ali e una mancanza (?) ad ore 1 sul bordo il dritto del 1930 difetti al bordo da ore 5 ad ore 7, patina pesante che mi impedisce di scrutare i rilievi, al rovescio rilievi alti consumati in particolare il piumaggio, zampette e legacci del fascio. per una questione di gusto personale preferisco la patina della moneta del 1929, quella del 30 per me è troppo pesante sopratutto al dritto, tutto sommato due belle monete collezionabili, molto probabilmente con un rapporto qualità/prezzo buono, bella scelta!1 punto
-
Di ritorno dalle vacanze e dal convegno di Verona condivido con voi due medaglie annuali. La prima viene dall'asta Thesaurus ed è l'annuale XV di Gregorio XVI in Argento che ricorda al retro il completamento del ponte di Galloro nella Via Appia , tra Ariccia e Genzano , vicino Roma.1 punto
-
non ti perdono :nono: scherzo dai :D la tua precisazione è giustissima e concordo con te ;)1 punto
-
@@lindap anche se fossero stati collezionisti , avrebbero dovuto onestamente dire " non abbiamo le competenze per dire se è certamente autentica " , meglio alle volte star zitti che prendersi la responsabilità di un acquisto di terzi . Perdonami Linda per la precisazione :) Ti saluto1 punto
-
Forse una piastra da camino? Alcuni esempi: http://www.france-distribution.com/antique-chimney-back-plate.htm1 punto
-
@@Leonida 10 io ed altri 10 utenti di questo forum . La vedo dura che 10 persone compiano il medesimo sbaglio :) . Se fosse stata vera sarebbe stata un'altra storia .1 punto
-
1 punto
-
scusate" l'off topic" ma visto che Euripe oggi fa questi "stupendi e azzeccatissimi" paragoni voglio anch'io metterla sul divertente: guardate questo video,fate anche voi così e domani lunedì mattina potete rimanere tranquillamente a letto!!!!! http://www.youtube.com/watch_popup?feature=player_embedded&v=7ZzcEVeP_pc1 punto
-
Un crescente lunare, o una falce di luna, un antico simbolo usato già sugli aes premonetali, l'Islam ci è arrivato dopo :) Tra le altre cose, ad esempio, era il simbolo presente sugli antoniniani dietro il busto delle imperatrici, aveva la funzione di indicare il valore doppio della moneta, quello che per i maschi era la corona radiata, qui sotto due antoniniani di Filippo l'Arabo e della moglie Otacilia Severa. Una discussione di qualche tempo fa http://www.lamoneta.it/topic/38222-moneta-di-adriano-con-crescente/1 punto
-
1 punto
-
queste le cifre pagate: 100€ per il 10 tornesi (penso sia il giusto) 15 € per il 2 tornesi 1855 e 45 per il tornese 1844 penso di averle pagate bene specialmente il tornese del 44 ha un bel colore in mano ma forse le foto non rendono come si deve. ps @@francesco77 ti ho inviato una tastiera con cui protrai migliorare la velocita di digitazione basta che a sommi capi vai sulle lettere e ottieni la parola che cerchi, all'inizio può risultare macchinoso ma quando ti ci abitui non riesci a farne a meno1 punto
-
tenetele per semplice collezione, visto l' alto numero di pezzi coniati, non avranno rialzi di quotazione.1 punto
-
Corrado viene chiamato sulle monete Rex Romanorum e non Imperatur perchè questo titolo veniva riconosciuto solo a chi fosse stato incoronato dal Pontefice a Roma, cosa che non avvenne a Corrado. Corrado di Svevia fu in effetti, quale Imperatore del Sacro Romano Impero, Corrado III, ma come Re d'Italia fu chiamato Corrado II , in quanto l'Imperatore Corrado I non aveva preso questo titolo. Corrado concede ai Genovesi il privilegio di battere moneta, con apposito diploma, in cui viene specificata la data del 1138 negli ultimi giorni di dicembre. Si deve tener presente che l'ultimo giorno dell'anno non era, nel medioevo, e spesso anche più tardi, il 31 dicembre, come oggi. A volte l'anno incominciava nel bel mezzo di un mese. A Genova, come a Roma, vigeva il cosiddetto "stile della Natività" per cui l'anno aveva inizio proprio il giorno di Natale, ecco perchè per i genovesi era già il 1139 mentre per Corrado era il 1138. Un fatto analogo "famoso" è successo anche a Carlo Magno, incoronato a Roma la "notte di Natale" dell'anno 800, in alcuni testi troviamo scritto che fu incoronato il primo giorno dell'anno 801, altri l'ultimo giorno dell'anno 800 perchè si intende la "notte di Natale" quella che precede il 25 dicembre, ma è il medesimo giorno, dipende se fu incoronato prima della mezzanotte della vigilia di Natale o dopo la mezzanotte.1 punto
-
Ragusa - Dalmazia Rettore Nicolaus de Proculo 1 Tallero del 1764 - argento 8501 punto
-
ottimo riferimento l'articolo di Mainetti Gambera e Rizzonelli con nuove, convincenti, evidenze sull'attribuzione del ritratto del soldino a Pandolfo Malatesta piu' volte identificato con la testa di Ercole ripresa, a causa di una forte somiglianza, con la testa di Ercole riportata su un denario romano di Vibio Pansa. Nel PDF mancano pero' le foto e disegni, sarebbe possibile postare un PDF completo delle figure ?1 punto
-
Taglio: 2 euro Nazione: Principato di Monaco Anno: 2012 Tiratura: 1.02.373 Città: Milano Condizione: BB+1 punto
-
Ma poi alla fine Verona è sempre e comunque una festa della numismatica, ma anche di Lamoneta ormai, al pranzo eravamo circa quaranta e di lamonetiani ne abbiamo viste decine e decine d'altri. Verona è quindi anche l' incontro lamonetiano per eccellenza, un momento dove il forum diventa realtà e dove i nick si trasformano in un circolo effettivo e presente. Ma Verona ormai è da tempo anche giovani del forum, momento di divulgazione e di donazioni, tanti libri escono....tanti ne entrano, ormai il percorso virtuoso iniziato è inarrestabile e un punto di forza del forum e di tutti noi. Credo che questi siano gli aspetti positivi, premianti e da ricordare, la condivisione reale lamonetiana, il gruppo che cresce nell'unione, i giovani che rispondono e aumentano e tutto questo non è poco al giorno d'oggi, poi ovviamente sullo sfondo ci sono anche le monete, ma i valori simbolici di questa festa della numismatica vanno ben oltre le monete e rimangono come nostro ricordo e testimonianza di Verona, Mario1 punto
-
ciao a tutto il gruppo di verona. purtroppo la fame e la sete mi hanno fatto perdere la foto di gruppo :D . pazienza! il pranzo col gruppo é stato veramente bello e divertente,alla vigilia avevo un pò di timore, visto lo spessore numismatico delle persone presenti, invece mi sono trovato benissimo con tutti, veramente una bella compagnia grazie, da ripetersi sicuramente. ciao pier1 punto
-
follis Costantino VII e Zoe http://it.wikipedia.org/wiki/File:Follis-Constantine_VII_and_Zoe-sb1758.jpg1 punto
-
Per chi ha preso solo Malta la settimana prossima, al massimo tra 2 settimane. Per chi abita a Roma però posso fare consegna a mano, preferibilmente sabato pomeriggio a causa di impegni scolastici. Vi darò info dettagliate e personalizzate via mail o mp domani sera o al limite domenica.1 punto
-
Salve a tutti. Ecco uno quattrino di Carlo Vi, data 1728, molto consumato ma con la data leggibile. Cordiali saluti. Alain. Diametro=mm.15. Peso=g.1,23.1 punto
-
Guarda pure questi link http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details/collection_image_gallery.aspx?assetId=129292&objectId=60408&partId=1 http://monetaoro.unicatt.it/lagioielleria.asp http://monetaoro.unicatt.it/pendente.asp http://books.google.it/books?id=lfSDbDsMnB...0anello&f=false1 punto
-
L'argomento è molto delimitato ed è difficile trovare qualcosa di specifico al riguardo. Relativamente al territorio della Sardegna ho trovato in rete questo contributo che contiene vari rimandi bibliografici. Vedi un po' se ti può essere d'aiuto.... http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_49_20060414131456.pdf1 punto
-
E' ritornato in linea il catalogo della Numismatica Italiana. http://www.lamoneta.it/links/goto/102-catalogo-di-numismatica-italiana/1 punto
-
La cittadina si sviluppava lungo le pendici del colle di San Giusto e poteva giovare di piccoli rii che scorrevano nelle vallecole della zona arenacea addossata al crinale carsico; ben presto però si rese necessaria la costruzione di due acquedotti (se non tre). Uno ripercorreva in parte il tracciato del cosiddetto ”Acquedotto teresiano” (costruito dalla regina asburgica) e raccoglieva le acque di alcuni ruscelli minori per dirigersi verso Tergeste nei pressi del Teatro Romano. L’ altro invece partiva dalla località di Bagnoli per arrivare fino in via Madonna del Mare sfruttando al dorsale arenacea su cui insiste l’odierno quartiere di San Giacomo. Del primo, distrutto dai Longobardi e ricostruito e ampliato da Maria Teresa d'Austria non ci restano tracce ma, del secondo, lungo 17 km e in grado di fornire 5800 m3 d'acqua al giorno, sono stati rinvenuti più tratti. Ecco alcuni link su quello teresiano: http://digilander.libero.it/apesaro/data/teresian.htm http://www.sastrieste.it/SitoSAS/Cavita5.html http://www.atrieste.eu/FotoMacondo/sotterranei.pdf1 punto
-
Colgo l'occasione della breve pausa (di pranzo) per ringraziare Antwala e Mariesu per avere incanalato la discussione nei giusti binari, tanto più che l'argomento è di grande importanza e interesse. Circa il pensiero generale espresso da Antwala, personalmente lo condivido pienamente e mi piace l'immagine del progresso scientifico come un successivo passaggio del testimonio. Noto l'encomiabile sforzo di Mariesu di offrire ora una esaustiva spiegazione e spero vivamente che dal confronto di opinioni si possa quantomeno delineare un quadro più chiaro della complessa problematica. Un solo consiglio ad ambedue. Sarebbe molto bene affrontare un argomento per volta (infatti i posts # 69 e 70 riguardano problemi diversi) e magari offrire anche un esaustivo contesto storico (magari con qualche dato archeologico, se noto) ove collocare ogni argomento. Solo così anche un lettore attento e interessato, ma digiuno dei particolari risvolti storico-numismatici, può meglio comprendere la problematica. Capisco che questo implica un certo sforzo intellettuale e impiego di tempo, ma credo che in nome del progresso scientifico ne valga la pena e si possa meglio compredere l'impegno e competenza dei studiosi coinvolti, rispettando i rispettivi ruoli. Circa il problema del carico delle immagini, ovviamente della massima importanza, chiedo all'Amministrazione come procedere nel modo migliore. In fondo basterebbero poche immagini per volta con sufficiente definizione e poste vicine per i giusti confronti. P.S.: grazie al confronto diretto con altri esemplari "ufficiali" in effetti si nota una diversa disposizione e stile del monogramma di Ilderico. Poi c'è il dato del luogo di provenienza, che è sempre molto importante, indicando la possibile area di circolazione e quindi anche il luogo di coniatura di tali esemplari.1 punto
-
Spero molto che al convegno di Verona di trovare una grande soppresa il volume sui falsi d'epoca del signor Pezzi.Blaise1 punto
-
Se hai intenzione di "approfondire" la conoscenza della monetazione, per prima cosa, io cercherei qualche testo cartaceo...... per esempio... a caso: "Brescia nelle monete" - Eugenio Mainetti Gambera - Ed Grafo- parte dai Cenomani , all'Impero Carolingio L'Età Comunale - La signoria di Pandolfo Malatesta - Il dominio della Serenissima Repubblica - le monete Ossidionali termina con il corpus delle monete di Brescia.1 punto
-
generalmente classificata come AE8 .... http://www.acsearch.info/search.html?search=similar%3A6762211 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.