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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/21/13 in tutte le aree

  1. La medaglistca non è fatta solo di grandi artisti, di incisioni curate e perfette, di produzioni impeccabili ... esiste una medaglistica parallela nel periodo napoleonico, e non solo, fatta di ingenio, di sapersi arrangiare, di emissioni più o meno private di uomini (o donne) che con il loro entusiasmo e la loro memoria hanno voluto celebrare il "Còrso". Queste emissioni artigianali, fatte di idee e bulino e poco di più, sono molto rare e, per ognuna di esse si conoscono pochi esemplari. Raramente trovano rilievo nelle collezioni, ancor più raramente pubblicate in opere di riferimento. Sono generalmente considerate "fuori zecca" cioè emissioni private, e quindi di difficile catalogazione. Personalmente le trovo affascinate tanto quanto se non di più delle emissioni di zecca, con la loro perfezione ed i brillanti incisori che firmano il conio. Una delle poche produzioni che trova casa nell' opera di George-Julien Fellmann. Trésor de numismatique et de glyptique, etc. Collection des Médailles de l'Empire français, et de l'Empereur Napoléon. Parigi 1840 l'opera che per prima rappresenta le medaglie illustrandole "fotograficamente" e non disegnandole, è la medaglia che Vi descrivo. Si tratta del lavoro di lavorante al seguito dell'armata francese in Russia. La storia, o leggenda, vuole che il nostro abbia prodotto queste medaglie in Russia poco dopo la battaglia della Moscowa o di Borodino il 7 settembre del 1812. Una delle battaglie più cruente e sanguinose del ventennio napoleonico: 250.000 soldati tra i due schieramenti e 80.000 tra morti e mutilati; una carneficina, dove l'attacco frontale dei francesi trovò l'organizzata risposta dei cannoni russi. La vittoria fu di Napoleone, il generale Kuvuzov abbandonò il campo di battaglia dopo il furioso fuoco dell'artiglieria francese, ma a che prezzo. Ben vero che si apri la via di Mosca ai francesi, una strada che portò dritta alla fine dell'astro napoleonico in Europa. E' una battaglia ampiamente celebrata, anche in Italia, per l'utilizzo di reparti di cavalleria composti quasi esclusivamente da truppe formate nella penisola. Or dunque, parrebbe che per celebrare la vittoria nella piana di Borodino, e l'entrata a Mosca cinque giorni dopo dell'esercito francese, sia stata fusa e dorata una medaglia, cui si conoscono ad oggi tre o quattro esemplari solamente. Il calco della medaglia è stato ricavato da un'emissione di Lione del 1800 per il ristabilemento di Piazza Bellecour. La legenda poi incisa lettera per lettera al bulino. Oltre all'esemplare riprodotto sul TNE (Tresor Numismatique Empire) tavola LIII.9 proprietà del Dr. Burney, l'esemplare qui illustrato ex collezione Julius 2536 poi collezione privata svizzera, ed infine un terzo esemplare in collezione privata italiana. L'esiguità dell'emissione è facilmente intuibile dal lavoro che ha richiede sia la fusione, la doratura e l'incisione al bulino. La medaglia non è riportata dal Bramsen, e non è censita dal Diakov. Entrata dell' esercito francese a Mosca Parigi 1812, op.Chavanne fusione in bronzo gr. 36,552 - Ø 42,23mm [ 3,64mm D/ op. cfr Chavanne, L'ARMEE FRANCAISE ENTREE A MOSCAU LE XIIII SEPT.re M.D.CCC.XII. busto a sinistra del dell'Imperatore in abiti da Primo Console, sul taglio della spalla CHAVANNE F. Rv: op. -, BATAILLE / DE LA / MOSKWA / GAGNÉE PAR / LES FRANCAIS / LE VII SEPTEMBRE / M D CCC XII in serto di rami di quercia Contorno: liscio ↑ medaglia per fusione Bibliografia: Bramsen manca, Julius 2536 (this), Essling manca, TNE 53.9. Conservazione Molto Bella, di grande rarità ed interesse. Posa della prima pietra nella piazza Bellecour a Lione Lione 1800 op.Chavanne Bronzo gr. 46,05 Ø 43,18mm [3,77mm D/ op. Chavanne, A BONAPARTE VAINQUEUR ET PACIFICATEUR, busto in uniforme da generale a destra, nel troncato della spalla CHAVANNE F., in esergo LES LYONNAIS - RECONN: , Rv: op.-, LE X MESS.R / AN VIII / BONAPARTE / A POSÉ LA I. PIERRE / DE LA GRANDE PLACE / DE LYON / DETRUITE / EN L'AN II, in serto di rami di quercia legati con nastro alla base. Contorno: liscio ↑ medaglia per coniazione Bibliografia: Bramsen 59, Julius 832 (br), Esssling 845 (br), TNR LXXVIII.3, De Felissent 242, Conservazione: quasi Splendida di rarità non comune.
    2 punti
  2. questo è il giusto periodo per provare una variante alla classica torta di mele provate a sostituirla con il caco mela
    2 punti
  3. Reperito oggi il 2 € di Boccaccio. Come moneta-scherzo è molto simpatica. Qualcuno mi sa dire quando uscirà la vera moneta? Perché questa è una moneta-scherzo, giusto? Poi l'IPZS ci sorprenderà emettendo i veri 2€ di Boccaccio. Ditemi che è una moneta scherzo, vi prego.....
    2 punti
  4. Piccola precisazione... Citando Publio Virgilio Marone, poeta romano che in età medievale assunse tanta importanza che fu al centro di un culto popolare quasi dal sapore mistico fino ad essere soprannominato Virgilio Mago. Mi vengono in mente alcune parole: (…) Quando un morbo fierissimo invase la razza dei cavalli, Virgilio fece fondere un grande cavallo di bronzo, gli trasfuse il suo magico potere e ogni cavallo condotto a fare tre giri, intorno a quello di bronzo, era immancabilmente guarito (…) Così come hai detto nell'articolo, ma in versione più romanzata. Questo, infatti, è un brano di Matilde Serao tratto da "Leggende Napoletane". Per prima cosa bisogna precisare che nonostante sia un brano del 1800 che si rifà a storie popolari in realtà si fonda su basi storiche: i primi autori a parlarne, nella seconda metà del XII secolo sono un chierico inglese e il cancelliere dell’imperatore Enrico VI (dei quali al momento mi sfuggono i nomi). che menzionano le opere che Virgilio avrebbe lasciato a Napoli, tra cui appunto il cavallo di bronzo. Inoltre c'è da aggiungere che quelli raffigurati sulle monete in rame dovrebbero essere della razza di Corsiero Napolitano, razza famosa e ricercata in tutta Europa. questa è la copia nel cortile del palazzo Carafa a Napoli.
    2 punti
  5. Ma ormai ho terminato la discussione, anche se scrivendo il 10% di quanto c'era da scrivere. Avrei voluto collocare immagini dei nummi epigrafi e anepigrafi di Godas, con immagini in alta definizione (ovviamente non sono i nummi di Lulliri né le sue immagini) e porre dei confronti do ne crocette cartaginesi di Ilderico. Come ho appena scritto ad Acraf, alla fine quello che ho scritto su Procopio è il 10% di quello che mi sarebbe piaciuto scrivere. Ci sono poi i contatti numismatici tra la Sardegna e le Baleari, ambedue vandale, con le monete coniate nelle Baleari e trovate in Sardegna (2) e 3 o 4 monete sarde trovate nei pressi di Valencia. Procopio è un gran contaballe. Ma è piacevolissimo da leggersi (peccato che la ultima edizione del de bello vandalico in lingua italiana sia della prima metà dell'800) e nonostante queste balle, è straordinariamente ricco di informazioni come nessun altro storico dell'antichità. Ci sta tutto il discorso del preteso messaggio di Licinia Eudossia a Genserico che Procopio dice essere stato il pretesto per il sacco di Roma, e che è del tutto inattendibile come hanno discusso molto bene (e da punti di vista affatto diversi) due grandi storici italiani, Alberto Gitti e Giuseppe Morosi.... Un tema che indirettamente, ma in modo attendibile, permette di datare l'avvio dell'emissione di silique imitative vandale in nome di Onorio. Pazienza: i problemi connessi al cambiamento (o danneggiamento) del server non sono colpa di nessuno. Per me ormai la discussione è chiusa. Dopo mesi che i numismatici del gruppo di studio sulla monetazione vandala me lo ripetevano, ora mi sono convinto anch'io che le pretese vittorie di Ilderico sono una bufala. Già da oltre tre mesi abbiamo eliminato dai data-base ponderali tutti i dati pubblicati da Lulliri nel 1996, in quanto ogni volta che abbiamo rintracciato una qualunque delle numerose monete da lui vendute tra quelle pubblicate in quel libro, il peso è risultato totalmente difforme (il libro del 2013 non lo abbiamo neppure preso in considerazione). Io ero l'unico nel gruppo a dare ancora credito a questo discorso (i nummi con la A dati a Godas, i monogrammi di Teodorico attribuiti a Ilderico, i nummi di Giustiniano con lo staurogramma dati ai vandali, e altre attribuzioni, non le avevamo prese sul serio neppure per un istante). Ma dentro del gruppo di studio, io sono l'anello debole. Il mio ruolo è quello di archivista delle fotografie e dei dati, di analista statistico degli stessi, e di redattore delle relazioni scritte in quanto mi attribuiscono facilità nella scrittura: ma nei temi propriamente numismatici, sono davvero l'ultima ruota del carro, e anche sul tema propriamente storico ho tantissimo da imparare dagli storici del gruppo di studio. Con queste parole saluto tutti i foristi de lamoneta e auguro a questo forum di seguire sulla strada del successo (e possibilmente di affrontare argomenti da un punto di vista maggiormente numismatico, e quindi interpretativi, e non solo collezionistico, e quindi descrittivi). Con un poco di anticipo, auguro a tutti Buon Anno! (sperando di essere per l'anno nuovo già nella mia isoletta: è da un mese che mi trovo in Italia e sono già qui che friggo per ripartire....). Antvwala (Alberto Trivero Rivera)
    2 punti
  6. Luca... Proprio chiamare fessacchiotti chi ha appicicagnolato la moneta mi sembra eccessivo.. La cosa veniva fatta normalmente nel periodo in cui la moneta era circolante o al massimo subito dopo da dei nostalgici... Allora il valore era pressapoco quello del materiale, quindi la moneta non veniva deprezzata... Ora per noi e' diverso... La moneta perde valore... Ma i vecchi proprietari questo non lo consideravano e penso che di noi si preoccupassero ben poco...
    2 punti
  7. non capisco onestamente lo sfogo... per quanto confuso, comunque, vorrei dire alcune cose: gli utenti intervenuti non ti hanno detto nulla di che, ti hanno solo fatto osservare (nel TUO interesse) che acquistare monete antiche da pulire e senza certificati -o andarle a cercare col MD- è rischioso, in Italia... si può discutere, lo si è fatto e lo si fa spesso sul forum, se l' attuale legislazione in materia sia giusta e utile o meno... al di là di qualsiasi discorso, questa è la legge: dura lex, sed lex. se poi posso dire una cosa: parli di "valore", di "investimento"... la numismatica, a mio modestissimo parere, NON può essere investimento. se la si sceglie con queste intenzioni, si è di molto fuori strada. ho avuto modo di dirlo più volte: la numismatica è passione ma soprattutto STUDIO, e la ricchezza che essa ci dona (e che è di gran lunga superiore a quella economica) è proprio questa. dal tuo post, sembra che tu ti muova alla cieca, senza una precisa direzione e senza basarti su una tua solida preparazione.. temo che questo sia un comportamento rischioso in ogni ambito della vita, e la numismatica non fa eccezione... non è, quindi, lei a "buttare fuori" le persone.. chiaramente, senza rancore Afranio
    2 punti
  8. Anche quest'anno, il Circolo Giovani Numismatici è riuscito a pubblicare un volumetto che raccogliesse i lavori di vari giovani numismatici, proponendosi come "trampolino di lancio" per il loro esordio nel mondo editoriale. Un grande ringraziamento deve esser fatto alla Società Numismatica Italiana, con cui il C.G.N. ha stretto un importante legame di collaborazione e che ha contribuito in maniera importante al buon andamento della pubblicazione, ma anche al mondo commerciale che, per il secondo anno di seguito, ha dimostrato un notevole interessamento verso la crescita culturale delle nuove generazioni supportando anche economicamente questo ambizioso progetto. di seguito riporto l'indice del secondo volume. INDICE PREFAZIONI -Prefazione a cura di R. Iula (presidente del Circolo Giovani Numismatici). - Prefazione a cura della Società Numismatica Italiana. ARTICOLI -R. Iula “Bellum” vel “Proelium” mutinense: per una ridefinizione degli equilibri storici tra Marco Antonio e Ottaviano nella Roma del “dopo Cesare”. -G. GugliandoloLa riforma monetaria di Nerone. Cenni introduttivi -M. NassarUn denaro d’argento per Firenze. Quando arrivò la carovana di Carlo Magno. -M. Schivo Contraffazioni delle monete genovesi. Le imitazioni operate dalle zecche Italiane. -R. Attorri Lorenzo de’ Medici ad Urbino. Storia e monetazione di Lorenzo De’ Medici e Leone X nel Ducato d’Urbino. -N. Macchi 10 Lire Biga. Errori e storia. -A. ChiusoI grandi italiani. Piccola serie da 2 euro commemorativi. -M. Onorato Le banconote dell’Unione Europea. Verso l’Europa. RECENSIONI -Le Monete Siciliane dai Normanni agli Angioini. NOTIZIE SOCIALI Ringraziando per il grande consenso che l'iniziativa ha ricevuto alla sua prima uscita e ci auguriamo che possiate fare altrettanto per la seconda. Le riviste, che sono state disponibili in anteprima il 17 di questo mese alla giornata di studi genovese, saranno disponibili, per la prima volta, a Verona il sabato, chiunque sarà presente quel giorno potrà richiederne una copia direttamente al sottoscritto a pranzo o in fiera, viceversa potrete richiedere la vostra copia alla mail [email protected] o trovare informazioni sul nostro sito http://cgnnumismatica.weebly.com/la-rivista.html
    1 punto
  9. Da un pò di tempo speravo di riuscire a mettere in collezine una osella con la rosa, anno V, VI o VIIII poco importa, mi piacciono tutte e tre, il massaro poi ancor di meno. Sulle oselle solitamente sono riproposti, al rovescio soggetti bellici - scene di battaglia, trattati di pace o la giustizia, oppure soggetti sacri, a parte l'immancabile leone cittadino. Rappresentazioni "rilassanti" sono poche, c'è una splendida fascia dello zodiaco dell'unica osella di Nicolò Sagredo, rara e costosa e poco altro. Fortunatamente Alvise II Mocenigo ha pensato, 210 anni fa a Picchio collezionista dandomi ben tre opportunità. Ho lavorato ai fianchi un amico, in primo luogo e commerciante in seconda battuta sin quando dalla sua collezione privata (incredibile, anche i commercianti collezionano) non ha ceduto ed ha scambiato l'osella con altre monete. Ha opposto resistenza sin quando, garbatamente, gli ho fatto notare che: "non esiste che mi fai vedere una osella e non me la vendi, non puoi fare concorrenza ai clienti, dimenticati che siamo amici, anche perchè se non me la cedi non so quanto a lungo lo resteremo !" Probabilmente ci ho rimesso, forse no, fa poca differenza ... sono contento. Alvise II Mocenigo 1700-1709 Osella anno V (1704). Argento igr. 9,755 - ø 37,01 mm. Diritto: *S*M*V*ALOYS*MOCENICO*D* San Marco in trono porge il vessillo al Doge genuflesso che lo accoglie con la sinistra, portando la destra al cuore. esergo: *G*T*S* (massaro Giovanni Tomaso Soranzo) Rovescio: MAGIS REDOLET LVNA SERENA (Essa è più profumata alla luce del chiaro di luna). Una rosa fiorita e la luna si guardano a vicenda tra le stelle del firmamento. esergo, *ANN•V* Riferimenti: CNI 115. Paolucci II cfr. 187. Gamberini 1222. Werdnig 185a. La rosa, che campeggia nello stemma familiare dei Mocenigo, rappresenta l'indipendenza, in questo caso Venezia, mentre la luna il sultanato. La storia di Venezia è da secoli scandita dai rapporti con la Sublime Porta. In questo caso rappresenta un atto di cortesia; una rivolta di palazzo detronizza il sultano Mustafà a discapito del fratello germano Ahmed. In nuovo sultano si premura di mandare segnali distensivi a Venezia, certo non poteva imbarcarsi in una guerra senza aver prima messo a tacere ogni forma di resistenza interna. A Venezia giunge Mustafà Aga capo dei giannizzeri con donativi per la città. Venezia ricambia con la visita di Carlo Ruzzini (Doge dal 1732 al 1735) a Costantinopoli. La legenda tradotta: "Essa è più profumata alla luce del chiaro di luna" può essere riassunta in un atto distensivo di reciproco rispetto, la Rosa e la Luna hanno solo da guadagnare nel non farsi la guerra.
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  10. qualunque fosse la domanda, e qualunque fosse la risposta, i toni irrispettosi vanno contro il regolamento del forum. oltretutto lui ti aveva solamente chiesto l'origine del lotto, dato che ultimamente si sono verificati episodi spiacevoli per alcuni collezionisti ignari della legge vigente in Italia. Quindi, forse voleva solo metterti in guardia sui problemi a cui potresti andare incontro. Che si sia d'accordo o no con la legge, non puoi (credo) insultare uno che ti invita ironicamente e simpaticamente tra le righe ad essere più accorto.
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  11. Io ti ho fatto solo una domanda, e mi pare in modo educato, cosa che non mi pare mi sia stata ricambiata nella tua risposta. Certo non sono problemi miei, io non acquisto monete da pulire. Comunque da parte mia ti facevo presente solo una problematica in cui potresti incorrere, comunque contento tu, contenti tutti. Buona notte TIBERIVS
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  12. IO prima dei problemi che ti poni, mi porrei quest'altro problema: da dove arrivano le monete da pulire che ho acquistato su EB? non vorrei che i problemi di PULIZIA diventassero problemi di POLIZIA ( o CC) saluti TIBERIVS
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  13. Buona serata Peccato, ma non mancheranno altre occasioni....alla prossima "tornata" . Useremo @@angelonidaniele come staffetta! Luciano
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  14. Ci sono anche altri requisiti che si possono soddisfare per poter aderire al gruppo "Euro Folle". Prova a dare un'occhiata in prima pagina. ;)
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  15. e non avere mai fretta di acquistare, pondera bene e valuta. Sei giovane e avrai tutto il tempo di collezionare monete importanti, per il momento và benissimo così. :good:
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  16. Nel corso della loro storia gli USA hanno emesso varie tipologie di banconote. Oggi sono sopravvissute solo le Federal Reserve Notes, con il loro sigillo verde, ma fino agli anni '60 era possibile trovare banconote con sigilli di vario colore: i Silver Certificate, con sigillo azzurro, e le United States Note, con sigillo rosso. La posizione della stellina dipende dal tipo di banconota. Le Federal Reserve Notes erano e sono tutt'ora emesse da 12 distretti (numerati da 1 a 12 e identificati con una lettera da A a L). Il seriale delle Federal Reserve Notes iniziava con la lettera identificativa del distretto (le banconote "colorate" post-2004 hanno un seriale che inizia con 2 lettere di cui una identificativa del distretto). Le "stelline" venivano quindi posizionate in fondo. In passato anche le Federal Reserve Bank Notes, emesse nel 1929, avevano lo stesso sistema di numerazione con le "stelline" posizionate in fondo al seriale. Alla stessa maniera i pezzi da 5-10-20$ emessi dopo l'attacco di Pearl Harbour avevano le "stars" inserite alla fine del seriale (erano sovrastampe dei dollari emessi dalla FED di S.Francisco) Diverso il discorso per US Notes, Silver Certificates, Gold Certificates: la numerazione non prevedeva vincoli dovuti ai distretti, perciò la "stellina" veniva posizionata ad inizio seriale, con una lettera identificativa in fondo al numero di serie. Anche i Silver Certificates con sigillo giallo emessi per la Sicilia avevano le "stelline" posizionate allo stesso modo In allegato una piccola guida in .pdf. E' in inglese ma facilmente comprensibile. star notes.pdf
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  17. E’ arrivato il bronzo della Künker con tanto di garanzia fotografica (come da noi fa Varesi). Ispezionando bene la moneta, non mi risulta trattarsi di una Price 304 come nella didascalia in quanto l’AE Price 304 non è di tipo ‘gorytos’ ma ‘faretra + arco’. La descrizione del 304 nel testo del Price è infatti 304 obv. Herakles/club ←║quiver + bow ←: <below> E ed è pure evidente dalla foto sotto che l’arco è più largo dell’imboccatura e quindi non può trattarsi del suo astuccio ma di quello per le frecce, cioè della faretra sovraimposta all'arco stesso. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. Æ (18mm, 5.83 g, 3h). Uncertain mint in Macedon. Lifetime issue. Head of Herakles right, wearing lion skin / Club and bow in bow case; E below. Price 304. VF, dark green patina. Nel nostro bronzo, invece, l’arco è ben inserito nel suo astuccio e quindi siamo in presenza del gorytos, precisamente della moneta Price 322 descritta nel testo come 322 obv. Herakles/club ←║bow in bow-case ← ; <below> E Naturalmente, S E & O. apollonia
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  18. Ciao Jagd ! Ti confermo che si tratta di una stelletta d'ordinanza dell'Esercito Italiano. Saluti !
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  19. Concordo in pieno con quanto scritto da @@profausto.......moneta collezionabile, anche perchè è raro vederne in condizioni molto migliori, le vicereali di questi periodi hanno fatto molto il loro dovere in pieno e quindi, di conseguenza, in collezione vanno raccolte così; in questo caso la moneta è anche rara, il MIR al nr. 103, pag. 166 la classifica R2 e almeno io sono concorde con questa attribuzione del grado di rarità. Nella zona che ti evidenzio, di norma, sono presenti delle sigle, dei simboli o delle figure supplementari, che poi sono quelle del coniatore di turno, in questo caso però, non possiamo osservare; per il tornese in questione, infatti, sempre il MIR evidenzia queste: V, 8, fiore, giglio araldico, melograno, foglie, oppure nulla e in questo caso potrebbe essere anche che non vi sia niente. Comunque complimenti e buona raccolta. Un saluto Pietro.
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  20. La seconda come già detto da Parpajola è una interessante moneta che fa parte del "caos" monetario del XVII secolo in Spagna - è un cosiddetto "resellos". Sulle monete venivano impresse delle contromarche che ne aumentavano il valore. ti allego un link dove puoi avere una idea piu' chiara su questa tipologia. http://www.maravedis.net/resellos.html
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  21. Io ho il Lira Lusso di masterphil da qualche anno e mi trovo molto bene, te lo consiglio
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  22. Complimenti per il secondo numero Caro Magdi , ti prenoto una copia con ritiro a Verona nella giornata di Sabato
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  23. Colleziono monete contemporanee a circolazione ordinaria , quindi mi sono interrogato da tempo sull'effettiva circolazione di questa valuta. Le uniche monete che sembrano per la circolazione sono da 1 - 2 - 5 Pesetas datate 1992 e quella da 50 Pesetas del 1990. Tutte coniate in copper-nickel. Tutte le altre monete sono palesemente create per i collezionisti ,lo si evince dalla bassa tiratura ,dai soggetti , o dal metallo pregiato utilizzato. Ultimamente sono apparse in rete nuove monete del Saharawi che sono evidentemente delle patacche ed hanno una pessima qualità . Sospetto che dietro questa infima operazione ci siano le solite zecche private cinesi, che continuano a coniare orribili pseudomonete di stati inesistenti , senza avere nessun diritto legale per farlo ( ad esempio : Darfur , Palestina , Cipro Nord e tante tante altre ) Ritornando alle monete da 1-2-5-50 Pesetas credo che comunque non abbiano mai effettivamente circolato , anche perchè sono passati piu di 20 anni , quindi si sarebbero svalutate e avrebbero dovuto coniare altre monete con valore nominale maggiore e invece ciò non è accaduto Inoltre non esistono nemmeno banconote di questo stato e questo è un altro aspetto che mi fa propendere per l'idea che questa valuta sia nata solamente per promuovere e pubblicizzare la causa degli indipendentisti del Saharawi e per fa guadagnare qualche zecca privata. Io comunque posseggo in collezione le monete da 1-2-5 Pesetas
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  24. Non penso sia l'imperatore ma la personificazione della VIRTVS AVG, la Virtus armata. Dea romana del coraggio e del valore militare, nella sua versione maschile compare anche come Honos , l’onore. Questa duplice divinità incarna le due qualità di un buon soldato: coraggio e onore. I valori fondanti della romanità erano la virtus, la gloria, la libertas, la pietas (il rispetto per gli dei), la fides (la fedeltà), la dignitas (la stima generale). Un pannello dell'Ara Pacis Augustae, quello di nord-est, raffigura Roma seduta con le armi ai suoi piedi, tra da Honos e Virtus. La festa in onore di Honos, Virtus e Felicitas era celebrata il 12 agosto
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  25. @@pier67... non è che vedo chiaramente il R/ ... spero di aver letto bene una S in campo e in esergo XXIQ RIC 244 RIC 244 Obv-IMP C AVRELIANVS AVG Radiate, cuirassed bust right. Rev-CONCORDIA MILITVM Aurelian standing right, holding hands with Concordia who stands left. S overXXIQ in ex. RIC Vi 244, 4th Officina
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  26. @@ItaloP La moneta non si presenta in condizioni buone, consunzione, schiacciature di conio, e debolezze dello stesso sono evidenti. Tuttavia è considerata abbastanza rara , infatti è piu' facile trovare questa moneta con raffigurazione del busto del sovrano a sinistra. A mio modesto parere è un B / MB ma che comunque in molti vorrebbero avere in collezione. Considerato che manca l'immagine anche nel nostro catalogo , giro la discussione nella sezione degli amici della monetazione del Regno delle due Sicilie che con la loro esperienza, valuteranno la cosa.
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  27. il Tallero di Umberto I nacque per circolare nei territori dell'Africa Orientale Italiana di allora cioè Etiopia e prima ancora in Eritrea; queste monete pur essendo di peso maggiore del 5 lire avevano come controvalore quello di uno scudone; tenendo presente che nel territorio nazionale non potevano circolare ma dovevano venir scambiati alla banca nazionale di allora; venivano dati in pagamento per gli acquisti coloniali e il pagamento delle truppe e spesso venivano accapparrati sia da italiani sia da indigeni che, per loro tradizione, usavano, e usano ancora oggi, farsi dei gioielli con queste grosse monete o con altri tipi di talleri come le Marie Terese, i talleri di Menelik e altre monete di grosso modulo anche auree, specialmente in ricorrenze importanti come i matrimoni vi era l'abitudine che lo sposo regalasse dei gioielli simili alla sposa. Molto probabilmente il Tuo tallero ha avuto questa sorte, certo anche in europa si facevano operazioni simili su monete di modulo grande, vedi le monete papali ad es., il fatto che sia un tallero di Umberto originale e che la sua circolazione fosse molto limitata però mi fà pensare ad una produzione indigena, in loco ho visto io stesso un tallero coi rilievi ammorbiditi da evidente riscaldamento, Marie Terese trasformate in scatolette e altre manomissioni simili, tenete conto che gli Eritrei sono abili argentieri ed orafi
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  28. Chiedo scusa, non si potrebbe spostare la discussione... in una nuova discussione? Non si sa nemmeno se ci sarà la disponibilità ad organizzare questa cosa e rischiamo di riempire questo topic con sole richieste...
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  29. Vado fuori dal periodo indicato, ma qualsiasi altro sogno deve, per quanto mi riguarda, inchinarsi a questo: http://www.numismatica.it/Foto/501864spqf.jpg I have a dream...and will have forever! :)
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  30. sei stato pure un pò troppo generoso. a mio avviso non può considerarsi oltre il BB. Il colpo a ore 3 è deturpante, l'altro vistoso. Io avrei preferito una moneta più scarsa a rilievi ma senza queste botte!
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  31. Buonasera, discussione molto molto bella!! Aggiungo anch'io uno dei miei tantissimi sogni numismatici. Restringo la scelta per rimanere in tema "zecche italiane" del periodo.... recentemente mi è capitato di vedere questa chicca! Pezzo che di rado si vede passare in asta. Mi ha colpito in particolare la conservazione eccezionale ed insolita per questa moneta.... http://www.thesaurusauctions.com/dettdx.php?lingua=&id=2765&pagina=3&categoria=19 ....... che meraviglia......... CREMONA - CABRINO FONDULO (1413-1420) MEZZO GROSSO RARISSIMA SPL+ Saluti
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  32. Ma guarda un po' cosa mi sono perso! .... causa la mia mania di identificare ogni cosa e che mi porta ad allontanarmi dalla sezione che dovrei " curare" !? ... Davvero uno sfogo che nasce dal profondo , quasi uno sfogo di rabbia assopita! :nea: Ogni tanto fa bene , ma ragionando con calma dobbiamo convenire che volenti o nolenti siamo tenuti a rispettare le regole che vengono impartite dall'alto...........Lo so, è come pagare le tasse, il piu' delle volte le riteniamo esagerate ma tant'è.....! Devo dire che pero' sono anche io dell'avviso che troppi nostri amici si improvvisano "investigatori" o sceriffi a tempo perso, solo per riempire un post... un conto è dare utili consigli, altro è cercare di fare lo "scoop" di aver scovato chissà che cosa.. Aggiungo pero' che non ho nulla contro di loro, è solo questione di buongusto. In questo Forum esistono già molte persone preposte a ricordare i doveri legislativi e lo fanno con molto impegno e passione, tanto che a detta di molti anche se non di tutti, siamo tuttora il miglior forum Italiano del genere Continua a frequentarci @@joker67 ! . sono sicuro che , @@Afranio_Burro, @legioprimigeniai e altri utenti ti abbiano dato utili consigli.
    1 punto
  33. DE GREGE EPICURI Sono monete di città greche facenti parte dell'Impero Romano, che non portano il nome dell'imperatore ma solo quello della città; per questo sono appunto chiamate semi-autonome o meglio pseudo-autonome. Vanno differenziate anche dalle monete delle colonie (scritte in latino e con la dizione più o meno estesa di COLONIA, tipo: COL VIMINACIUM, COL PATRENS ecc.) e da quelle dei MUNICIPIA (es. Stobi, MUNICIPIUM STOBEON), che avevano stato giuridico ancora diverso. Quelle a cui tu fai riferimento portano di solito la personificazione della città, ad es. con corona turrita (cosiddetta "City Goddess"), o di una assemblea tipo il Senato locale, e la scritta BOULE' o analoghe.
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  34. Direi proprio di sì.........molte di queste discussioni andrebbero davvero rilette, io ho l'ho fatto volentieri..........gli anni passano e non si sa mai, si potrebbe inserire sempre qualche novità all'argomento trattato. http://www.lamoneta.it/topic/67413-carlo-v-dasburgo-le-monete-napoletane-con-i-tosoni/ @@dracma76 @@francesco77@@odjob Buona lettura a tutti. :hi:
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  35. Ciao Mury Ci sono risposte a tue richieste di aiuto , che non hanno avuto nemmeno un cenno di riscontro...... certamente gli aiuti si prestano con piacere e gratuitamente, pero' sarebbe buona cosa almeno avere la soddisfazione di sapere che il lavoro è stato apprezzato cordialmente
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  36. E' solamente una mia opinione: finche non vedo un francobollo raro su di una banconota rara (difficile che deturpano sia l'uno che l'altra) per me sono solamente degli accoppiamenti impropri che nulla hanno a che vedere con la circolazione od una specifica funzione che questi biglietti avrebbero dovuto avere.
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  37. Allora prenotato Ristorante / Pizzeria Grotta Azzurra per circa 12,45, ritrovo ore 12 ( cercate di essere puntuali però ) davanti al tavolo di R -R 151 E, poi ci dirigeremo insieme verso il locale. Prezzo 13 Euro per un primo da scegliere tra tortellini panna e prosciutto e tagliolini alla boscaiola con funghi e piselli e un secondo tra cotoletta e scaloppine con contorni patatine o insalata, vino e acqua. Dessert a parte per chi volesse, io concluderei qui anche perché domani e venerdì sarò fuori Milano per lavoro e non so se riuscirò a intervenire in discussione, ma ormai il necessario direi che è fatto, allora a sabato ore 12, buona Verona a tutti anche con gli ex - libris numismatici per i giovani ! Mario
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  38. Ti segnalo la seguente discussione: http://www.lamoneta.it/topic/75925-pubblica-1648-repubblica-napoletana/
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  39. nuntio vobis gaudium magnum: habeo rivistam :P :P :P
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  40. qualsiasi oggetto di 1700 anni deve essere tenuto in considerazione dal punto di vista storico , tanto piu' se è una una moneta . Se parli del valore commerciale beh! .. allora penso che non ti potrà far diventare ricco se non lo sei già, ma sicuramente ne vale in ogni caso la pena P.S sono monete che si trovano da 7/10 euro per le conservazioni non eccelse , a 20/30
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  41. Credo proprio che voterò il Boccaccio come euro-tapiro nel prossimo oscar. Moneta già non molto bella in bozzetto, pessimo conio della versione BU uscita in folder e conio e soggetti ripugnanti nella versione fdc. è una di quelle monete nelle quali preferisco la faccia comune rispetto alla nazionale, e se non fosse che è uguale per tutte la girerei da quel lato. Veramente un'occasione sprecata per coniare una moneta che avrebbe potuto avere un tema più interessante e un conio decisamente migliore. Con il 2 euro Verdi mi ero fatto false illusioni rispetto ad un cambiamento in meglio del lavoro dell'ipzs. Adesso ci rimane da aspettare la serie proof che non ci deluderà...
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  42. Le foto sono buone, è solo una questione di colori, per esempio il 1000 Corone sembra in bronzo, ma in realtà è chiara come deve esserlo una moneta in rame/nikel.
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  43. Minuto ridotto molto male, ma voi amici genovesi, forse riuscite a capirci qualcosa lo stesso. Grazie
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  44. ............e per le monete acquistate prima dell'entrata in vigore del Codice Urbani? Maurizio
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  45. ma che altezza aveva raggiunto la polvere?
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  46. Il link del famoso motore di ricerca che avevo inviato ieri sera e' stato rimosso cmq dalla descrizione si evince che la moneta e quella presente nel Kraay ed e' sicuramente di vecchia raccolta quindi non mi orienterei su un'intervento recente da parte della casa d'aste. Ritocchi ed eventuali restauri se presenti secondo me dovrebbero essere collocati a fine ottocento. RÖMISCHE MÜNZEN MÜNZEN DER RÖMISCHEN KAISERZEIT Galba, 68-69 Æ-Sesterz, 68, Rom; 26,22 g. Kopf r. mit Lorbeerkranz//Victoria geht l. mit Kranz und Palmzweig. BMC ­; Coh. ­; Kraay 120 b (dies Exemplar); RIC² 357. Von großer Seltenheit. Braune Patina, sehr schön Exemplar der Auktion Ars Classica XII, Luzern 1926, Nr. 2789.
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  47. La moneta a mio parere e' questa, venduta da una casa d aste prestigiosa, sull autenticità non mi pronuncio.
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  48. Sarebbe interessante sapere se i distributori degli scali italiani sono stati "affinati" per il riconoscimento. Quanto valgono in euro 10 bath ?
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  49. Consiglio a chi ha un telefono con Android l'applicazione "Eurocoins", ben fatta...si trova sul market.
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