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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/09/13 in tutte le aree
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Lupo solitario, così lo chiamavano e così diceva di essere, in effetti a pensarci bene, un po' lo era veramente, io direi che era un misto di riservatezza e di fascino, certo questo soprannome che si era ormai cucito addosso piaceva un po' a tutti. Lupo solitario frequentava il mercatino, girava da solo, raramente parlava, ma quando parlava, affabulava, sapeva di storia, cultura, ovviamente numismatica ; non credo collezionasse monete, amava sapere e cercare di capire cosa c'era dietro a una moneta, la sua storia, il periodo di coniazione. Diciamo che sapeva e sapeva poi anche spiegare agli altri e questa non è una virtù da pochi, di certo era sicuramente un uomo colto. Quando arrivava, salutava, girava, guardava, quasi sempre in solitario, raramente si fermava, ma con lo sguardo cercava, cercava un qualcosa che non capivo......e che poi compresi. Stella nascente, è invece il soprannome che era stato dato a un ragazzo, sveglio, spigliato, desideroso di apprendere, oggi diremmo di lui una specie ormai in estinzione, ma però qualcuno di questi c'è anche sul forum, ragazzi che vogliono capire, studiare, anche tramite le monete, ma non solo. Stella nascente quando arrivava al mercatino era socievole, cercava la relazione umana, ma anche lui quando veniva cercava con lo sguardo, cercava.....all'inizio anche in questo caso non capivo. Un giorno mi fu tutto molto più chiaro, lupo solitario cercava stella nascente e stella nascente cercava lupo solitario. In pratica erano diventati amici, lupo solitario amava raccontare quello che conosceva al ragazzo e il ragazzo amava sentire quello che gli diceva. Questioni di empatia, simpatie a prima vista, forse...., certo era coppia particolare, una coppia della cultura....., ma non c'era solo questo. Lupo solitario voleva donare al giovane che evidentemente riteneva un suo pupillo un po' del suo sapere e l'altro non aspettava altro di apprendere. A volte si dice donare è più gratificante di ricevere, in questo caso il mix era perfetto e virtuoso per entrambi. Il Cordusio in questo caso faceva da sfondo, da teatro a questo scambio generazionale culturale, d'altronde il Cordusio è si monete, ma poi in fondo è un salotto culturale per chi vuole parlare, confrontarsi con gli altri. Un giorno fermai lupo solitario e gli dissi complimenti, lo hai preso veramente a cuore il ragazzo, lui mi guardò, i suoi occhi facevano fatica a non commuoversi nel parlare, mi disse alla fine quello che conta nella vita è conoscere ma poi anche trasmettere tutto questo, la vita è un attimo, se non fosse così, sarebbe stato tutto vano, inutile. Gli occhi delle persone dicono sempre tutto, non mentono mai, quelli di stella nascente sorridevano, quelli di lupo solitario erano appagati, gratificati, alla fine quello che si era prefisso, quel piccolo gesto lo aveva compiuto e anche lui per un attimo, una volta tanto sorrise...... Lupo solitario e stella nascente, due simboli positivi della nostra vita, della conoscenza e della divulgazione, una storia anche questa che può diventare testimonianza, un esempio virtuoso da seguire.....chissà se ci sono e ci saranno altri lupi solitari e altre stelle nascenti ? Speriamo...... Mario3 punti
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Gli amici Profausto, Exergus, oltre che essere fior fiori di numismatici sono anche delle persone per bene e se Sabatti non ha capito, spiego io: quando si posta una moneta e buona cosa, salutare e alla fine ringraziare, glli amici che perderanno tempo e metteranno tanta passione, affinche le richieste possano essere esaudite. Lo dico io che non sono un esperto e forse sono meno perbene di loro. Roberto3 punti
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Mi sembra opportuno qui ricordare l'articolo di A.M. Stahl (pubblicato sul libro delle "Zecche Italiane fino all'Unità" della Travaini- vol. II pag. 1511 - lo riporto a beneficio di chi non ce l'ha): "Le monete di Venezia furono tra le più diffuse in Italia e nel Mediterraneo e proprio per questo furono frequentemente falsificate da privati che gestivano zecche clandestine nella stessa Venezia e altrove. La repressione delle contraffazioni era una preoccupazione costante dello Stato veneziano, e la vigilanza in materia nel XIII secolo faceva parte esplicita del giuramento di ufficio del doge: nel 1232 era prevista la punizione del taglio della mano, sostituita dalla condanna al rogo nel 1275. Lo sforzo per trovare criteri obiettivi per distinguere tra i prodotti originali della zecca e contraffazioni determinò importanti innovazioni tecniche: intorno al 1200 Venezia usava punzoni mobili per l'incisione dei conii e intorno al 1500 introdusse macchinari per tagliare i tondelli.. Oltre alle produzioni sporadiche di singoli falsari, si devono ricordare le imitazioni e falsificazioni prodotte da numerose zecche ufficiali o clandestine. Molte di queste seguivano il modello delle monete veneziane ma portavano i segni espliciti dell'autorità emittente nelle legende: tra questi si possono ricordare le ben note imitazioni dei grossi emessi nel XIII secolo dal re di Sebia e i ducati dei signori genovesi di Mitilene e molti altri nel XIV e XV secolo. Altri sovrani invece usavano la propria zecca per produrre imitazioni non dichiarate di moneta veneziana, per limitarci al solo XIV secolo possiamo ricordare i falsi ducati emessi dagli emiri turchi di Aydin, i falsi grossi di Chio e i soldini contraffatti prodotti in Slavonia. Perfino la colonia veneziana di Creta divenne una fonte di soldini e torneselli contraffatti durante la ribellione del 1363. Le più importanti zecche clandestine per la produzione di false monete destinate alla distribuzione nella stessa Venezia erano ubicate in Romagna. Un monetiere della zecca di Venezia fu imprigionato nel 1324 per aver attivato una zecca nel castello detto Teoderano nella diocesi di Ravenna dove si falsificavano piccoli veneziani ed aquilini veronesi e tirolesi. Al tempo della grande peste del 1348, il signore di Faenza impiegò personale fuggito dalla zecca di Venezia in una zecca destinata a produrre falsa moneta fricacense per il mercato veneziano; questi monetieripoi fecero ritorno a Venezia dove, per carenza di manodopera esperta, furono perdonati per la loro condotta." Da altra parte invece ho letto che i falsari (sempre dalle zone limitrofe: Veneto-Lombardia-Romagna) producevano monete per i mercati in zone lontane dove potevano contare su una minor conoscenza dei dettagli delle monete veneziane e quindi avere minori confronti. Pertanto ...tutto resta possibile ...ma quella R ...io, che ho una faccia tosta, proverei a mandare una mail a qualche specialista (Oberlander, Stahl, ...etc), in passato, per qualche moneta strana, l'ho fatto e al 50% dei casi mi hanno anche risposto ... ...3 punti
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Con piacere, anticipo agli utenti del Forum l’imminente uscita del volume storico: Carlini e campane nell’Aquila d’antico regime (Edizioni D’Andrea). La ricerca e l’analisi dei materiali d’archivio, che tra i vari spunti interdisciplinari ha permesso di capire “come” e “perché” la città dell’Aquila tornò a godere del privilegio di zecca sotto l’imperatore Carlo V, è stato condiviso con Giovanna Petrella (Dottore di Ricerca in Archeologia Medievale, si occupa della produzione di campane, calce e mattoni, delle attività artigianali svolte a L'Aquila tra Medioevo ed Età moderna, dello sfruttamento dell'acqua per le produzioni artigianali e la tecnologia applicata) e vede l’introduzione di Silvia Mantini (Professore Associato di Storia Moderna al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi L’Aquila). abstract Nel volume confluiscono due percorsi di ricerca: uno a carattere numismatico, l'altro archeologico. Partendo dalla lettura delle fonti, gli Autori ripercorrono alcune pagine di storia aquilana, inserendole all'interno di un ampio contesto socio-politico e religioso. L'attenta analisi delle chartae d'Archivio permette a Giuliani di rivisitare l'ignominia del “taglione” (1529) e delle monete pseudo ossidionali coniate con gli argenti confiscati dagli Spagnoli, tra i quali l'urna del compatrono san Bernardino da Siena; a seguire, è trattato il ruolo di messer Alessandro Oliva, sindaco aquilano a Corte e negoziatore per la riapertura della zecca. Lo stesso carteggio scambiato fra la città dell'Aquila e le diverse autorità vicereali consente a Petrella di ricostruire le vicende sulla requisizione delle campane dopo la fantomatica rivolta antispagnola e di risalire alle tempistiche, ai materiali e ai luoghi di fusione della campana maioris del Communo; ai fatti narrati, fa da sfondo un “paesaggio sonoro”, delineato attraverso un'inedita lettura delle fonti, e la mobilità dei discendenti di un'importante famiglia di fonditori di campane (secc. XIV-XVII) che dalla serenissima Venezia operarono all'Aquila, negli Abruzzi e in tutto il bacino del Mediterraneo. Chiude il volume un pratico compendio sui prezzi e il grado di rarità delle monete aquilane attribuibili all'imperador Carlo V d'Asburgo, su concessione (16 giugno 1547) del viceré di Napoli don Pedro Álvarez de Toledo.2 punti
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La moneta risulta molto più leggera rispetto all'originale e visivamente anche di diametro ridotto. Si tratta secondo me di un falsone "balcanico" di fine Duecento-inizi Trecento, adatto probabilmente alla circolazione in ambito locale straniero, viste le grosse differenze con le monete autentiche. L'epoca è suggerita dal modello che il falsario sembra aver scelto, ovvero il grosso di Giovanni Dandolo, che secondo le ricerche fu oggetto di falsificazione particolarmente intensa e divenne poi modello anche per i falsi successivi: sulla sinistra le lettere DVNDN sembrano ispirarsi alla sezione "DANDV" della legenda "IO DANDVL" delle monete veneziane originali, sulla destra pare di leggere un ARCV che si ispira forse a "Marcus", con riferimento a San Marco. La moneta presenta forti somiglianze con un altro pezzo che conosco (che risulta fratturato per annullarlo) con le legende diverse ma una tecnica simile di incisione del conio e RVX al posto di DVX. Spero di essere stato d'aiuto2 punti
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Visto che chi ha postato la moneta ti ha confermato essere la stessa in entrambe le foto, io, più che " prestare molta attenzione se dovessi acquistarla" direi che sarebbe il caso se invece " prestassi MOLTA attenzione PRIMA di fare affermazioni avventate e basate su poco o niente".......ci vuol niente a sbagliarsi su una foto...okkio2 punti
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invece credo proprio che sia lo stesso stand, comunque meglio l'odore di stalla che l'odore di ascella tuonante :D nella foto: fantozzi e franchino2 punti
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grazie alla razzia di DanPao con le monete del Vaticano ho finalmente completato anche questa paginetta del mio album! :yahoo:2 punti
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Il Banco di Napoli acquistò in blocco il 30 aprile del 1992 dalla Chritie's di Roma un'importante collezione di medaglie del Regno delle Due Sicilie pagando 2 miliardi di Lit. Magari qualche casa d'aste o noto studioso ( :) ) potrebbe far da tramite e fare acquistare in blocco una simile collezione ad un istituto bancario campano. Sarebbe una bella iniziativa.2 punti
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Ciao. Si tratta quasi sicuramente dei riconi provenienti dalla collezione Metcalf, stravagante miliardario u.s.a. che negli anni '50 del secolo scorso si fece riconiare in platino, normalmente in 5 esemplari, molte monete dell'800 europee ma non solo. Come già citato da Pier, il riconio è censito da Domenico nel Suo "Prove e Progetti e rarità numismatiche", pag. 111, con la sigla NCconf8. Il riferimento bibliografico dell'asta Kunker al Pagani (Prova) nr. 7 è scorretto, perchè il Pagani al nr. 7 censisce una prova in lamina di piombo e non un riconio in platino. Insomma....per dirla nella lingua di Kunker: ACHTUNG PATAKKEN... Saluti. M.2 punti
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Ok, tanto per fare l'avvocato del diavolo: Mi spiega, teodato, come ha fatto a vedere i bordi ad angolo retto da una foto azimuthale? Per tutti e due: mi indicate i segni da cui si riconoscono i citati ritocchi ai fondi e alle figure?2 punti
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Caro @@chievolan, come ho avuto modo di dire privatamente anche ad alcuni dei nostri esperti "riconoscitori", mi sono permessa di contattare @@postik per poter vedere personalmente la moneta, in modo da poter dire qualcosa di più preciso sia a lui che a voi, per quanto mi possa concedere la mia esperienza nel campo della monetazione medievale. Dobbiamo capire però quando riuscirci in base agli impegni di lavoro di entrambi. Ovviamente la mia è pura curiosità intellettuale: in qualsiasi modo secondo me si tratta di un pezzo interessante (anche se fosse un falso...proprio perché non sarebbe affatto banale), e fatte le mie valutazioni ed in base alla volontà anche di postik, spero che i nostri "tre moschettieri" :) ne possano e vogliano tornare a parlare più approfonditamente in questa e/o in altre sedi. Un caro saluto a tutt* MB2 punti
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Ringrazio per l'ottima e costruttiva discussione. Concordo con l'identificazione dell'undertype e il risultato non mi sembra trascurabile in quanto si conferma che il pentonkion con testa bifronte è stato emesso DOPO il triens con teste accollate (di Apollo e Artemide). Già in un mio vecchio articolo apparso su Panorama Numismatico n. 120 del 1998 avevo evidenziato che la moneta con teste accollate e tripode con 4 globetti (pesi noti tra 6,80 e 12,93 g) doveva appartenere a una prima serie di Reggio con segni di valore, basata sul piede sestantale ridotto, coniato forse intorno al 215 a.C. Successivamente seguirono altre serie, con pesi via via decrescenti. Il pentonkion (o moneta da 5 unità) con testa bifronte femminile e Apollo seduto figura in una terza serie (pesi noti 8,85-13,12 g, basata sul piede onciale) assieme a una moneta da 3 unità con testa di Asclepio e Igea stante), che avevo ipotizzato essere stata emessa poco dopo il 211 a.C..: e per la verità avevo già notato che questo "pentonkion" era stato talvolta riconiato sopra il precedente triens: Rimando al suddetto articolo, che riprende uno studio del prof. Castrizio, per un quadro più articolato delle emissioni di Rhegium con segni di valore.2 punti
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Ciao, se vai al post 140 la moneta in alto a destra presenta una "mezzaluna" dopo la crocetta ed un punto "oblungo" (chiamiamolo così) dopo RI (ad ore 10). Credo si tratti di una mezza luna e non di un punto (bisante) coniato male. Il diametro in perpendicolare è più lungo di quello dei normali punti. In questo momento sto facendo un lavoro di riordino delle mie monete di Ancona aggiornando il catalogo strada facendo. Ho deciso di lasciare i denarini alla fine perché sono molti e con moltissime varianti. Come puoi vedere sul catalogo mancano anche le immagini di alcune varianti mancanti in CNI. Devo inserire anche quelle. E forse anche qualche altra piccola variante che ho accumulato di recente.2 punti
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Buonasera Fra io dovrei essere presente per tutta la giornata pranzo compreso. lò2 punti
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Dopo questa discussione riguardo le antiche monete italiane, ne inizio una simile riguardo le monete estere. Nei paesi anglosassoni è comune l'espressione "a penny for your thoughts" per dire "pagherei per sapere quello che pensi, vorrei sapere quello che pensi". Questo detto appare per la prima volta in una raccolta di proverbi del 1547. Quindi, si può dire che allora il penny non era lo spicciolo inutile che appesantisce le tasche e basta... Ecco un penny di Enrico IV, coniato dal 1509 al 1547 (argento, 0,73g) Per quanto riguarda invece l'espressione "spend a penny" (modo gentile per dire "andare in bagno"), l'origine è piu' recente, piu' precisamente nel 1851: quest'anno, infatti si tenne la famosa Esposizione Universale di Londra, simbolo dei progressi tecnici ed economici dell'Impero britannico in età vittoriana, dopo la Rivoluzione industriale. I visitatori di questa esposizione, infatti dovevano pagare 1 penny (1\240 di sterlina) per usufruire dei servizi igienici. Negli anni '60 del '900, invece, se ti trovavi nel momento del bisogno in una stazione ferroviaria britannica, ti servivano 6 pence (1/40 di sterlina).1 punto
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Ciao a tuti ho trovato questo interessante lavoro inerente l'astragalo e la monetazione da Celator Vol.24, n.4 del 2012 segue.... skuby1 punto
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Effettivamente sarebbe una bella fortuna trovare il primo numero di una coniazione simile :) un bell'esempio di moneta numerata che mi viene in mente sono le prime monete delle keeling cocos in avorio ( come quella che ho postato ) la tiratura del mio pezzo e 2661 dei 5000 esemplari. ora signori e signore vi presento montserrat :good:1 punto
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Buonasera. Confermo la mia presenza, in compagnia di mia moglie. Sarò lì da sabato, alloggio in zona Brignole. E.1 punto
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Bene, ormai ci siamo quasi. Dunque bisogna contarsi per prenotare il ristorante. Se ho capito bene ci saranno: @@monbalda @@lollone @@magdi @@dabbene @@dizzeta @@matteo95 @@417sonia @@eligio @@numa numa @@teofrasto ? @@Paleologo ? @@adolfos ? Ho dimenticato qualcuno ?1 punto
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Ottime osservazioni: solo un'interpretazione verosimile delle legende può portare ad una conclusione. Rimarrebbe da capire il significato di quella R...1 punto
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con 40 euro prendi una moneta bella e rossa, magari non proprio FDC, più qFDC ma la differenza è minima tra vero Fdc e vero qFdc ;)1 punto
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Montenegro http://www.lamoneta.it/topic/105879-regno-del-montenegro-1908/?hl=montenegro 20 Para del 1908 - nikel1 punto
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Tu affermi........ ......Io stesso sono un commerciante (nonchè un tecnico, perito esperto in altri settori), e se qualcuno mi proponesse una moneta così, con tutte le certificazioni di questo mondo non la compreresti............ Con umiltà e anche per esperienza diretta vorrei anche dire che essere "esperto in altri settori", non vuol dire essere esperto in ogni campo di questo meraviglioso mondo che è la numismatica, sopratutto quando si parla di monetazione antica, le cose prendono un altra prospettiva.:)1 punto
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Senza voler difendere le banche, che per certi versi sono indifendibili, penso che debbano essere degli istituti privati ad intervenire in queste situazioni, in quanto sappiamo che il pubblico ha poche risorse. Se una banca acquista una collezione di monete o quadri o altro ad un prezzo equo non penso sia uno scandalo. Io in banca ci ho lavorato anni e non sono certo queste le spese che hanno affossato i bilanci, sono ben altre (per amor di patria non entriamo nello specifico).1 punto
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Ci sono persone che collezionano farfalle, vecchie chiavi, bustine di zucchero, figurine miralanza, punti vdb... collezione è tutto ciò che si raccoglie perchè piace, molte volte anche sborsando denaro. Forse sarebbe meglio scollegare la parola "collezione" dalla parola "futuro realizzo" perchè altrimenti si dovrebbe parlare di investimento a lungo termine e non più di collezione tennison1 punto
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Aggiungerei anche il Talento, l'orrido furgonazzo degli anni '80. Non è esattamente una moneta, ma anche quello non era esattamente un furgone...1 punto
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Nella descrizione del Lotto nr. 2086 qui sotto trovi anche il riferimento alla provenienza Metcalf. http://images.goldbergauctions.com/php/chap_auc.php?site=1〈=1&sale=47&chapter=92&page=5 M.1 punto
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Grazie per l'impegno e la nuova fatica ad un Autore che esemplifica con costanza e rigore uniformi quello che dovrebbe essere in essenza la ricerca numismatica, oltre i pur fondamentali e necessari repertori. Chapeau bas ai giovani e sapienti Editori per la crescente qualità delle scelte editoriali. Tanto e bene difficilmente si conciliano, ma quando accade puo' essere, come e', stupefacente.1 punto
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Io le consiglierei di contattare qualche museo o fondazione bancaria della sua zona che possa acquisire la collezione e renderla fruibile al pubblico. Metterla in asta in unico blocco penso che faccia fatica a trovare acquirenti, immaginando che abbia un importante valore economico.1 punto
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Per me non è la stessa moneta anche se è difficile confrontare una moneta da una fotografia e con luce diversa. Sono però troppe le piccole differenze specialmente nei piccoli particolari del rovescio come la nuca il collo e la scollatura della veste della vittoria, l'estremità della palma e della parte superiore dell'ala, il cordone della cintura sotto l'ala. Non ho la certezza di dire che una delle due è un clone in quanto alcune differenze potrebbero essere il frutto di una successiva bulinatura, presterei comunque molta attenzione se dovessi acquistarla. Magiaro1 punto
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Ciao, se è ancora possibile io prenoterei una proof greca del 2013, se poi il prezzo cala ancora bhè, ne sarei felicissimo. grazie per questa lodevole iniziativa intrapresa. Aland1 punto
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I soldi aiutano molto ma lo sport ancora emoziona, prendete i kazaki del Karagandy, ad un passo dall'Europa dei grandi e dei miliardari. Per il resto , in campionato spero che le rivali perdano ma in Europa no, dobbiamo far vedere quanto valiamo noi club italiani, e guadagnare punti nel ranking, e tornare come ai vecchi tempi..1 punto
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Una domanda per esperti: la variante con la mezzaluna in legenda dopo la croce esiste davvero oppure si tratta solo di un bisante mal coniato? Mi pare che in passato se ne era parlato ma non si era poi arrivati ad una conclusione. Nel catalogo non mi pare di aver visto questa variante, ma potrebbe essermi sfuggita. Un ringraziamento a chi vorrà chiarirmi questo dubbio1 punto
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Quando avevo 7 anni, e quindi moltissimo tempo fa... questa moneta monegasca che posto di seguito è stata quella che mi ha spinto a collezionare le monete di tutto il mondo e di qualsiasi epoca. Nel frattempo avevo pure ricevuto da mio nonno un regalo, un bel barattolo in latta di citrosodina pieno di monetine spagnole anni '30. Pensavo che dovevano essere tutte così belle, con cavalieri, vessilli, castelli e quant'altro, non è stato così, successivamente però ho imparato ad apprezzare ugualmente quelle che non riportavano queste importanti figure, ognuna, moneta per moneta, anche se poverella, aveva la sua particolarità. :) Riguardo le italiane non avevo un grande interesse, ma qualche anno dopo un 10 Centesimi del 1866 di Vitt. Emanuele II° molto usurato trovata in un cassetto mi ha "iniziato" anche alla raccolta delle monete italiane. Monaco 100 Franchi del 1950 - rame/nikel1 punto
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Da quanto lo aspettavo...grazie infinite all'amico Gabriele :D petronius :)1 punto
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Buona serata Eeee, caro Franco, è un déjà vu ... sono storie che si ripetono spesso, purtroppo. Amministrazioni pubbliche "distratte" ma occhiute e attente quando fa loro comodo ed ancor di più quando c'è un tornaconto. <_< Fortunatamente non sono tutte così e ce lo hai dimostrato in occasione della conferenza; se poi c'è anche qualche privato che ama il proprio territorio, che ha spirito di iniziativa e riesce a pungolarle...è meglio. ;) Un caro saluto luciano1 punto
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Io approfitterei dell'occasione, nel senso che se ce ne fosse la possibilità prenderei una divisionale in questo caso, non sono però tra quelli che possono andare a Monaco il 1 Dicembre............1 punto
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Un esempio "recente" di moneta ribattuta è il 20 centesimi esagono del 1918, 1919 e 1920. Per coniare questa moneta sono state utilizzate le monete da 20 centesimi del 1894 e 1895 ritirate dalla circolazione dal 1909 al 1914. questa è una delle tante discussioni che puoi trovare all'interno del forum che parlano della moneta ribattuta: http://www.lamoneta.it/topic/112474-20-centesimi-esagono-ribattuto/1 punto
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Consiglio la lettura di questo libro soprattutto a chi è dedito allo studio delle fonti sulle zecche meridionali, convinto che possa dare grandi stimoli per l’incrocio e la ricerca delle fonti e della letteratura di settore, scientifica e non. A prescindere da tutto, credo che il progresso scientifico della numismatica passi anche attraverso il progresso della sua letteratura… che dovremmo ringraziare e non pensare di “cassare”. AG1 punto
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Questa discussione è per certi aspetti chiarificatrice. E rende bene l'idea di quanto possa essere dannoso, a volte, il collezionismo. Un pezzo di metallo separato dal suo contesto è semplicemente un pezzo di metallo. Il medesimo pezzo di metallo in un contesto archeologico fornisce informazioni fondamentali e risolutive. La presenza di aes rude potrebbe, infatti, indicare una sviluppata economia già in fase premonetale. Saluti.1 punto
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collezione di vaticano e san marino ,monaco è sempre il più difficile da trovare :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:1 punto
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In perfetto fior di conio il catalogo la valuta 20/25€, quella del link non più di 1€ o 2!!!!1 punto
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Dopo qualche settimana di assenza (per lavoro temporaneo, non per vacanze! :D ) rieccomi tra voi! :P Appena posso, posterò pure io una foto della mia collezione globale e "aggiornata"... è da un po' che ho in mente di farlo! :)1 punto
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...m'è venuta la pelle d'oca a sentir nominare..mastrolindo...smak brillantante...però io non faccio monete repubblicane in alluminio....ho solo le pentole in alluminio in cucina...e non lo uso manco li quel genere di prodotti... :lol: :lol: :lol: renato Perchè non Ci date qualche consiglio anche Voi? piuttosto che limitarVi sempre ad intervenire senza mai dare consigli........e Ci tengo a ricordare che si tratta di monete di Alluminio dove il valore commerciale è vicino allo Zero, Quindi BEN vengano tentativi di pulizia Buoni o Cattivi che siano. Solo perché parliamo di monete di alluminio e di valore commerciale praticamente uguale a ZERO. Se vai in un qualsiasi negozio di ferramenta, è possibile trovare dei prodotti che ridanno vita a materiali plastici e metalli completamente corrosi. Un paio di anni fa ho provato una crema per metalli (IOSSO) su alcune vecchissime monete in alluminio (5 lire, ma non del '56), così per fare delle prove. Se devo dire la verità, sono tornate quasi come nuove, lucide e splendenti. Considerato che prima del trattamento praticamente non si vedeva quasi niente, il risultati è stato eccezionale. Ma la numismatica non accetta che vengano utilizzati materiali chimici che possano alterare ............... Io sono d'accordo su questo principio. Il problema purtroppo sta nel fatto che poi, molto spesso, quando si vanno ad acquistare monete dai commercianti, o in molte aste, le monete hanno ricevuto trattamenti molto peggiori di quelli che i comuni mortali non dovrebbero fare. Peccato che i comuni mortali certe cose le fanno su monetine di poco conto, mentre commercianti e gestori di aste le fanno (in vario modo) su monete di ben più alto valore. E la maggior parte delle volte nessuno dice niente.1 punto
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