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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/08/13 in tutte le aree
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Secondo il mio parere la moneta è stata riconiata su un Triens della stessa zecca di Rhegion del periodo 215-150 a.C. Media degli esemplari 13,40 – 10,22 grammi ed un diametro di mm. 28-26: D/ Teste accostate di Apollo ed Artemide a dx; bordo di puntini. R/ Tripode con lebete; nel campo a sn, in senso orario, legenda verticale PHΓI, a dx NΩN e quattro globetti. Bordo di puntini.4 punti
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Sono schietto,.... come sempre, nel forum ci fosse la possibilità di mettere "Mi piace" ma al contrario, qui lo metterei! saluti TIBERIVS3 punti
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ciao. si la moneta é una dracma celtica degli insubri, leponzi, non é ancora ben chiaro al primo momento fu attribuita hai leponzi, una tribu che aveva il suo territorio tra le alpi lepontine, adesso dopo altri studi qualcuno le attribuisce agli insubri. la legenda é un alfabeto celtico etrusco che tradotto é toutiopouos, ma il significato é ancora avvolto nel mistero. come peso e misura é nella norma. il dritto raffigura diana cacciatrice, il retro é un leone stilizzto con la schiena inarcata. questa monetazione é un imitazione della dracma pesante di marsiglia, il periodo dovrebbe aggirarsi tra il 2 e 1 secolo ac furono emesse fino all avvento definitivo dei romani in pianura padana. ciao pier2 punti
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Taglio : 2€ comm EMU Anno : 2009 Stato : Slovacchia Tiratura : 2.493.000 Condizioni : BB Città : Alatri (FR)2 punti
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Il bello del discutere di queste cose pubblicamente su un forum sta anche nella possibilità di dissentire. Ho evidenziato nel post quotato alcune parti sulle quali non sono per niente d'accordo anche se naturalmente rispetto l'opinione di chi le ha espresse, soprattutto perché evidentemente dettate da esperienze personali. Chiaro, però, che chi ha avuto esperienze di segno diverso possa avere sugli "anziani" e sui "giovani" opinioni ben differenti. Personalmente io ho spesso constatato come numismatici di una certa età quasi non vedano l'ora di incontrare qualcuno, possibilmente giovane, con cui condividere passione e conoscenze, in un certo senso quindi divulgando il proprio sapere. Un incontro che - a differenza del passato - può avvenire in un primo momento anche solo "virtualmente", grazie alle nuove tecnologie e ad ambienti come il forum che popoliamo. Allo stesso modo non concordo con l'opinione secondo cui "i giovani sono disinteressati ad ogni forma di arte e di cultura". Io ritengo invece che ogni singola persona - quindi a maggior ragione ogni singolo giovane - sia potenzialmente un terreno fertile su cui il seme della conoscenza possa dare frutti. Quello che manca a volte e - se la miope politica dei tagli a tutto ciò che è cultura dovesse continuare - mancherà sempre più in futuro sono le occasioni di conoscere appunto forme di arte. E qui, forse, le nuove tecnologie possono anche diventare un handicap. Provo a spiegarmi meglio: è vero che con un computer o un tablet (o - perché no? - un telefono) e un motore di ricerca si può potenzialmente accedere a qualsiasi argomento, ma è altrettanto vero che tutta questa possibilità di "saltare" rapidamente da un contenuto all'altro o l'abitudine a fermarsi ai primi risultati potranno provocare in futuro una scarsa propensione all'approfondimento e alla ricerca che, alla lunga, si dimostrerà dannosa. Ecco allora che diventano fondamentali i libri, la divulgazione e l'incontro con "chi ne sa di più" e che ogni inziativa intrapresa in tal senso, a qualsiasi livello (grande o piccolo, pubblico o privato, scolastico o al mercatino domenicale), si trasforma nel seme che può germogliare anche in un terreno apparentemente "brullo". Quante discussioni nel forum sono incentrate sul tema "come avete iniziato"? E in quanti hanno risposto "grazie al nonno", "grazie a un amico", ecc... sottolineando che invece fino a quel momento le monete non rientravano nei loro interessi? Concludendo (e scusandomi per la lungaggine) ben vengano - sempre!!! - iniziative come gli ex-libris. Però non dimentichiamoci anche di chi, solo apparentemente, è distante. Mi va benissimo che la "fase due" sia stata indirizzata a giovani già presenti sul forum, per i quali quindi il fuoco della passione numismatica era stato già appiccato da qualche scintilla in passato. Ma, se ci sarà una "fase tre", suggerirei di non dimenticare anche chi sta fuori. Cioè non aspettiamo, per muoverci, di individuare chi "manifesti un minimo di interesse". Proviamo a "sparare nel mucchio". Il libro inaspettatamente donato al ragazzino che transita per caso al Cordusio può sortire effetti inimmaginabili. Una "lezione extracurricolare" a scuola fatta con l'ausilio di monete e banconote, magari lasciando il dvd con la presentazione o (meglio ancora) anche la dispensina cartacea degli argomenti trattati, può trasformarsi oggi in una scintilla, e domani in un bel falò che, come tutti i fuochi, non solo riscalda, ma... illumina pure.2 punti
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Non esiste il sicuro o l'insicuro, esistono il buonsenso e l'esperienza. Scusa se la risposta ti sembra un pò troppo lapidaria, ma non saprei come altro rispondere a una domanda del genere. Su ebay (ma immagino anche su subito.it, che seguo poco) sono in vendita oscene patacche come questa http://www.ebay.it/itm/Lire-5-Del-1914-/121200637856?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item1c381ef7a0 e monete, anche importanti, offerte da seri professionisti numismatici, a prezzi onesti. Se, come credo di intuire, sei alle prime armi, il consiglio è quello di rivolgerti al forum prima di fare i primi acquisti, segnalando le inserzioni che ti interessano. L'esperienza, col tempo, verrà, il buonsenso...se sei qui, ce l'hai già ;) petronius :)2 punti
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Il fatto che il collezionista non sia una persona normale :rofl: è cosa ormai accertata :rofl: ; ognuno di noi poi, in ambito numismatico, ha dei segreti, dei piccoli peccati, delle debolezze,che non ha mai confessato, spesso legate alla bramosia di mettere le mani su una monetina mancante... Per quanto riguarda il sottoscritto, due peccatucci li confesso: - per anni ho fatto impazzire una banca di cui ero cliente, andando a svuotare un giorno sì ed uno no la macchinetta automatica di distribuzione dei rotolini, per tornare il giorno dopo con un sacco di stoffa pieno di metallo da versare nel contamonete; ormai mi conoscevano ed una volta il direttore di filiale mi ha cortesemente spiegato che, superato un importo mensile di 250€ di conteggio delle monete, avrebbero applicato una comissione; non ho battuto ciglio ed ho semplicemente ribattuto che avrei cambiato banca. Da quel giorno avevo tutto gratis... :blum: - sto facendo ancora oggi impazzire i titolari di alcuni esercizi che hanno la macchinetta cambia monete: lavanderie a gettoni, distributori automatici di merendine che hanno vicino il cambiamonete, ecc. ; le uniche macchinette che non "attacco" sono quelle degli ospedali, per il quale non è necessario spiegare il motivo :angel: ; credo che ormai sia ricercato in tutta la città, visto che periodicamente batto a tappeto tutte le macchinette della mia zona... :crazy: L'aneddoto che ricordo con più divertimento è stato presso una lavanderia self service, la quale aveva una macchinetta che cambiava banconote e monete in pezzi da 1 Euro; era il periodo in cui prendevo una decina di rotolini da 2 euro dalla banca e poi andavo in questa lavanderia a convertirli in pezzi da 1; una sera ero lì, per fortuna anche con biancheria da asciugare..., nel mentre è passato il titolare, che si è incavolato come una bestia dicendo ad alta voce, dopo una colorita bestemmia: " di nuovo! Non è possibile, se becco quello che mi riempie di 2 euro gli faccio un c... così!!!! ". Ed io lì a caricare la biancheria nella borsa facendo attenzione a non far tintinnare il massiccio peso che c'era nella borsa...... :rofl:1 punto
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E' con questo annuncio, pubblicato sul numero di dicembre 1919 della rivista The Numismatist, che il mondo del collezionismo americano viene a conoscenza della possibile esistenza di una moneta da 5 centesimi, un nickel, come è familiarmente chiamato in America, del tipo Liberty Head (conosciuto anche come V-nickel) coniato con data 1913. Ufficialmente, le coniazioni di questa moneta erano terminate nel 1912, e l'anno seguente si era partiti con l'Indian Head, o Buffalo nickel, di cui abbiamo diffusamente parlato in un'altra discussione. Inizia qui la storia di quella che oggi per moltissimi collezionisti americani è la moneta più desiderata, il sogno probito di ogni numismatico...proibito non solo per l' altissimo costo di una simile rarità, ma soprattutto perchè, anche se si avesse la possibilità economica, i pezzi a disposizione sono solo cinque...troppo pochi per accontentare tutti Una storia, naturalmente, piena di misteri, imbrogli, coloriti personaggi che farebbero la gioia di uno sceneggiatore hollywodiano, come il Colonnello Edward Robinson Green, figlio dell'avarissima Hetty Green, conosciuta come "la strega di Wall Street", il numismatico texano Max B. Mehl e Re Farouk d'Egitto, entrambi già tra i protagonisti della storia della 1933 Double Eagle, e J.V McDermott, un commerciante numismatico di Milwaukee, che amava una buona bevuta almeno tanto quanto il suo famoso "MacNickel". E molti altri ancora....da domani petronius1 punto
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Benvenuti alla puntata di PORTAM AD PORTAM di questa sera, ospite straordinario l’imperatore AUGUSTO, conduce BRUNO TACITO VESPONIO… Ve l’immaginate?1 punto
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Ho vinto i mondiali di calcio ma non sono un calciatore,sono un collezionista di monete ma anche di cartoline d'epoca del mio paese, non turistico. Domani pomeriggio alle 15,30 verra inaugurata una mostra di cartoline,dove assieme ad altri si sono unite varie collezioni,per dar vita alla piu vasta raccolta di cartoline della mia città. CREDO CHE PER UN COLLEZIONISTA SIA IL MASSIMO DELLA SODDISFAZIONE POTER CONDIVIDERE LA PASSIONE Credo che per me sia un giorno che rimmarà impresso nella mia mente per sempre..come qunado vinci i mondiali. Con la moneta non centra nulla ma non potevo vivermela in silinzio Paolo.1 punto
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Salve a tutti, ho trovato dentro un libro che non leggevo da anni questa banconota Montessori, su cui sono state impresse brani di poesie. La banconota in sè è molto comune, ma la ritengo interessante per via di queste scritte. Il mondo è bello perchè è vario, ma c'è chi colleziona di queste particolarità. Io, come curiosità, l'ho inserita nel raccoglitore. Che ne pensate ? Qualcuno del forum ne possiede di simili ? Saluti :)1 punto
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Lupo solitario, così lo chiamavano e così diceva di essere, in effetti a pensarci bene, un po' lo era veramente, io direi che era un misto di riservatezza e di fascino, certo questo soprannome che si era ormai cucito addosso piaceva un po' a tutti. Lupo solitario frequentava il mercatino, girava da solo, raramente parlava, ma quando parlava, affabulava, sapeva di storia, cultura, ovviamente numismatica ; non credo collezionasse monete, amava sapere e cercare di capire cosa c'era dietro a una moneta, la sua storia, il periodo di coniazione. Diciamo che sapeva e sapeva poi anche spiegare agli altri e questa non è una virtù da pochi, di certo era sicuramente un uomo colto. Quando arrivava, salutava, girava, guardava, quasi sempre in solitario, raramente si fermava, ma con lo sguardo cercava, cercava un qualcosa che non capivo......e che poi compresi. Stella nascente, è invece il soprannome che era stato dato a un ragazzo, sveglio, spigliato, desideroso di apprendere, oggi diremmo di lui una specie ormai in estinzione, ma però qualcuno di questi c'è anche sul forum, ragazzi che vogliono capire, studiare, anche tramite le monete, ma non solo. Stella nascente quando arrivava al mercatino era socievole, cercava la relazione umana, ma anche lui quando veniva cercava con lo sguardo, cercava.....all'inizio anche in questo caso non capivo. Un giorno mi fu tutto molto più chiaro, lupo solitario cercava stella nascente e stella nascente cercava lupo solitario. In pratica erano diventati amici, lupo solitario amava raccontare quello che conosceva al ragazzo e il ragazzo amava sentire quello che gli diceva. Questioni di empatia, simpatie a prima vista, forse...., certo era coppia particolare, una coppia della cultura....., ma non c'era solo questo. Lupo solitario voleva donare al giovane che evidentemente riteneva un suo pupillo un po' del suo sapere e l'altro non aspettava altro di apprendere. A volte si dice donare è più gratificante di ricevere, in questo caso il mix era perfetto e virtuoso per entrambi. Il Cordusio in questo caso faceva da sfondo, da teatro a questo scambio generazionale culturale, d'altronde il Cordusio è si monete, ma poi in fondo è un salotto culturale per chi vuole parlare, confrontarsi con gli altri. Un giorno fermai lupo solitario e gli dissi complimenti, lo hai preso veramente a cuore il ragazzo, lui mi guardò, i suoi occhi facevano fatica a non commuoversi nel parlare, mi disse alla fine quello che conta nella vita è conoscere ma poi anche trasmettere tutto questo, la vita è un attimo, se non fosse così, sarebbe stato tutto vano, inutile. Gli occhi delle persone dicono sempre tutto, non mentono mai, quelli di stella nascente sorridevano, quelli di lupo solitario erano appagati, gratificati, alla fine quello che si era prefisso, quel piccolo gesto lo aveva compiuto e anche lui per un attimo, una volta tanto sorrise...... Lupo solitario e stella nascente, due simboli positivi della nostra vita, della conoscenza e della divulgazione, una storia anche questa che può diventare testimonianza, un esempio virtuoso da seguire.....chissà se ci sono e ci saranno altri lupi solitari e altre stelle nascenti ? Speriamo...... Mario1 punto
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Ciao, il mezzo tornese del 1853 da te illustrato appartiene al II tipo ed è riportato al n. 320 del Gigante 2014 come comune, la testa non mi sembra più grande, in vero, il tipo III tipo noto come testa grande è quello riportato in foto da Gaetano al post n. 2, quest'ultimo si differenzia sostanzialmente dal tuo per via dell'effigie, si tratta infatti dello stesso punzone utilizzato per i tornesi coevi. Attento a non cadere nell'errore che fanno un po' tutti, cioè quello di classificare le monete napoletane come "testa grande" solo perchè magari si nota il ciuffo più adiacente alla leggenda. Nel tuo caso si tratta in realtà di una semplice variante di ubicazione dell'effigie, nell'esemplare illustrato in Gigante 2014 a pag.609 si nota lo stesso con l'effigie spostata leggermente più in basso e la leggenda più in alto (più adiacente alla perlinatura), facendo apparire il tuo come una testa più grande, se noti lo spessore del bordo e dell'impostazione della perlinatura oltre la leggenda tra il tuo e quello appena citato nel Gigante capirai tutto. Ciao e a presto.1 punto
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Ma scusa gli metti il 10 lire spiga e non il pegaso del '48? Io concentrerei la ricerca sulle monete vendibili ma che realisticamente può trovare in casa: 5 lire 1956 10 lire 1948 50 lire 1958 e 19601 punto
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Questa invece una moneta del Mozambico, l'emblema dice tutto. L'emblema del Mozambico, adottato il 2 novembre 1990, è composto da una ruota dentata dorata (che simboleggia la ricchezza industriale) circondata da una pianta di mais e una di canna da zucchero (che rappresentano la ricchezza agricola). In alto è presente una stella rossa che rappresenta il socialismo. All'interno dell'ingranaggio è possibile riconoscere un libro, una zappa ed un Kalashnikov che simboleggiano rispettivamente l'istruzione, la produzione e l'indipendenza. Il sole in fondo allo stemma rappresenta la speranza di una vita migliore.1 punto
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Retro-front! Non l'ho ma credo di potertene recuperare una. Mi hai fatto venire in mente un grande progetto con cui potrei aiutare molti collezionisti. Se per caso riuscirò a metterlo in atto vi dirò tutto. Ti contatterò in privato quando possibile, ti assicuro di trovarla a prezzi molto ma molto bassi.1 punto
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ciao a tutti. Saro' presente a tutta le 3 giorni di Verona...il mio stand e' il 188 /D Vi aspetto numerosi...anche solo per un saluto. :-) Massimo1 punto
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E' vero, grazie a questa discussione ho avuto modo di riguardarle, girarle, capovolgerle, ne ho trovata una data per dispersa (Guinea-Bissau), le ho osservate meglio e l'interesse si è ravvivato :)1 punto
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Rimanendo in tema. 1 Rublo 1924 Questa moneta rappresenta in pieno lo stile artistico che stava nascendo proprio in quegli anni, il Realismo Socialista Furono coniate anche altre 2 monete in stile, il 50 Copechi d'argento e la moneta d'oro da 10 Chervonets, praticamente dei manifesti su moneta. al dritto in legenda ПРОЛЕТАРИИ ВСЕХ СТРАН, СОЕДИНЯЙТЕСЬ! Lavoratori di tutto il mondo, Unitevi! Al rovescio Sulla sinistra due proletari, uno anziano e l'altro più giovane, il più anziano con la barba si poggia su uno strumento da lavoro e tiene una falce nella mano sinistra, sullo sfondo una fattoria agricola. Il giovane tenendogli un braccio sulla spalla punta il dito al futuro e gli mostra "Il sol dell'avvenir" che sorge dai monti, ai piedi un edificio industriale. Il giovane proletario sta dicendo al vecchio che la futura grandezza dell'URSS verrà attraverso l'industrializzazione.1 punto
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Si trovano in asta o nei negozi numismatici importanti e si posso legalmente detenere, perché a suo tempo ne furono omaggiati i politici di allora, a spese nostre :blum: , come sempre. Saluti Marfir.1 punto
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Beh è una delle classiche once d'argento da investimento e ha sempre il suo gran fascino... Di questa chiamata "Libertad" ne hanno fatte tre tipi tutte in in argento .999 1982-1995 come la tua da 36 mm dal 1996-1999 con lo stesso disegno al rovescio ma cambia la libertad al dritto ed è un pò più grande, 40 mm e dal 2000 ad oggi sempre da 40 mm ma con disegno diverso al rovescio e la stessa libertad al dritto di quella 96-99 ciao1 punto
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Ciao profausto ci ho pensato anch'io...è la prima cosa che mi è passata per la mente: R per "Replica" - "Riproduzione", ma onestamente questa R ha la medesima forma della R posta in legenda, ed allora ho cercato "altro".... Se fosse proprio così, sarebbe un "colpo gobbo", una riproduzione di moneta fatta per far male.... le repliche, generalmente, mi danno sensazioni diverse, per il metallo usato, per l'assenza di "vissuto", per i contorni netti.... questa non mi ha dato tale impressione...mi auguro che non sia così! saluti luciano1 punto
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Ho finito ora di controllare cosa dice il Gamberini di Scarfea sulle imitazioni e contraffazioni del grosso veneziano, ma monete come la tua, non ne ho trovate. Prima ho guardato un vecchio numero di Panorama Numismatico, dove sono raffigurate le imitazioni serbe di "Rascia" (qualche decina) e sono ben diversi dal tuo grosso.....mah! luciano1 punto
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Buon pomeriggio Molto interessante il tuo grosso; è la prima volta che ne vedo uno simile. Non ti so dire la provenienza; sembrerebbe una coniazione balcanica, come dici tu, escluderei però il grosso di Rascia che aveva connotazioni che lo rendevano facilmente riconoscibile. Il tuo, per me, è un enigma; spero anch'io che venga identificato. saluti luciano1 punto
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Tetradramma dalla Gorny 216, lotto 2554 (v. post #1410) Re di Macedonia, Alessandro III ‘il Grande’, 336-323 a. C. Tetradramma (Ag: 16,35 g, 27-28 mm) coniato dalla zecca di Rodi nel 201-190 a. C. ca. Testa di Eracle a dx con copricapo in pelle di leone / AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus seduto sul trono a sx, con aquila e scettro; nel campo AINHTΩΡ (magistrato) sopra una rosa, sotto il trono PO. Price 2518; Müller 1160. Delicata patina, buon BB. Le emissioni di Rodi pubblicate dal Price sono una serie di tetradrammi coniati tra il 201 e il 190 a. C. circa, con numero d’ordine da 2509 a 2527. Tutti hanno come simbolo una rosa nel campo a sinistra del rovescio e quasi tutti le lettere etniche PO sotto il trono (mancano nei 2516A, 2526 e 2527). Su alcune monete compare al rovescio anche il nome in greco del monetiere (su questa AINETOR). Della mia moneta il Price riporta cinque esemplari che pesano 16,21, 16,92, 16,36, 16,98 e 17,21 g. Gli esemplari del Price 2518 passati nelle aste hanno il diritto molto simile a questo (Eracle con nasone e mentone), mentre sul rovescio presentano differenze nel trono di Zeus, in particolare nell’altezza del sedile e nel numero e nella posizione delle traverse di sostegno che uniscono e rendono stabili le gambe dello stesso. apollonia1 punto
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Credo che questo sia il gorytos Price 2800 più caro (o strapagato) del mondo: 1600 $. KINGS of MACEDON. temp. Philip III – Antigonos I Monophthalmos. Circa 323-310 BC. Æ Unit (19mm, 5.95 g, 3h). Uncertain mint in west Asia Minor. Head of Herakles right, wearing lion skin / Bow in bow case above club; race torch below. Price 2800. Superb EF, black-brown patina. Exceptional surfaces. Ex Gary Davies Collection (Part I, Freeman & Sear FPL 7, Spring 2003), no. G56. apollonia1 punto
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mi pare che l'affermzione di Afranio sia passata quasi inosservata ma è molto importante, qui ancora non mi pare sia stato detto quindi vorrei aggiungere ricordando che IN TUTTA LA RETE le monete e gli oggetti antichi vengono accuratamente monitorati dai reparti addetti delle forze dell'ordine onde evitare il commercio di materiali illegali, spesso si vedono inserzioni del tipo uncleaned coins che ad un neofita possono sembrare affaroni mentre ad acquistarle si rischia di trovarsi i CC o la Finanza a casa, non serve avere acquistato monete romane o greche per cadere in questa situazione, basta che il materiale che sia di dubbia o evidente provenienza da scavo, quindi come detto da Afranio_Burro..... occhio alle antiche1 punto
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buongiorno a tutti non sapevo dove postare se è il caso spostatemi la discussione grazie. alcuni di voi già mi conoscono ero un frequentatore del forum e novello della numismatica un annetto fà,ma a malincuore ho lasciato perdere ogni cosa di mio interesse a causa di gravi problemi finanziari,ora che inizio a vedere un pò di luce faccio ritorno in questo mondo. mi sono capitate queste 5 euro tagliate male,dal mio giudizio non è opera umana,possono valere qualcosa?o le porto in banca? grazie per le risposte ci si legge sul forum1 punto
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E' vero, per fortuna che c'è Verona......le pappine noi le abbiamo già prese :blum:1 punto
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Guarda, purtroppo funziona cosi: su ebay, soprattutto ebay italia, tutti mettono aste con prezzo alto da subito, e sono pochi quelli che fan partire le aste da 1 euro, perché forse han paura di non ricevere abbastanza offerte, o perché vogliono solo guadagnare il massimo... finendo per non vendere nulla. Ci sono monete e banconote che sono anni che girano... sempre invendute, e mai che il prezzo si sia abbassato. Facciamo un esempio: cerco una 1000 Lire Barbetti in BB. ci sono su ebay 50 aste di quella banconota in quella conservazione. 49 aste sono a prezzo di partenza 80 euro, solo 1 parte da 1 euro. le aste da 80 euro rimangono tutte invendute, mentre la lotta si scatena su quella da 1 euro. finisce a 79 euro. direte, allora alla fine non conveniva puntare direttamente na da 80? purtroppo si tratta di psicologia, tutti abbiamo l'istinto e la speranza di aggiudicarci quell'asta a partire da un euro, e magari senza renderci conto spendiamo lo stesso prezzo delle altre, poco meno. Non so se si è capito il mio discorso, io stesso da venditore non ho mai messo aste ad un prezzo superiore di 1 euro, perché so per certo che rimane invenduto... se proprio devo liberarmi di roba comune, la vendo per quel che vale, inutile aspettare mesi a trovare quello che spende tanto. Poi anche io ho la sfiga, che ogni volta che partecipo ad un asta, finisce, ad esempio, 100 euro. La stessa moneta o banconota, in un asta dove non partecipo, fiinisce a 70. Boh, mistero :D1 punto
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I migliori falsi sono quelli di monete che non hanno termini di paragone, che non si possono confrontare, ..... che danno dubbi ma non certezze, .... che ingolosiscono per la rarità o addirittura unicità. P.S.: Se questa moneta è un falso, è un falso che spaventa. Anche per questo spero sia autentica.1 punto
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Ma la televisione al tempo dei Romani non c’era e allora gli imperatori per farsi propaganda usavano quello che c’era: la moneta. Ottaviano Augusto, ad esempio, mette in campo tutta una serie di tipi e di raffigurazioni che hanno la funzione specifica di legittimare la propria posizione di princeps all’interno dello stato romano. Come su questa denario su cui è acclamato da due soldati.1 punto
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Secondo me con quei soldi non ci si paga manco l'argento contenuto. Sarà che sono sfortunato ma io di dollari peace a 7 euro non ne ho mai visti.1 punto
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ehhhh ma allora che collezione è ???? è come se uno dicesse che ha vinto al Superenalotto,invece ha vinto ma ha fatto solo 3 :rofl:1 punto
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ho preso in prestito questa immagine ma non sò se si riesce a vedere, forse troppo piccola1 punto
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Ciao. Mi fa piacere che sono tutte arrivate. Sono contento che tutti siete rimasti soddisfatti. Questa razzia mi ha insegnato alcune cose, che terrò sicuramente presenti la prossima razzia. Vi saluto, vi auguro una buona serata. Ci si legge sul forum. Ciao. @@Ciccio 86 puoi chiudere per cortesia? grazie1 punto
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Ciao Roberto Leggendo questa frase, ricavata da un sunto di psicologia analitica e filosofia sperimentale penso che le due interpretazioni non sono cosi' distanti... "La Fortuna ( leggo Tyche) si sposa con il distacco, è il punto di unione tra l'effimero e il disperante, ovvero la Fortuna si fa viva in un sol colpo come il genio e poi rischia di lasciare l'uomo alla sua cecità, se da essa non viene praticato il distacco "" mah !!1 punto
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bellissime complimenti...le caravelle in FDC sono spettacolari... ...non conosco le quotazioni attuali delle date meno comuni in FDC ma ipotizzando una media di 10 euro al pezzo sono circa 210 euro...una caravella circolata a peso siamo sui 5 euro a pezzo quindi direi che il valore raddoppia...c'è però da metterci in conto le perizie...se le hai acquistate già periziate è un conto ma se le hai fatte periziare tu e ti hanno preso anche a dir poco 5 euro a perizia come fa di solito il buon Zamboni su monete di poco valore allora praticamente ci vai alla pari sul loro valore... io personalmente non le avrei fatte periziare ma lasciate in un bel vassoio a patinare ;)1 punto
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Cari amici, chi mi segue da quando sono stato incaricato di riordinare e rendere fruibile il Monetiere del Museo nazionale Archeologico di Firenze sa che di strada ne abbiamo fatta (tutti assieme, io e gli amici che mi hanno aiutato ) abbastanza... ma non mi basta! Il progetto Lorenzo il Magnifico prosegue e le monete disponibili sul catalogo on line sono ogni giorno di più. Anche i cataloghi a stampa relativi a nuclei di ripostigli (l'ultimo quello di Galeata nel giugno scorso mentre sarà in distribuzione a giorni il ripostiglio di Borgo S. Lorenzo già stampato), di nuclei omogenei di scavo (l'ultimo quello di Roselle, nel giugno scorso) o di parti della collezione storica (l'ultimo quello sulle monete di Augusto nel gennaio scorso) proseguono la loro uscita ... ma non mi basta. Dobbiamo tutti insieme fare uno sforzo in più per garantire un lavoro di pubblicazione (= rendere pubblico, nel senso latino del termine) ancora più celere.... La struttura de Lamoneta.it sa come potete tutti voi rendervi utili venendo a Firenze a fare foto, a fare schede, ad inserire i dati nel catalogo on line... Ma chi come me non rinuncia al contatto e al piacere di sfogliare un catalogo cartaceo vuole garantire anche l'uscita di volumi. E' inutile sperare in fondi pubblici. La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, da cui ho sempre avuto la massima collaborazione, con un bilancio annuo ridicolo per una intera regione deve far fronte non solo ai restauri e a qualche scavo di emergenza ma con gli stessi soldi pagare le bollette del telefono, della luce e del gas delle sedi sparse nel territorio.....!!! Per un salto di qualità del nostro lavoro chiedo a tutti voi di... adottare un imperatore! Dopo quello di Augusto sono diversi i cataloghi di monete imperiali vicini alla stesura finale e pronti per la pubblicazione (senza contare le 3900 monete di età repubblicana romana e i sette volumi della Sylloge Nummorum Graecorum in corso di elaborazione). Mettiamo il caso che io abbia trovato un editore pronto a stampare i volumi all'unica condizione di garantire la prenotazione del volume ad un prezzo che preciseremo ma che fin d'ora vi garantisco essere ridotto almeno del 50% rispetto a quello normale di copertina.... quanti di voi sarebbero disposti a garantirmi la prenotazione? Per andare sul concreto,,, se conoscete il volume sulle monete di Augusto, già edito, 478 monete, 150 pagine, con i risultati delle analisi dei metalli di tutte le monete presenti nel catalogo, formato A4, tutto a colori, copertina cartonata.... quanti di voi sarebbero disposti a pagarlo 25,00 (venticinque,00) euro. Se ho la vostra adesione (me ne occorrono almeno 300) posso garantirvi tre o quattro volumi l'anno sempre alle stesse condizioni di vendita...... un saluto Fiorenzo Catalli1 punto
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Avevo già inserito l'immagine in "Malta 2013" ma lo faccio anche qui per riportare su questa discussione che mi sembra carina............... Piccolo suggerimento per distinguere le divisionali maltesi in cofanetto :pleasantry:1 punto
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Si, è stato un bell'evento per la città di Biella che in parte ha fatto giustizia e ricordato Giacomo Calleri, storico e collezionista, scrittore ecc... come sovente accade, si è difronte ad un personaggio che ha dedicato la vita al proprio territorio e che viene dimenticato dalle istituzioni, sorde, insensibili ed incapaci di ringraziare per il lavoro da lui svolto. Fondazioni, banche, istituzioni.... Sono responsabili di aver perso una grande collezione di monete, classiche e medievali, libri, documenti, oggetti, ecc., che avrebbe dovuto rimanere nel territorio. Una minima parte è rimasta sul territorio grazie ai privati a semplici collezionisti, troppo poco purtroppo. Grazie a lui ho avuto modo di imparare tante cose, e con l'esposizione organizzata in suo nome al museo del territorio, ho voluto ringraziarlo ufficialmente a nome di tutti. Grazie Giacomo1 punto
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Austria, Leopold I (Hogmouth) (1658-1705), 3 Kreuzer, 1670, Vienna Mint, Franz Faber as Mintmaster (1659-1660 and 1666-1679) * LEOPOLDVS . D . G . R . I . S .-. A . G . H . B . REX Laureate, draped bust right breaking inner laurel circle, 3 in partial oval below . ARCHID . AVS-DVX . B . CO . TYR . Double eagle with Vienna arms on breast, within linear circle, crown above and breaking 16_70, * in baroque frame below Rolled flan 20mm x 22mm, 1.53g, Silver Mintage: Unknown KM 18551 punto
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Il termine "planeto" utilizzato dalle fonti medievali non appartiene al latino classico e quindi non lo si può trovare nei dizionari. L'origine del termine va ricercato nella latinizzazione di un termine volgare, probabilmente nato spontaneamente fra la popolazione. Non essendo "scodellato" come i più antichi denari di Brescia, Cremona e Milano che circolavano nella Lombardia orientale, la popolazione lo definì "piano" (o forse lo chiamò così la prima autorità emittente e poi si fissò nell'uso comune). Siccome le monete sono oggetti piccoli, è abbastanza frequente trovare espressioni diminutive e vagamente vezzeggiative per definirli: i soldi di Venezia sono "soldini" o addirittura "ginocchielli", i mezzi grossi sono "mezzanini", i grossi col carro sono "carrarini" e così via. I denari piani diventarono "pianetti" già nel Duecento. Poiché i testi ufficiali erano tutti scritti in latino, il termine volgare dovette essere tradotto nella lingua dei dotti e il "pianetto" divenne "planetus". In questa forma è stato tramandato dalle fonti medievali (libra denariorum planetorum) e ripreso dalla numismatica moderna nella forma latinizzata. Non credo che ci sia un autore particolare che usa questa espressione, che sinceramente io ho trovato solo nelle fonti bresciane almeno fino alla fine del Trecento, ma che so essersi mantenuto anche in seguito. Spero di aver soddisfatto la domanda, o almeno di esserci andato vicino...1 punto
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Cari amici su invito di Magdi ho seguito la discussione. Poichè l'argomento è importante e complesso (ci hanno fatto un Convegno a riguardo che ben conoscete...) cercerò di essere breve ma incisivo. Ripeterò qualche concetto ormai assodato ma mi è utile per la spiegazione. 1) periodo di emissione Gli "agontani" o "anconetani" o "al tipo agontano" sono tutti quei grossi coniati sul piede del grosso di Ancona - emesso in origine per 2 soldi o 24 denari (toscani/adriatici) al peso di ca 2,3/2,4 nella seconda metà del XIII secolo - che tutti conoscete bene. Sul suo periodo di emissione, in mancanza di dati certi, ci sono pareri discordanti. Personalmente ipotizzo che la moneta in questione sia stata coniata, per la prima volta, tra il 1250 e il 1270. Quest'attribuzione temporale è giustificata facendo un parallelismo con la monetazione toscana di quegli anni, periodo in cui vengono emessi grossi "più pesanti" di quelli da 12 denari (ovvero l'Aquilino da 2 soldi, 1255/57 - ante 1264; Ghibellino 1260-67, grosso lucchese col Santo di tre quarti (1270-1315); grosso senese da 2 soldi 1280-1285), ormai non più in linea con le necessità del mercato. Ricordiamo sempre che dietro ad una nuova emissione c'è una fluttuazione incisiva del mercato valutario oro/argento: dal 1252 il cambio di 1 fiorino d'oro, in grossi da 12 denari, era di 1:20, ovvero 1:240 denari, ovvero 1:1 lira. Dopo mezzo secolo il cambio si è totalmente stravolto, a svantaggio esclusivo della monetazione d'argento e in mistura (lega). Erano pertanto richieste valute con valore nominale via via maggiore per mantenere inalterato il rapporto citato e che fossero più rispondenti all'aumento dei prezzi. 2) imitazioni tipologiche dell'Agontano (I tipo: croce/santo - gr 2,3/4) Le zecche che coniano imitazioni "al tipo agontano" sono: Ascoli, Ravenna, Rimini, Arezzo e Volterra. Sui grossi adriatici non possiedo dati precisi sul periodo di emissione. Arezzo conia, con plausibile certezza, l'agontano nel periodo di Guglielmino degli Ubertini (1262 - 1289). Volterra in un periodo anteriore al 1290, presumibilmente tra il 1280 - 85 (la bassa datazione, rispetto a quelli adriatici, potrebbe spiegarne una emissione limitata e conseguentemente la sua rarità. Le liste di monete delle pratiche di mercatura e le Rationem Decimarum ci attestano che verso la fine del XIII secolo il suo valore, in denari toscani, era arrivato a 28 denari (dai 24 di emissione!!!) Aveva senso pertanto emettere una moneta, in questo periodo (1296-1303) il cui nominale non era già più in linea con quello dei cambi?!? (II tipo: croce tra stelle/santo - gr 1,8/1,5) Volterra è la prima città che conia una nuova tipologia di agontano. Nei documenti del periodo viene indicato semplicemente come "volterrano dalle stelle". Compare dal 1296 (Rationem Decimarum) al valore di 20 denari e nelle liste di monete (Datiniana). Dal 1295 i documenti della zecca di Volterra riportano l'emissione di grossi. Perchè la scelta della nuova tipologia (iconografica/intrinseco) e del valore nominale di 20 denari? Perchè 12 grossi fanno 240 denari, ovvero 1 fiorino d'oro!!! Si ristabilisce pertanto la vecchia "proporzione aurea" (o, per lo meno, si cerca di farlo). Tra il 1315 e il 1317 coniano grossi da 20 denari, ad imitazione di quello di Volterra, le zecche di Arezzo (Guido Tarlati) e Massa di Maremma (Repubblica; sostituisce le M gotiche alle stelle). Anche Siena e Firenze scelgono tale nominale ma con tipo iconografico differente. Chiusi e Ravenna emettono tipi simili ma probabilmente in un periodo posteriore al 1320 (nei documenti indagati dal sottoscritto con Sozzi e Villoresi degli anni 1317-19 non si fa alcun cenno dei prodotti di quelle città). I vescovi volterrani, tra il 1315 e il 1322, coniano nuove emissioni di tali tipologìe nelle officine di Volterra (con Populo Vulterrano in legenda), Casole e Berignone (De Vulterra in legenda). Altre zecche emettono poi agontani nel XIV e XV secolo. Questo è però un capitolo successivo. Forse ho troppo semplificato. Forse sono stato troppo superficiale in alcuni passi. La ricerca continua :-)1 punto
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