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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/06/13 in tutte le aree
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Concordo. Ne creerei però anche una per il 5 lire 1901.... :blum: chiamandola "Lasciate ogni speranza voi che postate"3 punti
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Mi sono preso la "responsabilità" di chiedere a esperti francesi ( ho tentato prima di contattare il proprietario ma senza risultato) ecco il responso Bonjour, Je serai plutôt d'avis que cette monnaie est authentique, même si elle est dans un état peu commun; Les gros et demi-gros d'Arles, d'Orange, de Savoie et d'Embrun (1285-1330) de cette époque sont tous dans un excellent métal et probablement issus des mêmes graveurs qui doivent être également ceux du pape d'Avignon. Le type est une copie conforme du demi-gros de Bertrand III des Baux , le voisin prince d'Orange de 1281 à 1314 avec toutefois un aigle à une seule tête, ce type étant lui-même une imitation du demi-gros d'Amédée V comte de Savoie de 1293 à 1323. Quant au R je penche plutôt pour un P qui serait l'abréviation de P (RINCEPS) ARELATENSIS formule assez classique sur certain gros et demi-gros des évêques d'Arles qui tenaient à se voir appliquer ce titre de Prince-Archevêque. Si c'est un R ce pourrait peut-être l'initiale de l'évêque Rostan (1286-1303) ...(ce dernier a déjà signé une obole imitée de Vérone avec le R) mais là on entre dans le domaine de la supposition... C'est une monnaie magnifique et très intéressante, si elle est authentique...ce que je crois...mais il faudrait pouvoir l'avoir en main ! Bien cordialement2 punti
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Carissim* ho letto con attenzione questa vostra bella discussione, colpita anche da un pezzo che non avevo mai visto. Anche io come @@chievolan avevo ed ho ancora alcune perplessità su questa moneta per via della perlinatura e della forma della croce e qualche altro piccolo particolare, oltre che per la "spatinatura" delle superfici e la luce con la quale è stata fotografata, anche nelle seconde immagini postate, che fanno stonare qualcosa. Tuttavia i punzoni usati ed in generale la forma delle lettere mi paiono compatibili con la presunta epoca di coniazione, ed anche le principali caratteristiche dell'aquila. Come detto da @@savoiardo, peso e diametro sono ugualmente compatibili. Vi è poi congruenza con il denaro che avete "scovato" e postato, censito in soli due esemplari anche nel più recente repertorio delle monete feudali francesi del Duplessy, che invece non cita il grosso (che se buono, dovrebbe essere inedito). Le relazioni formali con il grosso di Amedeo V le avete giustamente già ravvisate voi, mentre l'amico @@teofrasto, tra le varie informazioni, mi ha ricordato che per i denari Duplessy indica anche i coquibus coniati a Cambrais a partire dal 1296. Infine: mi pare strano che una R fatta con gli stessi punzoni delle altre lettere, stia ad indicare una replica, mentre potrebbe essere buona la traccia fiutata da @@avgvstvs per darne spiegazione. Nulla di tutto questo è del tutto dirimente, anche se devo dire che per me se all'inizio della discussione la bilancia pendeva un poco di più verso la non genuinità del pezzo, adesso forse pende un poco di più per la parte opposta. E' ovvio però che per valutare adeguatamente la genuinità della moneta andrebbe vista dal vivo (io vorrei tanto anche vedere anche la sezione del tondello/ bordo, oltre che delle lettere, ad esempio) e bisognerebbe sapere anche come ne è giunto realmente in possesso l'utente. Continuerò a seguirvi con attenzione, e complimenti per quanto avete osservato, trovato e postato fino ad ora, un saluto cordiale MB2 punti
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Ma se sei tanto convinto delle tue valutazioni perchè continui a chiedere il parere degli altri utenti salvo poi andare loro contro quando non sono d'accordo con te?2 punti
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Non c'è nessuno che ha qualche dubbio sulla sua autenticità? Io sinceramente (a guardarla in foto, senza conoscerla, senza saper niente di quella tipologia, .... con la consapevolezza quindi di non aver modo di aver certezze) qualche dubbio ce l'ho ......2 punti
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Perché nel mezzo? Se il catalogo segna 80 ma la divisionale si vende a 40 secondo me il valore è 40, non 60.2 punti
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Taglio: 1€ Nazione: Francia Anno: 2006 Tiratura: 80.000 (DIVISIONALE) Città: Milano Condizioni: qFDC Qui il link alla discussione che ho aperto: http://www.lamoneta.it/topic/114220-1-francia-2006/#entry12966612 punti
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Lupo solitario, così lo chiamavano e così diceva di essere, in effetti a pensarci bene, un po' lo era veramente, io direi che era un misto di riservatezza e di fascino, certo questo soprannome che si era ormai cucito addosso piaceva un po' a tutti. Lupo solitario frequentava il mercatino, girava da solo, raramente parlava, ma quando parlava, affabulava, sapeva di storia, cultura, ovviamente numismatica ; non credo collezionasse monete, amava sapere e cercare di capire cosa c'era dietro a una moneta, la sua storia, il periodo di coniazione. Diciamo che sapeva e sapeva poi anche spiegare agli altri e questa non è una virtù da pochi, di certo era sicuramente un uomo colto. Quando arrivava, salutava, girava, guardava, quasi sempre in solitario, raramente si fermava, ma con lo sguardo cercava, cercava un qualcosa che non capivo......e che poi compresi. Stella nascente, è invece il soprannome che era stato dato a un ragazzo, sveglio, spigliato, desideroso di apprendere, oggi diremmo di lui una specie ormai in estinzione, ma però qualcuno di questi c'è anche sul forum, ragazzi che vogliono capire, studiare, anche tramite le monete, ma non solo. Stella nascente quando arrivava al mercatino era socievole, cercava la relazione umana, ma anche lui quando veniva cercava con lo sguardo, cercava.....all'inizio anche in questo caso non capivo. Un giorno mi fu tutto molto più chiaro, lupo solitario cercava stella nascente e stella nascente cercava lupo solitario. In pratica erano diventati amici, lupo solitario amava raccontare quello che conosceva al ragazzo e il ragazzo amava sentire quello che gli diceva. Questioni di empatia, simpatie a prima vista, forse...., certo era coppia particolare, una coppia della cultura....., ma non c'era solo questo. Lupo solitario voleva donare al giovane che evidentemente riteneva un suo pupillo un po' del suo sapere e l'altro non aspettava altro di apprendere. A volte si dice donare è più gratificante di ricevere, in questo caso il mix era perfetto e virtuoso per entrambi. Il Cordusio in questo caso faceva da sfondo, da teatro a questo scambio generazionale culturale, d'altronde il Cordusio è si monete, ma poi in fondo è un salotto culturale per chi vuole parlare, confrontarsi con gli altri. Un giorno fermai lupo solitario e gli dissi complimenti, lo hai preso veramente a cuore il ragazzo, lui mi guardò, i suoi occhi facevano fatica a non commuoversi nel parlare, mi disse alla fine quello che conta nella vita è conoscere ma poi anche trasmettere tutto questo, la vita è un attimo, se non fosse così, sarebbe stato tutto vano, inutile. Gli occhi delle persone dicono sempre tutto, non mentono mai, quelli di stella nascente sorridevano, quelli di lupo solitario erano appagati, gratificati, alla fine quello che si era prefisso, quel piccolo gesto lo aveva compiuto e anche lui per un attimo, una volta tanto sorrise...... Lupo solitario e stella nascente, due simboli positivi della nostra vita, della conoscenza e della divulgazione, una storia anche questa che può diventare testimonianza, un esempio virtuoso da seguire.....chissà se ci sono e ci saranno altri lupi solitari e altre stelle nascenti ? Speriamo...... Mario1 punto
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DE GREGE EPICURI A me la moneta sembra quasi certamente fusa (guarda sia le immagini che le legende, che sono tutte molto "flou" e poco definite). Le legende, inoltre, sembrano senza senso, diciamo di fantasia. La moneta è palesemente di rame; alcune delle incrostazioni/salificazioni sembrano antiche. Detto questo, si può pensare ad una imitazione antica; ne esistono anche dell'epoca augustea. Una falsificazione moderna con legende inadeguate sarebbe del tutto insensata.1 punto
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Altra domanda una moneta del genere che valore di mercato ha ? Ho rinunciato a molto per averla ma ogni volta che la guardo capisco che ne è valsa la pena1 punto
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In un primo momento anche io ho pensato al falso per fusione. Però il dubbio che ho avuto dopo, era per il fatto che nell'altra faccia non ci sono le tracce di fusione. Per cui ho chiesto un parere ad un esperto di una casa d'aste attraverso Skipe e questa è stata la sua risposta: "a me sembra buona, bisognerebbe vederla da vicino, ma ci sono 2 cose che sono a favore dell'autenticità, la prima è l'evidente conio arrugginito al R/ infatti nella parte coniata c'è tutta la granulosità, mentre nella parte marginale il tondello rimane liscio in quanto non battuto al D/ invece ci sono delle striature che sono quelle di coniazione, non di fusione per me la moneta non presenta particolari problematiche se non quella di un evidente conio arrugginito al R/" Questo è quanto.1 punto
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Dopo la breve vita della Repubblica del Centro America 1823 -1840, composta da Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica, queste nazioni tornarono a coniare moneta propria. Vi voglio raccontare la storia ( vera ) di quello che è potuto accadere per una manciata di monete. La causa della guerra del 1863 tra il Guatemala e El Salvador è la seguente moneta: Questa guerra fu anche chiamata " guerra dei soldi ", il fatto inizia con la grande differenza di personalità tra i due presidenti, Sr. Gerardo Barrios per El Salvador e il Generale Rafael Carrera per il Guatemala. Il Generale Carrera era molto bellicoso e non aspettava pretesto per attaccare i suoi ex patrioti e vicini. A partire dal 1859 la zecca del Guatemala aveva coniato delle monete migliori, sia come stile che per contenuto di argento, rispetto a tutte le altre nazioni centro americane e per questo motivo circolavano senza problemi in tutto il centro america. Il presidente salvadoregno dispose che tutte le monete che circolavano nel paese dovessero essere contromarcate con una lettera R in cerchio perlinato, la lettera R doveva avere il significato di " Revalidada " ( Rivalidata o qualcosa del genere ). Peccato che quando una manciata di queste monete ( da 1 Real, 2 reales e 4 Reales ) furono portate al Generale Carrera e questi vedendo sul collo ( del Generale ) la lettera R, il Generale interpretò la lettera come " Renegado " ( Rinnegato ), pretesto migliore di questo egli non potè avere!!! Montò su tutte le furie, in breve tempo riunì un esercito che senza riposo fece marciare fino alla capitale salvadoregna dove in breve issò la bandiera del Guatemala. Obbligò i salvadoregni a ritirare e a consegnare tutte le monete contromarcate, vennero fuse e con l' argento vennero coniate 2000 medaglie per i soldati dell' esercito guatemalteco. Non tutte le monete vennero fuse e alcune sono arrivate ai giorni nostri, sono molto rare e sono conosciuti i pezzi da 1 Real e da 2 Reales.1 punto
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Tortoreto sei dietro l'angolo.di mercatini non ne conosco,comunque possiamo volentieri organizzarci per andare ad Ascoli(moglie permettendo)comunque io sono un novello collezionista alle prime prime armi1 punto
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La quantità dei pezzi coniati è solo uno (e spesso neanche il più significativo) degli indici di rarità delle monete. Prendi ad esempio i due scudi di Vittorio Emanuele III, il 1911 e il 1914. Il primo, battuto in 60.000 pezzi, è molto più comune del secondo, battuto in 272.515 pezzi, ossia più di quattro volte tanto. Ciao! :hi:1 punto
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si gira, si guarda, si chiede il prezzo e poi si decide..................ma non è affatto un' eresia ritornare a casa senza alcuna moneta. L' importante è aver trascorso una bellissima giornata con gli amici, vecchi e nuovi.1 punto
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Uno Uno dei motivi della rarefazione qunatitativa delle emissioni, sopratutto in metallo nobile, fu la guerra dell'Eritrea del 1936...... TIBERIVS1 punto
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la sposto io...... comunque in quanto nuovo mi permetto di darti un consiglio,....... qualche volta scrivi un "grazie" .. ciao1 punto
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purtroppo non sono molti coloro che chiedono ragguagli sulla moneta, interessa solamente quanto vale.... a prescindere. :whome:1 punto
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ha senz'altro il valore dell'oro contenuto e probabilmente un plus valore per gli amatori di medaglie, ma quest'ultimo non è quantificabile se non al momento dell'atto di compravendita1 punto
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forse riprende il Grosso per Giovanni Visconti Grosso 1349-1354 (Giovanni Visconti) argento, g 2,63; Ø mm 22,2 Inv. M.V-00120A-L/IS1 punto
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Ecco qua. La foto l'ho fatta al volo, non è il massimo. Spero comunque che renda l'idea.1 punto
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Che la moneta sia autentica o un plausibile falso di fantasia, credo che una possibile interpretazione della "R" possa evincersi da questa lista: http://fr.wikipedia.org/wiki/Liste_des_archevêques_d'Arles considerando il periodo di emissione degli altri grossi, un buon candidato potrebbe essere Rostaing de la Capre.1 punto
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La fotografia non mi pare male, è un filo sottoesposta ma chiara e nitida. Il posizionamento delle luci lo ha a destra e questo sovraespone la fronte di Ferdinando II, ma è un dettaglio da poco. Contrastandola un filo si notano delle tracce di patinatura. Lo scontorno l'ho fatto rapido e se mai questo lascia a desiderare, non la foto.1 punto
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Secondo me il prezzo giusto di qualunque cosa è quello al quale chi è disposto a vendere trova qualcuno che è disposto a comprare. Poi possiamo disquisire sui gusti, sulla bellezza, sull'opportunità, sulla convenienza.............etc1 punto
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L'articolo di apertura in"Curiosità Numismatiche"ci spinge ad osservare anche il "terzo lato di una moneta"cioè il contorno e chi colleziona e studia monete del Regno di Napoli senz'altro potrà ammettere che negli stessi nominali ,delle volte, i contorni variano1 punto
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Martinica: 1922 1-franco, di rame-nichel, ma con un mix di metallo abbastanza pesante su rame per orientare il suo colore in quella direzione, dal colore bianco della lega che è spesso visto. Una moneta che ha vissuto la sua vita lavorativa in tempi turbolenti: colpito per una colonia francese che ancora faticava a riprendersi dalla devastante eruzione vulcanica del 1902 e che—dato il suo grado di usura—deve ancora sono circolate quando Martinica è diventato una pedina nel braccio di ferro tra Vichy e la Francia libera. Considerata la data 1922 di questo 1-franco, sarebbe tentato di pensare che suo jeton-come costruzione "Bon Pour 1 franco" era la controparte coloniale della monetazione similmente jeton-come "Camera di Commercio" allora circolanti in Francia. Ma nessun—questo pezzo datato 1922 è dello stesso tipo come gli scioperi datato 1897. Mi chiedo...dato poi smisurato influenza Martinica lungo ha esercitato sulla patria francese, se forse questo coloniale "Bon Pour" ha dato luogo alla moneta-espediente attraverso il quale il UML fu estesa quelli ultimi anni? Martinica è laureato da Colonia a Dipartimento d'Oltremare nel 1946, lasciato alle spalle il vecchio franco monete di Martinica come in questo esempio datato 1922, per il franchi francese, poi al franco francese "nuovo" nel 1960. e infine l'Euro dal 2002. :) v. -------------------------------------------------------------- Martinique: 1922 1-franc, of copper-nickel, but with a mix of metal heavy enough on the copper to steer its color in that direction, away from the white color of the alloy that is often seen. A coin that lived its working life in turbulent times: struck for a French colony that was still struggling to recover from the devastating volcanic eruption of 1902, and which—given its degree of wear—must still have been circulating when Martinique became a pawn in the tug-of-war between Vichy and the Free French. Given the 1922 date of this 1-franc, it would be tempting to think its token-like “Bon Pour 1 Franc” construction was the colonial counterpart of the similarly token-like “Chamber of Commerce” coinage then circulating in France. But no—this 1922-dated piece is of the same type as the 1897-dated strikes. I wonder…given then outsize influence Martinique has long exerted on the French homeland, if perhaps this colonial “Bon Pour” gave rise to the coin-expedient through which the LMU was extended those last few years? Martinique graduated from colony to Overseas Department in 1946, left behind the old Martinique franc coins like this 1922-dated example for French francs, then on to the “new” French Franc in 1960, and finally the Euro since 2002. :) v.1 punto
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Isole Marshall: 1989 5-dollari, in rame-nichel. Questa moneta grande, dollaro-formato dalle Isole Marshall—indipendente dal 1986—celebra il 20° anniversario dello sbarco dei primi uomini sulla luna nel 1969, uno dei quali (Neil Armstrong) è morto l'anno scorso, e l'altro dei quali (Buzz Aldrin Jr) sopravvive come un 83 anni. La denominazione di questa moneta non significa molto, a causa dei posti di blocco alla loro redenzione che ha eretto le Isole Marshall. (Paese utilizza il dollaro americano). Le monete delle Isole Marshall erano pertanto vietate da cataloghi di Krause per una volta, ma ora sono stati riammessi. :) v. -------------------------------------------------------- Marshall Islands: 1989 5-dollars, in copper-nickel. This large, dollar-size coin from the Marshall Islands—independent since 1986—celebrates the 20th anniversary of the landing of the first men on the moon in 1969—one of whom (Neil Armstrong) died last year, and the other of whom (Buzz Aldrin Jr.) survives as an 83-year-old. The denomination of this coin doesn’t mean much, because of the roadblocks to their redemption that the Marshall Islands has erected. (The country uses the American dollar.) The coins of the Marshall Islands were therefore banned from the Krause catalogs for a time, but now have been readmitted. :) v.1 punto
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l'esergo potrebbe essere ASIRM dot? La tipologia credo sia una FEL TEMP REPARATIO la figura appare molto decentrata ed il legionario mostra solo le gambe, con la rottura LIA-NVS della legenda del dritto potrebbe solo essere (A,B)SIRM(dot,star) Propenderei per la A e dot per cui potrebbe essere: Julian II DN IVLIA-NVS NOB C BDC FEL TEMP-REPARATIO bare-headed, reaching ASIRM dot M Sirmium Sirmium 74 17-19 mm C1 punto
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Ricevuta oggi la raccomandata con i 2 € SV. Record dei record, raccomandata spedita ieri e consegnatami oggi. Adesso aspetto ancora i folder e poi i 2€ di Rio. Ciao1 punto
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Mi viene da sorridere pensando che se il 5 lire 1914 originale è un "R2"...la patacca che lo riproduce è senza dubbio "CC"...in pratica 1 italiano su 2 ce l'ha in casa (cassetto,vetrina,mobile,soffitta,cantina ecc. ecc.)1 punto
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Prima di dare la mia identificazione ho verificato alcune imitative (in particolare di Desana) proprio per la distribuzione della legenda e il profilo del naso che appare particolarmente tozzo. Alla fine ho optato per la moneta originale di riferimento, per la incontestabile presenza dei serpenti e delle aquile nei quarti corretti, e per il fatto che questi quattrini sono stati prodotti in milioni di esemplari, utilizzando numerosi coni e con una progressiva degenerazione sia nella qualità della stampa, che nella qualità dell'allestimento del tondello (squadratura, varibilità del peso), che nella qualità dell'intrinseco e quindi, nella confusione che ne è venuta....ci sta quasi tutto. Insomma, come dice @@Parpajola, con questa conservazione è già tanto essere arrivati ad una identificazione...ma dovrebbe essere quella ; -). ciao Mario1 punto
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Non farci caso, Odjob è abituato alle foto a "luci rosse" e non fredda come le tue! :rofl: Sai, lui è il classico macho mediterraneo ........ eheheheh :rofl: :rofl: Scherzi a parte, forse il mio ed il suo occhio non è abituato a questo tipo di luce. Prova ad utilizzare un po' di luce in più e vediamo un po'. La nitidezza è ottima, poi il resto si può regolare, vediamo anche cosa consiglia @@picchio sulla foto. Grazie1 punto
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Avevo già inserito l'immagine in "Malta 2013" ma lo faccio anche qui per riportare su questa discussione che mi sembra carina............... Piccolo suggerimento per distinguere le divisionali maltesi in cofanetto :pleasantry:1 punto
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@@Vulca un collezionista al momento dell'acquisto compra quello che gli piace :) queste macchiette non pregiudicano conservazione e valore ma è chiaro che possono anche non piacere a tutti....ci sarà quindi chi le evita e chi invece le ricerca. non son comunque fenomeni che col tempo rovinano la moneta...su questo direi che si deve stare tranquilli. marco1 punto
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Che hai parlato con un imbecille....uno dei tanti da cui qualsiasi ambiente, quindi anche l'ambiente museale, è affetto...1 punto
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Rimango sbalordito e con poche parole, queste: Sarebbe opportuno cominciare a scrivere nomi e cognomi dei soggetti che "si macchiano" di tale inammissibile oltraggio culturale.1 punto
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Il fatto che gente simile lavori in un museo la dice lunga su come funzioni in Italia la gestione dei beni culturali...1 punto
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Chiedo scusa se non sono riuscito a chiarire adegiuatamente il mio pensiero....ho usato le parole "collezionista" "studioso/numismatico" e "commerciante" tra virgolette perchè non indentevo identificare una categoria facendo di tutta l'erba un fascio ma unicamente per identificare diversi soggetti in base al loro COMPORTAMENTO: quindi intendo per "collezionista" colui che non svolge attività di commercio ma colleziona le monete (magari vendendo occasionalmente anche le doppie o monete estranee alla collezione), per "studioso/numismatico" colui che svolge regolarmente attività professionale (in regola con le norme di legge) nel campo della numismatica con serietà e che però non ha come obiettivo la massimizzazione del guadagno con ogni mezzo, "commerciante" (e in un post ho hanche specificato che ne davo una connotazione sfavorevole) colui che tende alla massimizzazione del guadagno al di fuori delle regole (compresi trucchetti e mezzucci poco seri, compresi i commercianti senza partita IVA o licenza, compreso chi vende monete BB per FDC, compreso chi vende falsi, compreso chi cerca ilpollo per vendergli una moneta comune come rarissima con prezzo al triplo del valore, ecc). E non mi venite a dire che se uno paga una moneta più di quello che vale è colpa sua o sono fatti suoi. Io ragiono diversamente: se uno vende una moneta ad un collezionista inesperto al triplo del valore è un delinquente e non un furbo! Non ho fatto di tutta l'erba un fascio... spero adesso di aver definitivamente chiarito.1 punto
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salve qui trovi qualche info , la prima moneta http://monetemondo.altervista.org/Global%20Coin/africa/etip/menelik-ii/gersh-1-2-bir-/gersh-1891-1898-.jpg.html qui la seconda http://monetemondo.altervista.org/Global%20Coin/africa/etip/haile-selassie-i/10-matonas-/10-matonas-1923.jpg.html1 punto
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Bella soddisfazione! Merito "in primis" del tuo impegno Patrizia, dal momento che ti sei battuta ,fin dall' inizio, per la realizzazione dell' evento!1 punto
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Cara Giovanna, mi sono letto tutto quanto sei riuscita ad organizzare. Un plauso alla tua volontà e voglia di fare. Un rammarico per non essere potuto venire. franco1 punto
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A famigghia ! Notare i diversi colori, non ho ritoccato colore e luminosità; ma si nota che i due hemihekta sono più "pallidi" del trité e del 24°. Probabile che nel trité ci sia una leggera % d'oro e di rame in più. Appena mi riprendo dal grosso sforzo mi piacerebbe fare qualche analisi. Alla luce di quanto detto e dal fatto che all'epoca tra Mileto e Sardi vigeva una specie di "accordo" sullo standard ponderale, con ste quattro monete si poteva campare più che bene per un mese e più.1 punto
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