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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/04/13 in tutte le aree
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Lupo solitario, così lo chiamavano e così diceva di essere, in effetti a pensarci bene, un po' lo era veramente, io direi che era un misto di riservatezza e di fascino, certo questo soprannome che si era ormai cucito addosso piaceva un po' a tutti. Lupo solitario frequentava il mercatino, girava da solo, raramente parlava, ma quando parlava, affabulava, sapeva di storia, cultura, ovviamente numismatica ; non credo collezionasse monete, amava sapere e cercare di capire cosa c'era dietro a una moneta, la sua storia, il periodo di coniazione. Diciamo che sapeva e sapeva poi anche spiegare agli altri e questa non è una virtù da pochi, di certo era sicuramente un uomo colto. Quando arrivava, salutava, girava, guardava, quasi sempre in solitario, raramente si fermava, ma con lo sguardo cercava, cercava un qualcosa che non capivo......e che poi compresi. Stella nascente, è invece il soprannome che era stato dato a un ragazzo, sveglio, spigliato, desideroso di apprendere, oggi diremmo di lui una specie ormai in estinzione, ma però qualcuno di questi c'è anche sul forum, ragazzi che vogliono capire, studiare, anche tramite le monete, ma non solo. Stella nascente quando arrivava al mercatino era socievole, cercava la relazione umana, ma anche lui quando veniva cercava con lo sguardo, cercava.....all'inizio anche in questo caso non capivo. Un giorno mi fu tutto molto più chiaro, lupo solitario cercava stella nascente e stella nascente cercava lupo solitario. In pratica erano diventati amici, lupo solitario amava raccontare quello che conosceva al ragazzo e il ragazzo amava sentire quello che gli diceva. Questioni di empatia, simpatie a prima vista, forse...., certo era coppia particolare, una coppia della cultura....., ma non c'era solo questo. Lupo solitario voleva donare al giovane che evidentemente riteneva un suo pupillo un po' del suo sapere e l'altro non aspettava altro di apprendere. A volte si dice donare è più gratificante di ricevere, in questo caso il mix era perfetto e virtuoso per entrambi. Il Cordusio in questo caso faceva da sfondo, da teatro a questo scambio generazionale culturale, d'altronde il Cordusio è si monete, ma poi in fondo è un salotto culturale per chi vuole parlare, confrontarsi con gli altri. Un giorno fermai lupo solitario e gli dissi complimenti, lo hai preso veramente a cuore il ragazzo, lui mi guardò, i suoi occhi facevano fatica a non commuoversi nel parlare, mi disse alla fine quello che conta nella vita è conoscere ma poi anche trasmettere tutto questo, la vita è un attimo, se non fosse così, sarebbe stato tutto vano, inutile. Gli occhi delle persone dicono sempre tutto, non mentono mai, quelli di stella nascente sorridevano, quelli di lupo solitario erano appagati, gratificati, alla fine quello che si era prefisso, quel piccolo gesto lo aveva compiuto e anche lui per un attimo, una volta tanto sorrise...... Lupo solitario e stella nascente, due simboli positivi della nostra vita, della conoscenza e della divulgazione, una storia anche questa che può diventare testimonianza, un esempio virtuoso da seguire.....chissà se ci sono e ci saranno altri lupi solitari e altre stelle nascenti ? Speriamo...... Mario3 punti
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Dopo la breve vita della Repubblica del Centro America 1823 -1840, composta da Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica, queste nazioni tornarono a coniare moneta propria. Vi voglio raccontare la storia ( vera ) di quello che è potuto accadere per una manciata di monete. La causa della guerra del 1863 tra il Guatemala e El Salvador è la seguente moneta: Questa guerra fu anche chiamata " guerra dei soldi ", il fatto inizia con la grande differenza di personalità tra i due presidenti, Sr. Gerardo Barrios per El Salvador e il Generale Rafael Carrera per il Guatemala. Il Generale Carrera era molto bellicoso e non aspettava pretesto per attaccare i suoi ex patrioti e vicini. A partire dal 1859 la zecca del Guatemala aveva coniato delle monete migliori, sia come stile che per contenuto di argento, rispetto a tutte le altre nazioni centro americane e per questo motivo circolavano senza problemi in tutto il centro america. Il presidente salvadoregno dispose che tutte le monete che circolavano nel paese dovessero essere contromarcate con una lettera R in cerchio perlinato, la lettera R doveva avere il significato di " Revalidada " ( Rivalidata o qualcosa del genere ). Peccato che quando una manciata di queste monete ( da 1 Real, 2 reales e 4 Reales ) furono portate al Generale Carrera e questi vedendo sul collo ( del Generale ) la lettera R, il Generale interpretò la lettera come " Renegado " ( Rinnegato ), pretesto migliore di questo egli non potè avere!!! Montò su tutte le furie, in breve tempo riunì un esercito che senza riposo fece marciare fino alla capitale salvadoregna dove in breve issò la bandiera del Guatemala. Obbligò i salvadoregni a ritirare e a consegnare tutte le monete contromarcate, vennero fuse e con l' argento vennero coniate 2000 medaglie per i soldati dell' esercito guatemalteco. Non tutte le monete vennero fuse e alcune sono arrivate ai giorni nostri, sono molto rare e sono conosciuti i pezzi da 1 Real e da 2 Reales.3 punti
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Si, è stato un bell'evento per la città di Biella che in parte ha fatto giustizia e ricordato Giacomo Calleri, storico e collezionista, scrittore ecc... come sovente accade, si è difronte ad un personaggio che ha dedicato la vita al proprio territorio e che viene dimenticato dalle istituzioni, sorde, insensibili ed incapaci di ringraziare per il lavoro da lui svolto. Fondazioni, banche, istituzioni.... Sono responsabili di aver perso una grande collezione di monete, classiche e medievali, libri, documenti, oggetti, ecc., che avrebbe dovuto rimanere nel territorio. Una minima parte è rimasta sul territorio grazie ai privati a semplici collezionisti, troppo poco purtroppo. Grazie a lui ho avuto modo di imparare tante cose, e con l'esposizione organizzata in suo nome al museo del territorio, ho voluto ringraziarlo ufficialmente a nome di tutti. Grazie Giacomo3 punti
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Buongiorno a tutti, da oltre 6 anni frequento assiduamente questo fantastico forum e, anche se sono uno di quelli che legge molto e scrive poco :blum: , qui ho trovato un ambiente socievole e professionale dove ho potuto ampliare e approfondire le mie conoscenze nell'ambito della nostra passione comune del collezionismo delle monete in euro. Consigli, news, opinioni, nuove amicizie, razzie, scambi, strenne... sette parole che riassumono la grandezza di tutti voi utenti che giornalmente vi rifugiate come me in questo angolo della rete (per le persone comuni non siamo altro che pazzi maniacali in cerca di semplici monete :pleasantry: ). Proprio per ringraziare tutto il forum che in questi anni mi ha dato tanto, volevo rendervi disponibile un file Excel, da me elaborato, utile a catalogare e gestire la propria collezione. Il file è completamente editabile e modificabile. Ognuno potrà usarlo a proprio gusto e piacimento. Io personalmente coloro di verde le monete che man mano aggiungo alla collezione, ma questa è solo una mia idea, ognuno può fare come meglio crede. Di seguito il link per scaricare il file (contenendo immagini è troppo grande per inserirlo direttamente sul forum): http://www.filedropper.com/tabellacollezionevuotaxlamoneta a soluzione di problemi di compatibilità, aggiungo di seguito il link per le versioni Office precedenti (97-03): http://www.filedropper.com/tabellacollezionevuotaxlamonetaold inserisco inoltre un paio di screenshot per rendere l'idea di come appare il file una volta utilizzato. Spero di fare cosa gradita a chiunque voglia utilizzarlo :good: . Saluti :hi: Andrea2 punti
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Ri-buonasera, come anticipato ne post precedente, il secondo acquisto è una piastra del 1957. Anche questo è un anno carico di significato storico: Fedele ad un piano ideato da Giuseppe Mazzini, Carlo Pisacane, ex ufficiale del Real Esercito dotato di ideali socialisti salpò da Genova il 25 luglio col piroscafo "Cagliari" alla volta del regno borbonico sperando di trovare nella popolazione del Cilento terreno fertile per una insurrezione. Si sbagliava, le autorità borboniche, riuscendo a fermare il tentativo insurrezionale, aizzarono la stessa popolazione contro Pisacane e i suoi uomini. Pisacane, ferito negli scontri di Padula, si suiciderà il 2 luglio a Sanza. Questi eventi ispireranno il poeta Luigi Mercantini nella composizione della sua celeberrima opera: "La spigolatrice di Sapri"...chi non ha mai sentito "Eran trecento, erano giovani e forti, e sono morti!"? Incipit della poesia. Vi posto ora la moneta, chiedendovi, come per l'altra, pareri sulla conservazione. Grazie, come sempre, a tutti voi =)1 punto
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@@matteo95, sempre per non anticipare troppo in questa sede quelli che saranno alcuni dei temi della conferenza del 17, per adesso mi asterrò da qualsiasi commento sulle cronologie dei grossi di Genova. Dico solo che saranno vi proposte alcune "corpose" novità, anche rispetto a cose edite dalla sottoscritta qualche anno or sono. Ci saranno anche alcune novità per Lucca e forse qualche altra zecca. Il bello della ricerca è che non si puoi mai mettere la parola "fine" e bisogna avere la capacità di sottoporre a vaglio critico sia le cose scritte da altri, ma anche le proprie, senza timore di correggersi, anche perché possono sempre emergere nuovi dati da raccogliere, che possono far vedere le cose sotto una diversa luce e prospettiva. Prezioso poi per Genova è stato il confronto in diverso modo e occasioni con alcuni colleghi ed anche cultori e collezionisti, con uno dei quali ho firmato per l'appunto uno dei saggi predetti. La cosa da notare per quanto riguarda i grossi genovesi del ripostiglio di Oschiri e da tenere presente al momento e che sono delle due tipologie rammentate correttamente da Matteo: a) tre esemplari del tipo +I.A.NV.A. / CVNRADI.REX. con punto sotto l'imago, corrispondenti in effetti ai tipi Carige nn. 298-300; b) uno del tipo +IA.NV.A ./ CVNRADIREX: con imago con i cosiddetti "capitelli", simile al tipo Carige n. 301. I primi tre hanno rispettivamente pesi di 1,00 g, 1,02 g e 1,21 g presentando una certa usura soprattutto nei due più leggeri; il quarto pesa 1,11 g e comunque anch'esso ha circolato con ogni evidenza. Se messi a confronto con tutti gli altri grossi del ripostiglio, in generale mi paiono quelli che mostrano una consunzione maggiore. Non so se queste cose vi possono dire qualcosa insieme a tutto il resto. Ovviamente a me qualcosa hanno suggerito, soprattutto se visto insieme ai dati degli altri ritrovamenti. Ringrazio @@fedafa per le sue spiegazioni e approfondimenti sui carlini ed i gigliati, esposti in questo post http://www.lamoneta.it/topic/86557-i-primi-grossi-ita, che posso dire di condividere. Oltre a questi motivi ne ho anche un altro che mi ronza per la testa, dettato dai miei ultimi studi sulla legislazione monetaria di Enrico VII, che però non esprimerò finché non si sono consolidati con maggiori riflessioni ed evidenze. Diciamo però che Roberto d'Angiò non era tra i suoi migliori amici... Invece rilancio (ma solo se vi diverte, e non vi sembra di "essere a scuola"...mamma mia che brutto :P): ma c'è qualcuno a caso come @@giollo2, o @@eligio, o anche altri, che avrebbe voglia di raccontarci qualcosa dei grossi di Asti e di quelli di Piacenza nel corso del Duecento, che invece in questo ripostiglio non ci sono (anche se forse avrebbero potuto esserci...o no?). Un saluto MB1 punto
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in questa piattaforma, come in tutte le altre...mercatini...convegni...aste.....ci sono persone per bene e onesti venditori, come anche truffatori e imbroglioni....ne piu'...ne meno....1 punto
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Potrebbe in effetti essere un gros à l'aigle di Arles, non ho ancora trovato una descrizione univoca di questa moneta ma solo vaghi riferimenti.1 punto
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Grazie per averla spostata nella sezione corretta. Si la storia è molto interessante e avvincente................zero diplomazia e voglia di risolvere le questioni con le maniere forti, questo è il sangue caliente dei centroamericani!! Prima ho conosciuto la storia e poi sono riuscito a recuperare le due monete nelle miei molteplici permanenze in Guatemala.1 punto
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Ma no, dai, @@fedafa e @@dizzeta: volevo fare in modo che fosse un intervento (già lungo) meno "monologo"... :blum: e rendere tutti un poco più partecipi. Quelle che avevate avanzato erano annotazioni interessanti ed invece non tutti gli utenti sono esperti rispetto alle emissioni di certe zecche e per certi periodi. Così mi pareva potesse esserci uno scambio proficuo per tutti. Comunque io forse sarei una docente di manica larga, perchè darei dei bei 10 a tutti quelli che sono intervenuti nel frattempo :D! Ma adesso il dovere (leggi: cena) mi chiama. Ci aggiorniamo su quanto è stato postato ultimamente e sulle questioni sollevate da andreas più tardi, e/o nei prossimi giorni un caro saluto a tutt* MB1 punto
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Non importa; grazie comunque. Spero che nessuno segua la tua scia... Non sarebbe bella una razzia con pochi partecipanti ;)1 punto
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Così mi sento sotto esame :). Cercherò di essere breve ed anticipo che anche questa volta mi limiterò a fare delle osservazioni :P. E' noto che il saluto d'argento, ormai svalutato fu sostituito agli inizi del 1303, durante il regno di Carlo II d'Angiò, con il più "pesante" gigliato in modo da mantenere nel carlino/gigliato il controvalore di 10 grana. Fu però sotto il regno di Roberto d'Angiò che questa moneta ebbe la sua massima diffusione (in particolare anche in territori stranieri) tanto da essere imitata e battuta postuma, sempre a nome di Roberto, dai suoi successori. Fatta questa dovuta premessa, la mia osservazione era basata proprio su questi dati, cioè l'assenza di gigliati (battuti a partire dal 1303) in un tesoretto che comunque contiene moneta napoletana, occultato post 1313. Perché mancano i gigliati (o i grossi tornesi)? Probabilmente perché non servivano. Cioè le esigenze di mercato non necessitavano di quel genere di moneta e la circolazione era soddisfatta dalla presenza, in grande quantità, di moneta piccola e "mediamente grossa" (passatemi il termine). Altra ipotesi è che comunque la moneta per giungere in terra sarda e stabilirsi nel circolante corrente avesse bisogno di tempo e che i dieci anni intercorsi dalla battitura del gigliato e l'occultamento delle monete non siano bastati... ma questo però non giustifica l'assenza del grosso tornese battuto prima del liliatus napoletano. Se @@dizzeta teme di non arrivare alla sufficienza, la mia paura è di essere rimandato a settembre :D.1 punto
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Ecco, lo sapevo: 5 -- ! Me lo immaginavo, mannaggia, ci potevo arrivare... Mentre quoto Matteo95 sulla tipologia dei grossi (avrei scritto le stesse cose) aggiungo un'altra considerazione "storico-economica" che può causato questo accumulo in Sardegna: La tremenda carestia del 1276: "L'Europa e specialmente l'Italia furono tormentate da una tremenda carestia. L'ignoto annalista che ci tramanda la notizia scrive una pagina intensa di commozione, una pagina che lo pone tra i grandi storici e che merita di essere riportata: "Nel predetto anno fu una grande penuria di vittuaglie non solo in Genova e nel distretto, ma anco in Lombardia, Toscana, Provenza e Francia e quasi tutta Italia. In Genova e nel distretto le mine di frumento si vendevano fino a 40 soldi ognuna; e ciò ch'è più duro ad ascoltare, non solo frumento ma nè anco altro grano potevasi ritrovare. Infatti quelli che avevano grano avrebbero potuto venderlo a loro piacere e trarne quel prezzo che volevano, se non fosse stato emanato un comando con il quale fu a tutti inibito di non vendere frumento o grano oltre una certa somma e a una certa misura. E tanta inedia di vittuaglie regnò non solo per quell'anno ma quasi anco per tutto il seguente cosìcchè gli uomini morivano di fame. Per la qual cosa, urgendo la fame e la povertà dei frutti, una grande moltitudine di donne e di uomini con le loro famiglie e anco coi parvoli che portavano nelle cune, uscì dai confini di Lombardia, di Toscana, di Provenza e di tutta Italia, fuggendo la fame. E tutti vennero alla città genovese e abbenchè la città fosse travagliata da grande inopia di vittuaglie, tuttavia non cacciò quelli che correvano da lei; ma a quei miseri e oppressi dalla fame aprì compassionevole mano e somministrò a questi esausti il suo pane e ogni cosa necessaria." Ecco, nella mia estrema ignoranza ho pensato che nella disperata ricerca di grano sono andati a cercare qualche rifornimento a Oschiri, pagando con ciò che avevano, denari e grossi di ogni provenienza, e ovviamente anche le altre popolazioni fecero lo stesso ... Boh, sono riuscito ad arrivare alla sufficienza? PS: inoltre un infinito grazie per la tua pazienza.....1 punto
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Forse a causa di un copia incolla, risulta che le divisionali maltesi sono tutte del 2011.1 punto
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A dcinelli: Numb Prince of Maine, maschio di 9 kg, 6 anni (al tempo della foto 4), ed il suo orgoglioso maggiordomo ringraziano Andreas1 punto
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Eh grande Prov, grande, tu ormai sei un lupo solitario, anzi direi neanche tanto solitario, ma sei già nell'ottica di divulgare o di provarci, certamente comunichi e hai idee e poi le applichi, questo è un complimento però senza esagerare perché poi finisco ad imbarazzarti, certamente tu hai dato ora una chiave di lettura o meglio diverse chiavi di letture di come può anche un giovane fare divulgazione, numismatica, diciamo pure cultura nel suo territorio. Le possibilità sono infinite e certamente più testimonial della divulgazione ci saranno e migliore diventerà la nostra numismatica, complimenti, la tua testimonianza è molte pertinente a questa discussione sui valori, è preziosa e direi contagiosa per tutti ! Un caro saluto, Mario1 punto
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certo UltrasPescara, sei ancora in tempo per partecipare alla razzia! ;-) mettiti in regola e poi ti inseriro' in lista1 punto
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Ciao Corso, non ho ben capito il problema, di quale discussione parli? Cerca di farci capire meglio che difficoltà hai. Ciao1 punto
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Ovviamente nessun problema.... Per il doge a me pare di leggere ONIA (con la N speculare) per cui propongo Pasquale Cicogna.La legenda del dritto sarebbe quindi PASC.CICONIA.DVX.VENET. o abbreviazioni varie. ciao Mario1 punto
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Corretto non dare particolari interpretazioni alle borchie (non chiamatele bottoni vi prego...) Le borchie , in rame , piombo o argento , dibeguali dimensioni erano poste ai quattro angoli dei piatti del libro , mentre spesso, anche se non sempre veniva aggiunta una quinta borchia centrale piu grande , rotonda o piu spesso a losanga Le borchie servivano ad evitare l'usura del volume nella consultazione sui tavoli di legno ed a preservare intatta la coperta Tale pratica in uso gia' nei secoli VIII e IX prosegui per tutto il medioevo (ancora nel 1500 abbiamo legature con borchie) anche se cambiano le tecniche ed i materiali delle legature1 punto
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@@dabbene, grazie Mario Infatti a Nepi feci ciò che avevo portato avanti a scuola negli ultimi anni: il progetto "La Storia attraverso le monete", e devo dire che i ragazzi erano molto interessati sia che parlassi loro delle monete delle poleis greche o di quelle dei Comuni italiani del Medioevo. E pur non volendo fare "proselitismo", qualcuno di loro si è appassionato alla numismatica. Purtroppo però questa è un'iniziativa "personale", a nessun altro collega, che non sia un numismatico, verrebbe in mente. Almenoché la numismatica non diventi disciplina obbligatoria, almeno nei licei, ma qui cominciamo a.....sognare.1 punto
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per me su subito.it ci son parecchi che provano a vendere le loro monetine per grandi monete mettendo prezzi assurdi e magari in descrizione scrivere offertissima prezzo regalo e un inesperto come me può cadere in tentazione. la calma nell'acquisto è l'unica soluzione.1 punto
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se ti piace pensare che fai un'investimento... pensalo... ma di fatto si spendono soldi, un domani ci riprendi, se ti va bene, quello che hai speso... ma non si guadagna niente! Se ci metti però che nel mentre ti sei divertito, hai passato ore in buona compagnia... allora il guadagno è tanto!1 punto
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Comunque, anche se nel caso delle borchie presenti nel Vangelo, sia nelle monete di Venezia che in quelle di Aquileia, io non ci veda niente di particolare, o almeno non un riferimento a qualcosa di specifico, ..... nella monetazione aquileiese ci sono tante cose patricolari e "misteriose" che avevano certo senso e significato per i contemporanei ....... nelle monete di Gregorio ad esempio il libro è presente o meno ed è aperto o chiuso, sicuramente c'era un significato. Come probabilmente c'era un motivo se alla porta della torre di Pagano c'era o non c'era il chiavistello.1 punto
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certo...meglio in mano questo è poco ma sicuro...ma le foto anche allenano l'occhio...insomma...meglio di niente!!;D1 punto
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mi dispiace... mi dispiace perché spesso leggo di utenti che si registrano per il solo scopo di chiedere informazioni economiche su di una moneta.... li capisco non sono interessati alla numismatica e vedono nella moneta trovata chissà quale guadagno.... ma la storia, il valore storico.... la cultura dove la mettiamo!? Tra l'altro, monete del Regno d'Italia sono una chiara testimonianza della nostra identità nazionale! Mi dispiace!! :(1 punto
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Provvedo subito ad avvisare Inasta. Ma io penso che certe inserzioni non meritano nemmeno di essere pubblicizzate. Oramai lo sanno anche le pietre che Ebay è terra di nessuno, non c'è controllo e non c'è professionalità, l'importante è che la società (con sede in qualche paradiso fiscale europeo) provveda a riscuotere le commissioni sulle vendite o sulle inserzioni.1 punto
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Non esiste il sicuro o l'insicuro, esistono il buonsenso e l'esperienza. Scusa se la risposta ti sembra un pò troppo lapidaria, ma non saprei come altro rispondere a una domanda del genere. Su ebay (ma immagino anche su subito.it, che seguo poco) sono in vendita oscene patacche come questa http://www.ebay.it/itm/Lire-5-Del-1914-/121200637856?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item1c381ef7a0 e monete, anche importanti, offerte da seri professionisti numismatici, a prezzi onesti. Se, come credo di intuire, sei alle prime armi, il consiglio è quello di rivolgerti al forum prima di fare i primi acquisti, segnalando le inserzioni che ti interessano. L'esperienza, col tempo, verrà, il buonsenso...se sei qui, ce l'hai già ;) petronius :)1 punto
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Bella discussione, anch’io sono stato un “lupo solitario”, o forse sarebbe più corretto definirmi “mentore”: in effetti ho trasmesso la “febbre” della numismatica ad un caro amico con circa dieci anni in più di me, ed è stato molto gratificante per entrambi. Certo è più romantica la figura del fanciullo che viene instradato dal “lupo solitario”, ma si tratta di una favola molto lontana dalla realtà di oggi: gli “anziani” mi sembrano sempre meno disposti a comunicare, ed i giovani sono disinteressanti ad ogni forma di arte di cultura. A mio parere nelle generazioni future ci sarà spazio anche per la numismatica, ma sarà appannaggio di pochi rampolli benestanti………nell’attesa di vedere come finirà io proverò a coinvolgere chiunque mi manifesti un minimo di interesse, sia esso un bambino, ragazzo adulto o anziano, perché intendo portare avanti il testimone di una passione unica che ha dato senso ad alcuni lunghi e bui anni della mia vita.1 punto
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La moneta in questione è una Parpagliola del Ducato di Milano coniata sotto Filippo IIII, il motivo dell' assegnazione a Filippo IIII sono i simboli in esergo sotto la provvidenza: punto - quadrifoglio - punto. Moneta in mistura, argento al 25% circa. D : MEDIO LANI D. ( foto in basso ) R : PROVIDENTIA ( foto in alto )1 punto
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Certo il ragionamento non fa una piega,ma la questione è un'altra, è si vero che c'è la crisi, ma è anche altrettanto vero che "non tutti sono in crisi" o meglio la crisi non è vissuta da tutti allo stesso modo, diciamo che vi è sempre una maggiore e netta distinzione tra il "Ricco ed il Povero" nel senso che chi già era ricco resta nella stessa identica posizione mentre chi invece stava benino diventa sempre più povero, in pratica quello che sta scomparendo è la classe media. Un esempio nel settore del LUSSO e dico LUSSO a 360 gradi Gioielli Yacht Automobili la crisi non sanno neanche cosa sia. La casa di maranello ( tanto per citarne una) quest'anno ha avuto un incremento del fatturato iperbolico non riuscendo nemmeno a soddisfare tutte le richieste pervenute, preventivando percio un aumento della produzione per il 2014,tanto è vero che come avrete letto sui giornali tutti i dipendenti ( 2500) si sono ritrovati in busta paga nel mese di giugno un bonus di 2700 euro, mentre come tutti sappiamo il settore automobilistico è in crisi........l'altro settore automobilistico... quello delle automobili per gli operai. Detto questo, pensate che a Monaco glie ne freghi qualcosa se noi della classe Povera ( ex media) non acquistiamo le loro Monete? State tranquilli che ci sarà sempre qualcun altro che le compra.1 punto
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Ciao, qualcosa in effetti quest'anno non gira. La difesa in particolare ma come sappiamo questa dipende anche dall'opera degli altri reparti, centrocampo in primis. Il centrocampo... bel rebus. Pirlo veleggia verso sui 34 anni, di piedi (e cervelli) così in giro ce ne son pochi pochi, Vidal non molla mai, Marchisio... a mio parere rende poco per quanto vale (vedi l'inizio del primo anno Conte), Pogba a 20 anni è un crack. Attacco: un rebus. Lorente non è una stella ma non viene nemmeno messo in condizione di sfruttare il suo potenziale: chi fa i cross? Abbiamo giocato per due anni con un tipo di gioco per poi cambiarlo quest'anno... ci può stare. Ma se si punta sulla torre Llorente allora si gioca con due ali e con l'Apache Tevez a supporto? La squadra regge questo modulo? L'idea era di insistere su questo, se è vero che si cercava esterni (Zuniga). Mi manca tanto Lichtensteiner... non un big ma utilissimo a destra. Ma il problema non è di singoli, mi pare non ci sia più l' "Eye of the Tiger"... ci può stare. Capitolo Champions... un po' di sfortuna ci sta. Ma a Torino beccare il gol turco dopo poco... il Chiello fare quell'entrata su Ronaldo (a Madrid!) che non aspetta altro (come la maggior parte degli spagnoli sia madrileni che blaugrana o nazionali) e cade fulminato a terra (aveva paura di essersi spettinato !! :D )... una vera big questi errori non li commette. E a livello di squadra abbiamo ormai giocatori che dovrebbero essere abituati a giocare a livello internazionale. In Champions la vedo grigia... E alla fine mi pare che ci sia un po' di nervosismo nello spogliatoio. Sia nel mister che in alcuni giocatori. Un mio amico dirigente dilettante afferma: "Io ogni due anni, salvo miracoli, cambio allenatore, seppur bravo. Nuovi stimoli per tutti, giocatori e trainer.". Chissà se ha ragione... Vediamo le prossime due partite, saranno utili a capire qualcosa. D'altra parte in campionato Juve e Napoli stan facendo un buon campionato. E' la Roma che sta facendo i miracoli!!! Ciao Illyricum :)1 punto
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Provo a rispondere a @@monbalda, naturalmente entro i miei limiti, sul ripostiglio di Oschiri. Quello che salta subito all'occhio è la presenza minima di grossi genovesi. Infatti a fronte di ben 840 monete, troviamo solo 4 grossi di Genova. Qui la composizione del ripostiglio. http://numismap.com/place/il-ripostiglio-di-oschiri/ Come si può osservare siamo in presenza di un cospicuo tesoretto in cui a fronte di ben 297 denari di Genova troviamo solo 4 grossi genovesi. Mentre altre zecche sono ben rappresentate con cospicua presenza di moneta grossa. Dalle immagini poi mi pare di vedere che i grossi genovesi sono tutti del tipo con globetto sotto il castello, databili se non erro 1240-1270 (Baldassarri in "Il patrimonio artistico di Banca Carige", p. 96). La data dell'occultamento viene ipotizzata post 1313. La "poca presenza" per non dire assenza di monetazione grossa genovese in Sardegna viene confermata da altri due rinvenimenti, quello di Pattada dove abbiamo ben 1120 denari di zecca ligure, ma nessun grosso e quello di Terranova (Olbia) in cui è presente moneta parva di Asti, Genova e Pisa ma non moneta grossa, ad esclusione di grossi e 1/2 grossi tornesi di Filippo IV di Francia (entrambi indicati nel Bollettino di Numismatica n°1, pp. 33-34). Questi rinvenimenti portano ad una osservazione cioè, come già scritto dalla Travaini nel summenzionato BdN a p. 35, si nota come la circolazione in questi territori era caratterizzata da tagli piccoli e medi, in perfetta sintonia con la realtà economica sarda basata sul commercio di generi non preziosi. Quindi la moneta grossa era necessaria e lo si vede per la presenza di grossi Pisani, Napoletani e di zecca francese... ma non genovesi... se non in minima parte. Altra osservazione è la presenza notevole di saluti d'argento di zecca napoletana. Questa moneta all'epoca dell'occultamento era ormai stata sostituita dal gigliato ma a quanto pare in terra straniera era ancora ben presente. Cospicua poi la presenza di terzi di Grosso tornese francesi, non affiancata però da nessun grosso tornese... quest'ultimi forse "troppo grossi" per l'esigenza del mercato??? Queste chiaramente sono mie osservazioni. Lascio ad altri le risposte :P.1 punto
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Esatto. E i "beni culturali", purtroppo, sono ben lungi dall'avere l'esclusiva. Quanto al fatto che raramente le monete siano esposte nei musei, non é particolarmente stupefacente: a meno che non si tratti di ripostigli, o di pezzi particolarmente "visibili" (quali i fusi o i medaglioni), le monete non si "prestano" molto ad un'esposizione in vetrina. Anche quando sono esposte se ne puo' vedere (nell'enorme maggioranza dei casi) solo un lato, ed anche quando le vetrine sono attrezzate con lenti la fruibilità rimane molto limitata. Personalmente ritengo molto più importante l'accessibilità del materiale e la sua pubblicazione che l'esposizione in pubblico, tranne che nei casi sopra citati (tesoretti, pezzi "spettacolari" o che comunque possono attirare l'attenzione di un pubblico non necessariamente interessato alla numismatica antica, pannelli "didattici", ecc.).1 punto
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Il fatto che gente simile lavori in un museo la dice lunga su come funzioni in Italia la gestione dei beni culturali...1 punto
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...anche se sono solo foto...penso sia un buon allenamento per l'occhio ...meglio sarebbe averle su un tavolo e toccarle con mano!! La mia intenzione era portare i giovani e anche i più anziani di questa sezione ad esprimere la loro valutazione....ricerca della perfezione, beh quando sono monetine di poco valore si può fare.....1 punto
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Un racconto bellissimo, educativo e sincero, che per persone fortunate coincide alla realtà. Parlo di persone "fortunate" perchè spesso questo bisogno di conoscenza, di parlare e di sapere ascoltare, di comunicare la nostra passione, di approfondire determinati studi è dentro ognuno di noi, ma non tutti putroppo riescono a trovare il rispettivo lupo solitario o la rispettiva stella nascente. Non mi reputo una "stella nascente" in quanto so benissimo che ho ancora e devo ancora imparare moltissimo, conoscere, ampliare i miei orizzonti culturali ed al Cordusio finora ho avuto l'occasione di parteciparvi solo una volta, ma posso affermare sicuramente che sono tra le persone "fortunate", anzi fortunatissime, perchè non ho trovato un solo lupo solitario, ma ben due. Due persone squisite, sempre disponibili, persone molto intelligenti e preparate, di gran cuore, generose ed ora anche amici. Due utenti di questo forum con cui è sempre bello scambiare due parole sulla numismatica e, pur essendoci un paio di generazioni di differenza, è sempre bello sentirci per qualsiasi cosa e ogni volta imparo e mi arricchisco di cultura sempre di più. Posso solo ringraziare loro, questo forum che mi ha permesso di conoscerli e la fortuna, perchè se sono arrivato a questo punto della numismatica è anche merito loro e merito vostro. Con affetto, Jack Sully1 punto
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Trattare ti fa sentire un accattone? Chissà cosa penseresti di me... I venditori di tappeti del souk di Marrakech sono dei dilettanti al mio confronto.1 punto
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Ma perché ci incaponiamo in sterili polemiche su semplici errori, che magari possono essere definiti seri in un lavoro pubblicato, ma che facilmente sfuggono in un forum. Ad esempio la data del 1963 chiaramente non si riferiva alla vita di Reginald Stuart Poole (1832-1895), ma a una edizione del suo lavoro e pure io l'ho scritta, facendo sembrare il suo contributo molto più recente di quanto lo sia. Nemmeno io sono immune da errori (anche pacchiani), specialmente nel forum e sono sempre grato se qualcuno me lo fa notare, possibilmente con educazione e senza facili ironie. Tanto per sgombrare equivoci, io non ho nulla di prevenuto nei confronti di Cid1jazz, che conosco e che ammiro molto per il suo notevole impegno, nonostante lo scarso tempo a disposizione. Il mio riferimento all'accademico che talvolta non vede bene la moneta naturalmente non si riferiva a Luigi (che poi accademico non è) e l'interessante testimonianza dell'errore riportato sulla scheda al Centro Numismatico di Villa Filangeri dimostra ancora una volta che bisogna essere sempre attenti quando si limita alla semplice citazione, col rischio di perpetuare vecchi errori..... Se poi teniamo conto dell'enorme numero di monete che Luigi ha dovuto spulciare per impostare l'interessante catalogo, appare evidente che è facile lasciarsi sfuggire qualche banale errore.... Piuttosto dobbiamo sempre essere misurati nelle parole ed evitare delle punzecchiate che possono dare fastidio. Tutto qui.1 punto
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Salve, mi permetto di dire anch'io la mia sul tema "rude" Catalogare un aes rude fuori dal contesto di rinvennimento è al quanto difficile e ogni pezzo a mio avviso è da catalogarsi come pseudo-moneta o meglio come viene in gergo definito con il suo nome "bronzo non lavorato". ... e il "bronzo non lavorato lo trovi in lungo e in largo e di tutte le epoche. Spesso si tratta di scarti di fonderia. L'importanza del aes dure è il contesto archeologico, se associato ad altri manufatti - tesoretti di fonditori, in contesti di corredi funebri, in contesti monetali con altri tipi, con frammenti di aes segnatum, contesti votivi, etc. Isolato, rimane un "pezzo di bronzo" di incerto valore storico e, a mio avviso, nullo sotto l'aspetto commerciale. Sotto l'aspetto numismatico c'è sicuramente un grande interesse per questa affascinante forma pre-monetale.1 punto
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Il Crawford identifica al D/ i Dioscuri, ma ammette le lettere PP precisando che "identify the Dioscuri as also the Penates Publici, whose aniconic counterpart, the doliolum containing the sacra from Troy, appears on the reverse". In effetti le stelle sopra le teste identificano i Dioscuri, anche in assenza di pilei; tuttavia, se la legenda PP indica i Penati (come D. P. P, Dei Penati Publici, in Crawford 312/1 - http://www.lamoneta.it/topic/99964-denario-con-i-penati-publici/) allora tale legenda idetifica i Penati anche su questo denario. L'Altieri, correttamente, li considera i Penati. La particolarità di questa moneta risiede nella prospettiva di 3/4, del tutto inusuale, con cui la nave viene raffigurata nel verso, dalla quale si vede la bellezza e il terrore che le navi antiche dovevano incutere nell'avversario. Appartiene quasi certamente alla classe delle triremi; la identificherebbero le sporgenze della prua su cui andava a poggiare la posticcia, su cui erano infulcrati i remi; la costruzione è molto elegante e meno massiccia e potrebbe far sospettare (come ritiene, ad esempio, Domenico Carro, esperto di navi Romane) che si trattasse di navi più veloci, con un numero leggermente inferiore di vogatori, dette triemioliae (triremi a centro scafo, biremi alle estremità, soprattutto a poppa). Il doliolum era un contenitore da sostanze alimentari; mentre l'anfora è un contenitore da trasporto, il doliolum è un contenitore da conservazione ed è fisso1 punto
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@@italpen se il prezzo era ragionevole hai fatto benissimo a prenderla,l'avrei presa anche io... bucata o non bucata ha dei rilievi da alta conservazione e la patina è bellissima...personalmente i fori li tollero abbastanza, come gli appiccagnoli, e preferisco avere in collezione una moneta come quella che non averci niente oppure avere un MB liscio senza foro, poi c'è chi addirittura in collezione ci mette una patacca per tappare il buco (il buco in collezione questa volta :P), per cui ripeto..hai fatto benissimo... se non avesse avuto quella patina ti avrei consigliato anche di restaurarla,conosco un'ottimo restauratore e ti assicuro che anche se il foro è sulla data sarebbe uscito fuori un bel restauro....l'unica pecca è che avrebbe perso la patina per cui in questo caso è meglio tenerla così...1 punto
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Una delle pubblicazioni che di Traina mi appassionano e che leggo sempre anche se ormai la conosco a memoria è " Dieci anni di monete", la raccolta di articoli pubblicati quando Cronaca Numismatica non era ancora una testata autonoma. Una stupenda raccolta di articoli profondi, acuti e mai banali. Grande Mario per sempre!!!!1 punto
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Mettiamo un po’ in ordine. Gli stateri di Laus a doppio rilievo che furono emessi nel ventennio compreso tra 480 e 460 a.C. sono i seguenti, utilizzando il numero di classificazione dello Sternberg (tra parentesi sono i numeri dei conii presi in considerazione): Sternberg 5 (V5/R5) con LAS / NOM destrorsi (allo Sternberg noti 7 esemplari, fra cui SNG ANS 134) NAC 25_2003_43 8,11 Sternberg 6 (V5/R6) con LAS destrorso / LAS sinistrorso (stesso conio del diritto di St. 5; allo Sternberg noti 7 esemplari, fra cui SNG ANS 133) Paris Luynes 446 8,02 Sternberg 7 (V6/R6) con NOM sinistrorso / LAS sinistrorso (stesso conio del rovescio di St. 6; allo Sternberg noti 6 esemplari) Jameson 256 7,94 Sternberg 8 (V7/R7) con LAS sinistrorso / LAS sinistrorso (allo Sternberg noto in unico esemplare) Jameson 255 8,03 Sternberg 9 (V8/R8) con LA S sinistrorso (S dietro a s. della testa) / LAS sinistrorso (allo Sternberg noti 10 esemplari, quasi tutti di mediocre conservazione, fra cui SNG ANS 135) Paris FG 1101 7,88 NAC R_2007_1029 7,81 Sternberg 10 (V8/R9) con LA S sinistrorso / LAS sinistrorso (stesso conio D di St. 9; allo Sternberg noti 11 esemplari, quasi tutti di mediocre conservazione, fra cui SNG Copenhagen 1146) McClean 881 8,11 (continua)1 punto
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E' un concetto, che ho espresso mille volte ed è basato su studi economici. La svalutazione della moneta viene citata come strumento, per aumentare le esportazioni. Ma per aumentare le esportazioni, bisogna anche aumentare la produzione... Ora, per aumentare la produzione, occorrono materie prime e l'Italia le importa. Dato il sicuro deprezzamento della moneta nazionale, le importazioni costerebbero di più. Le nostre aziende sarebbero in grado di acquistarle? L'aumento del petrolio deprimerebbe i settori industriale e dei trasporti (inclusi quelli pubblici) l'aumento dei prezzi dei medicinali, in un paese che sta invecchiando, sarebbe una tragedia. Prestiti e mutui vedrebbero aumentare i tassi di interesse. L'inflazione crescerebbe, sia se ci fosse veramente un aumento delle esportazioni, sia per il maggior costo delle importazioni (inflazione da costi). Il potere d'acquisto degli italiani diminuirebbe (o qualcuno crede che anche stipendi e salari aumenterebbero?). Questo deprimerebbe anche il mercato interno, ma ciò non comporterebbe una diminuzione dei prezzi, in presenza di materie prime più costose. Si creerebbe una situazione di stagflation, impossibile da sostenere. L'Italia non può pensare di competere nelle esportazioni con paesi quali Cina, Giappone, Germania; dovrebbe puntare sulla qualità, sull'innovazione, sulla fanatasia e la genialità. Sembra che il nostro popolo non sia stato in grado di assorbire i pregi di altre nazioni, ma abbia dismesso i propri... Poi, sono pronto ad un accordo con chi vorrebbe uscire dall'Euro. Se la rata del mio mutuo dovesse diminuire, sono pronto a versare loro la differenza, se dovesse aumentare, la differenza me la pagherebbero loro. Se il mio reddito reale (al netto dei prezzi) aumentasse, girerei loro la differenza, in caso contrario, me lo integrerebbero loro (troviamo anche un modo sensato di calcolarlo perchè le cifre ISTAT mi fanno ridere). Se vado a fare le vacanze in un paese, che resta nell'Euro, la differenza di prezzo me la pagano loro. Se perdo il lavoro, mi pagano loro lo stipendio. Chi accetta?1 punto
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