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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/02/13 in tutte le aree

  1. Lupo solitario, così lo chiamavano e così diceva di essere, in effetti a pensarci bene, un po' lo era veramente, io direi che era un misto di riservatezza e di fascino, certo questo soprannome che si era ormai cucito addosso piaceva un po' a tutti. Lupo solitario frequentava il mercatino, girava da solo, raramente parlava, ma quando parlava, affabulava, sapeva di storia, cultura, ovviamente numismatica ; non credo collezionasse monete, amava sapere e cercare di capire cosa c'era dietro a una moneta, la sua storia, il periodo di coniazione. Diciamo che sapeva e sapeva poi anche spiegare agli altri e questa non è una virtù da pochi, di certo era sicuramente un uomo colto. Quando arrivava, salutava, girava, guardava, quasi sempre in solitario, raramente si fermava, ma con lo sguardo cercava, cercava un qualcosa che non capivo......e che poi compresi. Stella nascente, è invece il soprannome che era stato dato a un ragazzo, sveglio, spigliato, desideroso di apprendere, oggi diremmo di lui una specie ormai in estinzione, ma però qualcuno di questi c'è anche sul forum, ragazzi che vogliono capire, studiare, anche tramite le monete, ma non solo. Stella nascente quando arrivava al mercatino era socievole, cercava la relazione umana, ma anche lui quando veniva cercava con lo sguardo, cercava.....all'inizio anche in questo caso non capivo. Un giorno mi fu tutto molto più chiaro, lupo solitario cercava stella nascente e stella nascente cercava lupo solitario. In pratica erano diventati amici, lupo solitario amava raccontare quello che conosceva al ragazzo e il ragazzo amava sentire quello che gli diceva. Questioni di empatia, simpatie a prima vista, forse...., certo era coppia particolare, una coppia della cultura....., ma non c'era solo questo. Lupo solitario voleva donare al giovane che evidentemente riteneva un suo pupillo un po' del suo sapere e l'altro non aspettava altro di apprendere. A volte si dice donare è più gratificante di ricevere, in questo caso il mix era perfetto e virtuoso per entrambi. Il Cordusio in questo caso faceva da sfondo, da teatro a questo scambio generazionale culturale, d'altronde il Cordusio è si monete, ma poi in fondo è un salotto culturale per chi vuole parlare, confrontarsi con gli altri. Un giorno fermai lupo solitario e gli dissi complimenti, lo hai preso veramente a cuore il ragazzo, lui mi guardò, i suoi occhi facevano fatica a non commuoversi nel parlare, mi disse alla fine quello che conta nella vita è conoscere ma poi anche trasmettere tutto questo, la vita è un attimo, se non fosse così, sarebbe stato tutto vano, inutile. Gli occhi delle persone dicono sempre tutto, non mentono mai, quelli di stella nascente sorridevano, quelli di lupo solitario erano appagati, gratificati, alla fine quello che si era prefisso, quel piccolo gesto lo aveva compiuto e anche lui per un attimo, una volta tanto sorrise...... Lupo solitario e stella nascente, due simboli positivi della nostra vita, della conoscenza e della divulgazione, una storia anche questa che può diventare testimonianza, un esempio virtuoso da seguire.....chissà se ci sono e ci saranno altri lupi solitari e altre stelle nascenti ? Speriamo...... Mario
    4 punti
  2. Il fatto che gente simile lavori in un museo la dice lunga su come funzioni in Italia la gestione dei beni culturali...
    4 punti
  3. Buongiorno a tutti, cessati momentaneamente i lavori con il legno per impegni scolastici e non solo, mi sono dedicato al progetto per un database informatico per la mia collezione. Penso di aver concluso più o meno nelle ultime settimane il lavoro più "noioso", ovvero creare una schermata di lavoro degna di questo nome. Mi piacerebbe molto sentire un po' cosa ne pensate, cosa utilizzate voi per tenere in ordine la vostra collezione e, se volete, vostri consigli e critiche. Per il database ho utilizzato Filemaker, un programma che vi assicuro rende grande soddisfazione. All'inizio è un po' difficile da capire, poi però vi permette di creare un database "su misura", con cartellini o etichette pronte da stampare, elenchi più o meno completi, campi come e dove volete… insomma, siete voi a decidere! Vi allego di seguito la schermata nella quale ho riportato, a titolo di esempio, foto e dettagli di questa moneta invenduta dell'ultima asta Artemide ( http://www.deamoneta.com/auctions/view/173/1293 ). Per quanto riguarda il codice d’inventario, esso viene generato automaticamente in base alla dislocazione, ma è una scelta che ognuno fa in base alle proprie esigenze. Con questo database ho cercato di creare un modello adattabile tanto alle monete antiche quanto a quelle medioevali o moderne, senza dedicarlo dunque ad un'unica monetazione. Ci sono ancora un po’ di cosette da sistemare, come l’elenco a sinistra, i pulsanti per ingrandire, modificare, eliminare o inserire le immagini…. insomma, anche per questo mi piacerebbe sentire cosa mi consigliate voi! Chiedetemi pure per qualsiasi dubbio o chiarimento a riguardo, se dovessi andare avanti a scrivere ne avrei per almeno un’ora… Saluti P.S. La schermata è stata ritagliata, ma è a grandezza "naturale".... P.P.S. La qualità dell'immagine è pessima, purtroppo prima risultava troppo grande per essere caricata.....
    3 punti
  4. Ho fatto il classico, ho studiato Eraclito, ma, a differenza di Vincenzo, non amo chi parla solo ai propri simili. Arka
    3 punti
  5. Dopo la breve vita della Repubblica del Centro America 1823 -1840, composta da Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica, queste nazioni tornarono a coniare moneta propria. Vi voglio raccontare la storia ( vera ) di quello che è potuto accadere per una manciata di monete. La causa della guerra del 1863 tra il Guatemala e El Salvador è la seguente moneta: Questa guerra fu anche chiamata " guerra dei soldi ", il fatto inizia con la grande differenza di personalità tra i due presidenti, Sr. Gerardo Barrios per El Salvador e il Generale Rafael Carrera per il Guatemala. Il Generale Carrera era molto bellicoso e non aspettava pretesto per attaccare i suoi ex patrioti e vicini. A partire dal 1859 la zecca del Guatemala aveva coniato delle monete migliori, sia come stile che per contenuto di argento, rispetto a tutte le altre nazioni centro americane e per questo motivo circolavano senza problemi in tutto il centro america. Il presidente salvadoregno dispose che tutte le monete che circolavano nel paese dovessero essere contromarcate con una lettera R in cerchio perlinato, la lettera R doveva avere il significato di " Revalidada " ( Rivalidata o qualcosa del genere ). Peccato che quando una manciata di queste monete ( da 1 Real, 2 reales e 4 Reales ) furono portate al Generale Carrera e questi vedendo sul collo ( del Generale ) la lettera R, il Generale interpretò la lettera come " Renegado " ( Rinnegato ), pretesto migliore di questo egli non potè avere!!! Montò su tutte le furie, in breve tempo riunì un esercito che senza riposo fece marciare fino alla capitale salvadoregna dove in breve issò la bandiera del Guatemala. Obbligò i salvadoregni a ritirare e a consegnare tutte le monete contromarcate, vennero fuse e con l' argento vennero coniate 2000 medaglie per i soldati dell' esercito guatemalteco. Non tutte le monete vennero fuse e alcune sono arrivate ai giorni nostri, sono molto rare e sono conosciuti i pezzi da 1 Real e da 2 Reales.
    2 punti
  6. Che hai parlato con un imbecille....uno dei tanti da cui qualsiasi ambiente, quindi anche l'ambiente museale, è affetto...
    2 punti
  7. 2 punti
  8. piccolo OT che vale la pena vedere
    2 punti
  9. ...alcuni esempi: questo modulo di prova del "cappellone" l'anno scorso andava aggiudicato a 3600 euro circa....all'ultima nomisma, se lo sono tirati fino a 10300 euro più diritti.....è fantastica sta moneta....peso 15 grammi argento 800...elegante....il "cappellone" per la circolazione pesa 20 grammi ed è stato realizzato in argento 600...sembra un mattone a confronto di questa!
    2 punti
  10. @@Il collezionatutto hai ragione senza quelli non serve a nulla. infatti numismatica=fdc....e nulla di più. ma dove saltano fuori questi elementi? tornate a collezionare tappi di bottiglia và...
    2 punti
  11. la A di Franciscvs è una V rovesciata
    2 punti
  12. ...altro marengo di Umberto..... :blum:
    1 punto
  13. Come sappiamo, lo zinco è stato usato talvolta per produrre moneta, e ha goduto di particolare successo negli anni '30-'40 del secolo scorso. Però pare che le monete prodotte in tale metallo non siano molto fortunate, e si conservino molto male. Ma lo zinco non dovrebbe essere invece un metallo resistente a ossidazioni e corrosione? Che diavolo fanno a fare le zincature a questo punto? Sono rimasto perplesso alla vista di una moneta della Francia di Vichy che si sta letteralmente sbriciolando: prima che passi ai più ho fatto una scansione di questo testimone estremamente suggestivo di un periodo terribile... mi dispiace tantissimo che una moneta così bella debba avere una sorte tanto triste...
    1 punto
  14. Esatto. E i "beni culturali", purtroppo, sono ben lungi dall'avere l'esclusiva. Quanto al fatto che raramente le monete siano esposte nei musei, non é particolarmente stupefacente: a meno che non si tratti di ripostigli, o di pezzi particolarmente "visibili" (quali i fusi o i medaglioni), le monete non si "prestano" molto ad un'esposizione in vetrina. Anche quando sono esposte se ne puo' vedere (nell'enorme maggioranza dei casi) solo un lato, ed anche quando le vetrine sono attrezzate con lenti la fruibilità rimane molto limitata. Personalmente ritengo molto più importante l'accessibilità del materiale e la sua pubblicazione che l'esposizione in pubblico, tranne che nei casi sopra citati (tesoretti, pezzi "spettacolari" o che comunque possono attirare l'attenzione di un pubblico non necessariamente interessato alla numismatica antica, pannelli "didattici", ecc.).
    1 punto
  15. che i commercianti e i compro oro/argento non li collezionano ( sono semplici intermediari che hanno il loro prezzo ) comprano le caravelle a 3 euro e le rivendono a 5 euro o più per quanto riguarda la questione dell'investimento, bhè ci sono vari pensieri sull'andamento del valore dell'argento, positivi e negativi oggi compri a 5 e un domani potresti vendere a 6-8-10-100 come anche potrebbe cadere tutto
    1 punto
  16. GRAZIE A TUTTI VOI..ANCHE A NOME DELLA MIA FAMIGLIA. E' un momento difficile, ma la vicinanza e le testimonianze di affetto dimostrate da tutti gli amici collezionisti aiutano a superare i difficili momenti che la vita ci riserva. Ancora grazie a tutti. Massimo Filisina
    1 punto
  17. Essendo un testo del 1998 non credo rientri nelle novità bibliografiche.
    1 punto
  18. come vi sembra questo 20 lire? grazie
    1 punto
  19. Evidentemente pensano che in futuro l'argento salga drasticamente di prezzo , tanto da guadagnarci . Per me succederà il contrario , e scopriranno altre miniere che ne faranno abbassare il prezzo :D. Finirà così ---> http://blog.focus.it/effetto-terra/2012/09/19/ecco-limmenso-tesoro-di-diamanti-tenuto-segreto-dai-russi-per-40-anni/
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  20. Ma perche non trovo mai nulla di simile nelle ciotole? :D -donty-
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  21. Chiedo anche io venia per non aver risposto all'appello ma credo che il forum mandi la notifica della citazione ai soli primi 10 in lista. Purtroppo in questi giorni (forse meglio dire mesi) sono impegnatissimo e la mia presenza è sempre più limitata. Purtroppo non potrò essere presente a Genova per gli stessi motivi che mi hanno tenuto bloccato per Pisa... :(. Rispondendo all'appello di postare grossi non di zecca genovese mi permetto di andare controcorrente postando un "grosso" tardo che quasi mai viene considerato tale, frutto della grande riforma attuata da Carlo I d'Angiò che ha rivoluzionato la circolazione monetaria del nostro sud. Da asta NAC 35 lotto 152. fonte: http://www.mcsearch.info/ext_image.html?id=47391
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  22. Eh si, è proprio un graffietto purtroppo.. Ti dico la verità, mi sono ricapitate in mano ora dopo un pò di anni che è scomparso, e siccome ne ho viste alcune doppie ho pensato di venderne qualcuna per farci su qualcosa.. Poi sentendo che forse solo una vale qualche decina d'euro (non doppia tra l'altro) ho pensato che non ne vale assolutamente la pena di venderle, piuttosto le ordino e catalogo bene e poi si vedrà. Anche se non avrò una vera e propria passione posso conservarle e lasciarle ai miei figli, e poi chissà... :)
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  23. Il 5 lire del 1936 è proprio bellino!La moneta presenta dei bei fondi peccato per quello che mi sembra un graffietto sulla guancia del re....nonostante questo la moneta è veramente piacevole!Tuo nonno ti ha lasciato, a parte il valore delle monete, un bel ricordo affettivo...magari col tempo cominciando a sistemarle e a studiarle la passione per le monete potrebbe contagiare anche te! :)
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  24. e perché non hanno messo quella, di foto, se fa vedere il conio?
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  25. Aggiungo che c'è anche il problema della "proprietà intellettuale" e quindi di vedere giustamente apprezzato un proprio contributo alla conoscenza numismatica. Questo spiega la naturale riservatezza e anche ritrosia di un serio ricercatore a fare conoscere anzi tempo i risultati della propria ricerca. Pertanto c'è sempre una certa difficoltà a un proficuo scambio di idee e opinioni, anche per il timore che qualcuno possa "fregare" l'idea e farsi bello al posto di un altro che magari ha dedicato molto del suo tempo e anche denaro (come ad esempio per acquistare foto da musei). Naturalmente alla base deve esistere sempre un senso del rispetto e, nella mia lunga carriera, ho conosciuto anche persone estremamente disponibili, che hanno messo a mia disposizione anche risultati preliminari delle loro ricerche. E io ho sempre mantenuto estrema riservatezza e ho offerto al massimo qualche consiglio e suggerimento e la mia gioia più grande è stata quella di vedere il ringraziamento e soprattutto la stima. Quando la stima è reciproca, tutti ne guadagnamo e tutti arricchiamo la nostra conoscenza.
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  26. 1 punto
  27. Biongiorno a tutti, sottopongo questo mezzo baiocco di Clemente XI anno XIX (variante con legenda del dritto con inizio da destra in alto Munt. 249) che secondo il catalogo gestito da Incuso deve considerarsi di rarità R2 vedasi http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FECLX/2 . La moneta mi appare in conservazione inusuale per la tipologia ma la cosa che mi ha incuriosito particolarmente è il peso: 9,11 grammi. Mi sembra decisamente elevato per un mezzo baiocco. Attendo le vostre considerazioni in merito a questo aspetto per verificare se si tratta di un dato normale oppure un elemento anomalo. Questo è il dritto
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  28. Secondo me dice: conio in ferro massiccio con incastrata una moneta di bronzo
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  29. Se lo compri le hai tutte e due...."stuck" significa che c'è una moneta in bronzo " attaccata" al conio stesso.
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  30. dice "coin die", ovvero una delle due facce del conio
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  31. Ciao, in realtà i ritrovamenti non sono una novità assoluta. Si sa da tempo che l'area oggetto dei sondaggi odierni è stata oggetto di frequentazione umana pre-romana. Ecco alcuni link http://www.edizioniquasar.it/sku.php?id_libro=1318 http://www.cbbf.it/dettaglio_news.cfm?ID_NEWS=1061 http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2005/03/09/UD_13_SIA4.html ma a memoria le prime notizie sull'area di Canale Anfora risalgono agli anni '80 (vedasi l'articolo sugli Atti della Società Preistoria e Protostoria del FVG). Diciamo che... in questi tempi di magra è già molto che riescano ad eseguire qualche saggio, con gli esigui fondi a disposizione. :whome: Comunque per completezza anche l'area del Foro romano di Aquileia è stata sede di frequentazione umana più antica: http://books.google.it/books?id=_qQFTm0UU2IC&pg=PA12&lpg=PA12&dq=mostra+aquileia+prima+dei+romani&source=bl&ots=FZ_YiX_9M5&sig=grdM2M_wm6HhEXV8Muwi7Nyt32Q&hl=it&sa=X&ei=y-d0UsykIcjLtQbWn4D4Aw&ved=0CEgQ6AEwAw#v=onepage&q=mostra%20aquileia%20prima%20dei%20romani&f=false Se si considera che l'area della Bassa Friulana è stata abitata da gruppi umani fin dal Mesolitico e in seguito da popolazioni dei Primi Agricoltori (che nell'area di Piancada ricevevano arnioni di selce lessinica trasportata probabilmente per via peri-lagunare su canoe), mi pare logico che anche nei periodi successivi la zona fosse abitata. Ciao Illyricum :)
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  32. Un paio di riferimenti bibliografici (che non guastano mai ma sono spesso tralasciati): "Folles sans marque emis par Consatntin en Italie" di Pierre Bastien, Schweizer Munzblatter 24 (1974) "An Unpublished Nummus of Constantine I of the Mint of London" di Georges Gautier, Numismatic Chronicle 152 (1992)
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  33. Caro Nikita, hai trovato un oggettino davvero interessante: difficile capirne l'origine, perché la presenza dei "ganci" al retro farebbe pensare a un suo utilizzo isolato e non in compagnia di uno stemma... Il Tribolati, nella sua Grammatica araldica, attribuisce una corona affine a questa al titolo di duca. Ma c'è da dire che le fogge delle corone sono estremamente mutevoli. O, per meglio dire, una stessa corona può apparire abbinata a titoli diversi, a seconda del contesto socio-nobiliare: e noi ignoriamo il contesto originario di quest'oggettino... Potrebbe anche trattarsi di una corona di fantasia, ovvero creata per imitare una corona "vera" e non per indicare un titolo: me lo fa pensare l'aspetto rozzo e squadrato delle gemme lungo il cerchio di base, nonché i bordi grossolani e pesanti del cerchio stesso. Due cose che contrastano con la sostanziale elegante correttezza dei trifogli (i "fiori delle carte da gioco") che la cimano.
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  34. sicuramente in una bella collezione, coccolata e protetta
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  35. Che bello leggere questi indugi su di Eraclito, il suo "panta rei" è uno dei pilastri delle mie concezioni.
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  36. Cerco di stimolare e stimolarvi, la relazione mi sembra che verterà sulle ipotesi di nuove cronologie e seriazioni, questo aspetto lo eviterei per ovvi motivi, e tra l'altro sono sicuro che ci saranno importanti novità a proposito. Mi vorrei soffermare ora sul circolante di queste monete grosse, nella relazione sempre della Baldassarri a Pisa, abbiamo visto che le monete pisane si fermano in area tirrenica, almeno vedendo le mappe dei ritrovamenti e ripostigli, Toscana e dintorni, molta Sardegna, molta Corsica, ma qui si parlerà sicuramente anche di grossi di Genova, questi che penetrazione ebbero e in che misura al di fuori di questa area tirrenica ?
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  37. Trattare ti fa sentire un accattone? Chissà cosa penseresti di me... I venditori di tappeti del souk di Marrakech sono dei dilettanti al mio confronto.
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  38. Lega leggermente differente.
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  39. Scusatemi se mi intrometto, ma non capisco il senso. Mi spiego meglio, sono monete stupende, non capisco se può avere un senso logico se una moneta cosi sia fdc qfdc oppure fdc/qfdc o qfdc/fdc. Se fossero nella mia collezione, non me ne preoccuperei molto, e non mi fascerei troppo la testa se una è qfdc/fdc e non fdc/fdc sono stupende e basta. La mia non è ne polemica ne provocazione, guardare cose di questo genere è cercare il pelo nell'uovo, e complimenti anche per le foto. Saluti
    1 punto
  40. Caro Mario, potrei raccontarti di parecchi lupi solitari e stelle nascenti, gli ambiti numisamtici hanno creato molte fiabe e ancora tutt'oggi questo incanto si perpetua. Penso ai circoli dove sono cresciuti fior di studiosi, agli atenei, ai convegni, al Cordusio, dove sono nato e ho potuto filmare nei miei ricordi generazioni di lupi e stelle nascenti. Infine questo straordinario e unico forum, che ha permesso di formare le nuove generazioni, consolidando e accrescendo anche coloro che questa scienza l'avevano già colta. Il collezionismo in tutti gli ambiti ha fatto sognare per secoli gli uomini... Personalmente ho vissuto un'incantevole storia, prima da stella, e ora da Lupo, e non solo per la numismatica, penso a quando adolescente frequentavo lo studio di un grande pittore, Giansito Gasparini uno dei padri del Realismo Esistenziale in quel di Milano, le emozioni che potei provare da stella nascente furono uniche, le passioni creano qualcosa di indescrivibile. Oggi per quanto mi riguarda il miracolo si ripete ancora e da lupo colgo sia l'una che l'atra enfasi...
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  41. Evabbè, rimettiamolo questo grosso inedito, a beneficio di coloro che non lo hanno mai visto, non riuscimmo a stabilire se era un grosso da 4 o da 6 perchè a forza di "saggiare" si usurò in un baleno. Ma mi sono messo alla ricerca ...chissà che entro la "II giornata del grosso" non riesca a trovare altri inediti .... PS ...scusatemi ho esaurito subito i "mi piace" ...proprio come allora
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  42. Ma perché ci incaponiamo in sterili polemiche su semplici errori, che magari possono essere definiti seri in un lavoro pubblicato, ma che facilmente sfuggono in un forum. Ad esempio la data del 1963 chiaramente non si riferiva alla vita di Reginald Stuart Poole (1832-1895), ma a una edizione del suo lavoro e pure io l'ho scritta, facendo sembrare il suo contributo molto più recente di quanto lo sia. Nemmeno io sono immune da errori (anche pacchiani), specialmente nel forum e sono sempre grato se qualcuno me lo fa notare, possibilmente con educazione e senza facili ironie. Tanto per sgombrare equivoci, io non ho nulla di prevenuto nei confronti di Cid1jazz, che conosco e che ammiro molto per il suo notevole impegno, nonostante lo scarso tempo a disposizione. Il mio riferimento all'accademico che talvolta non vede bene la moneta naturalmente non si riferiva a Luigi (che poi accademico non è) e l'interessante testimonianza dell'errore riportato sulla scheda al Centro Numismatico di Villa Filangeri dimostra ancora una volta che bisogna essere sempre attenti quando si limita alla semplice citazione, col rischio di perpetuare vecchi errori..... Se poi teniamo conto dell'enorme numero di monete che Luigi ha dovuto spulciare per impostare l'interessante catalogo, appare evidente che è facile lasciarsi sfuggire qualche banale errore.... Piuttosto dobbiamo sempre essere misurati nelle parole ed evitare delle punzecchiate che possono dare fastidio. Tutto qui.
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  43. @@dcinelli, anche questa mi pare una domanda interessante, anche perché a differenza della precedente non ha una risposta, almeno per me, facile ed univoca, ovvero non ci sono testi ad oggi che affrontino in modo specifico quello che tu chiedi, se ho ben capito il quesito. Anzitutto è importante conoscere bene i processi tecnologici ed il tipo di materiale con i quali le monete erano prodotte nel tempo; e per questi aspetti se già non lo conosci ti consiglio la lettura del volumetto intitolato Numismatica e tecnologia, di Angelo Finetti (NIS, Urbino 1987; ci sono anche ristampe che però io non ho). Più recente è Archeologia della moneta, di Federico Barello (Carocci, Roma 2006) che tuttavia è incentrato soprattutto sulle monete antiche. Assai utile è conoscere in generale la metallurgia antica, sulla quale una lettura introduttiva è I metalli nel mondo antico. Introduzione all'archeometallurgia, di Claudio Giardino (Laterza, Bari 1998). Dello stesso autore trovi anche qualche altro testo, sempre valido. Oltre a queste, sono utili le letture sia sul restauro di metalli e monete (si spiega spesso la natura dell'ossidazione, prima di spiegare come intervenire, anche se personalmente preferisco lasciare sempre intervenire personale specializzato nel settore), che sui processi di falsificazione (dove talvolta si spiega come provocare in modo accelerato una patina e così via). Su questi due argomenti in italiano trovi del materiale anche in rete, a cominciare da qualcuno dei manuali presenti anche su questa piattaforma o ad alcuni dei topics nella sezione del forum dedicata alla conservazione e restauro, per arrivare a qualche discussione presente sul forum italiano di restauro: http://www.tine.it/forum/. C'è diverso materiale anche in lingua inglese, ma va preso con cautela per vari aspetti che capirai bene da solo. In fondo a questo contributo puoi trovare della bibliografia scientifica anglosassone, se ti interessa, anche se in alcuni casi un poco datata: http://www.digbible.org/restoration.html . Last but not least: guardare le monete e cercare di allenarsi visivamente, confrontando quello che si nota nelle monete esposte o conservate in collezioni pubbliche e private di lunga o antica formazione (tipologie, ossidazioni, sulfurazioni e/o patine conservative), con quello che si osserva su monete da scavo archeologico recente su pubblicazioni o in esposizioni. Ovviamente su questo ultimo punto persone come me che per lavoro possono vedere sia monete di vario genere di collezione, sia le monete per come escono dal terreno, effettuando talvolta anche le prime operazioni di pulizia (i bagni in acqua distillata con la successiva rimozione del terreno con spazzolino morbido, etc..) prima di passarle al restauratore, acquisire esperienza in questo senso è più facile. Ma se hai qualche archeologo-numismatico a portata di mano puoi chiedergli se ti può far vedere qualcuno dei materiali che sta studiando. Così come è assai utile se conosci un restauratore di metalli farti spiegare un poco di cose magari con esemplificazione con dei pezzi sui quali sta lavorando. Sono convinta però che se una persona è motivata ed ha un buono spirito di osservazione con un poco di letture e di allenamento si può orientare piuttosto facilmente nella materia e riconoscere almeno i fenomeni ed i pezzi più eclatanti. Se cerchi un poco tra le discussioni qua sul forum soprattutto nella sezioni delle monete antiche e dei falsi, vedrai che ci sono persone di vasta esperienza e di occhi assai acuto, leggendo gli interventi dei quali c'è già molto da imparare. Per il medioevo in effetti c'è di meno, ma spesso valgono le considerazioni che si possono fare per le monete dei secoli precedenti. Spero di esserti stata utile e soprattutto di aver dato qualche risposta al tuo quesito. Ovviamente invito gli altri utenti del forum, tra i quali ci sono esimi colleghi e bravissimi appassionati e cultori della materia, ad intervenire al proposito per correzioni o integrazioni rispetto a quanto ho scritto. Un saluto cordiale MB
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  44. Il passaggio allo standard di 1/96 si ritiene sia avvenuto nel 313 (circa), dopo la definitiva sconfitta di Massenzio. Ne consegue, quindi, che possiamo distinguere due emissioni di SOLI INVICTO COMITI e MARTI CONSERVATORI con doppio busto: una prima emissione a 1/72, piuttosto cospicua, tra il 310 e il 312/313 e una seconda emissione a 1/96, quantitativamente poco consistente, intorno all'anno 313. Da quel che ho potuto appurare, questo distinguo è valido solo per le coniazioni di Treveri. Le produzioni di Ticinum e Aquileia furono tutte a 1/72 e possono essere fatte risalire ai primi mesi del 312, ovvero quando Costantino I strappò le due città a Massenzio imponendovi, quindi, la propria monetazione.
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  45. Prendo i dati dal Reed Book 67 ed. 2014 (10 pagine dedicate al Lincoln cent.) un volume stupendo che costa pochissimo. Noto che dal 1959 in poi c'e' la valutazione del solo fior di conio e fondo specchio. Saltando la moltitudine di varianti esistenti dal 1909 al 1958 spiccano : 1909 VBD - 1909 S VBD - 1909 S - 1910 S - 1911 S - 1912 D - 1912 S - 1913 S - 1914 D - 1914 S - 1915 S - 1922 D - 1924 D - 1926 S - 1931 D - 1931 S - sono ben valutate anche in bassa conservazione. Sono dati presi dal volume, magari qualcuno più esperto ti saprà indicare meglio.
    1 punto
  46. Zecca di Aquileia, denaro, battuto sotto il patriarca Gregorio di Montelongo(1251-1269), Biaggi,147. Ciao Borgho.
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  47. Domani è il 26 Gennaio.................. Ho pensato di scrivere queste poche righe per ricordare una data ormai lontana ma che fin da piccolo ho sentito nominare nei ricordi di mio nonno, lui c'era. Era uno dei disperati che si sono lanciati assieme al Generale Reverberi dalla collina di Nikolajewka la sera del 26 Gennaio 1943. Tridentina Avanti......................... Assieme a lui vennero giu a migliaia e migliaia per tornare "a baita" per usare le parole di Mario rigoni Stern, lui è col "Vestone", molti restarono sulla neve per sempre, tra loro Martinat, Generale da pochi giorni, con lui sulla neve rimangono migliaia di ragazzi di vent'anni. E' l'ultima grosso scontro di quel che resta del Corpo d'Armata Alpino che, al comando del Generale Gabriele Nasci dal 16 di Gennaio cerca di ritirarsi avanzando verso casa e disseminando la steppa di uomini morti, congelati, sfiniti. Mio nonno è tra gli sbandati, tra quelli senza più un reparto, la maggior parte ormai, la massa che cerca solo un'isba dove trovare qualcosa da mangiare e soprattutto un riparo da quel freddo orribile e che aspetta che i pochi reparti combattenti aprano la strada, quella sera però si buttò giù assieme a tutti gli altri, era l'ultima possibilità, i reparti russi schierati a difesa dell'abitato non cedevano. Riuscirono a passare. Nessuno di chi c'era però non ha mai più dimenticato quel giorno, il 26 gennaio 1943. Tra loro alcuni che sono riusciti con la penna a non far dimenticare quei giorni.......... Mario Rigoni Stern, Giulio Bedeschi, Nuto Revelli e tanti altri ancora. Tutti Eroi. Il loro unico pensiero era tornare a casa. Spero di non suscitare polemiche, il perchè e per chi quei ragazzi fossero andati a combattere in Russia lasciamoli stare............senza però dimenticare quel giorno.
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  48. forse questo potrebbe interessarti: http://grammidistori...onete-nellarte/
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