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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/02/13 in tutte le aree
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Lupo solitario, così lo chiamavano e così diceva di essere, in effetti a pensarci bene, un po' lo era veramente, io direi che era un misto di riservatezza e di fascino, certo questo soprannome che si era ormai cucito addosso piaceva un po' a tutti. Lupo solitario frequentava il mercatino, girava da solo, raramente parlava, ma quando parlava, affabulava, sapeva di storia, cultura, ovviamente numismatica ; non credo collezionasse monete, amava sapere e cercare di capire cosa c'era dietro a una moneta, la sua storia, il periodo di coniazione. Diciamo che sapeva e sapeva poi anche spiegare agli altri e questa non è una virtù da pochi, di certo era sicuramente un uomo colto. Quando arrivava, salutava, girava, guardava, quasi sempre in solitario, raramente si fermava, ma con lo sguardo cercava, cercava un qualcosa che non capivo......e che poi compresi. Stella nascente, è invece il soprannome che era stato dato a un ragazzo, sveglio, spigliato, desideroso di apprendere, oggi diremmo di lui una specie ormai in estinzione, ma però qualcuno di questi c'è anche sul forum, ragazzi che vogliono capire, studiare, anche tramite le monete, ma non solo. Stella nascente quando arrivava al mercatino era socievole, cercava la relazione umana, ma anche lui quando veniva cercava con lo sguardo, cercava.....all'inizio anche in questo caso non capivo. Un giorno mi fu tutto molto più chiaro, lupo solitario cercava stella nascente e stella nascente cercava lupo solitario. In pratica erano diventati amici, lupo solitario amava raccontare quello che conosceva al ragazzo e il ragazzo amava sentire quello che gli diceva. Questioni di empatia, simpatie a prima vista, forse...., certo era coppia particolare, una coppia della cultura....., ma non c'era solo questo. Lupo solitario voleva donare al giovane che evidentemente riteneva un suo pupillo un po' del suo sapere e l'altro non aspettava altro di apprendere. A volte si dice donare è più gratificante di ricevere, in questo caso il mix era perfetto e virtuoso per entrambi. Il Cordusio in questo caso faceva da sfondo, da teatro a questo scambio generazionale culturale, d'altronde il Cordusio è si monete, ma poi in fondo è un salotto culturale per chi vuole parlare, confrontarsi con gli altri. Un giorno fermai lupo solitario e gli dissi complimenti, lo hai preso veramente a cuore il ragazzo, lui mi guardò, i suoi occhi facevano fatica a non commuoversi nel parlare, mi disse alla fine quello che conta nella vita è conoscere ma poi anche trasmettere tutto questo, la vita è un attimo, se non fosse così, sarebbe stato tutto vano, inutile. Gli occhi delle persone dicono sempre tutto, non mentono mai, quelli di stella nascente sorridevano, quelli di lupo solitario erano appagati, gratificati, alla fine quello che si era prefisso, quel piccolo gesto lo aveva compiuto e anche lui per un attimo, una volta tanto sorrise...... Lupo solitario e stella nascente, due simboli positivi della nostra vita, della conoscenza e della divulgazione, una storia anche questa che può diventare testimonianza, un esempio virtuoso da seguire.....chissà se ci sono e ci saranno altri lupi solitari e altre stelle nascenti ? Speriamo...... Mario4 punti
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Il fatto che gente simile lavori in un museo la dice lunga su come funzioni in Italia la gestione dei beni culturali...4 punti
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Buongiorno a tutti, cessati momentaneamente i lavori con il legno per impegni scolastici e non solo, mi sono dedicato al progetto per un database informatico per la mia collezione. Penso di aver concluso più o meno nelle ultime settimane il lavoro più "noioso", ovvero creare una schermata di lavoro degna di questo nome. Mi piacerebbe molto sentire un po' cosa ne pensate, cosa utilizzate voi per tenere in ordine la vostra collezione e, se volete, vostri consigli e critiche. Per il database ho utilizzato Filemaker, un programma che vi assicuro rende grande soddisfazione. All'inizio è un po' difficile da capire, poi però vi permette di creare un database "su misura", con cartellini o etichette pronte da stampare, elenchi più o meno completi, campi come e dove volete… insomma, siete voi a decidere! Vi allego di seguito la schermata nella quale ho riportato, a titolo di esempio, foto e dettagli di questa moneta invenduta dell'ultima asta Artemide ( http://www.deamoneta.com/auctions/view/173/1293 ). Per quanto riguarda il codice d’inventario, esso viene generato automaticamente in base alla dislocazione, ma è una scelta che ognuno fa in base alle proprie esigenze. Con questo database ho cercato di creare un modello adattabile tanto alle monete antiche quanto a quelle medioevali o moderne, senza dedicarlo dunque ad un'unica monetazione. Ci sono ancora un po’ di cosette da sistemare, come l’elenco a sinistra, i pulsanti per ingrandire, modificare, eliminare o inserire le immagini…. insomma, anche per questo mi piacerebbe sentire cosa mi consigliate voi! Chiedetemi pure per qualsiasi dubbio o chiarimento a riguardo, se dovessi andare avanti a scrivere ne avrei per almeno un’ora… Saluti P.S. La schermata è stata ritagliata, ma è a grandezza "naturale".... P.P.S. La qualità dell'immagine è pessima, purtroppo prima risultava troppo grande per essere caricata.....3 punti
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Ho fatto il classico, ho studiato Eraclito, ma, a differenza di Vincenzo, non amo chi parla solo ai propri simili. Arka3 punti
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Dopo la breve vita della Repubblica del Centro America 1823 -1840, composta da Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica, queste nazioni tornarono a coniare moneta propria. Vi voglio raccontare la storia ( vera ) di quello che è potuto accadere per una manciata di monete. La causa della guerra del 1863 tra il Guatemala e El Salvador è la seguente moneta: Questa guerra fu anche chiamata " guerra dei soldi ", il fatto inizia con la grande differenza di personalità tra i due presidenti, Sr. Gerardo Barrios per El Salvador e il Generale Rafael Carrera per il Guatemala. Il Generale Carrera era molto bellicoso e non aspettava pretesto per attaccare i suoi ex patrioti e vicini. A partire dal 1859 la zecca del Guatemala aveva coniato delle monete migliori, sia come stile che per contenuto di argento, rispetto a tutte le altre nazioni centro americane e per questo motivo circolavano senza problemi in tutto il centro america. Il presidente salvadoregno dispose che tutte le monete che circolavano nel paese dovessero essere contromarcate con una lettera R in cerchio perlinato, la lettera R doveva avere il significato di " Revalidada " ( Rivalidata o qualcosa del genere ). Peccato che quando una manciata di queste monete ( da 1 Real, 2 reales e 4 Reales ) furono portate al Generale Carrera e questi vedendo sul collo ( del Generale ) la lettera R, il Generale interpretò la lettera come " Renegado " ( Rinnegato ), pretesto migliore di questo egli non potè avere!!! Montò su tutte le furie, in breve tempo riunì un esercito che senza riposo fece marciare fino alla capitale salvadoregna dove in breve issò la bandiera del Guatemala. Obbligò i salvadoregni a ritirare e a consegnare tutte le monete contromarcate, vennero fuse e con l' argento vennero coniate 2000 medaglie per i soldati dell' esercito guatemalteco. Non tutte le monete vennero fuse e alcune sono arrivate ai giorni nostri, sono molto rare e sono conosciuti i pezzi da 1 Real e da 2 Reales.2 punti
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Che hai parlato con un imbecille....uno dei tanti da cui qualsiasi ambiente, quindi anche l'ambiente museale, è affetto...2 punti
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...alcuni esempi: questo modulo di prova del "cappellone" l'anno scorso andava aggiudicato a 3600 euro circa....all'ultima nomisma, se lo sono tirati fino a 10300 euro più diritti.....è fantastica sta moneta....peso 15 grammi argento 800...elegante....il "cappellone" per la circolazione pesa 20 grammi ed è stato realizzato in argento 600...sembra un mattone a confronto di questa!2 punti
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@@Il collezionatutto hai ragione senza quelli non serve a nulla. infatti numismatica=fdc....e nulla di più. ma dove saltano fuori questi elementi? tornate a collezionare tappi di bottiglia và...2 punti
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Come sappiamo, lo zinco è stato usato talvolta per produrre moneta, e ha goduto di particolare successo negli anni '30-'40 del secolo scorso. Però pare che le monete prodotte in tale metallo non siano molto fortunate, e si conservino molto male. Ma lo zinco non dovrebbe essere invece un metallo resistente a ossidazioni e corrosione? Che diavolo fanno a fare le zincature a questo punto? Sono rimasto perplesso alla vista di una moneta della Francia di Vichy che si sta letteralmente sbriciolando: prima che passi ai più ho fatto una scansione di questo testimone estremamente suggestivo di un periodo terribile... mi dispiace tantissimo che una moneta così bella debba avere una sorte tanto triste...1 punto
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[/url] Sono 4 esemplari della mia collezione, secondo voi sono tutti FDC? Se no perchè e quali conservazioni attribuite?1 punto
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Buona serata @@odjob sei tradizionalista? Non è un male, alla nostra età possiamo permettercelo. :pleasantry: Ma gli usi, la consuetudine, la morale, ecc. ecc. cambiano di generazione in generazione; spesso anch'io mi trovo a disagio in talune situazioni, ma è la vita. Non eravamo anche noi già diversi e poco capiti dai nostri padri e dai nostri nonni? Tu dici che dovrebbero essere i genitori ad istruire i propri figli alla numismatica? Magari.... ma quanti sono i genitori numismatici che hanno visto i propri figli ricalcare le proprie orme? Quando mai? Tempo fa ci fu una discussione al riguardo ed il risultato fu più che deludente. Dovresti saperlo che i genitori non c'azzeccano mai! :pardon: Soldi meglio spesi in iniziative che coinvolgessero istituzioni? Magari, sarebbe stato molto bello. Ci avranno pensato? Mah! No, non demoniziamo questa iniziativa; è atipica per noi "vecchi"? Certamente si, ma tocca le corde dei più giovani; avranno tempo e modo per capire che la numismatica è altro....comincino pure a maneggiare le monete, magari in maniera impropia, ma comincino...poi se scatta la scintilla, sarà tutta un'altra cosa. Questo è ovviamente il mio pensiero.......Rammenti certamente le monete (finte) regalate dalla Perugina o da Mister Day; penso anche a quelle - sempre finte - che trovavo io nelle bustine della raccolta di figurine delle autovetture (se non ricordo male) che acquistavo in edicola più di quarant'anni fa. Quelle di Bolaffi, almeno, sono vere; che le usino per qualche strano nuovo gioco o le usino come pedine della tombola, poco importa, ma le usino....poi si vedrà. Saluti luciano1 punto
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GRAZIE A TUTTI VOI..ANCHE A NOME DELLA MIA FAMIGLIA. E' un momento difficile, ma la vicinanza e le testimonianze di affetto dimostrate da tutti gli amici collezionisti aiutano a superare i difficili momenti che la vita ci riserva. Ancora grazie a tutti. Massimo Filisina1 punto
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Rispondo per il momento a @@dabbene sulla questione dei ritrovamenti, visto che per adesso nessun altro si è fatto avanti. Per Pisa ovviamente sono d'accordo: si vedeva già da quanto indicato sulla mia monografia alla quale si aggiunge il quadro aggiornato che ho mostrato a Pisa due settimane circa or sono. Questo lo confermo senz'altro, e si tratta di ritrovamenti assai interessanti, dei quali parleremo un poco anche il 17, perchè sono utili anche per la cronologia. Ecco: è qui che li ho cercati a lungo anche io e che si devono invece valutare le evidenze note fino ad oggi. Al di là della Corsica e della Sardegna, dove affluivano anche i grossi pisani e lucchesi, e della stessa costa toscano-laziale, i grossi di Genova non si trovano - o almeno non risultano fino ad oggi essere stati rinvenuti da varie pubblicazioni e ricerche tra il materiale inedito nei musei e presso le Soprintendenze - in Sicilia, Nord Africa, Medio Oriente e Grecia se non con l'unica eccezione di un ripostiglio rinvenuto forse a Tripoli di Siria di proprietà di un noto studioso britannico, che mi permise di schedarlo nella mia gioventù :blum: . Comunque se guardate nel mio contributo sui NAC 2009 anche se incentrato sulle monete piccole, alcuni rinvenimenti di grossi genovesi sono citati anche lì, sebbene per il nuovo articolo e per la conferenza li abbia rivisti tutti, migliorati e ...integrati! Lo stesso fenomeno l'ho riscontrato per Lucca, e per gli altri grossi toscani. Lascio a voi eventuali commenti. Un saluto MB1 punto
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Ciao Nikita : un bell'acquisto per un Euro, anche se identificarla forse non sarà semplice. Molto più semplice invece la seconda, è il fregio che decorava il berretto rigido da ufficiale (1933-45). Ti allego una foto, da cui puoi vedere il particolare della corona : quella ritratta è ricamata in canottiglia mentre la tua è realizzata in metallo. Le aste ai lati della corona sono le canne dei due fucili incrociati. Un reperto comune, ma interessante. Molto più difficile, almeno per me, azzardare una ipotesi sulla corona di bronzo decisamente pesante per un fregio. Stante le graffe al verso, evidentemente andava appuntata da qualche parte : dove francamente non saprei.....Saluti. @@nikita_1 punto
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Chiedo anche io venia per non aver risposto all'appello ma credo che il forum mandi la notifica della citazione ai soli primi 10 in lista. Purtroppo in questi giorni (forse meglio dire mesi) sono impegnatissimo e la mia presenza è sempre più limitata. Purtroppo non potrò essere presente a Genova per gli stessi motivi che mi hanno tenuto bloccato per Pisa... :(. Rispondendo all'appello di postare grossi non di zecca genovese mi permetto di andare controcorrente postando un "grosso" tardo che quasi mai viene considerato tale, frutto della grande riforma attuata da Carlo I d'Angiò che ha rivoluzionato la circolazione monetaria del nostro sud. Da asta NAC 35 lotto 152. fonte: http://www.mcsearch.info/ext_image.html?id=473911 punto
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Eh si, è proprio un graffietto purtroppo.. Ti dico la verità, mi sono ricapitate in mano ora dopo un pò di anni che è scomparso, e siccome ne ho viste alcune doppie ho pensato di venderne qualcuna per farci su qualcosa.. Poi sentendo che forse solo una vale qualche decina d'euro (non doppia tra l'altro) ho pensato che non ne vale assolutamente la pena di venderle, piuttosto le ordino e catalogo bene e poi si vedrà. Anche se non avrò una vera e propria passione posso conservarle e lasciarle ai miei figli, e poi chissà... :)1 punto
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Medaglia devozionale è celebrativa, ovale con appendici globulari o pomellate a ore 3 -6- 9, visibile solo quella a ore 9, in bronzo/ottone. probabile datazione 1600-1602, comunque anteriore al 1610.- D/ Busto a dx di S. Carlo Borromeo,in abito cardinalizio, scritta: CAR . BOROM.CA. A.- La scritta non presenta davanti al nome ne la lettera B(beato) o S(santo) come di consueto, questo elemento mi fà ipotizzare che la medaglia sia stata prodotta prima della beatificazione(1602) o per la beatificazione stessa.- R/ Santo in ginocchio volto a dx con il braccio sx alzato,nella mano dx regge un libro?, davanti a lui in alto il crocefisso, in basso un leone, dietro le spalle del santo una pianta. L'iconografia è quella di S.Girolamo o Gerolamo, eremita e Dottore della Chiesa del V secolo, il crocifisso,il leone,ed il libro sono i suoi attributi. Medaglia certamente non comune ed interessante. Ciao Borgho.1 punto
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Aggiungo che c'è anche il problema della "proprietà intellettuale" e quindi di vedere giustamente apprezzato un proprio contributo alla conoscenza numismatica. Questo spiega la naturale riservatezza e anche ritrosia di un serio ricercatore a fare conoscere anzi tempo i risultati della propria ricerca. Pertanto c'è sempre una certa difficoltà a un proficuo scambio di idee e opinioni, anche per il timore che qualcuno possa "fregare" l'idea e farsi bello al posto di un altro che magari ha dedicato molto del suo tempo e anche denaro (come ad esempio per acquistare foto da musei). Naturalmente alla base deve esistere sempre un senso del rispetto e, nella mia lunga carriera, ho conosciuto anche persone estremamente disponibili, che hanno messo a mia disposizione anche risultati preliminari delle loro ricerche. E io ho sempre mantenuto estrema riservatezza e ho offerto al massimo qualche consiglio e suggerimento e la mia gioia più grande è stata quella di vedere il ringraziamento e soprattutto la stima. Quando la stima è reciproca, tutti ne guadagnamo e tutti arricchiamo la nostra conoscenza.1 punto
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Secondo me dice: conio in ferro massiccio con incastrata una moneta di bronzo1 punto
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E questo è più che lecito, ogni scelta collezionistica merita uguale dignità e rispetto: ma non è di collezione che stiamo parlando. Quello che mi fa inorridire è sentire considerare la numismatica come prove e fdc e sentir dire che al di fuori di quello nulla è interessante... sarebbe piuttosto più vero il contrario. La Numismatica è una Scienza, non è certo il mero collezionismo.1 punto
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Ciao, in realtà i ritrovamenti non sono una novità assoluta. Si sa da tempo che l'area oggetto dei sondaggi odierni è stata oggetto di frequentazione umana pre-romana. Ecco alcuni link http://www.edizioniquasar.it/sku.php?id_libro=1318 http://www.cbbf.it/dettaglio_news.cfm?ID_NEWS=1061 http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2005/03/09/UD_13_SIA4.html ma a memoria le prime notizie sull'area di Canale Anfora risalgono agli anni '80 (vedasi l'articolo sugli Atti della Società Preistoria e Protostoria del FVG). Diciamo che... in questi tempi di magra è già molto che riescano ad eseguire qualche saggio, con gli esigui fondi a disposizione. :whome: Comunque per completezza anche l'area del Foro romano di Aquileia è stata sede di frequentazione umana più antica: http://books.google.it/books?id=_qQFTm0UU2IC&pg=PA12&lpg=PA12&dq=mostra+aquileia+prima+dei+romani&source=bl&ots=FZ_YiX_9M5&sig=grdM2M_wm6HhEXV8Muwi7Nyt32Q&hl=it&sa=X&ei=y-d0UsykIcjLtQbWn4D4Aw&ved=0CEgQ6AEwAw#v=onepage&q=mostra%20aquileia%20prima%20dei%20romani&f=false Se si considera che l'area della Bassa Friulana è stata abitata da gruppi umani fin dal Mesolitico e in seguito da popolazioni dei Primi Agricoltori (che nell'area di Piancada ricevevano arnioni di selce lessinica trasportata probabilmente per via peri-lagunare su canoe), mi pare logico che anche nei periodi successivi la zona fosse abitata. Ciao Illyricum :)1 punto
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Un paio di riferimenti bibliografici (che non guastano mai ma sono spesso tralasciati): "Folles sans marque emis par Consatntin en Italie" di Pierre Bastien, Schweizer Munzblatter 24 (1974) "An Unpublished Nummus of Constantine I of the Mint of London" di Georges Gautier, Numismatic Chronicle 152 (1992)1 punto
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...anche se sono solo foto...penso sia un buon allenamento per l'occhio ...meglio sarebbe averle su un tavolo e toccarle con mano!! La mia intenzione era portare i giovani e anche i più anziani di questa sezione ad esprimere la loro valutazione....ricerca della perfezione, beh quando sono monetine di poco valore si può fare.....1 punto
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Cerco di stimolare e stimolarvi, la relazione mi sembra che verterà sulle ipotesi di nuove cronologie e seriazioni, questo aspetto lo eviterei per ovvi motivi, e tra l'altro sono sicuro che ci saranno importanti novità a proposito. Mi vorrei soffermare ora sul circolante di queste monete grosse, nella relazione sempre della Baldassarri a Pisa, abbiamo visto che le monete pisane si fermano in area tirrenica, almeno vedendo le mappe dei ritrovamenti e ripostigli, Toscana e dintorni, molta Sardegna, molta Corsica, ma qui si parlerà sicuramente anche di grossi di Genova, questi che penetrazione ebbero e in che misura al di fuori di questa area tirrenica ?1 punto
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Salve @@renato,che meravigliaaa... Per me la prima anche se ha degli ottimi rilievi non supera l'SPL per via dei graffi sui fondi. La seconda FDC/qFDC,al R/ vedo una leggera patina a besgaglio :D e qualche debolezza al bordo ad ore 14 circa,ma credo sia normale per la tipologia,giusto? il Dritto è uno specchio? :P La terza con quella patina è una gioia per gli occhi,la reputo la più belle delle 4,anche se l'ultima mi sembra un pelino superiore a tutte :D Saluti Leonardo.1 punto
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Se per aste sammarinesi ti riferisci a Nomisma, io personalmente sono giunto alla conclusione di non considerarla un termine di paragone di mercato troppo significativo per quel che riguarda i realizzi finali. Il livello che da anni raggiungono non convince più neanche me, e non soltanto su prove e progetti, dato che, soprattutto per le Savoia auree, che sono il mio campo da quarant'anni, sistematicamente eccedono in molti casi i valori massimi del Montenegro. Non indago ne' metto in dubbio alcunché, sia ben chiaro; solo non le prendo in considerazione. Circa la tua domanda se il trend crescente, obiettivamente osservabile anche in altri pubblici incanti, potrà continuare io non lo so. Quel che prevedo sono tempi duri per le monete comuni e di metallo non nobile, e tempi d'oro per le grandi rarità auree. Del resto, non e' anche la moderna distribuzione del reddito mondiale a mostrare una analoga, drammatica, crescente iniquità?? Come potrebbe la numismatica costituirne un eccezione?1 punto
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Só esattamente quello che intendi, ma ti assicuro che difficilmente quando scriverai il prezzo che hai pagato qualcuno ti risponderà che hai fatto un affarone, almeno a me non é mai successo, molti ti diranno che l'hai strapagata se sei fortunato ti dicono che il prezzo é quello giusto, questo porta ad un certo senso di paura prima di comprare (cosi é successo a me). Ora io non sò come facciano gli altri a fare acquisti sempre vantaggiosi forse con :aug: io forse non sono capace di mettermi li se mi chiedono 10€ per una moneta a offrigli 5 o 7, mi sembra di fare l'accattone, ed inoltre mi sembra di mancare di rispetto alla persona che mi sta davanti, ti ripeto quando si trattano queste cifre meglio pagare qualcosina in più per una moneta che per noi sia bella, che risparmiare e non essere contenti1 punto
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Caro Mario, potrei raccontarti di parecchi lupi solitari e stelle nascenti, gli ambiti numisamtici hanno creato molte fiabe e ancora tutt'oggi questo incanto si perpetua. Penso ai circoli dove sono cresciuti fior di studiosi, agli atenei, ai convegni, al Cordusio, dove sono nato e ho potuto filmare nei miei ricordi generazioni di lupi e stelle nascenti. Infine questo straordinario e unico forum, che ha permesso di formare le nuove generazioni, consolidando e accrescendo anche coloro che questa scienza l'avevano già colta. Il collezionismo in tutti gli ambiti ha fatto sognare per secoli gli uomini... Personalmente ho vissuto un'incantevole storia, prima da stella, e ora da Lupo, e non solo per la numismatica, penso a quando adolescente frequentavo lo studio di un grande pittore, Giansito Gasparini uno dei padri del Realismo Esistenziale in quel di Milano, le emozioni che potei provare da stella nascente furono uniche, le passioni creano qualcosa di indescrivibile. Oggi per quanto mi riguarda il miracolo si ripete ancora e da lupo colgo sia l'una che l'atra enfasi...1 punto
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Grazie tante. Chiedo scusa se non ho ringraziato in anticipo, lo faccio adesso sperando in un perdono da parte di tutti.1 punto
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siamo sul MB, poco più o poco meno. Mettere in collezione un esemplare in conservazione modesta, comporta sempre fare delle considerazioni, la tengo per sempre o la rivenderò? è già stato affrontato tante volte questo discorso, sai Renato che con me sfondi una porta aperta ma c'è da comprendere e condividere il pensiero degli altri amici che, per un motivo o per un altro collezionano monete di conservazione meno eccelsa. Tutte le monete sono collezionabili, è sufficiente amarle.1 punto
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Gigante 2014 questa moneta la da a 80 euro in MB....il problema di fondo non sono le valutazioni dei cataloghi....ma vedere a quanto la trovi in giro....prima di comprare te ne vedi un pò di esemplari....pazienti e vedi che prezzi ti fanno. Mettere in collezione un esemplare in conservazione modesta, comporta sempre fare delle considerazioni, la tengo per sempre o la rivenderò? Entriamo un pò in un campo minato se vado avanti col mio pensiero...quindi evito :blum:1 punto
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Mi sono accorto che tra qualche giorno si registrerà il 30.000 utente, direi proprio un bel traguardo e credo una grandissima soddisfazione per chi ha dato vita a questo stupendo forum. :clapping: Complimenti veramente di cuore..................anche al 30.000 utente. Ciao a tutti MEDUSA1 punto
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Non è proprio così, la casa d'asta dal mandatario trattiene anche solo l'8%, non il 20%1 punto
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@@dcinelli, anche questa mi pare una domanda interessante, anche perché a differenza della precedente non ha una risposta, almeno per me, facile ed univoca, ovvero non ci sono testi ad oggi che affrontino in modo specifico quello che tu chiedi, se ho ben capito il quesito. Anzitutto è importante conoscere bene i processi tecnologici ed il tipo di materiale con i quali le monete erano prodotte nel tempo; e per questi aspetti se già non lo conosci ti consiglio la lettura del volumetto intitolato Numismatica e tecnologia, di Angelo Finetti (NIS, Urbino 1987; ci sono anche ristampe che però io non ho). Più recente è Archeologia della moneta, di Federico Barello (Carocci, Roma 2006) che tuttavia è incentrato soprattutto sulle monete antiche. Assai utile è conoscere in generale la metallurgia antica, sulla quale una lettura introduttiva è I metalli nel mondo antico. Introduzione all'archeometallurgia, di Claudio Giardino (Laterza, Bari 1998). Dello stesso autore trovi anche qualche altro testo, sempre valido. Oltre a queste, sono utili le letture sia sul restauro di metalli e monete (si spiega spesso la natura dell'ossidazione, prima di spiegare come intervenire, anche se personalmente preferisco lasciare sempre intervenire personale specializzato nel settore), che sui processi di falsificazione (dove talvolta si spiega come provocare in modo accelerato una patina e così via). Su questi due argomenti in italiano trovi del materiale anche in rete, a cominciare da qualcuno dei manuali presenti anche su questa piattaforma o ad alcuni dei topics nella sezione del forum dedicata alla conservazione e restauro, per arrivare a qualche discussione presente sul forum italiano di restauro: http://www.tine.it/forum/. C'è diverso materiale anche in lingua inglese, ma va preso con cautela per vari aspetti che capirai bene da solo. In fondo a questo contributo puoi trovare della bibliografia scientifica anglosassone, se ti interessa, anche se in alcuni casi un poco datata: http://www.digbible.org/restoration.html . Last but not least: guardare le monete e cercare di allenarsi visivamente, confrontando quello che si nota nelle monete esposte o conservate in collezioni pubbliche e private di lunga o antica formazione (tipologie, ossidazioni, sulfurazioni e/o patine conservative), con quello che si osserva su monete da scavo archeologico recente su pubblicazioni o in esposizioni. Ovviamente su questo ultimo punto persone come me che per lavoro possono vedere sia monete di vario genere di collezione, sia le monete per come escono dal terreno, effettuando talvolta anche le prime operazioni di pulizia (i bagni in acqua distillata con la successiva rimozione del terreno con spazzolino morbido, etc..) prima di passarle al restauratore, acquisire esperienza in questo senso è più facile. Ma se hai qualche archeologo-numismatico a portata di mano puoi chiedergli se ti può far vedere qualcuno dei materiali che sta studiando. Così come è assai utile se conosci un restauratore di metalli farti spiegare un poco di cose magari con esemplificazione con dei pezzi sui quali sta lavorando. Sono convinta però che se una persona è motivata ed ha un buono spirito di osservazione con un poco di letture e di allenamento si può orientare piuttosto facilmente nella materia e riconoscere almeno i fenomeni ed i pezzi più eclatanti. Se cerchi un poco tra le discussioni qua sul forum soprattutto nella sezioni delle monete antiche e dei falsi, vedrai che ci sono persone di vasta esperienza e di occhi assai acuto, leggendo gli interventi dei quali c'è già molto da imparare. Per il medioevo in effetti c'è di meno, ma spesso valgono le considerazioni che si possono fare per le monete dei secoli precedenti. Spero di esserti stata utile e soprattutto di aver dato qualche risposta al tuo quesito. Ovviamente invito gli altri utenti del forum, tra i quali ci sono esimi colleghi e bravissimi appassionati e cultori della materia, ad intervenire al proposito per correzioni o integrazioni rispetto a quanto ho scritto. Un saluto cordiale MB1 punto
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@ Gpittini. L'aquila è bellissima. E' anche molto significativa, visto che Gregorio di Montelongo è l'artefice della sconfitta di Federico II a Parma... Arka1 punto
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Credo che il patriarca tenga nella sinistra l' Evangelario di Aquileia secondo tradizione scritto da San Marco la cui "copertina" rappresenti quella in uso ai tempi di Gregorio di Montelongo...infatti se guardi questo link vedi che prima di Gregorio l' Evangelario era rappresentato in forma di libro ma senza borchie: http://www.hdrauch.com/auction/coins/index.php?action=catalog&suba=details&catid=361&p_prodid=2508&PHPSESSID=ca qui invece il link da cui ho dedotto l'ipotesi dell'antica tradizione dell'ostensione dell' Evangelario di San Marco: http://www.epifaniainfriuli.com/cividale/messa.htm http://www.langobardiaminor.altervista.org/Cividale.html Tieni conto che la foto che vedi e quella dell'Ev. in uso oggi durante la celebrazione ma che é posteriore di 100 anni rispetto ai tempi Gregorio di Montelongo e quindi più probabile che l'Ev a quei tempi assomigliasse di più a qualcosa del genere: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Arte_longobarda,_evangelario_di_teodolinda,_603,_monza,_san_giovanni_battista,_tesoro.jpg Ciao1 punto
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Ringrazio per il chiarimento. In effetti l'identificazione della testa giovanile con corna di ariete ha creato alcune perplessità. Attualmente prevale l'ipotesi che si tratti di Apollo Carneo, una divinità attestata per la verità da poche fonti e olto venerata in ambiente dorico (soprattutto a Sparta). Questa divinità era il dio del raccolto e della vendemmia. In genere Apollo Carneo viene accostato anche a Pan, che era suo figlio e che a sua volta ha insegnato ad Apollo l'arte della profezia. Non so se esistono prove di un culto (dorico) di Apollo Carneo (Karneios in greco) a Nuceria Alfaderna. L'ipotesi che si tratti invece di un dio fluviale, anche se con corni particolari, e quindi strettamente connesso con il fiume Sarno fu proposta già da Stuart Poole nel 1963, ma credo attualmente con minore fortuna. Resta la particolarità di questa effige con un dio giovane che reca robuste corna di ariete, che in Italia si riscontra solo in un'altra zecca, Metaponto.1 punto
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