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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/15/13 in tutte le aree
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Buona serata Il "Grande fratello" sta lavorando...... ma dove sta sbirciando? Il dito indica il CGN. Ed è proprio nell'ambito di questo Gruppo che "Quelli del Cordusio" sceglieranno.... come? Lo diremo più avanti; al tempo! Ebbene si, abbiamo scelto il CGN e sapete perché? Perchè, innegabilmente, è costituito da giovani che vogliono crescere numismaticamente e si sono strutturati, all'interno di Lamoneta.it, proprio per questo. Perché non sono ragazzi ai quali interessava sapere il valore di una moneta facendo dell'iscrizione al forum una "toccata e fuga". Perché grazie alla lungimiranza dei suoi Soci fondatori, sono stati il primo Gruppo nato in seno al forum; che si è strutturato e si è autogestito in modo encomiabile ed è stato l'antesignano di tutti i Gruppi che, molto più tardi (il nostro compreso) si sono costituti. Si sono impegnati nella redazione di articoli numismatici che trovano posto in una pubblicazione periodica tutta loro, che potrà rappresentare il loro Circolo anche in futuro. Tanti di loro scrivono da tempo articoli che abbiamo letto, più o meno tutti, sulle riviste di numismatica. Dite che possano bastare questi motivi? A noi di "Quelli del Cordusio" bastano e avanzano! Saluti Luciano5 punti
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Intervengo in ritardo e con carenza di "mi piace" ... Altrimenti avrei finito in questa discussione la mia quota giornaliera. Voglio, innanzi tutto, ringraziare gli amici del Cordusio, perchè sono una delle poche realtá rimaste che si attivano non con le parole, ma con i fatti, per la diffusione effettiva della numismatica, e lo fanno considerando i giovani come, appunto, "linfa giovane" di una passione tanto antica quanto bella che andrebbe a finire senza un concreto apporto: i libri costano, le monete pure e i giovani raramente hanno la possibilitá, da soli, di investire risorse tanto importanti in una passione simile. Inutile dire che tutti gli sforzi che facciamo per progredire negli studi vengono fatti in visione di un proseguimento: si progredisce negli studi perché domani, qualcuno, possa mettere un ulteriore mattoncino sopra il nostro; investire sui giovani significa affermare la certezza che, un domani, ci sará ancora qualcuno disposto a mettere il suo mattone e proseguire l'opera, e che quindi tutti gli sforzi che, fino ad oggi, sono stati fatti, non sono vaghi e che vale la pena impiegare forze ed energie, perché la numismatica, al contrario di quello che alcuni vogliono farci credere, é ancora viva e vegeta, ed ha solo bisogno di iniziative di questo genere per rifiorire! Quindi un grande grazie a Quelli del Cordusio, insieme alla mia adesione e, come hanno giá detto il Presidente Raffaele ed il Consigliere Riccardo, al totale supporto del Circolo Giovani Numismatici che, proprio su questa idea di numismatica si fonda. Magdi4 punti
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Scusatemi se torno ancora sull'argomento, ma la recente pubblicazione del n.9 del Bollettino di Numismatica Online mi spinge a farlo. Il volume, secondo dedicato alla zecca di Bologna, è curato da Stefano Di Virgilio, già autore del n. 4 della stessa collana (sempre Bologna, periodo precedente). Quando ho aperto questa discussione per ricordare Mario Traina, ho ricevuto dopo pochi minuti un "mi piace" proprio da @@Stefano Di Virgilio. Questa cosa mi ha fatto estremamente piacere e la considero una sorta di "segno", per le ragioni che vi dirò appresso. I lettori attenti di «Cronaca Numismatica» ricorderanno che Di Virgilio è stato uno dei "pupilli" di Traina, forse proprio il primo, uno di quei "giovani promettenti" ai quali Mario guardava con affetto e aspettative ben riposte. Sul n. 14 della rivista (novembre 1990), sotto il titolo "largo ai giovani" apparve una lunga lettera del giovane ventiduenne Bolognese al quale Traina, tra le altre cose, rispondeva: "Caro Stefano, posso darti del tu, vero?, dato che potresti benissimo essere mio figlio [...] Perché non mi dai un colpo di telefono? Sarei proprio curioso di conoscere questa razza di numismatico giovane e con la testa a posto. Intanto un consiglio: collabora alla rivista. Da tempo vorrei aprire uno «spazio per i giovani». Cosa ne dici? ..." Traina cercava il contatto coi giovani, desiderava dare loro delle occasioni non tanto per mettersi in mostra, quanto per non sentirsi "staccati" dalle generazioni dei numismatici affermati. Sul numero successivo apparve quello che credo possa essere considerato il primo lavoro di Di Virgilio, un articolo sulle sigle presenti sulle monete di Carlo III e Ferdinando IV di Borbone dal titolo Il Maestro di zecca si firmava così... Poi col tempo Di Virgilio è diventato "un nome", non c'è bisogno che io qui ripercorra la sua "carriera", fino ad arrivare appunto a firmare - per ora - i due volumi del Bollettino di Numismatica già usciti sulla zecca di Bologna. Certamente non è merito di Traina. E' evidente che l'artefice dei risultati raggiunti è lo stesso Di Virgilio. Ma a me piace pensare che quella porta aperta, quella capacità di ascolto, quella possibilità di dialogo tra generazioni che gli fu consentita grazie alla lungimiranza di Mario possano aver avuto almeno il merito di "mantenere viva" la passione numismatica che poi lui ha saputo coltivare con copiosi frutti. E non è l'unico caso. Roberto Ganganelli, Luca Gianazza, Gianluigi Esposito (@@expo77), Andrej Štekar, Danilo Maucieri... Sono i primi nomi che mi vengono in mente (non me ne vogliano altri) di ex giovani o giovanissimi che trovarono in Traina e nelle sue risposte puntuali (non solo quelle pubblicate) alle loro "prime lettere" un incoraggiamento e un sostegno e non una porta chiusa. Sono nomi - li conoscete - di persone che hanno saputo poi ritagliarsi un ruolo e anche aggiungere le loro firme - attraverso le loro pubblicazioni - nel grande libro della bibliografia numismatica italiana. Anche loro, certamente, devono principalmente a se stessi i risultati raggiunti e quelli che ancora otterranno in futuro. Ma - il dubbio è lecito - sarebbe andata così se le loro prime richieste e curiosità in campo numismatico non avessero ricevuto attenzione? Ecco perché vi ho raccontato questa storia. Perché - come dice sempre @@dabbene - bisogna guardare con fiducia e speranza ai giovani e dare loro delle opportunità. Proprio in questi giorni si sta avviando una nuova fase dell'operazione ex-libris del Cordusio, una iniziativa meritoria che - come ebbi già modo di scrivere l'anno scorso - sarebbe stata guardata con favore e compiacimento da Mario Traina. E chissà che lui, ovunque sia ora, non lo stia appunto facendo...3 punti
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Guardate se va inserita questa? Taglio: 50 Cent Nazione: San Marino Anno: 2006 Tiratura: 193.880 Condizioni: Spl Città: Gallarate Altra botta di :moon: ed anche oggi posso esultare per un ritrovamento cosi. :yahoo: :yahoo:2 punti
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Il testo di Alfoldi è purtroppo introvabile, sia online che cartaceo, ed essendo stato pubblicato fra il 1976 ed il 1990 sarà protetto da copyright ancora per un po'. Gnecchi è purtroppo un testo superato ma è comunque istruttivo. Il libro di Peter F. Mittag (Alte Köpfe in Neuen Händen, Bonn, 1999) è un utile compendio ma online purtroppo non c'è nulla. Se ti capita, oltre a Gnecchi anche la Description des médaillons contorniates di Sabatier (1860) è disponibile online. Altro testo classico ma sempre piacevole da scorrere :) Sfortunatamente i testi di Alfoldi sono fuori catalogo, perché sarebbe davvero utile diffonderli, in quanto sono i migliori lavori sull'argomento.2 punti
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pero scusa, nessuno ti punta una pistola alla tempia costringendoti a comprare...2 punti
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Non penso proprio che il ban sia avvenuto per i motivi da te appena esposti. Queste sono cose che chi frequenta la sezione Euro sa! Sono cose che chi è più navigato dice ai NUOVI, quindi, niente prosciutti davanti agli occhi e null'altro. Se Andreap voleva comprare per investire ha sbagliato e ora se ne pente...se chi come me, o come il 90% di chi scrive nella sezione Euro compra per soddisfazione, per collezione, questo post è del tutto inutile, in quanto non ci dice niente di nuovo...meno che mai se speculato da te per ribadire i tuoi concetti.2 punti
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Bene, anzi benissimo! Evviva agli ideatori di questa iniziativa. In un momento"difficile" per i giovani dimostriamo loro che meritano fiducia, senza riserve. E' da loro che mi aspetto un nuovo "Rinascimento". Pronto a collaborare come potrò, con il massimo entusiasmo.2 punti
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@@Giorgione2005 GRAZIE per averci permesso di identificarla !..... :nea:2 punti
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:lol: :lol: :lol: Per farti una passeggiata in centro. In effetti si potrebbe organizzare per visitare un mercatino tutti insieme e poi un bel pranzetto magari. Vediamo se riesco più in la, ora sono sommersa dagli scatoloni . Può darsi che mi debba trasferire a Roma per un po', nel caso, visto che sarò in loco, penserò ad un incontro con visita ai mercatini. Ciao, Giò2 punti
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Vi segnalo che nel sito della Società Numismatica Italiana sono disponibili in pdf le RIN dal 1888 al 1951 alla pagina http://www.socnumit.org/page_22.html2 punti
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Che Cortona emettesse moneta é molto probabile. Quali siano le serie monetarie da attribuire a Cortona é difficile dirlo: qualcuna delle varie serie riconosciute come etrusche e non attribuite (in passato furono ipoteticamente attribuite a Cortona le serie dell'augure e la ruota/ruota, ipotesi poi lasciate cadere) o qualcuna degli svariati tipi che costituiscono le cosiddette "incerte dell'Italia centrale). Di conseguenza parlare concretamente di standard monetari in uso a Cortona risulta allo stato attuale di fatto impossibile. Il problema é che la seconda serie (Catalli 63) é costituita dall'asse stella a 4 raggi/stella a 4 raggi, assegnata a Tarquinia sulla base del ritrovamento dell'unico esemplare conosciuto, e del triente (o quadrante) aratro/aratro, conosciuto anch'esso in un unico esemplare di provenienza sconosciuta, già erroneamente attribuito a Firmum dal Garrucci, poi caduto nel limbo degli "incerti dell'Italia centrale", quindi ripescato dalla Cesano ed attribuito a Tarquinia su base stilistica. Oggettivamente un po' pochino, troppo, sia per cio' che riguarda l'attribuzione ma ancora di più per poterci costruire sopra ipotesi ponderali. Per la terza serie (Catalli 64), non va meglio, tutt'altro: anche qui un unico esemplare di una moneta che potrebbe essere un asse, trovata a Cortona...2 punti
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Ecco il programma definitivo del convegno organizzato dal Portale Numismatico dello Stato, che si terrà a Milano il 22 novembre, più volte preannunciato in alcune discussioni el presente forum, anche per le implicazioni sui rapporti tra collezionismo privato e il Ministero dei Beni Culturali, del quale il Portale Numismatico dello Stato è la emanazione numismatica. per chi preferisce la versione pdf: programma_convegno_interno.pdf1 punto
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In soma eh piu dificile di fare questa ....incongruita .. che di cognare una moneta classica ...sono di u u tuo aviso cumpà.. il rilievi sono impressionenti ..pareno fatti per calculo...!1 punto
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Al rovescio una bella figura di donna con a sinistra la provincia di Varese ed a destra il ramo di Lecco del Lario Vi ringrazio se vorrete firnirmi i vostri pareri e le vostre impressioni Un caro saluto M.1 punto
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Meraviglioso e incredibile! E' già da qualche esemplare che mi frulla una domanda: ma com'è possibile che il rilievo dell'impronta che dovrebbe stare sotto si vede chiaramente sopra alla nuova impronta? Forse (dico forse perchè non ho idea di come facessero) potrebbe essere questo il procedimento: quartaro genovese che viene ricoperto da uno strato di pasta fusa troppo fluida, poi viene battuta la nuova impronta quando la pasta aggiunta è ancora troppo calda e allora, raffreddandosi, si ritira e fa riemergere la parte più alta dell'impronta sottostante ... altrimenti non mi spiego come oggi si possa vedere così bene il grifo in questa moneta sopra alla nuova croce battuta. Allora ho fatto il disegnino del grifo e le parti di legenda che emergono dalla croce còrsa mentre al dritto ho evidenziato solo quello che resta del quartaro sotto al castello bonifacino...tra l'altro il quartaro era uno di quelli con l'interpunzione a tre punti a triangolo. Insomma queste monete sono uno spettacolo .....1 punto
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Buona serata Credo - prima di tutto - che la spinta ad acquistare una moneta (di qualsiasi tipo) debba essere la passione; un filo sottile che lega una moneta ad un pensiero, un ricordo, uno scopo che, ciascuno di noi, elabora con una propria logica e non ultima, una concezione molto personale del bello. @@alfgio ha detto bene, a mio parere, ma estenderei il suo pensiero a tante altre monetazioni, non solo gli euro. Sono veramente poche le monete sulle quali si può ragionevolmente pensare di "investire" e, generalmente non sono monete per "tutti". Credo anche che il nostro @@Andreap abbia raggiunto quello stadio di "rottura" al quale taluni arrivano, prima o poi, e che gli fa pensare.....che ci faccio adesso con tutte queste belle scatoline, bustine, blister, cofanetti pieni di monete, magari anche belle, pagate a volte anche un botto, ma che non mi sanno più dare emozioni? Il mio consiglio è di cercare monete che riescano a farti riannodare quel sottile filo emozionale che si è spezzato, senza anteporre la necessità di guadagnarci. saluti luciano1 punto
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ciao mario abbi pazienza per la mia ignoranza ma allora ludovicus non vuol dire Ludovico ? Il nome in latino Ludovicus corrisponde a Louis in francese; non si deve dimenticare che il legame della famiglia Savoia con i territori d'oltrampe e con la lingua francese fu molto forte e duraturo. Il baricentro dei loro domini, della loro influenza politica e della loro presenza fu prevelentamente "francese" fino ad oltre il 1300. E' sufficiente verificare i luoghi di nascita e d'inumazione dei vari regnanti per rendersi conto che bisogna arrivare al 1580 per avere dei regnanti nati in territori "ora" italiani. http://multicollec.net/1-mo-h/1h57 L'espansione dei Savoia verso i territori "italiani" (canavese, cuneese) ebbe luogo fra il XIV° ed il XV° secolo e proseguì nei secoli con sapienti politiche dinastiche e rivendicazioni di diritti (prolungato confronto con i Gonzaga per il Monferrato). Ma ciò non ne annullò la "francesità"..anzi. Lo stesso Vittorio Emanuele II fu Re d'Italia....ma di lingua francese..neee. Tornando al nostro Louis d'Achaia, se nel linguaggio diplomatico il nome doveva sicuramente essere Ludovicus, nel parlato quotidiano penso non potesse essere che Louis, o qualche declinazione dialettale, ma sempre di estrazione francese. Un saluto Mario1 punto
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Mah........ Chi colleziona monete in Euro da qualche tempo conosce anche l'andamento del mercato. La mia sensazione è che stia venendo meno il tuo interesse verso le monete in Euro, venendo meno quello salta fuori anche tutto il resto............. E' come quando uno è innamorato....................non vede i difetti della persona amata, passata la "cotta" inizia a vederli e cominciano a dargli fastidio fino a che non la sopporta più......... Ecco, secondo me è venuta meno la "scintilla" della passione verso queste monete............1 punto
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Ciao Monica, confermo la nostra presenza per tutta la giornata di sabato, pranzo compreso. Saremo in 3, Adolfos, Paleologo ed io. Ci vediamo sabato, sono contentissima di rivederti ed anche di conoscere di persona alcuni utenti, finalmente :) ...ciao, Giò1 punto
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In buona sostanza "il popolo" lo sapeva il giorno dopo... chi avrà raddoppiato qualcosa di consistente non era sicuramente qualcuno di noi comuni mortali.1 punto
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Caro @@rick2 , molte delle cose che affermi e scrivi sono pienamente condivisibili in sostanza. E' la forma che va spesso a farsi benedire. Il problema è che hai l'abilità diplomatica di un uomo di Neanderthal, e dopo un pò finisci, per quanto tu possa avere ragione, dalla parte del torto :blum:. Esiste una linea sottile che permette di affermare, anche con forza, qualcosa, senza offendere nessuno, ma tu riesci quasi sempre ad oltrepassarla di slancio. La tua opinione, espressa in maniera più diplomatica e rispettosa dei pareri altrui, così da non scatenare il solito putiferio, sarebbe molto preziosa per il forum.1 punto
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onestamente, mi mancano le basi per dirlo... ma appunto, da persona senza basi, mi chiedevo come si potesse dire con certezza che un falso è antico e non moderno mal fatto...o moderno ben fatto per imitare un falso antico :D ci sono elementi CERTI o ci si basa anche su ciò che vorremmo che fosse?1 punto
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Caro Alessio, anche io mi accodo per un'eventuale razzia di ultime emissioni. @@BartoloM , facci un pensierino anche tu :)1 punto
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Questa pesa 0.6 grami un denarino .bello che ne dite ... :pardon: ...rarissima in Corsica suprana..1 punto
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http://www.youtube.com/watch?v=IoNlWNcXsKI mi si permetta lo scherzo :D comunque, penso che il tuo amico sia in una posizione poco simpatica... aspettando il consiglio degli utenti esperti, forse potrebbe scrivere alla soprintendenza...1 punto
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Il gettone telefonico della SIP... possiamo definirla una anomalia tutta italiana, all'estero il gettone era ed è vincolato alla cabina telefonica, nessuno lo accetta come forma di denaro. Raro esempio di dischetto di metallo non emesso dalla zecca ma accettato da tutti come denaro, in certe guide turistiche straniere compariva addirittura tra l'elenco delle monete in circolazione nel territorio italiano insieme al 50-100-200-500-1.000 lire. Purtroppo "ricordo" (e quindi sono un pò attempato...) 45 lire negli anni '60 (pari a 3 scatti telefonici) aumentato a 50 lire negli anni '70 , 100 lire da un giorno all'altro nel 1980 e 200 lire dal 1984, sempre da un giorno all'altro........ beato chi sapeva in anzitempo! si raddoppiava quel che si possedeva.... Guardando un gettone telefonico pensavamo che veniva accettato come denaro e non che ci dava la possibilità di telefonare. L'ultima anomalia al ritiro delle stesse, accettati dalla telecom solo per una quantita' minima di 10 pezzi, davano in cambio una scheda da L. 2.000 quasi mai disponibile.... stranamente non erano più soldini? oo) Anche se il suo utilizzo era consolidato la Banca d'Italia le ha sempre rifiutate come denaro, sia in entrata che in uscita, nel periodo di conversione lira-euro le persone che si vedevano rifiutati il cambio dei gettoni telefonici agli sportelli BI cadevano dalle nuvole... un mito crollava... non erano più 200 lire ma solo un dischetto di bronzo.1 punto
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Nella vita di Antonio di Plutarco (36.3) c'è poi un'informazione che reputerei non trascurabile e riguarda il fatto che i due gemelli avuti da Antonio e Cleopatra furono chiamati Alessandro Helios e Cleopatra Selene (quest'ultima è la Cleopatra VIII che divenne moglie di Giuba II).1 punto
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Anche questa moneta secondo me e' bella bella, in foto , questa come l'altra rende poco, la luce e' sparata e fa' vedre dei segnetti che forse in mano non si vedono giudicandola piu' alta. Il dettaglio che mi e' saltato subito all'occhio e' il bordo fra 10 e 11 del V/. E' una schiacciatura? per essere un colpo sarebbe molto esteso. I rilievi sono ottimi, graffi e segni non ne vedo di importanti, io dopo una verifica in mano, forse, mi esprimerei con ''SPL / SPL+ modesta schiacciatura al bordo''1 punto
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Ragazzi posto anche la mia acquistata 3 anni fa, datemi un parere di conservazione1 punto
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Valore ? 2€ !! Moneta comune, poi circolata perde anche qual minimo di valore che può avere un FdC, anche se resta pur sempre una bella moneta, e in Italia non la si trova spesso. Per la prossima volta non aprire un Post a moneta, puoi usare l'Osservatorio Prezzi di mercato, grazie :good: http://www.lamoneta.it/topic/86392-osservatorio-prezzi-di-mercato/1 punto
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Una volta si ipotizzava che potesse derivare da una pronuncia speciale del plurale dirāhim della voce araba dirhem, cioè denaro. Oggi si ritiene, credo pacificamente, che invece derivi da altra parola araba - tarīy - che vuol dire fresco. Quindi tarì = fresco di conio, nuovo Io però vorrei conoscere, come da titolo della discussione, da dove derivano (e quali sono) i nomi "alternativi" delle monete meridionali. Patacca, cianfrone.... altri?1 punto
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Già. I pochi dati "certi" riguardano alcuni nominali della prima (e a mio modesto avviso unica, quanto meno allo stato delle conoscenze) serie tarquinese, in particolare l'asse, che oltre ai dati di rinvenimento della manciata di esemplari conosciuti, trova riscontro negli affreschi della tomba Giglioli, dove la protome di cinghiale appare con funzione araldica raffigurata su uno scudo. (foto da Archeo ) I divisionali con la A sono per lo più stati attribuiti sulla base della rappresentazione del secondo scudo.1 punto
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Beh il piú vecchio ancora attivo sul forum è però Lord Acton visto che GIULIANO non si collega dal 2004 ;) Di fatto si possono vedere dalla lista utenti: http://www.lamoneta.it/index.php?app=members&module=list1 punto
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Un esemplare ottimo, migliore di SPL, parziale lustro d'origine, valore commerciale non indifferente1 punto
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Una chicca......... Tre testoni offerti nell' Asta Rodolfo Ratto del 1913, lotti n. 225, 226 e 227 nel testo non sono riportati i pesi.1 punto
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In verità, non volevo far dire nulla a nessuno. Quando si deve risolvere un problema, e' opportuno individuare gli aspetti critici. Le situazioni di minima resistenza. È lì che il coltello potrebbe affondare come nel burro. Dire che il sequestro dovrebbe riguardare situazioni connotate da certezza e' un controsenso. La certezza e' data dal giudicato, e il sequestro dopo il giudicato e' una contraddizione in termini. Ovviamente è solo un opinione. Polemarco1 punto
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non è proprio così... non mettermi alla gogna :) io acquisto monete sia periziate e non periziate, poi alla fine quelle non periziate prima o poi le faccio chiudere... a me piacciono chiuse e non ci vedo niente di male :whome: ma quando vedo una moneta che mi interessa periziata o no in tutti i casi viene presentata con un grado di conservazione dal venditore, valuto con i miei parametri, giusti o sbagliati che siano senza considerare per quello che viene presentata...poi di solito il prezzo non mente mai... quindi non penso di acquistare perizie :)1 punto
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Pino, ti ringrazio, monete arrivate oggi! Il pacchetto era uno spettacolo! Un saluto, Post1 punto
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custodisci le monete gelosamente, donate volentieri da un amico. Queste cose non hanno prezzo1 punto
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E' notorio che sono un fotografo scarso!! Vale per le monete e pure per le panoramiche!!! :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: Toccherà far pratica!! Ottima giornata! Belle monete! Bella affluenza! Io, a costo di diventar noioso, invito, quanti possono, a venire al circolo, c'è la possibilità di vedere le monete e toccarle....cosa sicuramente più emozionante che osservare solo delle foto! Sono sempre disponibile a "dare un passaggio" se qualcun vuol arrivare in treno a parma e accompagnarlo al Circolo!!! Complimenti a Matteo Barbieri, che come sempre si da tanto da fare! Ottimo pranzo!!! Come sempre!! Suggerisco di fare una convenzione pure col "noto ristorante" magari un gemellaggio col Circolo...uno sconticino non guasta mai!! Renato1 punto
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Dunque... la legenda al dritto mi sembra DIVOMAXIMIANOSENFORTIMP, al verso REQVIESOPTIMORMERIT, credo sia questa: RIC VII 104, zecca di Roma, esergo R S Dovresti confermare il numero di caratteri e se le legende presentano spezzatura o meno, se guardi bene, la moneta proposta al post 7 ha la legenda che termina con ...MERITORVM.1 punto
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Sono giovane ma solo anagraficamente...dentro sono il più vecchio dei vecchi. Pertanto preferisco ricevere il "cartaceo" che per me significa ancora uno status symbol; significa che una prestigiosa Casa d'Aste si ricorda che sono un Collezionista e perciò mi INVITA a partecipare alla Sua vendita all'incanto. Questo in contrapposizione al metodo che definisco da "concorso pubblico" dove il bando viene pubblicato..." se partecipi bene...se non partecipi meglio!" Per tale motivo preferisco ricevere il catalogo a casa e pagare la spedizione in caso di aggiudicazione :rolleyes:1 punto
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Domanda complicata. Prima di addentrarsi nelle considerazioni ponderali alla base delle emissioni di Tarquinia bisognerebbe definire con ragionevole certezza quali sono le emissioni monetarie di Tarquinia... Un consenso piuttosto ampio a questo proposito esiste circa la serie il cui asse é contraddistinto dalla protome di cinghiale/punta di lancia, per quanto parecchi dubbi circa l'effettiva appartenenza a questa serie di alcuni divisionali permangano. Tale serie secondo Haeberlin sarebbe basata su una libbra di ca. 288 grammi, corrispondente quindi alla cosiddetta libbra etrusca leggera. I numero dei pezzi censiti é comunque estremamente ridotto. La situazione si complica ulteriormente nel momento in cui si considerino altre serie (o meglio, monete) che sono state da alcuni autori attribuite a Tarquinia: - L'asse stella a 4 raggi/stella a 4 raggi. Esemplare unico rinvenuto a Tarquinia del peso di gr. 367,35. - La moneta (forse un asse) stella a 8 raggi/stella a 8 raggi, rinvenuto nella Tomba del sarcofago delle Amazzoni a Tuscania, del peso di gr. 262,00 - I trienti stella e crescente/ruota a 8 raggi, peso medio dei 14 esemplari recensiti dall'Haeberlin di 100,01 gr., con un asse ricavato di circa 300 gr. - Il triente (o quadrante) aratro/aratro, il cui unico esemplare conosciuto pesa gr. 82,30 - L'oncia giogo/crescente, il cui unico esemplare conosciuto pesa gr. 21,30 - Gli incerti divisionali Rana (anche se l'Haeberlin lo definisce un insetto)/crescente, due esemplari tra i 9 ed i 10 grammi. Lascio volutamente da parte i lingotti. Insomma, la situazione é estremamente complicata, sia per il problema delle attribuzioni sia per l'esiguità dei campioni, che rende abbastanza difficili, se non arbitrarie, le ipotesi ponderali.1 punto
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In memoria di un Piccolo Grande Uomo...cantante, autore di bellissime canzoni, attore e showman: Renato Rascel. Giò www.youtube.com/watch?v=CFBHRK-hoQ8&list=PLZ2QjLLmMI9pq_iPJb7akD7BXqXI33xgc1 punto
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Sia nel video che nel commento alle foto si dice che la banconota rappresenta "l'ex-presidente" Franklin. Sta bene non saper nulla di numismatica, ma che Franklin ha inventato il parafulmine e NON è mai stato presidente degli Stati Uniti una volta lo insegnavano in terza media <_< petronius oo)1 punto
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parti con il piede sbagliato. il prezzo viene determinato dalla domanda e dall oferta , non dal fatto che sono opere , d arte ci sono tante monete commemorative opere d arte che sono calate di prezzo con gli anni in piu` le zecche di queste monete ne possono battere finche ne vogliono e di queste commemorative se ne producono sempre di nuove. in piu` tu sei in balia di zecche e commercianti che sono di solito quelli che ci fanno i soldi , non i collezionisti ciao1 punto
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