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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/07/13 in tutte le aree
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Buon giorno a tutti. Pur consapevole che a dare questo genere di notizie (per giunta "a gratis"), si corre il rischio di scontentare qualcuno e di passare per una "Cassandra", mi prendo ugualmente la libertà di comunicare a chi fosse interessato un recentissimo precedente giudiziario che arriva da un Tribunale importante come è quello di Torino. La sentenza che sto per postare e che assolve l'imputato "perchè il fatto non sussiste", mi è gradita per almeno tre motivi: 1. perchè libera finalmente da un "incubo" una carissina persona che ho conosciuto personalmente e che a tutto poteva essere sottoposta fuorchè a questo procedimento penale; 2. perchè l'impianto argomentativo della sentenza che assolve l'imputato è di quelli che potrebbero fare "scuola"; 3. perchè, ancora una volta, così come era già accaduto con la sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale di Oristano, postata a suo tempo sul Forum, a chiedere l'assoluzione dell'imputato è stato innanzitutto il P.M. (e anche su questo aspetto, chi di dovere dovrebbe lungamente meditare....). Per il motivo di cui al punto 3., anche se la sentenza è stata depositata soltanto il 27.9.2013, la stessa è "virtualmente" irrevocabile, in quanto è molto improbabile che venga impugnata dalla Procura. Avevo il file in pdf pronto ma è troppo "pesante" e non me lo allega: Procedo quindi a postare, singolarmente, le sei pagine della sentenza, utilizzando un host esterno. Aggiungo soltanto, prima di augurarVi una buona lettura, che siamo al cospetto di un'importantissima sentenza, che sarà utile a tutti quei collezionisti che si sono trovati alle prese con processi penali originati da qualche acquisto di monete avvenuto su Ebay e che si sono visti sequestrare indiscriminatamente tutta la propria collezione. Fondamentale è il passaggio sulla mancanza di documenti di provenienza, la cui assenza non è stata ritenuta ostativa nè per la pronuncia di assoluzione nè, sopratutto, per la restituzione delle monete al collezionista. Chi avesse invece motivi per sentirsi infastidito dalla lettura di sentenze e/o di altra documentazione ufficiale, preferendo discussioni e tematiche meno impegnate, è invitato cordialmente ad asternersi e a dedicarsi ad altre discussioni più leggere che, sul Forun, mi pare non manchino..... Saluti. Michele PDF sentenza: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/201310/Sentenza_Trib__Torino_27_9_2013.pdf7 punti
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Oggi sono 2 anni che sono inscritto al sito. Avevo iniziato sin da subito a scrivere qualcosina nella sezione Cartamoneta. Dopo 6 mesi approdo in questa sezione e da "ciotolaro" avevo letto qualcosa su qualche moneta in bassa conservazione (ed io di monete bruttarelle ne ho abbastanza...) Avevo notato che se ne discuteva con interesse, non mancavano i particolari storici e gli aneddoti, in buona sostanza ho visto che le monete poverelle venivano trattate, come giusto che sia, alla stregua delle altre monete più importanti ed in condizioni ottimali. Da allora passo più tempo in Monete Estere rispetto all'inizio, nell'altro settore ultimamente trovo meno spunti perchè non colleziono e non collezionerò le banconote in euro. Con questo 3d volevo semplicemente ringraziare tutti i partecipanti di questa sezione. :)3 punti
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Quali sono le monete più rare che si possono trovare in circolazione ? Da quando frequento il forum ho visto spesso questa domanda posta da chi, partendo da quello che trova in circolazione inizia una collezione di monete in Euro. Ieri sera mi è venuto in mente di inserire un file sulle tirature che avevo nel PC, credo che possa essere utile.......................... Avvertenze: Troverete solo le monete emesse per la circolazione con una tiratura uguale o inferiore a 500.000, questo è l'unico parametro che ho considerato, è sotto a questa cifra che secondo me una moneta può essere considerata "Non Comune". La tiratura indicata riguarda solo le monete che da quanto dichiarato sono state messe in circolazione, i pezzi nelle varie divisionali, coin card, mini kit etc. non sono considerati nel totale. Non ho preso in considerazione quelle monete e non sono poche che pur avendo una tiratura superiore sono estremamente rare da reperire in circolazione, mi vengono in mente i nostri 50 cent 2007, il 5 cent 2003, il 2 euro CC Finlandia 2004 etc. Etc., Non sono inseriti i 2 e 1 cent Francia 2002, entrati in circolazione erroneamente. Non sono inserite le monete Vaticane 2002, distribuite negli starter kit e quelle nelle buste del 2008 e 2009 date in omaggio ai dipendenti Vaticani. Mancano anche i 2 CC Vaticani 2012 e 2013 anche se da quanto dichiarato dovrebbero arrivare in circolazione.................. Mancano le tirature Olandesi del 2012 e 2013, monete che certamente entreranno in questa "classifica", eventualmente quando saranno note vedrò di aggiornare il tutto. Legenda: 1-2-5-10-20-50 : centesimi 1E : 1 euro 2E : 2 euro 2ECC: 2 euro commemorativo 2ETDR: 2 euro trattati di Roma 2007 2ETYE : 2 euro emissione comune 2012 Altro da dire al momento non mi viene in mente................... Le tirature le ho ricontrollate ieri sera, sono prese da http://eurocollezione.altervista.org/_Tiratura_Euromonete.htm Ditemi che ne pensate e se ci sono errori........... Stato Taglio Anno Tiratura SAN MARINO 1E 2012 10000 SAN MARINO 20 2013 20000 SAN MARINO 50 2013 32000 SAN MARINO 50 2012 36000 SAN MARINO 10 2013 40000 SAN MARINO 50 2002 75400 MONACO 2ECC 2011 81057 CIPRO 1 2013 90000 CIPRO 2 2013 90000 CIPRO 5 2013 90000 CIPRO 10 2013 90000 CIPRO 20 2013 90000 CIPRO 50 2013 90000 CIPRO 1E 2013 90000 CIPRO 2E 2013 90000 BELGIO 10 2002 90830 MONACO 2ECC 2012 98500 OLANDA 10 2006 100000 OLANDA 20 2006 100000 OLANDA 50 2006 100000 OLANDA 1E 2006 100000 OLANDA 2E 2006 100000 OLANDA 1E 2007 100000 OLANDA 2E 2007 100000 OLANDA 10 2008 100000 OLANDA 20 2008 100000 OLANDA 50 2008 100000 OLANDA 1E 2008 100000 OLANDA 2E 2008 100000 OLANDA 1E 2009 100000 OLANDA 2E 2009 100000 OLANDA 10 2010 100000 OLANDA 20 2010 100000 OLANDA 50 2010 100000 OLANDA 1E 2010 100000 OLANDA 2E 2010 100000 MONACO 20 2003 100000 MONACO 50 2003 100000 MONACO 1E 2007 100000 SAN MARINO 2E 2002 100760 MONACO 10 2003 100800 SAN MARINO 1E 2002 131800 MONACO 1E 2003 135000 SAN MARINO 20 2002 147400 SAN MARINO 20 2005 160000 SAN MARINO 50 2005 179712 CIPRO 2 2011 190000 CIPRO 10 2011 190000 CIPRO 20 2011 190000 CIPRO 50 2011 190000 CIPRO 1E 2011 190000 CIPRO 2E 2011 190000 SAN MARINO 50 2006 193880 CIPRO 1 2010 200000 CIPRO 2 2010 200000 CIPRO 5 2010 200000 CIPRO 10 2010 200000 CIPRO 20 2010 200000 CIPRO 50 2010 200000 CIPRO 1E 2010 200000 CIPRO 2E 2010 200000 OLANDA 1E 2005 200000 OLANDA 2E 2005 200000 OLANDA 1 2006 200000 OLANDA 2 2006 200000 OLANDA 1 2007 200000 OLANDA 2 2007 200000 OLANDA 10 2007 200000 OLANDA 20 2007 200000 OLANDA 50 2007 200000 OLANDA 1 2008 200000 OLANDA 2 2008 200000 OLANDA 1 2009 200000 OLANDA 2 2009 200000 OLANDA 10 2009 200000 OLANDA 20 2009 200000 OLANDA 50 2009 200000 OLANDA 1 2010 200000 OLANDA 2 2010 200000 SAN MARINO 50 2003 205800 GRECIA 5 2004 220000 OLANDA 10 2011 220000 OLANDA 20 2011 220000 OLANDA 50 2011 220000 OLANDA 1E 2011 220000 OLANDA 2E 2011 220000 SAN MARINO 20 2003 220000 MONACO 2E 2003 228000 LUSSEMBURGO 1E 2009 240000 LUSSEMBURGO 2E 2009 240000 MONACO 2E 2009 250000 OLANDA 50 2004 300000 OLANDA 1E 2004 300000 OLANDA 2E 2004 300000 OLANDA 10 2005 300000 OLANDA 20 2005 300000 OLANDA 50 2005 300000 MONACO 5 2001 300000 MONACO 10 2001 300000 MONACO 50 2001 300000 SAN MARINO 50 2007 320000 MONACO 50 2002 324000 MONACO 1 2001 327200 OLANDA 1 2011 330000 OLANDA 2 2011 330000 MONACO 20 2002 336000 MONACO 20 2001 366400 MONACO 10 2002 367200 SAN MARINO 1E 2013 372325 MONACO 2 2001 373400 MALTA 2ECC 2011 375000 SLOVENIA 2ETDR 2007 399010 MALTA 2ECC 2012 400000 OLANDA 5 2004 400000 OLANDA 10 2004 400000 OLANDA 1 2005 400000 OLANDA 2 2005 400000 FINLANDIA 20 2000 410000 FINLANDIA 1 2001 410000 FINLANDIA 2 2001 410000 GRECIA 2E 2003 450700 MONACO 2E 2002 456000 GRECIA 20 2004 470000 GRECIA 50 2004 470000 MONACO 1E 2002 472500 LUSSEMBURGO 1E 2007 480000 LUSSEMBURGO 1E 2008 480000 LUSSEMBURGO 2ECC 2010 500000 LUSSEMBURGO 2ECC 2012 500000 LUSSEMBURGO 2ETYE 2012 500000 MALTA 2ETYE 2012 500000 MALTA 2ECC 2013 500000 PORTOGALLO 2ECC 2011 500000 PORTOGALLO 2ECC 2012 500000 PORTOGALLO 2ETYE 2012 500000 PORTOGALLO 2ECC 2013 5000002 punti
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...grazie dell'assist, carissimo :good: amico! Una medaglia davvero interessante per l'araldista, perché mostra la situazione al 1976 degli stemmi di quei nove comuni. I cinque comuni "mancanti" sono tali perché dopo il 1976 hanno avuto uno stemma ufficialmente concesso tramite decreto presidenziale, sempre diverso da questi che (evidentemente) erano in uso al 1976. I comuni sono, nell'ordine: San Zenone al Po (che ha ricevuto ufficialmente un altro stemma nel 2008) Zerbio (1992) Miradolo Terme (1987) Spessa (1988) Copiano (1984) :good:2 punti
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No, questa volta non sono d'accordo con te @@adolfos :nea: . Secondo me quella alla fine della parola RAVENA è un normale A , la cui forma è in parte occultata dalla patina che ricopre buona parte del tondello. La gamba più vicino alla croce si vede abbastanza bene (e dunque non mi pare proprio che ci sia alcun triangolino anomalo sotto il punto @@miroita). L'altra gamba, verso la N, dalla foto si intuisce forse con minor certezza, ma se si prova ad ingrandire l'immagine, basta vedere come risulta irregolare la terminazione inferiore dell'asta, per capire che si tratta appunto non della sua effettiva linea "di chiusura", bensì del limite incerto della patina che la ricopre. Spero di essere stata chiara. Vi posto comunque l'immagine quello che secondo me si legge e/o si potrebbe leggere in quel punto su quella moneta (la A posta sopra a quella incriminata è l'altra presente nella stessa legenda per un confronto più immediato). Un caro saluto ad entrambi MB2 punti
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Bellissimi! Più raro il primo con il cerchio perlinato. ...ma, già che abbiamo visto in questa lunga discussione un bel numero di "grifi" volevo porre alla vostra attenzione alla coda. La coda del grifo ...come peraltro quella successiva dei "grifoni" sullo stemma genovese ... è "un capitolo" particolare nella storia della Repubblica ...(come sarebbe bello se qualcuno ne facesse oggetto di studio ...seriamente) e quindi mi sembra il momento di lanciare una piccola provocazione e vedere se qualcuno di voi ha un'idea al proposito. Per adesso vi allego alcune code, le ho evidenziate perchè le fotografie erano troppo piccole e non si vedevano bene, ma sono tutte tratte dalle monete di questa discussione e da quelle del catalogo on line. Se ne avete altre, tra i vostri quartari, di forme diverse ...ebbene postatele ...chissà che prima o poi si riesca a raccontare qualcosa di più...2 punti
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Posso sbagliare, ma potrebbe essere un fenomeno di rigonfiamento dovuto al cancro del bronzo. Tanti anni fa, quando collezionavo le romane, acquistai in un convegno un bel sesterzio di Antonino Pio, pure raro, che presentava delle protuberanze più o meno come quelle. Decisi di farle spianare perchè antiestetiche e sotto trovai la "sorpresa" del cancro. Per quanto tentai di curarla, la moneta andò a morire... Rimisi diverse centinaia di migliaia di lire!2 punti
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Posso tranquillamente affermare che questo tipo di moneta sia una tra le piu' falsificate del regno e di conseguenza sia molto difficile capire se si tratti di falso o meno anche per gli esperti del settore e con la moneta in mano. A maggior ragione penso sia difficile farlo qui sul forum soprattutto in assenza dei dati di peso e diametro (ci vorrebbe pure il dato dello spessore preso sulla testa dell'ape) e con foto un po' piccole che non consentono di cogliere al meglio i particolari piu' importanti (segno di zecca,data e firme). Addirittura ho avuto modo di constatare che un amico avesse fatto osservare una moneta simile a 2 periti diversi e il loro giudizio fu ovviamente discorde !!! Posso capire il tuo punto di vista quando dici che vorresti che ti si dica il perche' la moneta potrebbe essere falsa (io lo faccio sempre ma in questo caso non posso farlo), ma allo stesso modo vorremmo sapere noi cosa ti fa pensare il contrario ...tuo giudizio personale, di un perito o che altro ? Se fosse un tuo giudizio personale o di un perito senza perizia potresti anche darci le motivazioni ? Sarebbe un bel modo per tutti per fare un po' di esercitazione (e qui ci vorrebbe @@toto :pleasantry: ) Saluti Andrea2 punti
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Vi racconto un episodio accaduto di recente a mio figlio Riccardo. Come probabilmente saprete io vivo fortunatamente in Germania. Una mattina che lo accompagnato all'istituto, mi ferma la dirigente e mi dice "sà Riccardo e stato scelto per andare al museo inseme altri dell'istituto" "ah bene" faccio io e "quanto costa?" lei mi risponde "nulla deve soltanto dare qualcosa da mangiare e i vestiti in caso piova" e quindi io gli chiedo " e a che museo vanno?" lei mi dice" un museo allestito per il compositore Mozart" io meravigliato "Mozzart?" si mi fa lei c'é una giuda che farà da cicerone" (sempre a costo zero). La cosa potrebbe sembrare normale se si trattasse di ragazzi, ma mio figlio Riccardo ha appena 5 anni è l'istituto e un asilo. Vi chiedo voi quanti bambini a 5 anni ( ma anche adulti) conoscete che sono andati a visitare una mostra su Mozart ? Non vi racconto la sua euforia al ritorno dl museo e quante cose ha raccontato (non è che tutte le ho capite :blum: visto come ancora si esprime) ma é cosi che si accende la curiosità dei ragazzi. Invece in Italia quando si sentono quelle storie che i ragazzi si devono portare la carta igienica da casa perché la scuola non la mette a disposizione? Storie che fanno accapponare la pelle, il peggio é che non ci sono miglioramenti all'orizzonte.2 punti
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Per quello che riguarda il potenziale flusso di turisti stranieri posso essere d'accordo con voi. Da persona che dirige un museo e lavora per altri, o cura esposizioni in Italia, avendo studiato anche presso istituzioni museali inglesi, vi dico però che gli inglesi ai loro musei si recano in visita più e più volte e partecipano alle loro attività culturali, mentre - ahimè - molti italiani non hanno visitato neppure una volta i musei delle loro città o paesi. Altro dato riguarda il prezzo di eventuali biglietti di ingresso. Per entrare al museo del quale mi occupo il prezzo del biglietto intero è 3,00 euro, ridotto 1,50 euro. In occasione delle principali festività ed eventi locali fino a qualche anno or sono facevamo pagare il biglietto a prezzo ridotto, incrementando il numero delle visite del 2-3% soltanto. Negli ultimi anni abbiamo provato con l'ingresso gratuito, aumentando il numero degli ingressi in quei giorni dal 10 al 30 %. Quindi: pur di non pagare neppure l'equivalente del prezzo di un caffè o cappuccino (a seconda delle zone della nostra penisola) gli italiani medi tendenzialmente non entrano nei musei, anche se potenzialmente ci potrebbero essere belle esposizioni. Questi sono dati di fatto, con tanto di rilevazioni a livello locale ed anche regionale toscano, ad esempio. Molte sono dunque le falle del sistema, e tanto ancora si deve migliorare nel modo di valorizzare i siti archeologici ed i musei italiani. Ma ciò non può andare che di pari passo ad un cambiamento profondo di mentalità dei cittadini... Un saluto MB2 punti
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Busto ubicato nel Museo Civico Gaetano Filangieri nel quattrocentesco palazzo Como in via Duomo a Napoli, in questo museo si trova in robuste cassaforti la collezione numismatica del dott. Giovanni Bovi. Il museo ha riaperto alcuni mesi fà, ci sono stato ed ho parlato con dei custodi. A breve mi darò da fare per quella famosa visita guidata alla collezione Bovi dopo aver organizzato qualcosa per il riallestimento della collezione nelle bacheche.2 punti
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se per recuperare 150 euro di materiale mette in piedi un operazione che costerà, quanto meno, alcune migliaia di euro ai cittadini contribuenti !! visto che non siamo in un periodo di vacche grasse.....e che non stiamo parlando di un "presunto" reato che desta allarme sociale !! Non sta all'operatore di polizia giudiziaria entrare nel merito dei costi. Lui deve applicare le leggi vigenti fino a quando sono vigenti. Se poi cambiano si adeguerà. Anche andare allo Stadio dove dovrebbe giocarsi solo una partita (spettacolo) in centinaia (forze dell'ordine) per l'idiozia dei soliti scalmanati che distruggono, picchiano e a volte arrivano ad uccidere tifosi della parte avversa, agli occhi del poliziotto è un controsenso, visto che le società pagano centinaia di milioni di euro per accaparrarsi giocatori e poi ne incassano altrettanti con sponsor, diritti tv ecc. Perchè non si pagano una polizia privata o pagano al Ministero competente il costo delle forze dell'ordine (festività, lesioni, distruzione mezzi)? Ma le leggi sono quelle e i poliziotti non possono far altro che obbedire.2 punti
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Sono monete molto comuni, non si trovan7o spesso, specie la slovacca, ma sono comuni. Ma soprattutto l'importante è che ti piacciono, ogni piccola moneta è un tassello per un puzzle chiamato Passione ( in questo caso per le monete ).2 punti
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L'argomento é stato toccato nella discussione sul denario EID MAR a causa della comparsa sul mercato di una presunta imitazione celtica di tale moneta. Trattandosi di una monetazione poco conosciuta, ed anche in considerazione del fatto che sotto l'etichetta di "imitazione celtica" da un po' di tempo sul mercato vengono proposte le cose più bizzarre e talvolta inverosimili, penso possa essere utile presentare le immagini e le relative schede di alcuni esemplari presenti in collezioni pubbliche europee (Monaco, Zurigo e Vienna) oltre che di un tesoretto pubblicato qualche anno fa dal Freeman. Cio' permetterà di fare un confronto con materiale la cui genuinità, se non certa, é quanto meno abbastanza probabile. Un altro elemento di interesse credo risieda nella valutazione dei tipi di denario repubbicano in circolazione in Pannonia nel corso del I sec. a.C. Per questo motivo, e per dare continuità a quanto emerso nella discussione sull'EID MAR (a cui rimando per un breve inquadramento di questa monetazione) senza "inquinarla" andando ot, posto questa discussione in Monete Romane Repubblicane, pur trattando di monete celtiche. Valuteremo poi semmai se spostarla in Monete Preromane. Museo di Zurigo. Interessante la 1200: un nummulario in trasferta?1 punto
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Ciao a tutti. Mi trovo nel Sud-est asiatico per lavoro a morire dal caldo e dall'umidità ma vi presento comunque una mia moneta che ho comprato alcuni anni fa: 20 lire del 1928 "Littore". E' una moneta di eccellente qualità secondo me, voi cosa ne dite? Dovrò restare ancora per molto ma vi seguo comunque. Giudicate anche le fotografie che questa volta sono in bianco e nero che a volte mi piace di più che il colore. Saluti asiatici. Vince1 punto
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Buon giorno a tutti. Nei primi anni 2000, con la diffusione sempre più massiccia di internet e dei portali di compravendita online, si sono affacciati sul mercato un gran numero di operatori numismatici più o meno professionali. In molti casi questi operatori erano dei semplici privati, sprovvisti di partita iva e di licenza, che tuttavia si erano dati un “look” (almeno esteriore) molto somigliante a quello delle ditte numismatiche “storiche”. Mi riferisco innanzitutto all'uso delle cosiddette “perizie personalizzate” che, specialmente nelle vendite a distanza, quando l'acquirente non ha la possibilità di comprare in un negozio fisico, garantiscono (o dovrebbero garantire...) l'autenticità e lo stato di conservazione delle monete grazie all'impiego di sigilli, cartoncini descrittivi e, non ultima, la riferibilità dell'acquisto ad un preciso responsabile che ne dovrebbe sempre rispondere. Nei giorni scorsi, passando in rassegna con un amico alcune sue bustine di “perizie” (da tempo svuotate del loro contenuto....) ci è capitata in mano quella di un operatore che mi ha incuriosito e che non sono però riuscito a rintracciare su internet, partendo dai dati che compaiono sul cartellino. Da ciò ho dedotta che questa numismatica non sia più attiva. Il mio amico ricorda di aver ottenuto quella moneta come parte di un lotto più ampio scambiato e dunque neppure lui sa a chi sia riferibile questa certificazione. A scanso di equivoci dico subito che la moneta certificata era autentica e nella conservazione indicata, quindi il mio interesse è solo “storico-culturale”..... Per facilitarVi la ricerca, posto la bustina con all'interno il cartellino; notare come la parola “certificato” sia mancante della lettera “t”... (“cerificato di garanzia”) e le borchie sia quelle generiche, con la solo indicazione “garanzia”. Ringrazio fin d'ora tutti coloro che potranno fornirmi notizie al riguardo; mi auguro che la discussione possa anche essere letta da qualcuno in possesso di monete certificate da questo operatore, di cui ignoriamo il nome ed il destino. Saluti. Michele1 punto
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Ciao ieri ho acquistato questa moneta per 23€ spedizione compresa, ho fatto bene? Quanto la valutate in fatto di conservazione?1 punto
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Io invece di attinenza ne vedo eccome. Anzi, rilancio: una mostra su Pompei l'avrei vista bene ovunque! Si dovrebbe fare di tutto per alzare l'attenzione delle nostre autorità culturali sul degrado di un sito che tutto il Mondo ci invidia. E il successo di questa mostra mette bene in evidenza due cose: 1. L'importanza che a livello internazional si attribuisce al nostro sito archeologico (probabilmente maggiore importanza di quanta se ne attribuisca in Italia)$ 2. La capacità di un eccellente museo quale il British di organizzare una mostra di grande successo su un tema tutto sommato alieno alla loro cultura di origine. A quando una bella mostra alle Scuderie del quirinale su Stonehenge che faccia i numeri di questa di Pompei. Inutile mettere la testa sotto la sabbia, è solo dal confronto con gli altri che possiamo misurare se siamo piu' o meno bravi.1 punto
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Che fai sfotti? :crazy: Ok, allora visto che mi hai provocato ti farò notare una cosa. Nello studio sulla fenice è scritto (pagina 7): " ....... L'araba fenice è diventato simbolo della morte e risurrezion; si dice infatti ""come l'araba fenice che risorge dalle proprie ceneri". Dopo aver vissuto per 500 anni, la fenice sentiva sopraggiungere la sua morte, si ritirava in un luogo appartato e costruiva un nido sulla cima di una quercia o di una palma. Qui accatastava le più pregiate piante balsamiche, con le quali intrecciava un nido a forma di uovo. Infine vi si adagiava, lasciava che i raggi del sole l'incendiassero e si lasciava consumare dalle sue stesse fiamme. .........""" E' una semplice combinazione che queste due tipologie di piante venivano utilizzate tantissimo nell'iconografia dei sovrani o nelle medaglie in generale? Vi invito per tanto ad osservare quali fronde racchiudo spesso le epigrafi o i nomi dei premiato al rovescio delle medaglie. Ovviamente tali simboli sono presenti in molte medaglie europee del XIX e XX secolo, non solo in quelle italiane ma anche e soprattutto in quelle francesi. Tutto ciò è quindi un caso? La quercia è presente ad esempio molto spesso al dritto di monete e medaglie francesi coniate durante il regno di Luigi Filippo e nelle medaglie borboniche dello stesso periodo. Sicuramente esse vennero interpretate come la leggendaria corona civica di Nerone, cioè un segno di riconoscenza nei confronti di sovrani benefattori e salvatori del popolo. Ecco a voi qualche immagine.1 punto
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Quello che dici è Giusto, ma lo stesso Tacito non era un Germanico è triste pensare che la culla della civiltà sia tanto stata derubata da soprusi e umiliazioni di chi non conosceva la parola e la filosofia. ( esempio odierno per la Grecia ) e gli inglesi che incassano soldi da Pompei quando la la Storia insegna quanto abbiano e continuino a sminuire gli Italiani l'Italia ed il Sud. La Nascita del problema è nel mio primo Messaggio. Chi conosce l'italsider ? E chi l'ha voluta ? Che cosa ne è rimasto ? " Nata per iniziativa di industriali del settentrione " (nei primi anni del 900') . Hanno fatto di Tutto per affondare il Sud Italia,di tutto.1 punto
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Questo esemplare era offerto da Kunker nel famoso sito di aste on-line, purtroppo non sono riuscito ad aggiudicarmelo........ Questa parpagliola di Filippo II è molto interessante, in quanto il dritto riporta tre pallini sotto lo scudo, fino ad ora per questa tipologia di dritto, Tipo III, avevo riscontrato: pallino, stellina o rosetta ( parziale ). Al rovescio presenta il pallino a fine legenda: PROVIDENTIA .1 punto
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anche a me stamattina è arrivata la raccomandata con il 2 € sede vacante il mio primo 2 € del vaticano1 punto
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Vedremo se " Quelli del Cordusio " riusciranno farti cambiare idea..... :blum: , ripeto a giorni parleremo anche di questo e di iniziative per i giovani.....dove Genova sarà una tappa per loro....1 punto
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@@monbalda @@adolfos Non è mia abitudine andare a spatinare le monetine, ma questa volta ho fatto uno strappo alla regola. Con uno spazzolino morbido ho tolto un po' di patina (solo un po') e la risultanza dice che il triangolino è la prosecuzione della gamba destra della lettera A . Quindi un "Bravissima" a monbalda che con il suo occhio clinico ha svelato l'arcano e grazie per l'aiuto. P.S.: :offtopic: già che ci siamo mi permetto di fare i complimenti per l'eccellente volume sulla "Zecca e monete del Comune di Pisa".1 punto
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Grazie @@stf :) e bentornato @@Pernove :) A questo punto, per chiudere il cerchio delle commemorative emesse in occasione delle due Esposizioni, parliamo brevemente delle altre monete d'oro per la Panama-Pacific, sebbene Morgan non abbia avuto alcun ruolo nella loro realizzazione. A disegnarle furono infatti chiamati due artisti esterni alla Zecca, Charles Keck e Robert Aitken. Il dollaro, disegnato da Keck, mostra al dritto la testa di un uomo, che vorrebbe simboleggiare tutti i lavoratori del Canale di Panama...ma che venne scherzosamente indicato come un giocatore di baseball :rolleyes: Al rovescio, due delfini contornano il valore ONE DOLLAR Robert Aitken realizza invece il top delle monete per l'Esposizione, il pezzo da 50 dollari in oro. Un valore, questo, che, sebbene già utilizzato nell'Ottocento da alcune zecche private californiane, non era mai stato ufficialmente coniato prima dalla Zecca federale. Anche qui, come già Barber per il quarter eagle, l'artista si ispira alla numismatica Greca, con una testa di Atena elmata al dritto, e una realistica civetta in una massa di pigne al rovescio. Ma la caratteristica principale della moneta da 50 dollari, è che viene coniata in due diversi formati, ottagonale e rotonda. E poiché gli angoli della moneta ottagonale sono riempiti da alcuni delfini, già presenti sulla moneta da un dollaro, mentre in nessuna delle monete compaiono navi o imbarcazioni di alcun genere, qualcuno si divertì a scrivere che, secondo la Zecca, "il Canale è stato costruito a uso dei delfini" :D petronius oo)1 punto
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Vi ringrazio per la considerazione, spero di poter dare un ulteriore contributo :) Ho riletto con attenzione i passi citati dal volume della Travaini, ho confrontato quanto riportato nel MEC e sono riuscito a ritrovare l'articolo di Bendall. Il quadro che ne risulta è più complesso di quanto mi ricordassi e, di conseguenza, altrettanto stimolante. Andiamo con ordine. Effettivamente, la Travaini pare menzionare due emissioni distinte: il cosiddetto "western type" (quello trattato da Bendall e da lui riferito alle manovre belliche di Maniace, quindi come detto correttamente da te "d'emergenza" e legato all'autorità emittente bizantina) e l'imitazione normanna vera e propria che è la sola illustrata, seppur con un disegno (41). Sempre seguendo il testo della Travaini il "western type" avrebbe le caratteristiche sopra descritte, tra le quali il nimbo perlinato sembra essere quella discriminante, mentre l'imitazione normanna (41) si limiterebbe ad avere un aspetto generale "provinciale" ma il nimbo resterebbe lineare e continuo (non mi pare lo dica esplicitamente ma dalla schedina di catalogo io capisco così). Detto questo, aprendo il MEC alla pagina relativa a queste ultime imitazioni normanne si trovano censiti due esemplari, uno dei quali è proprio lo stesso descritto nel precedente lavoro della Travaini. Il problema che sorge è che nel MEC si dice esplicitamente che il nimbo è perlinato (e dalle foto pubblicate è chiaramente così), lettura dalla quale nasce la confusione tra imitazione normanna e il "western type", motivo per cui anch'io fino ad oggi non coglievo la distinzione. Veniamo a Bendall. Gli 8 esemplari dei quali pubblica le foto hanno tutti il nimbo perlinato e tutte le altre caratteristiche ma, guardando bene, presentano uno "stile" meno "grezzo" dei due esemplari pubblicati nel MEC e considerati dalla Travaini. L'unica conclusione alla quale personalmente sono giunto è che queste due emissioni distinte siano effettivamente esistite. Tuttavia, credo che il fattore discriminante non sia tanto la perlinature del nimbo ma l'aspetto generale. Il principale ostacolo per una maggiore comprensione del problema è la disponibilità di immagini in buona risoluzione di questi ed ulteriori esemplari. Ora che la questione mi ha stimolato, in futuro starò sicuramente più attento ai vari passaggi d'asta per recuperare altre foto di queste monete ed avere così degli altri riscontri. Sulla questione delle imitazioni di Classe B, ora non ho molto tempo per ulteriori ricerche e controlli ma presto mi piacerebbe farlo. Grazie per aver proposto il tema: lo trovo molto interessante e meritevole di altri approfondimenti!1 punto
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Niente di più vero... Il concetto vale anche in senso più lato. Provate a offrire alle scuole corsi di approfondimento culturale sulla storia del territorio: sarebbe sufficiente che ogni bambino contribuisse con un paio d'euro all'anno (all'anno!! Con 5/10 euro all'anno si potrebbero tenere interi cicli di laboratori e seminari!!!), ma vi sarà risposto che le famiglie non hanno denaro da spendere per attività extrascolastiche! Agevolmente potrete poi verificare che tante attività, anche del tutto slegate dall'istruzione, sono promosse e patrocinate, purché gestite da personale gradito al dirigente scolastico o ai docenti interni!! Ho visto persino licei statali attivare indirizzi sperimentali (cosa è mai un liceo scientifico ad indirizzo musicale!?) solo per inserire parenti e figli di insegnanti influenti della scuola!! è inutile sbattersi per offrire un buon prodotto se il pubblico ritiene la cultura un bene superfluo!!1 punto
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EAST AFRICA AND UGANDA PROTECTORATES (lo dividiamo dall'East Africa - Colony?) 25 cents 1906, argento1 punto
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Vorrei chiedere a vaio4ever se fosse possibile apportare una modifica alla mia richiesta. Dal momento che di Malta non ho quasi nulla, la prima divisionale acquistata vorrei che fosse una contenente il 2 CC che più mi piace: mi sono reso conto solo dopo aver fatto la mia richiesta che gradisco di più il 2011. Bene, preferirei Malta 2011 BU con 2 euro commemorativo. Il problema è che ho già votato per la divisionale 2013, non vorrei falsare il sondaggio esprimendo un altro voto. Nel caso non fosse possibile, resta tutto come prima e non ci sono problemi. Scusa per la confusione creata.1 punto
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....tutto un colpo....una grande piazza.....in fondo...il monte di Nostra Signora della Trinita.. :D1 punto
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Vista la vostra professionalità e disponibilità, adesso cercherò di postarne una sequenza ai quali non riesco a dare una collocazione, forse sono entrato un po in confusione. Vi sarei grato se poteste indicarmi almeno il periodo, sicuramente alcuni sono simili. 02 peso 0,87 diametro 16,001 punto
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Ciao Francesco, volevo aggiungere una curiosita su Palazzo Como (Cuomo per i napoletani), sede del Museo Civico Filangieri. In occasione dell'ampliamento di Via Duomo del 1881-1882 fu completamente demolito e ricostruito perfettamente uguale, ma più indietro, allineato alla nuova via Duomo. Complimenti per la discussione, sempre interessante. Ciao, Raffaele1 punto
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Giocare serve a divertirsi e non è poco. :) E, comunque, preferirei il consenso popolare a quello dei salotti.1 punto
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Sarebbe buona regola quando si posta una moneta per un parere riguardo all'originalita', spiegare anche il perche' si sostenga la tesi dell'essere vera o falsa , come anche non mi sembra corretto indicare una persona "scarsissimo" solo perche' ha dato una valutazione secondo noi non corretta. Andrea1 punto
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ecco la sua strinta compagnia.........viaggiavano inseme...........!!.... :lol:1 punto
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Ciao Mario ti riferisci a questa mostra attualmente in programmazione al British ? Coins and the Bible17 May – 20 October 2013 Due considerazioni: la prima è che ogni mostra al British è relaizzata per "catturare" l'attenzione del pubblico , dei visitatori, sollecitando il loro interesse e curiosità. Quindi partiamo da un prodotto ben confezionato con professionisti del museo ed esterni che "sanno" come allestire delle mostre ricercate ed interessanti. La seconda considerazione parte da piu' lontano, ovvero da una cultura di musei/mpostre/esposizioni etc. che viene "diffusa" dalle istituzioni culturali stesse. Mi spiego meglio. Il pubblico è maggiormente reattivo, piu' preparato ad "accogliere" un'offerta culturale ampia ma anche ben ricercata e approfondita. Mi duole molto dirlo ma oltre alla valorizzazione del nostro patrimonio che come sappiamo è spesso (ma non sempre) carente, il lavoro da fare è una diffusione dell'amore/passione per la cultura in profondità. Se non si prepara "chi" dovrà usufruire dell'offerta culturale, hai voglia a dissodare il campo, seminarlo, innaffiarlo e curare i suoi frutti (ovvero il nostro "patrimonio culturale") se poi non c'è chi puo'/vuole cogliere i frutti dall'albero. Questo lavoro di preparazione deve partire dalle Scuole, dalla formazione scolastica e familiare che possono essere naturalmente assistite molto validamente dalle migliaia di strutture/associazioni/circoli culturali (compreso il nostro Forum) sparsi in tutta Italia. Ma la prima spinta, il primum movens deve partire dalle nostre strutture educative. E qui torniamo allo Stato che ha come compito quello di farci conoscere e "amare" il nostro territorio. Essere nati e vivere in un Paese cosi bello e ricco di Arte e Storia non è solo un piacere ma implica, a mio avviso anche un "dovere" di conoscerlo, rispettarlo, conservarlo per tutti coloro che lo vorranno consocere assieme o dopo di noi. All'estero, soprattutto nei Paesi anglosassoni ma anche in Francia, Spagna etc. questa passione per la valorizzazione delle proprie cose è molto piu' forte e coimcia dalla scuola primaria.Anche in Italia si fa già parecchio ma molto di piu' potrebbe essere efficacemnete fatto in questa direzione.1 punto
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Belle! Da me ci vogliono 6-7 anni per avere patine complete e decenti :( Tu hai la fortuna - in tutti i sensi - di stare a Venezia dove l'umidità non manca, qualcuno sa consigliarmi un accelerante naturale da affiancare alle monete?1 punto
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Buonasera a tutti. Vi mostro questo ultimo arrivo. L'ho vista per la prima volta nello studio del Traina: nella legenda, al dritto, le lettere A sono sostituite da V capovolte. La conservazione non è altissima, l'ho presa più che altro per la particolarità; sono graditi tutti i pareri. La piastra è la numero 318 del suddetto studio, dove se ne riporta anche una foto: il conio credo sia esattamente lo stesso, mi sembra, infatti, di vedere la stessa rottura di conio ad ore 8 del dritto ed anche la legenda e l'anno sembrano essere gli stessi. Quante ne avete viste con questa caratteristica? Grazie mille a tutti in anticipo. Peso: 27,5 grammi; diametro 37 mm.1 punto
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caro @@Il collezionista, sono assolutamente d'accordo con @@adolfos per classificarlo come Matzke H3b (ovvero tra i denari crociati il suo tipo KC). Sempre come dice il buon curatore, le consiglierei a questo punto un attribuzione più precisa e "ristretta" dell'esemplare. Infatti secondo Matzke - e come confermato anche dai ritrovamenti più recenti - questa tipologia sembra riferibile agli ultimi anni di Enrico IV e al periodo di Enrico V e databile per ciò all'arco cronologico che va dal 1100 circa al 1129/30 circa. Si tratta del periodo nel quale, secondo anche i miei studi, il denaro lucchese "spicca il volo" diventando una delle monete più diffuse dell'Italia centro-meridionale, fino al terzo quarto circa del XIII secolo. Le consiglierei, inoltre, di ruotare di 90° in senso anti-orario l'immagine del rovescio, così da avere una scheda corretta da tutti i punti di vista. Anche se li ritiene comuni, posti pure quando ne avrà tempo anche i suoi altri denari di Lucca, perchè sono comunque interessanti da commentare e - come abbiamo visto più volte in questa discussione - possono riservare sempre delle sorprese :). Un saluto cordiale MB1 punto
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Non tutte le coniazioni del Mazio sono stato fatte con i conii originali (per fortuna aggiungo io). Per distinguere una medaglia originale da un riconio si osserva principalmente: 1) l'integrità del conio e se corrisponde all'originale, 2) il colore della patina. Comunque tutti i collezionisti hanno dei riconii in collezione. E' inevitabile e non è un peccato mortale. Basta pagarli per riconii e non per originali.1 punto
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Quando pensiamo alle officine monetarie dell'antichità classica, siamo portati ad immaginare delle strutture ben definite ed organizzate, espressione e strumento di un'autorità politica ben definita, ben localizzate geograficamente. Certo, per quest'ultimo aspetto, con le dovute eccezioni: nel caso in cui campagne militari portino il fabbisogno di moneta lontano dal centro di emissione e problematiche di carattere logistico facciano si' che sia più conveniente la produzione in loco (con officine monetarie mobili al seguito degli eserciti o con l'appalto di produzione monetaria a zecche locali) o nel caso in cui il potere politico sia frammentato e "mobile", come in occasione delle guerre civili. Ben conosciamo inoltre il fenomeno che, in Magna Grecia ed altrove, faceva si' che incisori prestigiosi migrassero da una polis all'altra, per offrire i propri servigi di altissimo livello artistico (e quindi lustro) alla zecca locale. Sulla base di tali dinamiche, caratteristiche delle monetazioni magnogreche, puniche e romano-repubblicane, siamo istintivamente portati a pensare che il funzionamento delle officine monetarie, la loro eventuale mobilità e la relazione con l'autorità emittente, fosse più o meno generalizzata anche in contesti contemporanei più marginali che dal mondo classico mediterraneo avevano mutuato il concetto stesso di moneta, quale ad esempio quello celtico. Utilizzando chiavi interpretative "classiche", in passato si é avuta qualche difficoltà a leggere alcuni fenomeni caratteristici di tali monetazioni, quali ad esempio le (rare) condivisioni di coni nell'ambito di emissioni di popoli diversi, oppure l'identità a livello di struttura formale delle impronte caratteristiche di monetazioni diverse, in cui la struttura del disegno rimane la stessa e cio' che cambia sono alcuni elementi della rappresentazione (quale ad esempio quello che puo' essere considerato il "simbolo" dell'autorità emittente, l'animale totemico, con cinghiali, orsi e lupi che si contendono lo spazio centrale in tondelli per tutto il resto formalmente identici). Il rompicapo dato da tali caratteristiche "unitarie" di monetazioni chiaramente afferenti a tribu' celtiche diverse, in passato ha fatto si é che si proponessero ipotesi interpretative secondo le quali tali emissioni fossero realizzate centralmente da ateliers monetari federali, mutualizzati tra le diverse tribù. Certo é che se cosi' fosse dovremmo presupporre un livello di organizzazione politica che, se ben puo' adattarsi ad alcune realtà storiche del mondo mediterraneo, trova qualche difficoltà ad essere applicato al mondo celtico, quanto meno per come lo conosciamo. Un interessante articolo di Michel Feugère (di cui riporto il link in fondo al post) getta forse una luce su questi fenomeni, dandoci nel contempo gli elementi di base per una diversa chiave interpretativa, questa volta non basata su un metro "classico", ma su dinamiche locali di cui emerge evidenza archeologica. L'articolo é in francese, per cui ne riporto per sommi capi i contenuti. Tratta del ritrovamento nel Lot (Francia sud-occidentale) di un deposito di utensili appartenenti ad un atelier monetario: tre coni di martello, un conio di incudine, la testa di una mazza in ferro, alcuni parallelepipedi in ferro recanti coppelle ed una sorta di scalpello a punta piatta. Il deposito era originariamente nascosto sotto delle lastre di pietra, in una zona non urbanizzata, nel territorio dei Cadurci, ma a poche centinaia di metri dal corso d'acqua che costituiva il confine tra il territorio dei Cadurci e quello dei Lemovici. Le impronte dei conii si riferiscono a monete attribuite ai Lemovici. Al di là degli interessanti elementi di ordine numismatico e tecnologico offerti dal ritrovamento, uno spunto di riflessione più generale si impone. Riporto, tradotta, la considerazione finale dell'articolo: "L'area geografica della scoperta interroga al tempo stesso il numismatico e lo storico: sebbene si sia osservato spesso che i conii monetari si ritrovano più o meno lontano dalla regione dove si pensa che sono stati utilizzati, il ritrovamento di Comiac, effettuato giusto al passaggio della frontiera, ma all'esterno del territorio dei Lemovici, ci parla probabilmente dello statuto degli artigiani monetari: artigiani itineranti, non ne dubitiamo, che potevano mettere la loro abilità al servizio di diversi emittenti di cui riproducevano allora i simboli politici e religiosi. Ma se gli uomini viaggiavano, i conii non avevano utilità all'esterno del relativo territorio. Forse é proprio per questo, per mettere da parte un'attrezzatura destinata alle emissioni lemovicie, che questo deposito è stato nascosto precisamente in territorio cadurco. L'artigiano che doveva ricuperarlo, il giorno in cui l'emittente lemovicio gli avesse passato un nuovo ordine di monete, non è potuto ritornare a recuperare il suo bene. Sono queste circostanze impreviste che ci consentono di trovare oggi, a Comiac, un insieme tanto eccezionale." Aggiungo qualche considerazione personale. Innanzitutto l'eccezionalità del ritrovamento si riferisce soprattutto alla sua localizzazione in un'area di confine tra due tribu': i ritrovamenti di conii in Gallia transalpina non sono infrequenti e sono quasi sempre caratterizzati dal fatto di collocarsi in aree rurali, lontane dagli insediamenti, ed al di fuori dei territori di emissione delle monete che ai conii stessi si riferiscono. Altri ritrovamenti di materiali di "officina", con caratteristiche simili a quelle di Comiac, sono conosciuti, per quanto non ancora pubblicati. La figura dell'artigiano itinerante, che si sposta con tutto il suo armamentario (per poter effettivamente coniare gli manca solo la forgia, che puo' facilmente trovare in ogni oppidum), se distante dalle esperienze della civiltà classica fa venire immediatamente alla mente alcuni tradizioni protostoriche, quali ad esempio quella che vedeva, nella cultura terramaricola, gli artigiani fonditori muoversi lungo gli itinerari della Val Padana, per fornire i propri servigi (la produzione di utensili in bronzo) di villaggio in villaggio. Che il ritrovamento di Comiac, con annessi e connessi, possa fornire qualche chiave di lettura anche per i fenomeni monetari celtici "nostrani"? http://www.academia.edu/1174931/Le_depot_de_coins_monetaires_gaulois_de_Comiac_Lot_DT_3416_et_34251 punto
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Grazie Sator, quello che non avevo notato è la stella sulla spalla della lupa. Nella mia sembra essere accennata una parte in rilievo sulla spalla, ma non riesco a capire se sia veramente una stella...1 punto
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Credo che la foto (seppur piccola) dica tante cose...1 punto
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Cercherò di fare una razzia per le divisionali malta 2011 2012 2013 al prezzo di emissione. Ma devo ancora avere l'ok dalla banca centrale di malta per l'acquisto in massa (eventualmente 14 esemplari per tipo, più di 1000 euro) Spero di far felice qualcuno nel forum.1 punto
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confrontando l'immagine, peso e diametro con un esemplare autentico sfatiamo subito il tuo dubbio se inserisci la foto della moneta, il diametro ed il peso1 punto
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Si tutto sommato hai fatto un bel lavoro ma col tempo imparerai ad amare le patine1 punto
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grazie amici....il piu duro,e stato di rindrezare le partite piegate....e per quello,il metallo caldo e stato di molto aiuto.....ma l'attrezzo il piu importante,e la pazienza....!! :)1 punto
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