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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/03/13 in tutte le aree
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E' tutto pronto! Venerdì 4 ottobre 2013 alle ore 15,30 in occasione dei festeggiamenti dei 500 anni della costruzione delle mura di Lucca verrà inaugurata la mostra "Lucca: Le Monete e le Mura" presso i locali della Fondazione Antica Zecca di Lucca nella casermetta S. Donato, piazzale Verdi. La mostra espone una selezione di oltre 180 monete della zecca di Lucca dall'epoca longobarda a Carlo Ludovico di Borbone nel 1841, selezione della collezione di proprietà dell'Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti, raramente e parzialmente esposta fino ad ora presso il Museo Nazionale di Villa Guinigi a Lucca. La selezione si sofferma in particolare sulla monetazione lucchese del '500, ovvero sulle stesse monete che sono servite per pagare le spese della costruzione delle mura lucchesi. Nella stessa occasione sarà esposta per la prima volta una selezione di punzoni e conii originali della zecca di Lucca conservati oggi presso l'Archivio di Stato di Lucca. Per chi non ha possibilità di venire all'inaugurazione ha sei mesi di tempo per vedere la mostra che durerà fino al 4 aprile 2014. E' previsto un catalogo con contributi miei, di Renato Villoresi e di Laurina Busti (Archivio di Stato di Lucca). Non conosco ancora il prezzo ma certamente agibile. Per informazioni chiamare o cercare su internet la Fondazione Antica Zecca di Lucca. Fiorenzo Catalli4 punti
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Sarebbe un piacere rivederti. Non farmi mandare i balestrieri anche dalle tue parti a prenderti che non ci sto col budget :lol: Intanto posto il link per il depliant. Se volete scaricarlo basta cliccare su File e poi Scarica https://docs.google.com/file/d/0B1F6BcD6QBIKQ29fU0lhSFd3Zmc/edit?usp=sharing3 punti
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Ovviamente il tuo occhio non poteva non notare questo dettaglio... che personalmente ho sempre considerato molto importante e determinante nella mia ricerca di un "bell'esemplare". Lo stemma centrale come certamente ben sai anche molto meglio di me, insieme al ventre/seni delle sirene, ed all'ormai famoso orecchio/ciocca di capelli del bellissimo ritratto, sono quei rilievi che più risentono del problematico processo di coniazione della moneta. Lo stemma in particolare, soffre quasi sempre di problemi di debolezze/schiacciature del contorno dello scudo (questa differenza è ben visibile nelle due monete prese in esame negli ultimi interventi). I problemi si fanno sempre più accentuati nelle varie armi che lo compongono, per arrivare alla ciliegina sulla torta con l'aquila centrale sormontata dalla corona, quasi sempre di conio molto debole, a volte schiacciato o se vogliamo con un rilievo quasi sempre dimezzato. Nell'esemplare che sono riuscito a mettere in collezione, è possibile vedere lo stemma Murattiano nella sua interezza, praticamente esente da difetti tipologici di coniazione. Allego ingrandimento in alta risoluzione (cliccare per ingrandire l'immagine) per maggiore chiarezza: Seguono a ruota i dettagli delle sirene (di uno stile artistico per me molto fine ed elegante) che, proprio perchè molto dettagliati, si perdono molte volte; nel dettaglio mi riferisco oltre che ai già citati ventre/seni (che si vedono subito), ai capelli, alle squame del corpo per arrivare ai detatgli più piccoli e minuziosi come le mani che reggono remo e cornucopia e via discorrendo. Per capire quanto questa moneta fosse davvero iellata già in partenza, aggiungiamoci tutti quegli "accidenti" che rilievi così alti e dettagliati possono tirarsi dietro, e allarghiamo la stessa considerazione anche per le restanti parti che compongono il bellissimo rovescio, e altrettante per lo splendido ritratto sul verso del dritto... fermiamoci che è meglio :D Anche il bordo non se la passava meglio, sempre sofferente per via degli incusi (un po come la monetazione del Regno d'Italia per rendere l'idea... ma molto peggio), che lo facevano essere molte volte debole e soggetto ad "ondulazioni". Nelle due monete in esame, mi sembra che il bordo sia di conio differente, così come l'impronta del ritratto. In conclusione, a mio parere (tutto personale ci tengo a precisarlo) lo scudo di Murat è tra le più belle coniazioni del neoclassicismo italiano (mi piace ancora di più dello scudo di Maria Luigia, a mio parere il ritratto femminile più bello in assoluto, per quel periodo ovviamente...), grazie ad un'arte incisoria che riesce a sfondare quel rigore formale della monetazione imperiale del periodo, ma che... purtroppo, è fortemente limitata dai problemi tecnologici della coniazione di quel tempo.3 punti
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Insubri o Leponzi? Erano due popolazioni diverse. "insubri -leponzi-" da un punto di vista storico (e numismatico) non ha alcun senso. O l'uno o l'altro.3 punti
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LA Sò IOOO è d'or dublè garantì dal seraiè.. A parte la battuta, io la vedo non dura ma impossibile identificare questo oggetto che in comune ad una moneta ha solo la forma arrotondata, non vi si vedono figure, lettere, numeri che possano dare anche solo una minima indicazione sull'origine monetaria; mi spiace per la tua amica ma, secondo me, non vedrà appagata la sua curiosità, se anche in un lontano passato il tondello è stato una moneta ora penso che si meriti di essere lasciata riposare in pace senza ulteriori tentativi di pulizia o identificazione saluti2 punti
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Ma non è vero per niente. Scusate ma chi vi ha raccontato questa panzana? Non dico di andarvi a leggere il mio libro, ma leggete quello che abbiamo scritto fino alla noia. In due parole: controversia tra IPZS e societò che realizzava le confezioni. Causa civile. Durata come sempre in Italia decennale. Blocco delle attività. Tutto qui.2 punti
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no. Notizie che andavano sottoposte al vaglio di autorità competenti. E' così è stato fatto.2 punti
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Il Regno? ... troppo monotono. Io non l'ho mai cominciato e mai entrerà tra le mie monetine! :P2 punti
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In Panorama numismatico di ottobre 2013 possiamo leggere: Curiosità numismatiche – Pag. 3.Questo mese il curatore della rubrica G.Graziosi si è interessato al contorno delle monete spesso poco tenuto in considerazione dai collezionisti - Roberto Diegi, La raffigurazione della leggendaria fenice su alcune monete dell’antichità, dall’impero di Roma al Regno delle Due Sicilie – Pag. 7.Nell'articolo legiamo sul significato che rappresenta la raffigurazione della fenice e cosa potesse indicare sulle emissioni monetarie varie che si sono susseguite nei secoli - Francesco Di Rauso, Le medaglie napoletane del decennio francese tra originali e postume – Pag. 15.Di Rauso ci spiega come riconoscere alcune medaglie originali di Gioacchino Murat da quelle riconiate e postume - Mario Limido, Riflessioni riguardo la scritta sul nastro di Francesco II Sforza – Pag. 21.L'autore ha effettuato una riflessione su di una moneta milanese di Francesco II Sforza e l'ha esposta in forma scritta affinché i lettori potessero dare una propria opinione in merito - Luciano Giannoni, Le monete del Principato di Piombino e del Principato di Lucca e Piombino. Appunti per un aggiornamento del Corpus Nummorum Italicorum – Seconda parte – Pag. 25.Si ha il seguito degli appunti - Corrado Marino, La Francia al centro di un Impero. La grandeur francese in una banconota – Pag. 41.Attraverso una banconota francese da 5000 franchi emessa dal 1942 al 1947 ,l'autore dell'articolo,ci parla di un periodo storico in cui la Francia viveva un suo splendore imperiale e lo imponeva alle colonie - Giuseppe Carucci, Lo zar Alessandro II il Liberatore – Pag. 45.In questo articolo viene tracciata la figura dello Zar russo Alessandro II il quale fu un grande riformatore e fra le riforme che attuò vi fu quella dell'abolizione della servitù della gleba che vigeva in Russia fino a quei tempi,inoltre fece in modo che l'istruzione fosse diffusa anche ai ceti poveri - Fabio Robotti, I porti fluviali di Roma nelle medaglie dei papa-re – Pag. 49.L'autore ci racconta la storia romana dei porti fluviali sorti a fine secolo XVIII in seguito ai lavori che fecero in modo che il Tevere fosse navigabile e venisse sfruttato per i traffici commerciali.Questi porti fluviali resi utili per migliorare ed ampliare i commerci fluviali furono immortalati sulle medaglie dei Papi Gregorio XVI e Clemente XI -Concorso Una moneta per i giovani. Matteo Milani, Una mezza lira del Regno Lombardo Veneto – Pag. 56 Viene pubblicato il testo di Matteo Milani che ha partecipato al concorso indetto dal gruppo numismatico"Quelli del Cordusio"e dal forum lamoneta -Bernardino Mirra, Le nostre gloriose riviste numismatiche. XVI parte – Pag. 59.Continuano le recensioni sulle riviste che sono passate alla storia della Numismatica - Mostre e convegni – Pag. 62 - Aste in agenda – Pag. 63 In copertina: Antoine-Jean Gros, Murat nella battaglia di Abukir, olio su tela, 1807, Musée National du Château, Versailles. Murat, medaglia 1808, bronzo. Per l’arrivo a Napoli della Regina Giulia Maria. --Salutoni -odjob1 punto
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Qualche parola sulle imitazioni "celtiche" proposte da Tkalec. Eastern celts é un po' generico. In realtà la monetazione imitativa celtica basata su tipi dei denari repubblicani di II e I secolo, a cui i pezzi proposti da Tkalec dovrebbero appartenere, é ben conosciuta e localizzata in Pannonia, più in particolare nella zona corrispondente all'attuale Ungheria. La presenza su alcuni dei tipi (peraltro per il resto piuttosto fedeli ai prototipi) dell'etnico RAVIS o RAVIT ha indotto ad identificare la tribu' responsabile di tali emissioni con quella degli Eraviscii, il cui oppidum era situato nel territorio dell'attuale Budapest (più esattamente, per chi conosce la città, sulla collinetta dove ora c'é l'Hilton, dalla parte di Buda). L'inizio di tale monetazione viene situato attorno al 75 a.C., ed il suo termine viene messo in relazione, al piu' tardi, con la definitiva conquista romana della Pannonia, nel 9 a.C., al termine della guerra intrapresa nel 35 a.C. Le origini delle serie imitative non sono da ricercarsi in questo caso nei rapporti di mercenariato in occasione di eventi bellici, ma in un'altra "piaga" storica: la tratta degli schiavi. Si ritiene che gli Eravisci (o chi per loro) entrarono in contatto con l'argento romano, che imitarono, tramite i mercanti italici che si recavano in Pannonia, ben prima della conquista romana, per approvvigionarsi di schiavi provenienti dall'Europa piu' interna. Un po' lo stesso fenomeno avvenuto in Gallia, con l'argento a sostituire il vino. Veniamo ai pezzi di Tkalec, e all'EID MAR in particolare. Su quest'ultimo (per quanto mi consta una "prima"), già qualche considerazione di ordine cronologico si puo' fare sulla base di quanto sopra, medesima considerazione per il pezzo di Augusto. Per cio' che riguarda le impressioni personali, nei limiti di cio' che é dato vedere, l'insieme dei pezzi imitativi non mi fa una buona impressione. Ma se é per questo nemmeno quello attribuito ai Sequani.1 punto
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Belle sia le finlandesi che le greche secondo me, la scelta della Grecia di far uscire le due monete insieme è originale ma secondo me non è stata una cattiva idea.1 punto
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Ok non ti preoccupare cara @@Giovanna: dicci pure se e quando potrai. Per te come per gli altri mi basta saperlo almeno per gli inizi della prossima settimana, giusto per valutare il tipo di spazi da richiedere e per prenotare il pranzo. Se riuscirai a venire ci farai tutti molto felici, lo sai :), ma senza che la cosa crei problemi, ci mancherebbe. Ovviamente se si aggiunge qualche persona anche successivamente, o all'ultimo minuto, non ci sarebbero problemi. Un caro saluto MB1 punto
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Taglio: 10 Cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 300.000 condizioni: B Città: Gallarate (VA) Non sarà una carrellata di monete però il ritrovamento di oggi per me è spettacolare, non ho parole e non potete capire la mia felicità quando l'ho vista. :pleasantry: :clapping: :yahoo: :yahoo: :clapping: :pleasantry:1 punto
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oggi, inaspettatamente... mi sono trovato l'avviso di giacenza per una raccomandata estera dal Vaticano!! direi che mi sia arrivato il 2 euro della sede vacante... ma di soldi per ora non ne hanno prelevati....1 punto
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Domanda da numismatico molto attento. Caro Massimiliano, l'unico esemplare in argento simile a questo da me postato (con tanto di barrette in argento delle varie battaglie) venne venduto nell'asta Christie's del 30 aprile 1992, era un'asta che prevedeva la vendita in blocco di una importante collezione di medaglie napoletane del periodo 1735-1861 per un'importo complessivo di 2 miliardi di Lit + diritti. Questa collezione è ora di proprietà del Banco di Napoli. L'esemplare da me postato è presente in collezione privata ed è il secondo conosciuto. In effetti nel D'Auria tale medaglia è classificata come unica per via del fatto che i documenti pubblicati dal compianto Neri Scerni (Monete e medaglie coniate nella zecca di Roma per i Borboni di Napoli nel periodo 1860-1862) riportano la tiratura di un solo esemplare in argento, ma attenzione, i documenti arrivano al 3 aprile 1862. Noi sappiamo che i Borbone rimasero in esilio a Roma fino al 1870 (breccia di Porta Pia) ed è probabile quindi che nei successivi otto anni siano state coniate altre medaglie in altri metalli. Ad ogni modo è una medaglia da nababbi con una valore commerciale difficilmente stimabile. Collezionisti di medaglie risorgimentali farebbero mutui per acquistarla.1 punto
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Salve gradirei conoscere un vostro parere su questo bel palancone ringrazio tutti quelli che mi risponderanno :)1 punto
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Che fesso che sono ahahah ho sempre avuto il mio 5 Grana con un punto di compasso evidentissimo e non me ne sono mai accorto :D Scusa Gallo se ho postato la mia moneta, ma non potevo non farlo dopo averlo notato grazie alla tua discussione :D1 punto
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Dato che sei un attento osservatore dello stile della raffigurazione di Eracle sui tetradrammi di Alessandro, vedo di consolarti un poco con questo tetradramma di Entella il cui diritto è coniato sul modello di quelli del Grande. SICILY, Entella. Punic issues. Circa 300-289 BC. AR Tetradrachm (17.29 g, 12h). Head of Herakles right, wearing lion skin / Horse head left; grain ear before, palm tree behind, tnjMhM[ below. Jenkins, Punic 291 (O93/R239; this coin referenced and illustrated); BAR issue 5; SNG Lloyd 1655 (same dies). EF, attractive dark toning. apollonia1 punto
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Vi consiglio di leggere questo lavoro: http://www.forumancientcoins.com/monetario-antiguo/Vrbs_Roma.pdf Ci mette un po' a caricare ma ne vale la pena :) A pagina 201 si parla anche dei simboli sulla spalla.1 punto
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Si ti confermo che per me è il segno di interpunzione. Per la variante di legenda ho corretto la mia prima lettura. Comunque anche RENGNI è censita assieme a diverse altre con errori simili. Francesco non è semplice rispondere al tuo quesito perché di cavalli ne sono stati coniati tantissimi ed ancora ce ne sono da censire. Di sicuro le varianti con errori nella legenda sono più rare di quelle "normali", ma stabilire di quanto più rare non è affatto cosa di poco conto. Per mia esperienza personale posso dire che si vedono spesso in giro e forse su 10 cavalli non ne trovi nessuna. Magari se ne trova una ogni 30/40 cavalli normali ma questo non determina comunque un' alta rarità essendo i cavalli molto comuni. Poi altro distinguo tra i vari RENGI - RENGNI - REGNII - RIGNI etc... Dovendo mettere assieme tutte questi errori di legenda e dare un unico grado di rarità credo non andremmo oltre R, max R2. Poi se si va per singolo errore magari le cose cambiano e la rarità potrebbe salire. Chiaramente una mia opinione personale. PS Ho risposto al tuo primo quesito, ma credo che la risposta vada bene anche per il secondo quesito rettificato.1 punto
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tramite la testimonianza dell'articolo della professoressa greca , vi è evidenza anche di un ripostiglio contenente tali denari UN SOLO esemplare citato , se non sbaglio... del denario esisto decine di coni diversi quindi il presunto falsario, cinquecentesco a questo punto avrebbe dovuto lavorarsi questa panoplia di coni E' proprio la " panoplia di conii" diversi per una emissione di così breve vita e limitata circolazione, con le difficoltà intrinseche di una emissione di zecca itinerante, che mi lascia così perplesso.. e sono personalmente convinto che non sarebbero, a ben controllare, tutti conii cinquecenteschi...molti sarebbero ben più recenti... Quanto alla fantasiosa ipotesi dell'inquinamento di un ritrovamento, non mi vorrai mica far credere che non ne hai mai sentito parlare, vero? ne abbiamo discusso , e con te anche, proprio su questo forum qualche anno fa, in relazione alle decadracme di Atene e agli stateri di Koson, ai nomos di Egina e di altre "miracolosamente" moltiplicatesi come i pani e i pesci di Evangelica memoria...quindi, a meno di un ritrovamento in stratigrafia sigillata, la letteratura può dire tutto e il contrario di tutto ( oltre a poter fungere da ispirazione postuma), ma con le prove indiziarie, non si fanno certezze.1 punto
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Ottimo! Però non dimenticarti mai di noi, quando fai un acquisto cerca di condividere l'immagine con tutti noi. Siamo qui per darti qualche consiglio disinteressato. Un caro saluto. Francesco :hi:1 punto
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Ci sarebbe anche il collare originale in oro e smalti da gran maestro dell'Ordine delle Due Sicilie (1808-1819) appartenuto al re che riporta negli elementi i vari emblemi delle province del regno. Da notare come gli stessi fanno parte del dritto e del rovescio delle medaglie napoletane di Murat. Sicuramente tali simboli furono opera degli stessi incisori della zecca di Napoli del tempo: Filippo Rega, Achille Arnaud, Nicola Morghen, eccetera. http://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_reale_delle_Due_Sicilie1 punto
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buongiorno, ci sono due tipi di assi di rotazione: In altre parole, in Francia, Italia ecc... le monete vengono coniate con gli assi "alla francese", cioè le due facce sono sfalsate di 180° anche detto allineamento "moneta"; in Germania vengono coniate con gli assi alla tedesca, con le facce non sfalsate anche detto allinemento "medaglia". ;) ;)1 punto
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Come si suol dire: a volte è meglio soli ..... E' un discorso già sviscerato: le sequenze di "nascita" , che hai e abbiamo già discusso, sono leggibili in due sensi: dal denario delle Idi, al denario del 69, alla medaglia dei medici,....ma anche dal denario del 69, alla medaglia dei Medici, alle Idi di Marzo.., se invenzione postuma. Quindi.... Quanto al "presunto" ritrovamento dell'esemplare nel ripostiglio greco, vale per quello che vale, non sarebbe né il primo né l'unico caso di avallo di emissioni "postume" tramite l'inserimento compiacente in accumuli ufficiali o ufficiosi.( Vedi il tesoro di Carchemish) La "pistola fumante" necessaria a spazzare ogni ragionevole dubbio sarebbe un ritrovamento debitamente repertoriato e documentato, in uno strato sigillato d'epoca compatibile....ma non mi risulta nulla del genere , per adesso...per cui resto della mia idea fino a prova contraria.1 punto
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Della crisi degli spiccioli negli anni 70, se ne è parlato diverse volte qui nel forum; comunque, riassumendo , in quel decennio con la diffusione di apparecchi automatici a moneta (flipper, juke-box, cabine del telefono che accettavano monete e gettoniere varie dei primissimi videogiochi) e non dimentichiamo i mezzi pubblici (si pagava in contante al vetturino, 50 lire) che immobilizzavano una enorme quantità di spiccioli, coniugata con delle tirature non adatte alle esigenze della Nazione, fecero sì che le monete da 50 e 100 lire(le più usate, la 200 fu introdotta solo nel 1977, proprio per dare un taglio più alto e aiutare la circolazione) si facevano rade e quindi ci fu l'invenzione dei famigerati mini-assegni da parte delle banche. Solo successivamente alla fine del decennio (78-79) ci furono tirature molto massicce di monete da 50 e 100, 200 e i mini assegni sparirono dalla circolazione.1 punto
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Il primo è in kreuzer di Merano per Mainardo dritto: ME IN AR DV' nel campo doppia croce sovrapposta di cui una intersecante la legenda verso: COMES TIROL nel campo aquila ad ali spiegate è consunta ma abbastanza ricercata per cui essere valutata fra i 25 ed i 40 euro. Il secondo è un denaro di Manfredi per la zecca di Messina http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MNF/15 questa secondo me vale pochi euro ciao Mario1 punto
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__________________________ http://www.lamoneta.it/topic/91284-colonia-della-caienna-guyana-francese/ Cayenna Colonia nella Guiana francese 2 Sous del 1789 - rame-argento1 punto
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Veramente avevamo anche contattato l'autrice dell'articolo e non vi erano stati dubbi riguardo al ripostiglio da lei descritto e riportato nel suo articolo. Che il tipo sia esistito non vi puo' ormai essere alcun dubbio. Oltre al ripostiglio citato nell'articolo abbiamo le imitazioni fatte nei denari anonimi del 69 dC e la medaglia rinascimentale dei Medici. Nella descrizione della moneta di Tkalec i riferimenti sono solo all'esemplare diciamo "normale" battuto da Bruto, l'imitazione celtica non sembra essere stata registrata prima (ma occorrerebbe sentire qualche esperto di tale monetazione). L'imitazione è plausibile ma mi domando come abbia fatto ad essere ignorata dai tanti autori che si sono occupati di tale monetazione a meno che non sia affiorata solo adesso. Il ritratto mi pare molto somigliante ad un altro denario di Tkalec (vedere foto sotto) del tipo "ortodosso" ma potrei sbagliarmi..1 punto
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Oh signur, qui basta assentarsi un attimo.... !!! Allora allora, la mia voleva essere una semplice osservazione dato che domani mi aspetta proprio una verifica di latino. Comunque....... penso che qui si debba fare una distinzione! Il latino nella vita quotidiana e lavorativa, a mio avviso, incide poco (lasciamo stare i lavori "ad hoc"). Se tuttavia vogliamo andare oltre il semplice aspetto esteriore e guardare "dentro" ad una persona, ecco che a mio avviso il latino gioca un ruolo non irrilevante... ma specifichiamo ancora! Io non parlo del latino scolastico, a mio avviso vittima di una tecnica di insegnamento obsoleta e controproducente (non conosco neanche una persona che, dal SOLO studio scolastico, mi dica "che bello il latino"). Accanto a queste noiose traduzioni fini a se stesse, si deve accostare un interesse e uno studio extra-scolastico (vedi le monete, l'archeologia, ....)... ma è necessario che vadano oltre quella vecchia megera che per tre ore a settimana scalda la sedia imprecandoti a dietro se non sai cos'è il participio congiunto (speriamo domani non lo chieda!!!). È solo così che per me il latino diventa tramite di cultura. Dedicarsi solo al latino delle declinazioni? Una pura follia...... è come mangiare il pane di mattina senza burro e marmellata (scusate la metafora, ma penso renda bene l'idea). Il latino degli schemi, quello che studiamo a scuola, è la base, la sostanza (inteso come "cosa che sta sotto"), il burro e la marmellata (la parte migliore!!) la cultura latina.....1 punto
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Nel tempo si è creato un file con esplicite regole sulle monete da postare, in pratica dovresti scaricare il file indicato nella prima pagina e all'interno troverai le regole aggiornate al 1 ottobre 2013.1 punto
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E poi come l'hanno avuta questa autorizzazione? in esclusiva? gara pubblica? o avranno unto gli ingranaggi della zecca? :whome:1 punto
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@@Rex Neap grazie REX......Ma la vera novità è che ora il regno non lo faccio più e faccio SOLO borboniche :D ergo mi vedrete postare praticamente solo qui ;) marco1 punto
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Ed eccoci ad Oropa, è talmente grande che con una sola foto non si riesce a riprendere tutto il Santuario. Lo stesso si estende su tre grandi terrazze, nella prima, quella collocata più in basso, il grande cortile è circondato da un magnifico colonnato che abbellisce il portico che corre sui tre lati. Sul portico si affacciano vari locali, adibiti a diversi usi. Ecco il Santuario in tutta la sua maestosità e bellezza.1 punto
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Si, è la 225 ;) S sta per scarce ovvero non comune..e direi che calza bene :) Ti do qualche consiglio su come consultare il RIC VII, senza sfogliarlo a caso. Il punto di partenza è l'esergo, attraverso il quale può intuire la zecca. Per ciascuna zecca, le emissioni sono ordinate in ordine cronologico..... e la sequenza cronologica è stata elaborata proprio in base all'esergo e a eventuali simboli nei campi. Una volta che tramite questi elementi riesci a individuare la giusta emissione puoi passare alla leggenda del rovescio (ovvero la tipologia di rovescio). Nell'ambito di ciascuna emissione, nel RIC VII sono elencate le possibili leggende del rovescio. Quindi passi al dritto, leggi la leggenda (che nel libro corrisponderà a un numero con una lettera come apice), interpreti il busto (che corrisponderà a una lettera con un numero come apice), metti il tutto in relazione alla tipologia di rovescio e il gioco è fatto. :) @@Illyricum65 @@Exergus @@profausto @@Mirko8710 Che ne dite di compilare una piccola guida su come consultare il RIC VII?1 punto
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Un documento risalente a qualche giorno prima della battaglia, firmato Francesco.1 punto
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Oggi è il 2 ottobre, cioè il giorno in cui la Chiesa Cattolica ricorda gli Angeli Custodi. Non a caso è stata scelta questa data anche per festeggiare i nonni (Festa dei nonni su wikipedia) Nel fare gli auguri a tutti i nonni - mai come in questi ultimi tempi veri angeli custodi delle famiglie - riporto su questa discussione, sperando che emerga qualche altra testimonianza di nipoti numismatici che ricordano i loro angeli. Non è un caso neanche il fatto che il fiore ufficiale di questa festa è il... non-ti-scordar-di-me. W i nonni!1 punto
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Usciti i nuovi 2 euro cc della Grecia... Beh dalle prime immagini a me piacciono !1 punto
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Si. Potrebbe/dovrebbe essere del duca austriaco Ernst (1406-1424). Ciao. Chievolan.1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Lussemburgo Anno: 2008 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Bordighera1 punto
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@@Angry90 ma perchè ti ostini a prenderci per i fondelli? Ottima idea, grazie! Spero che ora si veda bene :D Ho usato uno sfondo bianco e luce diversa Questa frase in grassetto l'hai scritta te...e ci hai mentito spudoratamente. Non hai usato nessuno sfondo bianco TU!!! hai solo copiato l'immagine da un altro sito...quindi il primo che ha toppato qua sei tu. A me hanno offerto 800€ ma a quanto pare vogliono tirarmi una fregatura Qualcuno ti ha offerto 800 euro? si forse sulla moneta del sito che hai postato....sicuramente non di quella messa all'inizio.La fregatura gliela tiri te se gliela vendi. PS:la moneta non ha 100 anni. Vuoi rispetto e cortesia? comincia tu per primo....perchè io posso anche perder un po di tempo per dare una mano ma non per esser preso in giro cordialmente marco1 punto
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Mi sembra una bella idea, magari puoi incominciare a metterne una ogni tanto, comunque complimenti per la collezione di denari di Lucca, è sempre un piacere parlare con un collezionista di questa monetazione, che tra l'altro mi sembra stia ottenendo nel tempo il giusto riconoscimento che merita. Queste monete che hanno circolato molto, sono state usate e hanno avuto successo ai tempi, non sempre i collezionisti le consideravano, ora sembra che stia cambiando il vento, nella sezione monete moderne per esempio, un'altra moneta che ha circolato per quasi due secoli, che è stata usata, contraffatta, imitata, falsificata come la parpagliola di Milano di epoca spagnola sta anch'essa raggiungendo il giusto riconoscimento e la giusta attenzione, monete spicciole alla riscossa...., d'altronde certamente queste la popolazione le utilizzava, Mario1 punto
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Mi sembra una buona idea. Quante sarebbero eventualmente? Per quelle che hai già classificato che bibliografia hai utilizzato? Ciao Per favore, quando scrivi usa caratteri più grandi :)1 punto
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50 euro leone X Valore facciale: 50 euro Qualità: Proof fondo specchio Metallo: Oro 917/1000 Diametro: 28 mm Peso: 15 grammi Tiratura: 2.300 pezzi Zecca: IPZS (Italia) Prezzo emissione: 824,00 euro Data di Emissione: 15 Ottobre 2013. http://collezionieuro.altervista.org/blog/vaticano-10-euro-commemorativo-oro-dedicato-i-papi-del-rinascimento-leone-x-2013/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook1 punto
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Mio nonno non era un numismatico, ma aveva un animo nobile sicuramente. Ho avuto modo di leggere alcune sue lettere indirizzate alla sua futura moglie (nonna Agata che non ho avuto la fortuna di conoscere), durante il periodo della prima guerra mondiale. Lui giovanissimo carabiniere di stanza a Pompei che sapeva leggere e scrivere perfettamente (cosa non facile per quei tempi). Conservava moltissime monete del passato, molte avute in dono da compagni d'arme e da tutti quelli che lo conoscevano e che sapevano della sua passione. A distanza di 47 anni da quando è ritornato al padre, i miei ricordi di bambino di allora, di circa 8 anni, sono ancora vivissimi. Ricordo soprattutto quando, nelle lunghe sere invernali, tirava fuori una scatola di latta piena di queste monete e dopo avermi fatto sedere sulle sue gambe, iniziava a prenderne una. Iniziava così una lunga storia, di chi aveva coniato quella moneta, di come era arrivata nel nostro territorio, di come fosse stata spesa e passata in mano a tante persone che non erano più in vita da tempo immemorabile. Ascoltavo con gli occhi sgranati e la bocca aperta, e fantasticavo sugli episodi che mio nonno mi raccontava con tanta arte. Volevo che la storia non finisse mai e impaziente, aspettavo che mi raccontasse della prossima moneta. Quante notti continuavo a fantasticare coi racconti del caro nonno! Di 4 fratelli, solo io avevo la passione per le monete e fù quindi naturale che le monete del nonno passassero a me. Ringrazio Mario per avermi fatto ricordare la figura di mio nonno, cosa che ognuno di noi dovrebbe fare più spesso, soprattutto per gli insegnamenti ricevuti. Dei miei tre figli, solo uno si è innamorato delle monete, tanto che dopo essersi laureato con due tesi in numismatica, oggi ne ha fatto una professione. Riguardo invece ai regali numismatici fatti dai nonni, posso dire che io ho iniziato a farli già da parecchio (e non sono ancora nonno). Per esempio alla comunione dei miei figli, ho regalato come bomboniera agli invitati, un bel dollaro d'argento, mentre ai padrini una moneta d'oro, tipo 6 ducati napoletani. Proprio pochi giorni fà, ho regalato una sterlina d'oro, al figlio di un mio amico per il suo battesimo. Sono del parere che regalare una moneta, è la cosa migliore che si possa fare, per due motivi. Il primo motivo è quello che la persona che la riceve, si possa innamorare e quindi diventare un possibile collezionista. Il secondo motivo è più pratico. Se anche la persona non dovesse appassionarsi alla numismatica, gli resterebbe sempre un regalo prezioso e riconvertibile. Avete mai pensato a tutte quelle bomboniere che abbiamo raccolto nel corso di una vita, se in questi tempi di crisi avessimo bisogno di monetizzare, quanto ne ricaveremmo?1 punto
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