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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/01/13 in tutte le aree
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con queste nuove foto allora cambia tutto... peccato sia stata venduta SOLO per 1700 euro...è una moneta da minimo 5000 euro. ti hanno fregato mi spiace.5 punti
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Mi rallegro con Palpi62 per il "colpo di fortuna". Anzi, per i "colpi di fortuna", che sono almeno due. Il primo, quello di essere casualmente entrato in contatto, attraverso un acquisto alla cieca, con una monetazione affascinante e su cui c'é ancora tanto da dire. Il secondo, quello di aver preso coscienza, tramite il successivo casuale "incontro" col Pautasso dell'amico, di tale contatto. Dopodiché il Fato viene messo da parte, e quello che segue é tutta farina del sacco di Palpi62: approfondire e cercare di ricontestualizzare in una prospettiva storica l'oggetto curioso finito tra i gettoni telefonici, cercando significati che vanno oltre il valore di mercato o le caratteristiche estetiche dell'oggetto stesso, scavando nella storia della moneta, e quindi nella "propria" storia. C'é il collezionismo degli "affari". E c'é quello dei "colpi di fortuna", che non necessariamente si tramutano in affari, non fanno guadagnare soldi, ma cionondimeno arricchiscono, se si ha la capacità di saperne approfittare. PS Due parole sulla moneta. Palpi62 ha omesso di dirlo, ma il dritto della moneta non é particolarmente ed irrimediabilmente frusto: le monete di questo tipo uscivano dall'officina più o meno cosi', col dritto talvolta completamente liscio a causa dell'utilizzo di conii di incudine particolarmente esausti o obliterati. Il pezzo non é dunque così frullato come si potrebbe pensare. PS2 Visto che siamo in tema aggiungo anch'io una citazione del Pautasso: "Chi disperde un tesoretto monetale si comporta come un rozzo barbaro che distrugge un prezioso mosaico per impossessarsi delle minute tessere luccicanti che lo compongono. Come il barbaro saccheggiatore, egli soddisfa la sua ottusa cupidigia di possesso, ma distrugge senza rimedio il valore più importante che di gran lunga trascende quello materiale dei singoli esemplari: egli cancella senza neppure curarsi di conoscere e far conoscere quello che, varcando due millenni, il tesoretto ci era venuto a recare."4 punti
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Scusate...la cosa che mi fa più sorridere (amaramente) di uno degli ultimi post è la definizione di "facoltosi studiosi": di studiosi impegnati e ricercatori bravi ne conosco abbastanza, ma di facoltosi ormai devo dire che non ce ne sono più tanti in giro (fino ad un paio di generazioni or sono in effetti molti archeologi provenivano da famiglie aristocratiche e/o benestanti). Io poi ... :D. L'amarezza aumenta soprattutto oggi che me ne torno dal "mio" museo civico, visto che l'Amministrazione Comunale mi ha confermato che da ora in poi in inverno potrà aprire solo su richiesta o prenotazione, perchè non ci sono i finanziamenti necessari a pagare gli operatori che lo possano tenere aperto neppure nei fine settimana. Di finanziamenti per qualche iniziativa poi non se ne parla... Detto questo: non so chi abbia in studio quei ripostigli: per Santu Miali volevo chiedere anche io stessa, ma senza uno straccio di finanziamento almeno di rimborso spese, o una collaborazione sull'isola, non è una cosa fattibile a breve. Scusa tanto @, ma per caso sei la stessa persona con la quale ho parlato di questo ripostiglio alla fine della mia conferenza a Sassari nel maggio scorso? In caso puoi rispondermi anche per MP, grazie. Un saluto a te e ad @@adolfos MB3 punti
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In esclusiva per gli amici di Lamoneta: Sono lieto di mostrarvi un unicum, l'unico esemplare in argento (completo di barrette originali) esistente sul mercato. E' una medaglia davvero importante, la punta di diamante di una collezione di medaglie borboniche, appartenuta ad un membro della famiglia reale. Fonte dell'immagine: Per gentile concessione, Alessandro Brambilla.3 punti
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Qualche moderatore e' così gentile da chiudere pietosamente questo scempio, che insulta le ottime persone che, solitamente, frequentano questo Forum? Grazie....3 punti
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Questa moneta mi fu donata quasi quattro decenni fa da uno zio, entomologo di fama per hobby, maestro elementare per professione. Faceva parte del corredo che negli anni aveva messo assieme e che utilizzava a scuola, come sussidio, per far "toccare con mano" ai suoi alunni gli argomenti delle sue lezioni di storia, di geografia, di scienze naturali: qualche manufatto in selce ed in pietra levigata, un erbario, una manciata di monete antiche... Tra le quali questa: insistetti tanto (impertinente nipote adolescente) che alla fine me la regalo'. E devo dire che mi fa una strana impressione postarla, in quanto rappresenta per me il legame tangibile con una persona, deceduta da una ventina d'anni, a cui volevo molto bene. Mi scuso per il pistolotto (ma non potevo postare questa moneta senza esimermi dal farlo) e veniamo (appunto) alla moneta. Si tratta di un asse del peso di g. 28,83 (quindi un unciale abbondante), coniato su un tondello troncoconico caratteristico di alcune emissioni dell'inizio del I sec. a.C. Rispetto al dritto non c'é molto da dire, ma il rovescio presenta una ribattitura sfasata di 90 gradi. Viene da chiedersi quali possano essere state le circostanze che hanno portato ad un accidente del genere. Per quanto la legenda non sia visibile a causa della doppia battitura del rovescio, lo classifico come un RRC 334/2, emesso da L. Pomponius Molo verso il 97 a.C. Una moneta nata male ma, a mio avviso, interessante.2 punti
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Buona serata Moneta indubbiamente "vissuta"....non ho nulla da aggiungere alla identificazione fatta da chi mi ha preceduto. Vorrei segnalare un aspetto inconsueto per questi tempi (sarà più comune in zecchini successivi); guardate il viso del Redentore, non è, come di consueto, con il viso perfettamente in linea col busto e lo sguardo fisso rivolto davanti a se; è leggermente reclinato. Bella resa stilistica! Allego, preso da Mcsearch, un tipo con la stessa particolarità. saluti luciano2 punti
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Potenza di google.. gira e rigira sono finito a questa discussione... Un bell'argomento che meriterebbe di non cadere nel dimenticatoio... della serie "Impariamo come valutare le monete pre-decimali" ;)2 punti
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Ed infatti questa interessante discussione mi era completamente sfuggita, peccato non esser potuta venire comunque sabato scorso, ero a Biella per l'evento organizzato da TheTop. Ringrazio Littore per avermela segnalata e come suggerito da lui stesso aprirò una discussione nell'Area del C.N.R.L., vediamo se si riuscirà a raggruppare un po' di persone per poter intervenire a questa visita. Cara Monbalda ti rivedrei davvero molto volentieri, l'unico mio problema, personale, riguarda la data. Il 15 Ottobre dovrebbero iniziare i lavori nella mia casa quindi sarebbe un po' difficile potermi allontanare già il 16 Ottobre, comunque non sentirti legata ai miei problemi. Vediamo cosa dicono anche gli altri del Circolo. A presto e grazie per la tua disponibilità. Giò :give_rose: :air_kiss:2 punti
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Caro @@Littore, ti ringrazio per aver creato l'evento in calendario: tuttavia organizzando la cosa così di "rincorsa" mi pare di vedere - almeno al momento - una scarsa adesione. Vediamo di aspettare qualche altro giorno, e poi decidiamo come organizzarci. Io per adesso ho chiesto in Fondazione e alla cooperativa che gestisce le visite al Palazzo, e tanto per il 19 che per il 26 settembre non ci sono problemi con altri gruppi che hanno prenotato visite guidate (il 19 ci sarà un gruppo di un centinaio di persone in visita al Palazzo, ma alle 18,30). Come orario di visita ho pensato infatti che potrebbe andare bene o la tarda mattinata (11,30/12,00) o il primo pomeriggio (15,00), in modo da consentire l'arrivo anche di chi venisse da più lontano. Dovrei sapere inoltre anche se organizzare per pranzare insieme nel ristorante adiacente al Palazzo, o in uno degli altri nelle vicinanze. Ditemi voi. Vi confesso che dopo aver spinto la Fondazione ad investire per l'esposizione di queste monete nel modo che speriamo migliore possibile, mi piacerebbe se per il 19 o, ripeto, in altra data da valutare insieme se il 19 non tornasse bene, si riuscisse ad organizzare un gruppetto abbastanza nutrito di persone. In genere tra collezionisti ed anche in questo forum ci si lamenta perchè le monete giacciono nei magazzini, o sono esposte poco e male: capisco gli impegni ed i problemi di tutti, ma vediamo se riusciamo a dare un segno di apprezzamento quando vengono mostrate e fatte conoscere al pubblico. Questo aiuterebbe anche a spingere per la prossima riesposizione dei materiali numismatici del Museo Nazionale di San Matteo, ad esempio. Comunque: anche se sarete pochi e volete fare il 19 p.v., sarò felice di accompagnarvi e guidarvi alla visita del Palazzo e della sala che ospita le monete Simoneschi. Se poi in quella data o in altra riusciremo ad essere più di una decina posso richiedere di aprire anche le vetrine della biblioteca, come anticipato. Inoltre il Presidente della Fondazione di Palazzo Blu mi ha detto ieri che potremmo avere a disposizione il Salottino delle Grottesche per una breve conferenza, o anche per un dibattito tra di noi sia sui i temi affrontati nell'esposizione sia su altri. Ma tutto dipende dalla vostre risposte, che quindi attendo per sapere come muovermi. Per @@Mirko8710: grazie delle consolante risposta. Il personale di sala mi ha detto che sia le lenti che il visualizzatore (o chiosco interattivo) contribuiscono quantomeno a far soffermare i vari visitatori nella sala. Vediamo di raccogliere le varie reazioni, per poi migliorare laddove necessario. Nel frattempo mando un caro saluto a tutt* MB2 punti
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Unico ritrovamento ma discreto.... Taglio: 2 euro cc Nazione: Lussemburgo Anno: 2009 Tiratura: 800.000 Condizioni: BB anche se un po macchiata Città: Conegliano (TV)2 punti
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Caro Italo, le Toscane ti annoiano ultimamente e????????????? Uno come te sarebbe piacevole annoverarlo fra gli appassionati di questa zecca, il tuo inconscio non mente, hai postato due tondelli in una sola discussione, e questa la dici lunga... Il 5 Tornesi di Francesco I è un nominale ostico, rispetto ai classici 120 grana ( ovviamente mi riferisco al 1825) e 10 Tornesi, di questo regnante che in proporzione ne trovi a carrettate in bassa conservazione. Il due Tornesi rispecchia più o meno l'andamento del nominale precedentemente postato, la differenza come al solito la fa lo stato conservativo, che come ampliamente ricordato più volte accresce la sua rarità, in particolar modo per questo magnifico e immenso regno... Ogni nominale comunque ha una sua storia, e questo a prescindere dal tipo di coniazione usato, per farti un esempio alcune date e tipologie inspiegabimente non si trovano in alte conservazioni, altre ancora sono quasi leggende. Tutto ciò rende ancor più interessante quest'area. Eros2 punti
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Lussemburgo Anno: 2008 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Bordighera2 punti
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Taglio: 1 euro Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 971.100 condizioni: qspl Città:Firenze2 punti
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Non è che sembra un'altra moneta, lo è, visto che la foto è stata (tanto per cambiare) sgraffignata da icollector: http://www.icollector.com/Casa-Savoia-Vittorio-Emanuele-III-Da-2-lire-1901_i86938112 punti
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Mi è giunta questa moneta da 10 Tornesi. Trattasi della variante rara con i due puntini dopo "Siciliar"? Sapreste indicarmi lo stato bdi conservazione e la relativa quotazione? Grazie1 punto
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Desidero aprire questa breve discussione per comunicare a tutti gli appassionati e collezionisti ......... ma soprattutto venditori ...... com'è fatto il dritto di un 12 carlini di Murat FDC. Visto che ultimamente ci piombano sul mercato più FDC che castagne vi posto l'immagine proveniente dal catalogo d'asta NAC 12 del 1998. Questo è un vero FDC! Tutti gli altri con basette consunte o poco nitide sono inferiori a tale conservazione. Grazie per l'attenzione.1 punto
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Ciao a tutti, vi presento il mio ultimo acquisto che ho cercato per molto tempo: 2 Lire del 1911 "Quadriga lenta". Ritengo che sia una moneta importante e in elevato grado di conservazione, cosa ne pensate? Spero che vi piaccia. Ovviamente, e come sempre, le mie fotografie non sono all'altezza, pazienza. Ciao, Vince.1 punto
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Buonasera, vorrei aprire una discussione su qualcosa di più "leggero", (sperando che abbia un seguito) visto che ne esistono tante riguardo falsi, truffe, tentate truffe, disguidi postali, ecc.ecc. Circa 5 anni fa, vedo un'inserzione sulla baia, "moneta da classificare", un lato completamente liscio, l'altro con una spece di cane stilizzato, prezzo di partenza 5 euro (cinque) mi sembra d'argento, la punto e me l'aggiudico. Arriva la moneta, la lavo con acqua e sapone e la metto nella ciotola delle cose strane, assieme a gettoni telefonici, monete della Parmalat. ecc. Un paio di anni fa, vado da un caro amico numismatico, entro nel suo studio e cosa stava leggendo ? un libro di PAOTASSO, mi sono ricordato della mia moneta, corro a casa e la porto a vedere. Risultato, Celti Cisalpini, Paotasso 1° tipo, spiego il tutto al mio amico e mi dice, che fortuna vale almeno 10 volte tanto, da allora mi sono appassionato (anche) alle Celtiche. :good: :good:1 punto
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Beh, il Gigante è migliorato non poco negli ultimi 18 anni :D Io valuterei l'investimento ;)1 punto
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Ecco un tesoretto, una parte,il totale è di 2.000 monete di minutini genevesi trovati in Sardegna ed esposti nel museo di Ozieri vicino a Sassari;se volete saperne di più leggete in storia la discussione Miracoli in Sardegna1 punto
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La piastra tua è autentica al 100%, vai tranquillo, c'è un particolare inequivocabile che la rende genuina. E' solo un po' difettosa, tutto qui (vedi ad esempio graffi e debolezza di conio su lato opposto). Ciao1 punto
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Sinceramente io è la prima volta che la osservo, forse perché sono ancora ragazzo :) ma devo dirti che mi piace.... i punti sono perfettamente allineati e visivamente fanno una gradevole impressione, hanno anche la stessa dimensione, a differenza di altre, dove alcune di queste punteggiature sono disallineate o le osserviamo in più sotto oppure sopra....nel Gigante non è menzionata, perché se non sbaglio non è nello stile del catalogo riportare le varianti di punteggiature, anche perché ve ne sono parecchie (in generale)......ma questa per me è davvero particolare, complimenti. Per il valore non saprei dirti con precisione, potrei anche sbagliare, ma grosso modo i suoi 60/70 euro li vale. Ciao1 punto
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ciao Italpen davvero un'ottima moneta in conservazione difficile da vedere bello anche quello di Magellano se ne adocchiate un'altro fatemi sapere, per ora in collezione ho solo il comunissimo '30...1 punto
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la Moneta, Obolo, che hai trovato in "Wildswins" pesa 5,86 grammi e ha un diametri di 18mm. Pesa come la tua moneta. quindi?????????? ti ho inviato i dati degli Oboli di Metaponto simili a quello di Eraclea. i pesi vanno dai 7,33 agli 8, 11 con una punta di 10.o grammi. ti ho inviato anche i diametri; sono standard sui 21 mm. il risultato lo vedi benissimo: la tua moneta ho lo stesso peso e il diametro delle monete di Eraclea Non può essere di Metaponto perchè gli Oboli di Metaponto pesano mediamente circa 2 grammi in più e hanno un diametro superiore di 3 mm. E' chiaro che la tua moneta non può che essere di ERACLEA LUCANA. scusa il tono scherzoso ciao Pietro1 punto
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ci penso io come in precedenza con la b cambogia canada capo verde cile cina cipro colombia comore congo poi c'è congo repubblica democratica o repubblica democratica del congo che andrebbe inserito nella r? corea del nord corea del sud costa rica croazia cuba credo che isole cook e cayman vadano inserite nella i ditemi se manca qualcosa1 punto
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Vi ringrazio ,infatti già è nella mia collezione e adesso ha più forza di prima. Interessante il prezzo ,ma preferisco tenerla e studiarla come mi consigliò chi me la regalò..1 punto
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BURMA 25 Pyas 1986 FAO - BRONZO ( sinistra ) 5 Pyas 1966 - ALLUMINIO ( destra )1 punto
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mi raccomando Franco organizza a Oropa ho già l'acquolina in bocca :good:1 punto
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@@Ciccio 86 Una signora moneta veramente!! Complimenti! :) me metto una più vecchiotta: Bulgaria 100 Leva del 1934 - 20 gr. argento 5001 punto
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Caro Mario, come ho detto in un precedente post capisco i mille piccoli problemi che ci possano essere, vuoi il tempo, vuoi anche il denaro per lo spostamento. Ed anche la stanchezza al solo pensiero di un nuovo viaggio dopo l'intenso fine settimana di Biella, soprattutto da parte di chi come te si dà sempre tanto da fare per le iniziative numismatiche. Però dal 19 o 26 settembre agli appuntamenti che mi citi volendo ci passa un mese: speravo per questo che le due date proposte potessero essere papabili. Anche perchè detto francamente non è facile trovare una data che non si sovrapponga non solo ad altri eventi numismatici, ma anche a convegni storici ed altri eventi culturali in genere, sia a livello locale sia di caratura nazionale. Detto questo, spero che una volta deciso se facciamo e quando questa visita, tu riesca a venire. :) Altrimenti speriamo venga qualcun'altro del Cordusio (sono esposte anche diverse belle monete di Milano dal XIV al XVII secolo, anche se senz'altro di tipi non rarissimi, ed alcune sono state riprese con il sistema a riflettanza multipla e si possono "navigare" on il chiosco multimediale), o di altri circoli che magari non ha potuto partecipare di recente ad altri appuntamenti, perchè lontani o scomodi come data. Un caro saluto anche a te MB1 punto
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Sono certamente questi gli eventi che mi piacciono e che dovrebbero piacere anche agli utenti, anzi diciamo pure che sono convinto che lo siano anche per altri ; certamente fanno molto bene alla numismatica, permettono di vedere monete, che difficilmente riesci a vedere, hai la possibilità di fare una visita con Monbalda e anche questo permetterà a tutti quelli che potranno partecipare di avere un arricchimento sicuro e difficilmente ripetibile. Nel contempo Pisa non è vicinissima, siamo appena reduci da Biella, fantastico evento anch'esso, ho scritto in agenda 17 novembre Genova, ma anche 23 novembre Verona dove non posso mancare per vari motivi. Il cuore dice si, però come si dice non sempre si riesce a fare tutto per vari motivi, vediamo ...., potrò dirlo solo all'ultimo momento purtroppo, ci aggiorniamo, un caro saluto a tutti e a Monbalda in particolare e comunque tutto questo è estremamente positivo e incoraggiante per la nostra numismatica, ne parleremo comunque anche nel forum del Cordusio...., Mario1 punto
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E' una variante non molto richiesta per via della sola differenza di punteggiatura. Mesi fà un amico mi mostrò un esemplare analogo. Secondo me è un po' più rara rispetto a quelle con un solo punto, attendiamo altri pareri. Il valore commerciale è relativo all'interesse che la massa di collezionisti dedica a tali varianti.1 punto
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Ecco l ultimo arrivato ....... Vorrei avere un vostro parere prima di dire la mia su questa moneta .....1 punto
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Zecca di Fano, picciolo, battuto sotto Pandolfo III Malatesta (1384-1427),Ciavaglia,1. Ciao Borgho.1 punto
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Ciao a tutti, vorrei aggiungere alla lista il mio esemplare da 5 quattrini del 1826, da poco entrato in collezione. Mi sembra un bell esemplare. E' un conio di verso da quello postato da Magellano83. Ciao1 punto
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Però jonathan tehau ha segnato più gol di messi e Ronaldo messi insieme alla confederations cup :rofl: , una squadra di 22 dilettanti e 1 professionista1 punto
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@g.aulisio sei un grande, hai centrato perfettamente il mio obiettivo, grazie a quel COLPO di FORTUNA, sono diventato un "cacciatore" di celtiche, monetazione che mi affascina molto e speriamo che qualcuno (serio studioso) aggiorni il PAOTASSO con i nuovi ritrovamenti, che a parte i presunti falsi, non sono tanti.1 punto
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Come ben detto da Apollonia, la presenza di Alessandro in prima linea, era fondamentale, anche per capire bene la tattica militare migliore da utilizzare. E' questo che gli permise ad esempio di vincere la battaglia di Gaugamela, di cui oggi, ricorre l'anniversario (1° Ottobre 331a.C.). Riporto brevemente quel che accadde a Gaugamela, dove le forze persiane erano quasi 5 volte superiori. La battagliaDario aveva reclutato la migliore cavalleria dalle sue satrapie e dagli alleati delle tribù scite. Egli schierò dei carri da guerra sciti e per favorire i loro movimenti aveva fatto preparare il terreno davanti alle sue truppe (vennero rimossi arbusti e cespugli). Inoltre aveva nel suo esercito anche 15 elefanti da guerra indiani supportati da carri da guerra (anche se sembra che questi non abbiano avuto alcun ruolo nella battaglia). Schieramento iniziale e primi movimenti Dario si schierò nel mezzo del suo esercito circondato dalle migliori truppe, com'era tradizione dei Re Persiani. Alla sua destra stavano i cavalieri Carii, i Mercenari Greci e le Guardie Persiane a Cavallo. Tra il centro e l'ala destra dello schieramento sistemò le Guardie Persiane a Piedi (conosciuti come Immortali), la Cavalleria Indiana e gli arcieri Mardiani. La cavalleria era schierata su tutte e due le ali. Besso comandava l'ala sinistra, in cui vi erano i cavalieri Battriani, Daha, Aracrosiani, Persiani, Susi, Cadusi e Sciti. I carri furono posizionati davanti a questi con un piccolo gruppo di Battriani. Mazeo comandava l'ala destra, composta dai cavalieri Siri, Medi, Mesopotamici, Parti, Saci, Tapuri, Ircani, Albani, Sacesini, Cappadoci e Armeni. I Cappadoci e gli Armeni erano schierati davanti alle altre unità di cavalleria e condussero l'attacco. Ai cavalieri Albani e Sacesini fu dato l'ordine di allargarsi per colpire il fianco sinistro dei Macedoni. Lo schieramento macedone era formato da due parti: la destra dell'esercito sotto il comando diretto di Alessandro e la sinistra affidata a Parmenione. Alessandro combatté con i suoi cavalieri scelti, accompagnato dai Peoni e dalla cavalleria leggera macedone. La cavalleria mercenaria fu divisa in due gruppi, con i veterani disposti sul fianco destro e gli altri davanti agli Agriani ed agli arcieri macedoni, i quali erano situati a fianco della falange. Parmenione era posizionato sulla sinistra con i Tessali, i mercenari Greci e le unità di cavalleria Tracia. Furono messi in quella posizione con l'ordine di compiere una manovra di contenimento mentre Alessandro avrebbe assestato il colpo decisivo dalla destra. Tra il centro e l'ala destra della formazione c'erano dei mercenari Cretesi. Dietro di loro c'era un gruppo di cavalieri Tessali comandati da Filippo e di mercenari Achei. Alla loro destra c'era un'altra parte della cavalleria Greca alleata. Da lì si muoveva la falange che era disposta su una linea doppia. Poiché il rapporto numerico fra le cavallerie era di 5 ad 1 e la linea formata dai Persiani superava di oltre un miglio quella della falange, sembrava inevitabile che i Macedoni sarebbero stati presi sui fianchi dai Persiani. La seconda linea aveva proprio l'ordine di combattere contro qualsiasi unità nemica che si fosse affiancata a loro. Questa seconda linea consisteva prevalentemente di mercenari. Alessandro adottò una strategia molto particolare che è stata imitata pochissime volte nella storia. Il suo piano era di attirare la maggior parte possibile della cavalleria persiana sui fianchi allo scopo di creare un vuoto tra le linee nemiche, attraverso il quale poteva essere lanciato un attacco decisivo al centro contro Dario. Ciò richiedeva un tempismo ed una capacità di manovra a dir poco perfetti, ed avrebbe funzionato solo se il Gran Re avesse attaccato per primo. I Macedoni avanzarono con le ali scaglionate, disposte a formare angoli di 45° all'indietro, per indurre la cavalleria persiana ad attaccare. Allo stesso tempo, lentamente, si muovevano verso destra. Alessandro spinse l'esercito persiano ad attaccare (poiché sarebbero presto usciti dal terreno preparato per lo scontro) anche se Dario non voleva essere il primo a farlo, avendo visto cosa era accaduto ad Isso contro una formazione simile. Alla fine Dario fu costretto ed attaccò. Dario lanciò i suoi carri, alcuni dei quali furono intercettati dagli Agriani. Pare che l'esercito macedone fosse stato addestrato ad una nuova tattica per contrastare il devastante attacco dei carri nel caso in cui fossero riusciti a penetrare nei loro ranghi. Le prime linee avrebbero dovuto spostarsi lateralmente aprendo un vuoto. Il cavallo nemico si sarebbe rifiutato di schiantarsi contro le lance delle schiere più avanzate e sarebbe entrato nella trappola, dove le lance delle seconde linee lo avrebbero fermato. Così i cocchieri sarebbero stati uccisi con facilità.[7] Di fatto i Macedoni riuscirono a fermare l'attacco dei carri. Movimenti decisivi di Alessandro e attacco finale Mentre i Persiani insistevano con l'attacco ai fianchi dei Macedoni, Alessandro lentamente scivolava nella loro retroguardia. I Persiani lo seguirono in questa manovra finché, finalmente, un vuoto si aprì tra l'ala sinistra di Besso e Dario, al centro, proprio quando il re macedone aveva gettato nella mischia le sue ultime riserve a cavallo. Alessandro diede ordine alla sua cavalleria personale di disimpegnarsi e di prepararsi per l'attacco decisivo contro i Persiani. Continuando a marciare dispose le sue unità come a formare un'enorme freccia, la cui punta era egli stesso. Dietro di se aveva la sua cavalleria personale e tutti i battaglioni della falange che riuscì a sottrarre alla battaglia. Ancora più dietro erano schierate delle truppe ausiliarie leggere. Questa "grande freccia" attaccò al centro i Persiani, proprio dove erano più sguarniti, mettendo fuori gioco la guardia reale di Dario ed i mercenari Greci. Besso, sulla sinistra, si trovò separato da Dario e, temendo di essere attaccato anche lui da quella formazione nemica, cominciò a ritirare le sue truppe. Anche Dario rischiava di restare isolato. A questo punto le varie fonti differiscono su cosa accadde. Secondo l'opinione più diffusa Dario si ritirò ed il resto dell'esercito lo seguì. Ma l'unica fonte contemporanea a noi nota, un diario astronomico babilonese scritto nei giorni della battaglia, dice: Il ventiquattresimo [giorno del mese lunare], nel mattino, il re del mondo [cioè, Alessandro] [ha instaurato il suo] ordine [lacuna]. Opposti l'uno all'altro, combatterono ed una pesante sconfitta delle truppe [del re fu inflitta da lui]. Il re [cioè, Dario], le sue truppe lo hanno abbandonato ed alle loro città [sono tornate]. Sono fuggite nella terra del Guti.Diodoro concorda con questa versione confermandone la validità: sembrerebbe il resoconto più verosimile della battaglia. A quel punto, comunque, Alessandro non poté inseguire Dario poiché ricevette una disperata richiesta d'aiuto da Parmenione (un evento che sarebbe stato usato in seguito da Callistene ed altri per screditare Parmenione). Mentre i Macedoni cercavano di tamponare l'offensiva sul fianco sinistro, un varco si aprì anche nelle loro linee tra l'ala sinistra ed il centro. Le unità di cavalleria persiane ed indiane, posizionate al centro con Dario, vi irruppero. Invece di attaccare la falange di Parmenione da dietro questi proseguirono verso l'accampamento macedone per fare razzie. Tornando indietro si scontrarono con la cavalleria personale di Alessandro, cosa che provocò la morte di oltre 60 cavalieri macedoni. Dopo che Dario, al centro, si ritirò dalla battaglia, anche Mazeo cominciò a ritirare le sue forze come già stava facendo Besso. Però, a differenza di quest'ultimo, Mazeo e le sue truppe si divisero e mentre fuggivano subirono la carica dei Tessali e di altre unità di cavalleria macedone. Mazeo si ritirò finalmente a Babilonia dove successivamente si arrese agli invasori. Dopo la battaglia Parmenione circondò la carovana reale persiana mentre Alessandro e la sua guardia personale inseguirono Dario nella speranza di catturarlo. Come ad Isso, dopo la battaglia, i Macedoni si appropriarono di un cospicuo bottino, depredando circa 4.000 talenti, come pure il carro e l'arco personali di Dario. Anche gli elefanti da guerra furono catturati. Dario riuscì a fuggire dalla battaglia con un piccolo nucleo delle sue forze ancora intatte. Besso ed i cavalieri battriani riuscirono a riunirsi a lui come pure alcuni sopravvissuti della guardia reale e 2.000 mercenari greci. Alla fine della battaglia i Macedoni contarono tra le proprie fila più di 1.200 tra morti e feriti; le perdite tra i Persiani furono di circa 53.000 uomini. ConseguenzeA questo punto l'Impero Persiano era diviso in due parti: una orientale ed una occidentale. Alessandro avrebbe continuato a proclamarsi Gran Re. Gli elefanti da guerra furono condotti in Macedonia nel tentativo di essere addestrati ma nessuno conosceva i metodi di addestramento, perciò furono ricondotti in Persia e lì vennero liberati. Dario nel corso della sua fuga radunò ciò che era rimasto dei suoi uomini. Progettò di dirigersi ancora più ad Est e di formare un nuovo esercito per affrontare nuovamente Alessandro, mentre quest'ultimo ed i suoi soldati si dirigevano verso Babilonia. Allo stesso tempo spedì lettere alle sue satrapie orientali chiedendo loro di restargli fedeli.1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Francia Anno: 2013 De Coubertin Tiratura: 1.000.000 Condizioni: SPL+ Città: Bordighera1 punto
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beh... continuiamo con Monaco allora... :good: Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2011 Tiratura: 1.032.052 Condizioni: BB Città: 1 Sanremo - 1 Bordighera Note: 2 monete Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2012 Tiratura: 1.082.373 Condizioni: BB Città: 1 Riva Ligure - 1 Arma di Taggia Note: 2 monete1 punto
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@@Angry90 ma perchè ti ostini a prenderci per i fondelli? Ottima idea, grazie! Spero che ora si veda bene :D Ho usato uno sfondo bianco e luce diversa Questa frase in grassetto l'hai scritta te...e ci hai mentito spudoratamente. Non hai usato nessuno sfondo bianco TU!!! hai solo copiato l'immagine da un altro sito...quindi il primo che ha toppato qua sei tu. A me hanno offerto 800€ ma a quanto pare vogliono tirarmi una fregatura Qualcuno ti ha offerto 800 euro? si forse sulla moneta del sito che hai postato....sicuramente non di quella messa all'inizio.La fregatura gliela tiri te se gliela vendi. PS:la moneta non ha 100 anni. Vuoi rispetto e cortesia? comincia tu per primo....perchè io posso anche perder un po di tempo per dare una mano ma non per esser preso in giro cordialmente marco1 punto
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Carissimi Francesco e Tornese (se non sbaglio Vittorio vero ?) Vi devo un grande “ringraziamento” … mi è rimasta impressa la frase scritta da Francesco “la ricerca è sempre attiva”; spronato da questo e poco convinto di ciò che avevo scritto (anche perché senza documentazione, come riferito …… è solo supposizione) questo fine settimana mi sono dato molto, ma molto da fare, crdetemi…….ed ecco i risultati…...devo ammettere di essere stato precipitoso nell’affermazione D=Direttore, ma questo perché....da come ho riferito ed in questo caso avendo letto documenti comprovanti, il Barone Ciccarelli ha ricevuto la carica nel 1639, o meglio, quella effettiva, ma ha anticipato la funzione già dal 1636 e questo si può riscontrare sulle medaglie che ne sono la prova (appena ho un po’ di tempo faccio le foto per i confronti) perché il De Rosa era stato trasferito ad altra Amministrazione…. le medaglie portano tutte la firma B Ciccarelli e dal 1837 D Ciccarelli e alcune (per merito e benemerenza) ancora B; del fatto quindi che la D di Domenico non risulta da alcuni documenti e che un doppio incisore su di un lato della medaglia fosse contro le regole all’interno della zecca (uno è solo uno era l’incisore del lato), quindi non sarebbe mai e poi mai potuto accadere (e qui i casi sono molteplici) mi avevano portato a dichiarare l’unica possibilità rimasta, avallata anche dall’oggetto metallico e cioè che D potesse significare Direttore prima che il Ciccarelli prendesse l’incarico definitivo. Ma giustamente come ha anche fatto osservare Francesco prima “l’appellativo Direttore risulterebbe incompleto….” questo lasciava molti dubbi…….. Vittorio nel suo ultimo post ha anticipato il mio intervento, ed è stato pure bravissimo a porre il quesito, infatti come detto prima è da sabato che ci lavoro e dietro un’imbeccata di un mio carissimo amico, esperto di leggi e decreti del periodo Borbonico mi sono messo alla ricerca di un qualche documento dal quale potesse venir fuori il significato della fantomatica lettera D (per usare il termine di Francesco). Ed ecco la novità: la lettera D significa Don che potete osservare davanti a circa un centinaio di impiegati che lavoravano nelle varie Amministrazioni del Banco delle Due Sicile, vi posto però la sola pagina relativa a quella dell’Amministrazione delle Monete che è quella che ci interessa da vicino (perché poi c’erano i Governatori, gl’impiegati della Cassa di Sconto ecc. ecc.) e dalla quale si evincono i nominativi a noi più noti e cioè il citato Ciccarelli, Direttore Generale, il Catenacci (Vincenzo) Direttore del Gabinetto d’Incisione, l’Ascione, Controlo, ma vi posso assicurare che la lista è lunghissima e sono tutti con la lettera D iniziale prima del nome. Adesso però non chiedetemi del come mai il Ciccarelli si sia fatto incidere prima B e poi D oppure indiscriminatamente B e D perché credo che documenti che comprovino questo non si troveranno mai…..!! MA ERA UNA PERSONA CHE AI TITOLI CI TENEVA TANTISSIMO. :) Ancora un grazie.1 punto
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Credimi Daniele, la polenta concia della Betty è strepitosa..... poi il cervo in salmì con bacche di ginepro ai profumi di erbe della conca d'Oropa.... il piatto dei formaggi (diversi tipi di tome sempre degli alpeggi di Oropa).... solo per queste cose ne vale la pena esserci. Se poi aggiungiamo..... come hai potuto vedere....libri, documenti, amici, aria fresca, il tutto sotto lo sguardo materno della Madonna d'Oropa.... Benvenuti ad Oropa. :) franco1 punto
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Appena gli admin o altri membri dello Staff adibiti ad assegnarvi questo bollino sono liberi , verrete abilitati all'istante come "Euro folli" . Basta aspettare qualche giorno e avrete senz'altro il bollino :good:1 punto
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L'ultima moneta, di Kamarina, costituisce un buon esempio di come deve essere "rispettata" una moneta autentica. Permangono tracce di lieve corrosione, cercando di rimuovere solo le componenti che possono danneggiare in futuro nel tempo, come i solfuri. In teoria si potrebbe anche molare la parte già corrosa per ridurre l'aspetto, ma si rischia molto e soprattutto può creare falsi sospetti. Molto meglio lasciare la moneta la più vicina al naturale e conserva intatto il suo fascino (almeno per chi ama e capisce le antiche monete greche).1 punto
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@@Vincenzo Ciao Vincenzo nel tuo post 105 ,così scrivi :"Una di queste, è quella sollevata da numa numa. Qual è il limite a cui un restauratore deve spingersi per mantenere intatta l'originalità del pezzo. Superare codesto limite significa sfociare in latenti opere di falsificazioni a posteriori?" Tutto dipende di chi opera. Ci sono chirurghi e chirurghi . Non sono mai stato favorevole a stravolgere quello che in natura il conio gli a impresso, ma se una ossidazione e fortemente penetrata sotto i fondi (o prima pelle) qui il discorso è diverso. Chi ha speso ,non vuole perdere. In quel caso non è piu' il chirurgo a dirigere la musica ,ma il proprietario che vuole recuperare il recuperabile. Lasciare una moneta ossidata ,non piace a nessuno , a volte non si riesce a classificarla .... e allora si lascia così . Posto un esempio ....... Come se una moneta pulita male , appaiono le corrosioni e rendono una splendida moneta .....in queste condizioni. In un altro esempio , una moneta con poche ossidazioni ,che ha subito un trattamento lieve , tanto da eliminare solo i solfuri e non i cloruri ,che rimasti legati in una piccola parte . Come vedi Vincenzo , non è facile o semplice pulire e se necessario restaurare., cercando sempre di rispettare l'originalita' della moneta. Il limite fin dove spingersi a cui tu e numa numa vi riferite consta da diversi fattori. 1° conoscenza numismatica . 2° esperienza piu' che decennale. 3 Molta ma molta passione. Con questi tre fattori difficilmente si sbaglia.1 punto
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Comunque il primo e vero euro o precursore è questo: http://www.euro-pius.it/Il%20primo%20euro.htm1 punto
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