Vai al contenuto

Classifica

  1. profausto

    profausto

    Guru


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      22190


  2. francesco77

    francesco77

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      10739


  3. lepro

    lepro

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      1712


  4. picchio

    picchio

    Utente Storico


    • Punti

      3

    • Numero contenuti

      5529


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/19/13 in tutte le aree

  1. http://www.zerottonove.it/a-castel-san-giorgio-la-piazza-dedicata-a-francesco-ii-di-borbone/ A Castel San Giorgio, comune in provincia di Salerno, verrà inaugurata il 20 ottobre 2013 una piazza intitolata al nostro vero ex sovrano, Francesco II di Borbone, una goccia in un lago, ma almeno qualche sindaco fedele alla storia e alla nostra cultura ha voluto per il momento versarla 'sta goccia! Speriamo che nel giro di una ventina d'anni si faccia un po' di pulizia e che scompaiano tutti i nomi degli "usurpatori sabaudi & co." che prepotentemente infestano le targhe e gli indirizzi di tutte le città del Sud.
    3 punti
  2. Giovanna mi dà lo spunto per un riepilogo dei partecipanti. Mi spiace di leggere quanto scrive @@cembruno5500. Gli faccio i miei personali auguri affinché tutto vada per il meglio, e lo invito fin da ora alla manifestazione del prossimo anno. Per il pranzo di sabato 28 siamo finora: @eligio (+1) @@thetop @@dabbene @@Giovanna (+ Enrico e Cristina) @@dizzeta @@rongom @@417sonia @@ambidestro @@andyscudo @vwgolf @angelonidaniele @piergi00 @savoiardo Biagio Ingrao Hanno poi confermato la loro presenza insieme a noi Danilo Craveia (relatore della conferenza del pomeriggio), Graziana Bolengo (direttrice dell'Archivio di Stato di Biella), Mario Coda (nostro accompagnatore a Oropa la domenica). Mi fa particolarmente piacere la loro presenza a tavola. Sono persone che conosco per la loro affabilità e cortesia. Può essere per tutti un'occasione di scambiare direttamente con loro opinioni, porre domande in anteprima su quanto si vedrà nel corso di queste giornate, o anche solo conversare in amicizia del più e del meno. Domenica 29, a Oropa, sono finora prenotati: @eligio (+1) @@thetop @@Giovanna (+ Enrico e Cristina) @@andyscudo (+1) Mario Coda C'è ancora tempo per ulteriori aggiunte. Terremo fino all'ultimo qualche posticino di scorta, per chi volesse aggregarsi in extremis. Voglio ricordare a tutti i forumisti che i pranzi sono amichevoli e assolutamente informali. Possono partecipare tutti, anche con accompagnatori. Tutti sono i benvenuti, nessuno escluso. Sono momenti di aggregazione, durante i quali i contatti del forum diventano più diretti e reali. Può essere l'occasione di uscire allo scoperto, di trovarsi, per una chiacchierata o anche solo per vedersi di persona, se non addirittura conoscersi. Senza alcun imbarazzo, ma solo col desiderio di condividere l'interesse per la Numismatica e la Cultura. Assolte queste piccole ma necessarie incombenze, torniamo a parlare della manifestazione. Mancano ormai solo dieci giorni, e le previsioni del tempo lasciano sperare che quest'anno ci sarà il sole. La prossima settimana annunceremo una bella sorpresa per la giornata di sabato. Per il momento, buona serata a tutti. E.
    2 punti
  3. http://www.numismaticaranieri.it/it/negozio_di_numismatica/monete_italiane_in_argento_ed_altri_metalli_di_vittorio_emauele_iii/vittorio_emanuele_iii__lira_1939_a_xviii_6259_.aspx?id=3112
    2 punti
  4. Questa sezione ha raggiunto quota 2000 discussioni, grazie a tutti per il rispettabile risultato raggiunto! :hi: :hi:
    2 punti
  5. http://www.youtube.com/watch?v=1N9ckkn_b_I Se avete la pazienza di guardare questo video è molto interessante.
    2 punti
  6. Taglio: 2 euro CC Nazione: Lussemburgo Anno: 2006 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Bruxelles
    2 punti
  7. SIRACUSA – Tetradramma Tudeer 58 Colgo l’occasione della ricomparsa di un eccezionale esemplare nella prossima asta di Nomos (proveniente da Leu and M&M, 1974, n. 120) per illustrare in maggiori dettagli la bellezza di questo autentico capolavoro, forse il migliore mai creato dal famoso incisore Greco Eukleidas: La firma dell’incisore è riportata sull’elmo attico al rovescio. Riporto il dettaglio: Al diritto: Quadriga al galloppo a sinistra, guidata da una divinità femminile (Persefone?), che tiene le redini nella mano sinistra e una torcia nella mano destra; sopra Nike in volo a destra, incoronante l’auriga. Al rovescio: Σ]ΥΡΑΚ[Ο]ΣΙΩΝ. Testa di Atena di fronte, volta leggermente a sinistra, coronata con elmo attico a tre creste ornato di palmette, con orecchino a doppia spirale e una collana di pendent con una Medusa al centro; all’intorno, quattro delfini; sulla visiera dell’elmo, ΕΥ-Κ/ΛΕΙΔ-Α Esso è classificato con: L.O. Tudeer. Die Tetradrachmenprägung von Syrakus in der Periode der Signierenden Künstler, Berlin, 1913, no. 58 (conii V21 / R36) G.E. Rizzo. Monete greche della Sicilia, 2 vols.,Rome, 1946, pl. 43, no. 22. Come già accennato, è un capolavoro di Eukleidas, il quale apportò una grande innovazione artistica. Per la prima volta nella lunga serie di monetazione siracusana, la testa femminile non è raffigurata di profilo, ma di fronte. Inoltre Atena appare qui per la prima volta nel panorama della monetazione siracusana numismatico arte e reca un elmo riccamente decorato da cui scendono i capelli su entrambi i lati del viso. Intono alla testa nuotano quattro delfini. L’inaspettata raffigurazione di Atena al posto della solita Arethusa - la ninfa della sorgente d'acqua dolce sull'isola di Ortigia, nel porto di Siracusa - ha portato a vari commenti . E’ stato suggerito che la comparsa di Atena si riferisce alla vittoria di Siracusa sull’invasione ateniese del 415 a.C. La presenza dei delfini - tradizionalmente raffigurati intorno alla testa di Aretusa - ha anche suggerito che siamo in realtà di fronte ad Arethusa che indossa il casco di Athena in commemorazione della vittoria siracusana. Il realtà la testa qui raffigurata è proprio di Atena, che fu venerata anche a Siracusa. Sull'isola di Ortigia c’era un tempio dedicato a questa divinità e i suoi resti sono incorporati nell’attuale cattedrale. Quindi i delfini sono un attributo anche per Athena come lo sono per Aretusa e non deve sorprendere che Atena sia stata onorata su una moneta di Siracusa. Sui tetradrammi di Siracusa, il carro occupa sempre il dritto, mentre la testa appare sempre sul conio del rovescio. Eukleidas, di conseguenza, ha inciso la sua innovativa testa di Atena per un conio di rovescio (quello usato col martello). Tuttavia, in questo disegno rivoluzionario, egli ha creato un maggiore rilievo della testa frontale con conseguente aumento dello stress sul conio stesso. Come risultato, il conio deve essersi rotto quasi subito durante il suo impiego, con perdita di un pezzo sul bordo sinistro. In ognuno dei 18 esemplari noti si è verificata questa rottura di conio. Probabilmente al fine di compensare tale rottura di conio, gli addetti alla battitura dei tetradrammi si sforzarono di decentrare leggermente il conio a destra sul tondello, in modo appunto da ridurre al minimo l'impatto dello spazio vuoto sul bordo sinistro. Il conio (R36 di Tudeer) fu utilizzato fino a quando non subì un ulteriore deterioramento. Con il tempo si ruppe in due ulteriori punti sul bordo, alle ore 2:00 e 3:00 . L’esemplare che presenta il maggiore degrado del conio, senza dubbio poco prima che venisse ritirato il conio sembra essere Boston 411 ( "r " nella lista di seguito), preceduta da Hess - Leu 31 , 141 = Basel 464 = NAC 13 , 464 ( "o" della lista). Dopo il ritiro del conio, Eukleidas creò un secondo stampo (Tudeer 59) con lo stesso disegno di base di Atena elmata, anche se con variazioni nei dettagli. Anche il secondo conio (R37 di Tudeer) è un capolavoro. L'ordine in cui sono stati utilizzati i due conii appare chiaro in quanto tutte le monete dei due stampi cono state coniate da un singolo conio del dritto (V21 di Tudeer). Il conio V21 è stato utilizzato in combinazione con cinque diversi conii del rovescio, quindi con una durata ben maggiore (il conio del diritto, essendo sistemato sull’incudine, è sottoposto a una minore usura) e l' ordine di uso può essere determinato con certezza, studiando il progressivo deterioramento del conio di diritto (vedasi Tudeer p. 157). Ma anche questo secondo conio del rovescio, subendo tutta la forza del martello, si ruppe subito e in maniera ben più grave, con una fenditura che si estende in diagonale appena sotto la bocca di Atena, ed ebbe una vita ancora più breve del precedente. Così finì esperimento rivoluzionario di Eukleidas con la testa frontale di Atena, a causa appunto dal marcato rilievo della testa. Solo un suo collega intravvide una soluzione a questo serio problema tecnico. Kimon, un altro dei maggiori incisori siracusani, si rese conto che il problema del potenziale stress del conio poteva essere alleviato spostando la testa frontale al diritto e la quadriga al rovescio. Dopo l’abbandono di Eukleidas, forse già pochi mesi dopo, Kimon incise una testa di Aretusa frontale (Tudeer 80-81), mettendola al diritto, e la sua testa divenne uno dei più modelli più influenti, ampiamente imitata nel mondo antico. In realtà Eukleidas non fu il primo incisore a tentare di incidere una testa frontale, ma la portò a livelli massimi di arte. I suoi contemporanei, grazie all'innovazione tecnica dell’inversione dei conii, resero pratica la sua idea. Nel successivi decenni molti incisori in varie parti del mondo greco produssero belle teste frontali, ma probabilmente nessuno superò lo splendore artistico della creazione originale di Eukleidas. Quando fu esattamente coniato il capolavoro di Eukleidas? Normalmente esso è attribuito all’arco temporale tra 410 al 405/400 a.C. e bisogna attendere la revisione che sta facendo Wolfgang Fisher-Bossert su Tudeer, la cui uscita è prevista per l’anno prossimo. Personalmente ritengo che risalga al 406 -405 a.C., nell’ultimo periodo della democrazia siracusana, messa a dura prova dall’invasione cartaginese, e quindi poco prima dell’avvento di Dionisio I (oppure, in alternativa, con la salita al potere del tiranno siracusano, nel 405 a.C.) Un recente articolo di CNG ha censito finora 18 esemplari per Tudeer 58 (che ne conosceva 12) e 6 esemplari per Tudeer 59. Ecco la lista completa (sarebbe da controllare per un eventuale aggiornamento più attuale): Tudeer 58: a. Benson XII 353; SNG Lloyd 1384 (now in British Museum)
 b. Berlin; Weil III 7
(noto dal 1873) c. Berlin; from Loebbecke
(del 1906) d. Brussels; from Du Chastel; Borghesi Cat. 4 I 894; Holm V 12; Du Chastel VIII 90; Forrer p. 139
 e. Brussels; from de Hirsch; from Dupre Cat. I 145; Froehner Annuaire de la Soc. Num. 3 II 31
 f. Hess (1902) 658; previously Berlin, Fox, Thomas; Locker Lampson 94; Helbing (8 Nov 1928), lot 3654; Auctiones 20 (1990), lot 163; Kuenker 94 (2004), lot 404
 g. London; BMC 198; Head Syracuse IV 10; Guide (2) XXVI 31; Hill Sicily VII 1; Macdonald Coin Types III 3
 h. London; BMC 199 i. Paris; from de Luynes (1191)
 j. Gulbenkian 282 and frontispiece
k. Leu 20 (1978), 46
 l. Hess-Leu 7 (1957), 109; Muenzen und Medaillen 53 (1977), 39; Muenzen und Medaillen 54 (1978), 116; Birkler and Waddell I (1979), 55
 m. Hess-Leu 11 (1959), 93; Leu (1976), 112; John D. Leggett, Jr. Collection (donated to American Numismatic Society [ANS 1997.9.55]);
 n. Kunstfreund (Leu and M&M, 1974), 120
 o. Hess-Leu 31 (1966), 141; Basel 464; NAC 13 (1998), 464
 p. Leu 38 (1986), 37
 q. NAC 59 (2011), 532 (the present coin)
 r. Boston 411; from the Ognina Hoard, 1923, Noe, NNM 78, p. 197, no. 749

 Tudeer 59: a. Pennisi
 b. Vienna 6865
 c. Leu 81 (2001), 108
 d. Jameson 1833; Basel 465; NAC 13 (1998), 465
 e. Muenzen und Medaillen 79 (1994), 180; LHS 95 (2005), 518
 f. Hess-Leu 27 (1956), 190
    1 punto
  8. RISPOSTA AL PRECEDENTE POST DI dizzeta: Il mio libro "Apocalisse. La soluzione dell’enigma" porta avanti la tesi che l'Apocalisse sia stata scritta nel 67 d.C. e preannunci erroneamente la fine del mondo, preceduta dal ritorno di Cristo nella gloria, per il 71. L'incredulità circa l'errore di Giovanni è stata inizialmente anche mia: prima di venire allo scoperto e proporre questo mio libro agli editori ho fatto mille controlli per verificare se questa mia tesi fosse fondata o meno e ho ritenuto che lo era. Mi fa piacere che anche tu, dopo aver letto il libro (ti ringrazio molto per averlo fatto), lo abbia ritenuto ben articolato e convincente. Il tuo giudizio circa la bontà delle argomentazioni contenute nel libro mi conforta molto e si aggiunge alla valutazione positiva fatta dal professore dell'Università Urbaniana di Roma che ha scritto la prefazione ed alla valutazione che l'editore ha richiesto ad un altro professore della Pontificia Facoltà Teologica di Napoli per decidere se il libro fosse degno di pubblicazione oppure no. Insomma, le argomentazioni contenute nel libro sembrano davvero fondate: effettivamente a Giovanni il ritorno di Cristo sembrò imminente. Ma, e qui è il passaggio importantissimo, questo non mi scandalizza affatto perché la Rivelazione (nonostante "Apocalisse" significhi proprio "rivelazione", "togliere il velo") non finisce con l'Apocalisse ma con il Vangelo di Giovanni, il quarto Vangelo dove viene definitivamente compreso il fatto che non bisogna vivere nell'attesa spasmodica dell'instaurazione del regno di Dio e del ritorno di Cristo perché nella Parola che Gesù ci ha lasciato è già contenuto tutto ciò che è necessario per vivere in comunione con Lui, con Dio e con lo Spirito Santo, per avere cioè il dono della "vita eterna" di cui si parla nel Vangelo di Giovanni. Dico "definitivamente compreso", ma potrei dire "rivelato" perché Dio parla efficacemente agli uomini solo quando viene compreso da questi. Se un maestro vuole spiegare un teorema matematico a dei bambini deve mettere in conto la possibilità che questi non capiscano subito, che debba ripetere più volte le cose magari semplificando il linguaggio. Se il bambino sbaglia e commette un errore di comprensione non si dirà che il maestro è cattivo e che il suo insegnamento è fallace, ma al contrario che il maestro è buono e paziente. Ebbene quel maestro è Dio e Dio, come si affanna a dire in questi giorni Papa Francesco, è buono e paziente. Il fatto che quindi l'Apocalisse contenga un errore interpretativo non mina la verità complessiva della Rivelazione contenuta nelle Scritture. Così come gli Apostoli non capivano Gesù quando preannunciava la sua resurrezione dopo la sua crocefissione, per il semplice fatto che nessuno era mai risorto prima di allora, allo stesso modo Giovanni ha dovuto vivere ancora del tempo lontano da Gesù per comprendere a pieno quello che aveva veramente voluto dire quando preannunciava il Regno di Dio: non un regno fisico ma una dimensione spirituale, la comunione spirituale, la "vita eterna". Ecco allora che la Rivelazione si è conclusa. Gli uomini hanno finalmente compreso quello che Gesù era venuto a dire loro: la Parola di Gesù è un viatico per la vita degli uomini sulla Terra, un faro luminoso che illumina la strada di coloro che vogliono vivere in comunione con Lui, degli uomini di buona volontà.
    1 punto
  9. Ottimo ritrovamento, caro amico! :good: Sì, conviene senz'altro "avere la pazienza" di vederlo. E non solo perché è breve (meno di 5 minuti e mezzo). Ma anche perché questo poco tempo è sufficiente ai bravi autori della "clip" per esporre le tre principali leggende (e l'interpretazione forse più probabile) raccontandole in maniera semplice e chiara. E accompagnandole da immagini sempre "a tema". Un brevissimo commento nel merito: 1 - la leggenda del gigante Voluce Forse è la più famosa fra le origini presuntive dello stemma Visconti. Ma anche la meno realistica, benché sia "a effetto". Per un motivo molto semplice: secondo una versione di questa leggenda, Voluce usava come simbolo un serpe che mangia un omino perché simboleggiava sé stesso. Era così forte e abile che lo chiamavano "il mangiacristiani"... ...e non occorre molta fantasia per capire che l'omino, probabilmente, non rappresentava un cristiano qualunque, ma forse era il Cristo stesso... Quindi, se così era, vi pare possibile che il Visconti si sarebbe riportato a casa questa coppia di figure dall'origine così "poco cristiana"? Oltretutto, usandole come proprio stemma? 2 - il mostro mangiauomini Anche di questa leggenda esistono più versioni. Alcune l'ambientano fra Milano e l'hinterland. Altre fanno vivere il mostro in una palude. Tutte assomigliano alla vicenda leggendaria di San Giorgio, il prode cavaliere della Cristianità che uccide il drago per liberare la principessa: (da: http://www.calendario-di-santi-patroni-e-citta-d-italia.com/San-Giorgio.html) ...e quindi è probabile che tutte siano state "clonate" su di essa. 3 - Il pistrice di Giona Nel filmato, gli ultimi minuti sono dedicati a un interessante intervento della prof. Viglienti sull'ipotesi che il biscione visconteo derivi dal pistrice di Giona. Suggerisco di seguirlo, è un bell'intervento. Nel corso del quale la studiosa mostra una pittura da una catacomba che è molto suggestiva... :good: Nel mio piccolo, condivido quest'ipotesi. Che venne già ventilata, fra gli altri, da: - A. Merati, Cognomi e soprannomi della Brianza, Monza 1996, p. 103; - M. C. A. Gorra, Il biscione e l'uscente: la storia di un mito, in "Cronaca numismatica", n° 173, aprile 2005, pp. 26÷32.
    1 punto
  10. VANDALS,. Struck 5th. Century AD , 10mm
    1 punto
  11. la tua moneta, Kroton. dovrebbe essere un terzo di statere e dovrebbe essere d'argento lo Statere , modulo più grande, pesa mediamente attorno ai 7 grammi con un diametro di 22 mm. il peso della tua monetina torna, essendo il peso un terzo di 7 grammi meno il buco e molto consumata. cosi consumata e con il buco il valore viene molto penalizzato e rende la moneta poco appetibile all'acquisto. ciao Pietro
    1 punto
  12. http://www.acsearch.info/search.html?search=similar%3A606170#3
    1 punto
  13. In queste prime "battute" ho scritto spesso...."Direttore del Gabinetto d'Incisione" ma chi era questa persona e che ruolo aveva ? E' questo il periodo della Riforma dell'Amministrazione Generale delle Monete...partita sotto Ferdinando I di Borbone e conclusasi (con Decreti) sotto Francesco I di Borbone [.....] ai Maestri di Zecca (l'ultimo il Diodati) e di Prova vennero sostituiti i Direttori e tra questi quello che più ci interessa fu il Direttore del Gabinetto d'Incisione.....aveva il compito di eseguire i bozzi dei disegni, distribuiva, con diligenza, i lavori agli Incisori dirigendone l'esecuzione e soprattutto vigilava sull'esattezza e costruzione dei lavori stessi; assisteva alle impressioni delle matrici, dei punzoni e dei coni di tutte le monete e le medaglie che si facevano nei torchi, tenendo un apposito registro che poi, successivamente, consegnava agli incaricati del Tesoro; oltretutto era pure responsabile di tutti gli utensili (appositamente inventariati) che venivano usati nei locali del Gabinetto stesso. Il primo personaggio che assunse tale carica fu Filippo Rega. Un saluto Pietro
    1 punto
  14. si tratta con tutta probabilità di un bronzo coniato nella zecca magno greca di Reghion, al tipo scalpo frontale di leone al d. e PH (iniziali di Reghion in greco) entro foglie di olivo al r. :D
    1 punto
  15. le monete di Mantova non le trovi spesso in condizioni migliori ...... !?
    1 punto
  16. il peso e` quello ! sembra un falso pero` tondello di qualche lega argentato sotto il collo com e` ? c e` una lamina sopra ?
    1 punto
  17. http://www.lamonetapedia.it/index.php/Collegamenti_a_siti_di_numismatica
    1 punto
  18. @@Corsodinazione sarò sincero a me sembra falsa . La perlinatura non corrisponde Saluto
    1 punto
  19. pure tu? troppi juventini :blum: :blum: :blum: per i miei gusti
    1 punto
  20. @@Luca Tecnorete da programma su sito UFN Moneta Commemorativa in oro da 200 Euro «Le Virtù Teologali: la Speranza» saluti Diego
    1 punto
  21. ecco dove l'avevo vista! @@Vinxb sei pregato di inserire le foto delle monete che hai, invece di prenderle da altri siti
    1 punto
  22. Le monete più rare ? Quelle che ancora mancano nella nostra collezione........... :lol:
    1 punto
  23. ma quanti simboli di controllo ci sono ? Esattamente non saprei, ma non sono pochi. e sopratutto ogni simbolo di controllo era associato ad una zecca oppure un conio come nei denari repubblicani ? o non si sa La monetazione in bronzo di Alessandro Magno era di natura locale. A differenza delle monete d’argento e d’oro, quelle di bronzo erano usate nei mercati locali per l’acquisto di pane e vino per la famiglia. Sono stati distinti otto tipi principali di bronzi di Alessandro, diversi sottotipi e tre denominazioni. Le zecche macedoni sono indicate genericamente come ‘della Macedonia’, sia di città famose come Anfipoli, Pella, Daton-Filippi e forse anche Ege, sia delle colonie fondate da Andros, da Calcide, Eretria, Corinto o Atene, sia quelle di incerta localizzazione. Per questo motivo non è possibile stabilire una corrispondenza diretta fra simbolo e una determinata zecca. Lo stesso vale per altri bronzi che provengono da zecche non meglio identificate che 'dell’Asia Minore occidentale'. Invece alcuni bronzi sono esattamente accasati come quelli provenienti da Mileto (Ionia) e da Salamina (Cipro). apollonia
    1 punto
  24. Sempre in tema di collaborazione tra pubblico e privato, mi ostino a tornare sull'argomento inerente la nota 56 dell'articolo a firma della Balbi de Caro (vedasi la discussione Sorprendenti Notizie nella Sezione Approfondimenti di VEIII)...che oltre a fare parte del Comitato della SNI, è anche direttore del Bollettino on line del Portale Numismatico. Ottimo. Benissimo. E viste le sinergie in atto, non sarebbe possibile sapere qualcosa in più su quella nota? O si torna al delitto di lesa maestà, nel senso che dobbiamo berci tutti i calici dolci o amari che siano e stare zitti? In fondo la notizia, scottante, l'hanno fornita proprio loro. E' mai possibile che in questo paese per ottenere il riconoscimento di un proprio diritto o interesse legittimo si debba sempre ricorrere alla Magistratura?
    1 punto
  25. Ultimo acquisto dalla recentissima HD Rauch di ieri (antiche). Una bella dracma di Mileto coeva del Grande. Price 2090: 4,25 grammi. Dracma coniata tra il 325 e il 323 a.C. Acquisto ottenuto a un buon prezzo, considerata anche la buona conservazione della moneta: La seconda immagine è stata scannerizzata direttamente dal catalogo cartaceo della HD Rauch e rende meglio la vera immagine e il largo tondello della moneta.
    1 punto
  26. Indicibile mostruosità. Assurda stortura. Incommensurabile deturpazione. Somma bruttura. Hanno privato questa moneta del suo splendore e della sua dignità; per questo sono completamente degni di tutto il mio biasimo.
    1 punto
  27. sempre la belga in versione proof.....
    1 punto
  28. ok grazie.. qui sotto il link diretto che non passa attraverso la repubblica :-) http://www.boredpanda.org/coin-paintings-tales-you-lose-andre-levy/ :crazy:
    1 punto
  29. Ex NAC 16, 962. - Napoli. Stefano III (821-832). 20 nummi. D/ Busto di San Gennaro in abito vescovile. R/ Croce potenziata su tre gradini. Ai lati, S T. P.R. 1. CNI 10. MEC 14, 1-3. AE. g. 1.62
    1 punto
  30. non è mia, ma in onore al Santo la posto ugualmente ( medaglia II° metà del '600 )
    1 punto
  31. Ciao Aemilianus253, eh hai sollevato un grande problema dei cataloghi.... "spazio permettendo"!!! Anch'io cerco di raccogliere quanto più riesco, ma un giorno o l'altro si arriva alla resa dei conti..... e lì son guai.......!! Ciao Sabaudo59, hai ragione, io mi riferivo ai cataloghi che, per adesso, riesco a permettermi. Sono incredibilmente belli quelli vecchi, io ne vedo sui mercatini, ma non sempre si riesce a spuntare un buon prezzo (però mai trovati cataloghi con più di cento anni!). E poi è bellissimo trovarvi all'interno appunti appartenuti a chissà quale appassionato.......... di una cosa posso star certo, non mi pentirò mai di un libro acquistato!!
    1 punto
  32. cosa ti dicevo? la moneta meritava!!! anche se l'ultima cifra della data non è visibile la zecca si capisce chiaramente e la moneta è veramente bella!!! lo sai che il gg che decidi di abbandonarla (e non penso che lo farai ...) il posticino nella mia collezione per lei c'è sempre vero?? è comunque un pezzo importante per una collezione savoia... Hai fatto benissimo a prenderla e poi ad un prezzo veramente invidiabile! Mi immagino l'emozione che ti ha dato poterla prendere in mano....
    1 punto
  33. beh... non è uno sbaglio.. è solo disattenzione.... c'era il Milan ..... :whome:
    1 punto
  34. noooooooooo mi é caduto un mito! prof se hai sbagliato, questa discussione la metto almeno R4 :cray: :D
    1 punto
  35. Ciao rick Il tuo è un bronzo coniato in Macedonia tra il 325 e il 310 a. C. circa del tipo ‘titolo regale’ in quanto riporta sul rovescio le iniziali B (Basileus) e A (Alexandroy). Sul diritto è raffigurato Eracle con copricapo in pelle di leone. I simboli sul rovescio sono, dall’alto in basso, un arco con faretra, una clava (le armi di Eracle) e un marchio di controllo qui indecifrabile e di cui ti dirò in un altro post. Rispondo alla domanda sulla valuta. La tua ‘copper unit’ è classificata dal Price come AE = 4 calchi = 1 emiobolo. Poiché 1 obolo = 1/6 di dracma, 1 emiobolo vale 1/12 di dracma,che è poi il valore del tuo bronzo. Naturalmente salvo errori od omissioni. apollonia
    1 punto
  36. @@kame_84_8a Salve e benvenuto nel forum . La cartamoneta è una serie ordinaria ossia non sostitutiva , per le condizioni mi terrei sul BB , Saluti .
    1 punto
  37. Taglio: 2 euro Nazione: Finlandia Anno: 2002 Tiratura: 1.239.000 Condizioni: BB Città: Milano
    1 punto
  38. Buonasera, moneta in condizioni non superiori al MB. Valore tra i 5 -10 Eur. Riporto personali quotazioni medie nei vari stati di conservazione: BB: 40Eur SPL: 100-130Eur FDC: 400Eur
    1 punto
  39. L'ipotetico vantaggio per dei falsi coevi sarebbe l'appesantimento della moneta con sostituzione di materiale più pesante con del materiale più leggero, meno pesante ma più pregiato. La qual cosa non è visto che il peso specifico del bronzo e del ferro sono abbastanza simili. Non ho le conoscenze per stabilire se in epoca Romana il ferro costasse così meno del rame, certamente le miniere di ferro erano relativamente abbondanti rispetto a quelle di rame ma il differente punto di fusione necessitava di una maggior quantità di legna per il ferro. La mia impressione è che in particolari condizioni chimico fisiche sia avvenuta la sostituzione degli atomi dirame Cu++ con atomi di Fe++ (che una volta ossidatosi si sia trasformato in Fe+++) Dalle foto postate si nota che il ferro è presente sia sotto forma di Goethite e di Limonite, sia come incrostazione superficiale, sia a contatto della patina superficiale con il materiale sottostante, sia sotto forma di impregnazione lungo probabili microfratture da distensione. In fase di seppellimento delle monete nel terreno, in particolari condizioni vi può essere la circolazione di correnti sotterranee che favoriscano la reazione di sostituzione. Naturalmente occorrerebbe fare un indagine più approfondita tenendo conto in quale tipo di terreno siano statetrovate tali monete,il Ph del terreno, la presenza di acque di falda etcc.
    1 punto
  40. Taglio: 2 euro CC Nazione: Olanda Anno: 2013 A Tiratura: 20.000.000 Condizioni: SPL+ Città: Bruxelles
    1 punto
  41. Taglio: 50 cent Nazione: Grecia Anno: 2007 Tiratura: 952.239 Condizioni: SPL Città: Bruxelles
    1 punto
  42. Medaglia devozionale di protezione contro il maligno e le ossessioni,bronzo/ottone,del XVIII sec.- Al D/ il volto con aureola raggiata di S. Anastasio Magundat, monaco persiano del VII sec.,scritta: IM.S.ANAST.- MON.ET.M.= Immagine Sant'Anastasio - monaco e martire(fu decapitato),si dice che la sua immagine faceva fuggire il demonio è proteggeva dai malefici.- R/ Scritta in otto righe,dentro cartella ornata,il significato dovrebbe far riferimento alla protezione del santo,circa l'attribuzione all'Abbazia delle tre Fontane di Roma è possibile,inquanto ci sono le reliquie del santo assieme a quelle di S. Vincenzo di Saragozza. La medaglia originariamente era dotata di appiccagnolo,il buco è stato fatto successivamente per poterla portare o appendere,la medaglia presenta i rilievi molto usurati(lanati) indica che è stata per molto tempo portata,non comune.Ciao Borgho.
    1 punto
  43. L'intervento di Magdi stigmatizza quelli che sono da considerare un po' i "mali atavici" delle nostre collezioni pubbliche : mancanza in molti casi della catalogazione, scarsi sforzi di pubblicazioni che richiedono personale e risorse finanziarie non disponibili al settore dei Beni Culturali (vi è comunqe da dire che anche se all'esetro sono piu' avanzati anche grandi musei quali British , Bibliotheque Nationale, Berliner munzkabinett etc.. hanno pubblicato solo in parte i loro holdings in modo cartaceo, oppure esistono cataloghi completi - BMC greek - ma bisognosi di revisioni e integrazioni), non parliamo poi di studi e monografie ver e eproprie che richiedono tempi e approfondimenti piu' appannaggio di numismatici professionisti e università piuttosto che di direttori di museo. Mentre dal lato pubblicazione ripostigli , che confluisocno nei musei, qualcosa in piu' si viene facendo. Come uscire da questo impasse ? Oggi abbiamo due strumenti preziosissimi che ci vengono in aiuto: il primo è la diffusione di database on line che permette un'accelerazione notevolissima nel calssificare una moneta , riportarla in un contenitore virtuale e la messa a disposizione di tale contenitore/catalogo attraverso la rete. Questo strumento ha di fatto integrato, non soppinatato, gli storici cataloghi a stampa , rendendo piu' facile la "lavorazione" dei singoli pezzi (si lavora sui dati e foto messi a disposizione dal museo) e soprattutto veléocizzando la diffusione tramite un database condiviso in rete, riducendo o addiritttura annullando i costi per la stampa e diffusione. Non a caso il MIBAC ha deciso di diffondere i suoi Bollettini dedicati ai "Materiali", ovvero Collezioni, Ripostigli, Tesoretti etc. in deposito presso i musei pubblici, con pubblicazioni disponibili per ora solo "on-line". Numerosi musei esteri hanno cosi abbandonato l'idea di portare avanti costosi progetti di catalkogazione (tranne le Sylloge) ma hanno completato database di grande importanza, vera miniera di dati infromazioni foto utilissimi agli studiosi che possono consultarli gratuitamente per lo piu' e richiedere, a pagamento, foto per le loro pubblicazioni (alcuni le danno addirittura gratis). Il secondo strumento che è caratteristica precipuamente italiana, frutto del genio italico per sopperire ad una carenza cronica di fondi e risorse che stava paralizzando il comparto pubblico numismatico dei musei (non tutti ci sono lodevoli eccezioni quaki bologna etc.) è quello di ricorrere a dei volontari privati per collaborare assieme alle strutture pubbliche portando avanti progetti di catalogazione e messa in rete o pubblicazioni a stampa delle collezioni gestite da questi musei. Una sorta quindi di volontariato culturale . Questi progetti sono saldamente coordinati e gestiti dagli enti pubblici prepostio alla collezione ma si avvalgono di volontari qualificati che offrono gratuitamente il proprio aiuto con l'obiettivo, lodevolissimo, di riuscire a far emergere questa parte di patrimonio pubblico a volte rilevantissima (come ad esempio la collezione Reale, ma non solo) mettendola a disposizione finalmente degli studiosi e appassionati. Oltre questi due strumenti, nuovi/recenti dei quali abbiamo cominciato efficacemente ad avvelerci occorre ricordare un elemento pivot che puo' fare da collante e facilitare, agevolare questo processo, virtuoso, di "emersione" (buffo usare questo termine di solito riservato alle collezioni private nascoste, ma se ci pensate bene il valore di una moneta oltre a quelllo venale ed estetico è proprio il dato storico e archeologico, ove disponibile, e quindi se questo dato è negato perche la collezione pubblica non è conosciuta ma solo custodita occorre proprio far "emergere" il dato storico essenziale per il progresso della ricerca e della conoscenza), ebbene questo elmento è costituito proprio dal dibattito incontri/scambi/convegni/giornate di confronto che hanno cominciato ad instaurarsi da due anni a questa èarte con protagonisti esponenti delle istituzioni e rappresentanti privati di associazioni, corporazioni (i commercianti) , università e altri esponenti. Questo dibattito, tuttora in corso e che, speriamo, vada avanti per lungo tempo, serve per instaurare un dialogo tra le varie parti, esporre le rispettive posizioni cercando di convergere sui due obiettivi comuni fondamentali che ambedue le parti mirano a realizzare nel migliore dei modi: tutela valorizzazione la prima serve a tutelare il patrimonio dello Stato o meglio della Cosa Pubblica, ovvero il nostro in ultima analisi, stabiliendo cosi anche i "confini" entro il quale il Privato puo' muoversi (tra cui ricade anche il commercio di monete tanto per fare un esemio iper-concreto) La seconda serve a far si che ogni cittadino appassionato o meno di numismatica possa usufruire di un patrimonio custodito nei musei pubblici e che questo venga alorizzato per la sua fruizione e la sua conoscenza nei modi adeguati. Paasandoi quindi dalla sua conoscenza attraverso un'opera di catalogazione, e dalla condivisione delle informazioni dei dati per lo studioso , per il cultore e l'appassionato Detto tutto questo , che cosi sembra bello e perfetto :) scendiamo sulla terra e naturalmente abbiamo comunque una strada lunghissima davanti a noi , qualche risultato iniziale ma molto significativo come l'avvio del progetto per l'Archeologico di Firenze o quello per le collezioni del Museo Nazionale Romano indicano che una breccia è stata aperta e che la collaborazione Pubblico-Privato è ormai una realtà. Per andare avanti pero' c'è bisogno non solo di apertura e coperazione ma anche che il dialogo resti aperto è quello che si sta facendo con questi momenti di incontro organizzati dal MIBAC dove sarà importante tracciare un primo bilancio e discutere dei programmi e dei progressi per il futuro su ambedue i temi rilevanti per il discorso numismatico italiano: tutela e valorizzazione. L'invito di Dabbene a lavorare tutti insieme mi sembra particolarmente importante, che giovani e giovanissimi come Magdi seguano attivamente l'evoluzione e i progressi di questo discorso mi pare estremamente significativo della voglia di fare e di dare per il "bene" dei Beni Culturali di questo Paese. Giusto il monito di Giovanna su nebbie e fumi che possono ogni tanto levarsi, pero' anche la nebbia piu' fitta del Mar dei Sargassi alla fine cede e la nave puo' proseguire accompagnata dai suoi delfini che le fanno strada :)
    1 punto
  44. Buongiorno, ci dispiace del disservizio, ma i cataloghi sono stati spediti a fine luglio, quindi circa 45 giorni prima dell'asta (no comment sui tempi di consegna.......). In ogni caso gli aventi diritto a ricevere il catalogo, una volta avvisati che i cataloghi sono stati spediti, se non lo ricevono entro 15 giorni, possono richiederne un'altra copia. In ogni caso resta la possibilità di consultarlo online sia scaricando i pdf, sia sfogliandolo direttamente.
    1 punto
  45. Le poste italiane, sulla base di diversi standard (ricordo una vecchissima discussione piena di dati sul forum ebay), sono considerate le peggiori d'Europa. La società al momento è una S.P.A a cui proprietà è al 100% dello stato. Assenza di concorrenza, comportamenti clientelari estremamente diffusi hanno fatto sì che la molti dirigenti non siano all'altezza di dirigere l'azienda. Il personale, in molti casi a tempo determinato, spesso non è competente. Mi è capitato più volte di dover dare io informazioni al personale sui servizi di spedizione. E' di questo non do tanto colpa al personale, quanto all'assenza di un decente corso di aggiornamento. Le assunzioni spesso sono state fatte senza criterio, ricordo che diversi miei amici, diplomatisi tutti in un dato anno, vennero chiamati alle poste per alcuni mesi in funzione del solo anno di nascita. La mancanza di logica nelle assunzioni fa sì che sia fisiologico che qualche lestofante finisca prima o poi a smistare posta. Il dramma delle poste è un dramma comune a tante aziende di proprietà statale. Invece di esigere il massimo dell'efficienza per farle assurgere a modello da parte di altre aziende, vengono viste come proprietà privata dei partiti. Pensate a cos'era l'ENI ai tempi di Enrico Mattei, quando l'azienda permetteva all'Italia di acquistare petrolio a basso costo, e a cos'è ora, che abbiamo la benzina più cara d'Europa (anche per le accise, ma sicuramente non solo).
    1 punto
  46. bonifaccio e stata definitivamente conquiesta da i Genovesi,su i Pisani,nel 1195.....ati ritrovatti fano rissalire che e stata sostraita al vescovo d'aiaccio e di pisa per essere rimessa a l'archidiocese di genova prima el pontificato d'Innocente IV....il genovese Sinibaldo Fieschi(1241-1254)....tra pace e guerre....con pisani,cinarchesi, e catalani....la citta a aquiestato le sue lettere di nobilita......i signori corsi,aiutati da pisa,anno voluto profitare de i desordini che genova soportava tra guelfi e gibelini ,per cacciare i genovesi da corsica e riprendere bonifaccio.....ma la colonnia ligura a sappiutu resistere e cosi fare faccia ella sola,senza alcuno aiuto.....e per causa.....bonifaccio e stata ripopolata di colonnie venute di genova......di vintimille a porto venere......da i nomi che si ritrovanno come i bobbio,novara,piacenza,valenza...etc.....colonie affiancati da soldati......(250 sergienti....con 100 presi con moglie e famiglie ne la riviera....).....e cosi tutti devono contribuire a la diffesa della piazza..... :o in fatti,bonifaccio non e considerata come una de le numerose colonnie mercantile messe in piede nel mediterrano.....!!!...ma come "l'occulus marinus".....l'occio marino di genova.........e un pezzo de la madre patria...!!.. :mellow: una miglialia di personne chi campava..suminavano su le terre al intorno,.pesca e scambi con le nave ..i dritti e doveri de gli abitanti sono multipuli......si e anche ritrovati trace di officiali ripresentanti di genova e in carica del governo....del 1275,oberto spinola,e oberto doria............un articolo 19....che dice che la citta non doveva ricevere piu di 30 famiglie corse,scelti da elli e con 8 abitanti de i piu onorabile de la citta....certamente in seguita a le guerre contro i cinarchesi a quel periodo.....e in piu,un articolo che dice che ne corso e ne sardo non potevanno abitare case al piu vicino de le muraglie.....comunita rinchiusa su ello stesso,con tutte le benedizione del governo e talemente lontana de i principali.....normale hanno battutto monete.....monete nere che valevano piu che monete in corso.....perche le ribbatiture avevano un colpo di spese....gravori, cognatori, manupulazione neccessarie li dava ad ogni martellata un prezzo di piu in piu alto....per arrivare a la fine a essere disprezzate da i mercanti........e i soldati.....era meglio vedere il colore argentato che quello del carbone........una guaranzia ottima.....!!!... :lol: ma oggi un testimone che ne fa una moneta unica nel suo genere.......una moneta piccola,nera,schiacciata,tagliatta,tossatta,sfellata,ma con tante cose a raccontare, lasciando il volo a l'imaginazione di tanti fatti passatti....... :).. ....se un giorno passatte in bonifaccio..(.cosa che vi auguro di tutto cuore...).,che a la vista di questa citta ,dopo ore di viaggio senza veder case ,a il confine della terra,fermati dal precipisso, con la sardegna a dui passi.....sono sicuro che uomo risentira la solitudine di quelli posti..pensando a tanti fatti di gloria o di danni spariti con i venti..a i piedi di quelle muraglie.....chi mostra sempre che la citta non a bisogno di nessuno per vivere.......e che dietro i suoi muri chi e sempre pacce e serenita............ :)
    1 punto
  47. un povero denaro CVS di ancona rinasce :rolleyes:
    1 punto
  48. Grazie Savoiardo, non ti preoccupare, quando vorrai e con un minimo di preavviso, ti posso portare a visitare quei luoghi a me tanto cari presso il Santuario di Oropa, dove trascorro parte del mio tempo, per le mie ricerche. Così non ti perdi questa opportunità. Biblioteca, archivio del santuario, sono luoghi oramai famigliari e come compagnia ho solo il borbottio del torrente che scorre a poca distanza. Spesso perdo la cognizione del tempo... forse non è solo lettura, silenzio... ma anche oasi di Pace. La foto ritrae una delle sale della Biblioteca di Oropa. franco
    1 punto
  49. Propenderei per l'anima (de li mortacci sua di chi l'ha pulita, riducendola in questo stato). In alternativa guarderei ai veragri e agli altri tipi alpini.
    1 punto
  50. Agri',il tutto potrebbe essere dovuto a un fenomeno chimico per cui la lega d'argento ha teso a sputare verso l'esterno tutto cio' che non era argento. Ti metto un link del "forum" [url="http://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=19001.0"]leghe[/url]
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.