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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/13 in tutte le aree
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Mi è sempre piaciuto parlare con gli appassionati di numismatica, credo che sia importante ascoltare, sentire le loro riflessioni, i pareri, il loro essere oggi collezionisti e studiosi di monete, certe sfumature, quelle importanti, le cogli solo col contatto diretto, umano. Era da tempo che non si vedeva al mercatino, capita, a volte vanno, a volte tornano, a volte hanno delle pause, come in tutte le cose della vita. Un giorno si ripresenta con in mano un ragazzino, sono tornato...., sono tornato grida, sembra felice, ho avuto il permesso di uscire questa mattina con mio nipote e dove lo porto ? Qui, naturalmente. Qui è come essere a casa mia, ci sono i miei ricordi, la mia passione, è bello ritornare, rivedere tutti e far vedere tutto questo al ragazzino. E' tenero col giovane, gli spiega, gli racconta, ascolto anche io, è tutto molto bello. Mi dice non sono riuscito con mio figlio a portarlo sulla strada della numismatica, ma certamente non si oppongono se ci provo ora con lui, forse mi viene data una ulteriore possibilità, una ricompensa parziale. Ci penso, forse è vero quello che dici, il salto di una generazione capita spesso e rivedendo quel visino, le premesse sono buone, molto buone. Chiedo al ragazzino se gli piacciono le monete, più che una risposta ottengo un sorriso, gli occhi luccicano, non ci sono dubbi gli occhi di un giovane non tradiscono e non mentono mai. E allora dico sei fortunato, non puoi lamentarti, ma il discorso scivola improvvisamente sul passato, sul collezionismo e si parla di lui, di altri. Con lui quando si parla di monete il discorso scivola sempre lì, a un sequestro subito anni fa, risoltosi poi con la restituzione di tutte le monete. Quando parla di quei momenti traspare allora l'amarezza, la tristezza, la sofferenza patita e che ritiene totalmente ingiustificata. Non ci sono dubbi tutto questo ha lasciato un segno profondo in lui, però poi la passione sopravvive, continua per fortuna, nonostante tutto. Mi sento quasi a disagio a riparlare di questo e cerco allora di toccare altri aspetti...., e pensare mi dice quanto abbiamo fatto e stiamo facendo, Giovanni che ha donato alcune sue monete, Piero ha pubblicato tutta la sua collezione che ora è praticamente a disposizione di tutti, Franco e Gino che continuano a dare le loro monete a noti addetti ai lavori per pubblicazioni varie, poi Marco che ha preparato quasi da solo la Mostra di.... con le sue monete catalogate, fotografate ed esposte, quanta passione ho visto, quanto amore da parte di tanti in questi anni eppure..... L'eppure gli rimane strozzato in gola, non lo abbandona più, eppure gli dico forse qualche colpa anche il collezionista l'ha avuta in passato, troppi silenzi, troppo rinchiudersi e non estrinsecare, il rimanere chiusi in Circoli locali o addirittura da soli, ora col Forum la voce, la vostra voce può uscire alta e chiara e tutti la possono leggere. Nel congedarmi mi dice, ricordatevi dei giovani, mi raccomando, lo rassicuro, i giovani sono sempre nei nostri pensieri e nel vedere il sorriso e gli occhi che luccicano del ragazzo mi rincuoro anch'io......., forza collezionista, forza studioso numismatico, fai sentire la tua voce e quanto di buono e virtuoso hai fatto e stai facendo, forza ! Mario4 punti
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Salve a tutti.. :) Recentemente ho aggiunto questa moneta in collezione...si tratta di un quarto di dollaro emesso dal Regno delle isole Hawaii, quando queste erano ancora indipendenti e non facenti parte degli USA... Inutile dire che per un collezionista di monete americane, le monete delle isole Hawaii sono un interessantissima estensione della collezione, così come avviene per la monetazione delle Filippine, sotto amministrazione USA... Le Hawaii, come stato indipendente hanno emesso ben poche monete nel corso della loro storia, tutte rare e quasi tutte emesse sotto il regno del sovrano qui effigiato Kalakaua I... Il quarto di dollaro in oggetto, come del resto tutta la serie emessa da Re Kalakaua è stato realizzato da Charles E. Barber, incisore capo della zecca degli Stati Uniti, famoso per la serie di monete emesse a fine '800 (dime, quarter dollar ed half dollar) che portano il suo nome... Nel 1883 (unica data di emissione) furono emessi 500.000 Hawaiian quarters, di cui però ben 257.400 venero rifusi... Che ve ne pare riguardo la moneta, lo stato di conservazione e la patina?4 punti
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Non volevo dare dell'imbecille ad un numismatico, ma a un re piccolo piccolo, come solo un nobile può essere. E ne sono convinto. Chiedo scusa ai numismatici per uno sfogo politico fuori luogo, ma se il savoiardo si asteneva dal fare il corpus e prendeva altre decisioni stavamo meglio. In Italia sicuramente esistono studiosi capaci di scrivere opere eccelse, non possiamo giustificare per L'Opera numismatica, le scelte miserabili e rovinose che pagheremo per il resto della storia. Sarebbe come giustificare un terrorista perchè ha scritto una bella lettera d'amore alla fidanzata. Per me il re è stato un vile e tale resterà. Monete o non monete.3 punti
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@@alfgio Dai su, non puoi metterti a chiedere a tutti dove hanno trovato una moneta, perché ce l'hanno etc, etc. Uno si registra nel forum perché magari si sta appassionando alle monete e magari farsi dare una mano e poi si trova a dover rendere conto dei fatti suoi ? Se da quello che scrivono salta fuori che può essere stata trovata sotto terra gli fai notare quanto previsto dalla normativa, altrimenti pace e gli dai una mano................... Se ti metti a fare mille domande allontani solo i nuovi utenti. Quando avevi postato tutte quelle monete in osservatorio che poi hai ritirato ti ha fatto piacere dover rendere conto dove le avevi trovate ?3 punti
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Lo staff del forum si è sempre adoperato per il rispetto della legalità. Discussioni in merito a richieste inerenti a ritrovamenti nel sottosuolo (italiano) sono sempre state chiuse con un messaggio che rimanda alla normativa. Andare oltre e richiedere la provenienza come presupposto per l'identificazione è assumersi compiti di polizia che on ci competono (sarebbe poi anche perfettamente inutile se ci pensi). Ma a parte gli aspetti legali mi sembra un comportamento basato sulla sfiducia a priori verso il prossimo. Francamente se capitassi per la prima volta sul forum non avrei un gran bella impressione di chi lo gestisce. Lasciamo ad altri i comportamenti da santa inquisizione e cerchiamo di rendere il forum accogliente per chi vi arriva ;)3 punti
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Buonasera, scusate l'intromissione. riferendomi alle abbondanti emissioni delle parpagliole milanese durante quasi 1 secolo (da Filippo II a Filippo IV) di cui si parlava sopra, volevo ricordare come anche il Manzoni, nei Promessi Sposi, menzioni per ben 3 volte tale tipologia di moneta: - guarda; queste due belle *parpagliole* nuove son per te. (Capitolo 7) Riferendosi a una mancia per un piccolo favore -- Ora torna a casa, perché i tuoi non abbiano a star piú in pena per te, - gli disse Agnese; e rammentandosi delle due *parpagliole* promesse, se ne levò quattro di tasca, e gliele diede, aggiungendo: -basta; prega il Signore che ci rivediamo presto: .. (Capitolo 8) -- Si vedevano anche correre berlinghe, reali e *parpagliole*, che, se avessero potuto parlare, avrebbero detto probabilmente: " noi eravamo stamattina nella ciotola d'un fornaio, o nelle tasche di qualche spettatore del tumulto, che tutt'intento a vedere come andassero gli affari pubblici, si dimenticava di vigilar le sue faccendole private ". (Capitolo 14) Questo testimonia come queste monete, insieme a soldini e quattrini, fossero le monete d'uso quotidiano della gente comune (appunto fornai, mance, ecc) e spiega anche la difficoltà di reperirne con stato di conservazione eccellente. Questo anche se ci furono emissione rare, per es Filippo II con al R i govoni di grano (R2) o quella di Filippo IV riportata nella bella foto sopra.2 punti
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Ho pensato una cosa... Non sarebbe utile a questo scopo fare un censimento delle opere numismatiche che hanno pubblicato i collezionisti, magari in una discussione ad hoc? Arka2 punti
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Le leggi le facciamo rispettare eccome. Non abbiamo però compiti di polizia. Le due cose sono un po' differenti. Se qualcuno mi ferma per chiedermi indicazioni stradali non gli chiedo il libretto e la patente per valutare se tutto è a norma prima di rispondergli. Poi, come dicevo sopra, sarebbe inutile. Quasi tutti i rinvenimenti casuali di cui si chiede lumi sul forum vengono denunciati come tali e quindi li si informa; viceversa se una persona vuole ingannarti ti racconta comunque quello che vuole no?2 punti
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Siccome ormai da molti se ne parla, ma nessuno ha mai avuto la possibilità di vedere i documenti storici, sperando di fare cosa gradita posto immagini dell'unico documento conosciuto che parla degli accordi tra Ancona e Ravenna, che è del 1572 ad opera dello storico Ravennate Girolamo Rossi, nel suo Historiarvm Ravennatvm. Tutti gli altri autori postumi che parlano di questo accordo parlano per sentito dire o per aver preso visione di questo scritto.2 punti
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Certo che dare dell'imbecille al Re Vittorio III vuol dire proprio non conoscere la Storia... se proprio un appunto lo si vuole fare - rimanendo nel generico - si puo' dire che fosse un po' "figlio di buonadonna"... ma tutto... fuorché stupido. Mi pare peraltro che uno dei suoi soprannomi fosse sciaboletta...qualcuno riconduce il soprannome al fatto che la spada da parata che possedeva fosse più corda data la bassa statura...più propriamente il soprannome è riconducibile al fatto che il Re "tagliava le teste" dei funzionari o dei politici/ministri con cui aveva a che fare con la stessa facilità con la quale si cambiava i calzini... Poi sai... prima di dare dell'imbecille ad un personaggio di così grande importanza storica per il Nostro Paese mi accerterei di non correre il rischio che lo stesso appunto venga fatto a me...non so se mi spiego... :blink:2 punti
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Di certo il Re numismatico non era un imbecille. Dare dell'imbecille all'autore del Corpus è un controsenso per chi si occupa anche solo minimamente di monete. Ancora un paio d'ore e sarò più preciso sulla moneta. Buon appetito.2 punti
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E' anche vero che nel caso si rendesse obbligatorio dichiarare esplicitamente la provenienza, si farebbe presto a mettere una foglia di fico... La problematica esiste ed è delicata, e temo che la soluzione perfetta non ci sia. E' un po' il solito problema: vietiamo i coltelli da cucina perché qualcuno lo usa per ammazzare la suocera? A nostro parere (e qui mi sento di fare questa affermazione anche a nome del resto dello staff) il problema va affrontato sul lungo termine, facendo sensibilizzazione, informazione e prevenzione.2 punti
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Caro Alberto dato che chiedi un'opinione ti darò la mia, grazie anche all'ottimo post fatto da Gionnysicily al n°8 : mi sembra evidente che se compari i due esemplari, che dovrebbero condividere i medesimi coni, in realtà mostrano delle differenze piuttosto sensibili, difficilmente spiegabili con una pessima pulizia. Le lettere costitutive del NAXION hanno una diposizione e spaziatura oltre che "consistenza" ( filiformi nel 2°) differente tra i due esemplari, con particolare riferimento alla prima N. Nota anche il manico sottostante alla stessa N che differenze ha, con i fondi solcati da rilievi nel secondo esemplare. Simili osservazioni per la A e soprattutto per la X . Che dire poi della mano sinistra ( a D guardando) , dei genitali, del fascio muscolare che porta al ginocchio ? Guardando a sinistra in basso poi abbiamo, curiosamente, una zona, simile per estensione ed aspetto di corrosione in entrambi gli esemplari, che occupa il campo, nel secondo esemplare la natica destra ( sinistra guardando ) diventa evanescente... Con questo ho parzialmente analizzato solo il "rovescio", al D/ sarebbe sparare sulla "Croce Rossa". Se dovessimo fare il famoso giochino di "trova la differenza" da Settimana enigmistica troveremmo un'enormità di differenze, che a mio parere non sono spiegabili solo con una pulizia, in quanto traslate rispetto a punti di riferimento relativi. La prima impressione non è stata bella, vedendo poi le immagini raffrontate e ingrandite diventa disastrosa. Ovviamente si tratta di un'opinione fatta su foto e come tale limitata ad esse. Se vuoi fare una cosa ancora più interessante si dovrebbero paragonare i due pezzi non solo tra loro ma anche con qualche esemplare certamente autentico e in alta risoluzione: ne vedremmo delle belle! Comunque l'osservazione dal vivo sarebbe fondamentale e dirimente. Cordialmente, Enrico2 punti
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Mi pare che la sezione identificazioni abbia un curatore molto capace ed attento nonchè sensibile a queste tematiche. Tu parti dal presupposto che tutte le monete antiche poste in identificazione siano "trovate" e quindi di sospetta provenienza: Ti faccio notare che le monete posso essere acquistate, scambiate, rinvenute in lotti multipli di varia composizione acquistati in aste varie e quindi non necessariamente chi chiede un'identificazione vive consapevolmente nell'illegalità. Altra ed ultima considerazione: monete fresche di scavo in base a concrezioni, residui e patina sono facilmente identificabili per occhi esperti e il nostro Profausto, che esperto lo è, nel caso interviene ed informa l'utente. Sinceramente a me sembra che la sezione sia più che sorvegliata....se poi si vuole....si può anche eliminare il servizio... Ciao Mario2 punti
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Pur non essendo la medaglistica borbonica il mio settore di studio, di fronte alla rievocazione di un Sovrano così nobile di sangue e d'animo, quale fu Sua Maestà Francesco II, non posso che esprimere tutta la mia ammirazione! ... Viva o 'Re! ...2 punti
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L'amico Luca ha riassunto perfettamente il tema della serata. Le monete che saranno prese in esame coprono tutte le epoche, di ciascun esemplare sarà illustrata una serie di macro fotografie di tutti quei dettagli tipici degli esemplari falsi. Saranno quindi presi in esame sia esemplari fusi (secondo le varie tecniche possibili) sia coniati; saranno infine illustrate alcune tecniche di ultima generazione.2 punti
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Il CCNM (Centro Culturale Numismatico Milanese, via Terraggio 1, 2° piano) inizia la sua attività culturale autunnale martedì 8 ottobre alle ore 21, con una conferenza di Francesco Lamanna (Centurioneamico, Vice Admin) dal titolo: "Lo studio delle principali tecniche di contraffazione per riconoscere e difendersi dai falsi in numismatica". Il tema è di grande attualità, dopo la mostra itinerante "Il Vero e il Falso" presente anche a Milano a Palazzo Reale, ed il 32° Convegno di Torino della scorsa primavera. Centurioneamico poi è un tecnico della materia, come ben sa chi frequenta le sezioni sulla tecnologia numismatica o anche i diversi Forum di Monete Antiche. L'evoluzione della tecnica consente ai moderni falsari di raggiungere livelli qualitativi molto preoccupanti, tali da mettere a volte in difficoltà anche i maggiori esperti del settore.La conoscenza delle tecologie di falsificazione, compresi i limiti e difetti connessi, può essere la prima vera contromisura nel riconoscimento di un falso. Raramente una moneta falsa può essere considerata assolutamente perfetta, e solo sapendo che cosa cercare sarà possibile distinguere le deboli tracce di una contraffazione dai naturali segni del tempo. Con l'ausilio di foto e ingrandimenti saranno illustrate ai presenti alcune fra le tecniche di falsificazione più utilizzate, saranno evidenziati i principali difetti di produzione e quei dettagli utili al riconoscimento di un falso (bolle di fusione, difetti di "soffiatura", porosità superficiale...) ed i principali trucchi messi in atto per ingannare il collezionista (false crepe, falsa usura, false patine, scivolature di conio, ecc.) Al termine della conferenza sarà possibile osservare dal vivo alcuni esemplari falsi (comprese alcune patine sperimentali) già esposti durante il 32° Convegno di Torino.1 punto
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Dabbene dice ..giustamente che questa monetina è trascurata e non molto considerata dal collezionista ..... è vero ! mentre all'epoca fu una moneta che riscosse molto successo , non solo dallo stato milanese ma anche in altre signorie padane., e pur essendo monetina in mistura di poco valore , bisogna considerare che venne coniata per circa 200 anni. Venne contraffatta da molte zecche ( indice di successo) - es Desana (Tizzoni) Messerano ( Ferrero Fieschi) Passerano (anonime dei Radicati) e dalle zecche gonzaghesche di Bozzolo (Giulio Cesare Gonzaga) Castiglione delle Stiviere ( Ferdinando I° Gonzaga) Novellara ( conti Giulio Cesare, Camillo , Francesco e Alfonso) e Mantova ( Vincenzo I° Gonzaga) Se ben ricordo, proprio in questa sezione è gia stata fatta una bella discussione sulle imitative citate. Scusate se sono andato forse Off-Topic , ma mi sembrano notizie utili soprattutto per neofiti..1 punto
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Desidero iniziare la mia argomentazione sulla moneta n. 3 postata da Diodoro inserendo una litra di Siracusa con evidenti tracce di corrosioni,come si puo' notare bene e come tanti partecipanti del forum sanno nelle parti corrose dei bronzi facilmente avviene un processo di distacco della patina naturale. Premesso questo,passo ad argomentare la mia tesi personale,ho gia' detto nel mio post iniziale che si tratta di un riconio su un tondello antico difatti oltre che dalle corrosioni del bordo nei punti n.1 si possono intravedere tracce del tondello originale,con il n. 2 ed il n.5 ed anche sulla guancia si notano delle crepe ricoperte da patina, i numeri 3 - 4 - 4bis ed anche altri punti che non ho segnalato sono i piu' importanti cioe' distacco di patina naturale nelle parti corrose e sopratutto nel 4bis si puo' notare una colorazione ferrosa dei bordi della patina vicino le corrosioni,con il n. 6 mi sembra di intravedere,ma la foto non mi permette di esserne sicuro al 100%,delle linee di espansione da coniatura ricoperte di patina,tuttavia la moneta è stata anche aiutata sia nel flan che nella patina ed il punto l'ho segnalato con il n.7, a tal proposito posto immagine in negativo dove si nota questo, e questa difatti e' la zona che mi mette qualche dubbio assieme alla mancanza di metallo in qualche lettera. Concludo dicendo che pur rispettando gli studi di Diodoro in cui afferma che la variante con tridente non esiste e pertanto tutte queste monete si devono ritenere false e non potendo fare soprattutto un adeguato confronto con un esemplare valido sono convinto che questa moneta meriti un approfondimento sia visivo che con strumenti idonei per poterla giudicare.1 punto
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Beh starei attento a parlare sempre di insignificante, la moneta un significato importante ce l'ha, esprime un significato, si può discutere sul fatto che il disegno sia bello o brutto, sia vuoto, non si capsce cosa commemori per un non finlandese, però il suo significato ce l'ha, secondo me..1 punto
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Cosa dicono del collezionismo altri addetti ai lavori molto importanti ? Incominciamo con Lucia Travaini, " Monete e storia nell'Italia medievale " : " la storia degli studi e delle collezioni è alla base di ogni ricerca su qualsiasi tipo di moneta ; conoscendo i vecchi studi possiam meglio indirizzare la ricerca presente ". Continuo con Fiorenzo Catalli in " Le monete di Casa Savoia della Collezione Margherita Nugent " : " la lungimiranza della Contessina vedeva ben al di là del semplice gesto del donare, voleva che la collezione di monete dei Savoia e tutti gli altri oggetti donati fossero di utilità pubblca, fossero, cioè utilizzati per diffondere cultura sulla storia italiana ..." Sempre dallo stesso libro il Presidente dei NIP, il bravissimo Paolo Crippa : " la grande speranza è che si ristabilisca il rispetto e la tutela per il Collezionismo ed il Commercio Professionale numismatico italiano, i cui grandi meriti e le nobili e antiche origini sono oggi troppo spesso dimenticate : Senza di essi i nostri Musei sarebbero oggi meno ricchi di importantissime Raccolte numismatiche, la Scienza Numismatica sarebbe molto più scarna di pubblicazioni di studi effettuati e molte belle monete non continuerebbero a svolgere la loro grande funzione culturale, ma sarebbero mute e dimenticate, o peggio, sarebbero migrate all'estero in altre collezioni. Per far si che il nostro Paese rimanga ricco di questa cultura è importantissimo che le Raccolte conservate nei Musei vengano continuamente valorizzate e catalogate, esposte al pubblico in occasioni di mostre e che il Collezionismo e il Commercio in Italia rimangano sempre vivi, permettendo alla moneta quel movimento che le è tanto congeniale e che risveglia ogni giorno interesse, ricerca, appagamento." Le parole di Crippa sintetizano bene quanto detto in questa discussione, non a caso sia Arslan che Crippa sono stati due attori protagonisti nella parte dedicata al collezionismo e le sue problematiche nell'ultima Assemblea tenutasi quest'anno alla SNI. Questa discussione diventa quasi un manifesto per il collezionismo, il suo ruolo, il suo valore, spero possa essere utile ad altri. Mi auguro per concludere che questo valore possa rimanere per tutti noi, per i giovani, perchè tutto questo vuol dire poi studio della storia, della cultura, dell'identità, delle nostre radici e abbiamo grande bisogno di nuove generazioni come non mai che studino, apprezzino, amino tutto questo e allora anche dal Collezionismo, dallo studio, dalla lettura, dal vedere monete può partire un segno di speranza, almeno me lo auguro di cuore, Buona domenica a tutti,1 punto
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Salute! Non so se sia stato citato l'articolo di @@monbalda "Coast to coast: cenni sulle relazioni monetarie tra Toscana e Marche nel Basso Medioevo (secoli XI-XIII)" in Paesaggi e proiezione marittima. I sistemi adriatico e tirrenico nel lungo periodo: Marche e Toscana a confronto, pp. 46-62, 2013, Pacini Editore - Ospedaletto (PI).1 punto
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:nea: Un giorno daranno dell'imbecille anche a me, capita .. :angel: .. e se lo faranno i savoia o altri blasonati ne sarò onorato. Io rimarrò un ingegnere numismatico che non ha mai fatto morire nessuno, ma ha studiato per anni per migliorare la vita e la sicurezza del prossimo. :pardon:1 punto
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Ho dato uno sguardo al DOC che in effetti, tra i solidi censiti, annovera qualche esemplare "sotto peso", anche di poco sotto i 4 g. Il problema è che non mi pare che fuori da Costantinopoli siano stati coniati solidi con le effigi congiunte di Giustiniano II e del figlio Tiberio, salvo in un solo caso che è attribuito a zecca italiana incerta. Più di questo non saprei che dire: ci vorrebbe la foto della moneta di cui stiamo parlando.1 punto
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Credo anche io che questo genere di emissioni fossero soltanto in bronzo... Non mi suonano i barbarici in mistura.1 punto
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@@Adri67 Sarebbe interessante leggere questa testimonianza. Ho cercato sulla Treccani e il termine esatto per questi oggetti credo sia 'marca', nell'accezione di cedola, scontrino di carta o di cartone, gettone di metallo o simile che si consegna come ricevuta di oggetti lasciati in deposito e che serve per ritirarli. Da qui il termine equivalente 'contromarca' come biglietto o gettone che serve da contrassegno. apollonia1 punto
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Beh, qualche voce in più scritta onestamente me l'aspettavo, anche perché stiamo parlando di un qualcosa che genera la nostra appartenenza e presenza sia sul forum che in altri ambiti, ma come dice Luciano, siamo riservati e silenziosi....... Se non ci fosse il collezionismo, non ci sarebbero neanche i vassoi, i raccoglitori, le bustine e tanto altro, stiamo parlando di quello per cui si genera poi tutto a cascata. E allora faccio parlare una presenza storica, un nome della numismatica che si è sempre esposto a favore del Collezionismo, il Prof. Ermanno A. Arslan, uomo che è stato anche delle Istituzioni, ma non credo che si debba presentarlo, più che altro cito alcune sue frasi : Dal Saggio introduttivo all'opera " Le monete della zecca di Milano nella Collezione di Pietro Verri ",1998, : " Ogni collezione, dalla più modesta alla più ricca, è così testimonianza di una esaltazione, di una vocazione, che attraversano la vita intera degli uomini e in molti casi le generazioni. Ma più di ogni altra collezione quella delle monete appare ricca di altre valenze, al di là di quelle meramente catalogiche : storiche, culturali, artistiche. Ciò è destinato a produrre nella collezione una estrinsecazione della personalità del collezionista, del clima culturale del suo mondo, delle scelte della sua epoca. Vengono così a formarsi, nel tempo realtà uniche, il cui valore e significato non corrispondono alla somma matematica dei valori di ogni singola moneta ma a qualcosa di molto più importante : abbiamo complessi con una propria conclusa coerenza, con valore di documento delle scelte ai più alti livelli del mondo culturale nell'epoca in cui si sono formati. Nelle collezioni di monete abbiamo diretta e talvolta completa testimonianza delle personalità più attente e più vive che hanno costruito la storia della nostra cultura." Dagli Atti della Giornata di Studio " Il collezionismo numismatico " Vicenza, 4 ottobre 1997, sempre Arslan nel bilancio della giornata : " In altre parole la scienza numismatica non sarebbe nata se non vi fosse stato il collezionismo, ma anche il collezionismo non sarebbe nato se non avesse trovato nella scienza numismatica le premesse logiche soprattutto per l'organizzazione del materiale." Arslan parla di due concetti base del collezionismo, il concetto " dell' unicum " e il "legame stretto tra scienza numismatica e collezionismo numismatico ", anzi se non ci fosse stata l'una non ci sarebbe stato l'altro e viceversa. Si potrebbero proporre altri pareri importanti su questi argomenti volendo, per il momento vi lascio riflettere su quanto sostiene Arslan in merito e con Arslan indubbiamente andiamo oltre il forum, ed è lì che poi dobbiamo necessariamente andare .....1 punto
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concordo con Theodor .... la moneta comunque mi pare "compatibile" http://www.acsearch.info/search.html?search=similar%3A601923#01 punto
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Lieto di leggerti! Il tuo intervento merita almeno 10 "MI PIACE". :hi:1 punto
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Mancando peso e diametro non posso azzardare un'identificazione precisa, comunque è un'emissione di Stobi in Macedonia, databile al decennio precedente l'81. Al D/ [...] IMP DOMITIANVS CAES, i busti affrontati di Tito e Domiziano. Al R/ MVNICIPI STOB, tempio a quattro colonne con statua centrale. C'è qualcosa nel tratteggio delle legende che mi lascia perplesso, ma con la monetazione provinciale tutto è possibile.1 punto
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Buona giornata Innanzitutto grazie per l'amicizia! Secondariamente il mio commento si riferiva al come e perché a Londra venivano portati sacchi di soldini per essere venduti, non come valuta, ma come merce. Noi oggi siamo abituati a concepire le speculazioni commerciali, come azioni studiate a tavolino da finanzieri che sanno cogliere o inventare opportunità. Quindi studio di cause ed effetti. Allora, probabilmente, la speculazione fatta con i soldini nacque da un commerciante che si accorse che il valore del soldino di Venezia (per l'argento che conteneva) era supervalutato a Londra e quindi conveniva portarlo la per venderlo, non per usarlo come valuta. Esempio spicciolo: a Venezia il soldino valeva 1 euro, ma a londra lo pagavano 1,30 euro. Quindi, portarlo a Londra ed usarlo come merce (argento) conveniva più che usarlo per pagare le merci che a Londra i veneziani comperavano...soprattutto era più rapido! Mi auguro di essere stato chiaro Saluti luciano1 punto
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Grazie fabrizio, ma l'ho presa in asta a 25 euro.. piu 5 di spedizione ...se dovessi restituirla ci perderei cmq 10 euro tra spedizioni e quindi non conviene...certo è che un perito che chiude una moneta qfdc quando è spl non credo sia assolutamente giusto, va bene che la conservazione è soggettiva ma un punto è troppo... alla fine il prezzo in asta credo sia relativo, perché quella del 16 l'ho presa sempre da lui in qfdc a 19 euro... Resta il fatto che una. Perizia sbagliata cosi tanto non va affatto bene...1 punto
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Non stupisce il riconio per quest'ultima serie: credo che TUTTI gli esemplari noti e genuini sia riconiati, in genere sulle monete siracusane con Atena/Ippocampo. In genere le tracce del riconio sono abbastanza visibili, per lo più al rovescio. E' sempre benvenuto un accurato studio monografico su Agyrion, che fu città sicula fra le più importanti e patria del famoso storico Diodoro Siculo. Quindi comprendo la scelta del nickname, come pure l'opportunità di non rivelare anzitempo i risultati della propria ricerca prima della pubblicazione. Un vivo plauso allo studio e spero che venga data comunicazione quando sarà disponibile il libro (a proposito, quando si prevede la pubblicazione ?). Senza dubbio la monetazione di Agyrion attende ancora una soddisfacente sistemazione, possibilmente confortata da dati di scavo. So che da alcuni anni (credo dal 2008) sono stati condotte campagne di scavi archeologici molto intensi, che hanno permesso l'individuazione dell'acropoli e pure della stessa zecca. Credo che siano state rinvenute pure delle monete. Quindi restiamo in trepida attesa....1 punto
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bando alle chiacchiere, veniamo all'osella in questione. tutto il resto sono romanticherie che interessano solo me. :) al rovescio NEC PERSONAS NEC MUNERA Donna togata, in piedi di fronte, con gli occhi bendati e le mani troncato. Esergo SUUM CUIQUE al diritto ALOYSIO II MOCENICO || PRINC : VENE : || MUNUS • AN : IX|| DOMINI II 1771 II N • • pII in ghirlanda di due rami d'alloro annodati al disopra e al disotto. Il soggetto presenta questa donna che impersonifica lo Stato Veneto che non fa ne piaceri ne preferenze, essendo appunto senza mani e bendata. Concetto ribadito dal "a ciascuno il suo" in esergo. Non so se nel 1771 la Repubblica Veneta fosse ancora così retta, di sicuro un soggetto simile su una moneta dell'attuale repubblica farebbe ridere non poco. il CNI riporta 9,71 grammi, questa non l'ho pesata ma chi me l'ha venduta dichiarava solo 8,6 grammi, non l'ho pesata perchè non ho uno strumento adeguato ma visto come è ridotta posso credergli sulla fiducia (anche se l'appiccagnolo mi pare un po' grosso per pesare così poco).1 punto
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Vorrei stimolare i lettori di questo forum su un argomento dibattuto e ancora aperto: la datazione e la collocazione storica del quadrigato. Questa moneta risulta affascinante per essere pienamente romana nella tipologia ma ancora greca nel peso, essendo un didramma, l’ultimo della serie iniziata con le monete a legenda ROMANO poi continuata con le monete a leggenda ROMA. Il quadrigato oltretutto può vantare una tiratura enorme, essendo noti moltissimi conii corrispondenti ad un volume di emissione di milioni di esemplari, una tiratura in effetti degna di una nazione egemone che probabilmente servì a pagare gli eserciti nel corso delle guerre puniche. I didrammi precedenti messi insieme totalizzano un centinaio di conii, a significare emissioni sporadiche di poche decine di migliaia di pezzi. A differenza del denario, per il quale sia Plinio che Livio ci forniscono una data precisa, per il quadrigato le fonti storiche latitano. Gli studiosi hanno datato questa moneta di volta in volta in periodi diversi. La teoria tradizionale (Mommsen) colloca il didramma nel periodo della Guerra di Pirro 300- 280 circa. La teoria attualmente prevalente “middle”, di Crawford, lo colloca nel 225, nel corso della II guerra punica, una datazione molto bassa. Un recente contributo (Argentum signatum, Coarelli, Istituto italiano di Numismatica, Roma) ripropone un’ulteriore alternativa, ovvero il 269, mettendo il quadrigato nella posizione che Plinio riservava alla prima moneta d’argento (al posto del denario quindi). Il libro di Coarelli, interessante e ben documentato, propugna la tesi che il quadrigato sia stato coniato nel 269 e che questa coniazione abbia permesso a Roma di sostenere le spese della prima guerra punica (più di 100.000 soldati arruolati, armamento di centinaia di navi da guerra). La tesi è suffragata da una testimonianza archeologica molto importante ma che stranamente non viene presa in considerazione dalla scuola anglosassone: la scoperta a fine 800 di un gruzzolo di quadrigati nella città di Selinunte. Come noto, la città venne distrutta nel 250, pertanto il gruzzolo è stato obbligatoriamente interrato prima di quella data. Una prova schiacciante, una sorta di “Morgantina”per il quadrigato. La data del 269 troverebbe ulteriore conferma nel fatto che proprio in quell’anno l’edile Q Ogulnius aveva curato l’apposizione di una quadriga bronzea con Giove fulminante sul tempio di Giove Capitolino a Roma, immagine che ritroviamo al rovescio della moneta. Questa tesi è storicamente coerente e ha anche basi archeologiche. Voi cosa ne pensate??1 punto
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Ragazzi, premetto che di questo genere di monete il sottoscritto non capisce niente e non dico che potrebbero potenzialmente "appiopparmi", se fossi interessato, anche una moneta di cioccolata, ma quasi... Però qualche considerazione generale, leggendo questa interessante discussione mi viene. Mi trovo d'accordo con il post #18 di numizmo. Se fosse effettivamente un tesoretto, sarebbe bene che le autorità italiane si muovessero, come si muovono per una monetina, magari di infimo valore, che gira sulla baia. Certo, come odisseo, dall'alto della sua indubbia competenza, ha schiettamente affermato (ed altri lo hanno ribadito) un complesso di monete di quel periodo tutte insieme in asta, con caratteristiche simili possono far pensare male, anche se con certezza non si può dire nulla. Una cosa, sempre da assoluto profano, mi fa pensare. Non avendo la competenza, non posso certo esprimermi sull'autenticità delle monete, anzi, mi pare che molti di voi abbiate già affermato che le monete sono buone e mi fido. E' però strana quella pulizia così invasiva, fatta, parrebbe, da un pulitore/cane. Mi chiedo se simili gioielli non potessero meritare una pulizia più rispettosa delle superfici e, in generale, dell'identità dei coni. Non ho certamente risposte, ma lascio le mie umilissime riflessioni a chi sa più di me e leggerò volentieri il prosieguo della discussione. Una nota a margine, scovata nei ricordi di ex collezionista di romane, che non c'entra niente con la presente discussione. Quando arrivarono i famosi/famigerati bulgari con le loro sporte di monete, la prima e la seconda ondata erano praticamente tutte buone. Dalla terza in poi, quando "le fonti" avranno cominciato ad asciugarsi, i falsi aumentarono in maniera progressiva (lo dico col senno del poi, pur non avendo mai preso fortunatamente delle sòle da loro). Ho avuto possibilità di studiarmi, grazie all'aiuto di amici più competenti, parecchi dei bronzi bulgari. Ricorderete in parecchi che molte delle monete che vendevano i bulgari sarebbero state potenzialmente bellissime, se non fosse stato per una pulizia stra-invasiva, soprattutto nei fondi. Ebbene, quando arrivarono i bronzi falsi, rimase la caratteristica, mai tanto sconcertante, pulizia invasiva. La differenza, oltre che in alcune caratteristiche dei coni, era che, anche al microscopio, non vi era traccia di residui, nè fra le lettere, nè nei rilievi, cosa tecnicamente impossibile. Non so se sia giusta, ma la risposta che mi sono data è questa: semplicemente, lo facevano apposta! In questo modo le caratteristiche della merce rimanevano apparentemente coerenti con quanto proposto in vendita in precedenza.1 punto
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Se vi andate a leggere l'articolo che vi ho linkato potrete appurare che fra i prodotti in uso fra i restauratori professionali non viene elencato l'aceto (di vino, di mele o balsamico che sia); l'aceto deve il proprio nome alla presenza dell'acido acetico (o forse è quest'ultimo che deve il proprio nome all'aceto di cui è il componente caratteristico). Tale acido è fortemente corrosivo per molti metalli fra i quali il rame, rimuove le ossidazioni ma anche buone quote del metallo originario, a volte scavando veri crateri...usarlo è una scorciatoia di comodo per cancellare in pochi secondi quello che la natura ha prodotto in secoli di lavoro. Se si vogliono ottenere risultati dignitosi, rispettosi dei documenti che stiamo trattando e della loro storia (non sto scrivendo di valore economico nè di potenziale commerciabilità....ma di rispetto del documento storico) e che ne garantiscano la conservabilità successiva, l'arma principale è la pazienza....bisogna darsi il tempo per procedere con estrema cautela, scegliere il metodo idoneo (che a volte può essere misto, come descritto nell'articolo linkato) e procedere per piccoli...piccolissimi passi. Se siete arrivati fino a qui e volete ancora sapere qualcosa in più sull'EDTA vi rimando a queste precedenti discussioni: e...vi invito a leggere tutto "prima" di procedere.... http://www.lamoneta.it/topic/92559-aiuto-moneta-sabauda/page-5?& http://www.lamoneta.it/topic/102414-pulire-le-monete/ http://www.lamoneta.it/topic/94220-soldo-luigi-xiv-pulito-con-ledta-disodico/?hl=edta Un caro saluto Mario1 punto
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Madonna quanti dati " sensibili" che ci sono in questo post.. molti più del richiesto e del necessario, ma abbastanza per accendere qualche lucetta....io sarò anche di andreottiana estrazione, ma mi sa di bruciato tutta questa assertività e imprudenza su un argomento così " sensibile" specie adesso......chissà cosa va letto tra le righe del nostro "insider"...1 punto
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se n'è parlato tante volte.. ti quoto una risposta del buon vecchio rickkk. Aggiungo solo che la rigatura parte dal 1929, cioè 10 anni dopo l'emissione del primo 50 centesimi leoni.1 punto
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Il collezionista dovrebbe sempre pensare di essere un custode temporaneo delle proprie monete e sulla base di questo semplice principio dovrebbe regolare le proprie metodiche di conservazione ed "eventuale" restauro delle stesse. Le nostre monete dovranno proseguire il loro viaggio nella storia anche molto dopo di noi. In particolare per la questione del restauro il principio fondamentale deve essere quello di essere meno invasivi posibile e di predisporne una migliore conservabilità successiva. A tal scopo consiglio di leggere il primo articolo della sezione notiziario del Bolletino di Numismatica n°44 - 45 che metto in link http://www.numismaticadellostato.it/bollettinoPDF.do?prov=H:B:RIV:SO:PDF&id=27&numPag=1 In questo articolo sono citate le metodiche ed i principali prodotti (facilmente reperibili sul mercato) utilizzati a livello professionale. Io personalmento eviterei comunque di mettere le monete in insalata....olio d'oliva o aceto che sia. Ciao Mario1 punto
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Io rimango dell'idea che una notizia del genere, non DOVEVA e non POTEVA essere relegata ad una nota a piè pagina, scritta in caratteri piccoli, giusto un piccolo approfondimento...ma stiamo scherzando? Anche qui la tutela del nostro patrimonio numismatico va a farsi friggere...1 punto
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Piuttosto mi chiedo: perchè non è stato dato ampio risalto alla notizia di questo inventario? E soprattutto....sono attendibili queste notizie? nel senso che noi le apprendiamo da una nota a fondo pagina...... Inoltre, scusatemi, ma io non credo assolutamente che io sono stato l'unico ad accorgersi di questa nota solo ieri...notizie scomode forse? Mah, non so più cosa pensare. E per concludere: una scoperta del genere non meritava un articolo a parte? Boh.1 punto
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io da collezionista di monete classiche eviterei comunque questa attività per quanto, cercare in genere mi piace, non vorrei difatti ritrovarmi con dei controlli in casa per questa attività che sarebbe solo una fonte di preoccupazioni e anche se le mie monete sono del tutto legali correrei il rischio di vedermele sequestrare dovendo poi anche spenderci soldi per vedermele restituire e per provare la mia innocenza1 punto
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MODENA M.T.M./C.E. = Manifattura Tabacchi Modena/Cucine Economiche D/ M.T.M. C.E. Foro circolare a h 12 / PIETANZA R/ Liscio Alluminio, diametro 35 mm, peso 2,588 g1 punto
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BASSANO VENETO D/ CUCINA ECONOMICA - BASSANO VENETO - al centro 1/5 R/ liscio rame, diametro mm 24,4 peso gr 2,301 punto
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LECCO D/ CUCINE ECONOMICHE - LECCO - al centro BONO PER UNA MINESTRA R/ SOCIETA' DI S. VINCENZO DE PAOLI - al centro LECCO ottone, diametro mm 34,20 peso gr 6,431 punto
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CITTA' DI TORINO, al centro stemma della Città R/ MINESTRE ECONOMICHE ottone - diametro mm 22,6 - peso gr 2,921 punto
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