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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/28/13 in tutte le aree

  1. Certamente, dopo quanto ci ha mostrato jagd, a postare questa ci vuole un gran bel fegato :D . Perdonatemi. Al di là della pessima qualità delle mie foto, penso si possano intuire ugualmente i pregi del mio nuovo paparino (0,65 g). Almeno io ci trovo molti elementi positivi. Che ne dite? Saluti a tutti
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  2. Dall'Aquila a Napoli al tempo degli Angiò... da Napoli in Sardegna al tempo degli Aragonesi... e di lì in Corsica... sul fatto che abbia girato molto parlano le sue condizioni... un vero testimone della storia :)
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  3. al incroccio del mediterraneo.....Corsica cuore di tutti i popoli....... :)
    2 punti
  4. Ciao, Secondo me lo scopo principale non è quello di sapere in che regione ci sono più collezionisti in modo anonimo... A me piacerebbe sapere per esempio, chi abita nella mia zona per poterci magari scambiare qualche chiacchiera o, perché no, anche qualche moneta... -donty-
    2 punti
  5. Letta, Alfano, Grillo e Monti. Mi scuso, ma non ho saputo resistere. Non lo faccio più, lo giuro ! Polemarco , in ginocchio da Gerusalemme senza ridere e senza piangere.
    2 punti
  6. Buongiorno a tutti, chiedo aiuto per questa monetina ungherese, credo almeno che lo sia, del 1527. Penso la data sia quella anche se la seconda cifra mi ricorda più un 7 rovesciato che non un 5. Mi affido alla vostra cultura, purtroppo anche per questa non ho dati ponderali e le foto sono un po' sfocate, fatte col cellulare. Grazie a tutti in anticipo, Giò
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  7. @Anto1989 Sono appena tornato a casa, non ho avuto modo di leggere prima questo post, altrimenti avrei colto l'occasione per offrirti una scirubetta. @Saturno Gerace è uno dei posti più belli che io abbia mai visitato in vita mia!
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  8. anch'io quando l'ho vista... grazie
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  9. Stavo cadendo dalla sedia .. Assurdo Complimenti..
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  10. Grazie rick!:) Ora che ho qualche informazione in più, provo a sfogliare il krause ;)
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  11. Caro Mario, forse le ricerche svolte negli ultimi anni anche in collezioni pubbliche e private, potrebbero dare qualche esemplare in più, ma purtroppo si tratta di dati inediti, che non possono essere anticipati qui, almeno per quanto mi riguarda. E forse anche altri non hanno risposto per i medesimi motivi... Potrebbe essere comunque interessante vedere se qualcuno trova il modo ed il tempo di postare le fotografie degli altri tre esemplari già censiti dalla Pardi, più quelli citati dal CNI, che poi sono quelli disegnati nelle tavole del Massagli. Di più penso che al momento non si possa fare. Io purtroppo come avevo preavvisato nella discussione con Genova, con il rientro di tutti dalle ferie a partire da ieri l'altro, comincerò di nuovo a frequentare il forum più raramente e con meno tempo, sorry. Un caro saluto MB
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  12. Soddisfazione non tanto per il risparmio ma per la rarità, nel 1980 ero alle prime armi numismatiche, non disponevo di 3300 franchi e soprattutto passavo del bel tempo sui campi di calcio e meno sui libri. La soddisfazione e stupore è stata comprarla poi. Si sa come vanno le aste, sono pericolosissime per certe monete dove il mercato è fatto da due collezionisti. Se uno dei due già ha la moneta al secondo passaggio fa sempre di meno, certo un sesto è assai poco. Anche la casa d'aste ha la sua responsabilità in questo caso. Non metti una moneta ad un sesto di quanto è stata pagata. Piuttosto vada invenduta o me la ricompro.
    1 punto
  13. allora la prima non capisco la zecca , ma vedo come anno di regno V che è 7 se non erro in arabo per me dovrebbero essere anche queste di tunisi la seconda si vede la data 1173 , ma anche li non capisco la zecca prova a vedere sul krause del 1700 sotto tunisia libia o algeria non sono le zecche classiche di costantinopoli o misr queste
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  14. Ecco le foto, queste sono più leggibili. Così la vedete bene. Ciao e grazie. Giò
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  15. Mi sembra appropriata la coppia, essendo tu... ambidestro! apollonia
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  16. Quella di non essere relatore è stata una mia esplicita quanto ferma richiesta per l'edizione di quest'anno. E non per mancanza di voglia, di argomenti, o peggio ancora di tempo. Vivo continuamente con la sensazione di non averne mai abbastanza, di tempo, ma poi mi rendo conto che alla fine per ciò a cui tengo veramente riesco sempre a trovarlo, per quanto spesso mi costi notevoli sacrifici. Ho voluto che ci fosse una netta cesura tra l'anno scorso e quest'anno, perché l'iniziativa che Franco ha messo in piedi - con entusiasmo, ma anche con notevole impegno - è troppo importante per veder scemare rapidamente l'interesse davanti a una riproposizione delle stesse facce. Volevamo far passare il messaggio che per parlare di Numismatica (e metto la 'N' maiuscola volutamente) bisogna spaziare lungo un orizzonte molto ampio, che trascenda i confini locali del Biellese per arrivare molto, molto lontano, a capire le vere motivazioni - economiche, politiche, sociali, culturali, ... - che hanno portato una piccola zecca, per molti versi insiginificante nel panorama mondiale, ad avere coniato quello che ha coniato, con quelle caratteristiche e non con altre. E' un concetto che ho voluto ribadire con chiarezza in apertura del mio intervento lo stesso anno, perché se in apparenza può essere banale e scontato, posso assicurare che non lo è per tutti. C'è un modo di vedere la storia locale a compartimenti stagni, mentre sappiamo tutti (o dovremmo sapere) che non è così. E a giudicare da qualche disappunto che c'è stato in sala sul mio approccio "internazionale", sono convinto che sia quanto mai necessario insistere su questo messaggio. Mai come per la moneta "il battito d'ali di una farfalla in Brasile è capace di scatenare un uragano in Texas". Pensiamo solo alla crisi economica in cui siamo impantanati, da dove arriva, e ce ne rendiamo conto. Il Santuario di Oropa, che quest'anno ci ospiterà nella giornata di domenica, è sì un puntino nella carte del Biellese, ma la sua rilevanza è mondiale. E lo vedremo dai documenti esposti, che saranno una sorpresa per tutti. Verranno presentati per la prima volta i libri con la registrazione delle offerte fatte al Santuario nel corso dei secoli, dove sono citate monete dell'epoca, i cambi ufficiali e ufficiosi adottati... Sono documenti eccezionali, perché aprono dei percorsi di ricerca nuovi. Io stesso ho trovato dei nomi di monete che non ho mai sentito prima. Il cambio di relatore era dovuto, ma anche il cambio di argomento, sebbene possa apparire un azzardo. Passare dalla Numismatica pura a parlare genericamente di "soldi" può sembrare un volo pindarico, ma in realtà non lo è, per quanto vi ho appena detto. Troverete delle sorprese, che spero apprezzerete. E' stata una scommessa. Siamo consapevoli dei rischi, ma d'altro canto il guadagno è tanto maggiore quanto maggiore è il rischio (primo concetto che uno studente impara nella prima lezione di Macroeconomia all'università). Tra un mese esatto ci saprete dire se è stata vinta. Buona serata. E.
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  17. Questo tipo di moneta ha raffigurata una quadriga. La quadriglia e' una danza.....
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  18. Mario, a parte il primo esemplare ( non mi sembra falso ), gli altri sono dei bei falsoni!!!
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  19. sono d'accordissimo su quzanto scrive Diodoro. La grande massa non si è accorta o fa finta della marea montante di falsi in quasi ogni settore della numismatica (pochissime le aree che si salvano) ma soprattutto la pericolosità è data non solo dal volume ma anche dal livello che certe, sofisticatissime, falsificazioni hanno raggiunto. Anni fa ridevamo di quanto i falsari riuscivano a combinare con il bronzo, ora sono loro a ridere dei gonzi che si acquistano per veri certi bronzi di eccezionale fattura. Per non rientrare tra i gonzi personalmente ho smesso di acquistare. Parliamo naturalmente di monete di alta fascia non dei bronzetti che si trovano (spesso anche questi tarocchi) ogni pié sospinto. Queste falsificazioni sono inoltre particolarmente insidiose perche léa niumismatica, per il volume dei pezzi sul mercato, la frequenza sempre piu' alta delle aste e delle transazioni via web, non consente a volte di maturare un giudizio compiuto su un certo pezzo. Un mercato molto veloce amplifica tutto questo inoltre. Mentre , ad esempio, per i quadri antichi, i libri, le ceramiche , i vetri, le sculture etc. da un lato il mercato è molto meno veloce (vi sono meno aste) , dall'altra fare un quadro falso comporta un dispendio di energie molto piu' elevato che non una moneta fatta , se vogliamo, in serie. Inoltre per un quadro è assai piu' difficile riuscire a ingannare gli esperti (parlo soprattutto dell'antico perche con i contemporanei oggi risulta tutto molto piu' facile) visti anche gli esami accurati cui viene sottoposto richiesti dal valore dell'opera. Nono stante fior di falsi continuino ad essere appesi nelle sale di diversi musei la loro presenza è comunque contenuta mentre per le monete temo si abbia una pervasività di gran lunga maggiore ed un fenomeno assai difficile da arginare, anche volendo, dall'esterno. L'unica speranza è che il mercato si autoregoli per evitarsi danni peggiori, forse una speranza non cosi utopica..
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  20. zecca di tunisi se non erro 1187 ah non leggo l anno di regno mi pare sia un qarub o qualcosa di simile metti anche le altre 2
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  21. sapevo di averne in collezione uno,invece sono due i gettoni simili a quello postato da euenigma,differiscono da piccoli particolari,il contorno perlinato,le lettere più piccole e la corona al rovesccio
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  22. @@Daniele Guerrisi ed hai fatto bene , meglio chiedere prima di comperare visto che , 400 euro non sono caramelle . Menomale comunque che non hai acquistato la patacca , la prossima volta sarai sicuramente più guardingo :)
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  23. il doge e francesco erizzo 1631-1646 queste monete non sono datate ciao
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  24. E' un soldo da 12 bagattini - peso circa 2 gr. per 21 mm.
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  25. Mi era sfuggito un "non" di troppo..... Messaggio corretto sopra. Grazie della segnalazione.
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  26. @@Giovanna Benvenuta, diva :) Ciao
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  27. la zecca è quella di costantinopoli come chiaramente scritto nella moneta per comprendere la bellezza della monetazione islamica dovete conoscere 2 fatti 1) l idolatria e quindi la raffigurazione di persone o cose non sono consentiti , quindi tutte le monete riportano scritte e non figure come invece le monete occidentali 2) l autorità deriva da dio e non dal sultano , e quindi molte di queste scritte fanno riferimento al corano e all autorità divina sono monete che non colleziona quasi nessuno anche percè in turchia è vietato il possesso e il commercio di qualsiasi moneta pre 1800 e poi o lo si conosce o sembran tutte uguali in più a parte qualche dinastia non esistono cataloghi precisi e delle volte ci si imbatte in pezzi inediti di qualche dinastia strana stesso discorso per le zecche , di questa c eran le zecche classiche di costantinopoli e cairo , ma ci son quelle piu rare di tunisi , tripoli e algeri , per non parlare di quelle del kosovo oppure di baghdad
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  28. Per me le foto non permettono di fare una corretta valutazione sullo stato di conservazione, ci vorrebbero foto perpendicolari, e meno sfondo possibile
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  29. L'anno 1293 è il primo di regno del Sultano Abdul Hamid II. In realtà l'anno della moneta è indicato sotto il Toughra: anno 8° di regno, corrispondente al 1300 del calendario islamico (1883 del calendario gregoriano).
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  30. Al di là del cofanetto e del tempo passato dall'ultima volta che aveva visto uno swiffer, concentriamoci sulle monete... Rilancio la domanda posta da King John: è possibile riprodurre in modo così realistico patina e ossidazioni? Personalmente non avrei dubitato dell'autenticità di questi follari, e vorrei capire su quali basi @@vox79 e @@francesco77 li giudicano falsi o almeno sospetti. Si parla di confonti con altri esemplari, ma qui non si tratta di piastre di Ferdinando II, i conii dei follari presentano sempre differenze, anche di rilievo, quindi che tipo di confronto stilistico si può fare? In ogni caso una perizia da parte di un esperto riconosciuto non può far male, e secondo me non potrà che confermare l'autenticità.... E se ho torto vendo tutti i miei follari e mi do all'eurocollezione...
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  31. Diverso coin-culture hanno diverse convenzioni per la determinazione dritto e verso, e luke è corretta, ovviamente, nel dire che il lato che porta il nome del paese è molto spesso l'opposto, ma negli Stati Uniti abbiamo una tradizione diversa. La Zecca Act 1792 è molto specifica su quale lato di monete American è il dritto e che è il contrario (vedi testo in inglese qui sotto). E, naturalmente, questo 220 anni-vecchio istruzione si adatta molto bene con l'usanza comune del lancio della moneta in quanto trova espressione nel folclore americano--Teste, o Croce? E come pertinente per la domanda di superficie qui, in questa discussione su una mezza-dollari di Franklin--perché la piccola aquila sul retro di questo mezzo dollaro di Franklin era un ripensamento, aggiunse per conformarsi alla presente legge molto. "SECTION 10. And be it further enacted, That, upon the said coins respectively, there shall be the following devices and legends, namely, Upon one side of each of the said coins there shall be an impression emblematic of liberty, with an inscription of the word Liberty, and the year of the coinage, and upon the reverse [my emphasis] of each of the gold and silver coins the shall be the figure or representation of an eagle, with this inscription, 'UNITED STATES OF AMERICA,' and upon the reverse [my emphasis] of each of the copper coins, there shall be an inscription which shall express the denomination of the piece, namely, cent or half-cent, as the case may require." :) v. --------------------------------------------------------------------- Different coin-cultures have different conventions for determining obverse and reverse--and luke is correct, of course, in saying that the side that bears the country name is very often the obverse, but in the U.S. we have a different tradition. The 1792 Mint Act is very specific about which side of American coins is the obverse and which is the reverse (see English text below). And of course this 220+ year-old instruction fits very well with the common custom of the coin toss as it finds expression in American folklore--Heads, or Tails? And how appropriate for the question to surface here, in this thread on a Franklin half dollar--because the small eagle on the reverse of this Franklin half dollar was an afterthought, added to comply with this very law. "SECTION 10. And be it further enacted, That, upon the said coins respectively, there shall be the following devices and legends, namely, Upon one side of each of the said coins there shall be an impression emblematic of liberty, with an inscription of the word Liberty, and the year of the coinage, and upon the reverse [my emphasis] of each of the gold and silver coins the shall be the figure or representation of an eagle, with this inscription, 'UNITED STATES OF AMERICA,' and upon the reverse [my emphasis] of each of the copper coins, there shall be an inscription which shall express the denomination of the piece, namely, cent or half-cent, as the case may require.' :) v.
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  32. Posa un cofanetto sopra un pc o una tv senza mai toccarlo e ti assicuro che nel giro di un mese lo troverai polveroso come mai ne hai visti in giro.. pensa poi a lasciarlo li per un solo ma intero anno cosa ci potrai trovare su (segreto dell'elettrostaticità) Il cofanetto polveroso dell'anziano salernitano a paragone ti farà un baffo, credimi... L'originalità di una moneta non scaturisce da quanta polvere vi si possa trovare sopra... altrimenti basterebbe fare come detto sopra per renderle "magicamente" tutte autentiche... possibile invece che l'anziano fosse solo uno che non amava molto la pulizia casalinga..
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  33. Desidero approfondire l'analisi di questo sesterzio anche se mirko ha gia' fatto un buon lavoro. in un mio post precedente ho detto che l'esemplare e' molto ritoccato,ripatinato ma sicuramente autentico lo si vede gia' chiaramente dai crateri naturali del metallo,dalle corrosioni ed anche dal perlinato e dai piani del rovescio. i ritocchi piu' evidenti fatti secondo me con aggiunta di materiale che poi e' stato lavorato li ho segnalati con i numeri 1 - 2 - 3 nei capelli si nota soprattutto per uno sdillivello con le parti usurate. la zona segnalata con il numero 4 credo si tratti di un grosso cratere di corrosione naturale,confermo quanto detto da mirko per i ritocchi davanti al viso lo si vede chiaramente dalla differenza di colore della patina con quella del flan,credo ma non ne sono tanto sicuro perche' potrebbe anche trattarsi di una bolla di corrosione naturale del metallo che hanno tentato di restaurare anche la guancia formando quel rigonfiamento. il rovescio credo che non sia stato molto ritoccato a parte dei piccoli interventi dove la patina e' piu' chiara. buonanotte a tutti Babelone
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  34. Queste sono le "bancarelle" che piacciono a me: rustiche e terra terra (in tutti i sensi... :D ) Saluti Simone
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  35. Illegal usage is not allowed.Please leave us alone if you want to use it for cheating. interessante questa loro nota
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  36. Bolognino per la zecca dell'Aquila a nome di Giovanna II. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GIOAQ/3
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  37. Complimenti per il ritrovamento! Tra l'altro non lontano da dove vivo :) Spero prima o poi capiti pure a me! :P
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  38. Parto in quarta. San Marino - 2 Euro San Marino 2012 TYE in folder originale (al prezzo di emissione) 20 Euro Vaticano - Coincard n.3 50 Cents 2013 - Pietà di Michelangelo (al prezzo di emissione) 3 Euro
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  39. c'e' poco da aggiungere sul testone di Picchio, esempio di gran buona qualita' ed alta rarita'. comunque mi pare la stessa moneta presente nella vendita Kunst und Munzen XXI del maggio 1980, lotto n. 374. stimato 600 franchi svizzeri purtroppo non ho le aggiudicazioni ( sul mio catalogo risulta che non fu redatta ?!.... ), dato come R2, in BB/SPL con la nota AMA al posto di ALMA che non compare nel Muntoni, Serafini e CNI. quindi anche la provenienza e' di tutto rispetto, saluti.
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  40. Devo comunque dire che qualcosina si muove; l'anno scorso (2012) visitai Stilo con un pulmann da 60 posti , messo a disposizione dagli albergatori della zona, senza pagare nulla. Questo pulmann raccoglieva i turisti che avevano prenotato la gita, facendo delle fermate lungo la 106 Ionica, curiosamente fra i turisti c'era anche una comitiva di atleti greci, venuti a correre una gara, a Brancaleone, forniti di interprete greco/italiano Ci hanno portato alla Cattolica e a fare un giro nel paese. Qui sotto una foto di Stilo e una del lungomare di Locri :
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  41. Diciamo che quando da un lato della moneta c'è una "testa", quello lo ritengo il diritto...poi come criterio residuale sovviene l'autorità emittente...comunque per le monete americane poi il lato in cui c'è la scritta Liberty è sempre quello principale...senza contare l'aquila, che viene anch'essa sempre raffigurata al rovescio delle monete...
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  42. Ipotesi affascinante caro Dizzeta ma forse l'807 era già un tantino tardi per queste bellissime monete perche la grande riforma carolingia si era ormai compiuta e l^'oro longobardo aveva lasciato il posto all'argento che si sarebbe presto imposto in tutta Europa. I tremissi postati da Jagd sono molto interessanti e volentieri raccolgo il suggerimento della Monbalda per qualche piccolo commento (impossibile non rispondere ad un appello della bravissima studiosa :)). Nel breve articolo scritto qualche anno or sono mi sono occupato della tipologia piu' rara dei tremissi battuti dal sovrano franco a lucca, quella con il busto, della quale pubblicai due inediti ["Il tremisse con il busto battuto da Carlo Magno a LUcca : due nuovi esemplari" in RIN 2009 - disponibile su accademia.edu] , ma ebbi modo anche di approfondire in parte la tipologia come quella di questa discussione. Nelle emissioni lucchesi Carlo si attiene scrupolosamente alle Flavie di Desiderio (emissioni longobarde ove il nome della città emittente viene preceduto dall'appellativo Flavia che ne determinerebbe la qualifica di città regia). Carlo si allinea sia al minor modulo (16.5-17mm) sia al peso leggermente piu' elevato e al buon tenore di fino. La tipologia si stabilizza sotto Aistolfo e desiderio presentando al diritto una stella a sei raggi accantonata da sei fogliette (termine forse piu' appropriato per descrivere i piccoli trattini leggermente convessi che separano i raggi della stella), circoscritta dalla legenda con il nome della città cui si riferisce l'emissione preceduta dall'appellativo Flavia. Al rovescio compare la croce, potenziata o potenziata e cerchiata, circoscritta dal nome del sovrano preceduto da D(ominus) N(oster). La stella radiata occupa una posizione molto rilevante nell'apparato decorativo longobardo con moltissime testimonianze tra le quali spiccano quelle del tempietto di Cividale del Friuli. Prima di passare ad esaminare la moneta in questione è interessante notare che Carlo assume il titolo, su queste monete, di Carolus Rex, ovvero egli non mostra di fatto l'intenzione a proclamare la sottomissione del regno longobardo al regno franco. Carlo non conquista ma subentra come sovrano longobardo. § Osservando la prima moneta di Jagd si puo' notare, pur dalla foto a bassa risoluzione una somiglianza convincente con il tremisse di Carlo per Lucca ritrovato ad Ilanz. La E lunata, la posizione dei bisanti nella legenda, la S che sfiora il braccio della croce e ancora la forma dell'asta verticale della croce potente, leggermente curvata, ci indicano che con tutta probabilità siamo di fronte (come Monbalda aveva già suggerito) ad uno stesso conio di origine. E' interessante notare come nei tremissi con la stella a sei punte il patronimico del sovrano è sempore declinato al nominativo (CAROLVS, esempi zecca di Milano, Ticinum e Lucca), mentre nei tremissi con stella a quattro punte riscontriamo un dativo (o ablativo ?) : CAROLO (cfr. esemplari per Milano, Bergamo e Sibrium) con carattere forse dedicatorio come suggerisce Bernareggi. Si dovrebbe poter ipotizzare che l'emissione con il nominativo (Carolus) preceda quella con il dativo (Carolo) . Quello che è certo é che finora la stella a quattro punte, per Carlo, negli esemplari finora pervenutici è sempre associata alla legenda CAROLO, e che la tipologia di legenda forse (piu' che la differenza tra le due tipologie di stelle come evidenziato nell'articolo di Alippi-Muhlemann) potrebbe essere la discriminante da traguardare per le inferenze di cronologia. Cronologia La prima visita di Carlo Magno in Italia si compie tra il 773 e il 774 (nel 774 è a Roma per la Pasqua). Ticinum (Pavia ) capitola solo nel giugno 774 : è ipotizzabile un'emissione di Carlo per questa zecca precedente alla capitolazione ? Solo in seguito alla sua caduta i duchi longobardi acclamano Carlo Rex Langobardorum e il sovrano stesso adotta tale data come inizio del suo regno in Italia. Mentre la data del 776 quando Carlo compie una trasferta lampo per rogolare il problema del duca ribelle Rodgausodel Friuli appare forse già tarda e piu' incentrata su temi di difesa piuttosto che di politica monetaria visto il pochissimo tempo a disposizione. Plausibile l'ipotesi che la coniazione di questi tremissi, per le altre zecche , si protragga per alcuni anni (fino al 778-780) probabilmente con i tipi con la legenda CAROLO precedendo la fase di demonetizzazione aurea che porterà alla grande riforma del sovrano franco e al capitolare di Mantova. Grazie Jagd per ave r condiviso queste monete di apparente (e disarmante) semplicità ma che nella loro testimonianza ci comunicano tonnellate di storia, in parte ancora da disvelare in molti dettagli :)
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  43. Io ho ordinato, come detto precedentemente, diverse monete: 2 euro commemorativo 2012, 2 euro sede vacante e due coincard di giovanni 23° . L' addebito l'ho ricevuto, 56 euro, ma non capisco a cosa corrispondano. Vi chiedo per la terza volta di illuminarmi, se potete.
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  44. Me sembre que quella di u nostro catalogho " monetano" ...fussi una foto ........ pareno sorelle...! sarebbe piacevole che quella di jagd sia ha bon posto.......... :good:
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  45. Salve a tutt*, come ho detto a jagd anche in altra sede, questi tremissi per Carlo Magno rinvenuti in Corsica ormai sono di una quantità "rilevante" per il tipo, e molto interessanti anche dal punto di vista tipologico-qualitativo, almeno secondo mio censimento e dalle notizie che ho potuto raccogliere sull'isola negli scorsi anni dedicandomi allo studio delle monete delle zecche di Lucca, di Pisa e di Genova. Penso che a questo punto sia necessario trovare un modo per pubblicarli a stampa, cercando di capire come far emergere, al di là del forum e del circuito dei cultori della materia corsi, questi ritrovamenti che costituiscono un documento importante per la storia della Corsica, ma anche più in generale del periodo longobardo e carolingio in Tuscia e spazio marittimo prospiciente. Io mi sono offerta di trovare con Jagd e gli altri scopritori una soluzione (a partire dai Cahiers Corsica, per poi vedere nelle riviste specializzate), e di contribuire con i miei studi, anche se immagino che non sarà facile per più motivi. Nulla impedisce nel frattempo di continuare a parlarne qui sul forum, ma mi pareva necessario sottolineare la rilevanza in senso ampio di queste monete, oltre che la loro bellezza. Grazie a jagd che ce li ha sottoposti (ho finito i "mi piace", sorry) e - nel mio caso - agli altri che hanno dato o mi daranno informazioni in questo senso. Un caro saluto a tutt* MB
    1 punto
  46. io ce l'ho a 2 passi,vado sempre a locri,ma non ho mai visitato l'area archeo..piu' di una si lamenta per le condizioni in cui versa..e non è l'unica!stesso discorso infatti vale per medma..la mia città!pensa che non abbiamo piu' nemmeno quel piccolo museo che avevamo..c'è troppa carenza di fondi p.s:hai visitate anche il naniglio,portanova,il castello di roccella,ed il teatro romano? se sei ancora in zona ci sono anche delle città crollate col terremoto del 1793 che sono belle da visitare :) io in settimana saro' da quelle parti ma ho il tempo contato col contagocce,se ero ancora in ferie ti avrei fatto compagnia x delle escursioni
    1 punto
  47. eccomi qua . Io metto a disposizione al facciale (+ spese spedizione ed imballo a carico del ricevente): 20 cent San Marino 2008 (circolato, spl + ) 2 euro Cavour 2010 fior di conio (2 pezzi disp) 2 euro Lussembrgo 2012 guillaume fior di conio 2 euro Bayern Zecca D 2012 fior di conio 2 euro San marino 2012 (ordinario ) fior di conio (una ventina di pezzi disponibili) se vi interessano mandatemi MP ovviamente : spedizione con prioritaria a totale rischio del ricevente ciao MODIFICATO TOLTI 2 EURO TEDESCHI NON AL FACCIALE COME DA RICHIESTA MIRKO
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  48. ...eccu allora questa nostra muneta.....di 1.02 grammi....per 17mm di diametro.... :)
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  49. L'ho ripetuto più volte NON COMPRATE A QUESTI PREZZI :director: ....CI STIAMO DANDO LA ZAPPA SUI PIEDI . Poi non lamentiamoci............
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  50. Vedi? Questo non lo sapevo, mi sono affidato al catalogo del sito per la rarità :D L'Hamerani sostengo che è l'autore dei disegni del ducato poichè lo stile è lo stesso della piastra papale, il problema ora sta nel catalogare "temporalmente" il tarì: come ben sai esistono esemplari senza data che sono stati posti in periodi, almeno per le prove che c'erano all'epoca, precedenti o al massimo dello stesso 1683. Ma con questo tarì sotto studio il quadro cambia perchè, graficamente parlando, quelli senza data sono uguali ai tarì del 1684, per legenda e per conio. Inoltre c'è da dire che dal 1686 cambia nuovamente il conio in alcuni particolari soprattutto nel disegno della corona e del fascio littorio del dritto. Per poter avere un confronto con quella del 1684 ecco quella del 1686 In questo momento mi viene solo questa domanda... Qual è l'esatta linea temporale di questi tarì??? Bisogna dar fiducia alla data o all'evoluzione grafica del conio??? Grazie Francesco per i complimenti, ma sono ancora all'inizio, ci vorrà ancora tanta strada da fare per poter avere una buona base per addentrarmi nelle particolarità di questa monetazione. Inoltre vorrei dire una cosa sulla monetazione di Carlo II, per quanto ancora sia in ombra e considerata "facile" abbiamo qui un esempio del suo vero fascino.
    1 punto
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