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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/24/13 in tutte le aree
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Anch'io non sono esperto della monetazione in questione. Temo però che per i tre aspetti di cui giustamente hai segnalato l'interesse non ci sarà mai alcuna risposta: 1) l'uniformita della patina: la patina è completamente perduta (rimane solo, in questo caso, l'uniformità del pessimo criterio di pulizia) 2) il criterio di tesaurizzazione: non conoscendo l'originaria composizione del ripostiglio, le sue dimensioni né, in definitiva, se questa Comery collection sia davvero un rispostiglio, parte di un ripostiglio, un ripostiglio arricchito di pezzi che non c'entrano nulla o, ancora peggio, di qualche falso (come spesso accade nei ripostigli passati attraverso il commercio illegale), anche in questo caso non potrà esserci risposta 3) coerenza nella tipologia dei nominali scelti con gli altri ripostigli della stessa datazione ed area geografica: anche qui, per i motivi appena esposti, nessuna possibile risposta (o meglio, si potrà ragionare per vedere se è credibile o no che si tratti di un vero ripostiglio, ma dato che la verità non si saprà mai, non ci si potrà mai basare su questo materiale così controverso per compiere altri passi avanti nella ricerca). Quindi, se si tratta veramente di un ripostiglio o di una parte di ripostiglio, la sua esportazione illegale ci ha fatto perdere un'infinità di informazioni, e l'ha reso pressoché inutile sul piano scientifico, ne ha distrutto per sempre la credibilità come fonte storica. Ha fatto anche peggio: getta un'ombra di dubbio su quanto finora si sapeva relativamente alla composizione del ripostiglio di Randazzo (per il dubbio che il Comery ne costituisca una parte), rendendo anche qui impossibili molte deduzioni che invece si potrebbero fare con sicurezza a partire da un ripostiglio intatto. E' stato detto (se non sbaglio) che se questo ripostiglio fosse finito al museo di Siracusa probabilmente non sarebbe comunque stato studiato: è possibile (chi lo sa?), ma che vuol dire? Ciò che non può, per un'infinità di ragioni, essere studiato subito, non merita certo di finire esportato illegalmente, smembrato, sottratto alla possibilità di essere studiato almeno una volta nel suo insieme. Almeno il famoso ripostiglio di Gela qualcuno potrà studiarlo nel 2020 o nel 2100, ma il presunto ripostiglio alias "Comery collection" è stato privato per sempre del suo significato storico e di ogni credibilità, rendendo praticamente impossibile un suo utilizzo sul piano scientifico. L'unica cosa che si può fare è un tentativo di ricostruzione e di approfondimento a partire dallo sfacelo che è stato compiuto. Ma si rimarrà sempre nel regno delle speculazioni e delle ipotesi: del vago, in altre parole. Bisogna comunque essere molto grati a Odisseo per aver condiviso con il Forum le sue valutazioni, importanti perché basate sulla visione autoptica dei pezzi.4 punti
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Adesso si capisce! considerata la forte erosione superficiale e la perdita di materiale lungo la circonferenza...dovrebbe essere compatibile anche sulla base del peso e del diametro conosciuti; infatti gli esemplari descritti dal CNI vanno da 0,66 a 1,41 grammi con una media di circa 0,85, l'unico diametro riportato è 17 mm. Per me si tratta di un forte bianco o 1/2 grosso di Casale per Guglielmo II Paleologo descritto dal n°131 al n°143 del CNI. Allego estratto dal CNI per confronto. Ciao Mario4 punti
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Ad essere precisi l'attacco e' a cambretta e si trovano sia con nastrino tricolore che con nastrino rosso con due pali gialli.Mai vista di bronzo dorato ma ne ho sentito parlare da piu' di una persona. Lord Acton2 punti
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wow... Taglio: 1 euro Nazione: Lussemburgo Anno: 2009 Tiratura: 266.000 Condizioni: bb Città: Ferrara2 punti
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Caro Dabbene, comprendo appieno il tuo entusiasmo, giustificato dalla tua figura di studioso innanzitutto di monetazione lombarda e di collezionista poi all'apparire del volume sulla zecca di Milano che comincia a colmare, con la serie carolingia. Questo volume, nello specifico, è il frutto di una collaborazione promossa dalla SNI con il MNR ma si inserisce in un programma piu' ampio che riguarda la pubblicazione delle collezioni, e ripostigli, in depositi presso l'MNR, portato avanti da molto tempo. Infatti già la d.ssa Balbi de Caro, precedente direttrice del Medagliere MNR in margine ad un convegno su "Archeologia e Calcolatori" del 1996 parlava di una messa in rete delle collezioni pubbliche attraverso la pubblicazione dei cataloghi tramite un Bollettino on-line per facilitare la ricerca e rendere finalmente fruibile tale materiale . Ma seguardiamo bene addirittura ben dieci anni prima (!), nel 1987 (in Memorie dell'Accademia Italiana di Studi Filatelici e Numismatici n. 2) il Prof. Panvini Rosati, responsabile della collezione Reale, presso l'Istituto Italiano di Numismatica, faceva menzione del Bollettino di Numismatica che, alle dirette dipendenze del MIBAC si sarebbe dovuto sobbarcare l'onere della pubblicazione delle collezioni numismatiche pubbliche. Come vediamo il progetto della catalogazione/pubblicazione di tali collezioni parte da molto lontano, addirittura almeno 26 anni fa. Nulla di nuovo sotto il sole quindi. Dov'è quindi la novità direte voi... Beh proprio nel fatto che dopo almeno un quarto di secolo che se ne parla nel fatto che finalmente è arrivato in porto qualcosa di concreto! E per questo dobbiamo ringraziare innanzitutto la direzione del MNR che ha portato avanti con pervicacia e visione il progetto della pubblicazione di queste collezioni, raggiungendo, finalmente oggi - nel 2013 - i primi risultati. Data infatti al gennaio/febbraio 2013 il primo bollettino dedicato alla monetazione del Granducato di Toscana , a cura di Andrea Pucci. E dato che la formalizzazione della collaborazione SNI-MNR è avvenuta nel luglio 2012, mi piacerebbe supporre che tale intesa abbia dato un impulso ulteriore a portare il progetto in fase pienamente operativa, oppure a pensare ad una fortunata coincidenza di date e di intenti :rolleyes: Quello che importa è che comunque finalmente si è passati, dopo una lunga attesa e preparazione, ad una fase piu' propriamente operativa, fornendo altresi l'impulso per recuperare lavori e materiali magari già eseguiti da tempi ma che giacevano inerti. Un ringraziamento sentito quindi ai vertici del Medagliere del museo romano e grazie anche all'amico Luca Gianazza ^che, a tempi di record, ha provveduto alla schedatura e preparazione della prima serie resa disponibile on-line, quella Carolingia relativa alla zecca di Milano che possiamo oggi ammirare nel Bollettino n. 7. Grazie anche ad Andrea Saccocci che si è prestato nella fondamentale opera di revisione della schedatura garantendo, con il suo apporto, una pubblicazione tempestiva del bollettino, a detta di molti probabilmente il materiale piu' rilevante tra quelli trattati finora sul Portale dello Stato. La serie di Milano naturalmente continuerà con la pubblicazione delle monete degli Ottoni, dei Visconti etc. per completare la rilevazione di quello che si configura come il piu' importante insieme di monete milanesi conosciuto in mano pubblica o privata. Il progetto di schedatura e fruibilità scientifica del materiale va comunque ben oltre Milano e si prefigge di coprire l'intero insieme della Collezione Reale ma , non solo, anche delle altre collezioni e ripostigli presso l'MNR. Ci vorrà tempo, costanza, perseveranza e , soprattutto, un ottimo grado di professionalità come quello dimostrato finora. Tutto questo avviene con grave ritardo se pensiamo che la collezione Reale è stata donata al POPOLO Italiano nel 1943 e quella Gnecchi di monete Romane acquisita addirittura nel 1923. Tuttavia , mai come in questo caso occorrerebbe dire meglio tardi che mai e ringraziare le Istituzioni e quanti si prodigano affinché sia possibile realizzare un progetto di questa portata. Mai come in questa occasione la collaborazione Pubblico-Privato, sperimentata qui con pieno successo finora, puo' dare i suoi frutti asservendo l'obiettivo comune di contribuire alla valorizzazione del nostro patrimonio numismatico. Quindi lasciamo a Dabbene e agli altri appassionati la libertà di soddisfazione per qualcosa che era dovuto da tempo e che da tempo era già stato impostato ma che attendeva un la per essere realizzato nel concreto. Non dimentichiamo che quando una collezione viene lasciata al "popolo italiano" o una collezione viene acquisita con fondi pubblici lo Stato dovrebbe avere l'imperativo di procedere il piu^celermente possibile a rendere fruibile e valorizzare questo patrimonio nell'interesse dell'intera Comunità Questa realizzazione è ora realtà grazie alla ferma volontà delle autorità preposte al Medagliere e al contributo di privati qualificati che hanno volentieri messo a disposizione la propria preparazione, professionalità e il proprio tempo :)2 punti
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Io invece non sottovaluterei per nulla, in generale, l'ipotesi ladri. A un mio amico sono entrati in casa rubacchiando di quà e di là, hanno aperto i cassetti, tra cui quelli dove teneva alcune divisionali del Vaticano, compresa la Sede Vacante... le hanno buttate sul letto come fossero oggetti di nessun valore e se ne sono andati lasciandole lì, perchè per loro erano solo 3 Euro e fischia di spiccioli che ingombravano e basta. Per non parlare di più volte che ho letto sul web, anche in questo forum, di fratelli o sorelle che avevano aperto una divisionale di qualche collezionista per prendere gli spiccioli che gli servivano per pagarsi qualcosa. Non bisogna mai dare per scontato quello che noi collezionisti sappiamo: per tutto il resto del mondo 8 monetine chiuse in un pezzo di cartone sono solamente 3,88 Euro da spendere. Quando faccio vedere qualche divisionale, anche di alto valore, a qualche parente o conoscente non collezionista, e gli dico che l'ho pagata 30 Euro, mi prende per pazzo, perchè lui vede solo i meno di 4 euro del facciale.... e questo anche se è una Sede Vacante che sul mercato vale 300 Euro. Ma il bello è che questo non accade solo con persone che non sono avvezze al mondo numismatico, ma anche a persone che sono numismatici, magari espertissimi di monete antiche.... ma non hanno la più pallida idea di come gira il mercato dell'Euro. Pertanto l'ipotesi ladri o incauta spendita da parte di qualche parente, io la metto sempre in testa alla lista delle ipotesi quando si verificano questi ritrovamenti.... perchè il ladro o il fratello dispettoso non sanno quanto valgono sul mercato queste monetine, ma io scommetterei che chi lavora all'AASFN invece lo sa benissimo..... e ben difficilmente lascerebbe finire in un rotolino delle monete che ufficialmente nemmeno esistono.2 punti
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carissim* nella foto che postata (ma anche ingrandita non migliora molto: ci vorrebbe una nuova foto! grazie comunque, scacchi) vedo una GV in campo con qualcosa sopra, che mi ricorda tanto i quattrini di Guidobaldo della Rovere per la zecca di Urbino (1538-1574) , di tipo simile a questo (sorry, ma in rete non ho trovato confronto migliore per questo tipo specifico di quattrino): http://www.ebay.it/itm/Urbino-GuidobaldoII-della-Rovere1538-1574-Quattrino-Granata-Fiammeggiante-7023-/110791835849?pt=Monete_Antiche&hash=item19cbb540c9. Altre emissioni analoghe, ma con ghirlanda intorno alle lettere etc..sono queste, ad esempio: http://www.deamoneta.com/en/numismatikmunchen/view/11307 Dalla grafia delle due lettere e dal tipo di bassa mistura che si intravedono escluderei comunque un denaro del XIII secolo e mi orienterei verso cronologie dal XIV secolo in poi. Un saluto cordiale MB2 punti
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Come per il denario di L. Papius (lavoro iniziato ma non ancora finito), ho risistemato anche la scheda di L. Roscius Fabatus elencando in modo dettagliato i vari simboli conosciuti. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G117/1 Sono state inserite le foto di oltre 500 monete. Oltre alle immagini provenienti dai cataloghi d’asta, sono state caricate diverse foto di monete del British Museum: il motivo è che per meglio comprendere ed identificare i vari simboli sulle monete occorrevano foto nitide, grandi e di ottima qualità nonché la buona conservazione della moneta stessa; tutte caratteristiche che ho trovato nelle fotografie del museo londinese. Da segnalare comunque che molte delle monete del British Museum caricate nella scheda provengono da acquisti fatti dallo studioso americano Charles A. Hersh nelle varie aste internazionali degli anni ’80-’90: monete che poi sono state donate al British Museum (“Bequeathed by Charles A. Hersh). Si possono riconoscere in quanto riportano la data di acquisizione museale del 2002 (Registration number: 2002 .......). Senza fare una ricerca approfondita, ho individuato che le seguenti monete, adesso di proprietà del British Museum, provengono: da NAC E proviene la moneta con simbolo n.113 da Lanz 86 la moneta con simbolo n.79 da Giessener Munzhandlung 44 la moneta con simbolo n.123 da Sternberg 32 le monete con simboli n. 2 – 76 – 127 – 188 – 227 - 232 – 233 – 241 e “unlisted 15” da Sternberg 21 la moneta con simbolo n.216 Anche le monete dell’American Numismatic Society quando riportano il codice iniziale “ANS 2002 .......“ provengono anch’esse dalla collezione di Charles Hersch (il quale ha fatto donazione anche all’ANS). Allego le tabelle con i simboli del Crawford, del Grueber e del Babelon. L’ordine del Crawford segue quello del Grueber dal n. 1 fino al n. 110 (cioè le monete presenti presso il British Museum nell’anno 1910); poi elenca dal n. 111 al n. 196 i rimanenti simboli segnalati dal Babelon; infine dal n. 197 a n. 242 i simboli individuati nei musei (Torino, Bologna, Bari, Atene, Madrid, ecc) e nei cataloghi d’asta. Il Crawford nel presentare le due tavole di disegni ammetteva che l’elenco non era completo: effettivamente altri simboli sono da aggiungere alla lista. Anche il Banti nel suo Corpus Nummorum Romanorum ha cercato di fare un elenco dei vari simboli presenti nelle monete. Nel proseguo si noterà che ci sono stati alcuni errori di riferimento, e/o di attribuzione e/o di identificazione dei vari simboli (per esempio il Banti nelle varie pagine dell’elenco riporta diverse volte una stessa coppia di simboli ma le identifica in due modi differenti): c’è da dire che questi errori sono stati causati dal fatto che gli autori citati hanno lavorato su foto piccolissime e di scarsa qualità prese dai cataloghi d’asta (il Crawford come prima edizione è del 1974, il Banti è del 1982), le foto dei musei non c’erano o erano scarsissime o prese addirittura da calchi, i computer ed internet non esistevano.1 punto
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Beh, in via del tutto teorica dovrebbero circolare...o comunque sono destinati alla circolazione visto che escono da roll alle poste. Poi è ovvio che una volta prese la gente le tiene... :D1 punto
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Mirko ... non ho capito perchè hai chiamato questo post "strenna" quando poi se non ho capito male gli utenti che mettono a disposizione delle monete se le fanno pagare (al facciale ovviamente) Beh la strenna natalizia che c'è stata negli ultimi anni , consisteva in un'altra cose : un utente regalava delle monete, e sia le monete che la spedizione sono a carico di chi spedisce , e chi le riceve è tenuto solo ad un bel grazie ( e se vuole a ricambiare con un'altra strenna da metttere a disposizione di tutti ) Qui è una cosa diversa, quindi sicuramente è una bella iniziativa, pero' il titolo , sarebbe da modificare iMHO!!!!!1 punto
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come in tutte le cose in italia tu non sarai mai regolare nei termini di legge ! nessuno può darti una corretta interpretazione della legge perchè quegli stracci di leggi che ci sono vengono interpretati in maniera più o meno restrittiva a seconda di a chi fa comodo lascia perdere le romane , non ne vale la pena colleziona i 2 euro commemorativi ! per le medievali il discorso non cambia , sono come le romane solo che al momento non si sono ancora verificati sequestri1 punto
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Si, l'avrei fatto anch'io se mi fossi trovato al tuo posto. A me i 10 zlotych del 1939 mi manca in collezione... :( una 500 lire con le caravelle è sempre una bella moneta :) e i franchi svizzeri d'argento non guastano mai. ;) -donty-1 punto
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massa gr. 28,0668 titolo 833‰ il diametro varia ... la zecca italiana è 4 cm senza orlo mentre l'austriaca è da 40,80 a 42 mm. sembra che sia autentico ma se lo fosse nn ti montare la testa ... il tallero non è del 1780 perchè è stata una moneta commercialmente ben accetta dai mercati dell'epoca e ancora oggi viene stampata . questo in parte ha diminuito il suo valore . ciò che non comprendo è se il bordo di sotto è rovinato o è la foto che è mal inquadrata . condizione da MB a SPL sempre se nn è rovinata. Non mi intendo molto di questa moneta ma i numeri sembrano dire che sia autentica ... qualcosa che non mi convince è un pò sullo stile . vediamo altri cosa dicono1 punto
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Si, compito ingrato quello del curatore a volte, lanciare, rilanciare, cucire, moderare e sperare che poi non si stufino di te per protagonismo eccessivo, ma comunque le soddisfazione non mancano mai lo sappiamo. Oltre a quello che ho già detto, consiglio di tenere anche presente il post 12 di Palpi 62 e poi farei comunque i complimenti all'amico di Superbubu, buona serata, Mario P.S. Ovviamente la visione comunque diretta della moneta sarebbe sempre necessaria1 punto
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Quello non è il quote (il quote è la parte di messaggio che viene riportata quando rispondi a qualcuno, in pratica quello che vedi in questo messaggio nel riquadro sopra alla mia risposta), ma la signature, ossia la firma. Si modifica entrando nella tua pagina (cliccando sul tuo nickname), dopodichè cliccando "modifica il mio profilo", in alto sulla destra. Nella pagina che esce, bisogna cliccare nel menu sulla sinistra, "modifica la firma".1 punto
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Buona giornata :clapping: :clapping: :clapping: abituati, purtroppo, a sentire di progetti che, poi, rimangono solo sulla carta e sentire (e vedere) inaugurazioni di opere che, poi, non vengono mai finite; ben venga una iniziativa che, pur con lunghissima gestazione, comincia a mostrare i suoi frutti. Un plauso a tutti coloro che ne hanno consentito la realizzazione e......come dice giustamente @@dabbene: divulghiamo, facciamo sapere ed apprezzare, valoriziamo ciò che abbiamo e che sappiamo fare. Ieri pomeriggio, su RAI 1, nella trasmissione "Petrolio", si parlava dei beni culturali e dei mali che assillano in modo endemico questo ambito, pur essendoci - comunque e benché in minor misura - delle vere situazioni di eccellenza. Il giornalista, dopo aver preso atto della situazione di questi mali e delle scelte operate da funzionari del Ministero, a volte oggettivamente incomprensibili, nonché delle molte (troppe) mancate occasioni di "generare" cultura (e proventi finanziari), ha chiesto, rivolgendosi al Ministro Bray, presente in studio, un po' a "brutto muso": "insomma, Signor Ministro, ci dica chi rema contro...non crede che sia venuto il momento di fare questi benedetti nomi? Ovvio che il Ministro i nomi non li ha fatti, ma ha fatto ben capire che i Ministri durano poco, passano ...e forse dureranno ancora meno in questa legislatura......e allora? Molto "politicamente", il Ministro ha attribuito la colpa alla mancata possibilità, per qualsiasi Ministro, di fare una politica organizzata, concertata, di studiare iniziative di ampio respiro e con tempi di realizzazione a medio e lungo tempo e ciò in maniera razionale. In Italia, ha detto il Ministro, purtroppo si va avanti ad "emergenze" e ad iniziative "tampone" e buona parte delle colpe va a coloro che non sanno e non vogliono valorizzare ciò che è di tutti e non valorizzando, né divulgando, condannano all'obblio il patrimonio dello Stato. Fortunatamente, per il Ministro, non è così per tutti e ovunque; anzi, per lui, la vera scommessa è riuscire a modificare e "ribaltare" le situazioni negative. Non commento ciò che ha detto il Ministro. Rinnovo invece nuovamente e favorevolmente, i miei complimenti a tutte le "anime" (Enti e Persone) alcune delle quali sono anche una presenza nel forum, che hanno permesso la realizzazione di queste pubblicazioni. Grazie a tutti loro. saluti luciano1 punto
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Vero, ma tre sole segnalazioni e tutte su monete di Lanz , non credo che abbiano ottenuto grandi risultati...per ottenere un discredito del forgerynetwork avrebbero dovuto fare in modo che la faccenda si ripetesse più spesso e su più nominativi, in modo da evidenziare la carenza di selettività dei curatori del sito...invece si sono limitati a quella segnalazione estemporanea e basta...ha tutta l'aria più di una carognata a Lanz che altro...1 punto
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Per dare a cesare quel che è di cesare: la mia opera di revisione è stata veramente piccola cosa, vista la qualità delle schede che mi sono state sottoposte (non sto scherzando). La prossima occasione pregherò di segnalare schedatori un po' meno bravi, così potrò meritarmi sul serio i ringraziamenti. Detto questo permettetemi anche di manifestare l'enorme simpatia che nutro per Dabbene, proprio per il suo entusiasmo, e se sono intervenuto su di lui, anticipando il ben più giustificato ed articolato intervento di Numa Numa, è solo perché come spesso gli succede è stato il primo ;) , e temevo che in agosto, non essendo probabilmente tutti in linea, la discussione potesse prendere una piega che non rendeva pienamente conto di come si sono sviluppate le cose e dell'ottimo rapporto che si è potuto instaurare fra Istituzioni e SNI. Tutto lì, Un caro saluto, AS1 punto
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Concordo pienamente con Bartolus. Un ripostiglio disperso come quello della collezione Comery, a prescindere da tutte le relative problematiche (che sia parte del Randazzo Hoard 1980 oppure uno o più ripostigli più recenti e magari mischiati con alcuni esemplari dubbi) costituisce un vero attentato alla conoscenza della scienza numismatica. Infatti non basta "allineare" semplicemente foto da aste, compresa Roma Numismatics, per creare serie più o meno complete di emissioni siceliote e poi imbastire pseudostudi, se poi mancano fondamentali dati come il contesto archeologico e finanche la stessa reale composizione di ripostigli originali. Basta una moneta "incongrua" a bella posta inserita in un ripostiglio per vanificare diverse informazioni, come quelle relative alla cronologia, ecc. Purtroppo l'avidità economica ha ormai preso il sopravvento, facilitata anche dalla miopia delle nostre istituzioni pubbliche, ed è sempre più difficile studiare a fondo le meravigliose monete greche della Sicilia.1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Olanda Anno: 2006 Tiratura: 100.000 Condizioni: qSPL Città: Milano1 punto
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Sul sito personale di E. Arslan é presente una gran parte dei suoi lavori sulla monetazione preromana dell'Italia settentrionale, nonché un repertorio (non aggiornatissimo per la verità) dei rinvenimenti. Alcuni link diretti a quelli che (a mio avviso) rappresentano i contributi più attinenti ed importanti per quello che é il soggetto della discussione. Ritrovamenti: http://www.ermannoarslan.eu/Repertorio/RepertorioMonetaCelticaPadanaInItalia.pdf (putroppo, dato il formato, é consultabile agevolmente unicamente a partire dalle località, la ricerca a partire dai tipi risulta più macchinosa) Nuova proposta di classificazione (ed attribuzione) proposta da Arslan, in seguito parzialmente rivista dallo stesso autore: http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/1990-EAA-MonnayageCeltique-EC.pdf Piu' o meno gli stessi contenuti (fatto salvo il catalogo di Budapest), ma in italiano: http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/1991-1992-EAA-MoneteCelticheBudapest.pdf Rinvenimenti milanesi (MM3): http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/1991-EAA-MM3.pdf Un focus sull'area lombarda: http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/1994-EAA-MonetePadaneLombardia.pdf Sempre sui rinvenimenti in Lombardia: http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/1996-EAA-MonetazionePreromana.pdf Idem: http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/1998-EAA-FormeContatto.pdf Una quadro generale (per quanto di taglio divulgativo) più recente: http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/2007-EAA-TesoroDiManerbio.pdf1 punto
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:rofl: non rido per la moneta...ma per i soldi che ti fa passare la tua barista.... :rofl:1 punto
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Denaro di Brindisi Per Carlo I d'Angiò http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/41 ciao Mario1 punto
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Grazie miroita per la tua partecipazione, ultimamente andavo a cercare nei denari i segni, segnetti, varianti e curiosità dimenticando un po' la bellezza del denari "canonici". Innanzitutto bellissimi entrambi, poi alcune considerazioni: I° esemplare: - sei sicuro del peso del primo esemplare (al decimo di grammo), perchè qui a Genova è da almeno un lustro che cerchiamo il denaro da 1 grammo, io sono arrivato al massimo a 0,95 e mai oltre; - questo fa parte parte della serie che io chiamo dei "denari martoriati" (ce n'ho uno anch'io con lo stesso tipo di "colpi" subiti) non capisco veramente da cosa possano derivare; II° esemplare: - bellissimo il colore, patina scura, con il punto sul retro, e gli apici del castello che sono appena accennati quindi molto vicino al gruppo precedente, pertanto direi BALDASSARRI 2009 GRUPPO III (sottogruppo a) databile al 1210/1240 circa.1 punto
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Vediamo di fare un po' di divulgazione ora, come è giusto che sia. In questo caso, che vedremo ora, l'intreccio diventa importante, numismatica, storia, letteratura, tutto insieme in una moneta, entriamo in una moneta da raccontare. Parlo del nuovo denaro da soldi 10, che si differenzia dal primo visto sopra : moneta che ha un esemplare unico ad ora del 1611, gli altri sono del 1614. Le differenze col primo non solo solo iconografiche, ma anche per il titolo più alto e un peso calante. Moneta ritenuta R/2 sia da Crippa che dal nuovo MIR MILANO, difficilmente la si trova in buona conservazione, ammesso di trovarla proprio comunque. Questa è la moneta che viene ritenuta essere quella citata da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi quando si parla del debito di Tonio nei confronti di Don Abbondio. " son venticinque berlinghe nuove, di quelle con Sant'Ambrogio a cavallo " Si ritiene che il Manzoni in questo caso sia incorso in un errore, il termine berlinga non era più in uso, ma si riferiva a una moneta del valore di 20 soldi, mentre questa indica un valore di 10. Moneta che è spesso tosata, con conservazioni scadenti, spesso con coniazione decentrate, inoltre è raro vedere bene sia la data che il valore. La moneta che vedrete, dal buon pedigree, invece ha queste caratteristiche difficili da trovare, si vede bene la data e in particolare il valore. Anche la scena del Sant'Ambrogio a cavallo è ben evidente. Ora entriamo con questa visione dal circolo virtuale al reale e vi spiego perché ora : la moneta è stata protagonista, vista e apprezzata per le sue caratteristiche dagli spettatori e da Maila Chiaravalle nella sua Conferenza dell'anno scorso a Milano al CCNM sulle monete dei Promessi Sposi. Certamente questa moneta è una di quelle che in una Conferenza con questo tema ha il suo risalto, ora potrete vederla come se fossimo in un Circolo o alla Conferenza stessa D/ PHILIPPVS REX HISPAN, busto a testa nuda, sotto la spalla 1614 R/ DE CAELO FORTITVDO, Sant'Ambrogio a cavallo al galoppo mentre colpisce dei guerrieri a terra, all'esergo il valore, 10 Rif. Crippa 17/B, MIR 342, CNI 166 - 172, GN. 48 AG, diametro 24 mm., peso da 2,36 a 2,78 gr.1 punto
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Caspita! Basta "latitare" dal leggere questa discussione qualche giorno per poi essere rapidamente sommersi da stimoli e considerazioni. Non ho la pazienza di esaminare tutto con attenzione (ma spesso sul forum è anche peggio) ma non posso non fare un paio di considerazioni. 1) il forum (come giá espresso da altri) è una piazza, un "mezzo" e non un'associazione. Ergo, appare utile per proporre e c'è chi condivide e chi no. Parlare di "opinione del forum" è privo di senso. 2) l'encomiabile proposta di Michele dovrebbe essere presentata a nome di un'associazione (NIA) e di un insieme di persone raccolte dal forum (firmatari con nome e cognome cui il forum ha dato la possibilitá di conoscere contenuto e finalitá del documento). Ovviamente NON a nome del forum! 4) forse converrebbe identificare un'area protetta del forum ove presentarsi con nome e cognome, almeno per la fase finale di condivisione e firma del documento! 3) Vincenzo. Amichevolmente (in senso lato) gli voglio dire di stare più attento. Sappiamo come la pensa ed è giusto valorizzare la propria professionalitá, ma non sminuendo altre competenze ed a rischio di apparire antidemocratico. Una volta che ha espresso le sue opinioni, basta: se no diventa polemica!1 punto
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Servirebbe ovviamente un pò di materiale per i vari confronti, ma quello che non capisco è come è regolamentato il ForgeryNetwork. Mi sembra assai grave che si condannino tre importanti sesterzi (guarda caso tutti della Lanz) specificando addirittura una provenienza dalla California in pessimo inglese e magari non è vero.... Forse è opportuno che qualcuno scriva prima al ForgeryNetwork chiedendo conferme e motivazioni......1 punto
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Provo a postare un'altra rielaborazione. Forse si vede meglio. Si vedono la G e la V , ma non mi sembra possa essere un quattrino di Guidobaldo II della Rovere di Urbino. Infatti, attorno al centro intravedo una legenda, e nei quattrini di Guidobaldo non c'è, c'è solo nel campo GV || II al'interno di una corona di fogliette. Ed inoltre la G stlisticamente è molto diversa.1 punto
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Quale informazione sta omettendo? Sta effettuando una vendita alla luce del sole...Denario di Nerone, 1000 Euro, ti piace? Lo vuoi comprare? Sì! Bene, ciao e grazie. Se poi il collezionista sfortunato, poco tempo dopo, trova e comprende come funziona il mercato e che quel denario lo poteva pagare 200 Euro e magari era anche più bello, è giusto così. Si nasce, si prendono le "botte", si impara, si cerca di migliorare. C'è chi continua ad acquistare e chi ha cambiato lidi o chi non ci ha mai acquistato...ma le truffe sono ben altre cose... Quando vai in un negozio di elettronica e compri un PC per caso chiedi se te lo stanno facendo al prezzo più basso della regione? O prima ti fai un giro di tutti i negozi per vedere chi te lo fa di meno...il commerciante ci vive con il suo mestiere e di sicuro, per quanto possa essere fastidioso o meno, non sta a lui dirti che il prezzo che stai pagando è 50 volte il prezzo di mercato. Riguardo al termine che hai usato ti consiglio di leggere qua: http://www.lamoneta.it/topic/105162-nuova-comunicazione-agli-utenti/1 punto
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Nulla di che, è un salto/mosso di conio che ha creato le sdoppiature che vedi nelle C e nei punti. Per il resto la catalogazione sul catalogo Mantova è forzatamente incompleta, perchè esistono numerosissime varianti (il CNI ne cataloga 17, e non sono certamente tutte), sul catalogo ho inserito solo le varianti maggiori.1 punto
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Caro @@Vincenzo, anche quello che tu scrivi sopra, e che era presente in merito ad un paio di proposte nella prima versione del documento postata sul forum (nostra seconda bozza), non mi pare riguardasse alcun mutamento legislativo, quanto piuttosto applicazioni possibili in base alle normativa vigente. Comunque nell'ultima versione del documento che mi era giunta, e attualmente al vaglio di tutti i primi firmatari in base ad ulteriori osservazioni emerse anche dalla sottoscritta, proprio per tenere conto delle osservazioni giunte dagli utenti del forum, alcune parti presenti nella seconda bozza mi pareva fossero state emendate o cassate (vedi il punto che immagino ti interessi di più). Quindi aspettiamo che tutti i primi proponenti rispondano a Michele e di vedere il documento nella sua versione "finale", che immagino a quel punto, salvo altri colpi di scena potrebbe essere quella che sarà inviata anche alle altre associazioni e fatta circolare tra altri eventuali privati. Magari si potrebbe sollecitare cortesemente chi non ha risposto a Michele, giusto per non andare alle cosiddette calende greche ... Io spero - e qui mi rivolgo a tutt*- che con il metodo seguito, che non mi pare abbia preclusione alcuna e si voglia aprire a varie realtà (io ad esempio su alcune parti del testo ho "rotto" abbastanza :D), se davvero ci impegniamo insieme, si possa riuscire a fare qualcosa di positivo, e che anche tu come altri possa aderire. Già siamo pochi ad interessarci di certi temi in Italia, anche se ognuno con le sue specifiche ed i suoi punti di vista. Cerchiamo il più possibile di unire le forze invece di disperdere le energie nelle polemiche, dai. Un caro saluto da una collega (che ti assicuro ben capisce i tuoi sfoghi, anche se a volte non ne condivide la modalità...) MB1 punto
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i sospetti e i timori di bizerba credo siano più di semplici sospetti e timori. e in effetti questo fantomatico incontro non è un convegno dal titolo "collezionare oggi, ebay e la legge urbani" mi pare altra cosa, sebbene aperta (ma io per aperto intendo che tutti, fino all'esaurimento dei posti, possono andare con possibilità di intervento in sede dibattimentale) alla sfera del privato (privato di grande fama e stima, tra l'altro! ...ma che la "fortuna" vuole sia anche estremamente disponibile, umile e sensibile a determinate circostanze anche extranumismatiche). cert'è che anche questa è un'occasione che (come?) va sfruttata, con l'obbiettivo di arrivare a fare questo benedetto tavolo specifico su quanto ha rilevato (e rileverà) il documento programmatico. io, personalmente, mi sento di fare tre inviti diretti e personali, poi (ognuno dei destinatari) è libero di mandarmi a quel paese quando vuole. 1) Michele, vedi se c'è la possibilità/probabilità/congiunzione astrale di sfruttare in qualche modo questo prossimo incontro... anche solo per spuntare la "promessa" di un futuro incontro più attinente 2) Vincenzo, a che pro tanto astio? che te ne viene in tasca? perché tanta furia nei tuoi interventi? ...qui, volenti e nolenti, siamo in un forum di collezionisti dove, incidentalmente, si incontrano altre figure che sono anche dell'altro oltre che collezionisti. certo, vero è che ci sono anche accademici, studiosi, professionisti etc "puri" (nel senso di "non collezionisti")... ma il loro atteggiamento è ben diverso dal tuo, sono qui per prendere di buono ciò che il forum può offrir loro (conoscenza di nuovi esemplari, visione di monete, teorie, spunti ecc ecc) e condividono il loro sapere, contribuiscono alla crescita di questo luogo. Perché tanto astio? Nessuno vuole portarti via niente! 3) Numizmo, hai una preparazione enorme e un'altrettanta enorme cultura (questo è quello che percepisco io dai tuoi interventi, tecnici e non). hai anche una personalità forte e, giustamente, non hai "padroni" e nella tua esperienza numismatica ne hai viste di cotte e di crude, poco ma sicuro (e su tutti i fronti). A un certo punto, molla l'osso (anche solo apparentemente!) e stempera la polemica. Ci sono persone che non andranno mai d'accordo tra loro e ci sono visioni del mondo (anche numismatico) che comunque collideranno sempre... tuVSvincenzo e/o tuVSrick sarete sempre in uno stato conflittuale... questo non necessariamente è un male, ma quando diventa improduttivo (perché non porta da nessuna parte), è bene lasciare e generalmente chi lascia per primo non è il più sprovveduto e non (altrettanto necessariamente) è detto che così facendo si dia per vinto o ammetta una sorta di sconfitta (morale o meno che sia). fine del predicozzo! :D mandatemi pure a quel paese!!! ...io è da ieri che guardo la sezione "imperiali"... qualche mese fa la moneta che ho postato avrebbe attirato più messaggi! ...a quanto pare i 4 gatti delle imperiali son tutti qui a miagolare! :D :D :D :D1 punto
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Pienamente d'accordo ma con un dubbio... Prota se non erro è morto nel 1945, ti pare che vedendo il refuso sul Cagiati, tra l'altro su una moneta della sua collezione, non lo avrebbe segnalato con relativa correzione sugli aggiornamenti dell'opera? Con questo chiaramente non voglio dire che la piastra esista, ci mancherebbe. Se si tratta di errore forse è partito proprio dal Prota nel segnalare la moneta al Cagiati. Insomma troppi "se" e troppi "ma". Per sciogliere il dubbio, l'unica è risalire alle fonti. Siamo giunti alla conclusione che la moneta faceva parte della collezione Prota. Esiste un catalogo della stessa? O una qualche pubblicazione a riguardo? In questo purtroppo non posso aiutarti ma credo sia la strada da seguire. Prova anche a contattare il Museo Nazionale di Napoli e chiedere lumi sul n°8774 del medagliere (come da catalogo Fiorelli) ma in questo caso sono sicuro che si tratta di un vero refuso visto che le sigle BP sono riportate anche su due piastre (nn°8772-8773) datate 1787. Per me la soluzione è ricercare la collezione Prota. Buona ricerca e se hai bisogno di altro non esitare a chiedere.1 punto
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Tanto nuova non é, dato che c'é una vasta bibliografia in proposito a partire almeno dal 1987. L'attribuzione ai Leponzi é quella ipotizzata a suo tempo (1966) dal Pautasso, che i ritrovamenti successivi tendono a correggere.1 punto
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Chi ama le patine, specie quelle antiche, può dare un' "occhiata" a questa tesi di uno studente della Sorbona di Parigi sulla superficie d'origine dei metalli in archeologia. E' lunga 467 pagine, però sulle patine dei metalli di interesse archeologico c'è di tutto :) http://hal.archives-ouvertes.fr/docs/00/33/11/90/PDF/Limitos.pdf. P.S. oggi è il mio 1° compleanno Lamonetiano. Grazie amici per far parte (ed esserne stati in buona misura i catalizzatori) di una passione numismatica che tutti i giorni è con me :)1 punto
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Dal Cagiati per la piastra: Dal supplemento del Cagiati per la 1/2 piastra: Non vi è il disegno delle monete.1 punto
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Se mi permettete vorrei aggiungere anch'io un off topic perché, come si dice dalle mie parti, a volte "una soddisfazione vale più di un casale". Tanti anni fa, con mia moglie (allora fidanzata) e con la nostra inseparabile tenda (i soldi erano pochi) siamo andati a Venezia. Dopo una giornata trascorsa tra canali e musei si fece scuro e ci ritrovammo a piazza S. Marco. Un'atmosfera fantastica che andava colmata sedendosi ad un bar della piazza. Scucimmo anche le tasche dei pantaloni per raggiungere la cifra di 2 bottigliette di coca cola, ma ci facemmo la nostra consumazione in piazza S. Marco. Non ci siamo mai lamentati del prezzo perché "una soddisfazione vale più di un casale". Riportandolo il discorso anche alle monete, se in un determinato momento trovi la moneta che vuoi, non ci trovo niente di strano nel pagarla 10 o 20 euro in più. Basta essere consapevoli di cosa si sta facendo e, in quel caso, non lamentarsi.1 punto
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Bisogna anche considerare che non molti sapevano leggere e le monete si distinguevano prevalentemente dall'immagine riprodotta e dall'effige dell'imperatore. All'incisore pertanto interessava riprodurre nel miglior modo a lui possibile , le caratteristiche della moneta,le legende potevano essere meno importanti1 punto
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Tra i compiti, talvolta ingrati, di un Curatore vi anche quello di rilanciare le discussioni che in un certo senso si addormentano nonostante siano di notevole interesse. Mi sembra un peccato che non tutti gli esperti della monetazione di Pavia presenti sul forum siano intervenuti sull'argomento. Sarebbe sufficiente qualche considerazione in più. Se non se venisse a capo anche così potremmo almeno dire di averci provato. Rimango fiducioso. Cordiali saluti a tutti1 punto
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Credo sia giusto ringraziare anche e soprattutto la direzione ed il personale del Museo Nazionale Romano e del Bollettino di Numismatica, che stanno mettendo a disposizione di tutti questo materiale, fornendo totale appoggio tecnico ed economico. Mi permetto di farlo io perché come membro del direttivo della SNI non corro certo il rischio di essere accusato di voler sminuire l'apporto da parte della nostra Società. Come ha giustamente ricordato Fedafa, sono già stati editi 7 di questi volumetti, e la nostra collaborazione come SNI riguarda solo il n. 7 (in realtà è frutto di questa collaborazione anche il n. 6 riguardo a Padova, ma siccome è uscito prima di Milano solo per alcuni problemi di natura tecnica, mentre la collaborazione inizialmente riguardava solo la zecca lombarda, questa sua origine è stata giustamente sottaciuta). Se vogliamo veramente che la collaborazione pubblico -privato possa dare i suoi frutti, che nel nostro settore sono certamente notevoli, temo che il ripetersi di commenti che nel loro entusiasmo possano incosciamente apparire interessati soltanto ad una della parti in commedia potrebbero anche creare qualche ostacolo. Forse in questo caso appare opportuno ricordare quanto è stato detto a Milano su questa iniziativa. Il progetto di messa in rete di tali materiali è assolutamente un progetto soltanto Ministeriale, partito già da qualche anno e finanziato con fondi pubblici. La SNI, grazie alla felice intuizione ed al grande attivismo di un membro del nostro direttivo, Fabrizio Rossini, si è proposta di collaborare a tale progetto individuando e proponendo gli schedatori per alcune zecche e garantendo sia i tempi (fatto questo essenziale, vista la quantità dei materiali) sia la qualità scientifica delle schede. E tale proposta è stata accettata. Ci è stato quindi assegnato un ruolo di grande responsabilità, del quale possiamo essere orgogliosi, almeno a giudicare dalla qualità delle prime schede pubblicate dal Gianazza (e, en passant, dal Passera). Vi assicuro che posso dirlo a ragion veduta. AS1 punto
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Bolaffi ha un approccio alla numismatica che è, per i collezionisti che frequentano il forum, di difficile comprensione. Fanno i loro interessi; è un'organizzazione molto costosa, devono far rendere al massimo il loro tempo impiegato nella promozione del prodotto con il ritorno che questi può dare. Il fatto che trattino monete è puramente accidentale, hanno lo stesso identico metodo con tutte le categorie merceologiche che trattano. Inutile scandalizzarsi, e tanto meno essere dei "puri" o delle "vergini" del commercio. A differenza di tanti utilizzatori del sistema e-bay loro lo fanno alla luce del sole (non ci prendiamo in giro, ci sono lonete da 10 euro offerte a più di 100 - tonnellate e tonnellate di falsi - monete di dubbissima provenienza), rilasciano un certificato di garanzia e nessuno è obbligato all'acquisto. Io non compro volentieri da loro, per una serie di ragioni, ma ciò non significa che non abbiano, tal volta, monete di grande rarità, conservazione o particolari che farebbero grande invidia a qualsiasi altra casa d'aste. Lavorano benissimo nelle pieghe del sistema, il sistema che gli permette con promozione televisiva, e su carta stampata di raggiungere una quantità infinita di "fuori settore" e potenziali investitori. Vendono una moneta a tre volte tanto quanto l'hanno pagata; senza dire una sciocchezza credo sarebbe il sogno di qualsiasi commerciante, quanto all'etica se la moneta è genuina e non alterata il prezzo lo determina l'acquirente. Hanno un negozio in via Manzoni, a Milano; se "depresso" ci passo davanti e mi metto subito di buon umore, se le monete tipo "ruzzica" valessero effettivamente quel che chiedono sarebbe un mondo di milionari.... invece devono pagare l'affitto e gli affitti costano, devono pagare gli stipendi e quelli ancor di più. Non ci sono organizzazioni paragonabili in Italia. Tutti i numismatici che conosco sono individuali oppure a conduzione quasi familiare, quindi possono vendere un pò meno caro..1 punto
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