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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/19/13 in tutte le aree
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Non è la più rara, non è la più costosa ma è una delle monete cui sono più affezionato. Regno d'Italia Napoleone I Assedio Austriaco a Zara (Ottobre - Dicembre 1813) 4 Once 1813 Zara Arg. Grammi 118,915 diametro 53,99 mm D/ in losanga grande (29,35 mm) ZARA // 1813 ai lati di aquila imperiale coronata a destra con ali spiegate Rv: nel campo in quadrato (19,43 mm) al centro 4. 0. - ___ - 18.F 40.C, intorno all'incavo della battitura escrescenza circolare, si conosce solo per questo tipo. Contorno : contromarche in incuso SP MF (capovolto) SB Moneta splendida e molto rara Provenienza: ex Notaio Giovanni Battista Bolgeri Milano ex Asta Santamaria Monete e Medaglie Napoleoniche, Roma 27 maggio 1926; lotto 117 per £. 1.500 (C1) Pagani 311a, VG 2319b, CNI 2, DP 869, Davenport 47. note: tondello di forte spessore 5,08mm E' una storia un pò particolare, intima che condivido volentieri con i miei amici del forum. Questa moneta fu acquistata dal mio avo; stava già molto male e sarebbe mancato da li a pochi mesi. Tutti i giorni redigeva un diario della sua malattia (una forma di malaria contratta andando a caccia in Africa) con piccole note - tipico dei notai - e quando riusci ad aggiudicarsi la moneta a £. 1.500 + 10% di diritti, (sapeva che non avrebbe più avuto molto da vivere) scrisse: "oggi sono felice, finalmente" - fece uno schizzo della moneta sul libricino nero della malattia. "Ravanando" (non credo sia italiano ma dialetto casalingo) nella casa in campagna trovai il diario, lo lessi e quando trovai la nota mi prese una sensazione strana, irripetibile; tra la felicità e lo sconforto. Pensai ai 40 anni che lo "zio Bista", come lo chiamiamo in casa, dette la caccia a questa moneta ... sempre troppo cara per essere una moneta (così scriveva tutte le volte che non si aggiudicava un lotto !), e solo al tramonto della sua vita si decise a far si che non fosse più troppo cara. Su questa moneta scrisse un'accorata lettera alla Domenica del Corriere (mai pubblicata) per rivendicare l'italianità della Dalmazia. Scritta assai bene ed, in bella calligrafia ma i contenuti erano probabilmente eccessivi per essere pubblicati. Per farvela breve, quando 35 anni fa rimisi in ordine la collezione dello "zio Bista" ... fu la prima moneta che vidi e ... (perdonatemi, mi vengono le lacrime agli occhi), e cercai al meglio di meritarmi i libri, gli scritti e le ultime monete scampate alle seconda guerra mondiale. Un giorno venderò collezione, è inevitabile per un collezionista prima che sia buttata al vento da eredi insapienti, ma non questa, questa no; come dico gli anglosassoni : "everything but ..." questo è il mio but.6 punti
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Bello e raro! Secondo me è un minuto di Ottaviano di Campofregoso http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV43/1 Interessante il punto sotto al castello. Complimenti.4 punti
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I soldi per i libri e le riviste sono sempre ben spesi e solo così si puo' migliorare la propria collezione :good:2 punti
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E' probabile che vi siano tracce di abili abrasioni sul bordo ad ore 6. C'è da dire che in questa discussione è stata resa pubblica per la prima volta la differenza tra riconio e originale, è una sorta di anteprima, fino a pochi giorni fà ancora nessuno aveva fatto un simile lavoro. A breve ci sarà uno studio su Panorama Numismatico sulle medaglie del 1806 e su quella dei reali Collegi del 1809, solo allora la cosa sarà divulgata, sempre che le riviste e i libri vengano acquistati .......... purtroppo quest'ultimo è un discorso sul quale è meglio stendere un velo pietoso, purtroppo ci sono molti numismatici che pensano che i libri o le riviste siano soldi buttati ........... son ragazzi non ci facciamo caso ........ :blum: Per il momento sarebbe ideale segnalarlo alla casa d'aste WAG così iniziano a fare una doverosa Errata Corrige. ;)2 punti
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Complimenti a tutti innanzitutto per aver tenuta desta l'attenzione per ben 27 pagine (!) di discussione, evidentemente questi temi sono piuttosto "caldi" per molti utenti. Giustamente si sollecita il parere di chi ha partecipato a questo thread. A mio parere occorrerebbe fare attenzione a non confondere due piani che scorrono, per ora , paralleli e che possibilmente (sperabilmente) si potranno incontrare un domani convergendo. Da un lato vi è l'esigenza di chiarire, operativamente, come comportarsi secondo quanto permesso dalle normative vigenti nel caso di possesso e commercio di monete antiche. Sotto questo aspetto un questionario dasottoporre al MIBAC è sicuramente un'iniziativa molto utile che sperabilmente potrà dare dei risultati chiarendo se non tutti almeno alcuni punti. Perfettamente d'accordo nel sottoporre una lista sinettica di quesiti concordati all'interno del Forum e formulati nei termini piu' propridai legali/tecnici c^di cui il Forum dispone. Ricordo che già in passato vi fu un tentativo in questo senso ma chi doveva sottoporre i quesiti si tiro' all'ultimo momento indietro. L'altro piano è invece quello dell'incontro organizzato dal MIBAC che non HA come finalità, almeno per il momento, quello di chiarire i punti oiscuri della normativa attuale, bensi quello di impostare/continuare un dialogo tra le varie parti in causa , o se vogliamo sintetizzare al massimo tra Pubblico e Privato su questi temi. Immaginate che sia una sorta di conferenza sull'Ambiente dove a Kyoto, Rio etc. ci si incontra per discutere, negoziare e trovare un terreno comune d'intesa mentre si lasci poi alle varie commissioni nazionali il compito di dirimere i dettagli e discutere le procedure operative. In questo mi ricollego a quanto scritto dall'utente Sforza e anche da Dabbene per quanto riguarda l'importanza di rappresentare alle istituzioni pubbliche che parteciperanno all'incontro la figura del collezionista e il suo contributo storico, forse obliato o sottovalutato. Una funzione "educational" che contribuirà quantomeno a far conoscere una realtà storica che non si puo' ignorare, che questo poi contribuisca a far evolvere piu' positivamente per i collezionisti la normativa è naturalmente tutto da vedere (e gatto NUm ha ben ragione di restare scettico) ma a mio avviso occorre sicuramente provarci visto che ce ne viene data occasione. Quindi per concludere le due iniziative possono per ora restare su piani separati e procedendo ciascuna per la propria strada indipendentemente l'una dall'altra. Ambedue sono utilissime , una nell'immediato l'altra con effetti piu' dilazionati nel tempo, per aiutare a far progredire il discorso numismatico (declinato come tutela e come valorizzazione) che riguarda il nostro bel patrimonio numismatico.2 punti
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La cosa mi è piaciuta,sicché ho queste monete da proporvi.Le cedo al facciale piu la spedizione.La busta la offro io ma se volete quella imbottita vanno aggiunti 40 cents.Le monete nn sono FDS tranne qualcuna spl.Fatemi sapere se vi interessa qualcosa.Ciao.2 punti
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Devo giusto avere da qualche parte una monetina di Plutone, adesso che l'hanno declassato a pianeta nano non è più parte dei miei interessi, forse la scambia con qualche moneta del Nepal o della Mongolia....2 punti
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...ognuno di noi ha fatto un percorso, decidendo di collezionare, più o meno lungo a seconda della nostra età anagrafica, lungo questo percorso abbiamo scoperto alcune cose, fatto le nostre esperienze, tratto delle conclusioni, ognuno di noi trasmette i messaggi che ritiene oppurtuno trasmettere, secondo le esperienze che ha metabolizzato. non c'è una strada giusta e una sbagliata, come ho detto in altra circostanza, ci sono più strade. ognuno di noi, quando decide di avviare una raccolta di monete, lo fa stabilendo dei criteri. esiste la corrente del FDC assoluto, quella delle medie conservazioni, quella del prendo quello che capita....si fanno valutazioni economiche, doverose valutazioni economiche, ogni volta che si acquisisce un pezzo per la propria raccolta, ci sono quelli che vivono in maniera poetica la propria raccolta di monete, quelli che la vivono godendo del lato artistico/incisorio, quelli che fanno un puro calcolo economico, vedendone risvolti di investimento, ogni singolo aspetto che sto elencando è meritevole di rispetto. se mi sono permesso di dare consigli a nuovi arrivati, l'ho fatto nel loro interesse, sulla base degli errori da me commessi negli ultimi 10 anni...e ripeto consigli , non imposizioni! renato2 punti
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Buongiorno a tutti, era già da parecchio tempo che avevo in mente di comperare (o costruire....) un monetiere per le mie monetine. Dopo aver visto i prezzi medi che girano su Internet, eh, ammetto che mi ero un po' arreso (sarà stato il sito di Zecchi...... !!). Ultimamente mi è capitato di leggere diverse discussioni qui sul forum circa vassoi autocostruiti. Ad essere sincero questi ultimi preferisco comperarli...... andando a contatto con le monete vorrei evitare cattive sorprese!! Pertanto, mi son chiesto, come evitare di tenere quei pochi (per adesso, si spera!) vassoi impilati uno sopra l'altro? Le valigette non m'ispirano..... costano una cifra e i vassoi appoggiano uno sopra l'altro, motivo per cui, a mio avviso, c'è il rischio di rovinare le monete riposte inferiormente. Ecco dunque che qualche giorno fa, come mi son svegliato, ho buttato giù un progettino veloce veloce..... ed ecco cosa ne è saltato fuori. Sono presenti 15 ripiani costruiti su misura per contenere i vassoi formato standard (per comodità sono di poco più larghi, circa 4 mm); fra di essi ho lasciato appositamente 10-11 mm di spazio, almeno le monete possono "respirare" un po' (in caso contrario vi metto sopra una lastra trasparente di plastica). Il progetto mi ha portato via un bel po' di ore.... è il primo lavoro che eseguo col legno, e purtroppo gli strumenti a mia disposizione sono molto ridotti (non vi dico che due p...e a tagliare tutti i listelli a 45° per i cassettini!!). Spero vi piaccia!! Cordiali saluti P.S. Perdonatemi le pessime foto, ma le ho scattate al volo....1 punto
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I miei viaggi attraverso domenica coin-terra mi ha portato in primo luogo attraverso il tema della ferrovia americana Atchison, Topeka e Santa Fe, e poi la canzone omonima, famosa prima alla radio, nei jukebox e alle casa sul fonografo, e poi al cinema in Le Ragazze di Harvey con Judy Garland. Mentre stavo ascoltando Il Atchison, Topeka e Santa Fe ho notato la data (1945) attribuito al disco e il prezzo stampato sulla copertina del disco illustrato (50 centesimi). In realtà, dato che era tempo di guerra, e l'economia di guerra è stato oggetto di controllo dei prezzi, il prezzo massimo era di 50 centesimi. http://www.youtube.com/watch?v=rsAG_DKThE4 Un 1945d Walking Liberty mezzo-dollaro, il costo di tale disco musica quando entrambi erano nuovi .... --------------------------------------------------------------------------------- My Sunday travels through coin-land took me first through the subject of the American railroad Atchison, Topeka and Santa Fe, and then the song of the same name, popular first on the radio, in jukeboxes and at home on the phonograph, and then at the movies in The Harvey Girls with Judy Garland. While I was listening to The Atchison, Topeka and Santa Fe I noticed the date (1945) attributed to the record and the printed price on the illustrated record sleeve (50 cents). Actually, since it was wartime, and the war economy was subject to price controls, the ceiling price was 50 cents. http://www.youtube.com/watch?v=rsAG_DKThE4 A 1945d Walking Liberty half-dollar, the cost of that music record when they both were new.1 punto
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Da due anni ho conosciuto questo forum e sono stato contagiato dalla malattia. Da due anni ho conosciuto persone veramente meravigliose che mi stanno dando una mano per crescere in ambito numismatico, facendomi notare gli strafalcioni che a volte dico e incitandomi per andara vanti. Da due anni ho il piacere di leggere i testi che linkate, di vedere con occhi diversi cio' che, ciecamente, non avrei visto. Da due anni sto facendo sempre piu' conoscenze, sto' frequentando convegni, facendomi amici e ampliando i miei orizzonti. Da due anni la mi curiosita' cresce, cosi' come la mia cultura, si, perche' la numismatica ed il forum, da piu' di due anni mi spingono a leggere molto ed a nutrire la mia mente. Da due anni mi scuso per gli errori che faccio quando provo a dare una valutazione alle monete e chiedo grazie quando mi si fanno notare le mancanze. Da due anni apro il forum carico di entusiasmo e curiosita', certo, che per ora ho piu' da raccogliere che da dare. Da due anni la malattia va' avanti ed e' emozionante parlarne, ne sono felice. Questo post e' per ringraziare tutti Voi che, da due anni mi sopportano, incitano e istruiscono come non avrei mai creduto. Ho alcuni progetti in testa, uno fra cui l'organizzazione di un convegno a Siena e lo studio di una armetta tutt'oggi sconosciuta e con i Vostri aiuti e sostegni li sto' portando avanti entrambi (certo, il tempo ce ne vuole, anche perche' l'anno prossimo mi sposo forse e sara' quello ad assorbire la maggior parte del mio tempo). Grazie a tutti voi per quello che mi avete dato e che continuerete a dare a me e agli altri utenti del forum. Per noi ragazzi e per i neofiti in generale siete guide imparagonabili e preziose. Grazie a tutti, buon forum :) R.e1 punto
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Buona sera a tutti, quest'anno al mare ho avuto un passatempo in più: naturalmente ricercare qualche affare numismatico. Con meticolisità ho quindi controllato sulle pubblicazioni locali le serate dedicate ai mercatini che si svolgevano nel mio sito di villeggiatura e limitrovi. Dopo averle scovate con sottile arte persuasoria ho potuto dirotarvi la famiglia. La prima serata si è conclusa con un nulla di fatto, bancarelle di venditori dell'est europeo vendevano monete per me irriconoscibili, sovietiche e orientali a mio modesto avviso senza alcun valore, oltre a scudi di V.E. II palesemente falsi (sempre imho). Tuttavia speranzoso mi reco in una delle ultime serate a mia disposizione in un mercatino un po' più grande ed ecco che metto a segno il primo colpo: un ragazzo italiano vende, dentro uno di quegli espositori a vetrinetta, delle monete d'argento la mia attenzione è rapita subito da questa: Il venditore ha anche delle belle silver eagle e noto che l'hercule ha qualche segnetto ma per 19 euro decido di prendere la francese! Penso che il prezzo sia un'affare ma da principiante quale sono posso venire smentito in qualsiasi istante. Cosa ve ne pare? Finita la serata posso ritenermi soddisfatto quando mi imbatto nella bancarella di un anziano signore il quale dice di essere un amatore che si sta sbarazzando della propria collezione, l'occhio mi cade subito su questa: quanto vuole 8 euro?! Pronti 8 euro e la prendo subito. Per quest'acquisto posso dire anche da inesperto che si tratta di un bel colpo. Torno a casa con le due belle francesi, e quella sera non dormo. (Non è vero ho dormito profondamente ma sto romanzando un po' :P ) Galvanizzato dai due acquisti mi ripropongo di tornare la sera consegutiva dal vecchio amatore nel limitrofo borgo che ospiterà questa volta il mercatino (che mi ha offerto una specie di cofanetto U.S.A. con monete commemorative dei presidenti, che sul momento non mi son sentito di acquistare ). Segue ...1 punto
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oh ma è possibile che ci sia sempre una lite inutile in ogni discussione???mamma mia che 2 maracas …per non scrivere altro :D1 punto
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Vai, cerca bene :search: mi raccomando. Non è che arriva qualcuno che mi dice che ho beccato qualcosa di valore, no? Alla fine ho pubblicato nella vana speranza che questo accadesse. Nell'ignoranza magari mi è scappato! :silly: P.S. Se ti interessa un 5 franchi d'alluminio fai un fischio...1 punto
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Buona sera al Forum ed a Voi tutti; Il Vinavil è costituito da Acetato di vinile polimerizzato in emulsione vero è che contiene altre sostanze, come plastificanti e sbiancanti anche se certamente in dosi minori; ma insomma, mi pare a volte che con la conservazione di queste monete, nate per essere maneggiate, resistenti all'uso ecc...ma avete una pallida idea di che cosa sia il sudore? che potere aggressivo abbia?...insomma a volte mi sembra che si vada cercando una tecnologia da missioni spaziali... a proposito lo sapete che il cewing gum o come diavolo si scrive, altri non è se non un acetato di vinile polimerizzato in blocco a basso peso moloecolare e formulato con aromi per renderlo gradevole al palato...ce lo mangiamo gente!! e la facciamo tanto lunga per le monetine; un momento di riflessione potrebbe essere cosa desiderabile mentre chiedo scusa per l'infervoramento. Un saluto da nonno cesare1 punto
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certamente: http://www.palariccione.com/it/dove-siamo_48.html ciao maxxi.1 punto
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Ordo PopulusQue Neapolitanus (Per Ordine del Popolo Napoletano)1 punto
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Ciao Pietro, l'esemplare in vendita alla Hohn è una copia francese post 1840, non ho ben capito nella scheda ma sembra che la propongono a 630 euro come autentica, beh, dai, son ragazzi, non sanno quel che fanno .......... E' probabile che nel taglio sia stata abrasa la scritta COPIE, comunque le immagini postate in questa discussione sono inopinabili. Bisognerebbe che qualcuno gli scriva e glielo faccia notare, magari inserendo nella segnalazione anche il link della presente discussione, una copia come la loro ha un valore di mercato di circa 200 euro mentre un esemplare autentico (in quella conservazione) va ben oltre i loro 630.1 punto
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Beh, guarda che le colle a contatto col cado possono rilasciare "gas", e se consideri che le monete vi sono letteralmente sopra e, in alcuni casi, anche chiuse in mezzo, io preferisco evitare.... in altre parole, rischiare non conviene per me. Le colle non saranno poi un grande problema rispetto alle vernici, ma sempre meglio evitare se si può..... Grazie!1 punto
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Anche se non sono tanto esperto in materia e la moneta non è affatto ben conservata posso dedurre che si tratta (di quello che rimane) di una moneta greca(?) o romana1 punto
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Uso anch'io gli oblò, sono pratici ed economici, abbinati con i fogli a taschine grandi (20 tasche per foglio, li trovi da qualsiasi rivenditore di materiali da collezionismo, io li prendo dalla Samaplast direttamente a Veronafil) consentono di gestire al meglio una collezione che comincia a diventare numericamente imponente...1 punto
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Ciao marmo87, la croce interseca la leggenda (peccato perchè la croce non intersecante è più rara!) dalle foto non si vede, ma con la moneta in mano si nota....Comunque per me è un pezzo importante nonostante la bassa conservazione, per il valore storico. Come sicuramente saprai è una delle due tipologie (assieme alla patacchina) coniate da Guglielmo III di Narbona, l'unico giudice che ha coniato moneta....1 punto
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@@alienarmy70 Credo che sia meglio mantenere questa discussione solo sul tema numismatico delle monete lettoni lasciando stare il resto, ci sono altre discussioni dove si è già parlato dell'argomento e dove potresti eventualmente intervenire.1 punto
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Mi chiedo chi butta lì affermazioni apodittiche su sistemi economici di tale complessità che tipo di studi abbia fatto o quali esperienze abbia maturato nel campo, sorge il dubbio che siano limitate al bar sport dove "1 euro sono diventate mille lire, invece erano duemila!". Sono argomenti interessanti e importanti, per questo andrebbero approfonditi tramite economisti seri, anche se mi rendo conto che sia più facile ascoltare per 5 minuti il fruttivendolo "che fa parte della gente concreta che non arriva più a fine mese".1 punto
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Ogni ricerca effettuata con rigore storico/scientifico non puo` che portare acqua al mulino della Verità. La Verità stessa si è infatti incarnata nella storia ed in una persona, per cui è diventata suscettibile di indagine. Anzi l`indagine seria è assolutamente auspicabile e non puo` che portare al fine stesso per il quale la Verità si è manifestata. Il centro del cristianesimo è la persona stessa di Cristo e gli scritti neotestamentari ne sono la testimonianza diretta piu` autentica. Il cristianesimo cioè non è la "religione del libro" nel senso inteso per altre religioni, e con le conseguenti ed annesse limitazioni assolute. Diverso sarebbe partire da costruzioni ideologizzanti che vogliono conformare la realtà a tesi preconcette (normalmente attraverso la menzogna, piu` o meno subdola) producendo scempiaggini tanto pericolose quanto gradite a chi le puo` in qualche modo monetizzare, e non a poco. Purtroppo, va detto, il nostro mondo è piu` disposto ad ascoltare queste scempiaggini che non ad impegnarsi in approfondimenti seri .1 punto
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bella discussione bravo @@francesco77... Io aggiungerei come differenza i bordi... Nell'esemplare originale i bordi sono irregolari... mentre il conio postumo ha bordi regolari e in rilievo... saluti1 punto
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Io uso gli oblò così da poter infilare comunque le monete nei fogli degli album. E' una soluzione economica ma funzionale.1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2007 Tiratura: 320.000 ? Condizioni: spl Città: Chieti1 punto
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io ho una 2€ Slovensko 2009..è circolata ma praticamente perfetta...quanto possono valere? Sono nuovo e voglio solo farmi un idea di queste quotazioni... grazie :)1 punto
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Ciao Alexa : spero di sbagliarmi, ma non credo siano medaglie molto ricercate dai collezionisti quanto piuttosto iniziative commerciali. Sulla loro quotazione condivido quanto ha ipotizzato ErdrucKt....1 punto
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Molto interessante. Al momento sembra più una emissione di imitazione (sannitica ?), ma vorrei avere, se possibile, dati di peso e diametro.1 punto
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Ammiro molto il senso critico di King John e la sua ottima ed efficace prosa. In attesa di leggere il libro, da quanto lui ha finora qui esposto non trovo adeguati elementi per criticarlo a priori. Posso solo notare che ha letto e studiato molto. Personalmente tendo ad essere inquieto quando qualcuno non accetta che venga sottoposto ad analisi critica un testo sacro (e mi riferisco a qualsiasi religione), con la scusa che è appunto sacro e deve essere per forza frutto della "parola di Dio" e fare fede, credendo aprioristicamente quello che c'è scritto, senza considerare che comunque esistono diversi piani di lettura e che chi ha scritto era comunque un umano, magari ispirato, ma pur sempre figlio del suo tempo. Ovviamente non metto in discussione il grande messaggio spirituale dell'intero Nuovo Testamento, che comunque fu assemblato e sistemato in tempi ben successivi alla morte di Gesù e la stessa religione cristiana attraversò diverse fasi di evoluzione, grazie anche all'apporto di grandi studiosi teologi (i Patri della Chiesa). Qui ci troviamo di fronte a una situazione ben differente da quella che ho riscontrato nel recentissimo caso letterario di Reza Aslan, che ho riportato sommariamente nella sezione di Storia ed Archeologia di questo forum. Anche lì ci troviamo di fronte a uno studioso, ma di religione musulmana, che ha voluto rivedere la figura di Gesù in base a proprie interpretazioni storiche e definendolo come uno zelota, un attivo esponente della lotta anti-romana e per questo condannato a morte per crocifissione, che era la pena comminata solo a chi attentava direttamente al potere romano. Non entro nel merito di quel libro, che non conosco, e in ogni caso sono ripresi vecchi temi ben noti (Gesù come patriota anti-romano) e magari con serie imprecisioni storiche. Forse la solita americanata. Resta però il fatto che la corrente cristiana che faceva capo a Giovanni era pervasa di sentimenti anti-romani e probabilmente era formata prevalentemente da cristiani di origine giudea. Nello stesso tempo c'era anche la corrente che faceva capo a Paolo, che era invece più aperta ai non ebrei, ossia ai "gentili" e lui stesso era un cittadino romano. Inutile dire, con tutti i limiti dell'eccessiva semplificazione, che alla fine prevalse quest'ultima corrente. maturando ed ampliando il grande messaggio cristiano, che solo allora divenne universale. Anche in tale contesto appare più comprensibile come Giovanni fosse, almeno inizialmente, prevaso da sentimenti anti-romani, esacerbati dalle gravi persecuzioni messe in atto da Nerone. Naturalmente questo non significa ridurre l'Apocalisse a una sorta di libello antiromano, ma fu un testo ben più complesso e appunto da studiare con diversi piani di lettura, Questo per evidenziare come in ogni caso uno studio, possibilmente approfondito e con ulteriori chiavi di lettura, su un testo neotestamentario da una parte non può essere disgiunto da contestualizzazioni di tipo storico e, perché no, anche psicologico di quel tempo. Qui si parla dell'abbondante ricorso della cultura greca agli enigmi, che trovano probabilmente anche un riscontro sulle stesse monete e forse è quest'ultimo aspetto che può riservare sorprese. Cerchiamo di mantenere la mente aperta e rifuggire da forme di "integralismo" religioso che produce solo oscurantismo.1 punto
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L’iniziativa di produrre la serie dei “Marenghi del Sole” per promuovere le più famose località turistiche italiane risale agli Anni ’70. Nel 1971 è stata emessa una serie in argento 925 (valore nominale 1 marengo), una in oro 900 (valore nominale 10 marenghi) e una in oro 900 (valore nominale 20 marenghi) di 10 diversi gettoni relativi ad altrettante località (Alghero, Isola d’Elba, Montecatini, Ortisei, Rimini, Sanremo, Sirmione, Sorrento e Taormina). Sul diritto era riportata un’immagine rappresentativa della località mentre sul rovescio era raffigurato il Sole circondato da una cornice di capitelli dorici e da una corona con i simboli delle vacanze montane e marine (fiocchi di neve e vele); in esergo un camoscio e un delfino intrecciati. Nel 1972 è stata prodotta una nuova serie relativa ad altre dieci località italiane (Abano, Assisi, Bormio, Cervinia, Grado, Iesolo, Loreto, Senigallia e Stresa, Versilia) sul cui rovescio non era raffigurato il Sole ma una fontana a busto di donna emergente dall’acqua disegnata da Salvator Dalì. Nel 1973 venne emessa una serie da 2 marenghi in argento 925, con le località di Cesenatico, Como, Cortina d’Ampezzo, Costa degli Etruschi, Golfo dei Poeti (La Spezia), Lignano Sabbiadoro, Merano, Pisa, Urbino, che sul rovescio riportava il viso di una donna volta a sinistra e la firma SDG (Giandomenico Sergio) sul diritto e sul rovescio. Nel 1974 gli stessi conii del diritto e rovescio dei 2 marenghi in argento sono stato utilizzati per produrre una serie in rame da 2 marenghi, da 5 marenghi con modulo più grande e da 20 marenghi con modulo più piccolo. Qui al post #23 il marengo della Versilia 1972 http://www.lamoneta.it/topic/72719-medaglie-carnevale/page-2 apollonia1 punto
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Come potete osservare da questi documenti il Re Vittorio Emanuele III per completare la monetazione sabauda della sua collezione si rivolgeva , tramite i suoi attendenti , al Ministro del Tesoro e alla Banca D'Italia. Tuttavia le monete ottenute tramite questa via , venivano prontamente pagate e non accettate in regalo1 punto
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Ciao @@sicil_rex, le varianti le ho riprese da uno studio di Maurizio Bonanno , Schede medievali n°6 "Denaro inedito della città di Palermo di epoca chiaramontana", Dicembre 1984. Un saluto Antonio1 punto
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Ciao a tutti, pur non collezionando monete della zecca milanese ho letto con notevole interesse questa bella discussione, visto che riguarda un regnante con il quale anche per la zecca di Napoli (che colleziono) vede numerosi problemi tecnici nei tondelli. Quello che posto è un mezzo ducato del 1684, con al R/ la raffigurazione della vittoria seduta. A differenza della zecca Milanese dove il tondello era il risultato di una coniazione approssimativa, a Napoli era appena entrata in vigore la coniazione a bilanciere, anche (e forse soprattutto) per cercare di arginare il fenomeno della tosatura, dove a Napoli assumeva fenomeni "preoccupanti" da dir poco (vedi a questo riguardo lo studio di Francesco di Rauso [@@francesco77] pubblicato su CN 232/233 e pubblicato in PDF sul "portale del sud" a questi indirizzi: http://www.ilportaledelsud.org/carlosec_a.pdf per la prima parte, e http://www.ilportaledelsud.org/carlosec_b.pdf per la seconda parte) Il tondello ottenuto dalla zecca partenopea anche se non esente da difetti tecnici, aveva una forma perfettamente circolare, a differenza invece del cugino Milanese dove a volte il modulo era ancora fortemente irregolare nella forma. Il ritratto, almeno per questo esemplare (provenienza ex listino Numismatica De Falco, Aprile 2002) presenta dei bei rilievi (solitamente sono molto bassi) che permettono di ammirare il volto di un sovrano che poverino, non era proprio un esempio di bellezza. Riporto nuovamente il ritratto di Carlo già postato in precedente, per un confronto dipinto-ritratto monetale, in cui si individuano molto facilmente delle similitudini. Il viso allungato, mento e naso prominenti, lunghi capelli fin oltre le spalle. Ritratto similare anche per il ducato da 100 grana (sempre datato 1684, stessa serie monetale del precedente esemplare) con al R/ i due emisferi (il vecchio ed il nuovo mondo) Mentre per il ducato (e per tutta la serie di spezzati minori) con lo stemma al R/, il ritratto è più gradevole (forse meno realistico?), il viso assume delle sembianze più "vivaci", il mento leggermente più "rientrato", ed il collare con il tosone risulta parzialmente coperto Ritratto invece decisamente gradevole (ancora più generoso?) per l'ultima variante, quella con il tosone al R/, datato 1693. Forse il suo aspetto migliorava con l'invecchiamento? La foto è tratta dall'asta Ranieri 4. Spero di non aver annoiato i "Milanisti" in questo piccolo viaggio partenopeo sui ritratti di Carlo II. Un cordiale saluto F.1 punto
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Immagini dei particolari delle leggende al rovescio tra originale e riconio. A voi i commenti, vediamo chi arriva per primo alla soluzione. :good:1 punto
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Buonasera, il mio pezzo più raro è questo: Minuto di Guglielmo III di Narbona (1407-1420) zecca di Sassari: D/ G IVDEX ARBOREE; albero eradicato. R/ ET VICECOMES NABOE; croce intersecante. MIR 103, Piras 114 E' dato come R3 ma se ne vedono pochi in giro e sono ancor più difficili da trovare in buona conservazione. Diritto:1 punto
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Condivido, il meno che si possa dire è che è rilavorata. Il meno che si possa dire... Ma quello che mi sorprende maggiormente è che ci sia qualcuno disposto a spendere quella cifra per una moneta simile, cioè così insidiosa e al contempo priva di indicazioni di provenienza. Da dove salta fuori? Da quale collezione viene? Quando è stata precedentemente acquistata? E questa considerazione vale per innumerevoli altri casi...1 punto
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Iniziai una discussione sull'argomento il 25 dic 2012 dal titolo: ...e io che credevo fosse un hobby, se la consulti ti divertirai. Buone vacanze da Alan1 punto
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Esatto Scheo, è un tentativo che può anche rischiare di non far vendere nulla ai furbetti, ma se i venditori in ebay sapessero l'esatta cifra offerta dall'acquirente sono convinto che tutto verrebbe ceduto a quelle cifre o qualche euro in meno, giusto per dar la parvenza di un'asta regolare... A chi non verrebbe in mente di "sistemare" le vendite conoscendo già le offerte ricevute??? E nelle aste numismatiche guarda un po le offerte i banditori le conoscono perfettamente, inoltre sappiamo bene che ebay in questi anni ha fatto molta scuola sotto tutti i punti di vista, infatti sono sempre di più le case d'asta che hanno preso spunto dalla formula di ebay (che attira molto) per far si che gli utenti prendano parte alle loro aste inviando offerte e rilanci in tempo reale dal proprio Pc proprio come se si stesse partecipando ad un'asta in ebay, ma ripeto, la differenza sta nel fatto che nelle case d'asta conoscono perfettamente le offerte ricevute prima durante e dopo la conclusione delle loro aste... Vi siete mai spiegati perchè far passare due giorni per rendere pubblici i risultati di un'asta?! Ci sono case d'asta che ti dicono online all'istante dopo un secondo dalla battuta la moneta che prezzo ha realizzato, altre case d'asta invece se la prendono moooooolto con calma, ci impiegano diversi giorni per comunicare risultati delle aggiudicazioni, che dovrebbero essere scontatissimi dato che tutto è registrato e aggiornato in automatico dai computer, ed è in queste aste che poi magicamente avvengono miracoli e resurrezioni misteriose, a volte anche senza alcuna logica... In ebay ci hanno messo del tempo ma gli utenti hanno compreso cosa c'era dietro a certe "manovre", riguardo ai prezzi tirati su con l'amo, quanto tempo ancora dovrà passare per far aprire meglio gli occhi anche agli offerenti che frequentano le case d'asta?! O almeno ottenere maggiore trasparenza al riguardo senza scuse e giustificazioni poco realistiche o anche ridicole?! Sentirsi presi in giro non è mai bello, da qualunque parte si stia spendendo i propri soldi, ed è bene che certe persone sappiano che quì non tutti tengono chiusi gli occhi al momento di aprire il portafogli, lodare con complimenti e leccatine più o meno salivose i banditori d'asta serve a poco o nulla, loro fanno solo il loro lavoro di venditori, sarebbero invece più opportune le critiche, quelle si che sono costruttive per ottenere un reale miglioramento e pazienza se in questo caso il miglioramento lo otterrebbero soltanto gli acquirenti..1 punto
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Arrivate questa mattina dal Portogallo 2 euro entrambi le versioni ( collezione completa ). un po lenti rispetto agli altri anni, 22 giorni .1 punto
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mia idea su boccaccio. ditemi la vostra ciao :-) http://www.webalice.it/annovi.frizio/p_eurofantasy31.html :-)1 punto
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Buona giornata No Mirko, non sei pazzo, sei semplicemente giovane .......e come tutti i giovani, cresciuti con il game boy e la playstation a portata di mano - spesso - faticano a realizzare che trent'anni fa, quando sono nati, negli uffici era già un miracolo che ci fosse il fax (quasi 1 m3 di apparecchio che costava come una fuoriserie), più spesso c'era il ciclostile; la corrispondenza si scriveva con la macchina da scrivere e le copie si facevano con la carta carbone; non esistevano le email, tanta manna se c'era la telescrivente. Se volevi inviare con rapidità un documento di una paginetta ad un cliente, dovevi fare la fotocopia, imbustarla e spedirla per "espresso", altro che scannerizzarlo e poi via un "copia e incolla" in una mail. :pardon: Converrai con me che la maggior parte dei collezionisti di classiche, non hanno trent'anni, ma il doppio ed anche più. E' quella nutrita schiera di persone che, magari, sono state poste in pensione alla fine degli anni 90 e non hanno vissuto la computerizzazione e la informatizzazione del lavoro. Persone che non hanno idea di cosa sia un file o un database; sono quelle persone che ancora girano i convegni con i loro bigliettini scritti a mano, le mancoliste fatte sui fogli a quadretti con i riquadri fatti col righello; collezionisti che hanno qualche foto delle loro monete, ma solo le più belle, perché fotografarle e far poi sviluppare il rullino costava; oppure c'è chi faceva (e forse fa ancora) i calchi con la ceralacca......altro che foto digitali. :blum: Credimi se ti dico che sono tanti....ma questo penso che tu lo sappia e lo si vede anche quando accedono al forum, dove per loro, i pulsanti, le funzioni, ecc. non sono così intuitivi e scontati come si pensa. E' a queste persone che mi riferivo e che si troverebbero veramente nei pasticci se dovessero essere obbligati alla schedatura informatizzata delle loro monete. Un caro saluto luciano1 punto
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