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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/17/13 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, pur non collezionando monete della zecca milanese ho letto con notevole interesse questa bella discussione, visto che riguarda un regnante con il quale anche per la zecca di Napoli (che colleziono) vede numerosi problemi tecnici nei tondelli. Quello che posto è un mezzo ducato del 1684, con al R/ la raffigurazione della vittoria seduta. A differenza della zecca Milanese dove il tondello era il risultato di una coniazione approssimativa, a Napoli era appena entrata in vigore la coniazione a bilanciere, anche (e forse soprattutto) per cercare di arginare il fenomeno della tosatura, dove a Napoli assumeva fenomeni "preoccupanti" da dir poco (vedi a questo riguardo lo studio di Francesco di Rauso [@@francesco77] pubblicato su CN 232/233 e pubblicato in PDF sul "portale del sud" a questi indirizzi: http://www.ilportaledelsud.org/carlosec_a.pdf per la prima parte, e http://www.ilportaledelsud.org/carlosec_b.pdf per la seconda parte) Il tondello ottenuto dalla zecca partenopea anche se non esente da difetti tecnici, aveva una forma perfettamente circolare, a differenza invece del cugino Milanese dove a volte il modulo era ancora fortemente irregolare nella forma. Il ritratto, almeno per questo esemplare (provenienza ex listino Numismatica De Falco, Aprile 2002) presenta dei bei rilievi (solitamente sono molto bassi) che permettono di ammirare il volto di un sovrano che poverino, non era proprio un esempio di bellezza. Riporto nuovamente il ritratto di Carlo già postato in precedente, per un confronto dipinto-ritratto monetale, in cui si individuano molto facilmente delle similitudini. Il viso allungato, mento e naso prominenti, lunghi capelli fin oltre le spalle. Ritratto similare anche per il ducato da 100 grana (sempre datato 1684, stessa serie monetale del precedente esemplare) con al R/ i due emisferi (il vecchio ed il nuovo mondo) Mentre per il ducato (e per tutta la serie di spezzati minori) con lo stemma al R/, il ritratto è più gradevole (forse meno realistico?), il viso assume delle sembianze più "vivaci", il mento leggermente più "rientrato", ed il collare con il tosone risulta parzialmente coperto Ritratto invece decisamente gradevole (ancora più generoso?) per l'ultima variante, quella con il tosone al R/, datato 1693. Forse il suo aspetto migliorava con l'invecchiamento? La foto è tratta dall'asta Ranieri 4. Spero di non aver annoiato i "Milanisti" in questo piccolo viaggio partenopeo sui ritratti di Carlo II. Un cordiale saluto F.
    2 punti
  2. per quanto mi riguarda al momento direi questa: Lion di Roberto III di Scozia..
    2 punti
  3. Caro ACRAF, come ho detto più volte, l'analogia tra il <<Randazzo Hoard>> e le monete della Roma Numsimatics (vedremo anche l'asta di settembre 2013) è impressionante. L'ho studiato a fondo e possi dire che l'ipotesi che si tratti dello stesso ripostiglio non è peregrina. MOTIVI: Il materiale pubblicato dalla C.A. Biucchi è per la prevalenza materiale medio, non tutto eccelso. Se si eccettuano i tetradrammi di Naxos in FDC/mint state e qualche altro pezzo elevato sparso di Rhegion, Akragas, Messana, Leontini, Gela e Siracusa diciamo che il materiale è nella norma. LE MONETE DELLA ROMA NUMISMATICS COMPLETANO IL PUZZLE. Infatti, nella serie tardo arcaica del Randazzo, mancano proprio alcune delle monete presenti nella Roma. In che senso: - dramme di Naxos del 1o e 2o tipo (presenti nella Roma e non nel Randazzo); - tetradrammi di Siracusa della serie derivata dal Demarateion e tetradrammi del maestro del Demareteion (2 della Roma [uno a Marzo e il prossimo a settembre stando alle anteprime] e 1 solo del Randazzo). - Guarda caso una sfilza di Messana per lo più mediocri nel Randazzo e 0 nella Roma. Infatti, la Biucchi, come dici tu Acraf, nel libro (che consiglio per l'ennesima volta a tutti i lettori del Forum di acquistare!!!!) premette che è riuscita a ricostruire il ritrovamento in modo empirico e composito, cioè mettendo insieme tutta una serie di informazioni e immagini tratte dai listini a prezzi fissi e cataloghi d'asta degli anni 80' (N.F.A. e Bowers&Ruddy) nonché dal materiale cospicuo depositato per essere pulito presso l'ANS... Rumors parlavano addirittura della presenza di qualche DECADRAMMA DEL DEMARETEION....però mai appurata concretamente. Personalmente lo ritengo scontato visto l'ammontare dei pezzi ed il periodo dell'occultamento. Il proprietario originario di questo tesoretto avrà avuto altresì per le mani e tesaurizzato anche qualche decadramma tardo arcaico di Siracusa. I pezzi della Roma sono tutti scelti e di gran qualità e pertanto può essere che esso rappresenti una parte di questo immenso ritrovamento del Randazzo Hoard occultato e poi in un secondo momento fatto pulire. La pulitura comunque è recente (non oltre 1 anno) secondo me, da quel che ho avuto modo di vedere. Però come ho detto in altri miei post, non dimentichiamo che nel periodo che va dal 500 al 450 a.C., in Sicilia i numerari di battuta erano altissimi (le poleis siceliote si stavano espandendo e crescevano economicamente e demograficamente in modo esponenziale) e pertanto la possibilità di un ripostiglio distinto e diverso dal Randazzo è altamente probabile. Però sorprende la somiglianza questo si!!!! e soprattutto come i pezzi del Randazzo + quelli della Roma si sposino a meraviglia completando quasi tutta la serie delle monete di questo periodo battute dalle poleis siceliote. Spero di aver fornito al blog un degno contributo. Infine, caro Acraf, per quanto concerne i tuoi discorsi sulla tutela del ns patrimonio numismatico, devo dire che piuttosto che il materiale venga dimenticato e sepolto in un museo senza pubblicazione alcune e magari conservato/pulito in modo negativo o approssimativo......meglio che venga esitato all'asta in modo da ricevere degna pubblicazione e descrizione per poi essere custodito nel miglior modo possibile dai collezionisti che a distanza di tempo lo re-immetterrano nel mercato antiquario. Questa è una mia opinione personalissima. però quando vedo il modo in cui il Museo di Siracusa tratta il proprio medagliere e idem gli altri musei............meglio che non parli!!!!!!! Odisseo
    2 punti
  4. Finalmente ci stiamo avvicinando alla soluzione del mistero e ti ringrazio di cuore per la preziosa testimonianza, che conferma ancora una volta l'importanza della visione dal vivo delle monete. Purtroppo le foto non erano di grande definizione e anzi avevano ingenerato alcuni equivoci in quanto si poteva intuire solo che c'era una certa manomissione moderna a livello di pulizia, dando luogo a due sole possibili ipotesi: 1) che diverse monete potessero essere moderne falsificazioni; 2) che più verosimilmente l'insieme, anche appunto per l'uniforme eccessiva pulizia, doveva per forza essere parte di un ripostiglio siciliano. Chiaramente la seconda soluzione era da preferire, alla luce di un serio studio sulla numismatica greca, anche se ci sono delicate implicazioni con la vigente normativa italiana sulle monete sicuramente provenienti dal suolo italiano dopo il 1909 e ovviamente esportate clandestinamente fuori Italia. Adesso, a mio modesto giudizio, resta da chiarire solo se questo materiale risalente al periodo 500 - 450 a.C. possa essere frutto di un ripostiglio recente, di cui però non ho mai avuto alcun "rumor", nonostante le sue notevoli dimensioni, per cui avevo nutrito timori sulla prima ipotesi. Oppure si può formulare una ipotesi alternativa: che esso costituisca in realtà una frazione residua del famoso ripostiglio Randazzo, rinvenuto intorno al 1980, con il quale presenta notevoli analogie nella composizione. Infatti la Carmen Arnold-Biucchi aveva registrato a suo tempo il materiale che era pervenuto, ovviamente per via clandestina, negli USA e non ha potuto (o voluto) fornire maggiori ragguagli sulle circostanze del grande ritrovamento (di enorme importanza per lo studio delle emissioni siceliote della prima metà V secolo a.C.). La stessa indicazione di Randazzo appare piuttosto vaga e non si sa nulla dell'esatto luogo di ritrovamento, che comunque deve essere ricercato nella regione etnea. E' possibile che fosse rimasta fuori una frazione, trattenuta con buona segretezza da un collezionista, probabilmente europeo, tale da sfuggire all'Arnold-Biucchi il suo censimento. In qualche maniera e a un certo momento questo materiale deve avere subito un certo trattamento di pulizia, non molto professionale. Resta il fatto che è in ogni caso un ripostiglio sfuggito all'attenzione delle nostre autorità e avrebbe dovuto stare in un museo italiano. Non posso fare a meno di notare che se fosse stato a suo tempo sequestrato e immesso in un museo italiano, verosimilmente il museo Orsi di Siracusa, in realtà molto probabilmente sarebbe stato lasciato lì tranquillamente sepolto e forse NON avremmo avuto adeguate informazioni sulla loro composizione e illustrazione. Un solo esempio: il famoso ripostiglio di Gela 1956 (IGCH 2066) formato da 870 esemplari tra tetradrammi e didrammi soprattutto di Akragas e di Gela, ricuperati da un totale di circa 1076 esemplari, sta ancora depositato nel museo di Gela e MAI descritto nel dettaglio e figuriamoci se illustrato. Solo Jenkins ha analizzato personalmente questo ripostiglio per ricavare utili informazioni al suo Corpus su Gela, ma manca ancora un'opera dettagliata come quella redatta dalla Arnold-Biucchi. E c'è ancora tanto materiale ancora sepolto nei pubblici depositi italiani. Non voglio fare inutili polemiche, ma in ultima analisi l'esportazione clandestina ha permesso, paradossalmente, una migliore conoscenza delle emissioni siceliote, anche se ormai decontestualizzate..... Ancora una volta emerge in tutta evidenza la necessità di rivedere la materia e intanto di fare emergere comunque l'immenso materiale museale italiano. Solo che si tratta di un immenso lavoro, che implica anche un serio e professionale lavoro di pulizia e di restauro (ho visto tanto materiale museale con gravi ossidazioni, specialmente a carico delle piccole monete d'argento e di quelle di bronzo).......
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  5. @@stef_ Sono sicuro che DanPao non se n'è accorto, non avrebbe mai spedito una moneta in quelle condizioni, credo che la fretta che gli abbiamo messo per la spedizione delle monete abbia avuto la sua parte, se poi aggiungi i suoi impegni di lavoro e, forse le ferie imminenti direi che è quasi comprensibile una svista, il primo "colpevole" però è il commerciante che ha venduto le monete, è evidente che nemmeno lui le ha guardate una ad una. Sono sicuro che al suo rientro dalle ferie DanPao troverà il modo di rimediare.........
    2 punti
  6. https://dserrano5.es/ebt/ebtst Ti registri Esporta in un file CVS la lista delle tue note e le carichi nel sito dell'amico spagnolo alla voce configurazione... ed il gioco è fatto.
    1 punto
  7. Non sono sicuro se è con "medusa" sotto il collo, la moneta non è ben definibile in quel punto, ma a prescindere da questo con quella data la sigla dietro la testa del sovrano risulta "inedita"...........questa dovrebbe essere inserita a catalogo !! Bel colpaccio Lorenzo.
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  8. Rovescio. Pesa grammi 7.61
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  9. Complimenti @@dareios it !!! E' veramente rara (almeno finora :p). Moneta pubblicata per la prima volta sul MIR battuta a nome di Filippo IV (il numerale è chiarissimo), ma con l'ara a lati curvi. Le sigle del coniatore sembrano HO, ma non ne sono certo.
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  10. A questo punto, però, sarebbe anche utile conoscere la posizione "di principio" di qualche altro Utente. E cioè capire se le domande, gli approfondimenti...si, insomma.... il tentativo di investire il MIBAC di alcune delle nostre questioni che da tempo sono sul tappeto (anzi...sono sotto il tappeto...), vada condotto o meno. Pur con il solito limite della rappresentatività effettiva che si può riconoscere al Forum, non vorrei che questa fase avanzata della discussione rimanesse circostritta ai soliti "quattro gatti", di cui almeno un "Gatto" (numizmo) ha fatto già capire che non è favorevole; un altro (numa numa) è propenso al confronto ma sulla base di "approcci differenti", che non mi pare si identifichino esattamente con la sottoposizione di quesiti molto concreti, come quelli finora predisposti...; altri Utenti, come ad esempio Mario-dabbene, si sono più volte espressi perchè la nostra componente focalizzi il proprio intervento nel rivendicare l'importanza storico-culturale del suo ruolo nel contesto numismatico del Paese.(che è un modo di porsi ancora differente rispetto ai preedenti citati). Per quanto, tale ultimo riconoscimento ci venga espressamento già accordato anche dalla "Controparte" che a pag. 358 del più volte citato Bollettino, al Capitolo dedicato al "Collezionismo e commercio di monete antiche in Italia" (già citato da acraf al post nr. 380), riporta quanto segue: "Qualche considerazione a parte merita il collezionismo di monete antiche. Il collezionismo attuale, erede di una tradizione di grande prestigio che ha permesso la formazione dei grandi medaglieri storici conservati nei musei italiani, è oggi attualmente connotato da aspetti sia leciti che illeciti." Mi chiedo quindi quale sia la necessità di ribadire un concetto che non è in contestazione e la cui riaffermazione, peraltro, non mi pare possa risolvere nessuna delle note questioni attualmente dibattute. Insomma, è pur vero che dobbiamo rompere col MIBAC questo benedetto ghiaccio; è pur vero anche che sappiamo esserci in campo una pluralità di interessi e per questo motivo abbiamo sempre parlato delle varie "anime" della Numismatica; ma ho la sensazione che se non ci mettiamo prima d'accordo fra di noi per capire che cosa davvero vogliamo fare e per trovare almeno un "minimo comune multiplo" che vada bene a tutti e che nel contempo possa concretizzarsi in qualcosa di oggettivamente utile, sarà molto dura anche solo farci riconoscere come Parte credibile nell'ambito di un confronto. M.
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  11. Beh colleziono metallo, ascolto metallo! :D ;) Saluti Simone
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  12. Grazie! Resto in attesa del libro e non mancherò di fare conoscere il mio pensiero in merito.
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  13. Direi il fatto che manchi una parte del numerale del Re (XV anzichè XVI), trasformando così "il Desiderato" ne "il Beneamato". :blum:
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  14. Un'altra chicca già postata anni fa, ma vediamo chi trova la particolarità che la rende speciale :)
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  15. Il recente studio sulle monete dei Cybo Malaspina (Bellesia, 2008) indica il "luigino" del 1663 di Alberico II con l' 8 "arabo" sotto la testa del principe e l' VIII "romano" ai lati dello stemma come unico esemplare ad oggi conosciuto. Questo è il secondo con la variante "PRINC" invece di "PRIN". DARECTASAPERE
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  16. http://m.youtube.com/watch?v=eM8Ss28zjcE&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DeM8Ss28zjcE# PER NON DIMENTICARE....I MERAVIGLIOSI QUEEN
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  17. Io amo la musica vecchia. Le vecchie canzoni erano sempre curatissime dal punto di vista strumentale e avevano un significato. Tanto tempo fa bisognava avere davvero talento per diventare un cantante e quando si cominciava a 20 anni si concludeva la carriera dopo 30-40 anni di successi, adesso invece tutti possiamo diventare cantanti, anche il mio cane, basta dire qualche parolaccia senza senso e creare della musica stordente con il computer e quasi tutti i giovani di oggi si lasciano trascinare in queste mode. Basta pensare a Fedez... Che pena... Cercate qualche sua canzone su YouTube e dopo i primi 10 secondi impazzirete...
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  18. si notano differenze di stile delle lettere che compongono le legende ma la cosa che ho notato subito è la coda della Q in O.P.Q.N,per il resto lascio la parola a voi esperti...
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  19. "Gli altri forumisti non hanno fatto nessuna polemica ed in quanto all'ironia è l'unica forma di dialogo valida con cui si possa rispondere ad una presa in giro effettuata senza alcun motivo, visto che la mia proposta di ampliare la frase di Bizerba inserendo due semplici "usi comuni" tra i collezionisti, quello di donare e scambiare monete, l'ho esposta semplicemente, con serietà e gentilezza, per riuscire a veder tutelati tutti i sistemi di acquisizione delle monete da parte dei collezionisti, sia che siano importanti o comuni." Alt..fermi tutti. Non deconcentriamoci su polemiche che non esistono, sennò è la fine. L'appello di Alberto a restare "sul pezzo", senza divagare o scherzare, è preventivo ed rivolto a tutti (forse soprattutto a me che talvolta la butto sullo scherzo). La Tua precisazione sugli scambi di monete fra privati, Giovanna , è assolutamente in tema e pertinente e dunque non è colpita dal messagio di acraf. L'allergia ed il prurito lasciateli pure a me....che ormai sono già in cura..... :pleasantry: Mi raccomando. :pardon: M.
    1 punto
  20. Enrico...hai scritto quello che avrei voluto scrivere io.....quindi mi limito a confermare quello che pensi Tu. Chi ha risposte, anzihè domande, le ponga senza problemi. Possibilmente però, sarebbe innanzitutto opportuno che si conosca il pensiero degli Altri (non uso il termine controparte perchè non ha riscosso successo....) e quindi Vi invito a leggere le pagine del Bollettino, più volte citato, indicate da Enrico.....e poi, sapendo come la pensano gli Altri, proponete pure le Vostre domande e risposte. E' dura ragazzi! M.
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  21. 1 punto
  22. Ciao Ciccio, no, non è porosa, non è neppure fatta male per la verità ma è molto falsa :D
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  23. Sì, ma credo che Bizerba intendesse anche quello: domande con una nostra risposta già pronta da confrontare. E' in questa ottica che ho proposto l'approfondimento di cui sopra : avere i mezzi ed essere pronti per sensatamente controbattere ciò che dovesse essere fuori linea o campato per aria. La linea scritta sul "Notiziario del portale numismatico della Stato n °1" dalla Dr. sa Pennestrì è piuttosto chiara se andiamo a leggere quanto scritto personalmente da pag. 350 a pag.362 e in particolare a pag.352-355, le cui conclusioni sono: "Come abbiamo già ricordato, le monete di epoca antica sono inoltre qualificabili come reperto archeologico e rientrano pertanto nelle previsioni degli articoli 91 e seguenti del Codice. Esse appartengono cioè allo Stato al pari di ogni altro bene culturale rinvenuto nel sottosuolo o sui fondali marini, salvo che non siano state rinvenute prima dell’entrata in vigore delle leggi che regolano i rinvenimenti archeologici (L. 364/1909 e L.1089/1939). Come tali, quindi, in via di principio, le monete antiche non possono essere liberamente commerciate, né esportate." A vedere quanto scritto, altro che "altra faccia della medaglia" !!!! Conclusioni peraltro in dissonanza con altri autorevoli rappresentanti dello Stato..... Comunque sia, bisogna dare fiducia a una possibile apertura a posizioni meno intransigenti.... D'altra parte non penso che l'intento sia di andare a chiedere risposte e basta, bisogna interfacciacciarsi e interloquire, possibilmente con una pacata ma acuta discussione, cercando di trovare un'intesa. Che ne pensate, in particolare Michele e Alberto? @ Michele Sì, qualche idea per altre domande le ho, ma mi riserverei nel proseguio della discussione, in quanto realmente credo che l'approfondimento proposto, se venisse approvato e richiesto o comunque interessasse ad altri oltre che a noi due, potrebbe cambiare parecchio le domande stesse. Cordialmente, Enrico
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  24. E' un trachy in biglione di Isacco II, zecca di Costantinopoli (Sear 2003). E' una moneta molto molto comune anche se questa mi pare una variante meno consueta: sotto il braccio destro del sovrano intravedo una stella. Per un confronto: http://wildwinds.com/coins/byz/isaac_II/sb2003.jpg
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  25. Fra le monete piu' rare della mia collezione un posto e' occupato da questo esemplare di di recente acquisizione . Dalle mie ricerche in collezioni private sono noti solo tre esemplari Denaro Secusino - Forte di Pietro II (1263-1268) D/ + P COMMES - Fiore a sei petali affusolati R/ + SABAVDIE - Croce patente Argento , d. 21 mm. , g. 1,62 Mir Savoia 37 , Simonetti 1 , Biaggi 30 Zecche ; Susa , Avigliana , Chambery , S.Maurizio Rarita' : R10 Maggiori informazioni le trovate in questa discussione
    1 punto
  26. Anddo a luime di naso come si suol dire e a memoria, trattasi di una moneta dell'impero romano bizantino d'oriente, comunemente chiamata trachy in biglione cioè con lega contenente meno del 50% di argento avente la carfatteristica di essere concava, dove apparivano i regnanti e convessa dove era rappresentato il Cristo Pantocratore oppure la Madonna o altro, coniata in genere nel XI-XII secolo soprattutto dalla dinastia dei Comneni
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  27. @@diego82 Trovare una moneta mancante è sempre una grande soddisfazione, se poi è poco o nulla circolata come la tua lo è ancora di più, ti confermo che con zecca G è una news, Complimenti
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  28. scusate la gioia ma mi manca... Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania (zecca G) anno: 2013 Tiratura: 1.540.000 Condizioni: qFDC (o addirittura FDC perché non ha neanche un segnetto, praticamente perfetta) Città: Ferrara (come resto in un parcheggio) news??? La cosa buona è che la moneta ha la zecca G, cioè quella che ne han fatte meno...
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  29. ..la lettera .la apriranno subito ,con la speranza di trovarci un assegno ! :D
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  30. Ci metteranno altri 4 mesi per leggerla :D
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  31. Adesso ho raggiunto la pace dei sensi... :happyspoonboy: Grazie... ps...ho una monetina per stasera che farà i fuochi d'artificio... :D no dai, niente di speciale ma bella...
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  32. Ciao Sorante, saremo felicissimi di conoscerti ed averti con noi anche dalla martina se potrai. A presto, Giò
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  33. Poi questa, più interessante, manca una piccola mezzaluna sul bordo della moneta, purtroppo con lo scanner non si riesce a vedere bene, ci vorrebbe una foto che pigli anche il bordo ma quelle fatte col mio cellulare sono pessime.................... a proposito...........per chi volesse vedere monete con lo stesso difetto ma mooolto più pronunciato.................. http://eurorare.blog.mongenie.com/index/tag/clip%E9e
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  34. Tutte le opinioni sono sempre rispettabili. Premesso ciò, e premesso anche che condivido perfettamente la prima valutazione di Paolino (moneta migliore di MB e valore 15-20 euro), ho seguito le indicazioni ed ho controllato a quanto sia stata venduta realmente e recentemente una moneta simile su Ebay. Per simile ovviamente intendo una 2 lire 1908 (e non 1 lira o quadrighe briose varie) in quella conservazione media. Tranne un caso isolato venduta a 9,33 euro tutte le altre si situano nella forchetta 18 euro -> 25 ed oltre. E non sono poche. Poi, se si riesce ad avere, sempre che interessi, a 4,5 o 5 euro, puo' anche succedere; ma e' un'altra storia.
    1 punto
  35. Denaro di Dijon per Hugues V (1305 - 1315) duca di Borgogna dritto: VGOBVRGVNDIE // DVX verso: DIVIONENSIS http://www.mcsearch.info/search.html?search=similar%3A452481 ciao Mario
    1 punto
  36. da una settimana mi son preposto l'idea di collezionare cartoline di Modena e Cavriago (dove son nato e dove vivo) in bianco e nero e un po vecchiotte....per vedere questi luoghi come erano un tempo.... ;)
    1 punto
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